Determinazione del Dirigente del Servizio Gestione Rifiuti e Bonifiche

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Determinazione del Dirigente del Servizio Gestione Rifiuti e Bonifiche"

Transcript

1 AREA SVILUPPO SOSTENIBILE E PIANIFICAZIONE AMBIENTALE Determinazione del Dirigente del Servizio Gestione Rifiuti e Bonifiche Torino,18/7/2006 N (numero - protocollo / anno) OGGETTO: AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE AI SENSI DEL D.LGS. 18 FEBBRAIO 2005, N. 59 IMPRESA: S.E.P.I. s.a.s. SEDE LEGALE : STRADA DEL PORTONE, TORINO SEDE OPERATIVA: VIA BRESCIA ANGOLO VIA SICILIA (AREA PIS) SETTIMO TORINESE P.IVA: POS. N. C Il Dirigente del Servizio Gestione Rifiuti e Bonifiche PREMESSO CHE: Con il decreto legislativo 4 agosto 1999 n. 372, Attuazione della direttiva 96/61/CE relativa alla prevenzione e riduzione integrate dell inquinamento, è stata recepita la normativa europea relativa all autorizzazione integrata ambientale, con applicazione ai soli impianti esistenti. A livello europeo, in seguito a quanto previsto dall art. 16 paragrafo 2 della direttiva, è stato istituito un gruppo di lavoro operante presso l Institute for prospective technological studies del CCR (Centro Comune di Ricerca) della Comunità Europea con sede a Siviglia, per la predisposizione di documenti tecnici di riferimento (BRef BAT References) sulle migliori tecniche disponibili (BAT Best Avalaible Techniques). In data 22/4/2005 veniva pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto legislativo n. 59 del 18 febbraio 2005, che sostituisce ed abroga il D.Lgs. 372/1999 e recepisce integralmente la normativa europea relativa all autorizzazione integrata ambientale, considerando anche i nuovi impianti e le modifiche agli impianti esistenti. In data 22/11/2005 (prot. prov.le n del 23/11/2005) la Società S.E.P.I. s.a.s. presentava istanza per il rilascio del giudizio di compatibilità ambientale, ai sensi della L.R. 40/1998, e per il rilascio dell autorizzazione integrata ambientale, ai sensi del D.lgs 59/2005, relativa al progetto per la Realizzazione di un nuovo centro di deposito preliminare e di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi, ubicato nel Comune di Settimo Torinese. In data 30/11/2005 (prot. prov.le n ) veniva avviato il procedimento per il rilascio del giudizio di compatibilità ambientale, ai sensi della L.R. 40/1998 e per il rilascio dell autorizzazione integrata ambientale, ai sensi del D.lgs 59/2005. In data 20/12/2005 si svolgeva la Conferenza dei Servizi, convocata ai sensi dell art. 14 della L.241/1990, per l istruttoria integrata della fase di valutazione della procedura di VIA e della procedura per il rilascio dell autorizzazione integrata ambientale, durante la quale i soggetti intervenuti, in contraddittorio con la Società, verificavano lo stato di applicazione delle BAT all impianto in esame, fornendo, ciascuno per la parte di propria competenza, indicazioni sugli adeguamenti proposti dall impresa. In data 22/12/2005 la S.E.P.I. s.a.s. provvedeva a far pubblicare sul quotidiano Il Giornale l annuncio previsto dall art. 5 comma 7 del D. Lgs. 59/05; copia della domanda è stata

2 depositata allo sportello ambiente di questa Provincia per trenta giorni ai fini della consultazione da parte del pubblico e non sono state presentate osservazioni sulla domanda. In data 14/4/2006 veniva pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il D. Lgs. n. 152 Norme in materia ambientale, che riordina, coordina ed integra le precedenti disposizioni legislative in alcune materie ambientali, tra cui quelle relative alla gestione dei rifiuti e all eliminazione degli oli usati, abrogando il D. Lgs. 22/97 in toto e gli articoli 4, 5, 8, 12, 14 e 15 del D. Lgs. 95/92. In data 18/4/2006, con D.G.P. n , veniva rilasciato il giudizio positivo di compatibilità ambientale, comprensivo di alcune prescrizioni per la mitigazione, compensazione e monitoraggio degli impatti. In data 10/5/2006 (nota di prot ) veniva riavviato il procedimento per l ottenimento dell autorizzazione integrata ambientale ai sensi dell art. 5 del D.lgs 59/2005, precedentemente sospeso in attesa della conclusione della procedura per il rilascio del giudizio di compatibilità ambientale. In data 15/6/2006 si svolgeva la conferenza dei servizi decisoria per il rilascio dell autorizzazione integrata ambientale, convocata ai sensi degli articoli 14, 14-ter, commi da 1 a 3 e da 6 a 9, e 14-quater della legge 7 agosto 1990, n. 241, e successive modificazioni, al fine di acquisire le pronunce delle Amministrazioni/Servizi competenti al rilascio dei provvedimenti ambientali sostituiti dall autorizzazione integrata ambientale e di ottenere le prescrizioni del Sindaco di cui agli articoli 216 e 217 del regio decreto 27 luglio 1934, n. 1265, così come previsto all articolo 5 comma 11 del decreto legislativo 59/2005. A seguito di tale conferenza, venivano richieste alcune integrazioni al progetto presentato (nota del 15/6/06, di prot ). In data 28/6/2006 (prot. prov.le n del 29/6/2006), in data 4/7/2006 (prot. prov.le del 5/7/06) e in data 6/7/2006 (prot. prov.le n del 10/7/2006) perveniva la documentazione integrativa. In data 13/7/2006 si svolgeva una seconda seduta della conferenza dei servizi decisoria. Le risultanze della conferenza, con le pronunce favorevoli delle Amministrazioni e dei Servizi intervenuti, sono state riportate nel verbale della conferenza stessa. Ai sensi del comma 6 bis dell art. 14 ter della L. 241/90 è stata di conseguenza determinata la conclusione favorevole del procedimento. Con D.G.P. n del 2 agosto 2005 Regolamento sull Ordinamento degli Uffici e dei Servizi la Provincia di Torino ha riaggiornato le competenze dei singoli Servizi e in particolare, per quanto attiene alle competenze relative al presente procedimento, ha individuato a carico del Servizio Gestione Rifiuti e Bonifiche il compito di coordinare e sovrintendere i procedimenti di autorizzazione integrata ambientale relativamente agli e smaltimento rifiuti. CONSIDERATO CHE: L impianto rientra nel campo di applicazione del D.lgs 59/2005 in materia di prevenzione e riduzione integrate dell inquinamento, in quanto ricompreso nelle tipologie di cui ai punti 5.1 e 5.3 dell allegato I al medesimo decreto. Il D. Lgs. 152/2006, all art. 208 comma 2, mantiene ferma l applicazione del D. Lgs. 59/05. Ai sensi dell art. 5 comma 14 del D.lgs 59/2005, l autorizzazione integrata ambientale sostituisce ad ogni effetto ogni altra autorizzazione, visto, nulla osta o parere in materia ambientale previsti dalle disposizioni di legge e dalle relative norme di attuazione, fatte salve le disposizioni di cui al decreto legislativo 17 agosto 1999, n. 334 e le autorizzazioni ambientali previste dalla normativa di recepimento della direttiva 2003/87/CE. In particolare, la presente autorizzazione sostituisce i seguenti provvedimenti in materia ambientale: pag. 2/47

3 autorizzazione unica alla realizzazione e alla gestione dell impianto, ai sensi dell art. 208 D.lgs 152/2006 autorizzazione alle emissioni in atmosfera, ai sensi dell art. 269 del D.lgs152/2006 approvazione del piano di prevenzione e di gestione delle acque meteoriche e di lavaggio delle aree esterne, ai sensi del regolamento regionale n. 1/R del 20/2/2006 Inoltre, come stabilito dall art. 1 comma 4 del D. Lgs. 59/05, per gli impianti nuovi il procedimento di rilascio dell autorizzazione integrata ambientale garantisce, contestualmente, l osservanza di quanto previsto dall articolo 27, commi 5 e 6, del D. Lgs. 22/97 (ora art. 208, commi 6 e 7); pertanto l approvazione sostituisce ad ogni effetto visti, pareri, autorizzazioni e concessioni di organi regionali, provinciali e comunali. Ai sensi dell art. 2, comma 1, lettera l) del D.Lgs. 59/2005 l autorizzazione integrata ambientale è il provvedimento che autorizza l esercizio di un impianto a determinate condizioni, che devono garantire che l impianto sia conforme ai requisiti del citato decreto. L autorizzazione integrata ambientale può valere per uno o più impianti o parti di essi, che siano localizzati sullo stesso sito e gestiti dal medesimo gestore. Nel determinare le condizioni della presente autorizzazione integrata ambientale, si è tenuto conto dei principi generali indicati dall art. 3 del D. Lgs. 59/2005, delle considerazioni riportate nell allegato IV, delle informazioni diffuse ai sensi dell art. 14 comma 4 e delle pertinenti linee guida per l individuazione e l utilizzo delle migliori tecnologie disponibili, emanate con Decreto del Ministero dell Ambiente e della tutela del territorio del 31 gennaio In particolare, sono stati considerati i seguenti documenti BRef sinora elaborati e/o pubblicati dalla Commissione europea ai sensi dell articolo16 paragrafo 2 della direttiva: Reference Document on Best Available Techniques for the Waste Treatments Industries (documento finale del mese di agosto 2005), Final Draft Reference Document on Best Available Techniques on Emissions for Storage (documento finale del mese di gennaio 2005), Reference Document on Best Available Techniques in Common Waste Water and Waste Gas Treatment/Management System in the Chemical Sector (pubblicato nel mese di febbraio 2003) e Reference Document on the General Principles of Monitoring (documento pubblicato nel mese di luglio 2003). È stato valutato lo stato di applicazione delle BAT relative a ciascuna matrice ambientale e dall esame della documentazione agli atti ed in seguito a quanto emerso nel corso delle conferenze si evince che: per quanto concerne gli aspetti legati all attività di gestione rifiuti: l azienda è in possesso di un Sistema di Gestione Ambientale certificato secondo la norma UNI EN ISO14001 per l altra sede operativa, sita nel Comune di Torino in Strada del Portone 903. Nella realizzazione di questo nuovo sito, l azienda dovrà provvedere al riesame del Sistema di Gestione Ambientale, considerando il nuovo sito e le nuove fasi di lavorazione effettuate; tra i rifiuti richiesti in ingresso all impianto vi è un rifiuto generico individuato con il codice CER ; considerato che manca una descrizione sulla tipologia di rifiuto che si intende ritirare con tale codice generico, non si ritiene di poterlo autorizzare; per quanto riguarda le emissioni in atmosfera: l azienda ha previsto l istallazione di dodici punti di emissione che risultano tutti captati e dotati di idonei sistemi di abbattimento; non sono emerse particolari problematiche, se non quella di fissare come intervallo massimo di utilizzo delle cartucce a carbone attivo un anno. in merito alla gestione degli scarichi ed al risparmio idrico: pag. 3/47

4 la SMAT S.p.A. giudica esaustive le integrazioni presentate e approvabile il Piano di gestione e prevenzione delle acque per la parte di competenza. Produce nella seduta della conferenza decisoria del 13/7/2006 le prescrizioni gestionali in tema di gestione delle acque. per quanto riguarda le emissioni sonore: l impianto ricade all interno del P.I.S., al quale il Piano di Classificazione acustica definitivo del Comune di Settimo Torinese, approvato in data 15/11/2005, ha assegnato la Classe acustica VI, i cui limiti di immissione ed emissione per il periodo di riferimento diurno (06:00-22:00) sono rispettivamente 70dB(A) e 65dB(A). Le Amministrazioni e i Servizi della Provincia presenti nelle due sedute della conferenza decisoria hanno espresso il proprio assenso al rilascio dell autorizzazione integrata ambientale all impianto in oggetto, individuando le modalità da adottare per la protezione dell ambiente nel suo complesso sotto forma di condizioni e prescrizioni cui il soggetto titolare dovrà attenersi nello svolgimento dell attività autorizzata, al fine di garantire il rispetto dei limiti di emissione imposti per ciascuna matrice ambientale. Il delegato del Sindaco del Comune di Settimo Torinese ha espresso il competente parere favorevole per il permesso di costruire previsto dall art. 10 del DPR 380/2001 e s.m.i. e per l allacciamento degli scarichi di acque bianche e nere alle fognature comunali. Giudica esaustive le integrazioni presentate e quindi approvabile, per la parte di competenza, il piano di gestione e prevenzione delle acque. Comunica che il Sindaco non ha individuato ulteriori prescrizioni ai sensi degli articoli 216 e 217 del regio decreto 27 luglio 1934 n. 1265, così come previsto all articolo 11 del decreto legislativo 59/2005. Conferma la classificazione di industria insalubre come I classe, elenco B, n La presente autorizzazione costituisce provvedimento finale conforme alla determinazione conclusiva di cui all art. 14 ter comma 9 della L.241/90 e s.m.i. L art.208 D. Lgs. 152/2006 e la DGR n del 12/6/00 e s.m.i. richiedono la presentazione di idonee garanzie finanziarie, a copertura dell attività di stoccaggio rifiuti autorizzata. RITENUTO pertanto di: Rilasciare l autorizzazione integrata ambientale ai sensi dell art. 5 del D. Lgs. 59/05 per l impianto della S.E.P.I s.a.s. in Via Brescia angolo Via Sicilia (Area PIS) a Settimo Torinese. Indicare negli allegati B, C e D del presente provvedimento le condizioni che garantiscono la conformità dell impianto ai requisiti previsti dal D. Lgs. 59/2005 e dal D. Lgs. 152/2006. Prescrivere la presentazione di idonee garanzie finanziarie, secondo le modalità previste dalla DGR n del 12/6/00. VISTI: - la legge 7 agosto 1990 n. 241 e s.m.i, Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso agli atti amministrativi ; - il decreto legislativo 18 febbraio 2005 n. 59, recante attuazione integrale della direttiva 96/61/CE relativa alla prevenzione e riduzione integrate dell inquinamento; - il decreto del Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio del 31 gennaio 2005 Emanazione di linee guida per l individuazione e l utilizzazione delle migliori tecniche disponibili, per le attività elencate nell allegato I del decreto legislativo 4 agosto 1999, n la legge n. 62 del 18 aprile 2005 (legge comunitaria 2004 ed in particolare l art il decreto legislativo 3 aprile 2006 n. 152 Norme in materia ambientale pag. 4/47

5 - il decreto legislativo 25 luglio 2005 n. 151, inerente le sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche e rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche; - la legge regionale 26 aprile 2000 n. 44, contenente disposizioni normative per l attuazione del Decreto legislativo 31 marzo 1998 n. 112; - la legge regionale 24 ottobre 2002 n. 24, recante norme per la gestione dei rifiuti; - la DGR n del 12/6/2000 e s.m.i., recante criteri e modalità di presentazione e di utilizzo delle garanzie finanziarie previste per le operazioni di smaltimento e di di rifiuti; - la DGP n del 2 agosto 2005, Regolamento sull Ordinamento degli Uffici e dei Servizi ; - il verbale delle due sedute della conferenza dei servizi decisoria del 15 giugno 2006 e del 13 luglio 2006, convocata con nota del 25/5/2006 (prot. prov.le n ) e nota del 29/6/2006 (prot. prov.le n ) Atteso che la competenza all'adozione del presente provvedimento spetta al Dirigente ai sensi dell'articolo 107 del Testo Unico delle leggi sull'ordinamento degli Enti Locali approvato con D.Lgs 18/08/2000 n. 267 e dell'articolo 35 dello Statuto provinciale; Visti gli artt. 41 e 44 dello Statuto. DETERMINA: 1) Di rilasciare, ai sensi e per gli effetti dell art. 5 del D.Lgs. 59/2005, l autorizzazione integrata ambientale per l impianto della di via Brescia angolo via Sicilia (Area Pis) a Settimo Torinese, conformemente a quanto emerso dal verbale di conclusione del procedimento delle due sedute della Conferenza dei Servizi del 15/6/06 e del 13/7/06 e come previsto dal comma 9 dell art. 14 ter della legge 241/1990 e s.m.i.. La stessa sostituisce le seguenti autorizzazioni, visti, nulla osta o pareri in materia ambientale: autorizzazione unica alla realizzazione e alla gestione dell impianto, ai sensi dell art. 208 D.lgs 152/2006 autorizzazione alle emissioni in atmosfera, ai sensi dell art. 269 del D.lgs152/2006 approvazione del piano di prevenzione e di gestione delle acque meteoriche e di lavaggio delle aree esterne, ai sensi del regolamento regionale n. 1/R del 20/2/2006 2) Di dare atto che, come stabilito dal comma 6 dell art. 208 del D. Lgs. 152/2006 e dal comma 4 dell art. 1 del D. Lgs. 59/2005, la presente autorizzazione sostituisce ad ogni effetto il permesso di costruire previsto dall art. 10 del DPR 380/2001 e s.m.i.. Sono comunque fatti salvi gli oneri di urbanizzazione, che spettano, qualora dovuti, al Comune di Settimo Torinese. 3) Di stabilire che la durata dell'autorizzazione rilasciata con il presente provvedimento è limitata a cinque anni, come previsto all art. 9 comma 1 del D.Lgs. 59/2005, a decorrere dalla data di rilascio del presente atto, fatto salvo il rispetto del termine pari a tre anni previsto dal punto 2) della DGP n del 18/4/06 (termine fissato ai fini dell inizio dei lavori dalla delibera che ha rilasciato il giudizio positivo di compatibilità ambientale); ai fini del rinnovo dell autorizzazione, il gestore dovrà presentare apposita domanda alla Provincia, almeno sei mesi prima dalla data di scadenza. 4) Di subordinare l esercizio delle suddette attività all avvenuta trasmissione alla Provincia della seguente documentazione Certificato di collaudo finale dei lavori di cui al successivo punto 5) Copia del certificato di prevenzione incendi rilasciato dal competente Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco o idonea dichiarazione sostitutiva prevista dalla vigente normativa in materia pag. 5/47

6 Prestazione e accettazione delle garanzie finanziarie nei termini e modi di cui al successivo punto 9) 5) Di prescrivere che la realizzazione dell impianto dovrà essere certificata da apposita relazione di collaudo, a firma di tecnico abilitato ed iscritto ad ordine competente; tale relazione dovrà certificare, tra le altre cose, il rispetto degli elaborati progettuali prodotti ed elencati nell allegato A e dovrà essere inviata entro 30 giorni dal completamento delle opere al Servizio scrivente, all ARPA e al Comune di Settimo Torinese. 6) Di prescrivere che entro 90 giorni dal ricevimento del presente atto dovrà essere presentato un piano di monitoraggio previsto durante l esercizio delle attività per i rifiuti, per gli inquinanti delle emissioni in aria e in acqua, per l inquinamento acustico e per le emissioni diffuse, specificando tempi e metodi previsti. 7) Di stabilire che, al fine di garantire la protezione ambientale come previsto all art. 5 comma 18 del D.Lgs. 59/2005, ad impianto realizzato il gestore dovrà attenersi alle prescrizioni, condizioni e limiti di emissione relativi all esercizio dell impianto individuati negli Allegati C e D al presente provvedimento. 8) Di dare atto che il presente provvedimento sarà oggetto di riesame da parte dell Amministrazione Provinciale qualora si verifichi una delle condizioni di cui all art. 9, comma 4, del D.Lgs. 59/ ) Di stabilire che entro 60 giorni dalla data di regolare esecuzione o collaudo degli impianti autorizzati, dovranno essere prestate idonee garanzie finanziarie a copertura dell attività di gestione rifiuti autorizzata con il presente provvedimento; in ogni caso l efficacia dell autorizzazione rilasciata è sospesa fino al momento della comunicazione di avvenuta accettazione delle garanzie prestate. 10) Di far salvo il pagamento da parte del gestore delle spese occorrenti per effettuare i rilievi, gli accertamenti ed i sopralluoghi necessari per l istruttoria della domanda di autorizzazione integrata ambientale e per i successivi controlli, come previsto dall art. 18 comma 2 del D. Lgs. 59/05. 11) Di stabilire che la presente autorizzazione non esonera dal conseguimento degli atti o dei provvedimenti di competenza di altre autorità previsti dalla legislazione vigente per l esercizio delle attività in oggetto: la medesima non è efficace in assenza anche solo temporanea dei succitati provvedimenti. RICORDA CHE: - Come disposto dall art. 11, commi 1 e 2 del D. Lgs. 59/05, il gestore prima di dare attuazione a quanto previsto dall autorizzazione integrata ambientale ne dà comunicazione alla Provincia di Torino; a far data da tale comunicazione, il gestore trasmette alla Provincia di Torino e al Comune di Settimo Torinese i dati relativi ai controlli delle emissioni prescritti, secondo modalità e frequenze stabilite nell allegato D al presente provvedimento. - L ARPA Piemonte effettuerà gli accertamenti secondo quanto previsto dall art. 11 del D. Lgs. 59/2005. Fanno parte integrante del presente provvedimento gli Allegati A, B, C e D. Avverso il presente provvedimento è esperibile entro il termine perentorio di 60 gg. dalla data della sua conoscenza ricorso innanzi al T.A.R. Piemonte. pag. 6/47

7 Il presente provvedimento, non comportando spesa, non assume rilevanza contabile. Torino, Il Dirigente del Servizio (Dott. Guglielmo FILIPPINI) CM/CB pag. 7/47

8 ALLEGATO A PROGETTO DEL 22 NOVEMBRE 2005 (PROT. PROVINCIA /LC4 DEL 23 NOVEMBRE 2005) ALL. 1 - LETTERA DI TRASMISSIONE ALL. 2 - ISTANZA DI AVVIO DELLA FASE DI VALUTAZIONE DI PRONUNCIA DI COMPATIBILITA AMBIENTALE AI SENSI DELL ART. 12, COMMA 1 DELLA L.R. 40/1998 ALL. 3 - ISTANZA DI AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE, AI SENSI DEL D.LGS. 59/2005 ALL. 4 - RICHIESTA DI PERMESSO DI COSTRUIRE ALL. 5 - RICHIESTA DI PARERE DI CONFORMITA ANTINCENDIO ALL. 6 - DOMANDA DI PARERE PREVENTIVO EX ART. 48 L.R. 56/1977 ALL. 7 - DOMANDA DI ALLACCIAMENTO ALLA FOGNATURA ALL. 8 - DOMANDA DI AUTORIZZAZIONE ALLO SCARICO DI ACQUE REFLUE URBANE INDUSTRIALI IN RETE FOGNARIA PER LE ACQUE REFLUE URBANE ALL. 9 - COPIA DELLA VISURA CAMERALE RILASCIATA DALLA CAMERA DI COMMECIO DI TORINO ALL CERTIFICATO DI PROPRIETA DELL AREA ALL COPIA DI AVVENUTO VERSAMENTO DEI BOLLETTINI PER VVFF, SMA TORINO, ASL ALL PROGETTO DEFINITIVO STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE ALL SINTESI IN LINGUAGGIO NON TECNICO ALL TABELLA RIASSUNTIVA DEI RIFIUTI COMUNICATI ALL ALLEGATO FOTOGRAFICO ALL SCHEMA DI FLUSSO DEL PROCESSO PRODUTTIVA ALL NOTA DELLA REGIONE PIEMONTE SULL INONDABILITA DELL AREA PIS ALL QUADRO RIASSUNTIVO DELLE EMISSIONI ALL ESTRATTO DELLA CARTA D USO DEL SUOLO ALL RELAZIONE DI IMPATTO ACUSTICO PREVISIONALE ALL SCHEMA DELL IMPIANTO DI MOVIMENTAZIONE DEI LIQUIDI ALL SCHEDA TECNICHE POMPE JUROP ALL RELAZIONE TECNICA ESAME PROGETTO ANTINCENDIO ALL SCHEDA TECNICA RELATIVA ALL IMPIANTO DI TRATTAMENTO ACQUE DI PIOGGIA ALL RELAZIONE GEOTECNICA E RELAZIONE IDROGEOLOGICA ALL VERIFICA AI SENSI DELLA L.36/2001 E DPCM DELLA COMPATIBILITA ELETTROMAGNETICA RILASCIATA DALLA SOCIETA TERNA ALL CERTIFICAZIONE DELLE ANALISI CHIMICHE EFFETTUATE SULLE ACQUE SOTTERRANEE PRELEVATE IN DATA 31/5/2005 (RAPPORTO DI PROVA N / / /5) ALL ESTRATTO DI CTR IN SCALA 1:10000 ALL ESTRATTO DI CTR IN SCALA 1:25000 ALL RETE DI MONITORAGGIO DELLE ACQUE SOTTERRANEE ALL INDIVIDUAZIONE DEI POZZI SULL AREA VASTA ALL RILIEVO PLANIMETRICO E TOPOGRAFICO DELLO STATO DI FATTO, ESTRATTO PRGC E CATASTALE TAV 1 ALL PLANIMETRIA GENERALE DELLE COPERTURE, VERIFICHE STANDARD URBANISTICI, LIMITI EDIFICABILITA TAV 2 ALL PLANIMETRIA GENERALE, PIANTE CORPO SERVIZI E UFFICI TAV 3 ALL PROSPETTI E SEZIONI TAV 4 ALL PIANTA CAPANNONE - TAV 5A ALL PIANTA CAPANNONE TAV 5B ALL PIANTA TETTOIA TAV 5C ALL PARTICOLARI COSTRUTTIVI RECINZIONE TAV 6A ALL PARTICOLARI COSTRUTTIVI TAV 6B ALL PLANIMETRIA GENERALE VERIFICHE RAPPORTI AEROILLUMINANTI TAV 7A ALL VERIFICA LEGGE 13 TAV 7B pag. 8/47

9 ALL ALL ALL PLANIMETRIA GENERALE, PLANIMETRIA SVILUPPO RETE FOGNARIA TAV 8A SEZIONI FOGNATURA BIANCA E NERA TAV 8B PARTICOLARI DEI POZZETTI IN CLS E DEI POZZETTI DI ISPEZIONE, SCHEMA FUNZIONAMENTO POZZETTI DI ISPEZIONE TAV 8C ALL INQUADRAMENTO TERRITORIALE, ESTRATTO PRGC, ESTRATTO CATASTALE TAV 9A ALL PLANIMETRIA GENERALE DELLE COPERTURE, VERIFICA STANDARD URBANISTICI, LIMITI DI EDIFICABILITA TAV 9B ALL ALL SEZIONI E PROSPETTI TAV 9C PLANIMETRIA GENERALE, LAY OUT DEPOSITO, LEGENDA STOCCAGGI E TETTOIA SERBATOI OLI TAV 9D ALL TRACCIATO TUBAZIONI IMPIANTO ANTINCENDIO, PROGETTO IMPIANTO SPRINKLER, PROGETTO IMPIANTO IDRANTI, UBICAZIONE ESTINTORI TAV 9E ALL CLASSI DI RESISTENZA COMPARTIMENTI, CLASSI DI RESISTENZA STRUTTURE TAV 9F ALL IMPIANTO DI RILEVAZIONE FUMO, POSIZIONAMENTO RILEVATORI FUMO/CALORE, PULSANTI DI ALLARME E SIRENE DI ALLARME TAV 9G ALL PLANIMETRIA GENERALE AREE DI STOCCAGGIO TAV 10A ALL PLANIMETRIA GENERALE AREE DI STOCCAGGIO, PARTICOLARI E SEZIONI TAV 10B ALL PLANIMETRIA GENERALE, PUNTI DI EMEISSIONE IN ATMOSFERA TAV 11 PROGETTUALI DEL 28/6/2006 (PROT. PROVINCIA N del 29/6/2006) ALL LETTERA DI TRASMISSIONE INTEGRAZIONI ALL RELAZIONE TECNICA INTEGRATIVA ALL RELAZIONE GEOGNOSTICA A CURA DELLA SOCIETA CARSICO ALL PARERE ESPRESSO DAI VVFF, DISTACCAMENTO DI TORINO, IN DATA 15/3/2006 ALL PARERE PREVENTIVO AI SENSI DELL ART. 48 l.r. 56/77, RILASCIATO DALLA ASL7 ALL PLANIMETRIA GENERALE, PIANTE CORPO SERVIZI E UFFICI TAV 3 ALL SEZIONE PROSPETTI TAV 4 ALL PIANTA CAPANNONE TAV 5A ALL PIANTA CAPANNONE TAV 5B ALL PIANTA TETTOIA TAV 5C ALL PLANIMETRIA GENERALE, VERIFICHE RAPPORTI AEROILLUMINANTI TAV 7A ALL VERIFICA LEGGE 13 TAV 7B ALL PLANIMETRIA GENERALE, PLANIMETRIA SVILUPPO RETE FOGNARIA TAV 8A ALL SEZIONI FOGNATURA BIANCA, SEZIONI FOGNATURA NERA TAV 8B ALL PARTICOLARI DEI POZZETTI IN CLS TAV 8C ALL PLANIMETRIA GENERALE AREE DI STOCCAGGIO 10A ALL PLANIMETRIA E SEZIONI IMPIANTO DI TRATTAMENTO EMULSIONI TAV 10C INTEGRAZIONI PROGETTUALI DEL 4/07/2006 (PROT. PROVINCIA N del 5/7/2006) ALL APPENDICE ALLE INTEGRAZIONI PRESENTATE IN DATA 28/6/2006 INTEGRAZIONI PROGETTUALI DEL 6/7/2006 (PROT. PROVINCIA N del 10/7/2006) ALL APPENDICE N. 2 ALLE INTEGRAZIONI PRESENTATE IN DATA 28/6/2006 pag. 9/47

10 ALLEGATO B PRESCRIZIONI RELATIVE ALLA REALIZZAZIONE E COSTRUZIONE DELL IMPIANTO B.1. L impianto deve essere realizzato secondo le specifiche progettuali contenute nella documentazione prodotta, elencata nel precedente allegato A, nonché secondo le prescrizioni contenute nel presente allegato. B.2. Il gestore deve comunicare all ARPA, Dipartimento di Torino, l inizio ed il termine dei lavori, onde permettere il controllo dell attuazione delle prescrizioni ambientali nella fase realizzativa dell opera, ai sensi dell art. 8 della LR 40/98. B.3. Nel caso di utilizzo delle scorie di fonderia per il ripristino geomorfologico dell area, deve essere comunicato con sufficiente anticipo l inizio dei lavori alla Provincia di Torino, al Comune di Settimo Torinese e all ARPA, Dipartimento di Torino, e dovrà essere seguito il piano dei monitoraggi previsto dalla relazione presentata il 5/7/06 (prot. prov.le ). B.4. Si deve razionalizzare l impiego della risorsa idrica durante le operazioni di cantiere, massimizzando il riutilizzo delle acque impiegate. B.5. Per tutta la durata del cantiere si devono adottare tutte le precauzioni necessarie e si dovranno attivare tutti gli interventi atti ad assicurare la tutela dell inquinamento delle acque superficiali e sotterranee da parte dei reflui gestiti dall impianto o originati, direttamente o indirettamente, dalle attività di cantiere, nel rispetto della normativa vigente. B.6. Si raccomanda, in particolare per quelle opere che necessitano di scavi, che siano assunte le massime cautele nei confronti della protezione dell acquifero superficiale, vista la superficialità della falda. B.7. Le aree di sosta e manutenzione delle macchine operatrici devono essere impermeabilizzate. B.8. Devono essere adottate tutte le misure necessarie a rendere minimi i fenomeni di dispersione delle polveri, quali l installazione di reti o schermi mobili soprattutto in condizione di forte ventilazione atmosferica. B.9. La rimozione di suolo agricolo ed ogni altra azione che ne comporti la perdita irreversibile, deve essere limitata allo stretto indispensabile. Si deve altresì prevedere il riutilizzo dello strato pedologico asportato durante la fase di realizzazione del cantiere per interventi di riqualificazione interni e/o esterni alle aree del PIS. pag. 10/47

11 DESCRIZIONE DELL IMPIANTO ALLEGATO C Le operazioni di deposito preliminare (D15) e messa in riserva (R13) di rifiuti, raggruppamento (D13) e ricondizionamento preliminare (D14), trattamento chimico-fisico delle emulsioni oleose (D9), trattamento e bonifica dei contenitori (R3 e R4) autorizzate con il presente atto avvengono secondo le modalità di seguito indicate (con riferimento alle planimetrie allegate all istanza presentata di prot. prov.le n del 23/11/2005 ed alla documentazione integrativa trasmessa in data 28/6/2006 con nota di prot. prov.le n del 29/6/2006, in data 4/7/2006 con nota di prot. prov.le n del 5/7/2006 e in data 6/7/2006 con nota di prot. prov.le n del 10/7/2006). C.1 TIPOLOGIE DI RIFIUTI Nella seguente tabella C.1, sono elencate le tipologie di rifiuti per le quali è ammessa l attività di gestione rifiuti autorizzata con il presente atto. Tabella C.1 Rifiuti pericolosi e non autorizzati in ingresso all impianto CER P Descrizione del rifiuto * fanghi e rifiuti di perforazione contenenti oli * fanghi di perforazione e altri rifiuti di perforazione contenenti sostanze pericolose fanghi da operazioni di lavaggio e pulizia scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione fanghi dal trattamento in loco degli effluenti fanghi prodotti da operazioni di lavaggio, pulizia, sbucciatura, centrifugazione e separazione di componenti scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione fanghi dal trattamento in loco degli effluenti rifiuti prodotti dalle operazioni di lavaggio, pulizia e macinazione della materia prima fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti scarti di corteccia e sughero * segatura, trucioli, residui di taglio, pannelli di truciolare e piallacci contenenti sostanze pericolose segatura, trucioli, residui di taglio, pannelli di truciolare e piallacci diversi da quelli di cui alla voce scarti di corteccia e legno scarti della separazione meccanica nella produzione di polpa da rifiuti di carta e cartone scarti della selezione di carta e cartone destinati ad essere riciclati fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, diversi da quelli di cui alla voce * bagni di sgrassatura esauriti contenti solventi senza fase liquida liquido di concia non contenente cromo fanghi prodotti in particolare dal trattamento in loco degli effluenti, non contenenti cromo rifiuti da materiali compositi (fibre impregnate, elastomeri, plastomeri) * rifiuti provenienti da operazioni di finitura, contenenti solventi organici rifiuti da operazioni di finitura, diversi da quelli di cui alla voce * tinture e pigmenti contenenti sostanze pericolose tinture e pigmenti diversi da quelli di cui alla voce * fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti contenenti sostanze pericolose fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, diversi da quelli di cui alla voce rifiuti da fibre tessili grezze rifiuti da fibre tessili lavorate * morchie depositate sul fondo dei serbatoi * perdite di olio * fanghi oleosi prodotti dalla manutenzione di impianti e apparecchiature * altri catrami * fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti contenenti sostanze pericolose pag. 11/47

12 CER P Descrizione del rifiuto fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, diversi da quelli di cui alla voce * acidi contenti oli rifiuti prodotti dalle torri di raffreddamento * filtri di argilla esauriti bitumi rifiuti prodotti dalle torri di raffreddamento * acido solforico e acido solforoso * acido cloridrico * acido fluoridrico * acido fosforico e fosforoso * acido nitrico e nitroso * altri acidi * idrossido di calcio * idrossido di ammonio * idrossido di sodio e di potassio * altre basi * sali e loro soluzioni, contenenti metalli pesanti sali e loro soluzioni, diversi da quelli di cui alle voci e * ossidi metallici contenenti metalli pesanti ossidi metallici diversi da quelli di cui alla voce * rifiuti contenenti arsenico * rifiuti contenenti mercurio * rifiuti contenenti altri metalli pesanti * fanghi prodotti in loco degli effluenti contenenti sostanze pericolose fanghi prodotti in loco degli effluenti, diversi da quelli di cui alla voce * carbone attivato esaurito (tranne ) * soluzioni acquose di lavaggio e acque madri * solventi organici alogenati, soluzioni di lavaggio ed acque madri * altri solventi organici, soluzioni di lavaggio ed acque madri * fondi e residui di reazione, alogenati * altri fondi e residui di reazione * residui di filtrazione e assorbenti esauriti, alogenati * altri residui di filtrazione e assorbenti esauriti * fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti contenenti sostanze pericolose fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, diversi da quelli di cui alla voce * soluzioni acquose di lavaggio ed acque madri * solventi organici alogenati, soluzioni di lavaggio ed acque madri * altri solventi organici, soluzioni di lavaggio ed acque madri * fondi e residui di reazione alogenati * altri fondi e residui di reazione * residui di filtrazione e assorbenti esauriti alogenati * altri residui di filtrazione e assorbenti esauriti rifiuti plastici * soluzioni acquose di lavaggio e acque madri * solventi organici alogenati, soluzioni di lavaggio e acque madri * altri solventi organici, soluzioni di lavaggio e acque madri * altri fondi e residui di reazione * residui di filtrazione e assorbenti esauriti alogenati * altri residui di filtrazione e assorbenti esauriti * soluzioni acquose di lavaggio e acque madri * solventi organici alogenati, soluzioni di lavaggio e acque madri * altri solventi organici, soluzioni di lavaggio e acque madri * altri fondi e residui di reazione * soluzioni acquose di lavaggio ed acque madri * solventi organici alogenati, soluzioni di lavaggio e acque madri * altri solventi organici, soluzioni di lavaggio e acque madri * altri fondi e residui di reazione pag. 12/47

13 CER P Descrizione del rifiuto * soluzioni acquose di lavaggio ed acque madri * solventi organici alogenati, soluzioni di lavaggio ed acque madri * altri solventi organici, soluzioni di lavaggio e acque madri * altri fondi e residui di reazione * fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti contenenti sostanze pericolose fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, diversi da quelli di cui alla voce * soluzioni acquose di lavaggio e acque madri * solventi organici alogenati, soluzioni di lavaggio e acque madri * fondi e residui di reazione alogenati * altri fondi e residui di reazione * pitture e vernici di scarto, contenenti solventi organici o altre sostanze pericolose pitture e vernici di scarto, diverse da quelle di cui alla voce * fanghi acquosi contenenti pitture e vernici, contenenti solventi organici o altre sostanze pericolose fanghi acquosi contenenti pitture e vernici, diversi da quelle di cui alla voce * fanghi prodotti dalla rimozione di pitture e vernici, contenenti solventi organici o altre sostanze pericolose fanghi prodotti dalla rimozione di pitture e vernici, diversi da quelle di cui alla voce * sospensioni acquose contenenti pitture o vernici, contenenti solventi organici o altre sostanze pericolose sospensioni acquose contenenti pitture o vernici, diversi da quelle di cui alla voce * residui di vernici o di sverniciatori fanghi acquosi contenenti inchiostro rifiuti liquidi acquosi contenenti inchiostro * scarti di inchiostro, contenenti sostanze pericolose scarti di inchiostro, diversi da quelle di cui alla voce * residui di soluzioni chimiche per incisione * toner per stampa esauriti, contenenti sostanze pericolose toner per stampa esauriti, diversi da quelle di cui alla voce * oli dispersi * adesivi e sigillanti di scarto, contenenti solventi organici o altre sostanze pericolose adesivi e sigillanti di scarto, diversi da quelli di cui alla voce * fanghi di adesivi e sigillanti, contenenti solventi organici o altre sostanze pericolose fanghi di adesivi e sigillanti, diversi da quelli di cui alla voce * fanghi acquosi contenenti adesivi e sigillanti, contenenti solventi organici o altre sostanze pericolose fanghi acquosi contenenti adesivi e sigillanti, diversi da quelli di cui alla voce * rifiuti liquidi acquosi contenenti adesivi e sigillanti, contenenti solventi organici o altre sostanze pericolose rifiuti liquidi acquosi contenenti adesivi e sigillanti, diversi da quelli di cui alla voce * soluzioni di sviluppo e attivanti a base acquosa ceneri pesanti, scorie e polveri di caldaia (tranne le polveri di caldaia di cui alla voce ) ceneri leggere di torba e di legno non trattato * fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, contenenti sostanze pericolose fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, diversi da quelli di cui alla voce * fanghi acquosi da operazioni di pulizia caldaie, contenenti sostanze pericolose fanghi acquosi da operazioni di pulizia caldaie, diversi da quelli di cui alla voce * rifiuti solidi prodotti dal trattamento dei fumi, contenenti sostanze pericolose scarto dei materiali in fibra a base di vetro * rifiuti di vetro in forma di particolato e polveri di vetro contenenti metalli pesanti (provenienti ad es. da tubi a raggi catodici) rifiuti di vetro, diversi da quelli di cui alla voce * rifiuti solidi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, contenenti sostanze pericolose rifiuti solidi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, diversi da quelli di cui alla voce fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti * acidi di decapaggio * acidi non specificati altrimenti * basi di decapaggio * fanghi di fosfatazione pag. 13/47

14 CER P Descrizione del rifiuto * fanghi e residui di filtrazione, contenenti sostanze pericolose * soluzioni acquose di lavaggio, contenenti sostanze pericolose soluzioni acquose di lavaggio, diverse da quelle di cui alla voce * rifiuti di sgrassaggio, contenenti sostanze pericolose * eluati e fanghi di sistemi a membrana e sistemi a scambio ionico, contenenti sostanze pericolose * resine a scambio ionico saturate o esaurite * altri rifiuti, contenenti sostanze pericolose * altri rifiuti limatura e trucioli di materiali ferrosi polveri e particolato di materiali ferrosi limatura e trucioli di materiali non ferrosi polveri e particolato di materiali non ferrosi limatura e trucioli di materiali plastici * oli minerali per macchinari, contenenti alogeni (eccetto emulsioni e soluzioni) * oli minerali per macchinari, non contenenti alogeni (eccetto emulsioni e soluzioni) * emulsioni e soluzioni per macchinari, contenenti alogeni * emulsioni e soluzioni per macchinari, non contenenti alogeni * oli sintetici per macchinari * cere e grassi esauriti rifiuti di saldatura * fanghi di lavorazione, contenenti sostanze pericolose fanghi di lavorazione, diversi da quelli di cui alla voce * materiale abrasivo di scarto, contenente sostanze pericolose materiale abrasivo di scarto, diverso da quello di cui alla voce * fanghi metallici (fanghi di rettifica, affilatura e lappatura) contenenti olio * oli per macchinari, facilmente biodegradabili * corpi d'utensile e materiali di rettifica esauriti, contenenti sostanze pericolose corpi d'utensile e materiali di rettifica esauriti, diversi da quelli di cui alla voce * soluzioni acquose di lavaggio * rifiuti prodotti da processi di sgrassatura a vapore * oli per circuiti idraulici contenenti PCB * emulsioni clorurate * emulsioni non clorurate * oli minerali per circuiti idraulici, clorurati * oli minerali per circuiti idraulici, non clorurati * oli sintetici per circuiti idraulici * oli per circuiti idraulici, facilmente biodegradabili * altri oli per circuiti idraulici * scarti di olio minerale per motori, ingranaggi e lubrificazione, clorurati * scarti di olio minerale per motori, ingranaggi e lubrificazione, non clorurati * scarti di olio sintetico per motori, ingranaggi e lubrificazione * olio per motori, ingranaggi e lubrificazione, facilmente biodegradabile * altri oli per motori, ingranaggi e lubrificazione * oli isolanti e termoconduttori, contenenti PCB * oli minerali isolanti e termoconduttori clorurati, diversi da quelli di cui alla voce * oli minerali isolanti e termoconduttori non clorurati * oli sintetici isolanti e termoconduttori * oli isolanti e termoconduttori, facilmente biodegradabili * altri oli isolanti e termoconduttori * oli di sentina della navigazione interna * oli di sentina delle fognature dei moli * altri oli di sentina della navigazione * rifiuti solidi delle camere a sabbia e di prodotti di separazione olio/acqua * fanghi di prodotti di separazione olio/acqua * fanghi da collettori * oli prodotti dalla separazione olio/acqua pag. 14/47

15 CER P Descrizione del rifiuto * acque oleose prodotte dalla separazione olio/acqua * miscugli di rifiuti delle camere a sabbia e dei prodotti di separazione olio/acqua * olio combustibile e carburante diesel * petrolio * altri carburanti (comprese le miscele) * fanghi ed emulsioni prodotti da processi di dissalazione * altre emulsioni * rifiuti non specificati altrimenti * clorofluorocarburi HCFC, HFC * altri solventi e miscele di solventi, alogenati * altri solventi e miscele di solventi * fanghi o rifiuti solidi, contenenti solventi alogenati * fanghi o rifiuti solidi, contenenti altri solventi imballaggi di carta e cartone imballaggi in plastica imballaggi in legno imballaggi metallici imballaggi in materiali compositi imballaggi in materiali misti imballaggi in vetro imballaggi in materiale tessile * imballaggi contenenti residui di sostanze pericolose o contaminati da tali sostanze * imballaggi metallici contenenti matrici solide porose pericolose (ad esempio amianto), compresi i contenitori a pressione vuoti * assorbenti, materiali filtranti, (inclusi filtri dell'olio non specificati altrimenti), stracci e indumenti protettivi, contaminati da sostanze pericolose assorbenti, materiali filtranti, stracci e indumenti protettivi, diversi da quelli di cui alla voce pneumatici fuori uso * filtri dell'olio * componenti contenenti mercurio * componenti contenenti PCB * componenti esplosivi (ad esempio air bags) * pastiglie per freni, contenenti amianto pastiglie per freni, diverse da quelle di cui alla voce * liquidi per freni * liquidi antigelo contenenti sostanze pericolose liquidi antigelo diversi da quelli di cui alla voce serbatoi per gas liquido metalli ferrosi metalli non ferrosi plastica vetro * componenti pericolosi, diversi da quelli di cui alle voci da a , e componenti non specificati altrimenti * trasformatori e condensatori contenenti PCB * apparecchiature fuori uso contenenti PCB o da essi contaminate, diverse da quelle di cui alla voce * apparecchiature fuori uso, contenenti clorofluorocarburi, HCFC, HFC * apparecchiature fuori uso, contenenti amianto in fibre libere * apparecchiature fuori uso, contenenti componenti pericolosi, diversi da quelli di cui alle voci e apparecchiature fuori uso, diverse da quelle di cui alle voci e * componenti pericolosi rimossi da apparecchiature fuori uso componenti rimossi da apparecchiature fuori uso, diversi da quelli di cui alla voce rifiuti organici, diversi da quelli di cui alla voce * gas in contenitori a pressione (compresi gli halon), contenenti sostanze pericolose gas in contenitori a pressione, diversi da quelli di cui alla voce pag. 15/47

16 CER P Descrizione del rifiuto * sostanze chimiche di laboratorio contenenti o costituite da sostanze pericolose, comprese le miscele di sostanze chimiche di laboratorio * sostanze chimiche inorganiche di scarto contenenti o costituite da sostanze pericolose sostanze chimiche di scarto diverse da quelle di cui alle voci , e * batterie al piombo * batterie al nichel-cadmio * batterie contenenti mercuri batterie alcaline (tranne ) altre batterie ed accumulatori * elettroliti di batterie ed accumulatori, oggetti di raccolta differenziata * rifiuti contenenti olio * rifiuti contenenti altre sostanze pericolose catalizzatori esauriti contenenti ora, argento, renio, rodio, palladio, iridio o platino (tranne ) * catalizzatori esauriti contaminati da sostanze pericolose * soluzioni acquose di scarto, contenenti sostanze pericolose soluzioni acquose di scarto, diverse da quelle di cui alla voce * concentrati acquosi, contenenti sostanze pericolose concentrati acquosi, diversi da quelli di cui alle voci * altri rivestimenti e materiali refrattari provenienti dalle lavorazioni metallurgiche, contenenti sostanze pericolose mattonelle e ceramiche * miscugli o scorie di cemento, mattoni, mattonelle e ceramiche, contenenti sostanze pericolose miscugli o scorie di cemento, mattoni, mattonelle e ceramiche, diverse da quelle di cui alla voce legno vetro plastica * vetro, plastica e legno contenenti sostanze pericolose o da esse contaminati * miscele bituminose contenenti catrame di carbone miscele bituminose diverse da quelle di cui alla voce * catrame di carbone e prodotti contenenti carbone rame, bronzo, ottone alluminio ferro e acciaio stagno * terra e rocce, contenenti sostanze pericolose terra e rocce diverse da quelle di cui alla voce * materiali isolanti contenenti amianto * altri materiali isolanti contenenti o costituiti da sostanze pericolose materiali isolanti diversi da quelli di cui alle voci e * materiali da costruzione contenenti amianto * altri rifiuti dell'attività di costruzione e demolizione (compresi rifiuti misti), contenenti sostanze pericolose rifiuti misti dell'attività di costruzione e demolizione, diversi da quelli di cui alle voci , e * rifiuti che devono essere raccolti e smaltiti applicando precauzioni particolari per evitare infezioni * sostanze chimiche pericolose o contenenti sostanze pericolose sostanze chimiche diverse da quelle di cui alla voce * medicinali citotossici e citostatici medicinali diversi da quelli di cui alla voce * rifiuti che devono essere raccolti e smaltiti applicando precauzioni particolari per evitare infezioni rifiuti che non devono essere raccolti e smaltiti applicando precauzioni particolari per evitare infezioni * sostanze chimiche contenenti sostanze pericolose sostanze chimiche diverse da quelle di cui alla voce * medicinali citotossici e citostatici * carbone attivo esaurito, impiegato per il trattamento dei fumi * fanghi prodotti da trattamenti chimico-fisici, contenenti sostanze pericolose fanghi prodotti da trattamenti chimico-fisici, diversi da quelli di cui alla voce pag. 16/47

17 CER P Descrizione del rifiuto * oli concentrati prodotti da processi di separazione liquidi prodotti dal trattamento anaerobico di rifiuti urbani * percolato di discarica, contenente sostanze pericolose percolato di discarica diverso da quello di cui alla voce fanghi prodotti dal trattamento delle acque reflue urbane * resine a scambio ionico saturate o esaurite * soluzioni e fanghi di rigenerazione delle resine a scambio ionico * rifiuti prodotti da sistemi a membrana, contenenti sostanze pericolose miscele di oli e grassi prodotte dalla separazione olio/acqua, contenenti oli e grassi commestibili * miscele di oli e grassi prodotte dalla separazione olio/acqua, diverse da quelle di cui alla voce * fanghi prodotti dal trattamento biologico delle acque reflue industriali, contenenti sostanze pericolose fanghi prodotti dal trattamento biologico delle acque reflue industriali, diversi da quelli di cui alla voce * fanghi contenenti sostanze pericolose prodotti da altri trattamenti delle acque reflue industriali fanghi prodotti da altri trattamenti delle acque reflue industriali, diversi da quelli di cui alla voce rifiuti solidi prodotti dai processi di filtrazione e vaglio primari carbone attivo esaurito resine a scambio ionico saturate o esaurite soluzioni e fanghi di rigenerazione delle resine a scambio ionico rifiuti di metalli non ferrosi fluff frazione leggera e polveri, diversi da quelli di cui alla voce * rifiuti liquidi acquosi * fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, diversi da quelli di cui alla voce carta e cartone metalli ferrosi metalli non ferrosi plastica e gomma vetro * legno contenente sostanze pericolose legno diverso da quello di cui alla voce prodotti tessili * rifiuti liquidi acquosi e concentrati acquosi prodotti dalle operazioni di risanamento delle acque di falda, contenenti sostanze pericolose carta e cartone vetro rifiuti biodegradabili di cucine e mense abbigliamento prodotti tessili * solventi * tubi fluorescenti ed altri rifiuti contenenti mercurio * apparecchiature fuori uso contenenti clorofluorocarburi oli e grassi commestibili * oli e grassi diversi da quelli di cui alla voce * vernici, inchiostro, adesivi e resine contenenti sostanze pericolose vernici, inchiostro, adesivi e resine diversi da quelli di cui alla voce * batterie e accumulatori di cui alle voci , e nonché batterie e accumulatori non suddivisi contenenti tali batterie batterie e accumulatori diversi da quelli di cui alla voce * legno, contenente sostanze pericolose legno, diverso da quello di cui alla voce plastica metallo fanghi delle fosse settiche rifiuti ingombranti pag. 17/47

18 C.2 MODALITÀ DI STOCCAGGIO E TRATTAMENTO Le operazioni di gestione dei rifiuti autorizzate con il presente atto sono, per le emulsioni oleose, quelle individuate al punto D9 dell allegato B alla parte quarta del D. Lgs. 152/2006, per il trattamento e la bonifica contenitori, quelle individuate ai punti R3 e R4 dell allegato C e per tutti gli altri rifiuti, quelle individuate ai punti D13, D14, D15 e R13 degli allegati B e C alla parte quarta del D. Lgs. 152/2006. Il complesso è costituito da: un capannone industriale con pianta ad L con un area di circa 4800m 2, in cui si svolge l attività lavorativa principale e comprendente inoltre il corpo servizi e il corpo uffici; una tettoia con pianta rettangolare di circa 1600m 2 in cui avviene lo stoccaggio di cisterne contenenti acque, oli ed emulsioni. Le quantità di stoccaggio, nonché i rifiuti depositati nei singoli settori sottodescritti, sono riassunte nella successiva tabella n. C.4. C.2.1 OPERAZIONI DI STOCCAGGIO (OPERAZIONI D13, D14, D15 E R13) Il deposito preliminare e/o la messa in riserva dei rifiuti autorizzati con il presente atto avviene secondo le modalità di seguito indicate: C AREA A - AREA DI SCARICO DEI RIFIUTI CONFERITI In tale zona vengono scaricati i rifiuti conferiti. C AREA B DEPOSITO PROVVISORIO IN ACCETTAZIONE Comprende: Aree B1, B2, B3, B4: deposito provvisorio in accettazione di acidi, solventi, batterie in fusti da 6m 3 su pedana o cisternette; Aree di deposito provvisorio in quarantena di rifiuti: i. area B5: in cassoni, in fusti, ii. area B6: in cassone scarrabile da 25m 3 Aree B7, B8: deposito provvisorio dei rifiuti etichettati da inviare ai reparti di stoccaggio in fusti,, cassoni da 1m 3 e simili su scaffalatura C AREA C AREA DI LAVORAZIONE DEI RIFIUTI CONFERITI Tale area è dotata di griglie di raccolta colaticci, cappe di aspirazione frontale e muri di contenimento. Comprende due box di lavorazione (C1 e C2), nei quali sono effettuate le operazioni sottodescritte di miscelazione, assiemamento, travaso e riconfezionamento: Miscelazione: la miscelazione è attuata solo per determinate tipologie individuate nella successiva tabella C.4; la miscelazione può anche essere effettuata direttamente nei cassoni scarrabili (solo per i solidi) o nei serbatoi (nel caso di rifiuti liquidi). Assiemamento: per i rifiuti solidi l assiemamento viene effettuato formando un unico lotto di rifiuti all interno di un singolo contenitore, mediante l utilizzo di mezzi meccanici quali carrelli elevatori a forche ruotanti a pinze o mezzo semovente dotato di benna prensile. Per i rifiuti liquidi l assiemamento avviene all interno dei singoli serbatoi, rispettando criteri di compatibilità e tipologici. Deconfezionamento e defustamento: operazioni svolte su rifiuti conferiti in piccoli contenitori (fusti, latte, lattine, cassonetti) con mezzi meccanici, mediante carrello elevatore con forche o pinze a rotazione, all interno di uno dei due box C1 e C2. Riconfezionamento: comprende operazioni di pallettizzazione su pallets in legno o in materiale plastico, regettatura dei contenitori con nastri plastici e avvolgimento con pellicola in PE termoretraibile, travaso in nuovo contenitore. pag. 18/47

19 Trattamento di miscelazione con calce o segatura in caso di necessità: l operazione è svolta per trattamenti di inertizzazione da effettuarsi in caso di necessità. La calce e la segatura sono stoccati in appositi contenitori e sono distribuite all occorrenza nei casi di conferimento di rifiuti palabili contenenti significative quantità di colaticci e di fanghi aventi rilascio odorigeno particolarmente significativo. C AREA D AREA DEPOSITO RIFIUTI IN CASSONI A ROTAZIONE PER CONFERIMENTO PRESSO TERZI Aree di deposito rifiuti pericolosi (da D1 a D5) e non pericolosi (da D6 a D10) in 10 cassoni a rotazione per conferimento presso terzi. Sono utilizzati 10 cassoni-containers scarrabili in lamiera di ferro a tenuta, con base d appoggio munita di rulli metallici, di capacità utile pari a 25m 3 ciascuno. Possono essere conferiti in cassoni sia i rifiuti già contenuti in cassoni al momento dell ingresso al centro, sia i rifiuti per i quali sono previste operazioni di accorpamento, assiemamento, miscelazione al fine di creare lotti omogenei di materiale. Capacità di stoccaggio totale area D: 250m 3 C AREA E AREA DI DEPOSITO RIFIUTI IN CASSONI SCARRABILI Comprende: Area E1: cassone per carbone attivi e resine (25m 3 ) Area E2: cassone per pile e batterie P 1 (50m 3 ) Area E3: materiali da costruzione contenenti amianto (25m 3 ) Area E4: imballaggi contenenti sostanze pericolose (25m 3 ) Area E5: materiali filtranti ed assorbenti P (25m 3 ) Area E6: rifiuti inerti da demolizione NP 2 (25m 3 ) Area E7: pneumatici fuori uso (25m 3 ) Area E8: gomma e plastica (25m 3 ) Area E9: legno NP (25m 3 ) Area E10: cassoni di riserva (50m 3 ) Aree E11-E13: fanghi NP (3 cassoni da 15m 3 ) Area E14-E16: fanghi P (3 cassoni da 15m 3 ) Area E17: carta e cartone (25m 3 ) Area E18: imballaggi NP (25m 3 ) Area E19: altri rifiuti solidi P (25m 3 ) Capacità di stoccaggio totale area E: 465m 3 (pari a 376,25 t) C AREA F AREA DI DEPOSITO RIFIUTI CONFEZIONATI SU SCAFFALATURA Area di deposito rifiuti confezionati in cassonetti da 1m 3,, cisternette o simili su scaffalatura. Comprende: Area F1: rifiuti derivati dalla bonifica e rottamazione degli autoveicoli (capacità di stoccaggio totale: 27m 3 ); la sottoarea F1-1 è destinata ai componenti esplosivi (ad es. air bag), identificati con il codice * Area F2: scarti organici (capacità di stoccaggio: 15m 3 ) Area F3: fanghi P (capacità di stoccaggio:27m 3 ) Area F4: fanghi NP (capacità di stoccaggio: 27m 3 ) Aree F5: carboni attivi e resine a scambio ionico P (capacità di stoccaggio:27m 3 ) Area F6: carboni attivi e resine a scambio ionico NP (capacità di stoccaggio: 21m 3 ) 1 pericolosi 2 non pericolosi pag. 19/47

20 Area F7: legno NP (capacità di stoccaggio: 15m 3 ) Area F8: materiali filtranti ed assorbenti P (capacità di stoccaggio: 45m 3 ) Area F9: plastica e gomma (capacità di stoccaggio: 51m 3 ) Area F10: rifiuti di processi chimici (capacità di stoccaggio:21 m 3 ) Area F11: cere e grassi (capacità di stoccaggio: 15m 3 ) Aree F12: liquidi antigelo P (capacità di stoccaggio: 9m 3 ) Aree F13: liquidi antigelo NP (capacità di stoccaggio: 9m 3 ) Area F14: catalizzatori P (capacità di stoccaggio:15m 3 ) Area F15: catalizzatori NP (capacità di stoccaggio: 15m 3 ) Area F16: pile e batterie P (capacità di stoccaggio: 21m 3 ) Area F17: pile e batterie NP (capacità di stoccaggio: 21m 3 ) Area F18: materiali da costruzione contenenti amianto (capacità di stoccaggio: 36m 3 ) Area F19: fibre tessili (capacità di stoccaggio: 48m 3 ) Area F20: vetro NP (capacità di stoccaggio: 24m 3 ) Area F21:liquido di concia, non contenente cromo (capacità di stoccaggio: 6m 3 ) Area F22: rifiuti derivanti dalle operazioni di finitura, non contenenti solventi (capacità di stoccaggio:6m 3 ) Area F23: acidi (capacità di stoccaggio: 9m 3 ) Area F24: sostanze chimiche contenenti arsenico (capacità di stoccaggio: 6m 3 ) Area F25: basi (capacità di stoccaggio: 18m 3 ) Area F26: imballaggi P (capacità di stoccaggio: 9m 3 ) Area F28: altri rifiuti P (capacità di stoccaggio: 87m 3 ) Area F29: altri rifiuti NP su scaffalatura (capacità di stoccaggio: 24m 3 ) Area F30: altri rifiuti NP a terra in area individuata (capacità di stoccaggio: 28m 3 ) Area F31: fanghi organici (capacità di stoccaggio: 12m 3 ) Capacità di stoccaggio totale area F: 694m 3 (pari a 540,9 t) C AREA G AREA DEPOSITO RIFIUTI INFIAMMABILI E SOLVENTI Area deposito rifiuti infiammabili e solventi. Comprende: Area G1: colle e adesivi P (capacità di stoccaggio: 15m 3 ) Area G2: vernici, pitture, toner NP (capacità di stoccaggio: 21m 3 ) Area G3: cassone di riserva per eventuali altri rifiuti infiammabili rinvenuti (capacità di stoccaggio: 15m 3 ) Area G4: vernici, pitture e toner P (capacità di stoccaggio: 24m 3 ) Area G5: solventi alogenati P (capacità di stoccaggio: 9m 3 ) Area G6: solventi non alogenati (capacità di stoccaggio: 9m 3 ) Area G7: fanghi contenenti solventi P su scaffalatura (capacità di stoccaggio: 9m 3 ) Area G8: fanghi contenenti solventi P in cassone scarrabile (capacità di stoccaggio: 25m 3 ) Area G9: rifiuti prodotti dalle operazioni di finitura contenenti solventi organici (capacità di stoccaggio: 9m 3 ) Area G10: gas in contenitori in pressione P (capacità di stoccaggio: 9m 3 ) Area G11: gas in contenitori in pressione NP (capacità di stoccaggio: 9m 3 ) Area G12: 1 serbatoio di capacità geometrica pari a 16,6 m 3 e effettiva pari a 15 m 3 per i solventi non alogenati (capacità di stoccaggio: 15m 3 ) Area G13: 1 serbatoio di capacità geometrica pari a 16,6 m 3 e effettiva pari a 15 m 3 per i solventi alogenati (capacità di stoccaggio: 15m 3 ) Area G14: liquidi infiammabili (capacità di stoccaggio: 6m 3 ) pag. 20/47