Prevenzione oncologica. Medicina Generale 3 anno Dr Fabrizio Germini
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1 Prevenzione oncologica Medicina Generale 3 anno Dr Fabrizio Germini
2 Insegnare? Far nascere domande legittime Abbiamo un compito
3 Obiettivi oncologici RIDURRE LA MORTALITA Aumentare la sopravvivenza Migliorare la qualità di vita
4 Oncologia e MMG PREVENZIONE PRIMARIA DIAGNOSI PRECOCE Sinergia con specialisti AFFIANCARE E SOSTENERE IL PTE Monitorarne la salute durante la terapia EFFETTUARE UN F.U. APPROPRIATO CURARE LA PERSONA MALATA ANCHE QUANDO NON PUO GUARIRE
5 Tumori evitabili? In Europa ogni anno circa casi di cr Potrebbero essere prevenuti adottando stili di vita corretti.la ricerca riguarda 11 tipi di cr in 28 paesi europei. Tra gli uomini annualmente -59% Tra le donne -45% Int.J Cancer 2007; 120: 1336
6 Prevenzione primaria INTERVENTO SU F.R. MODIFICABILI Affidandosi alle evidenze più consolidate Usando strategie efficaci proprie della professione: counselling,medicina opportunistica e di iniziativa Perché le decisioni siano condivise,comprese nelle motivazioni,accolte nelle difficoltà Valendosi della conoscenza globale delle persone assistite
7 Quali sono? Elenchiamo i FR conosciuti per i diversi tumori
8 Fattori di rischio COLON PANCREAS VESCICA RENE PROSTATA MAMMELLA POLMONE FUMO SI SI SI SI si SI ALCOOL si SI OBESITA SI si SI SI SI SEDENTA RIETA SI si AC.GRAS SI SAT. SI si si si IPERTEN SIONE T.ORM. SOSTIT. SI SI
9 RISCHIO AMBIENTALE E LAVORATIVO ESISTONO OLTRE 50 AGENTI CON SUFFICIENTE EVIDENZA DI CANCEROGENICITA A CUI VENGONO ESPOSTI LAVORATORI DI DIVERSI AMBITI ORGANI BERSAGLIO SONO PER LO PIU ORGANI URINARI,POLMONE,PELLE, TESSUTO EMOPOIETICO ATTUALMENTE LA MG HA UN RUOLO MOLTO MARGINALE SU QUESTO AMBITO SPECIFICO DELLA MEDICINA DEL LAVORO
10 FATTORI DI RISCHIO PROBABILI STOMACO: ac.grassi e carboidrati RENE: carboidrati e proteine PROSTATA : diabete UTERO:fumo,alcool,obesità,ter.ormonale sostitutiva e contraccetiva OVAIO:ter ormonale sostitutiva MAMMELLA:contracc orali? COLON: diabete?
11 Il MMG Ha una popolazione limitata e abbastanza stabile di assistiti Li riceve in orario di ambulatorio o li visita a domicilio Svolge una attività di prevenzione diagnosi e cura
12 È difficile In una realtà abbastanza stabile e conosciuta è comunque difficile : Comprendere Essere in empatia Comunicare efficacemente Consigliare Accompagnare e sostenere il cambiamento Anche solo la assunzione di una terapia
13 È possibile se Teniamo conto della persona Delle sue emozioni Dei suoi progetti Delle sue necessità Del contesto socio-familiare Della sua cultura Delle sue possibilità reali Cerchiamo il consenso
14 È possibile se Siamo consapevoli della nostra professionalità Delle nostre risorse e dei nostri limiti Delle nostre emozioni Delle priorità del nostro lavoro Del mandato che abbiamo Sappiamo scegliere obiettivi possibili Sappiamo indirizzare ai servizi esistenti
15 Fattori protettivi FRUTTA E VERDURE per STOMACO E COLON rene polmone AC GRASSI POLINSATURI per MAMMELLA, stomaco FIBRE,FERM LATTICI, LATTE,VIT D, FANS,A.FISICA T.ORM.SOST colon F.LATTICI E LATTE polmone STOP FUMO VESCICA POLMONE Molti liquidi: VESCICA CAROTENOIDI E VIT C STOMACO CAROTENOIDI: rene prostata mammella polmone VIT C polmone CONTRACC ORALI OVAIO mammella CERVICE UTER VACCINO ANTI HPV
16 PREVENZIONE Non fumare, se fumi, smetti. Se non riesci a smettere, non fumare in presenza di non fumatori. Evita l'obesità. Fai ogni giorno attività fisica. Mangia ogni giorno frutta e verdura: almeno cinque porzioni. Limita il consumo di alimenti contenenti grassi di origine animale. Se bevi alcolici, che siano birra, vino o liquori, modera il loro consumo a due bicchieri al giorno se sei uomo, ad uno se sei donna. Presta attenzione all'eccessiva esposizione al sole. E' di importanza fondamentale proteggere bambini ed adolescenti. Gli individui che hanno la tendenza a scottarsi al sole devono proteggersi per tutta la vita dall'eccessiva esposizione. Osserva scrupolosamente le raccomandazioni per prevenire l'esposizione ad agenti cancerogeni noti. Rivolgersi a un medico se si nota pesenza di: tumefazione, ferita che non guarisce, neo che cambia forma, sanguinamenti anormali; persistenza di sintomi quali tosse, raucedine, acidità di stomaco, difficoltà a deglutire, perdita di peso, modifica delle abitudini intestinali o urinarie. Per le donne dai 25 anni in su, screening per il carcinoma della cervice uterina. Per le donne sopra i 50 anni, screening per il carcinoma mammario. Per individui con più di 50 anni, screening per il cancro colon rettale. Partecipa ai programmi di vaccinazione contro l'epatite B.(Veronesi 2005)
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18 FAMILIARITA Per la pratica della medicina generale è importante tenere conto della familiarità dei tumori più comuni: ad esempio mammella e colon retto dove si può identificare una coorte di assistiti da informare e sottoporre ad accertamenti mirati.
19 SCREENING Lo screening è un esame sistematico, condotto con mezzi clinici strumentali o di laboratorio per individuare una malattia in una fase pre clinica o precursori della malattia nella popolazione generale o in un suo sottogruppo. Un programma di screening organizzato è un processo complesso, che agisce su una popolazione asintomatica invitata attivamente a sottoporsi al test. E necessario che ne sia stata provata l efficacia in termini di riduzione della mortalità della patologia oggetto dell intervento,che sia controllato nella qualità. La sua realizzazione richiede adeguata informazione della popolazione sugli obiettivi, sugli aspetti positivi e sui rischi presenti
20 Ruolo del mmg Tutti gli studi effettuati dimostrano che lo screening funziona molto meglio se coinvolge i mmg che rappresentano il punto di riferimento per il cittadino per ottenere consigli sulla propria salute e sui programmi di prevenzione. I mmg possono farsi carico di contribuire alla selezione della popolazione da invitare, alla informazione capillare e il counselling alla popolazione positiva
21 BIOMARCATORI??
22 PROSTATA NON APPROVTO ANTICIPAZIONE DIAGNOSTICA TUMORI POCO AGGRESSIVI NON RILEVANTE SULLA MORTALITA STRESS ECCESSIVO SENZA EFFICACIA SOVRAIMPIEGO DIAGNOSTICO
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24 CERVICE Da 25 a 64 anni ogni 3 anni CONSOLIDATO RIDUCE INCIDENZA E MORTALITA SI PUO MIGLIORARE LA ADESIONE SI DEVONO INTEGRARE I DIVERSI SOGGETTI CHE ANALIZZANO VACCINO ANTI HPV
25 mammella E la neoplasia più frequente nelle donne e la principale causa di morte oncologica 730 nuovi casi in Umbria in un anno 156 su Rischio aumenta con l età a partire dai 40 anni, si ammala 1 donna su 11, ne muore 1 su 50
26 Rischio cr mammario Familiarità: iniziare mammografia annuale dai 40 anni BRCA1-2( es,clinico semestrale,eco mammografia e RM annuali) dopo i 25 anni? Chemioprofilassi con raloxifene? Pregresso tumore mammario Biopsia con iperplasia atipica Primiparità > 30 anni
27 MAMMELLA ANNI circa il 50% dei tumori mamm Proposta la estensione a decade precedente 13-15% dei casi E dopo i 70? Servizi paralizzati? Mal calibrati? R.AO. Accesso per diagnosi fuori screening Funzione educativa Migliore integrazione e scambio dati per valutaz efficacia: quante nuove diagnosi o recidive fra un controllo e l altro?
28 mammella Quante donne sottoposte a screening per prevenire una morte da k mammario? Da 553 a 3468! Sarà importante la valutazione di qualità dei servizi, e la loro capacità di fornire dati
29 RAO LivelloB: 10 gg sopra 25 anni evidenza clinica di neoplasia, sospetta mastite carcinomatosa,secrezione ematica dal capezzolo, retrazione,eczema,distorsione, Noduli asimmetrici, duri irregolari, persistenti dopo mestruazione Livello D: 30 gg tutte le età mastite,dopo antibiotici, noduli o secrezioni senza le caratteristiche di malignità, persistenti dopo mestruazione -preparazione alla fecondazione assistita a tratt protesico o in attesa di iniziare ter ormonale sostitutiva Livello P:180 gg > 25 anni in follow up da prec tumore o con rischio genetico o familiare >40 anni, asintomatiche che non abbiamo fatto una mammografia nell ultimo anno
30 Colon retto S.O. METODO IMMUNOENZIAMTICO ALTA SENSIBILITA FACILE ESECUZIONE BASSO COSTO RUOLO DEL MMG(incoraggiamento, filtro) COMPLIANCE SERVIZIO ENDOSCOPICO ADEGUATO
31 Cr colorettale 4 causa di morte nel mondo 3 tumore per incidenza 9,4% m.-10,1% f casi in Italia morti Trieste al top mondiale, perché? L incidenza cresce con l età La sopravvivenza migliora con la precocità diagnostica 81% solo mucosa A sec Dukes 67% organi adiacenti B 43% linfonodi + C 10% metastasi D
32 SCREENING COLON RETTO NEL 65-90% DEI CASI VENGONO DIAGNOSTICATI LIVELLI A-B DI DUKES
33 Diagnosi Diagnosi istologica(attesa) Grading Stadiazione Scelte terapeutiche ( da parte di chi?) Attesa dell intervento delle terapie mediche e radio terapiche Sostegno
34 Comunicazione Cosa dire La verità Tutta la verità? La prognosi Chi sa la verità su ciò che sarà?
35 Durante la terapia Molta attività prescrittiva Occasione di incontro scambio sostegno Monitorare effetti dei farmaci e stato di salute Visitare, riprendere confidenza, educare a controllarsi Tenere contatti con oncologi Collaborare con diverse competenze Restare in campo, a fianco del pte, della famiglia per poter essere riferimento La vita del pte, il lavoro, lo svago le preoccupazioni.
36 Follow up Finita la terapia si cambia ottica La guarigione si vive con attesa scandita dai controlli Chi controlla che cosa? Lo specialista, il mmg, la persona malata Fra un controllo e l altro? Quali esami,perché? con che frequenza Per quanto tempo Quali segnali di allarme e cosa fare
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