MISURE CON IL MANOMETRO E DETERMINAZIONE DI DENSITA RELATIVE

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "MISURE CON IL MANOMETRO E DETERMINAZIONE DI DENSITA RELATIVE"

Transcript

1 MISURE CON IL MANOMETRO E DETERMINAZIONE DI DENSITA RELATIVE Materiali -Manometro: tubo a U fissato verticalmente ad un sostegno, con un braccio libero e l altro collegato ad un tubo flessibile di plastica trasparente con un imbutino all estremità. -Vaschetta d acqua o bicchiere da 500 o 220 cc -Carta millimetrata -Nastro adesivo da lucido -Liquidi diversi (detersivo per piatti, miele) Principio della misura Il tubo a U può essere visto come il caso più semplice di vasi (i due bracci del tubo) comunicanti, in cui il liquido si dispone allo stesso livello. La pressione esercitata sul liquido dei due bracci è quella atmosferica. Quando si aumenta la pressione dell aria contenuta in un braccio (quello con il tubo flessibile) e quindi anche quella sul liquido che gli è a contatto, dato che tale aumento si propaga inalterato (Principio di Pascal), si ha che la differenza di pressione creatasi nei due bracci determina lo spostamento del liquido verso l altro braccio. All equilibrio la pressione esercitata sul liquido a contatto con l aria contenuta nel braccio col tubo flessibile è pari a quella sulla superficie di liquido alla stessa altezza nel braccio libero (Legge di Stevino), e dunque la misura del dislivello tra i due bracci è una misura della differenza tra la pressione atmosferica e quella dell aria flessibile. Se quest ultimo si trova immerso in un liquido, tale pressione corrisponde a quella esercitata dal liquido. Descrizione della misura (procedura) Si mette acqua a U del manometro fin poco sopra la curva (se si vuole colorare, si può farlo o con dello zafferano, per cui si ha un colore persistente e intenso, molto visibile, o con dei coloranti per alimenti) e si segna il livello dell acqua (corrispondente alla pressione atmosferica) su una striscia di nastro da lucido attaccato sul tubo di uno dei due bracci: se è quello libero, si misurerà poi la risalita del liquido, se è quello con il tubo flessibile, la. Si immerge l imbuto del manometro in un recipiente (vaschetta o bicchiere da 500 cc o bicchiere da 220 cc) con acqua, a diverse quote (misurate sulla carta millimetrata attaccata al fianco del bicchiere con il nastro adesivo da lucido); ad ogni quota si segna il corrispondente livello dell acqua a U prescelto. Si può quindi registrare la variazione di altezza a U al variare della profondità del liquido nel recipiente. Si ripete con altri liquidi: miele, detersivo per piatti Osservazioni Il livello dell acqua nel braccio libero si alza man mano che affonda l imbuto, mentre nell altro scende. La variazione di altezza a U è sempre uguale se si scende nel liquido di uguali quote; l entità di tale variazione dipende dal tipo di liquido. Misura Dapprima in aria e quindi dopo aver immerso, arrestandosi ad intervalli di 1 di profondità, il braccio flessibile del manometro in un liquido, si segna il livello della superficie dell acqua dentro il tubo a U sul nastro da lucido attaccato su di esso. A conclusione della si stacca il nastro e si

2 attacca su carta millimetrata, avendo cura di far coincidere la tacca dello 0 con una riga sulla carta: in questo modo si leggono sulla carta millimetrata le distanze tra ciascuna tacca e quella dello zero, ovvero i dislivelli che misurano le pressioni secondo la legge di Stevino, P(h) = P 0 + dgh, ove P(h) è la pressione a quota h rispetto alla superficie libera del liquido, P 0 la pressione atmosferica, d la densità del liquido g l accelerazione di gravità. La misura è di P(h) P 0. Si possono mettere i dati di dislivello in funzione della profondità di immersione in un grafico, ottenendone una retta che indica la dipendenza lineare tra profondità e pressione nel liquido. Poiché lo strumento non è tarato, quel che si misura è Kdgh, con K costante che dipende dall apparato. Dopo aver notato la stessa dipendenza lineare anche in liquidi diversi si può osservare come ciascun liquido determini una retta di pendenza diversa, che individua la natura del liquido. Rapportando le misure in un liquido e quelle in acqua a parità di altezza, oppure le pendenze delle rette rispettive, si ottiene una stima della densità del liquido in questione rispetto all acqua. Elaborazione dati E possibile esprimere valutazioni utilizzando o meno i grafici, a seconda del livello scolare, in particolare se si lavora nella primaria o nella secondaria di primo grado (o biennio). L errore da associare ai dati è pari a quello di lettura, per cui si usa la carta millimetrata: ciò permette di stimare lunghezze con un errore, Δl, pari a 0,5 mm. Le misure con il detersivo sono state ripetute per controllo sull affidabilità della procedura, e non verranno utilizzate nel seguito. Dati Acqua miele detersivo profondità () ± 0,05 man (mm) ± 0,5 mm 0,5/disces a =err.rel. Profondità () ± 0,05 man (mm) ± 0,5 mm 0,5/disce sa =err.rel. profondità () ± 0,05 man (mm) 0,5/disces ± 0,5 mm a =err.rel. 2 man (mm) ± 0,5 mm 0,5/disce sa =err.rel. 0,00 0,0 0,00 0,0 0,00 0,0 0,0 1,00 5,0 0,10 1,00 7,5 0,067 1,00 5,5 0,091 4,0 0,13 2,00 9,5 0,053 2,00 15,0 0,033 2,00 9,5 0,053 10,0 0,050 3,00 14,0 0,036 3,00 22,5 0,022 3,00 14,0 0,036 14,0 0,036 4,00 18,5 0,027 4,00 30,0 0,017 4,00 18,5 0,027 19,0 0,026 5,00 22,5 0,022 5,00 36,0 0,014 5,00 24,0 0,021 25,0 0,020 6,00 27,5 0,018 6,00 28,5 0,018 29,5 0,017 7,00 32,0 0,016 7,00 33,5 0,015 34,5 0,014 Un analisi che non fa uso dei grafici ricava la proporzionalità di profondità e dagli incrementi costanti di pressione (misurata dalla manometrico) per incrementi costanti di profondità nel liquido, così da ricavare che al raddoppiare, triplicare, ecc della profondità raddoppia, triplica ecc. anche la del liquido manometrico. Tali incrementi variano al variare del liquido: poiché corrispondono ad aumenti di profondità pari a 1 sono numericamente uguali alla del liquido manometrico per di quota, ovvero a Kdg. Il rapporto tra Kdg per un liquido (miele, detersivo) e quello per l acqua fornisce il rapporto delle densità, ossia la densità relativa del liquido in questione.

3 della colonna d'acqua (mm) Acqua miele detersivo profondità () ± 0,05 man (mm) ± 0,5 mm ΔD = Discesa (p i ) - Discesa (p i-1 ) (mm) ± nel tubo man (mm) ± 0,5 mm ΔD = Discesa (p i ) - Discesa (p i-1 ) (mm) ± nel tubo man (mm) ± 0,5 mm ΔD = Discesa (p i ) - Discesa (p i-1 ) (mm) ± 2 nel tubo man (mm) ± 0,5 mm ΔD = Discesa (p i )- Discesa (p i- 1) (mm) ± 0,00 0,0 0,0 0,0 0,0 1,00 5,0 5,0 7,5 7,5 5,5 5,5 4,0 4,0 2,00 9,5 4,5 15,0 7,5 9,5 4,0 10,0 6,0 3,00 14,0 4,5 22,5 7,5 14,0 4,5 14,0 4,0 4,00 18,5 4,5 30,0 7,5 18,5 4,5 19,0 5,0 5,00 22,5 4,0 36,0 6,0 24,0 5,5 25,0 6,0 6,00 27,5 5,0 28,5 4,5 29,5 4,5 7,00 32,0 4,5 33,5 5,0 34,5 5,0 8,00 36,0 4,0 9,00 40,5 4,5 media Kdg (mm /) 4,5 7,2 4,8 4,9 semispersi one massima 0,50 0,8 0,5 1,0 Si ha quindi: d(miele)/ d (acqua) = 7,2/4,5= 1,6; ε= 1,6(0,5/4,5+0,8/7,2)=0,4 d (detersivo)/ d (acqua) = 4,8/4,5= 1,1; ε= 1,1(0,5/4,5+0,5/4,8)=0,2 Dunque, densità relativa miele = 1,6 ± 0,4; densità relativa detersivo = 1,1 ± 0,2 Se invece si decide di utilizzare i grafici, Kdg sarà dato dalla pendenza di ciascuno dei grafici ottenuto per interpolazione lineare dai dati y = 7,2857x + 0,2857 R 2 = 0,9988 Stevino y = 4,7321x + 0,125 R 2 = 0,999 y = 4,9881x - 0,4583 R 2 = 0,9986 y = 4,4758x + 0,4091 R 2 = 0, profondità () pressione nel miele acqua detersivo detersivo 1 Lineare (pressione nel miele) Lineare (detersivo) Lineare (acqua) Lineare (detersivo 1) Per quanto riguarda l acqua, si ha: (4,48±0,06) mm/; Per quanto riguarda il miele, si ha: (7,29±0,12) mm/;

4 Per quanto riguarda il detersivo, si ha: (4,73±0,08) mm/; Si ha quindi: d(miele)/ d (acqua) = 7,29/4,48= 1,63; ε= 1,63(0,06/4,48+0,12/7,29)=0,05 D (detersivo)/ d (acqua) = 4,73/4,48= 1,06; ε= 1,06(0,06/4,48+0,08/4,73)=0,03 Dunque, densità relativa miele = 1,63 ± 0,05; densità relativa detersivo = 1,06 ± 0,03. Conclusioni La misura della pressione relativa permette di valutare la differenza di pressione al variare della profondità: ad uguali variazioni di profondità nel liquido corrispondono uguali variazioni di altezza a U, cioè di pressione; la pressione ad una data profondità non dipende dall orientazione, ma cambia nei diversi liquidi: l ampiezza delle variazioni di altezza a U (e quindi la differenza di pressione) è maggiore nei liquidi più densi. Questa caratteristica consente di valutare la densità relativa tra un liquido e l acqua, scelto come liquido di riferimento. Metodo alternativo di valutazione della densità relativa Una misura analoga si può fare anche basando la misura sul principio di Archimede. ARCHIMEDE: PESO IN ARIA E IN ACQUA E DENSITA RELATIVE Materiali -Dinamometro (molla entro un tubo cilindrico trasparente) con sostegno a cui sospenderlo. -Recipiente cilindrico da sospendere al dinamometro -Sferette tipo cuscinetti a sfera -Foglio di carta millimetrata -Nastro da lucido e matite o penne di colore diverso -Bicchiere di plastica trasparente da 500 cc -Bicchiere di plastica trasparente da 220 cc circa (alternativo) -Caraffa con acqua -Liquido diverso dall acqua: miele -Bilancia Principio della misura Il principio di Archimede descrive l effetto da parte di un fluido su di un corpo in esso immerso: un corpo immerso in un fluido riceve una spinta (la spinta di Archimede) verso l alto pari al peso del volume di fluido spostato. Poiché nella spinta di Archimede entra in gioco il fluido in cui si ha l immersione, un esperienza che riguardi il principio di Archimede può essere utilizzata per caratterizzare il fluido stesso. Su un corpo sospeso a un dinamometro, che è costituito da una molla, soggetta alla trazione determinata dal corpo e tarata per misurare forze (e dunque pure il peso), agiscono la forza peso, diretta verso il basso, la forza esercitata dalla molla e la spinta di Archimede, dirette verso l alto. In aria tale spinta è usualmente trascurata, e dunque l allungamento prodotto nella molla è attribuito al peso dell oggetto e ne fornisce una misura, ma in un liquido essa determina una diminuzione apparente del peso, misurato dall allungamento della molla, che risulta inferiore al caso precedente. Per il corpo immerso all equilibrio si ha dunque: P + F molla + S A = 0, ove P = peso del corpo (in aria), F molla = forza esercitata dalla molla sul corpo ad essa sospeso, S A = Spinta di Archimede, dunque, P = F molla + S A e quindi P = kδl + S A, con Δl = allungamento della molla e k = costante elastica della molla.

5 In aria si ha P = kδl e dunque kδl - kδl = S A da cui Δl - Δl = S A /k. Se si effettuano misure in aria e in un altro liquido si ha (Δl - Δl) liquido /(Δl - Δl) acqua = S A(liquido) / S A(acqua) = d liquido gv/d acqua gv = d liquido /d acqua, (ove d = densità, g = accelerazione di gravità e V = volume di liquido spostato), ovvero la densità relativa all acqua del liquido in questione (nel caso specifico, miele). Descrizione della misura (procedura) Dopo aver sospeso verticalmente il dinamometro per mezzo del suo gancio esterno, un cilindro cavo viene sospeso ad esso (appendendolo al gancio che esce dal fondo del tubo ed è collegato alla molla al suo interno) prima in aria e poi immerso completamente in acqua. Si registrano i livelli raggiunti dalla molla del dinamometro (segnando il livello dell indice collegato alla molla su nastro da lucido attaccato al corpo del tubo) prima e dopo l immersione, con due colori diversi. Si ripete con un numero crescente di sferette di massa nota collocate nel cilindro. Si valutano gli allungamenti subiti dalla molla accostando, ad esempio, della carta millimetrata al nastro e riportando su di essa le misure o attaccando il nastro sulla carta stessa. Si ripete immergendo in miele. Osservazioni La molla si allunga quando ad essa è sospeso il cilindro. All aumentare del numero di oggetti uguali sospesi si nota (con una procedura analoga a quella usata col manometro) che la molla si allunga in modo direttamente proporzionale al peso di ciò che gli viene sospeso. L allungamento della molla in aria è maggiore di quello della molla quando l oggetto sospeso è immerso in acqua. La differenza tra peso in aria e in acqua dell oggetto sospeso non cambia al variare del peso in aria dell oggetto (registrato dalla lunghezza della molla), mentre varia al variare del volume della parte di cilindro immersa, che dovrà quindi essere sempre uguale quando si varia il liquido di immersione. Nel miele l allungamento della molla (e dunque il peso che esso indica) diminuisce più che in acqua. Misura Dopo aver segnato la posizione dell indice del dinamometro sospeso e scarico sul nastro adesivo da lucido fissato su di esso, gli viene sospeso un cilindro di massa pari a 22 g e viene segnata sul nastro da lucido la nuova posizione del suo indice; la misura viene ripetuta dopo aver immerso il cilindro del tutto in acqua e con un numero via via crescente di sferette di massa pari a 9 g (valutata dalla bilancia) al suo interno, lasciandone quindi invariato il volume ma variando il peso immerso. Una seconda serie di misure come la precedente viene effettuata immergendo il cilindro nel miele. Dopo aver staccato il nastro da lucido e averlo fissato su carta millimetrata, in modo che una riga della carta corrisponda alla tacca dello zero, si possono leggere su di essa le distanze tra ciascuna tacca e la tacca dello zero, ovvero gli allungamenti della molla in corrispondenza a ciascun peso sospeso per ciascuno dei liquidi. Si possono mettere i dati ottenuti in un grafico, così da avere rette che indicano la proporzionalità diretta tra peso e allungamento, ed eventualmente tarare il dinamometro, ricavando la pendenza, k, della retta in aria. Lo spostamento delle rette nei liquidi rispetto a quella in aria corrisponde alla diminuzione di peso costante determinata dalla spinta di Archimede (indicata dunque da differenze di lunghezze). Poiché la distanza tra la retta in aria e quella in un liquido è caratteristica del liquido può essere presa come indicazione della sua natura (intesa come capacità di spinta verso l alto). Rapportando tali distanze per un liquido (nel caso specifico, miele) ed acqua si ottiene una stima della densità del liquido stesso rispetto all acqua. La stessa procedura può essere effettuata anche senza considerare i grafici, solo con i dati, dopo aver osservato che le differenze tra gli allungamenti nei liquidi e in aria per pesi corrispondenti non dipendono dal peso immerso (sono sempre uguali al suo variare) ma dal liquido.

6 allungamenti () Elaborazione dati E possibile esprimere valutazioni utilizzando o meno i grafici, a seconda del livello scolare, in particolare se si lavora nella primaria o nella secondaria di primo grado (o biennio). L errore da associare ai dati di lunghezza è pari a quello di lettura, per cui si usa la carta millimetrata: ciò permette di stimare lunghezze con un errore, Δl, pari a 0,5 mm. L errore sulle misure di massa è di 1g, pari alla sensibilità della bilancia usata. I dati singoli della spinta di Archimede hanno un errore dato dalla formula di propagazione, mentre alla media è stata associata la semidispersione massima. Dati peso sospeso (g) ±1g Δl in aria () ±0,05 Δl in acqua () ±0,05 Δl in aria - Δl in acqua () ± 0,10 Δl in miele () ±0,05 Δl in aria - Δl in miele () ±0,10 d miele /d acqua ε (d miele/d acqua) 22 1, ,25 0,55 1, ,85 1,10 1,75 0,45 2,40 1,37 0, ,50 1,75 1,75 1,05 2,45 1,40 0, ,10 2,45 1,65 1,75 2,35 1,42 0, ,75 2,95 1,80 2,30 2,45 1,36 0, ,40 3,60 1,80 2,75 2,65 1,47 0, ,05 4,25 1,80 3,25 2,80 1,56 0,14 Media 1,75 2,52 1,43 Semidispersione massima 0,075 0,23 0,10 ε Relativo 0,043 0,091 Si ha quindi: d(miele)/ d (acqua) = 2,52/1,75= 1,44; ε= 1,44(0,075/1,75+0,23/2,52)=0,19 Dunque, densità relativa miele = 1,44 ± 0,19. Tale misura risulta compatibile con quella determinata attraverso le misure con il manometro. La misura della spinta di Archimede nel miele presenta anche due dati non compatibili con gli altri; ciò riflette difficoltà nell immersione stabile del cilindro in tale liquido aria acqua miele Lineare (miele) Lineare (acqua) Lineare (aria) allungamento vs peso y = 0,0699x + 0,0787 R 2 = 0, y = 0,0687x - 1,6032 R 2 = 0,999 y = 0,0624x - 1,9738 R 2 = 0, peso (g) Conclusioni

7 La spinta verso l alto che un corpo immerso riceve è indipendente dal peso dell oggetto immerso; dipende dal volume immerso del solido e dal tipo di liquido: la natura del liquido può essere caratterizzata con misure di densità (relative) ottenute da quelle sulla spinta di Archimede.

LEGGE DI STEVINO. La pressione non dipende dalla superficie della base del recipiente

LEGGE DI STEVINO. La pressione non dipende dalla superficie della base del recipiente LA PRESSIONE NEI LIQUIDI DOVUTA ALLA FORZA PESO In condizioni di equilibrio la superficie libera di un liquido pesante deve essere piana ed orizzontale. Liquido di densitàρ Ogni strato orizzontale di liquido

Dettagli

Appunti sul galleggiamento

Appunti sul galleggiamento Appunti sul galleggiamento Prof.sa Enrica Giordano Corso di Didattica della fisica 1B a.a. 2006/7 Ad uso esclusivo degli studenti frequentanti, non diffondere senza l autorizzazione della professoressa

Dettagli

Pressione. Esempio. Definizione di pressione. Legge di Stevino. Pressione nei fluidi EQUILIBRIO E CONSERVAZIONE DELL ENERGIA NEI FLUIDI

Pressione. Esempio. Definizione di pressione. Legge di Stevino. Pressione nei fluidi EQUILIBRIO E CONSERVAZIONE DELL ENERGIA NEI FLUIDI Pressione EQUILIBRIO E CONSERVAZIONE DELL ENERGIA NEI FLUIDI Cos è la pressione? La pressione è una grandezza che lega tra di loro l intensità della forza e l aerea della superficie su cui viene esercitata

Dettagli

Impariamo a misurare la densità!

Impariamo a misurare la densità! Impariamo a misurare la densità! A cura di Martina Grussu Loredana Orrù Stefania Piroddi Eugenia Rinaldi Chiara Salidu Fabrizio Zucca La densità Si definisce densità il rapporto tra la massa di un corpo

Dettagli

Possiamo vedere in azione questo principio nell impianto frenante delle automobili, o nei ponti idraulici delle officine.

Possiamo vedere in azione questo principio nell impianto frenante delle automobili, o nei ponti idraulici delle officine. La pressione Pressione: intensità della forza F che agisce perpendicolarmente alla superficie S. La formula diretta è: Nota bene che: 1. la pressione è una grandezza scalare, F p = S 2. la forza è espressa

Dettagli

TEORIA CINETICA DEI GAS

TEORIA CINETICA DEI GAS TEORIA CINETICA DEI GAS La teoria cinetica dei gas è corrispondente con, e infatti prevede, le proprietà dei gas. Nella materia gassosa, gli atomi o le molecole sono separati da grandi distanze e sono

Dettagli

Università degli studi di Messina facoltà di Scienze mm ff nn. Progetto Lauree Scientifiche (FISICA) Prisma ottico

Università degli studi di Messina facoltà di Scienze mm ff nn. Progetto Lauree Scientifiche (FISICA) Prisma ottico Università degli studi di Messina facoltà di Scienze mm ff nn Progetto Lauree Scientifiche (FISICA) Prisma ottico Parte teorica Fenomenologia di base La luce che attraversa una finestra, un foro, una fenditura,

Dettagli

MASSA VOLUMICA o DENSITA

MASSA VOLUMICA o DENSITA MASSA VOLUMICA o DENSITA Massa volumica di una sostanza: è la massa di sostanza, espressa in kg, che occupa un volume pari a 1 m 3 1 m 3 di aria ha la massa di 1,2 kg 1 m 3 di acqua ha la massa di 1000

Dettagli

FISICA. Le forze. Le forze. il testo: 2011/2012 La Semplificazione dei Testi Scolastici per gli Alunni Stranieri IPSIA A.

FISICA. Le forze. Le forze. il testo: 2011/2012 La Semplificazione dei Testi Scolastici per gli Alunni Stranieri IPSIA A. 01 In questa lezione parliamo delle forze. Parliamo di forza quando: spostiamo una cosa; solleviamo un oggetto; fermiamo una palla mentre giochiamo a calcio; stringiamo una molla. Quando usiamo (applichiamo)

Dettagli

Capitolo 03 LA PRESSIONE ATMOSFERICA. 3.1 Esperienza del Torricelli 3.2 Unità di misura delle pressioni

Capitolo 03 LA PRESSIONE ATMOSFERICA. 3.1 Esperienza del Torricelli 3.2 Unità di misura delle pressioni Capitolo 03 LA PRESSIONE ATMOSFERICA 3.1 Esperienza del Torricelli 3.2 Unità di misura delle pressioni 12 3.1 Peso dell aria I corpi solidi hanno un loro peso, ma anche i corpi gassosi e quindi l aria,

Dettagli

Proprieta meccaniche dei fluidi

Proprieta meccaniche dei fluidi Proprieta meccaniche dei fluidi 1. Definizione di fluido: liquido o gas 2. La pressione in un fluido 3. Equilibrio nei fluidi: legge di Stevino 4. Il Principio di Pascal 5. Il barometro di Torricelli 6.

Dettagli

CAFFE` Il segreto è nel fisico

CAFFE` Il segreto è nel fisico CAFFE` Il segreto è nel fisico Preparata la macchina del caffè, e messala sul fuoco: L acqua raggiunge rapidamente la temperatura di ebollizione (100 C). Lo spazio del serbatoio lasciato libero viene occupato

Dettagli

DINAMICA DEL PUNTO MATERIALE E CONCETTO DI FORZA. Dinamica: studio delle forze che causano il moto dei corpi

DINAMICA DEL PUNTO MATERIALE E CONCETTO DI FORZA. Dinamica: studio delle forze che causano il moto dei corpi DINAMICA DEL PUNTO MATERIALE E CONCETTO DI FORZA Dinamica: studio delle forze che causano il moto dei corpi 1 Forza Si definisce forza una qualunque causa esterna che produce una variazione dello stato

Dettagli

Usando il pendolo reversibile di Kater

Usando il pendolo reversibile di Kater Usando il pendolo reversibile di Kater Scopo dell esperienza è la misurazione dell accelerazione di gravità g attraverso il periodo di oscillazione di un pendolo reversibile L accelerazione di gravità

Dettagli

Idrogeologia. Velocità media v (m/s): nel moto permanente è inversamente proporzionale alla superficie della sezione. V = Q [m 3 /s] / A [m 2 ]

Idrogeologia. Velocità media v (m/s): nel moto permanente è inversamente proporzionale alla superficie della sezione. V = Q [m 3 /s] / A [m 2 ] Idrogeologia Oltre alle proprietà indici del terreno che servono a classificarlo e che costituiscono le basi per utilizzare con facilità l esperienza raccolta nei vari problemi geotecnici, è necessario

Dettagli

PROGETTO. SID - Scientiam Inquirendo Discere IBSE - Inquiry Based Science. Education

PROGETTO. SID - Scientiam Inquirendo Discere IBSE - Inquiry Based Science. Education PROGETTO SID - Scientiam Inquirendo Discere IBSE - Inquiry Based Science Education 1 Anno scolastico 2013 2014 Classe I A ottici Modulo: Affonda o galleggia? Agata Conti 2 Sintesi Il modulo offre l'opportunità

Dettagli

Progetto Laboratori Saperi Scientifici (2 anno)

Progetto Laboratori Saperi Scientifici (2 anno) IC «M. L. Niccolini» Ponsacco (PI) a.s. 2014-15 Progetto Laboratori Saperi Scientifici (2 anno) «Il Peso Specifico il Principio di Archimede Il Galleggiamento» Classe 3 Scuola Secondaria di 1 grado Docente

Dettagli

Insegnamento di Progetto di Infrastrutture viarie

Insegnamento di Progetto di Infrastrutture viarie Insegnamento di Progetto di Infrastrutture viarie Opere in terra Caratteristiche di un terreno Compressibilità e costipamento delle terre Portanza sottofondi e fondazioni stradali Instabilità del corpo

Dettagli

Modulo didattico sulla misura di grandezze fisiche: la lunghezza

Modulo didattico sulla misura di grandezze fisiche: la lunghezza Modulo didattico sulla misura di grandezze fisiche: la lunghezza Lezione 1: Cosa significa confrontare due lunghezze? Attività n 1 DOMANDA N 1 : Nel vostro gruppo qual è la matita più lunga? DOMANDA N

Dettagli

Antonella Martinucci, Rossana Nencini, 2013 IL PESO. classe quarta

Antonella Martinucci, Rossana Nencini, 2013 IL PESO. classe quarta Antonella Martinucci, Rossana Nencini, 2013 IL PESO classe quarta I bambini utilizzano spontaneamente il concetto di pesante? Collochiamo su un banco alcuni oggetti: penne matite gomme fogli scottex quaderni

Dettagli

GAS. I gas si assomigliano tutti

GAS. I gas si assomigliano tutti I gas si assomigliano tutti Aeriforme liquido solido GAS Descrizione macroscopica e microscopica degli stati di aggregazione della materia Fornendo energia al sistema, le forze di attrazione tra le particelle

Dettagli

Complementi di Termologia. I parte

Complementi di Termologia. I parte Prof. Michele Giugliano (Dicembre 2) Complementi di Termologia. I parte N.. - Calorimetria. Il calore è una forma di energia, quindi la sua unità di misura, nel sistema SI, è il joule (J), tuttavia si

Dettagli

Si classifica come una grandezza intensiva

Si classifica come una grandezza intensiva CAP 13: MISURE DI TEMPERATURA La temperatura È osservata attraverso gli effetti che provoca nelle sostanze e negli oggetti Si classifica come una grandezza intensiva Può essere considerata una stima del

Dettagli

Forze come grandezze vettoriali

Forze come grandezze vettoriali Forze come grandezze vettoriali L. Paolucci 23 novembre 2010 Sommario Esercizi e problemi risolti. Per la classe prima. Anno Scolastico 2010/11 Parte 1 / versione 2 Si ricordi che la risultante di due

Dettagli

EQUILIBRIO DEI FLUIDI

EQUILIBRIO DEI FLUIDI ISTITUTO PROVINCIALE DI CULTURA E LINGUE NINNI CASSARÀ EQUILIBRIO DEI FLUIDI CLASSI III A, III B E IV A Prof. Erasmo Modica erasmo@galois.it SOLIDI, LIQUIDI E GAS La divisione della materia nei suoi tre

Dettagli

Slide Cerbara parte1 5. Le distribuzioni teoriche

Slide Cerbara parte1 5. Le distribuzioni teoriche Slide Cerbara parte1 5 Le distribuzioni teoriche I fenomeni biologici, demografici, sociali ed economici, che sono il principale oggetto della statistica, non sono retti da leggi matematiche. Però dalle

Dettagli

I.S.I.S. Zenale e Butinone di Treviglio Dipartimento di Scienze integrate anno scolastico 2014/15

I.S.I.S. Zenale e Butinone di Treviglio Dipartimento di Scienze integrate anno scolastico 2014/15 I.S.I.S. Zenale e Butinone di Treviglio Dipartimento di Scienze integrate anno scolastico 2014/15 KIT RECUPERO SCIENZE INTEGRATE FISICA CLASSI PRIME TECNICO TURISTICO SUPPORTO DIDATTICO PER ALUNNI CON

Dettagli

P ARAMETRI FISICI, CHIMICI E CHIMICO-FISICI

P ARAMETRI FISICI, CHIMICI E CHIMICO-FISICI 2100. Temperatura La misura della temperatura consente di controllare il problema dell inquinamento conseguente all immissione di energia termica nei corpi idrici. A differenza di altri parametri la normativa

Dettagli

ELEMENTI DI IDROSTATICA IDROSTATICA L'idrostatica (anche detta fluidostatica) è una branca della meccanica dei fluidi che studiailiquidi liquidiin instato statodi diquiete quiete. Grandezze caratteristiche

Dettagli

Associazione per l Insegnamento della Fisica Giochi di Anacleto

Associazione per l Insegnamento della Fisica Giochi di Anacleto Associazione per l Insegnamento della Fisica Giochi di Anacleto IN LABORATORIO 8 Maggio 26 Istruzioni per l allestimento della prova Materiale riservato per i docenti LA DENSITÀ DELL OLIO Presentazione

Dettagli

Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore

Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore 13.1: Introduzione L analisi dei due capitoli precedenti ha fornito tutti i concetti necessari per affrontare l argomento di questo capitolo:

Dettagli

Questionario. figura il filo si rompe. Quale traiettoria segue la boccia?

Questionario. figura il filo si rompe. Quale traiettoria segue la boccia? Questionario 1) Due palline metalliche hanno le stesse dimensioni, ma una pesa il doppio dell altra. Le due palline vengono lasciate cadere contemporaneamente dal tetto di un edificio di due piani. Il

Dettagli

Il galleggiamento. Attività n.1 Storie di pesci, bambini e zattere. Attività n.2 Il gioco del galleggia non galleggia

Il galleggiamento. Attività n.1 Storie di pesci, bambini e zattere. Attività n.2 Il gioco del galleggia non galleggia Il Approccio fenomenologico, prima parte Ipotesi di lavoro per il laboratorio di didattica della fisica nella formazione primaria 1 2 Attività n.1 Storie di pesci, bambini e zattere Richiamo di esperienze

Dettagli

Capitolo 4. Elasticità. Principi di economia (seconda edizione) Robert H. Frank, Ben S. Bernanke. Copyright 2007 - The McGraw-Hill Companies, srl

Capitolo 4. Elasticità. Principi di economia (seconda edizione) Robert H. Frank, Ben S. Bernanke. Copyright 2007 - The McGraw-Hill Companies, srl Capitolo 4 Elasticità In questa lezione introdurremo il concetto di elasticità: un indicatore dell entità con cui domanda e offerta reagiscono a variazioni di prezzo, reddito ed altri elementi. Nella lezione

Dettagli

RISCHIO E CAPITAL BUDGETING

RISCHIO E CAPITAL BUDGETING RISCHIO E CAPITAL BUDGETING Costo opportunità del capitale Molte aziende, una volta stimato il loro costo opportunità del capitale, lo utilizzano per scontare i flussi di cassa attesi dei nuovi progetti

Dettagli

LE TORRI: DISCOVERY e COLUMBIA

LE TORRI: DISCOVERY e COLUMBIA LE TORRI: DISCOVERY e COLUMBIA Osservazioni e misure a bordo Le tue sensazioni e l accelerometro a molla 1) Nelle due posizioni indicate dalle frecce indica le sensazioni ricevute rispetto al tuo peso

Dettagli

Economia Applicata ai sistemi produttivi. 06.05.05 Lezione II Maria Luisa Venuta 1

Economia Applicata ai sistemi produttivi. 06.05.05 Lezione II Maria Luisa Venuta 1 Economia Applicata ai sistemi produttivi 06.05.05 Lezione II Maria Luisa Venuta 1 Schema della lezione di oggi Argomento della lezione: il comportamento del consumatore. Gli economisti assumono che il

Dettagli

PICCOLI EINSTEIN. Il liceo Einstein apre le porte dei propri laboratori per le classi delle scuole medie

PICCOLI EINSTEIN. Il liceo Einstein apre le porte dei propri laboratori per le classi delle scuole medie PICCOLI EINSTEIN Il liceo Einstein apre le porte dei propri laboratori per le classi delle scuole medie DESCRIZIONE DEL PROGETTO: Il liceo scientifico Einstein, sito in via Pacini 28, propone alle singole

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO BARBERINO MUGELLO

ISTITUTO COMPRENSIVO BARBERINO MUGELLO IL PESO percorso didattico scuola primaria Sperimentazione didattica ISTITUTO COMPRENSIVO BARBERINO MUGELLO I bambini utilizzano spontaneamente il concetto di pesante? Collochiamo su un banco alcuni oggetti:

Dettagli

Note a cura di M. Martellini e M. Zeni

Note a cura di M. Martellini e M. Zeni Università dell Insubria Corso di laurea Scienze Ambientali FISICA GENERALE Lezione 6 Energia e Lavoro Note a cura di M. Martellini e M. Zeni Queste note sono state in parte preparate con immagini tratte

Dettagli

Termodinamica: legge zero e temperatura

Termodinamica: legge zero e temperatura Termodinamica: legge zero e temperatura Affrontiamo ora lo studio della termodinamica che prende in esame l analisi dell energia termica dei sistemi e di come tale energia possa essere scambiata, assorbita

Dettagli

VITA DA RIFIUTI 2. Elisabetta Caroti. Titolo: Autore: Percorsi didattici associati: 1. Trasformazioni fisiche. 2. Trasformazioni chimiche

VITA DA RIFIUTI 2. Elisabetta Caroti. Titolo: Autore: Percorsi didattici associati: 1. Trasformazioni fisiche. 2. Trasformazioni chimiche Titolo: VITA DA RIFIUTI 2 Autore: Elisabetta Caroti Percorsi didattici associati: 1. Trasformazioni fisiche 2. Trasformazioni chimiche 3. In un pugno di terra AVVERTENZA: Le domande che seguono si ispirano

Dettagli

VERIFICA DELLA LEGGE DI MALUS E MISURA DELLA CONCENTRAZIONE DI UNA SOLUZIONE CON DUE POLAROIDI

VERIFICA DELLA LEGGE DI MALUS E MISURA DELLA CONCENTRAZIONE DI UNA SOLUZIONE CON DUE POLAROIDI VERIFICA DELLA LEGGE DI MALUS E MISURA DELLA CONCENTRAZIONE DI UNA SOLUZIONE CON DUE POLAROIDI A) VERIFICA DELLA LEGGE DI MALUS L intensità luminosa trasmessa da un sistema costituito da due polaroidi

Dettagli

Corso di Componenti e Impianti Termotecnici LE RETI DI DISTRIBUZIONE PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE

Corso di Componenti e Impianti Termotecnici LE RETI DI DISTRIBUZIONE PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE LE RETI DI DISTRIBUZIONE PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE 1 PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE Sono le perdite di carico (o di pressione) che un fluido, in moto attraverso un condotto, subisce a causa delle resistenze

Dettagli

F S V F? Soluzione. Durante la spinta, F S =ma (I legge di Newton) con m=40 Kg.

F S V F? Soluzione. Durante la spinta, F S =ma (I legge di Newton) con m=40 Kg. Spingete per 4 secondi una slitta dove si trova seduta la vostra sorellina. Il peso di slitta+sorella è di 40 kg. La spinta che applicate F S è in modulo pari a 60 Newton. La slitta inizialmente è ferma,

Dettagli

USO DI EXCEL CLASSE PRIMAI

USO DI EXCEL CLASSE PRIMAI USO DI EXCEL CLASSE PRIMAI In queste lezioni impareremo ad usare i fogli di calcolo EXCEL per l elaborazione statistica dei dati, per esempio, di un esperienza di laboratorio. Verrà nel seguito spiegato:

Dettagli

Interesse, sconto, ratei e risconti

Interesse, sconto, ratei e risconti 129 Interesse, sconto, ratei e risconti Capitolo 129 129.1 Interesse semplice....................................................... 129 129.1.1 Esercizio per il calcolo dell interesse semplice........................

Dettagli

Statica e dinamica dei fluidi. A. Palano

Statica e dinamica dei fluidi. A. Palano Statica e dinamica dei fluidi A. Palano Fluidi perfetti Un fluido perfetto e incomprimibile e indilatabile e non possiede attrito interno. Forza di pressione come la somma di tutte le forze di interazione

Dettagli

LA FORZA. Il movimento: dal come al perché

LA FORZA. Il movimento: dal come al perché LA FORZA Concetto di forza Principi della Dinamica: 1) Principio d inerzia 2) F=ma 3) Principio di azione e reazione Forza gravitazionale e forza peso Accelerazione di gravità Massa, peso, densità pag.1

Dettagli

Laboratorio di Fisica 3 Ottica 2. Studenti: Buoni - Giambastiani - Leidi Gruppo: G09

Laboratorio di Fisica 3 Ottica 2. Studenti: Buoni - Giambastiani - Leidi Gruppo: G09 Laboratorio di Fisica 3 Ottica 2 Studenti: Buoni - Giambastiani - Leidi Gruppo: G09 24 febbraio 2015 1 Lunghezza d onda di un laser He-Ne 1.1 Scopo dell esperienza Lo scopo dell esperienza è quello di

Dettagli

Osservatorio SosTariffe.it Telefonia Mobile

Osservatorio SosTariffe.it Telefonia Mobile Osservatorio SosTariffe.it Telefonia Mobile TARIFFE IN PORTABILITA DEL NUMERO: ANALISI SUL RISPARMIO CHE SI OTTIENE EFFETTUANDO IL PASSAGGIO DEL NUMERO AD UN ALTRO OPERATORE SIA PER ABBONAMENTI CHE PER

Dettagli

MASSA PESO DENSITÀ PESO SPECIFICO

MASSA PESO DENSITÀ PESO SPECIFICO LEZIONE N. 9 1 In questa lezione trattereo di: VOLUMA, MASSA, PESO, DENSITÀ, PESO SPECIFICO VOLUME Il volue è inteso coe spazio occupato da un corpo in 3 diensioni. L unità di isura del volue nel S.I.

Dettagli

Scheda di Lavoro Studio della seconda legge della dinamica

Scheda di Lavoro Studio della seconda legge della dinamica Scheda di Lavoro Studio della seconda legge della dinamica NOME.. SCUOLA.. COGNOME. CLASSE DATA. FASE 1 Verificare che una forza costante produce un'accelerazione costante A) Fissare il valore della massa

Dettagli

BONIFICA ACUSTICA: URTI E IMPATTI. Bonifica acustica_moduloj1_rev_3_10_03

BONIFICA ACUSTICA: URTI E IMPATTI. Bonifica acustica_moduloj1_rev_3_10_03 BONIFICA ACUSTICA: URTI E IMPATTI La potenza sonora che viene generata dall urto è proporzionale all energia a cinetica che possiede il corpo in movimento al momento dell urto; ; di conseguenza essa è

Dettagli

Microeconomia, Esercitazione 3 Effetto reddito, sostituzione, variazione compensativa, domanda di mercato, surplus del consumatore.

Microeconomia, Esercitazione 3 Effetto reddito, sostituzione, variazione compensativa, domanda di mercato, surplus del consumatore. Microeconomia, Esercitazione 3 Effetto reddito, sostituzione, variazione compensativa, domanda di mercato, surplus del consumatore. Dott. Giuseppe Francesco Gori Domande a risposta multipla ) Se nel mercato

Dettagli

DINAMICA. 1. La macchina di Atwood è composta da due masse m

DINAMICA. 1. La macchina di Atwood è composta da due masse m DINAMICA. La macchina di Atwood è composta da due masse m e m sospese verticalmente su di una puleggia liscia e di massa trascurabile. i calcolino: a. l accelerazione del sistema; b. la tensione della

Dettagli

1. Introduzione. 2. Simulazioni elettromagnetiche per la misura del SAR

1. Introduzione. 2. Simulazioni elettromagnetiche per la misura del SAR Relazione Tecnica Analisi simulative e misure con termocamera relative al confronto tra l utilizzo di un telefono smartphone in assenza e in presenza di dispositivo distanziatore EWAD Annamaria Cucinotta

Dettagli

Termodinamica. Sistema termodinamico. Piano di Clapeyron. Sistema termodinamico. Esempio. Cosa è la termodinamica? TERMODINAMICA

Termodinamica. Sistema termodinamico. Piano di Clapeyron. Sistema termodinamico. Esempio. Cosa è la termodinamica? TERMODINAMICA Termodinamica TERMODINAMICA Cosa è la termodinamica? La termodinamica studia la conversione del calore in lavoro meccanico Prof Crosetto Silvio 2 Prof Crosetto Silvio Il motore dell automobile trasforma

Dettagli

LABORATORIO DI CHIMICA GENERALE E INORGANICA

LABORATORIO DI CHIMICA GENERALE E INORGANICA UNIVERSITA DEGLI STUDI DI MILANO Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali Corso di Laurea Triennale in Chimica CORSO DI: LABORATORIO DI CHIMICA GENERALE E INORGANICA Docente: Dr. Alessandro Caselli

Dettagli

La spirale iperbolica: Fu descritta per la prima volta da Pierre Varignon (1654-1722). L equazione, espressa in coordinate polari, è del tipo:

La spirale iperbolica: Fu descritta per la prima volta da Pierre Varignon (1654-1722). L equazione, espressa in coordinate polari, è del tipo: Esistono delle forme geometriche che sono in grado, per complessi fattori psicologici non del tutto chiariti, di comunicarci un senso d equilibrio, di gradimento e di benessere. Tra queste analizzeremo

Dettagli

La propagazione delle onde luminose può essere studiata per mezzo delle equazioni di Maxwell. Tuttavia, nella maggior parte dei casi è possibile

La propagazione delle onde luminose può essere studiata per mezzo delle equazioni di Maxwell. Tuttavia, nella maggior parte dei casi è possibile Elementi di ottica L ottica si occupa dello studio dei percorsi dei raggi luminosi e dei fenomeni legati alla propagazione della luce in generale. Lo studio dell ottica nella fisica moderna si basa sul

Dettagli

Ai fini economici i costi di un impresa sono distinti principalmente in due gruppi: costi fissi e costi variabili. Vale ovviamente la relazione:

Ai fini economici i costi di un impresa sono distinti principalmente in due gruppi: costi fissi e costi variabili. Vale ovviamente la relazione: 1 Lastoriadiun impresa Il Signor Isacco, che ormai conosciamo per il suo consumo di caviale, decide di intraprendere l attività di produttore di caviale! (Vuole essere sicuro della qualità del caviale

Dettagli

Esercitazione VIII - Lavoro ed energia II

Esercitazione VIII - Lavoro ed energia II Esercitazione VIII - Lavoro ed energia II Forze conservative Esercizio Una pallina di massa m = 00g viene lanciata tramite una molla di costante elastica = 0N/m come in figura. Ammesso che ogni attrito

Dettagli

Perché il logaritmo è così importante?

Perché il logaritmo è così importante? Esempio 1. Perché il logaritmo è così importante? (concentrazione di ioni di idrogeno in una soluzione, il ph) Un sistema solido o liquido, costituito da due o più componenti, (sale disciolto nell'acqua),

Dettagli

Aprile (recupero) tra una variazione di velocità e l intervallo di tempo in cui ha luogo.

Aprile (recupero) tra una variazione di velocità e l intervallo di tempo in cui ha luogo. Febbraio 1. Un aereo in volo orizzontale, alla velocità costante di 360 km/h, lascia cadere delle provviste per un accampamento da un altezza di 200 metri. Determina a quale distanza dall accampamento

Dettagli

Progetto La fisica nelle attrazioni Attrazione NIAGARA Dati Utili

Progetto La fisica nelle attrazioni Attrazione NIAGARA Dati Utili Progetto La fisica nelle attrazioni Attrazione NIAGARA Dati Utili Angolo di risalita = 25 Altezza massima della salita = 25,87 m Altezza della salita nel tratto lineare (fino all ultimo pilone di metallo)

Dettagli

Il concetto di valore medio in generale

Il concetto di valore medio in generale Il concetto di valore medio in generale Nella statistica descrittiva si distinguono solitamente due tipi di medie: - le medie analitiche, che soddisfano ad una condizione di invarianza e si calcolano tenendo

Dettagli

Prova scritta di Fisica Generale I Corso di studio in Astronomia 22 giugno 2012

Prova scritta di Fisica Generale I Corso di studio in Astronomia 22 giugno 2012 Prova scritta di Fisica Generale I Corso di studio in Astronomia 22 giugno 2012 Problema 1 Due carrelli A e B, di massa m A = 104 kg e m B = 128 kg, collegati da una molla di costante elastica k = 3100

Dettagli

Progetto La fisica nelle attrazioni Attrazione ISPEED

Progetto La fisica nelle attrazioni Attrazione ISPEED Progetto La fisica nelle attrazioni Attrazione ISPEED Dati utili Lunghezza del treno: 8,8 m Durata del percorso: 55 s Lunghezza del percorso: 1200 m Massa treno a pieno carico: 7000 kg Altezza della prima

Dettagli

GESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 10. Angelo Bonomi

GESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 10. Angelo Bonomi GESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 10 Angelo Bonomi CONSIDERAZIONI SUL MONITORAGGIO Un monitoraggio ottimale dipende dalle considerazioni seguenti:

Dettagli

Più processori uguale più velocità?

Più processori uguale più velocità? Più processori uguale più velocità? e un processore impiega per eseguire un programma un tempo T, un sistema formato da P processori dello stesso tipo esegue lo stesso programma in un tempo TP T / P? In

Dettagli

Errori di una misura e sua rappresentazione

Errori di una misura e sua rappresentazione Errori di una misura e sua rappresentazione Il risultato di una qualsiasi misura sperimentale è costituito da un valore numerico (con la rispettiva unità di misura) ed un incertezza (chiamata anche errore)

Dettagli

Verifica sperimentale del principio di conservazione dell'energia meccanica totale

Verifica sperimentale del principio di conservazione dell'energia meccanica totale Scopo: Verifica sperimentale del principio di conservazione dell'energia meccanica totale Materiale: treppiede con morsa asta millimetrata treppiede senza morsa con due masse da 5 kg pallina carta carbone

Dettagli

1996: il prezzo salì a $5.00 per bushel con contestazioni sui vecchi contratti

1996: il prezzo salì a $5.00 per bushel con contestazioni sui vecchi contratti MICRO ECONOMIA Analisi della Domanda e dell Offerta 1. Motivazioni 2. Definizione di Mercati Competitivi 3. La Funzione di Domanda di Mercato 4. La Funzione di Offerta di Mercato 5. Equilibrio e sue caratteristiche

Dettagli

Appunti sulla Macchina di Turing. Macchina di Turing

Appunti sulla Macchina di Turing. Macchina di Turing Macchina di Turing Una macchina di Turing è costituita dai seguenti elementi (vedi fig. 1): a) una unità di memoria, detta memoria esterna, consistente in un nastro illimitato in entrambi i sensi e suddiviso

Dettagli

1. Scopo dell esperienza.

1. Scopo dell esperienza. 1. Scopo dell esperienza. Lo scopo di questa esperienza è ricavare la misura di tre resistenze il 4 cui ordine di grandezza varia tra i 10 e 10 Ohm utilizzando il metodo olt- Amperometrico. Tale misura

Dettagli

Acqua azzurra, acqua chiara. Istituto Comprensivo della Galilla Scuola Media Dessì - Ballao

Acqua azzurra, acqua chiara. Istituto Comprensivo della Galilla Scuola Media Dessì - Ballao Acqua azzurra, acqua chiara Istituto Comprensivo della Galilla Scuola Media Dessì - Ballao Proprietà fisiche Ecosistemi acquatici Origine della vita Ciclo dell acqua Acqua Scoperte Sensazioni Leggi La

Dettagli

L età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato

L età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato Premessa Corso-concorso ordinario L età dei vincitori La presenza femminile Corso-concorso riservato L età dei vincitori La presenza femminile Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato

Dettagli

2. La disequazione 9 (3x 2 + 2) > 16 (x - 3) è soddisfatta: A) sempre B) solo per x < 0 C) solo per x > 2/3 D) mai E) solo per x < 2/3

2. La disequazione 9 (3x 2 + 2) > 16 (x - 3) è soddisfatta: A) sempre B) solo per x < 0 C) solo per x > 2/3 D) mai E) solo per x < 2/3 MATEMATICA 1. Per quali valori di x è x 2 > 36? A) x > - 6 B) x < - 6, x > 6 C) - 6 < x < 6 D) x > 6 E) Nessuno 2. La disequazione 9 (3x 2 + 2) > 16 (x - 3) è soddisfatta: A) sempre B) solo per x < 0 C)

Dettagli

SISTEMA BINARIO DI DUE LIQUIDI VOLATILI TOTALMENTE MISCIBILI che seguono Raoult

SISTEMA BINARIO DI DUE LIQUIDI VOLATILI TOTALMENTE MISCIBILI che seguono Raoult SISTEM INRIO DI DUE IQUIDI OTII MENTE MISCIII che seguono Raoult Consideriamo due liquidi e totalmente miscibili di composizione χ e χ presenti in un contenitore ad una certa temperatura T=T 1. o strato

Dettagli

CAPACITÀ DI PROCESSO (PROCESS CAPABILITY)

CAPACITÀ DI PROCESSO (PROCESS CAPABILITY) CICLO DI LEZIONI per Progetto e Gestione della Qualità Facoltà di Ingegneria CAPACITÀ DI PROCESSO (PROCESS CAPABILITY) Carlo Noè Università Carlo Cattaneo e-mail: cnoe@liuc.it 1 CAPACITÀ DI PROCESSO Il

Dettagli

Carlo Ferrero Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica (I.N.RI.M.) Torino

Carlo Ferrero Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica (I.N.RI.M.) Torino Misurazione della forza: i campioni e la taratura dei trasduttori Carlo Ferrero Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica (I.N.RI.M.) Torino 1 Come si definisce il vettore forza F = m. a 1 newton è la

Dettagli

Capitolo 1 ( Cenni di chimica/fisica di base ) Pressione

Capitolo 1 ( Cenni di chimica/fisica di base ) Pressione PRESSIONE: La pressione è una grandezza fisica, definita come il rapporto tra la forza agente ortogonalmente 1 su una superficie e la superficie stessa. Il suo opposto (una pressione con verso opposto)

Dettagli

Macroeconomia, Esercitazione 2.

Macroeconomia, Esercitazione 2. Macroeconomia, Esercitazione 2. A cura di Giuseppe Gori e Gianluca Antonecchia (gianluca.antonecchia@studio.unibo.it) 1.1 Domanda e Offerta aggregate/1 In un sistema economico privo di settore pubblico,

Dettagli

Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni

Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni 25.1: Introduzione In questo capitolo la teoria economica discussa nei capitoli 23 e 24 viene applicata all analisi dello scambio del rischio nel

Dettagli

DEFINIZIONE Una grandezza fisica è una classe di equivalenza di proprietà fisiche che possono essere misurate mediante un rapporto.

DEFINIZIONE Una grandezza fisica è una classe di equivalenza di proprietà fisiche che possono essere misurate mediante un rapporto. «Possiamo conoscere qualcosa dell'oggetto di cui stiamo parlando solo se possiamo eseguirvi misurazioni, per descriverlo mediante numeri; altrimenti la nostra conoscenza è scarsa e insoddisfacente.» (Lord

Dettagli

Programmazione modulare 2015-16

Programmazione modulare 2015-16 Programmazione modulare 2015-16 ndirizzo: BEO Disciplina: FS lasse: Prime 1 1B 1 1G Ore settimanali previste: 3 (2 ore eoria - 1 ora Laboratorio) OPEEZE itolo odulo POLO Ore previste per modulo Periodo

Dettagli

LICEO SCIENTIFICO STATALE AUGUSTO RIGHI BOLOGNA

LICEO SCIENTIFICO STATALE AUGUSTO RIGHI BOLOGNA MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER L'EMILIA ROMAGNA LICEO SCIENTIFICO STATALE AUGUSTO RIGHI BOLOGNA SOSPENSIONE del giudizio anno scolastico 2012/13: INDICAZIONI LAVORO

Dettagli

L EQUILIBRIO 1. L EQUILIBRIO DEI SOLIDI. Il punto materiale e il corpo rigido. L equilibrio del punto materiale

L EQUILIBRIO 1. L EQUILIBRIO DEI SOLIDI. Il punto materiale e il corpo rigido. L equilibrio del punto materiale L EQUILIBRIO 1. L EQUILIBRIO DEI SOLIDI Il punto materiale e il corpo rigido Un corpo è in equilibrio quando è fermo e continua a restare fermo. Si intende, per punto materiale, un oggetto così piccolo

Dettagli

L E L E G G I D E I G A S P A R T E I

L E L E G G I D E I G A S P A R T E I L E L E G G I D E I G A S P A R T E I Variabili di stato Equazioni di stato Legge di Boyle Pressione, temperatura, scale termometriche Leggi di Charles/Gay-Lussac Dispense di Chimica Fisica per Biotecnologie

Dettagli

[ Analisi della. concentrazione] di Luca Vanzulli. Pag. 1 di 1

[ Analisi della. concentrazione] di Luca Vanzulli. Pag. 1 di 1 [ Analisi della concentrazione] di Luca Vanzulli Pag. 1 di 1 LA CONCENTRAZIONE NELL ANALISI DELLE VENDITE L analisi periodica delle vendite rappresenta un preziosissimo indicatore per il monitoraggio del

Dettagli

LA LEGGE DI GRAVITAZIONE UNIVERSALE

LA LEGGE DI GRAVITAZIONE UNIVERSALE GRAVIMETRIA LA LEGGE DI GRAVITAZIONE UNIVERSALE r La legge di gravitazione universale, formulata da Isaac Newton nel 1666 e pubblicata nel 1684, afferma che l'attrazione gravitazionale tra due corpi è

Dettagli

GIOCHI MATEMATICI PER LA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO ANNO SCOLASTICO 2011-2012

GIOCHI MATEMATICI PER LA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO ANNO SCOLASTICO 2011-2012 GIOCHI MATEMATICI PER LA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO ANNO SCOLASTICO 2011-2012 L unità di Milano Città Studi del Centro matematita propone anche per l a.s. 2011-2012 una serie di problemi pensati per

Dettagli

PROBLEMA 1. Soluzione

PROBLEMA 1. Soluzione PROBLEMA 1 Prendendo come riferimento la pressione atmosferica di 1013 mbar agente sulla superficie libera di un corso d acqua, risulta che la pressione idrostatica sott acqua raddoppia a una profondità

Dettagli

Indice. Presentazione. Controllo qualità. Applicazioni. Descrizione tecnica. Molla a gas 16-1. Molla a gas 16-2. Molla a gas 16-4.

Indice. Presentazione. Controllo qualità. Applicazioni. Descrizione tecnica. Molla a gas 16-1. Molla a gas 16-2. Molla a gas 16-4. Indice 2 Presentazione 3 Controllo qualità 4 Applicazioni 5 Descrizione tecnica 7 Molla a gas 16-1 8 Molla a gas 16-2 9 Molla a gas 16-4 10 Molla a gas 16-6 11 Attacchi 12 Supporti 1 Applicazioni Le

Dettagli

. Si determina quindi quale distanza viene percorsa lungo l asse y in questo intervallo di tempo: h = v 0y ( d

. Si determina quindi quale distanza viene percorsa lungo l asse y in questo intervallo di tempo: h = v 0y ( d Esercizio 1 Un automobile viaggia a velocità v 0 su una strada inclinata di un angolo θ rispetto alla superficie terrestre, e deve superare un burrone largo d (si veda la figura, in cui è indicato anche

Dettagli

Sono state usate altre scale ma sono tutte in disuso (Reamur e Rankine ad esempio).

Sono state usate altre scale ma sono tutte in disuso (Reamur e Rankine ad esempio). Le scale termometriche (UbiMath) - 1 Scale termometriche La temperatura di un corpo non dipende dalle nostre sensazioni. Le sensazioni di caldo e freddo dipendono dal calore che i vari oggetti scambiano

Dettagli

FENOMENI DI SUPERFICIE 1 Un possibile percorso: LA TENSIONE SUPERFICIALE Scheda esperienza 1

FENOMENI DI SUPERFICIE 1 Un possibile percorso: LA TENSIONE SUPERFICIALE Scheda esperienza 1 PIANO ISS P r e s i d i o M I L A N O I s t i t u t o T e c n i c o I n d u s t r i a l e S t a t a l e L i c e o S c i e n t i f i c o T e c n o l o g i c o E t t o r e M o l i n a r i Via Crescenzago,

Dettagli

Domande a scelta multipla 1

Domande a scelta multipla 1 Domande a scelta multipla Domande a scelta multipla 1 Rispondete alle domande seguenti, scegliendo tra le alternative proposte. Cercate di consultare i suggerimenti solo in caso di difficoltà. Dopo l elenco

Dettagli