Università della Basilicata Facoltà di Economia Corso di Laurea in Economia Aziendale
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1 Università della Basilicata Facoltà di Economia Corso di Laurea in Economia Aziendale Standard editoriali per l impostazione della tesi di laurea (a cura di Carla Rossi) STRUTTURA DEL LAVORO FRONTESPIZIO (v. allegato 1) INDICE INTRODUZIONE CAPITOLI CONCLUSIONI (EVENTUALI ALLEGATI) BIBLIOGRAFIA SITOGRAFIA (eventuale) INDICE L indice della tesi di laurea può essere considerato un po come lo scheletro di tutto il lavoro. I capitoli rappresentano l ossatura principale da cui si diramano i paragrafi (e gli eventuali sottoparagrafi). L indice non serve solo per indicare la pagina cui corrisponde un certo argomento. Dalla sua lettura, si deve poter cogliere il "percorso logico" che l'autore intende compiere per argomentare il problema di ricerca e per giungere a dimostrare la propria "tesi". In linea generale, l'indice deve essere abbozzato prima di iniziare a scrivere. Va periodicamente aggiornato, via via che si affina il processo di ricerca (e studio) delle fonti bibliografiche (ed empiriche). Nel corso della stesura della tesi, l'indice potrà dunque subire delle modifiche, talvolta anche consistenti, ma è comunque importante definire in partenza almeno una scaletta (una bozza di indice) per avere ben chiara in mente la struttura logica del lavoro. Si può cominciare ad articolare una scaletta soltanto leggendo la letteratura sull argomento, ma si possono ricercare le fonti più utili e leggere in modo approfondito la letteratura, organizzandola in una sequenza coerente, solo quando è stata formulata una "domanda" cui si vuole dare risposta (ossia è stata individuata la "tesi", l'obiettivo cui si vuole pervenire con l'analisi). Quindi, tipicamente, si procede formulando una domanda o un problema di ricerca provvisori che sono progressivamente affinati e meglio specificati man mano che si avanza con il lavoro. La scaletta, pertanto, può essere ricorsivamente definita/integrata/modificata in base alle nuove conoscenze acquisite, grazie allo studio della letteratura o alla ricerca svolta sul campo.
2 L indice definitivo sarà strutturato in modo formale, come nell esempio che segue: pag. Introduzione. 3 I. LE RETI DI IMPRESE (titolo del capitolo) La cooperazione tra imprese Titolo del 1 sottoparagrafo (se previsto) Titolo del 2 sottoparagrafo (se previsto) Le tipologie di accordi II. LE NUOVE FORME DI COOPERAZIONE (titolo del 1 paragrafo del secondo capitolo) (titolo del 2 paragrafo del secondo capitolo) 37. III. TITOLO DEL TERZO CAPITOLO 47. CONCLUSIONI 75 APPENDICE 78 BIBLIOGRAFIA 80 SITOGRAFIA 83 LE ALTRE PARTI DELL ELABORATO L' Introduzione, generalmente sviluppata in poche pagine, dovrebbe fornire un inquadramento generale dell'argomento di ricerca, indicare le finalità del lavoro e sintetizzare schematicamente i contenuti dei diversi capitoli. I Capitoli, che rappresentano la sequenza logica dell'intero progetto, sono numerati e titolati. Devono essere articolati in paragrafi, la numerazione dei quali deve far sempre riferimento al numero del capitolo, ed, eventualmente, in sotto-paragrafi. Le Conclusioni riassumono i punti principali dell'elaborato, i risultati ottenuti nonché i possibili sviluppi futuri. Le Appendici, facoltative ed eventuali, possono riportare dettagli che vengono omessi nei Capitoli per non appesantire eccessivamente la trattazione. In genere, possono contenere dimostrazioni di risultati presentati, tabelle di dati o documenti di supporto al materiale esposto nei Capitoli. DIMENSIONI E TIPO DI FONT 1) Testo: carattere Times New Roman 12, allineamento giustificato, interlinea 1,5.
3 2) Titoli dei capitoli: carattere Times New Roman 14, maiuscolo, allineamento centrato. 3) Titoli dei paragrafi: carattere Times New Roman 12 (normale), stile grassetto. 4) Note a piè di pagina: carattere Times New Roman 10, allineamento giustificato, interlinea singola. IMPOSTAZIONI DI PAGINA Formato: B5 Margini: Sinistro: 3,5; Destro: 3; Superiore: 3; Inferiore: 3,5 (se si stampa in fronte-retro, lasciare i dovuti margini di rilegatura) Interlinea: 1,5 Rientro del paragrafo: Speciale prima riga, pari a 0.5 cm. Le pagine vanno numerate (in basso al centro) Il lavoro va rilegato con copertina rigida, in tela blu (Attenzione: far stampare il titolo del lavoro anche sul dorso della copertina). REGOLE PER LA BIBLIOGRAFIA Bibliografia nel testo Essendo un elaborato scientifico, una tesi di laurea deve opportunamente prevedere l inserimento di riferimenti bibliografici (citazioni). Il riferimento bibliografico è un insieme di informazioni destinato a permettere l identificazione di un opera scritta, ed eventualmente a consentirne il reperimento. Le citazioni consentono al lettore di riconoscere l Autore di un pensiero, di una teoria, di un dato, di una figura. Chi scrive dovrà dunque richiamare la letteratura relativa al tema oggetto di analisi, mostrando, attraverso le opportune citazioni, il livello di approfondimento e di ampiezza della propria ricerca bibliografica, così come dello studio delle fonti disponibili (testi, articoli, working paper o altro materiale). Le citazioni possono essere di due tipi: testuali (trascrizione integrale, ossia utilizzando le stesse parole dell Autore-fonte) o non testuali (in questo caso si utilizza la parafrasi, ossia si riscrive il pensiero dell Autore con proprie parole, magari sintetizzandolo). Le citazioni sono in entrambi i casi indispensabili. Le citazioni non testuali possono essere riportate secondo diverse modalità, tra cui: 1. l impostazione americana (ovvero con parentesi bibliografiche). All interno del testo vanno indicati tra parentesi il cognome dell autore, l anno dell opera e il numero di pagina (Modigliani, 1997: 15). Se gli autori del lavoro sono due, si indicano entrambi i cognomi, uniti da «&» o da «e» (Modigliani & Miller, 1985: 24). Se gli autori del lavoro sono più di due, si indica solo il cognome del primo, seguito da «et al.» (abbreviazione del latino et alii, che significa «e altri»). Se lo stesso autore ha pubblicato più lavori nello stesso anno, si fa seguire alla data la progressione alfabetica: 1998a, 1998b, etc. Attenzione: la stessa lettera deve essere riportata nella bibliografia finale (Modigliani, 1997a: 21; Modigliani, 1997b: 165). In una parentesi bibliografica posta all interno del testo si può far riferimento a più autori che hanno scritto opere diverse sullo stesso argomento, indicando i riferimenti rispettivi separati dal punto e virgola. Ad esempio, la teoria del prestigio sociale (Sciarelli, 1992; Freeman, 1986) evidenzia come. 2. l inserimento di note a pié di pagina, indicando Autore, titolo dell opera e numero di pagina (es. Kotler, Marketing management, p. 32).
4 Le citazioni puntuali dell autore (ossia l integrale trascrizione del pensiero dell autore citato) vanno poste tra virgolette caporali (), seguite dal riferimento bibliografico. In assenza di esplicita e relativa citazione, la trascrizione di frasi o paragrafi tratti da opere altrui costituisce plagio. Gli autori o le teorie studiati possono essere richiamati: 1. direttamente, ad esempio: Kotler (1997) sostiene che... ; 2. indirettamente, ossia aggiungendo alla fine del paragrafo che illustra un certo lavoro/posizione/teoria una menzione che includa il nome e l anno dell autore fra parentesi. Ad esempio,...le risorse cognitive sono quelle che possono maggiormente contribuire alla performance competitiva dell impresa (Wernerfelt, 1987; Barney, 1991). Bibliografia finale Nella bibliografia finale vanno elencate tutte le opere citate nel testo, in ordine alfabetico di autore. Per redigerla, si dovranno indicare in ordine alfabetico gli autori (con il cognome e il nome puntato), l anno tra parentesi, il titolo dell opera e l edizione. Si adotterà uno stile diverso per le citazioni di libri, le citazioni di articoli e quelle di lavori inclusi in opere miscellanee. Nel primo caso il titolo dell opera va in corsivo; nel secondo e terzo caso il titolo dell articolo va tra virgolette e quello della rivista (o del libro) in corsivo. ESEMPIO: Kotler P. (1999), Marketing management, Free Press, New York. Pavitt K. (1984), Sectoral patterns of technical change: towards a taxonomy and theory, Research Policy, 13, pp Busacca B. (1995), Processo di acquisto del consumatore, in Valdani Enrico (a cura di), Marketing, Torino, UTET. La bibliografia finale deve riportare esclusivamente i lavori citati all interno del testo o sotto le figure e tabelle. Accertarsi quindi che ci sia una piena corrispondenza tra la bibliografia interna al testo e quella finale: tutti e solo gli autori citati nel testo possono comparire nella bibliografia finale (quindi non si dovrebbero inserire nella bibliografia finale autori che non siano stati esplicitamente richiamati nel testo, nelle note o nelle fonti di tabelle e figure). SITOGRAFIA Se il materiale scientifico adoperato come fonte è stato, in parte, reperito online, occorre indicare l Url del sito (o dei siti) da cui è stato effettuato il download (specificando anche la data dell ultimo accesso). Ad esempio: (consultato in data 02/05/2010) All interno del testo questa fonte sarà stata riportata nel modo seguente: (Oecd, 2010) FIGURE E TABELLE Vanno numerate progressivamente indicando prima il numero del capitolo poi quello della figura o tabella. Es., nel capitolo 1 ci saranno le figure 1.1, 1.2, 1.3 e le tabelle 1.1, 1.2, 1.3 e così via; nel secondo capitolo le figure 2.1, 2.2, 2.3 ecc. Ogni figura o tabella deve riportare nella parte superiore un titolo in maiuscolo, preceduto dal numero (es. Tab. 1.1 I CONSUMI DELLE FAMIGLIE IN ITALIA). Ogni tabella deve
5 riportare la fonte, che può essere la pubblicazione da cui è tratta o, nel caso di elaborazione personale, la fonte da cui sono derivati i dati (es. Istat, 2009). Il riferimento della fonte (che va inserito al di sotto della figura o tabella in corpo 10) va fatto indicando il cognome dell autore, anno dell opera e numero di pagina (ad esempio: Fonte: Modigliani, 1997: 15). La fonte deve essere poi riportata nella bibliografia finale >> vedi regole per la bibliografia. NOTE Le note possono essere esplicative (e quindi spiegare concetti richiamati nel testo o approfondire argomenti che, all interno del testo, rischierebbero di appesantire eccessivamente la lettura) o bibliografiche. Vanno inserite con l apposito comando (inserisci >> note a pié di pagina >> numerazione automatica) che le numera in automatico (la numerazione va ripresa dal numero 1 ad ogni capitolo successivo). Il carattere delle note deve essere Times New Roman, corpo 10, interlinea singola, allineamento giustificato. LUNGHEZZA DELL ELABORATO Su questo argomento, è impossibile fornire indicazioni universalmente valide. In linea generale, un elaborato per la laurea triennale ha una lunghezza compresa tra le 40 e le 80 pagine. Rimane comunque da ribadire il concetto che, ai fini della valutazione del lavoro svolto dal candidato, non sono il numero di righe o cartelle a risultare premianti, ma altri fattori, come il rigore metodologico (e la correttezza del percorso logico seguito per arrivare a dimostrare la propria "tesi"), la chiarezza espositiva, la proprietà di linguaggio, la completezza dei riferimenti bibliografici, l'originalità del contributo. ADEMPIMENTI AMMINISTRATIVI Le norme per l ammissione all esame di laurea, la documentazione da presentare ed i relativi periodi di presentazione sono indicati nella guida dello studente e nelle pagine web della Segreteria Studenti. È in ogni caso buona regola presentarsi per tempo presso la Segreteria Studenti in modo da controllare la correttezza delle notizie e venire a conoscenza di eventuali variazioni e integrazioni. Oltre alla copie cartacee da consegnare (entro la data prevista per ciascuna sessione) alla Segreteria Studenti, lo studente dovrà consegnare alla Segreteria Didattica di Facoltà una copia in formato digitale (un Cd che contenga il file pdf del lavoro). L etichetta del Cd - che riporta cognome, nome e matricola del candidato, titolo della tesi, i dati del relatore e della materia, l anno accademico - dovrà essere realizzata secondo lo standard predisposto (compilare con i propri dati il file etichetta Cd, v. allegato 2).
6 ALLEGATO 1: FRONTESPIZIO UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELLA BASILICATA FACOLTÀ DI ECONOMIA CORSO DI LAUREA IN ECONOMIA AZIENDALE Tesi di laurea in Indicare la materia TITOLO DELLA TESI, TITOLO DELLA TESI SECONDO RIGO TITOLO Relatore: Ch.mo Prof. Nome e Cognome Candidato: Nome e Cognome matr. Anno accademico
7 ALLEGATO 2: ETICHETTA PER IL CD NOTA: selezionare le singole caselle di testo e inserire i propri dati Economia del territorio Elisabetta De Angelis Le potenzialità del commercio equo e solidale Ch. Mo Prof. Caio Sempronio
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