OSSERVAZIONI AL DOCUMENTO PER LA CONSULTAZIONE 204/2012/R/IDR Gestori della Provincia di Como
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- Fortunato Tosi
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1 OSSERVAZIONI AL DOCUMENTO PER LA CONSULTAZIONE 204/2012/R/IDR Gestori della Provincia di Como PREMESSA Le osservazioni di seguito riportate sono state elaborate e condivise dai seguenti soggetti Gestori (pubblici, misti, privati) della Provincia di Como: Alto Lura Srl ASIL SpA Canturina Servizi Territoriali SpA Colline Comasche Erogazione Srl Comodepur SpA Lariana Depur SpA Service 24 SpA Sud Seveso Servizi SpA Valbe Servizi SpA ciascuno coinvolto in uno o più dei segmenti del SII (captazione, potabilizzazione, adduzione e distribuzione, fognatura, collettamento e depurazione), nei singoli bacini di riferimento. Dall esame del documento i sopracitati Gestori, intendono formulare una osservazione/proposta in merito al quesito numero Q21 in relazione alla tariffa di depurazione per le acque reflue industriali e contestualmente evidenziano i seguenti aspetti giudicati critici in riferimento ad alcuni quesiti: 1. Quesito Q6 - Considerando che gli investimenti sono valorizzati in tariffa con un criterio ex-post e nell anno n+2 rispetto all inizio degli ammortamenti, pur nella previsione di un riconoscimento in tariffa di un onere finanziario forfetario a compensazione del time lag, è necessario pensare ad una forma più incisiva di sostegno degli investimenti nel SII, tenendo anche conto che per la realizzazione delle opere è normalmente necessario un arco temporale di più anni; 2. Quesito Q20 E opportuno precisare se le acque meteoriche rilevanti ai fini tariffari sono quelle di cui all'art. 113 del D.Lgs. 152/2006 ed in particolare quelle individuate al comma 3 o anche le acque meteoriche addotte da fognature miste e originate dal dilavamento stradale (nel caso: come sono tariffate e chi è l Utente soggetto a tariffa); 3. Quesito Q20 - E opportuno precisare se tra i servizi svolti dal gestore e sottoposti alla disciplina tariffaria, oltre al trattamento dei bottini e dei percolati di discarica, è da annoverarsi anche il trattamento dei rifiuti che possono essere smaltiti presso gli impianti di depurazione delle acque reflue urbane ai sensi dell'art. 110 del D.Lgs. 152/2006; 4. Quesito Q28 e Q66 Condividendo l obbligatorietà di applicare la medesima tariffa per la medesima tipologia di cliente finale all interno dello stesso ambito, compresa la tariffa relativa alle acque reflue non da insediamenti residenziali, si evidenzia che le variazioni sulle tariffe relative alle acque reflue industriali, applicate nei diversi bacini dai singoli gestori dell ambito di Como, potrebbero essere significative: sarebbe opportuno introdurre un criterio di gradualità diverso per gli utenti dei singoli bacini e che potrebbe interessare anche più di un periodo regolatorio; 5. Quesito Q53 - Vista la Tabella 10 Vite utili dei cespiti del servizio idrico, non risulta chiaro se le opere civili (vasche o filtri in C.A., ) di impianti di depurazione o potabilizzazione siano da considerare nella categoria Opere idrauliche fisse con 50 anni di vita utile o nella categoria propria Impianti di potabilizzazione/filtrazione/depurazione acque reflue con 12 anni di vita utile; 6. Quesito Q57 e Q69 - Vista la considerazione sulla non sufficienza di una misura indiretta degli scarichi di refluo industriale sulla base del volume prelevato, si evidenzia che sulle utenze industriali significative (oltre il 90% del volume di refluo industriale) dei bacini serviti dai Gestori suddetti, sono presenti gruppi di misura del volume scaricato anche con sistemi di telecontrollo gestiti dagli stessi Gestori: sulla scorta dell esperienza maturata si ritiene opportuno che l attività di misura rimanga in capo ai gestori; 7. Quesito Q89 e Q90 - Viste le tre opzioni espresse sulla tariffa ponte in situazioni ex-cipe in cui non trova applicazione il MTN, nel caso in cui la scelta sia quella di continuare ad applicare le tariffe attualmente in vigore, si evidenzia la necessità di un loro adeguamento per rispondere agli attuali costi gestionali; nel caso si opti per lo sviluppo di un nuovo algoritmo o per l applicazione del MTN modificato, essendo la situazione della Provincia di Como rappresentativa degli attuali ambiti in cui non trova applicazione il MTN e peculiare per il numero e la proprietà (pubblica, mista, privata e quotata) dei soggetti gestori, si propone l istituzione di un tavolo di lavoro tra Autorità e Gestori della Rev. 2 Pag. 1 di 5
2 Provincia di Como, che offrono la loro piena disponibilità, per sviluppare e valutare la tariffa ponte per gli ambiti ex-cipe in un ambito campione come quello di Como; 8. Quesito Q91- E opportuno chiarire se la tariffa d'ambito transitoria e il nuovo metodo tariffario a regime, trovano la piena applicazione anche con il riconoscimento degli investimenti già attuati, in un contesto, come quello della Provincia di Como, in cui il modello gestionale non ha ancora trovato piena applicazione. OSSERVAZIONE PROPOSTA (Quesito Q21) PER LA TARIFFAZIONE DELLE ACQUE REFLUE INDUSTRIALI Generalità Al PUNTO 6.2 del Documento per la consultazione 204/2012/R/IDR si rileva che all interno del perimetro delle attività regolatorie dell Autorità per l energia elettrica e il gas rientra anche il trattamento delle acque reflue diverse da quelle provenienti da insediamenti residenziali. Meglio sarebbe indicarle con il termine acque reflue diverse da quelle domestiche per una maggior uniformità con i termini utilizzati all interno del D. Lgs. 152/2006 per specificare le diverse tipologie di acque reflue. In questa classe di acque reflue ci sono due categorie che meritano particolare attenzione per gli effetti che hanno sui costi che devono sostenere i gestori degli impianti di depurazione: - le acque meteoriche - le acque reflue industriali Le acque meteoriche sono una componente da sempre estranea a qualsiasi tipo di tariffazione, pur rappresentando spesso più del 50% delle acque trattate da un impianto di depurazione. Si tenga conto che non generano costi solo riconducibili alle richieste energetiche per il loro sollevamento bensì anche al processo depurativo, apportano carichi inquinanti di non poco rilievo con particolare riferimento al first-flush, e agli investimenti, in conseguenza al dimensionamento delle opere. Le acque reflue industriali meritano un approfondimento maggiore, oggetto dell osservazione/proposta. Riferimenti normativi Nell AATO della Provincia di Como, così come in molte altre AATO italiane, la formula sulla quale è basato il calcolo complessivo della tariffa delle acque reflue industriali, introdotta dal D.P.R. 24 maggio 1977, è la seguente: O i T 2 = F 2 + [f 2 + d v + K 2 ( d b + O f S i d f ) + d a ] x V S f Si compone di quattro parti costo di gestione amministrativa dell utenza: [F2] costo del servizio di fognatura [f 2 *V]; costo del servizio di depurazione [restanti due parti della formula] con questo significato dei simboli: F 2 = termine fisso per utenza (Euro/anno) f 2 = coefficiente di costo medio per servizio fognario (Euro/m 3 ) K 2 = coefficiente correttivo per tenere conto dei maggiori oneri di trattamento dovuti alle peculiarità del singolo scarico produttivo dv = coefficiente di costo medio annuale dei trattamenti preliminari e primari (Euro/m 3 ); db = coefficiente di costo medio annuale del trattamento secondario (Euro/m 3 ) df = coefficiente di costo medio annuale del trattamento e smaltimento dei fanghi primari (Euro/m 3 ); Oi = COD dell effluente industriale (in mg/l) Of = COD del liquame grezzo totale affluente all impianto (in mg/l) Si = materiale in sospensione totale dell effluente industriale (in mg/l); Sf da = materiale in sospensione totale del liquame grezzo affluente all impianto (in mg/l); = coefficiente di costo per tenere conto di oneri di depurazione derivanti da materiale con caratteristiche inquinanti diverse dai materiali in sospensione e riducenti Rev. 2 Pag. 2 di 5
3 Il D.P.R. 24 maggio 1977 nasce dalle previsioni degli articoli 16 e 17 della Legge 10 maggio 1976 n.319 ora abrogata. Con legge 30 maggio 1981, n. 25 la Regione Lombardia ha provveduto ad integrare ulteriormente tale formulazione dettagliando le modalità di applicazione di alcuni coefficienti. Con deliberazione della Giunta regionale 21 giugno 1983, n sono state approvate le norme generali per la elaborazione delle tariffe da applicare a partire dal 1984 e riportate nell allegato A alla deliberazione medesima. O i T 2 = F 2 + [f 2 + d v + K 2 ( d b + O f S i d f ) + d a + d n ] x V S f La formula tariffaria ricalca quella del D.P.R. 24 maggio 1977 con alcune modifiche: separazione dei termini relativi al costo del servizio di fognatura [f 2 *V] da quello relativo al servizio di collettamento [(f 2 x L)* V] con f 2 = f 2 + (f 2 x L); esplicitazione del termine d a in più componenti; definizione dei criteri di calcolo di K2 e degli altri parametri della formula. La Regione ogni anno provvedeva a deliberare o ad aggiornare i valori dei parametri tariffari. L ultimo atto regionale in materia è la deliberazione della Giunta regionale 28 giugno 1996, n relativa alle modalità di applicazione delle tariffe da applicare nel La richiamata legge regionale 25/81 è stata abrogata con la legge regionale 22 luglio 2002, n.15 Legge di semplificazione Situazione attuale Nelle AATO in cui si applica il MTN sono state stabilite nuove formulazioni per la tariffa delle acque reflue industriali. Generalmente sono imperniate sulla tariffa di depurazione per acque reflue domestiche cui si aggiungono delle componenti legate a inquinanti che superano i limiti previsti per lo scarico in pubblica fognatura dal D. Lgs.152/2006 (cfr. a titolo esemplificativo l Allegato 1 Delibera Conferenza AATO Lecco n del ). Si tratta di algoritmi che, in alcuni casi, hanno il pregio della semplicità ma molto più frequentemente non consentono di attribuire agli utenti industriali nel modo più appropriato i costi sostenuti dai gestori degli impianti di depurazione in relazione alla specificità del refluo produttivo trattato. Con la conseguenza di disattendere al principio generale chi inquina paga (e chi inquina di più rispetto ad un altro paga proporzionalmente di più). Da questo punto di vista la vecchia formula della Regione Lombardia, sopra richiamata, pur nella sua complessità applicativa, risultava più idonea a rispondere a questa esigenza. Con riferimento alle gestioni con tariffe ex CIPE la vecchia formula regionale, in assenza di altro atto regolatorio, è stata contrattualizzata direttamente con gli utenti, aggiornando i parametri solo in occasione delle deliberazioni CIPE che consentivano di farlo (con successivo assenso della Camera di Commercio). Gruppo di lavoro per l elaborazione di una nuova tariffa per scarichi industriali La Provincia di Como è caratterizzata dalla presenza diffusa di un significativo numero di piccole medie aziende, in particolare di un settore idroesigente come quello di nobilitazione tessile. Agli impianti di depurazioni affluiscono significativi quantitativi di acque reflue industriali che determinano una quota importante di costi anche in conseguenza delle caratteristiche qualitative delle stesse acque. Alcuni gestori di impianti di depurazione del territorio: - Alto Lura srl - Azienda Servizi Integrati Lambro SpA - Colline Comasche Spa - Comodepur SpA - Lariana Depur SpA - Sud Seveso Servizi SpA - Valbe Servizi SpA hanno istituito un gruppo di lavoro per promuovere, con un previsto supporto tecnico del Politecnico di Milano, una modifica della formula tariffaria per gli scarichi di acque reflue industriali con le seguenti finalità: - enucleare dettagliatamente i costi di gestione degli impianti di depurazione delle acque reflue urbane attribuibili agli scarichi di tipo industriale; - stabilire i parametri chimici più appropriati per attribuire i costi di cui al punto precedente ai singoli scarichi industriali (senza problemi di incertezze analitiche; rappresentativi delle diverse possibili tipologie di scarico); Rev. 2 Pag. 3 di 5
4 - evitare che l algoritmo della formula contenga punti di discontinuità che possano generare consistenti salti di tariffa per infinitesime variazioni nella qualità dello scarico (come accadeva per il parametro K 2 nella vecchia formulazione tariffaria); - prevedere l applicazione di una tariffazione ad hoc per alcune tipologie di scarico di acque reflue in deroga rispetto ai limiti di legge previsti dal D. Lgs. 152/2006 (evitando così il proliferare di impianti di trattamento industriali in sito, costosi e di difficile gestione, e favorendo l utilizzo dell impianto centralizzato già utilizzato per il trattamento delle acque reflue di tipo domestico, meglio presidiato da personale con competenze tecniche specifiche); - valutare le diverse modalità con cui caratterizzare gli scarichi industriali: mediante campionatori automatici posti sullo scarico, mediante un certo numero di campionamenti istantanei durante un certo arco temporale, etc. (in parte già diffusi, seppure diversi nei vari bacini di riferimento dei singoli impianti); - valutare le diverse modalità con cui misurare i volumi degli scarichi industriali anche sulla base delle dimensioni e tipologia di utente: mediante misura indiretta sulla base dei prelievi di acque di approvvigionamento o di misura diretta delle acque reflue addotte in fognatura (in parte già diffusi, seppure diversi nei vari bacini di riferimento dei singoli impianti, anche con sistemi di telecontrollo). Nel processo di elaborazione della nuova tariffa si era previsto di coinvolgere Confindustria e altre associazioni imprenditoriali (API, Confartigianato, CNA). Il prospetto delle attività da eseguire con il supporto tecnico del Politecnico di Milano è così sintetizzabile: 1. analisi propedeutica di una struttura tariffaria di base che in prima approssimazione potrebbe risultare: diminuisce all'aumentare del rapporto BOD 5 /COD diminuisce all'aumentare del rapporto BOD 5 /Ntot con l analisi dei seguenti punti: Costi da rappresentare in tariffa (operativi, ammortamenti, ) e criteri per parametrarli. Componenti della formula tariffaria da considerare e sviluppare: Fisso di utenza (allacciamento, gestione amministrativa, parere per il rilascio dell autorizzazione), raccolta allontanamento scarico, depurazione; Parametri della componente depurazione: quali utilizzare, la loro rappresentatività, i problemi connessi alla loro determinazione analitica (es: la criticità nella determinazione dei tensioattivi), necessità di un coefficiente specifico per la disinfezione, moltiplicativo del volume e non legato a parametro analitico; Riferimento da assumere: concentrazione scarico domestico ovvero limiti di tabella 3 dell allegato 5 alla parte III del D.Lgs.152/2006; Criteri di modulazione tariffaria da implementare con la formula; Rappresentazione tariffaria dei superamenti dei limiti (quelli di legge o quelli derogati in sede autorizzativa): puntuali e medi annui (è opportuno inserire tali termini per rendere efficace la tariffa anche in funzione del miglioramento del controllo degli scarichi); Rappresentazione tariffaria delle deroghe ai limiti di scarico concessi sia su parametri già contemplati nella formula tariffaria che su altri parametri non inclusi nella formula tariffaria; in prima istanza si ipotizza una modulazione (+ o -) dei coefficienti tariffari in funzione delle ricadute di costo sugli impianti e l introduzione di un coefficiente specifico per i parametri non contemplati nella formula tariffaria; Rappresentazione tariffaria acque di prima (e seconda) pioggia: in prima istanza si ipotizza l applicazione della tariffa per acque domestiche (come già succede in AATO Lecco). 2. Sviluppo dei coefficienti tariffari: elaborazioni su base teorica e con criteri ingegneristici dei coefficienti tariffari in diverse situazioni impiantistiche e tecnologiche, tenendo conto dei costi specifici medi di riferimento, dei criteri di definizione di alcuni costi dei dati impiantistici e tecnologici raccolti nei casi reali dei diversi Gestori; 3. Analisi di sensitività: elaborazione tariffa al variare dei parametri caratteristici dello scarico e valutazioni; 4. Simulazione tariffa: elaborazione della nuova tariffa per casi tipo e confronto con formula tariffaria attuale nei diversi bacini; Rev. 2 Pag. 4 di 5
5 5. Confronto con altre formule tariffarie già adottate in altri ambiti: confronto quali-quantitativo dell applicazione; 6. Presentazione della proposta agli attori istituzionali ed economici. Proposta I Gestori degli impianti di depurazione della provincia di Como, in considerazione dell esperienza trentennale nel trattamento delle acque reflue urbane con forte componente industriale, maturata anche grazie a frequenti collaborazioni con enti di ricerca del settore; consci delle difficoltà insite nell elaborazione di una tariffa per il trattamento degli scarichi industriali che abbia le connotazioni richiamate in premessa; vista la competenza dell Autorità per l energia elettrica e il gas per l adozione di provvedimenti tariffari in materia di servizi idrici; rilevato dal documento per la consultazione 204/2012/R/IDR che rientra all interno del perimetro delle attività regolatorie dell Autorità per l energia elettrica e il gas anche il trattamento delle acque reflue diverse da quelle domestiche; suggeriscono: - l adozione di un percorso di elaborazione di una tariffa per il trattamento degli scarichi industriali che contempli le attività previste al punto precedente; - l esecuzione di una verifica della rispondenza della tariffa sviluppata ai criteri del documento per la consultazione 204/2012/R/IDR in un ambito campione come quello di Como; e danno piena disponibilità nel supportare, anche operativamente, l Autorità in tutte le fasi di tale percorso. Como, Alto Lura Srl ASIL SpA Canturina Servizi Territoriali SpA Colline Comasche Erogazione Srl Comodepur SpA Lariana Depur SpA Service 24 SpA Sud Seveso Servizi SpA Valbe Servizi SpA Per eventuali contatti Giovanni Bergna - LARIANA DEPUR SpA Via Laghetto, Fino Mornasco (CO) Tel giovannibergna@lariana.it Luigi Longhi - ASIL SpA Azienda Servizi Integrati Lambro SpA - Via Cesare Battisti, Merone (CO) - Tel: luigi.longhi@asil.it Roberto Chiesa - Sud Seveso Servizi SpA - Via del Colombirolo - Località La Valle Carimate (Co) - Tel responsabile.amministrativo@sudsevesoservizi.it Rev. 2 Pag. 5 di 5
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