Sala Porta Soprana - Fondazione CARIGE 15 maggio 2006 Ripascimenti stagionali

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1 Sala Porta Soprana - Fondazione CARIGE 15 maggio 2006 Ripascimenti stagionali Inquadramento generale

2 LE COMPETENZE L.r. 28 aprile 1999 n.13 Disciplina delle funzioni in materia di difesa della costa, ripascimento degli arenili, protezione ed osservazione dell ambiente marino e costiero, demanio marittimo e porti. Art. 5 (Competenze dei Comuni) 1. Sono di competenza dei Comuni: a) l approvazione degli interventi stagionali di ripascimento esclusivamente volti a ripristinare i profili costieri precedenti agli eventi erosivi; b) l attuazione diretta degli interventi di cui alla lettera a), Art. 3 (Competenze della Regione) 1. (omissis).. sono di competenza della Regione: a) la definizione..(omissis) dei criteri generali, dei requisiti qualitativi e delle modalità operative da osservarsi nella progettazione e nella realizzazione (omissis) dei ripascimenti degli arenili.

3 LE NORME IN VIGORE Criteri generali da osservarsi nella progettazione degli interventi di ripascimento stagionali. Specifiche tecniche per la redazione della relazione tecnica per interventi stagionali di ripascimento di quantitativo superiore a 1000 m 3 o inferiore a 1000 m 3. Regolamento n.6 - Disciplina del procedimento relativo all approvazione degli interventi stagionali di ripascimento degli arenili. Criteri generali da osservarsi nella progettazione degli interventi di ripascimento stagionali. MODIFICA LIMITI PELITE

4 IL REGOLAMENTO n.6 Il PROCEDIMENTO 1. Il PROPONENTE inoltra al Comune la DOMANDA (corredata dalla RELAZIONE TECNICA comprensiva delle ANALISI realizzate secondo il PROTOCOLLO ARPAL) 2. Il COMUNE ne verifica la PROCEDIBILITÀ - avvia il procedimento e chiede le eventuali integrazioni (30 giorni) 3. Il COMUNE TRASMETTE copia della domanda: - all ARPAL per l acquisizione del PARERE - alla CAPITANERIA di PORTO per PARERE in caso di attività interessanti la sicurezza della navigazione - all AUTORITÀ PORTUALE per l autorizzazione demaniale se l intervento ricada in area di sua competenza

5 IL REGOLAMENTO n.6 Il PROCEDIMENTO L ARPAL esprime una VALUTAZIONE sugli IMPATTI SIGNIFICATIVI dell INTERVENTO, sotto i seguenti profili : COMPATIBILITÀ CHIMICO-FISICA-MICROBIOLOG. SALVAGUARDIA VALORI BIOLOG./NATURALISTICI COMPATIBILITÀ con la FINALITÀ BALNEARE IL PARERE ARPAL è SEMPRE e COMUNQUE NECESSARIO

6 IL REGOLAMENTO n.6 Il PROCEDIMENTO 4. Il COMUNE acquisisce l assenso in merito al prelievo del materiale da ripascimento, se proveniente: -dal DEMANIO IDRICO >>> PROVINCIA -dal DEMANIO MARITTIMO >>> COMUNE o AUTORITÀ PORTUALE -da FONDALI MARINI >>> REGIONE e Commissione per la Pesca (ex art.21 L.179/2002) 5. Acquisiti PARERI ed ASSENSI necessari, il COMUNE APPROVA l INTERVENTO di RIPASCIMENTO, anche sotto il profilo DEMANIALE 6. Il COMUNE TRASMETTE il provvedimento ad ARPAL e CAPITANERIA di PORTO

7 IL REGOLAMENTO n.6 Il PROVVEDIMENTO indica La FONTE DEL MATERIALE utilizzato per il ripascimento Le CARATTERISTICHE QUALI-QUANTITATIVE dell intervento Il SISTEMA di SPANDIMENTO del materiale La LOCALIZZAZIONE dell intervento su stralcio cartografico 1:5.000 o 1: Gli OBBLIGHI a carico del PROPONENTE I TERMINI TEMPORALI per la realizzazione dell intervento ADEMPIMENTI a carico del PROPONENTE

8 IL REGOLAMENTO n.6 La BANCA DATI REGIONALE All INIZIO della STAGIONE BALNEARE il COMUNE E TENUTO a INVIARE alla REGIONE COPIA DEGLI ATTI APPROVATIVI degli INTERVENTI di RIPASCIMENTO STAGIONALE AUTORIZZATI

9 IL REGOLAMENTO n.6 ADEMPIMENTI del PROPONENTE REALIZZARE l intervento nei termini e nei modi indicati nell autorizzazione COMUNICARE preventivamente (fax) la DATA INIZIO LAVORI a Comune, ARPAL e Capitaneria di Porto COMUNICARE la DATA FINE LAVORI entro due giorni dalla fine dell intervento a Comune, ARPAL e Capitaneria di Porto REALIZZARE il MONITORAGGIO dell intervento e trasmetterne copia al Comune entro 15 gg. dalla sua realizzazione

10 IL REGOLAMENTO n.6 TERMINI Gli INTERVENTI possono essere REALIZZATI dal 1 OTTOBRE al 31 MARZO di ogni anno. Eventuali PROROGHE potranno essere concesse qualora l INTERVENTO NON INTERFERISCA con gli ESITI dei CONTROLLI sulle ACQUE di BALNEAZIONE.

11 IL REGOLAMENTO n.6 CHI FA COSA? ARPAL Campionamento e analisi per la redazione della Relazione Tecnica Le attività di campionamento ed analisi possono essere effettuate anche da laboratori che certificano modalità conformi ai protocolli ARPAL. Espressione del parere di COMPATIBILITÀ CHIMICO-FISICA-MICROBIOLOG. SALVAGUARDIA VALORI BIOLOG./NATURALISTICI COMPATIBILITÀ con la FINALITÀ BALNEARE entro 30 gg. dal ricevimento della documentazione

12 IL REGOLAMENTO n.6 ATTENZIONE!!!! Nel caso in cui il PROPONENTE l intervento di RIPASCIMENTO STAGIONALE sia il COMUNE stesso, è necessario che questi acquisisca un PREVENTIVO PARERE di ARPAL sulla qualità dei materiali da utilizzarsi, onde poter INDIRE LA GARA PER L AGGIUDICAZIONE DEI LAVORI (per es. in caso di utilizzo materiale proveniente da cava). L AGGIUDICAZIONE DEI LAVORI è comunque subordinata al parere ARPAL ex art. 4, comma 1 del Regolamento n. 6.

13 IL REGOLAMENTO n.6 CHI FA COSA? REGIONE Assenso al prelievo di materiale proveniente da fondali marini - Comprensivo del parere della Commissione per la Pesca. PROVINCIA Rilascio dell autorizzazione a carattere demaniale (per l eventuale prelievo di materiale dal demanio idrico) CAPITANERIA di PORTO Espressione parere relativo alla sicurezza della navigazione entro 30 gg. dal ricevimento della documentazione. AUTORITÀ PORTUALE Rilascio dell autorizzazione a carattere demaniale (sia per lo sversamento che per l eventuale prelievo di materiale in area di competenza) entro 30 gg. dal ricevimento della documentazione.

14 A PARTIRE DAL 1 1 SETTEMBRE 2006 i CRITERI GENERALI per la progettazione e le SPECIFICHE TECNICHE per la redazione della Relazione Tecnica attualmente in vigore saranno SOSTITUITI dai NUOVI CRITERI approvati con D.G.R. 173/2006, reperibili sul sito

15 PERCHÉ NUOVI CRITERI? Riunire info e direttive disperse i vecchi Criteri e le Specifiche Tecniche confluiscono in un unico documento Fornire definizioni precise per semplificare ed omogeneizzare sul territorio l applicazione della norma Individuare parametri univoci e riferimenti chiari x la valutazione del materiale d apporto Fornire ulteriori e precise indicazioni per valutare l efficacia degli interventi Una GUIDA per l AUTORIZZATORE

16 COSA CAMBIA?

17 SPIAGGIA SPIAGGIA EMERSA SPIAGGIA SOMMERSA FONDALE PROFONDITÀ di CHIUSURA DEFINIZIONI Profondità < 5 m Distanza da costa < 100 m I NUOVI CRITERI

18 DEFINIZIONI BARRA DI FOCE Fa parte, a tutti gli effetti, della spiaggia FONDALE PORTUALE All interno del bacino portuale, in zona non interessata dalla modellazione dei sedimenti dovuta al moto ondoso.

19 DEFINIZIONI Unità Fisiografica Paraggio costiero Cella litorale Limite di Cella Litorale Limite di Paraggio Costiero Limite di Unità Fisiografica

20 FONTI DEL MATERIALE OGGI Dal 1 1 SETTEMBRE Trasferimento e movimentazione materiale proveniente dalla stessa spiaggia. Trasferimento di materiale della barra di foce di un corso d acqua afferente la stessa Unità Fisiografica. Trasferimento e movimentazione materiale di spiaggia nell ambito dello stesso paraggio (in direzione opposta alla deriva litoranea). Trasferimento di materiale della barra di foce di un corso d acqua afferente lo stesso Paraggio Costiero. Trasferimento e movimentazione materiale da escavo di fondali portuali nell ambito dello stesso paraggio.

21 FONTI DEL MATERIALE Materiale da corsi d'acqua potrà essere impiegato in altra Unità Fisiografica esclusivamente nel caso in cui quella di pertinenza non comprenda spiagge o non sia in grado di ricevere tutto o parte del materiale.(p.e. l unità fisiografica cui afferisce il T. Polcevera) Materiale da fondale portuale potrà essere impiegato nel paraggio sopraflutto solo nel caso in cui quello di pertinenza non comprenda spiagge o non siano in grado di ricevere tutto o parte del materiale. (p.e. il paraggio sottoflutto al porto di Andora)

22 LA RELAZIONE TECNICA SITO d INTERVENTO NO SI MA caratterizzazione chimica e microbiologica. caratterizzazione granulometrica (metodo ad umido) NESSUNA CARATTERIZZAZIONE per movimentazione nello stesso paraggio, anche da spiaggia sommersa a spiaggia emersa. La Tavola dei TRATTI di COSTA SENSIBILE è stata aggiornata A breve la mappatura dei principali popolamenti marino-costieri su Caratteristiche TESSITURALI della spiaggia COLORE Utili alla stima della compatibilità dei materiali da ripascimento con l uso turistico-ricreativo e l aspetto paesaggistico dell arenile

23 LA RELAZIONE TECNICA MATERIALE da utilizzare per il RIPASCIMENTO Per materiale da spiaggia sommersa, escluse le barre di foce, il prelievo è ammesso solo su fondali sabbiosi non colonizzati da fanerogame marine. Utilizzare la Mappatura dei principali popolamenti marino-costieri della Liguria. N.B. Nei tratti di costa sensibile le informazioni devono essere verificate sul campo. Da fondale marino: il riferimento rimane il D.M. 24/01/1996

24 LA RELAZIONE TECNICA MATERIALE da utilizzare per il RIPASCIMENTO La caratterizzazione chimica e microbiologica va eseguita indipendentemente dalla composizione granulometrica METALLI PESANTI la concentrazione determinata sul passante ai 2 mm è rappresentativa dell intero campione. INQUINANTI ORGANICI la concentrazione determinata sul passante ai 2 mm va rapportata all intero campione. N.B. La caratterizzazione non va eseguita in caso di materiale proveniente da spiaggia dello stesso paraggio, eccetto che per: Fondali portuali / Presenza di possibili fonti di contaminazione.

25 LA RELAZIONE TECNICA MATERIALE da utilizzare per il RIPASCIMENTO Caratterizzazione GRANULOMETRICA (ad umido) Caratteristiche TESSITURALI N.B. Non sono richieste nel caso di trasferimento, movimentazione di materiale di spiaggia (anche sommersa) nell ambito dello stesso paraggio. Presenza di AMIANTO Determinazione obbligatoria per materiale da zone caratterizzate da presenza di rocce amiantifere. Indice di Rilascio - metodica per materiali in breccia del D.M.14/05/1996.

26 CRITERI di VALUTAZIONE della COMPATIBILITÀ degli INTERVENTI di RIPASCIMENTO Una GUIDA per l AUTORIZZATORE

27 VALUTAZIONE EFFICACIA dell INTERVENTO in termini di effettivo consolidamento e relativo equilibrio della spiaggia FATTORE DI RIEMPIMENTO FATTORE DI RIPASCIMENTO Abachi proposti dallo Shore Protection Manual ed.1984 N.B. Nulla è cambiato rispetto ai Criteri vigenti

28 VALUTAZIONE ASSENZA IMPATTI SIGNIFICATIVI su acque e fondali per la salvaguardia dei valori biologico-naturalistici costa sensibile altre aree % massima di pelite nel materiale utilizzato quantità massima di pelite per metro lineare di spiaggia per quinquennio (m3) 5% 8% 2 m 3 3,2 m 3 N.B. Nulla è cambiato rispetto ai Criteri vigenti

29 VALUTAZIONE della COMPATIBILITÀ del materiale con l USO BALNEARE e l ASPETTO PAESAGGISTICO dell arenile

30 VALUTAZIONE della COMPATIBILITÀ CHIMICA dei sedimenti da utilizzare per il ripascimento METALLI PESANTI Le concentrazioni limite dipendono dal back-ground naturale dei sedimenti fluviali dovuto alla natura geochimica dei bacini versanti. Il tenore in metalli pesanti nel sedimento non deve essere superiore a quello che naturalmente può essere rilevato nei sedimenti fluviali di alveo attuale dei bacini afferenti l Unitl Unità Fisiografica cui fanno parte le spiagge oggetto dell intervento.

31 METALLI PESANTI Dati di letteratura e litologia del bacino (per il territorio non coperto dall Atlante Geochimico Nazionale). Carta del tenore in metalli Mercurio Carta dei valori limite del tenore in metalli pesanti nei materiali da utilizzarsi per ripascimento degli arenili derivante dall Atlante Geochimico Nazionale La carta è disponibile in internet

32 VALUTAZIONE della COMPATIBILITÀ CHIMICA dei sedimenti da utilizzare per il ripascimento INQUINANTI ORGANICI In attesa di una specifica norma in materia, si fa riferimento a standard internazionali (CSQG- DQTS-NOAA) e, in assenza di riferimenti chiari, alla tab.a del D.M. 471/96, opportunamente elaborato in senso cautelativo. Il Per tenore materiale delle di barra sostanze di foce, organiche, ne è ammesso individuate l utilizzo dalla anche DGR in 173/2006 (concentrazione media per l intera l massa destinata al caso ripascimento) di superi non solo deve per superare documentate i valori necessità di soglia di ordine indicati idraulico, nella entro tabella m dal sito di prelievo

33 INQUINANTI ORGANICI V a lo ri s o g lia µ g/kg peso secco Fonte Organometalli Tributilstagno 5 NOAA PCB PCB totali 21,5 CSQG P o lic ic lic i A ro m a tic i IPA totali 1684 CSQG Naftalene 35 CSQG Fenantrene 87 CSQG Antracene 47 CSQG Fluorantene 113 CSQG Benzo(k)fluorantene 20 DQTS Benzo(a)antracene 75 CSQG Benzo(b)fluorantene 89 CSQG Benzo(ghi)perilene 80 DQTS Crisene 108 CSQG Benzo(a)pirene 89 CSQG Dibenzo(ah)antracene 7 CSQG Indeno(1,2,3-cd)pirene Tabella 4.2 Valori soglia per la valutazione 60 della compatibilità DQTS Pirene 153 CSQG P e s tic id i e fito fa rm a c i antropica. DDT 1 2 CSQG chimica in relazione alla presenza di sostanze di prevalente origine

34 RIPASCIMENTI STAGIONALI DIPARTIMENTO AMBIENTE Settore ECOSISTEMA COSTIERO Via D Annunzio, GENOVA Fax gloria.manaratti@regione.liguria.it stefano.coppo@regione.liguria.it

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