Percorso formativo. mercoledì 23 aprile Sala Diego Valeri via Trieste - Padova
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1 Azienda Ulss 16 CENTRO SERVIZIO Comune di Padova Padova VOLONTARIATO PROVINCIALE Ass.to alle Politiche Sociali DI PADOVA Osservatorio delle Associazioni iscritte al Registro Comunale Area Sociale e Sanitaria Piani di Zona: per concertare al meglio la partecipazione sociale dei cittadini Percorso formativo mercoledì 23 aprile 2008 Sala Diego Valeri via Trieste - Padova Esperienze dei tavoli tematici dei PdZ e discussione con i Coordinatori di Area e i referenti del Privato Sociale Giancarlo Cuccato - ULSS 16 Area salute mentale
2 REGIONE DEL VENETO AZIENDA U.L.S.S. 16 PADOVA CONFERENZA DEI SINDACI DEI COMUNI DELL U.L.S.S. 16 PIANO DI ZONA DEI SERVIZI ALLA PERSONA
3 Il Piano di Zona Il PdZ è l'occasione offerta alle comunità locali per leggere, valutare, programmare e guidare il proprio sviluppo e va visto e realizzato come piano regolatore del funzionamento dei servizi alle persone. In particolare, il Piano di Zona è lo strumento promosso dai diversi soggetti istituzionali e comunitari per: analizzare i bisogni e i problemi della popolazione sotto il profilo qualitativo e quantitativo; riconoscere e mobilitare le risorse professionali, personali, strutturali, economiche pubbliche, private (profit e non profit) e del Volontariato; definire obiettivi e priorità, nel triennio di durata del piano attorno a cui finalizzare le risorse; individuare le unità d'offerta e le forme organizzative congrue, nel rispetto dei vincoli normativi e delle specificità e caratteristiche proprie delle singole comunità locali; stabilire forme e modalità gestionali atte a garantire approcci integrati e interventi connotati in termini di efficacia, efficienza ed economicità; prevedere sistemi, modalità, responsabilità e tempi per la verifica e la valutazione dei programmi e dei servizi.
4 PROGRAMMAZIONE : ANALISI DEI BISOGNI Il gruppo tematico, facendo riferimento al lavoro di monitoraggio sullo stato di attuazione del precedente PdZ, alla mappatura e all analisi delle risorse, delle attività dell area salute mentale, evidenzia tre priorità, strettamente collegate tra loro, corrispondenti a criticità e bisogni, su cui impostare la programmazione per il prossimo triennio di validità del Piano di Zona. Le priorità esplicitate dai vari soggetti rappresentativi della realtà territoriale vengono di seguito proposte e successivamente sviluppate in politiche ed azioni: Integrazione socio sanitaria tra Istituzioni e Aree di lavoro Appropriatezza ed efficacia degli interventi terapeutico-riabilitativi Promozione della salute mentale e lotta allo stigma
5 Integrazione socio sanitaria tra Istituzioni e Aree di lavoro Costituzione di un fondo di solidarietà di 1 per abitante del territorio dell Ulss 16 per anno per contribuire alla copertura economica della spesa derivante dall inserimento in strutture residenziali, appropriate alla criticità del caso, di soggetti multiproblematici, complessi, di nuova e vecchia cronicità, e dall applicazione dei LEA per l inserimento di pazienti in strutture di tipo sociale (GA). Nomina di un referente sindaco per ogni area tematica, sul modello attuale dell area della disabilità, per costruire uno stretto raccordo tra aree tematiche ed Esecutivo della Conferenza dei Sindaci Individuazione nel Distretto sociosanitario, fulcro dell organizzazione sociosanitaria del territorio, di una funzione di collegamento tra servizi psichiatrici, servizi sociali dell Azienda ULSS e servizi sociali dei Comuni operativa a tutti gli effetti per il raggiungimento degli obiettivi in vari ambiti (casa, lavoro, compartecipazione, tempo libero, misure di sicurezza-opg, lavoro di rete) Coinvolgimento istituzioni del territorio (enti locali) nella progettazione e nel monitoraggio della presa in carico dei soggetti multiproblematici sin dall inizio della costruzione del progetto riabilitativo Messa in rete delle unità di offerta di servizi del territorio Aree di confine (disabilità, dipendenze, anziani con demenza, neuropsichiatria infantile, emarginazione grave): condivisione procedure di intervento e definizione della titolarità della presa in carico Consulta per la Salute Mentale Formazione interna e formazione finalizzata ad una costruttiva ed efficace integrazione socio sanitaria
6 Appropriatezza ed Efficacia degli Interventi Terapeutico-riabilitativi A livello territoriale ambulatoriale (CSM, ASM, Ambulatori sovrazonali, DHT) - Lavoro per progetti e continuità assistenziale - maggior integrazione: o tra figure professionali o tra servizi e strutture o tra pubblico, privato e volontariato - differenziazione dei percorsi di cura in base alla patologia: progetto terapeutico riabilitativo individuale - adesione al progetto di cura da parte dei pazienti difficili - attuazione e implementazione di strumenti di supporto al progetto di cura: nuova cartella clinica ospedale-territorio sistema informativo linee guida e protocolli - Coinvolgimento e supporto alle famiglie nei processi di cura - Percorsi formativi trasversali
7 Appropriatezza ed Efficacia degli Interventi Terapeutico-riabilitativi A livello territoriale residenziale e semiresidenziale (CTRP, CR, CA, GA, CD) - Linee guida per i Centri Diurni, Cartella integrata per gli inserimenti nelle strutture della residenzialità, - Tourn-over inserimenti comunitari - Inserimento sociale e Lavoro di rete - Casa: necessità di appartamenti (per favorire l autonomia e il reinserimento sociale) - Inserimento lavorativo - Tempo libero - Supporto ai familiari - Percorsi formativi trasversali
8 Appropriatezza ed Efficacia degli Interventi Terapeutico-riabilitativi A livello ospedaliero (SPDC, DHO) - Ricoveri appropriati - Consulenze in area ospedaliera - Linee guida farmaci - Supporto ai familiari - Percorsi formativi trasversali
9 Promozione della salute mentale e lotta allo stigma Consulta cittadina per la salute mentale Conoscenza dei servizi e accessibilità ai servizi Eventi di promozione della salute mentale e lotta allo stigma Progettualità
10 Promozione della salute mentale e lotta allo stigma Consulta cittadina per la salute mentale Una politica sempre più centrata sui reali bisogni di salute dei cittadini non può prescindere da un coinvolgimento di tutti i soggetti che a vario titolo si occupano di disagio psichico. Per questo diventa importante che anche nel territorio dell ULSS 16 si dia vita ad una consulta cittadina per la salute mentale con l obiettivo di abbassare lo stigma e il pregiudizio, di migliorare il livello di accettazione e di integrazione solidale e di promuovere il protagonismo di tutti sui temi della salute mentale. Tale consulta non deve diventare un altra istituzione, ma deve essere un luogo e un tempo in cui a tutti i partecipanti viene riconosciuta parità di sapere e di esperienza. Fanno parte della Consulta tutti i soggetti attivi nell area della salute: Cittadini, Operatori sociosanitari, Utenti, Servizi, Volontariato, Cooperative, Associazioni, Enti locali, Patronati e sindacati, Scuole, Agenzie del lavoro, Farmacie, Forze dell Ordine e tanti altri.
11 Promozione della salute mentale e lotta allo stigma Eventi di promozione della salute mentale e lotta allo stigma La lotta allo STIGMA è uno dei principali obiettivi sia dell OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) sia del Ministero della Salute in collaborazione delle Associazioni più rappresentative a livello nazionale del mondo del Volontariato e delle Società Scientifiche. Negli ultimi anni la medicina e la ricerca scientifica hanno fatto straordinari progressi nel campo della salute mentale, sia nell identificazione dei vari disturbi che nell individuazione di specifiche possibilità di cura. Eppure, ancora oggi, la maggior parte delle persone non sa cos è realmente una malattia mentale e, soprattutto non sa che una persona colpita da tali disturbi può migliorare e guarire. L ignoranza sull identità medica della malattia mentale è spesso la prima causa del più grave errore di percezione, interpretazione e comportamento che la società commette nei confronti del malato.
12 Promozione della salute mentale e lotta allo stigma Eventi di promozione della salute mentale e lotta allo stigma È quindi importante attivare tutti gli strumenti di prevenzione primaria e secondaria per far avvicinare le persone con disturbi mentali e i soggetti a rischio ai servizi territoriali per la salute mentale e promuovere una corretta informazione sulle patologie psichiatriche, far conoscere la curabilità dei disturbi mentali e, soprattutto, incrementare la lotta allo stigma e sensibilizzare i cittadini a una maggiore solidarietà nei confronti delle persone che ne sono affette. Di qui l invito, rivolto non solo non solo a medici, psicologi e operatori specializzati, a insegnanti e assistenti sociali, ai giornalisti, ma anche agli utenti e alle loro famiglie e a tutte le persone che vengono sia pure incidentalmente a contatto con il problema, a dare corso ad azioni sinergiche, coerenti e prolungate, senza soluzioni di continuità.
13 CRITICITA >>> Conoscenza completa dei Servizi: interna esterna >>> Conoscenza dotazione risorse e costi dei Servizi >>> Conoscenza finalità del Piano di Zona >>> Normativa e Risorse: LEA >>> Rappresentatività partecipanti e Comunicazione
14 PIANO DI ZONA DEI SERVIZI ALLA PERSONA 2007/2009 Il Gruppo di lavoro dell Area tematica Salute Mentale Coordinatore Cuccato Giancarlo Salute Mentale Componenti del Gruppo Bruttomesso Eugenio Salute Mentale Digianantonio Lucio Salute Mentale Santonastaso Paolo Salute Mentale Sandonà Miriam Dir. Servizi Sociali Stecchini Carlo Distretti Socio Sanitari Cortese Maria Dip. Dipendenze Luciano Fiorita Enti locali Mitaritonna Aurora Enti locali Beghin Arianna Enti locali Borin Anna Enti locali Campos Claudia Enti locali Conardi Cristina Enti locali Borghero Elena Enti locali Panozzo Fabrizio Privato sociale Mason Miriam Privato sociale Lupatin Elio Ass. familiari Gattolin Alessandro Ass. familiari Traverso Gabriella Ass. familiari
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