Indice. Introduzione 11. Capitolo I Il sistema delle fonti di diritto europeo. Le Carte, le Corti, il Giudice Europeo di Roberto Conti

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1 Indice Introduzione 11 Capitolo I Il sistema delle fonti di diritto europeo. Le Carte, le Corti, il Giudice Europeo di Roberto Conti 1. Premesse L interpretazione conforme nel diritto eurounitario I limiti all interpretazione conforme secondo la Corte di Giustizia Il rinvio pregiudiziale alla Corte di Giustizia Perché dialogare con la Corte di Giustizia Se, quando e come attivare il rinvio pregiudiziale. Le note informative e le Raccomandazioni della Corte di Giustizia rivolte ai giudici nazionali Il giudice di merito e il rinvio pregiudiziale Il ruolo del rinvio pregiudiziale alla Corte di Giustizia del giudice di ultima istanza Il giudice nazionale e il rinvio pregiudiziale rispetto ai limiti del diritto UE. Ancora sul problema del «se» proporre il rinvio pregiudiziale. Un tema incandescente L avvento della Convenzione europea dei diritti dell uomo Il mancato rinvio pregiudiziale e la giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell uomo. A proposito di «intersezioni» L interpretazione «convenzionalmente conforme» L interpretazione convenzionalmente orientata e le prime sentenze gemelle della Corte costituzionale Il ruolo della Carta dei diritti fondamentali dell Unione europea nelle situazioni puramente interne. La sentenza Siragusa fa ordine o disordine rispetto ad alcune letture estensive della Åklagaren Fransson? Le ragioni della scelta «prudente» della Corte di Giustizia Quale il futuro della Carta dei diritti e dei diritti? La richiesta di parere consultivo alla Corte europea dei diritti dell uomo avanzata dalle Alte Corti nazionali: il Protocollo n. 16 annesso 67

2 6 Indice Capitolo II Il principio di non discriminazione nel rapporto di lavoro di Glauco Zaccardi 1. Il principio di non discriminazione nelle fonti europee e interne Evoluzione della disciplina e della cultura antidiscriminatorie Rilievo del principio di non discriminazione nel diritto europeo e in quello nazionale L esatta delimitazione dell ambito di applicazione e dell efficacia delle direttive antidiscriminatorie; tassatività dei fattori di rischio, inapplicabilità diretta dei trattati al di fuori della cornice delineata dalle direttive antidiscriminatorie; misure minime La nozione di discriminazione in base a fattori di rischio L onere della prova Profili processuali L handicap Il genere L orientamento sessuale Le convinzioni personali L età La razza Discriminazioni non fondate su fattori di rischio. Lavoro a tempo determinato e a tempo parziale; contratto di formazione e lavoro Segue: i medici specializzandi 134 Capitolo III Il contratto a tempo determinato e il diritto dell Unione di Annalisa Dipaolantonio 1. La genesi della direttiva e i principi ispiratori dell intervento comunitario La struttura della direttiva e dell accordo, il valore del Preambolo e delle Considerazioni generali La questione della applicabilità dell accordo al primo rapporto a termine, la definizione del lavoratore a tempo determinato, la necessità delle ragioni oggettive Le misure di prevenzione degli abusi e la obbligatorietà delle sanzioni I diritti di informazione e di rappresentanza sindacale, il principio di non discriminazione (rinvio) Le disposizioni di attuazione e la c.d. clausola di non regresso L attuazione nell ordinamento italiano della direttiva: il d.lg. n. 368/2001 e la ipotizzata violazione degli artt. 76 e 77 Cost La clausola generale, l onere di specificazione, le conseguenze della illegittima apposizione del termine: la direttiva europea costante riferimento nell interpretazione del d.lg. n. 368/ Il regine delle decadenze e i limiti posti al risarcimento del danno dalla legge n. 183/ I successivi interventi normativi dalla legge n. 92/2012 al d.l. n.

3 Indice 7 34/2014: un percorso accelerato verso il definito superamento del rapporto regola/deroga L abusiva reiterazione del contratto a termine alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni: il divieto di conversione e la adeguatezza delle sanzioni 192 Capitolo IV Il datore di lavoro nel contesto della cooperazione imprenditoriale di Tiziana Assunta Orrù 1. Il diritto europeo del datore di lavoro: la prospettiva dell equilibrio dei rapporti sociali La modernizzazione del diritto del lavoro Decentramento produttivo e frammentazione della figura del datore di lavoro: teorie a confronto Evoluzione e combinazione delle tecniche di tutela Il rilievo sistematico del lavoro a favore di terzi: un nuovo modello di subordinazione? Il datore di lavoro tra attualità e prospettive Il soggetto datore di lavoro: rilevanza giuridica e definizione La disarticolazione del datore di lavoro Il datore di lavoro congiunto Un nuovo statuto giuridico del lavoro esterno La rete contrattuale di imprese: interessi giuslavoristici Il rapporto di lavoro subordinato con distacco in una rete di imprese Il datore di lavoro contrattuale e il datore di lavoro non contrattuale La codatorialità quale tecnica di tutela: distacco, appalto e somministrazione Altre tecniche di tutela del lavoro esterno: la parità di trattamento 236 Capitolo V L orario di lavoro di Attilio Mari 1. Introduzione: i principi costituzionali e l evoluzione della legislazione nazionale in materia di orario di lavoro Le direttive comunitarie in materia di tempo di lavoro La giurisprudenza della Corte di Giustizia in materia di qualificazione del tempo di lavoro Il processo di adattamento dell ordinamento italiano alle direttive comunitarie I punti qualificanti del d.lg. n. 66 del L articolazione dell orario di lavoro nel d.lg. n. 66 del 2003 e il ruolo della contrattazione collettiva Compatibilità della normativa interna con la clausola di non regresso contenuta nelle direttive europee Particolari fattispecie emerse in giurisprudenza: a) computabilità nell orario di lavoro del tempo dedicato a particolari attività comple-

4 8 Indice mentari e accessorie (tempo dedicato alla vestizione, tempo trascorso presso la sede di lavoro ma non dedicato allo svolgimento della mansioni, obbligo di reperibilità, tempo di viaggio, mansioni di carattere discontinuo); b) limiti legali e limiti contrattuali dell orario di lavoro, con particolare riferimento alla tematica del «lavoro supplementare» 266 Capitolo VI Il lavoro a tempo parziale di Mariagiulia Consentino 1. La Convenzione O.I.L. sul lavoro a tempo parziale (1994) L Accordo Quadro sul lavoro a tempo parziale (1997) e la Direttiva 97/81/CE Il Decreto Legislativo 25 febbraio 2000, n La nozione di part time orizzontale e verticale Le forme della clausola a tempo parziale L obbligo di notificazione all autorità Il criterio di computo dei lavoratori a tempo parziale Il superamento del limite previsto dalla contrattazione collettiva Il diritto di precedenza del lavoratore part time nelle successive assunzioni a tempo pieno Il divieto di licenziamento del lavoratore che rifiuti la trasformazione a tempo pieno o a tempo parziale Questioni previdenziali: il calcolo dell anzianità contributiva e la spettanza dell indennità di disoccupazione Il calcolo del periodo di comporto La spettanza di voci non collegate alla durata della prestazione Il lavoro supplementare Il passaggio imposto dal tempo parziale al tempo pieno 314 Capitolo VII Il trasferimento di azienda e il diritto dell Unione di Laura Curcio 1. Le direttive comunitarie e la disciplina nazionale. La giurisprudenza della Corte di Giustizia La questione della preesistenza del ramo ceduto, tra giurisprudenza di merito e giurisprudenza di legittimità La successione di imprese nell esercizio dell appalto Il trasferimento di attività nella pubblica amministrazione. Il caso del personale ATA La «reinternalizzazione di funzioni pubbliche» Il trasferimento dell azienda in crisi 338 Capitolo VIII I licenziamenti collettivi di Linda D Ancona 1. Cronologia delle fonti comunitarie Il campo di applicazione della direttiva. Il presupposto qualitativo 345

5 Indice 9 3. Il presupposto quantitativo Nozione di impresa ai fini dell applicabilità della direttiva Pluralità di imprese ed unicità del datore di lavoro: il centro unitario di imputazione di interessi Ipotesi escluse dal campo di applicazione della direttiva La procedura di informazione e consultazione disciplinata dalla direttiva L attuazione in Italia degli obblighi sanciti dalla direttiva n. 98/59/CE Conclusioni. Cenni alla direttiva 2002/14/CE sui diritti di informazione e consultazione 368 Capitolo IX Questioni previdenziali di Glauco Zaccardi 1. Il Regolamento (CEE) 1408/ Il totalizzatore; importo teorico o virtuale, pro rata, nozione di legislazione applicabile Prestazioni non fondate su contribuzione; i cittadini extracomunitari 380