Caratteri climatici: clima tipicamente nivale con estati brevi caratterizzate da temperature minori dei 10

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Caratteri climatici: clima tipicamente nivale con estati brevi caratterizzate da temperature minori dei 10"

Transcript

1 Bioma della TUNDRA

2 Distribuzione geografica della tundra: prevalentemente nelle zone artiche, lungo le fasce montane al di sopra del limite degli alberi (tundra alpina) e sporadiche formazioni nel regno antartico Temperatura media annua < 0 Caratteri climatici: clima tipicamente nivale con estati brevi caratterizzate da temperature minori dei 10 Caratteri edafici: suoli permanentemente gelati in profondità (permafrost) con disgelo superficiale nel periodo estivo; umidità edafica elevata perché l acqua non può penetrare negli strati profondi

3 La regione più vasta occupata dalla tundra è di circa 3 milioni di km² in Siberia. I giorni con temperature medie > 0 C variano da 55 a 188 all anno. Le temperature aumentano relativamente in estate poichè lo scioglimento dei ghiacci richiede un importante quantità di calore. La rigidità delle temperature invernali dipende dal grado di continentalità del clima. La profondità del permafrost non ha particolare rilevanza per la vegetazione; mentre il vento è molto rilevante poichè determina un mosaico di aree coperte o meno dalla neve. Seppure le precipitazioni sono inferiori ai 200 mm il clima è relativamente umido in relazione alle basse temperature.

4 Caratteri strutturali delle comunità biotiche: Scarsa diversità sia floristica, prevalentemente di specie erbacee di piccole dimensioni, muschi e licheni, sia faunistica, con prevalenza di specie migratrici e alcune specie di insetti abbondanti durante l estate (prevalentemente ditteri, coleotteri e imenotteri) Salix herbacea Tra le specie legnose i salici nani con fusto sotterraneo e soltanto gli apici dei rami esposti in superficie

5 Caratteri strutturali delle comunità biotiche: Copertura vegetazionale a struttura erbacea compatta (dove l umidità può essere conservata) o rada (nelle zone con suoli poco profondi e molto esposte ai venti).

6 La vegetazione è costituita da un mosaico di torbiere, specie erbacee adattate a microclimi più caldi (versanti esposti a sud), zone occupate da salici e betulle nane, aree con specie del genere Eriophorum e Carex. Nelle zone più aride si sviluppano solo licheni.

7 Caratteri funzionali delle comunità biotiche: Processi produttivi e demografici concentrati in una breve finestra temporale

8 Cochlearia arctica La maggior parte delle specie sono arbusti bassi (possono vivere fino a 200 anni) o erbe perenni (possono vivere diversi decenni). Sono sfavorite le specie annuali. Adattamenti alla breve stagione vegetativa sono: Lo sviluppo di boccioli già dall anno precedente che restano protetti dalla neve al livello del suolo. Uno sviluppo lentissimo che prevede più anni prima della fioritura. Braya humilis

9 La tundra è un bioma poco produttivo. Anche i semi delle specie che vi si sviluppano sono di piccole dimensioni (<1mg). Sono attivati da temperature basse e germinano molto rapidamente (molte specie di questi ambienti sono vivipare).

10 Bioma della FORESTA e della MACCHIA MEDITERRANEA

11 Distribuzione geografica degli ecosistemi mediterranei: latitudini medie nei diversi continenti (Mediterraneo vero e proprio, California meridionale, Cile centrale, Sudafrica, Australia occidentale e meridionale) Temperatura media annua: Precipitazioni medie annue molto variabili: mm Caratteri climatici: clima con inverni miti e umidi ed estati calde e asciutte Caratteri edafici: molto vari, sono diffuse le terre rosse e le terre brune lisciviate

12 E diviso in 5 biomi in diversi continenti: Mediterraneo, California, Chile, Regione del Capo, Australia. Queste zone sono associate alla presenza di 5 vaste zone di alta pressione subtropicale (Anticiclone delle Azzorre, S-Atlantico, N-Pacifico, S-Pacifico, Oceano Indiano). Gli anticicloni sono zone di alta pressione sulla superficie terrestre a forma circolare o ellittica. L'aria, essendo pesante, si comprime, si riscalda e diventa più secca dissolvendo spesso le nubi. L effetto di queste zone varia con il loro grado di espansione.

13 La zona più vasta è quella del bacino del Mediterraneo dove si registra un regime pluviometrico con piogge invernali dalle coste Atlantiche all Afghanistan. I diagrammi climatici dei vari continenti e delle diverse regioni variano relativamente, più che altro rispetto alla durata del periodo di aridità. Comunque il clima viene definito in generale Mediterraneo. I diagrammi ombrotermici condensano, in un solo grafico, le informazioni relative a precipitazioni e temperature; quando le due curve si sovrappongono segnalano la presenza di una stagione arida.

14 Elevata diversità (Hot-spots di biodiversità a livello mondiale) soprattutto floristica (specie arbustive ed erbacee) e secondariamente faunistica (mammiferi, rettili, anfibi e insetti) Myrtus communis Primula palinuri Euphorbia dendroides Testudo hermanni Salamandra salamandra Monachus monachus

15 La vegetazione consiste nelle diverse regioni principalmente in fisionomie dominate da piante legnose, sclerofille sempreverdi, adattate all aridità ma che non possono tollerare gelate prolungate. foresta sempreverde lecceta a Quercus ilex macchia (cespugli densi) fasi di degradazione gariga (alternanza di bassi cespugli e pratelli annuali)

16 Il periodo più favorevole per l attività vegetativa è la primavera (il suolo è umido e le temperature miti) o l autunno (dopo le prime piogge). In inverno le temperature medie sono di 10 o anche meno e non sono favorevoli alla crescita. strategie di adattamento al fuoco comuni in tutte i continenti

17 La sclerofillia come adattamento all aridità Consiste nella capacità di ridurre drasticamente le perdite d acqua nei periodi di aridità attraverso la chiusura degli stomi e nel riprendere immediatamente l attività vegetativa in autunno senza un nuovo investimento nella produzione di foglie. Infatti la produttività delle piante dipende, tra gli altri fattori, dal rapporto area/massa della foglia e dalla lunghezza del periodo vegetativo. In quest ottica a fronte di un minor rapporto area/massa le piante sclerofille sempreverdi riescono a fotosintetizzare per periodi molto lunghi. Rhamnus alaternus Erica arborea Phyllirea

18 Bacino del Mediterraneo E caratterizzato da piogge invernali di tipo ciclonico e dal millenario uso delle risorse da parte dell uomo. Sono molto diffuse le terre rosse. In generale si ha sotto la lettiera uno strato di humus e poi uno strato profondo di terre rosse ricche in argilla. La vegetazione zonale nelle aree a vocazione forestale è la foresta di leccio (Quercus ilex).

19 Il Bacino del Mediterraneo costituisce il centro di origine di numerose risorse alimentari fornite da organismi adattati a questo ambiente, successivamente selezionati dall uomo ed esportati dai colonizzatori europei anche nelle altre aree a clima mediterraneo Tra le risorse alimentari di origine mediterranea frumento, orzo, olivo, vite, ovini

20 Quercus ilex Quercus suber nel Mediterraneo occidentale (su substrati subacidi) Quercus coccifera nel Mediterraneo orientale Ceratonia siliqua Nelle aree più calde (Spagna meridionale e Nord-Africa ) si ha la potenzialità per foreste di Olivo e Carrubo (Ceratonia siliqua),

21 Su suoli poveri, soprattutto lungo le coste si trovano cenosi a pini mediterranei, es. pino marittimo (Pinus pinaster), pino d Aleppo (Pinus halepensis) Laddove le condizioni di termicità ed aridità non sono idonee alla vegetazione forestale, o dove si siano verificati eventi di disturbo, si sviluppano comunità arbustive più o meno sviluppate: gariga e macchia.

22 Adattamenti al fuoco delle specie del bacino del Mediterraneo. Pinus halepensis ha strobili che si aprono rilasciando i semi a causa di alte temperature. Quercus suber ha una corteccia che le consente di resistere al fuoco. Molte specie hanno organi di riserva ipogei che gli permettono di produrre tessuto fotosintetico subito dopo il passaggio del fuoco.

23 Zona Mediterranea della California La zona a precipitazioni prevalentemente invernali si estende dalla British Columbia (Canada) alla Baja California. Tuttavia nella parte più settentrionale la quantità di precipitazioni è tale che non si può parlare di aridità estiva. La zona più meridionale della California invece è molto arida e vi si sviluppano tipologie di macchia. Le foreste di sempreverdi sclerofille sono limitate ad una zona posta a latitudini intermedie. Per il resto l area a clima mediterraneo è stretta tra la costa del Pacifico e le catene montuose Cascades e Sierra Nevada.

24 Le affinità con la flora del Bacino del Mediterraneo possono essere a livello di genere (Quercus, Arbutus) o famiglia (Rhamnaceae, genere Ceanothus). Quercus agrifolia Tra le specie dominanti nel chaparral è Adenostoma fasciculatum (Rosaceae). Si tratta di una specie adattata al fuoco, infatti se un incendio ha luogo, anche nel corso della stagione secca produce nuovi getti nel giro di un mese.

25 In Cile come in Nord America si ha un gradiente latitudinale di quantità di precipitazioni (ma inverso, più scarse al nord, più abbondanti al sud). Qui le estati sono meno calde che in California grazie alla corrente di Humboldt. Le differenze con la California si riflettono anche nella composizione floristica delle tipologie vegetazionali mediterranee (sebbene siamo nello stesso regno floristico che comprende tutto il continente americano).

26 Specie arboree tipiche della vegetazione mediterranea cilena sono: Lithraea caustica, Quillaja saponaria e la palma endemica Jubaea chilensis.

27 Dal punto di vista climatico la regione del Capo rispetto al bacino del Mediterraneo ha una quantità di precipitazioni minori, ma un aridità estiva meno spiccata. La regione Mediterranea del Sud Africa presenta una ricchezza floristica eccezionale. Particolarmente abbondanti tra le sclerofille sono le specie del genere Erica e le Proteaceae. I suoli sono acidi e poveri a cui questi gruppi tassonomici sono particolarmente adattati.

28 Le Proteaceae hanno distribuzione Gondwaniana (Australia, Africa e Sud America) ma centro di differenziazione in Africa Anche le specie di questo genere sono adattate al passaggio del fuoco ed aprono i loro frutti solo a fronte di elevate temperature.

29 Sebbene le caratteristiche climatiche della zona mediterranea australiana siano molto simili a quelle Sud Africane ed alcuni gruppi tassonomici (es. Proteaceae) siano presenti in entrambi i continenti la fisionomia è piuttosto differente dominando qui specie arboree del genere Eucalyptus. Le foglie delle specie di Eucalyptus hanno posizione verticale lasciando filtrare molta luce e permettendo lo sviluppo di uno strato arbustivo molto folto.

30 Altre specie tipiche di quest area sono le cosiddette grass trees (Xanthorrhoea, Kingia) Sono specie erbacee per la tipologia di tessuti ma che possono vivere secoli e raggiungere altezze di qualche metro. Queste specie producono nuovi getti e fioriscono dopo essere stimolate dal fuoco. Anche qui siamo in presenza di suoli poveri ed acidi dove prosperano specie della famiglia delle Ericaceae ma di generi differenti (es. Epacris).

31 Utilità e vulnerabilità degli ecosistemi mediterranei: Il disturbo moderato legato al fuoco, al pascolo e al disboscamento contribuisce alla elevata biodiversità della vegetazione mediterranea; un eccesso di disturbo porta però all impoverimento strutturale della vegetazione e del suolo foresta sempreverde lecceta a Quercus ilex macchia (cespugli densi) fasi di degradazione gariga (alternanza di bassi cespugli e pratelli annuali)

32 Bioma della FORESTA TEMPERATA CADUCIFOGLIA

33 Distribuzione geografica delle foreste temperate: aree esposte ai venti oceanici alle medie latitudini dell emisfero settentrionale (Stati Uniti orientali, Canada, Europa, Cina e Giappone); lembi nell emisfero australe (Patagonia, Nuova Zelanda, Tasmania) Temperatura media annua: 7-13 Precipitazioni medie annue: mm Caratteri climatici: clima temperato ad elevata stagionalità: estati calde e inverni freddi e precipitazioni ben distribuite durante l anno Caratteri edafici: terre brune ricche di humus, fertili, con elevata componente di materia organica Fertilità, tamponamento dell acidità, ritenzione idrica e intensa attività biotica permettono una facile ripresa della vegetazione forestale dopo eventi di disturbo

34 Caratteri funzionali delle comunità biotiche Processi produttivi e demografici correlati ai cicli stagionali con pausa dei processi vegetativi nel periodo invernale.

35 Caratteri di stagionalità rappresentati dalla perdita delle foglie sono già stati visti per le foreste tropicali decidue e le savana come risposta a periodi di aridità estrema. Tuttavia nel caso della foresta temperata la perdita delle foglie non dipende dall intensità di un determinato stress, non è un processo facoltativo ma obbligato evoluto per superare la stagione fredda. In generale specie arboree decidue hanno bisogno di almeno 120 giorni l anno con temperature>10 C

36 Perché le foglie cambiano colore? In alcune specie la perdita di clorofilla rivela dei pigmenti carotenoidi gialli. Altre specie però diventano rosse, per la maggior parte in relazione alla presenza di pigmenti rossi detti antocianine. Questi hanno un ruolo nella scissione delle molecole fotosintetiche di modo che la pianta possa riassorbire nei tessuti legnosi l azoto contenuto nelle foglie prima che queste cadano.

37 Questo bioma è esteso soprattutto nell emisfero boreale, piccole aree montuose interessano l emisfero australe (Ande meridionali, Nuova Zelanda). La zona temperata in senso stretto è presente principalmente nella zona orientale del Nord America, nell Asia Orientale, In Europa Centrale e Occidentale ed in contatto con la zona Mediterranea. Infatti, se intesa in senso stretto da questa zona andrebbero escluse alcune aree temperato-calde. Queste ultime connettono le zone sub-tropicali e mediterranee a quelle strettamente temperate ma sono troppo estese per essere considerate zone di transizione: Coste orientali dei continenti tra i 30 e i 35 di l atitudine (con piogge distribuite lungo l intero arco dell anno e temperature elevate - Regioni della Korea, Giappone, Cina, Florida, sud Brasile, sud-est Africa, sud-est Australia e Nuova Zelanda); Coste occidentali dei continenti a latitudini leggermente più alte (confinano con il bioma mediterraneo e sono caratterizzati da un picco di precipitazioni invernali - Pacific Nortwest, Valdivia, Coste del Galles, zona tra il Mar Nero e il Caucaso).

38 O E O O E O E E

39 In generale sono caratterizzate da struttura della vegetazione con strato arboreo alto ma rado (specie arboree giganti) e strato alto-arbustivo denso; presenza di Ericaceae e di elementi tropicali nel sottobosco (bambu nani in Asia orientale e Sudamerica) Discontinuità geografica e forti differenze tassonomiche tra le diverse aree Foresta nordamericana di Sequoiadendron giganteum Albero di Cryptomeria japonica in foresta di bamboo (Giappone) Foresta australiana di Eucalyptus regnans

40 Sebbene multistratificata la struttura della foresta temperata è meno complessa di quella tropicale. Foresta tropicale pluviale Caratteristica è la presenza nel sottobosco di specie con organi di riserva (geofite), e specie erbacee perenni (emicriptofite). Foresta temperata La struttura è comunque molto alterata dalle pratiche selvicolturali ed in alcuni casi dal pascolo. Anche la composizione risulta alterata dalla gestione, infatti tipicamente i selvicultori selezionano una o due specie produttive e selezionano negativamente le altre.

41 Tipiche di questo bioma sono le specie del genere Quercus e Fagus, che sono presenti in tutto l emisfero boreale. Il genere Fagus è vicariato nell emisfero australe dal genere Nothofagus.

42 La quasi totale assenza di foreste vergini nell ambito della fascia temperata ha importanti ripercussioni sulla diversità biologica. Una foresta inalterata infatti si rigenera secondo un ciclo dinamico che determina una struttura eterogenea soprattutto in senso orizzontale che determina la presenza di nicchie ecologiche molto diversificate. Stadi di sviluppo di una foresta naturale (Franklin et al. 2002) 1. Fase di disturbo e creazione delle eredità biologiche 2. Affermazione della coorte. 3. Chiusura della volta arborea. 4. Esclusione competitiva e accumulo di biomassa 5. Maturazione 6. Diversificazione verticale 7. Diversificazione orizzontale.

43 Monotropa hypopitys Glis glis Lobaria pulmonaria Osmoderma eremita

I Biomi. Corso di Ecologia Applicata - Prof. Simona Castaldi Dipartimento di Scienze Ambientali - SUN

I Biomi. Corso di Ecologia Applicata - Prof. Simona Castaldi Dipartimento di Scienze Ambientali - SUN I Biomi Corso di Ecologia Applicata - Prof. Simona Castaldi Dipartimento di Scienze Ambientali - SUN La vita delle piante e degli animali delle comunità naturali è determinata principalmente dal clima

Dettagli

La macchia mediterranea. Creato da Francesco e Samuele.

La macchia mediterranea. Creato da Francesco e Samuele. La macchia mediterranea Creato da Francesco e Samuele. La macchia mediterranea La macchia mediterranea si chiama così perché é formata da vegetazione che ama i terreni asciutti, il sole, molta luce, un

Dettagli

IL CLIMA IN EUROPA PRINCIPALI TIPI DI CLIMA CHE SI INCONTRANO IN EUROPA. ATLANTICO ALPINO MEDITERRANEO CONTINENTALE U N I T A N 1 1

IL CLIMA IN EUROPA PRINCIPALI TIPI DI CLIMA CHE SI INCONTRANO IN EUROPA. ATLANTICO ALPINO MEDITERRANEO CONTINENTALE U N I T A N 1 1 U N I T A N 1 1 IL CLIMA IN EUROPA PRINCIPALI TIPI DI CLIMA CHE SI INCONTRANO IN EUROPA. ATLANTICO ALPINO MEDITERRANEO CONTINENTALE Libro di geografia classe 1 - Scuola secondaria di primo grado Pagina

Dettagli

VERIFICA Climi e biomi I/1 I/2 I/3. Vero o Falso? Vero o Falso? Indica tra quelli elencati quali sono gli elementi che determinano il clima.

VERIFICA Climi e biomi I/1 I/2 I/3. Vero o Falso? Vero o Falso? Indica tra quelli elencati quali sono gli elementi che determinano il clima. ERIICA Climi e biomi Cognome Nome Classe Data I/1 ero o also? Il clima della fascia mediterranea è caratterizzato da estati calde e siccitose La regione della vite corrisponde all incirca alla fascia climatica

Dettagli

I FATTORI CHE DETERMINANO IL CLIMA

I FATTORI CHE DETERMINANO IL CLIMA UNITA N 10 I FATTORI CHE DETERMINANO IL CLIMA Quali sono i fattori che influenzano il clima? Si chiamano fattori climatici le condizioni che producono variazioni negli elementi del clima. Molto importante

Dettagli

Istituto Figlie di Betlem classe V a.s. 2006/2007

Istituto Figlie di Betlem classe V a.s. 2006/2007 Istituto Figlie di Betlem classe V a.s. 2006/2007 Mettiamoci in gioco! Incontro con l esperta del Biolab nella nostra scuola Com è grande l Europa! Le alte e le basse pressioni atmosferiche comportano

Dettagli

La scuola integra culture. Scheda3c

La scuola integra culture. Scheda3c Scheda3c Gli ELEMENTI DEL CLIMA che caratterizzano le condizioni meteorologiche di una regione sono: la temperatura, la pressione atmosferica, i venti, l umidità e le precipitazioni. La temperatura è data

Dettagli

GLI AMBIENTI L Antartide L Antartide è un continente, sepolto sotto una calotta di ghiaccio Dai suoi bordi si staccano degli iceberg Dalla calotta di ghiaccio emergono cime di montagne fra cui un grande

Dettagli

Il clima delle Alpi e della Valle d Aosta

Il clima delle Alpi e della Valle d Aosta Il clima delle Alpi e della Valle d Aosta Il clima delle Alpi Il clima della Valle d Aosta Precipitazioni durante l alluvione del 2000 Temperature estreme registrate in Valle d Aosta Il ruolo delle montagne

Dettagli

L'Asia Il continente più vasto del mondo

L'Asia Il continente più vasto del mondo L'Asia Il continente più vasto del mondo Morfologia L Asia è il continente più vasto del mondo. Si estende dal Polo Nord all Equatore e dal Mediterraneo all oceano Pacifico. È separata dall Europa dai

Dettagli

I PAESAGGI NATURALI DELLA FASCIA TROPICALE

I PAESAGGI NATURALI DELLA FASCIA TROPICALE 1 I PAESAGGI NATURALI DELLA FASCIA TROPICALE Nella fascia tropicale ci sono tre paesaggi: la foresta pluviale, la savana, il deserto. ZONA VICINO ALL EQUATORE FORESTA PLUVIALE Clima: le temperature sono

Dettagli

Unità di Apprendimento ideata da Sabrina Ercolani nell'ambito dell'attività per l'integrazione.

Unità di Apprendimento ideata da Sabrina Ercolani nell'ambito dell'attività per l'integrazione. Unità di Apprendimento ideata da Sabrina Ercolani nell'ambito dell'attività per l'integrazione. Destinatario: alunno con deficit cognitivo di grado lieve e sindrome ipercinetica da danno cerebrale lieve

Dettagli

CLIMI E ZONE CLIMATICHE

CLIMI E ZONE CLIMATICHE CLIMI E ZONE CLIMATICHE Tempo atmosferico e clima TEMPO ATMOSFERICO (O METEOROLOGICO) = Condizioni atmosferiche di breve durata, che esistono in un dato momento in una determinata area Il tempo atmosferico

Dettagli

LA DIVERSITÀ BIOLOGICA

LA DIVERSITÀ BIOLOGICA LA DIVERSITÀ BIOLOGICA Partiamo da noi Cosa conosco di questo argomento? Cosa si intende con biodiversità? Ma quante sono le specie viventi sul pianeta? ancora domande Come mai esistono tante diverse specie

Dettagli

Populus nigra L. e Populus alba L. (Pioppo nero e pioppo bianco)

Populus nigra L. e Populus alba L. (Pioppo nero e pioppo bianco) SALICACEE Nella famiglia delle Salicacee fanno parte piante per lo più legnose distribuite nelle zone temperate dell'emisfero boreale. Nella flora italiana la famiglia è rappresentata da due generi, Populus

Dettagli

Le correnti e le maree. Liceo Antonio Meucci Dipartimento di Scienze. Prof. Neri Rolando

Le correnti e le maree. Liceo Antonio Meucci Dipartimento di Scienze. Prof. Neri Rolando 1 Le correnti e le maree Liceo Antonio Meucci Dipartimento di Scienze Prof. Neri Rolando Le correnti marine Le correnti marine sono spostamenti orizzontali di ingenti masse di acqua che seguono direzioni

Dettagli

UNITA N 8 parte seconda I BIOMI

UNITA N 8 parte seconda I BIOMI UNITA N 8 parte seconda I BIOMI LA TAIGA E LA TUNDRA Al di sopra dei 50-60 gradi di latitudine si estendono gli ambienti freddi e glaciali, caratterizzati da temperature particolarmente basse. Il sole,

Dettagli

L ambiente è costituito da: una componente abiotica - (aria, acqua, terra, rocce, ecc.)

L ambiente è costituito da: una componente abiotica - (aria, acqua, terra, rocce, ecc.) L ambiente è costituito da: una componente abiotica - (aria, acqua, terra, rocce, ecc.) una componente biotica (esseri viventi) - (batteri, funghi, piante, animali, ecc.) ECOLOGIA (Häckel 1866) Scienza

Dettagli

Erickson. Le carte geografiche, il tempo e il clima, il paesaggio italiano. Scuola primaria. Carlo Scataglini. Collana diretta da Dario Ianes

Erickson. Le carte geografiche, il tempo e il clima, il paesaggio italiano. Scuola primaria. Carlo Scataglini. Collana diretta da Dario Ianes Strumenti per la didattica, l educazione, la riabilitazione, il recupero e il sostegno Collana diretta da Dario Ianes Carlo Scataglini GEOGRAFIA facile per la classe quarta Le carte geografiche, il tempo

Dettagli

STORIA/GEOGRAFIA LE RISERVE DI MINERALI: PAESI DETENTORI, PRODUTTORI E CONSUMATORI.

STORIA/GEOGRAFIA LE RISERVE DI MINERALI: PAESI DETENTORI, PRODUTTORI E CONSUMATORI. SCUOLA 21 classe 2^ OPA STORIA/GEOGRAFIA LE RISERVE DI MINERALI: PAESI DETENTORI, PRODUTTORI E CONSUMATORI. Tra i maggiori detentori di risorse minerarie figurano i quattro più vasti paesi del mondo: Russia

Dettagli

Base di lavoro. Idea principale

Base di lavoro. Idea principale Base di lavoro Idea principale «Gli esseri viventi vivono in relazione tra loro e con l ambiente che li ospita, all interno di particolari ecosistemi dotati di un equilibrio ben preciso. Tutti gli organismi

Dettagli

Il Clima. Le zone climatiche e gli ambienti naturali terrestri. Istituto Comprensivo di Buddusò - Scuola Primaria - Ins. Dore

Il Clima. Le zone climatiche e gli ambienti naturali terrestri. Istituto Comprensivo di Buddusò - Scuola Primaria - Ins. Dore Il Clima Le zone climatiche e gli ambienti naturali terrestri Istituto Comprensivo di Buddusò - Scuola Primaria - Ins. Dore Tempo e clima sono termini che vengono spesso confusi ma in realtà sono ben distinti.

Dettagli

Analisi statistica inverni in Pianura padana in presenza del Nino

Analisi statistica inverni in Pianura padana in presenza del Nino Analisi statistica inverni in Pianura padana in presenza del Nino In questa ricerca puramente statistica abbiamo pensato di mettere a confronto tutti gli inverni del passato concomitanti alla presenza

Dettagli

MODENA E IL SUO CLIMA

MODENA E IL SUO CLIMA Comune di Modena - SERVIZIO STATISTICA: note divulgative Pagina 1 di 2 MODENA E IL SUO CLIMA Modena, pur non essendo estranea al fenomeno del riscaldamento generalizzato, continua ad essere caratterizzata

Dettagli

(funghi, muffe e batteri) alle radici ed al colletto della pianta. Al contrario, la carenza d acqua, porta la pianta a stress da appassimento ed a

(funghi, muffe e batteri) alle radici ed al colletto della pianta. Al contrario, la carenza d acqua, porta la pianta a stress da appassimento ed a L ACQUA L elemento acqua è costituente degli esseri viventi, sia animali che vegetali, superando in alcuni casi anche il 90% della composizione. L acqua per le piante è un elemento indispensabile in quanto

Dettagli

Abies, Abete (Pinaceae)

Abies, Abete (Pinaceae) , Abete (Pinaceae) Conifera dalla forma elegante e imponente, quasi sempre conica, molto diffusa come pianta ornamentale nei giardini e nei parchi pubblici e privati, in particolare per il colore degli

Dettagli

Tecniche di restauro vegetazionale nei lavori forestali della Provincia Autonoma di Trento La Plagne 13 giugno 2014

Tecniche di restauro vegetazionale nei lavori forestali della Provincia Autonoma di Trento La Plagne 13 giugno 2014 Tecniche di restauro vegetazionale nei lavori forestali della Provincia Autonoma di Trento La Plagne 13 giugno 2014 Gli interventi di ripristino vegetazionale rappresentano la fase conclusiva dei lavori

Dettagli

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO GEOGRAFIA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Paesaggio Capire che cos è la geografia e di che cosa si occupa. Saper distinguere tra geografia fisica e umana. Capire il mondo in cui viviamo attraverso le

Dettagli

PROVINCIA DI RAVENNA (Con la collaborazione di ARPA - SIMC)

PROVINCIA DI RAVENNA (Con la collaborazione di ARPA - SIMC) laborazione dati della qualità dell aria Provincia di Ravenna - Rapporto 213 3 - L ONIZIONI MTOROLOGIH NL TRRITORIO LL PROVINI I RVNN (on la collaborazione di RP - SIM) 3.1 - Gli indicatori meteorologici

Dettagli

Le regioni polari motori della circolazione oceanica e del clima globale

Le regioni polari motori della circolazione oceanica e del clima globale Giornata della cultura 16 Marzo 2006 Le regioni polari motori della circolazione oceanica e del clima globale Prof. Giancarlo Spezie Attendiamo però i risultati del carotaggio di Dome-C (EPICA Project)

Dettagli

IL TEMPO METEOROLOGICO

IL TEMPO METEOROLOGICO VOLUME 1 CAPITOLO 4 MODULO D LE VENTI REGIONI ITALIANE IL TEMPO METEOROLOGICO 1. Parole per capire A. Conosci già queste parole? Scrivi il loro significato o fai un disegno: tempo... Sole... luce... caldo...

Dettagli

LA LUCE Le piante sono completamente dipendenti dalla luce per la costruzione di tutte le sostanze necessarie alla crescita ed alla fioritura.

LA LUCE Le piante sono completamente dipendenti dalla luce per la costruzione di tutte le sostanze necessarie alla crescita ed alla fioritura. LA LUCE Le piante sono completamente dipendenti dalla luce per la costruzione di tutte le sostanze necessarie alla crescita ed alla fioritura. La, pianta, tramite le sue parti verdi, è un sensore recettivo

Dettagli

Il clima degli ultimi 50 anni in Veneto

Il clima degli ultimi 50 anni in Veneto Abano Terme, 27 29 Aprile 2007 Il clima degli ultimi 50 anni in Veneto Adriano Barbi, Alessandro Chiaudani, Irene Delillo ARPAV Centro Meteorologico di Teolo Sabato 28 Aprile 2007 In collaborazione con

Dettagli

L'Africa La culla dell'umanità

L'Africa La culla dell'umanità L'Africa La culla dell'umanità Morfologia L Africa è un continente completamente circondato dal mare, a eccezione di una piccola zona in corrispondenza con l istmo di Suez, dove la penisola del Sinai lo

Dettagli

EFFETTI DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI SULLA BIODIVERSITÀ E SULL AGROECOSISTEMA BOSCHI-BRIANTI-MELEGA CONSEGUENZE DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI SULLA BIODIVERSITA Molti studi affermano che i cambiamenti climatici

Dettagli

La nevicata eccezionale dell 11 marzo 2004

La nevicata eccezionale dell 11 marzo 2004 La nevicata eccezionale dell 11 marzo 2004 Roberto Barbiero Introduzione Un intensa nevicata ha interessato nella giornata dell 11 marzo 2004 molte regioni del nord Italia. Dalle prime ore della notte

Dettagli

Periodo di potature? Fate attenzione...

Periodo di potature? Fate attenzione... Periodo di potature? Fate attenzione... Gli alberi non sono tutti uguali e non si potano tutti allo stesso modo o con la stessa frequenza. La potatura delle specie arboree viene, infatti, effettuata per

Dettagli

PASSEGGIANDO PER LA PIAZZA E IL PARCO COMUNALE DI PIAMONTE POTETE TROVARE E GODERE DI QUESTI ALBERI, FACCIAMO UNA GITA INSIEME?

PASSEGGIANDO PER LA PIAZZA E IL PARCO COMUNALE DI PIAMONTE POTETE TROVARE E GODERE DI QUESTI ALBERI, FACCIAMO UNA GITA INSIEME? PASSEGGIANDO PER LA PIAZZA E IL PARCO COMUNALE DI PIAMONTE POTETE TROVARE E GODERE DI QUESTI ALBERI, FACCIAMO UNA GITA INSIEME? PALO BORRACHO Nome volgare: Palo borracho, yuchán Nome scientifico: Chorisia

Dettagli

ANALISI CLIMATICA DELL ESTATE 2015

ANALISI CLIMATICA DELL ESTATE 2015 Provincia Autonoma di Trento METEOTRENTINO REPORT ANALISI CLIMATICA DELL ESTATE 2015 Ottobre 2015 Dipartimento Protezione Civile Servizio Prevenzione Rischi Ufficio Previsioni e Pianificazione Via Vannetti,

Dettagli

Giugno 2015. Il Clima in Piemonte. Arpa Piemonte Sistemi Previsionali

Giugno 2015. Il Clima in Piemonte. Arpa Piemonte Sistemi Previsionali Il Clima in Piemonte Giugno 2015 In Piemonte il mese di Giugno 2015 è risultato al di sopra della media climatologica degli anni 1971-2000 dal punto di vista termometrico; leggermente superiore alla norma

Dettagli

LE TARTARUGHE. Testudo hermanni & Caretta caretta

LE TARTARUGHE. Testudo hermanni & Caretta caretta LE TARTARUGHE Testudo hermanni & Caretta caretta CLASSIFICAZIONE: Regno Animalia Classe Reptilia Ordine Testudines Testudo hermanni (o tartaruga di Hermann) L HABITAT Tipicamente mediterraneo. La Testudo

Dettagli

Definizione onda di calore:

Definizione onda di calore: AGGIORNAMENTO DELLA TESI : ASPETTI CLIMATICI E METEOROLOGICI DELLE ONDATE DI CALORE IN VENETO NEL PERIODO 99-. Definizione onda di calore: T e 3 C per 3 giorni consecutivi ONDATE DI CALORE Nel il tempo

Dettagli

La prima mappa mondiale delle falde di acqua potabile

La prima mappa mondiale delle falde di acqua potabile ACQUA POTABILE La prima mappa mondiale delle falde di acqua potabile L acqua potabile è una risorsa molto preziosa e lo sarà sempre di più. Finora non esisteva nessun quadro complessivo circa le riserve

Dettagli

Cpia di Lecce. Le coordinate geografiche

Cpia di Lecce. Le coordinate geografiche Cpia di Lecce Le coordinate geografiche Forma della Terra La Terra è sferica Per la sua rappresentazione si usa il globo o mappamondo Meridiani e paralleli sono linee immaginarie usate dai geografi per

Dettagli

CHE COSA CAMBIA CON LA NUOVA NORMA EUROPEA PER PROFILI IN PVC UNI EN 12608

CHE COSA CAMBIA CON LA NUOVA NORMA EUROPEA PER PROFILI IN PVC UNI EN 12608 COSTRUIRE SERRAMENTI IN PVC CHE COSA CAMBIA CON LA NUOVA NORMA EUROPEA PER PROFILI IN PVC UNI EN 12608 1 La norma europea rivolta alla definizione delle caratteristiche dei profili in PVC per finestre

Dettagli

FOTOVOLTAICO LA RADIAZIONE SOLARE

FOTOVOLTAICO LA RADIAZIONE SOLARE FOTOVOLTAICO LA RADIAZIONE SOLARE Il Sole Sfera di gas riscaldato da reazioni di fusione termonucleare che, come tutti i corpi caldi emette una radiazione elettromagnetica o solare. L energia solare è

Dettagli

Innovazioni in campo energetico per le produzioni florovivaistiche in serra

Innovazioni in campo energetico per le produzioni florovivaistiche in serra Innovazioni in campo energetico per le produzioni florovivaistiche in serra Attività svolte dalla Comunità Montana Ponente Savonese Giacomo Roccaforte Descrizione Sperimentazione Presso il Vivaio Isolabella

Dettagli

Università degli Studi di Catania Dipartimento di Metodologie Fisiche e Chimiche per l Ingegneria

Università degli Studi di Catania Dipartimento di Metodologie Fisiche e Chimiche per l Ingegneria Università degli Studi di Catania Dipartimento di Metodologie Fisiche e Chimiche per l Ingegneria Corso di laurea in Ingegneria Meccanica Corso di Tecnologie di Chimica Applicata LA CORROSIONE Nei terreni

Dettagli

La Francia fisica PONTE DI TRANSITO. In Europa la Francia occupa un importante ruolo non solo

La Francia fisica PONTE DI TRANSITO. In Europa la Francia occupa un importante ruolo non solo La Francia fisica PONTE DI TRANSITO In Europa la Francia occupa un importante ruolo non solo Scuola Media Piancavallo www.scuolapiancavallo.it Pagina 1 di 5 geografico ma anche economico e politico. Per

Dettagli

CICLO DELL ACQUA. Marco Carozzi

CICLO DELL ACQUA. Marco Carozzi CICLO DELL ACQUA Marco Carozzi Sommario Ciclo biogeochimico La molecola d acqua: breve introduzione Ciclo dell acqua ed elementi del ciclo evaporazione, evapotraspirazione, condensazione, precipitazioni,

Dettagli

FISIOLOGIA VEGETALE. Le risposte delle piante all ambiente

FISIOLOGIA VEGETALE. Le risposte delle piante all ambiente FISIOLOGIA VEGETALE Le risposte delle piante all ambiente Per fotoperiodismo si intende il fatto che la lunghezza del giorno è direttamente correlata all innesco del processo di fioritura in molte piante.

Dettagli

La pressione atmosferica e i venti

La pressione atmosferica e i venti La pressione atmosferica e i venti Come ogni materia sottoposta all attrazione terrestre anche l atmosfera ha un peso Pressione = rapporto fra il peso dell aria e la superficie su cui agisce A livello

Dettagli

Citrus, Agrumi (Rutaceae)

Citrus, Agrumi (Rutaceae) Citrus, Agrumi (Rutaceae) Nel genere Citrus sono compresi molti alberi e arbusti originari del dell'asia sud-orientale dalle dimensioni medie e dalla crescita lenta. Sono famosi per le loro foglie profumate,

Dettagli

L ECOLOGIA e il rapporto UOMO - AMBIENTE. 2^ lezione dell 11 corso GGEV Bernardo FRATELLO

L ECOLOGIA e il rapporto UOMO - AMBIENTE. 2^ lezione dell 11 corso GGEV Bernardo FRATELLO L ECOLOGIA e il rapporto UOMO - AMBIENTE 2^ lezione dell 11 corso GGEV Bernardo FRATELLO Malthus e la nascita dell ecologia - Malthus (1798): la crescita numerica della popolazione umana è esponenziale

Dettagli

IL PROFILO DEL SUOLO

IL PROFILO DEL SUOLO Cognome... Nome... IL PROFILO DEL SUOLO Se scaviamo una buca abbastanza profonda in un terreno, osserviamo che la parete tagliata presenta una successione di strati, di diverso colore e struttura, che

Dettagli

PARTE I COME SI GENERANO TERREMOTI

PARTE I COME SI GENERANO TERREMOTI PARTE I COME SI GENERANO TERREMOTI dal latino terrae motus ossia movimento della terra. CO): deriva dal greco seismos ossia scuotimento. : deriva dal latino Tellus che era la dea romana della Terra. significano

Dettagli

SCALA ED ECOLOGIA: Scala: dal latino scala,, collegato con scandere (scandire, misurare i versi)

SCALA ED ECOLOGIA: Scala: dal latino scala,, collegato con scandere (scandire, misurare i versi) SCALA ED ECOLOGIA: Scala: dal latino scala,, collegato con scandere (scandire, misurare i versi) Lo studio della struttura spaziale (pattern) e del dominio spaziale (scala) dei fenomeni costituisce un

Dettagli

Il calore del sole e le fasce climatiche della terra

Il calore del sole e le fasce climatiche della terra Il calore del sole e le fasce climatiche della terra 1 Il sole trasmette energia e calore alla terra. Ma, dato che la terra ha una forma simile a quella di una sfera, che ruota su se stessa attorno a un

Dettagli

Bollettino del clima dell anno 2014

Bollettino del clima dell anno 2014 anno 2014 MeteoSvizzera Bollettino del clima dell anno 2014 21 gennaio 2015 L anno 2014 è stato costellato di eventi meteorologici estremi. Dopo la nevicata record di inizio anno al sud, nel primo semestre

Dettagli

I grandi biomi terrestri

I grandi biomi terrestri I grandi biomi terrestri BIOMA: complesso di ecosistemi di un area geografica caratterizzato dalla vegetazione dominate. Si distinguono per alcune caratteristiche delle piante quali struttura (le forme

Dettagli

Ecolezione : a cura di Matteo Franco e Andrea Bortolotto classe 2 c IPAA G. Corazzin, ISISS Cerletti

Ecolezione : a cura di Matteo Franco e Andrea Bortolotto classe 2 c IPAA G. Corazzin, ISISS Cerletti Ecolezione : a cura di Matteo Franco e Andrea Bortolotto classe 2 c IPAA G. Corazzin, ISISS Cerletti Cos è la biodiversità? Il termine biodiversità è stato coniato nel 1988 dall'entomologo americano Edward

Dettagli

Amministrazione, finanza e marketing - Turismo Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Amministrazione, finanza e marketing - Turismo Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca MATERIA GEOGRAFIA CLASSE PRIMA INDIRIZZO AFM / TUR. DESCRIZIONE Unità di Apprendimento UdA n. 1 Titolo: FORMA E SUPERFICIE DELLA TERRA Interpretare il linguaggio cartografico. - I sistemi di riferimento

Dettagli

ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO. A cura dell Ufficio Studi Confcommercio

ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO. A cura dell Ufficio Studi Confcommercio ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO A cura dell Ufficio Studi Confcommercio LE DINAMICHE ECONOMICHE DEL VENETO Negli ultimi anni l economia del Veneto è risultata tra le più

Dettagli

RADIAZIONE SOLARE. 99% dell energia compresa in λ 0.15 4 µ: 9% nell uv (λ < 0.4µ) 49% nel visibile (0.4 < λ < 0.8µ) 42% nell IR (λ > 0.

RADIAZIONE SOLARE. 99% dell energia compresa in λ 0.15 4 µ: 9% nell uv (λ < 0.4µ) 49% nel visibile (0.4 < λ < 0.8µ) 42% nell IR (λ > 0. BILANCIO AL TOP DELL ATMOSFERA RADIAZIONE SOLARE 99% dell energia compresa in λ 0.15 4 µ: 9% nell uv (λ < 0.4µ) 49% nel visibile (0.4 < λ < 0.8µ) 42% nell IR (λ > 0.8µ) L intensità della radiazione solare

Dettagli

la PRODUZIONE di ENERGIA ELETTRICA nel MONDO

la PRODUZIONE di ENERGIA ELETTRICA nel MONDO la PRODUZIONE di ENERGIA ELETTRICA nel MONDO & CONSUMI procapite 17.800 miliardi di kwh RESTO del MONDO La produzione e quindi il consumo degli Stati Uniti rappresenta, da solo, ¼ di quello mondiale. Il

Dettagli

Tendenze del turismo internazionale nelle regioni italiane

Tendenze del turismo internazionale nelle regioni italiane Tendenze del turismo internazionale nelle regioni italiane A. Alivernini, M. Gallo, E. Mattevi e F. Quintiliani Conferenza Turismo internazionale: dati e risultati Roma, Villa Huffer, 22 giugno 2012 Premessa:

Dettagli

I collettori solari termici

I collettori solari termici I collettori solari termici a cura di Flavio CONTI, ing. LUVINATE (Varese) Tel. 0332 821398 Collettori solari a BASSA temperatura I collettori solari a bassa temperatura utilizzati normalmente negli impianti

Dettagli

IL SOLE. Il Sole è una stella cioè un corpo che emette luce ed energia ed è formato da gas, principalmente idrogeno (74%) ed elio (24%)

IL SOLE. Il Sole è una stella cioè un corpo che emette luce ed energia ed è formato da gas, principalmente idrogeno (74%) ed elio (24%) IL SOLE Il Sole è una stella cioè un corpo che emette luce ed energia ed è formato da gas, principalmente idrogeno (74%) ed elio (24%) Struttura del Sole 0 - nel NUCLEO viene prodotta l energia emessa

Dettagli

METEOTRENTINO REPORT

METEOTRENTINO REPORT Provincia Autonoma di Trento METEOTRENTINO REPORT ANALISI CLIMATICA DELL ESTATE 2014 L estate 2014 (trimestre giugno-luglio-agosto 2014) verrà ricordata come particolarmente anomala sia nella nostra regione

Dettagli

Ponti termici. Correzione del ponte termico. Ponte termico privo di correzione

Ponti termici. Correzione del ponte termico. Ponte termico privo di correzione Ponti termici Le perdite di calore attraverso gli elementi strutturali di un edificio, ponti termici, possono raggiungere e superare il 20 % delle dispersioni totali e sono causa di condense interne, macchie,

Dettagli

COME NASCONO LE MONTAGNE

COME NASCONO LE MONTAGNE Le montagne sono dei rilievi naturali più alti di 600 metri. Per misurare l ALTITUDINE di una montagna partiamo dal LIVELLO DEL MARE. Le montagne in base a come e dove sono nate sono formate da vari tipi

Dettagli

T*SOL è un software di simulazione dinamica professionale per il dimensionamento e l'ottimizzazione di impianti solari termici.

T*SOL è un software di simulazione dinamica professionale per il dimensionamento e l'ottimizzazione di impianti solari termici. T *SOL T*SOL è un software di simulazione dinamica professionale per il dimensionamento e l'ottimizzazione di impianti solari termici. - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -

Dettagli

GLI ELEMENTI DEL CLIMA

GLI ELEMENTI DEL CLIMA GLI ELEMENTI DEL CLIMA Il clima è l insieme delle condizioni atmosferiche di una regione in un periodo di tempo. Gli elementi principali del clima sono: La temperatura: può essere calda o fredda. La temperatura

Dettagli

Informazioni generali: - Sardegna -

Informazioni generali: - Sardegna - Informazioni generali: - Sardegna - LE ORIGINI DEL NOME: Il nome deriva dall antico popolo che la abitava: i Sardi. Colonizzata dai Fenici, poi dai Greci, fu da questi ultimi chiamata Ienusa, perché nella

Dettagli

OSSIGENO DISCIOLTO ED EUTROFIZZAZIONE

OSSIGENO DISCIOLTO ED EUTROFIZZAZIONE OSSIGENO DISCIOLTO ED EUTROFIZZAZIONE Un esempio di misure di ossigeno e ph in acque contenenti piante acquatiche (alla luce e al buio) Misura (con un ossimetro) dell ossigeno disciolto all inizio di un

Dettagli

Meteorologia Sinottica Proprietà dell Atmosfera PRESSIONE ATMOSFERICA. (parte 3^) 1

Meteorologia Sinottica Proprietà dell Atmosfera PRESSIONE ATMOSFERICA. (parte 3^) 1 PRESSIONE ATMOSFERICA (parte 3^) 1 PRESSIONE ATMOSFERICA misura della pressione atmosferica: barometri barometro a mercurio (Torricelli( Torricelli) è il più accurato necessita di correzioni per: altitudine

Dettagli

rendimento di un impianto) 4. Superficie a disposizione. Se si dispone di uno spazio sufficientemente

rendimento di un impianto) 4. Superficie a disposizione. Se si dispone di uno spazio sufficientemente CRITERI DI DIMENSIONAMENTO Impianti Fotovoltaici - Dimensionamento 1 CRITERI DI DIMENSIONAMENTO Entrano in gioco molteplici fattori, per esempio: 1. Posizione geografica dell impianto (latitudine) 2. Irraggiamento

Dettagli

ESPERIENZA E QUALITÀ NON TEMONO PROVE

ESPERIENZA E QUALITÀ NON TEMONO PROVE ESPERIENZA E QUALITÀ NON TEMONO PROVE ICA da oltre due decenni sviluppa prodotti all acqua per esterni ed ha quindi una lunga esperienza sul campo che le permette di selezionare con sapienza le materie

Dettagli

L EXPORT DI CINEMA ITALIANO 2006-2010

L EXPORT DI CINEMA ITALIANO 2006-2010 L EXPORT DI CINEMA ITALIANO 2006-200 Venezia, 4 settembre 202 La ricerca ANICA 2006-200 Indagine su dinamiche, volumi e valori economici dell esportazione dei film italiani all estero. Monitoraggio risultati

Dettagli

Scuola Media Piancavallo www.scuolapiancavallo.it pagina 1 di 5

Scuola Media Piancavallo www.scuolapiancavallo.it pagina 1 di 5 L Africa è il terzo continente della terra per superficie. Ha una forma simile a un triangolo, le coste sono poco articolate. A ovest è bagnata dall Oceano Atlantico, a sud è bagnata dall Oceano Indiano

Dettagli

La propagazione delle onde luminose può essere studiata per mezzo delle equazioni di Maxwell. Tuttavia, nella maggior parte dei casi è possibile

La propagazione delle onde luminose può essere studiata per mezzo delle equazioni di Maxwell. Tuttavia, nella maggior parte dei casi è possibile Elementi di ottica L ottica si occupa dello studio dei percorsi dei raggi luminosi e dei fenomeni legati alla propagazione della luce in generale. Lo studio dell ottica nella fisica moderna si basa sul

Dettagli

Insegnamento di Progetto di Infrastrutture viarie

Insegnamento di Progetto di Infrastrutture viarie Insegnamento di Progetto di Infrastrutture viarie Opere in terra Caratteristiche di un terreno Compressibilità e costipamento delle terre Portanza sottofondi e fondazioni stradali Instabilità del corpo

Dettagli

Deserti I CLIMI DESERTICI

Deserti I CLIMI DESERTICI Deserti Dune di sabbia, palmizi e dromedari. È così che ci si immagina un deserto, di solito. In realtà, nella maggior parte dei deserti, la sabbia non c è e non c è mai stata! Enormi aree desertiche sono

Dettagli

Deforestazione: i consumi nell UE tra i maggiori responsabili

Deforestazione: i consumi nell UE tra i maggiori responsabili Deforestazione: i consumi nell UE tra i maggiori responsabili Tra il 1990 e il 2008 le importazioni ed i consumi dell Europa hanno contribuito alla deforestazione di 9 milioni di ettari (una superficie

Dettagli

FISIOLOGIA VEGETALE. Gli ormoni vegetali

FISIOLOGIA VEGETALE. Gli ormoni vegetali FISIOLOGIA VEGETALE Gli ormoni vegetali Lo sviluppo delle piante in tutte le sue varie fasi (crescita, fioritura, fruttificazione, formazione e caduta delle foglie) è regolato dall integrazione di stimoli

Dettagli

ALLEGATO D ANALISI STATISTICA DEI DATI METEOROLOGICI

ALLEGATO D ANALISI STATISTICA DEI DATI METEOROLOGICI PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO AGENZIA PROVINCIALE PER LA PROTEZIONE DELL'AMBIENTE U.O. Tutela dell aria ed agenti fisici PIANO PROVINCIALE DI TUTELA DELLA QUALITÀ DELL ARIA ALLEGATO D ANALISI STATISTICA

Dettagli

ISO 12944 Standard mondiale sulla corrosione

ISO 12944 Standard mondiale sulla corrosione ISO 12944 Standard mondiale sulla corrosione 2 3 ISO 12944 Pitture e vernici - Protezione dalla corrosione di strutture in acciaio per sistemi di verniciatura di protezione La norma ISO 12944 (parti 1-8)

Dettagli

Il prezzo dei combustibili fossili: che cos è e come si forma

Il prezzo dei combustibili fossili: che cos è e come si forma Il prezzo dei combustibili fossili: che cos è e come si forma Giuseppe Sammarco, Direttore FEEM 5 marzo gennaio 2013 Fondazione Eni Enrico Mattei, Milano Agenda 1.Il prezzo del petrolio 2.Il prezzo del

Dettagli

Scuola Secondaria Palmariggi IC Muro Leccese (LE)

Scuola Secondaria Palmariggi IC Muro Leccese (LE) Disponibilità di acqua sulla terra Del 2,5% di acqua disponibile, l 1,5% è imprigionata in ghiacciai, nevi perenni o è sotterranea Possiamo utilizzare solo l 1% dell acqua presente sulla terra L'UTILIZZO

Dettagli

LE PIANTE. acqua anidride carbonica

LE PIANTE. acqua anidride carbonica Unità La foglia e la fotosintesi La foglia è la parte principale della pianta, perché nelle foglie la pianta produce il proprio cibo. luce solare acqua anidride carbonica clorofilla glucosio ossigeno Nella

Dettagli

VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1

VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1 VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1 Secondo i dati forniti dall Eurostat, il valore della produzione dell industria agricola nell Unione Europea a 27 Stati Membri nel 2008 ammontava a circa 377 miliardi

Dettagli

EISRIESENWELT Scienza

EISRIESENWELT Scienza EISRIESENWELT Scienza 1. Come si è formata la grotta Eisriesenwelt La maggioranza delle grotte presenti nella regione alpina si trovano nelle montagne calcaree, a differenza delle grotte formatesi tramite

Dettagli

Biodiversità Vegetale dalle popolazioni ai sistemi ambientali. Carlo Ferrari Università di Bologna

Biodiversità Vegetale dalle popolazioni ai sistemi ambientali. Carlo Ferrari Università di Bologna Biodiversità Vegetale dalle popolazioni ai sistemi ambientali Carlo Ferrari Università di Bologna Il ruolo centrale delle piante per la vita sulla Terra Tutti i processi biologici dipendono dall' assorbimento

Dettagli

ALLEGATO 1 Analisi delle serie storiche pluviometriche delle stazioni di Torre del Lago e di Viareggio.

ALLEGATO 1 Analisi delle serie storiche pluviometriche delle stazioni di Torre del Lago e di Viareggio. ALLEGATO 1 Analisi delle serie storiche pluviometriche delle stazioni di Torre del Lago e di Viareggio. Per una migliore caratterizzazione del bacino idrologico dell area di studio, sono state acquisite

Dettagli

Origine ed evoluzione della vita

Origine ed evoluzione della vita Origine ed evoluzione della vita Nasce la vita 4,5 miliardi di anni fa - la Terra è un oceano di lava - l atmosfera è formata da: vapore acqueo azoto anidride carbonica metano ammoniaca 3,5 miliardi di

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO DIPARTIMENTO DI SCIENZE AGRARIE E AMBIENTALI PRODUZIONE, TERRITORIO, AGROENERGIA LA PIOGGIA.

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO DIPARTIMENTO DI SCIENZE AGRARIE E AMBIENTALI PRODUZIONE, TERRITORIO, AGROENERGIA LA PIOGGIA. DIPARTIMENTO DI SCIENZE AGRARIE E AMBIENTALI PRODUZIONE, TERRITORIO, AGROENERGIA LA PIOGGIA Marco Acutis Corso di studi in Produzione e Protezione delle Piante e dei Sistemi del Verde L acqua Fondamentale

Dettagli

A N A L I S I D E L L A D O M A N D A T U R I S T I C A N E G L I E S E R C I Z I A L B E R G H I E R I D I R O M A E P R O V I N C I A

A N A L I S I D E L L A D O M A N D A T U R I S T I C A N E G L I E S E R C I Z I A L B E R G H I E R I D I R O M A E P R O V I N C I A A N A L I S I D E L L A D O M A N D A T U R I S T I C A N E G L I E S E R C I Z I A L B E R G H I E R I D I R O M A E P R O V I N C I A Ma g g i o 2 0 0 3 di G i u s e p p e A i e l l o 1. L andamento

Dettagli

Il commercio mondiale di Tessile Abbigliamento: uno scenario al 2020

Il commercio mondiale di Tessile Abbigliamento: uno scenario al 2020 Il commercio mondiale di Tessile Abbigliamento: uno scenario al 2020 Assemblea ACIMIT 2014 1 / 11 Perimetro, Obiettivi e Strumenti dello studio Perimetro Prodotti tessili della filiera Sistema Persona

Dettagli

L effetto della corrente sullo stato del mare

L effetto della corrente sullo stato del mare L effetto della corrente sullo stato del mare La presenza della corrente influenza la navigazione in molteplici aspetti diversi: da quelli più evidenti come la modifica nella velocità e rotta rispetto

Dettagli