PERCORSO FORMATIVO. Le AFT nuovo soggetto della sanità regionale: modelli di funzionamento e interazioni

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1 Premessa PERCORSO FORMATIVO Le AFT nuovo soggetto della sanità regionale: modelli di funzionamento e interazioni Il presente percorso formativo nasce come supporto alla riorganizzazione del sistema sanitario toscano. Con l Accordo Collettivo Nazionale per la disciplina dei rapporti con i Medici di Medicina Generale sono state condivise le misure di riordino delle cure primarie e il ruolo dei MMG ha subito una ulteriore valorizzazione sul versante della espansione del chronic care model e della gestione delle patologie croniche e con la delibera 1235/2012 sono state definite nel concreto le azioni di riordino e sono stati redatte le linee guida per ASL e aree vaste con i relativi piani operativi. L obiettivo di questo nuovo assetto è quello di migliorare la qualità delle prestazioni erogate dalla medicina generale e da tutti i servizi territoriali, consentendo così di contribuire a ridurre i tassi di ricovero e gli accessi impropri al DEA, di garantire una assistenza migliore ai pazienti affetti da cronicità. Ciò porterà ad una riorganizzazione complessiva del servizio sanitario con un potenziamento della sanità di iniziativa (copertura del 100% della popolazione entro il 2015), l implementazione delle Aggregazioni funzionali territoriali (AFT) e Unità complesse di cure primarie ( UCCP) e l attribuzione del budget a livello aziendale. L Aggregazione Funzionale Territoriale (AFT) è un raggruppamento funzionale, mono-professionale di Medici di Medicina Generale (MMG) ed è la cornice nella quale sviluppare un nuovo modello di continuità assistenziale. L obiettivo delle AFT è quello di affidare ai medici afferenti, secondo obiettivi definiti e concordati con l Azienda Sanitaria, la tutela della salute della popolazione di riferimento, omogeneizzando i percorsi, sviluppando l assistenza sul paziente affetto da cronicità e favorendo l empowerment dei propri assistiti. Questo percorso si propone di sviluppare le competenze del coordinatore di AFT che, come definito dall accordo, ha i seguenti compiti: - indice ed organizza le riunioni dei medici facenti capo all AFT, rapportandosi con il personale aziendale ed in particolare con i dirigenti del territorio; - conduce e coordina gli incontri a carattere organizzativo e/o clinico all interno della AFT; - rappresenta i medici dell AFT nei rapporti con gli ospedali di riferimento, con la Zona- Distretto e con l Azienda; - è garante per la parte medica dell attuazione dei percorsi di presa in carico all interno dell AFT del paziente con bisogni complessi; - contratta con l Azienda obiettivi di budget all interno di quelli contenuti nell accordo aziendale; - garantisce all interno dell AFT la discussione del budget, inteso come la definizione degli obiettivi assistenziali e delle risorse necessarie al loro raggiungimento; - concorda la partecipazione della AFT alle campagne di prevenzione collettiva; - garantisce la continuità assistenziale, con modalità organizzative che verranno definite in un apposito accordo di settore; - nell ottica di garantire pari dignità fra le varie professionalità presenti nel Servizio Sanitario Toscano e continuità assistenziale al paziente, sarà compito del coordinatore di AFT concordare percorsi finalizzati a favorire il passaggio diretto di cittadini che necessitano di assistenza di secondo livello dall assistenza erogata in AFT al reparto ospedaliero di riferimento, senza passare attraverso il DEA. Sarà compito del coordinatore di AFT verificare se esistano le condizioni socio-assistenziali che garantiscano una corretta continuità assistenziale nella dimissione dei pazienti difficili o che comunque necessitano di ulteriore assistenza, mediante accordo fra le professionalità interessate e solo dopo che saranno garantite al cittadino tutte le forme di assistenza necessarie, in accordo con i Punti Unici di Accesso là dove istituiti. Nello specifico obiettivo del corso di formazione è quello di condividere con i coordinatori delle AFT toscane le logiche di funzionamento del sistema di programmazione e controllo del Sistema Sanitario Regionale, in cui l enfasi deve essere posta

2 in primo luogo sui risultati di assistenza e di processo per garantire il miglioramento dei livelli di salute della popolazione. In questa prospettiva il vincolo economico è da considerarsi una leva atta a sviluppare maggiore responsabilità e sensibilità condivisa, al fine di guidare le scelte in termini di valutazione costo-efficacia e di definizione delle priorità di servizio da garantire alla popolazione. La componente della medicina generale, tramite le AFT, dovrà condividere il linguaggio ed acquisire strumenti e competenze per partecipare al processo di analisi dei risultati di outcome e di qualità dell assistenza erogata, considerando anche il consumo e l allocazione delle risorse, in modo da contribuire al processo di identificazione degli ambiti potenziali di miglioramento e delle eventuali strategie di riallocazione delle risorse, al fine di massimizzare il valore aggiunto per l intera popolazione. In questa logica, i MMG, ed in primo luoghi i coordinatori di AFT, dovranno condividere gli strumenti e le metodologie di programmazione e valutazione dei risultai ad oggi adottati dal SSR e dalle Aziende, al fine di partecipare ad un processo di responsabilizzazione congiunta con tutti gli altri attori del sistema sanitario. Obiettivo quindi dei coordinatori di AFT sarà svolgere, all interno del SSR, un ruolo di coordinamento e di facilitazione dei colleghi al fine di : - Migliorare la qualità dell assistenza per garantire maggiori esiti, grazie anche alla partecipazione e al coinvolgimento del paziente nel proprio percorso di cura e ponendo adeguata enfasi allo sviluppo di interventi di prevenzione per agire sulle determinanti delle condizioni di cronicità; - Agire per garantire maggiormente l equità mediante da un lato lo sviluppo di interventi differenziali rispetto a tipologie di utenti con maggiori bisogni sociosanitari (equità verticale), dall altro promuovendo un azione sistematica orientata alla riduzione della variabilità evitabile, ossia attraverso interventi atti a garantire, a parità di bisogno, parità di risposte (equità orizzontale); - Ottimizzare la gestione e l allocazione delle risorse, al fine di garantire la sostenibilità del sistema combinata con la massimizzazione del valore aggiunto dell assistenza sanitaria territoriale. In questo contesto, il corso di formazione permetterà ai coordinatori di AFT di: - Conoscere le attuali logiche del funzionamento di programmazione, controllo e valutazione dei risultati degli altri soggetti del sistema sanitario, contestualizzandoli ai processi e alle dinamiche specifiche della medicina di base; - Avvalersi degli strumenti di programmazione e controllo (processi di budgeting, definizione degli obiettivi, monitoraggio periodico e valutazione), adattandoli alle logiche di funzionamento di AFT e di contrattazione con le Aziende; - Allocare le risorse, individuare gli obiettivi e valutarne il conseguimento, di gruppo e dei singoli componenti, avvalendosi di evidenze e dati quantitativi, forniti dai sistema informativi regionali ed aziendali; - Condividere e progettare le modalità con cui la componente mmg/aft possa pianificare, misurare e valutare la propria azione all interno del sistema sanitario con logiche integrate e sinergiche rispetto alle altre componenti; - Sviluppare, in un ottica multidimensionale, le diverse componenti del sistema di programmazione e controllo, considerando non solo la dimensione di governance clinica, ma anche leve quali la soddisfazione e l esperienza dei pazienti, nonché le condizioni organizzative di funzionamento delle AFT all interno del SSR; - Conoscere e condividere le modalità di gestione dei PDTA in prospettiva integrata tra ospedale e territorio e tra diverse professioni e prospettive specialistiche; - Conoscere e sperimentare modalità di conduzione di gruppi di lavoro al fine di consolidare il ruolo del coordinatore AFT quale facilitatore dei processi di condivisione per il miglioramento dei risultati complessivi di AFT; - Conoscere e sperimentare modalità per la valorizzazione delle best practice all interno della propria AFT, nonché di gestione di problematiche relative ad aspetti relazionali all interno del team; - Attivare, gestire e valorizzare i processi di revisione sistematica dei casi problematici (audit) in un ottica di revisione tra pari, nella direzione di un miglioramento continuo e sistematico della qualità clinica.

3 Partendo da queste premesse di seguito viene descritto il percorso formativo di dettaglio. Obiettivo generale Management sanitario. Innovazione gestionale e sperimentazione di modelli organizzativi e gestionali Architettura Area Competenza manageriale Area controllo di gestione Area Competenza tecnico organizzativa Area Competenza relazionale MeS Sabina Nuti e Sara Barsanti ARS Paolo Francesconi, MeS Sabina Nuti e MMG MMG Grisillo e Boscherini MeS Manuela Furlan Il corso è strutturato in 4 moduli formativi tra di loro integrati e connessi. I 4 moduli sono strutturati cronologicamente in maniera sequenziale per ogni Area Vasta al fine di permettere ai partecipanti una formazione intensiva e il recupero di eventuali giornate in un altra sede. Ogni modulo è composto da due sessioni di 4 ore ciascuna per un totale di una giornata formativa di 8 ore. Il percorso viene ripetuto in tre edizioni nelle tre diverse sedi periferiche, una per ogni Area Vasta, ossia a Firenze, Pisa e Siena. Le lezioni si terranno nella giornata del sabato, come da calendario allegato. 28 giug dic. Plenaria Modulo A x Modulo B Modulo C PI SI FI Modulo D Plenaria finale x Raggruppamenti SI PI FI SI (9), AR (13), GR (9) MS (6), LU (7), PI (10), LI (10), Viareggio (6) PT (8), PO (8), FI (22), Empoli (7) tot. pp 31 tot. pp 39 tot. pp 38 Metodologia Didattica

4 Il percorso proposto intende essere sia un occasione di formazione sia una modalità di progettazione condivisa dei meccanismi di partecipazione e gestione dei meccanismi di programmazione e controllo a livello dei sistemi sanitari regionali. Nelle giornate di aula si alterneranno momenti di presentazione frontale dei contenuti con lavori di gruppo e di progettazione specifica. Il percorso prevede una conclusione plenaria in cui i partecipanti avranno modo di discutere le loro proposte di definizione delle modalità di progettazione e implementazione dei meccanismi di programmazione e controllo delle attività delle AFT agli altri soggetti del sistema sanitario regionale, ossia con l Assessore alla salute, la direzione Regionale e le direzioni aziendali. Programma di dettaglio Area Competenza Manageriale Il budget e la valutazione I sistemi di programmazione e controllo in sanità e nella medicina di base. Evoluzione del sistema di budget nella prospettiva aziendale e regionale. Le caratteristiche e le scelte del SST. La dimensione organizzativa e la prospettiva del paziente La prospettiva multidimensionale del sistema di valutazione: l esperienza e soddisfazione dei pazienti e la dimensione organizzativa delle AFT. Sabina Nuti, Sara Barsanti Laboratorio MeS, Dario Grisillo MMG Area Controllo di gestione Gli indicatori per il governo delle AFT Le fonti informative e l analisi degli indicatori clinici disponibili in particolare per l assistenza dei pazienti cronici; profilo di salute a livello di AFT e valutazione efficacia, appropriatezza ed efficienza farmaceutica. II^ sesssione orario Audit clinico Definizione strutturazione dell audit clinico, processi di condivisione dei protocolli clinici, modalità di conduzione e diffusione delle best practice. Paolo Francesconi ARS, Sabina Nuti MeS, Dario Grisillo MMG

5 Area Competenza tecnico organizzativa PDTA Individuazione di un PDTA in base ai dati epidemiologici e di utilizzo inappropriato delle risorse l area di interesse; definizione delle singole prestazioni che compongono il PDTA e la loro frequenza media di esecuzione ( EBM e Patient Centered Medicine), individuazione degli attori coinvolto e dei rispettivi ruoli; sviluppo e definizione di indicatori di processo e di risultato e flussi informativi necessari alla loro rilevazione. Percorsi diccontinuità ospedale territorio Criteri di eleggibilità per scegliere la problematica di salute,clinico organizzativa da affrontare. Metodi e strumenti per attuare la ricognizione dell esistente cioè del percorso effettivo. Metodi e strumenti per la corretta ricerca delle fonti di letteratura e linee guida relative al problema individuato con lo scopo di definire le migliori pratiche professionali e gestionali per disegnare il percorso ideale. Definizione dei traguardi assistenziali e degli outcomes ed individuazione della migliore sequenza temporale e spaziale possibile delle attività da svolgere nel contesto della propria determinata situazione organizzativa e di risorse : percorso di riferimento. Dario Grisillo e Vittorio Boscherini MMG Area Competenza Relazionale Modalità di conduzione di gruppi di lavoro Strumenti di comunicazione efficace per gestire le relazioni all interno dei team di lavoro. Strumenti operativi per una corretta gestione delle riunioni di lavoro. Gestione del conflitto: costruire relazioni di lavoro orientate ad una comunicazione efficace? Tecniche di comunicazione per gestire le dinamiche conflittuali all interno di un gruppo di lavoro. Dare e ricevere feedback: agire comportamenti efficaci nella gestione del team. Manuela Furlan Laboratorio MeS, Vittorio Boscherini MMG Metodologia di valutazione Durante il percorso, i partecipanti, suddivisi in gruppi, elaboreranno una proposta di organizzazione e gestione di una struttura AFT che presenteranno durante la plenaria del 13 dicembre Le proposte costituiranno la prova di apprendimento del percorso formativo.

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705 57,65% 853 62,13% 331 27,06% 336 24,47% 187 15,29% 184 13,40% I dati sui sinistri 2003 2004 2005 Totale aperto 705 57,65% 853 62,13% 1127 78,43% 2685 66,58% liquidato 331 27,06% 336 24,47% 206 14,34% 873 21,65% senza seguito 187 15,29% 184 13,40% 104 7,24% 475 11,78%

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