LE FAMIGLIE OMOGENITORIALI Relazioni familiari e Co- genitoriaità
|
|
- Giordano Bucci
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 UNIFE Psicologia Clinica Chiara Baiamonte LE FAMIGLIE OMOGENITORIALI Relazioni familiari e Co- genitoriaità
2 FAMIGLIE: un costrutto al plurale il termine famiglia rimanda alla casa, nella sua etimologia, non rimanda ad una dimensione biologica ma relazionale. ampiezza semantica che sottende una concezione legata alle funzioni più che alla rigida strutturazione di ruoli tra consanguinei Necessità di affermazione di una visione pluralista che restituisca dignità alle differenze in cui si esplicano le diverse modalità di fare famiglia oggi
3 La cultura delle differenze applicata allo studio delle dinamiche familiari costituisce l esito di un percorso di riflessione critica che passa attraverso: - L affermazione della depatologizzazione della diversità; - L individuazione dei punti di forza delle famiglie a struttura differente da quella nucleare tradizionale; - La sottolineatura delle specificità di forme familiari diverse
4 Genitorialità Funzione dell'essere umano autonoma e processuale pre-esistente all'atto di concepire. È la risultante delle funzioni di cura che un adulto rivolge a colui di cui si occupa È strettamente legata all'esperienza del figlio e alle rappresentazioni genitoriali È autonoma da:. generatività. coniugalità. condivisione spazi. orientamento sessuale CARATTERISTICHE - provvedere all'altro - garantire protezione e cura - entrare in risonanza affettiva - garantire regolazione - dare limiti - prevedere il raggiungimento di tappe evolutive
5 OMOGENITORIALITA Genitorialità esercitata dalle persone omosessuali. E una realtà ampiamente esistente nella pluralità delle costellazioni familiari presenti nella società attuale. In Italia, secondo l indagine MoDiDi, nel 2005 il 17,7% degli uomini gay e il 20,5% delle donne lesbiche con più di 40 anni, ha almeno un figlio. In tutte le fasce d età, il 5% degli uomini gay e il 4,9% delle donne lesbiche del campione dichiara di avere almeno un figlio.
6 OMOGENITORIALITA In tutte le fasce d età, il 5% degli uomini gay e il 4,9% delle donne lesbiche del campione dichiara di avere almeno un figlio. Secondo i dati statistici nazionali italiani ed europei, circa il 5% della popolazione adulta italiana ha un orientamento omo-bisessuale e gli omosessuali italiani sono circa 5 milioni. Se ne evince che ci siano in Italia circa persone omosessuali con almeno un figlio. Nel nostro Paese, sempre nel 2005, sono stati stimati circa minori che vivono con almeno un genitore omosessuale, la maggior parte nati all interno di relazioni eterosessuali precedenti.
7 OMOGENITORIALITA Nel 2005 si è formata inoltre Famiglie Arcobaleno, una associazione di genitori omosessuali a livello nazionale che si occupa di omogenitorialità, e che ha nel suo statuto l obiettivo del confronto e del dialogo con le istituzioni. L'Associazione conta circa un migliaio di iscritti, di cui circa la metà ha figli, ed un altra metà è costituita da aspiranti genitori.
8 OMOGENITORIALITA Benché il numero di famiglie omogenitoriali sia dunque sostanzioso, in Italia queste famiglie non sono riconosciute a livello formale e legislativo; si tratta pertanto di un ossimoro alquanto bizzarro, una realtà esistente e presente nel territorio nazionale, ma allo stesso tempo inesistente dal punto di vista dei diritti civili.
9 Stereotipi nei confronti di famiglie omogenitoriali L'idea che una persona omosessuale possa essere un buon genitore incontra molte resistenze, e per alcuni non è neppure pensabile. Le obiezioni più frequenti: I figli devono avere una mamma e un papà! Una coppia omosessuale che desidera un figlio non ha fatto i conti con i limiti imposti dalla natura Lesbiche e gay non sono in grado di crescere un figlio Il figlio di due gay avrà un sacco di problemi e lo prenderanno tutti in giro! Una lesbica non ha istinto materno Le relazioni omosessuali sono meno stabili di quelle eterosessuali e non offrono garanzia di continuità familiare I figli di omosessuali hanno più problemi psicologici di quelli di eterosessuali I figli di persone omosessuali diventano omosessuali
10 Contesti clinici con persone gay e lesbiche: contenuti rispetto alla genitorialità Senso di impotenza rispetto alle difficoltà di avere figli Rabbia per le discriminazioni subite Timore di non ricevere supporto dalla comunità lgbt Senso di inadeguatezza ad essere genitore in quanto omosessuale Paura di non dare al bambino un ambiente familiare «normale» Senso di colpa per dare al bambino «un problema in più, quello di vere due genitori omosessuali» Competizione e/o rivalità con il partner su chi è il genitore più importante Gelosia, invidia e/o insicurezza nei confronti del partner che è genitore biologico
11 FAMIGLIE OMOGENITORIALI Famiglie omogenitoriali di prima costituzione famiglie in cui i figli nascono all interno di un progetto di coppia omosessuale Famiglie omogenitoriali di seconda costituzione famiglie ricostituite da precedenti relazione eterosessuali, dove sono stati concepiti i figli
12 Famiglie omogenitoriali di prima costituzione SPECIFICITA Progetto di genitorialità nato da coppia con genitori omossessuali o da single Procreazione raggiunta tramite tecniche di fecondazione o procreazione assistita (inseminazione o fivet con donatore, per le donne; GPA con portatrice e donatrice, per gli uomini) Co- genitore non riconosciuto dallo stato italiano
13 Famiglie omogenitoriali di seconda costituzione SPECIFICITA Famiglie ricostituite da precedenti relazione eterosessuale Figli avuti da precedente relazione eterosessuale Fronteggiamento della comunicazione con i figli (e nella società) Separazione e Affidamento dei figli
14 La negazione dell esistenza: assenza di diritti DIRITTI NEGATI IN ITALIA Matrimonio o unione civile (neppure nel caso di matrimoni contratti all estero Sentenza Cass. 4184/2012) Adozione, neppure nel caso di procedure riconosciute all estero Genitorialità sociale, neppure nel caso di situazioni riconosciute e certificate all estero La conseguenza: negazione del legame familiare. Per l ordinamento italiano la famiglia omogenitoriale non esiste.
15 La negazione dell esistenza: assenza di diritti Al co-genitore sono negati: - di prendere decisioni sanitarie e per vaccinazioni - permessi parentali - assegni familiari - ritiro dei figli da scuola - partecipazione agli organismi scolastici con diritto di voto -continuità affettiva con il minore in caso di separazione dal o di morte del genitore biologico - dovere di mantenimento - dovere di assistenza
16 La negazione dell esistenza: assenza di diritti Ai figli viene negato il diritto: - a essere mantenuti, assistiti, educati, istruiti dal genitore non biologico - ad avere garantita una continuità affettiva in caso perdesse il genitore legale in caso di separazione della coppia genitoriale o di morte del genitore biologico - acquisire la parentela da parte della co-mamma - di essere erede del co-genitore e dei suoi parenti, se non per testamento e solo sulla disponibile, ma con differente trattamento tributario rispetto ai figli
17 Le ricerche La ricerca internazionale sulle famiglie omogenitoriali, nel corso degli anni, si è ampiamente concentrata su tre filoni di ricerca, che essenzialmente ripercorrevano e riproducevano i pregiudizi culturali ancorati a queste famiglie : Le competenze genitoriali (I genitori omosessuali sono dei buoni genitori?) Il funzionamento familiare (Le famiglie omogenitoriali funzionano bene?) Lo sviluppo psicologico dei bambini figli di genitori omosessuali (I bambini figli di genitori omosessuali stanno bene?)
18 Le ricerche Buona parte delle obiezioni e dei pregiudizi più frequenti inerenti la genitorialità omosessuale viene condensata nel concetto è contro l interesse del bambino ma proprio l A.P.A. (American Psychoanalytic Association) ha sottolineato come sia interesse del bambino sviluppare un attaccamento verso genitori coinvolti, competenti e capaci di cure e responsabilità educative e che la valutazione di queste qualità genitoriali dovrebbe essere determinata senza pregiudizi rispetto all orientamento sessuale
19 Le ricerche L Associazione Italiana di Psicologia sottolinea la ricerca psicologica ha messo in evidenza che ciò che è importante per il benessere dei bambini è la qualità dell ambiente familiare che i genitori forniscono loro, indipendentemente dal fatto che essi siano conviventi, separati, risposati, single, dello stesso sesso (2011).
20 AIP, 2011 L Associazione Italiana di Psicologia ricorda che le affermazioni secondo cui i bambini, per crescere bene, avrebbero bisogno di una madre e di un padre, non trovano riscontro nella ricerca internazionale sul rapporto fra relazioni familiari e sviluppo psicosociale degli individui. I risultati delle ricerche psicologiche hanno da tempo documentato come il benessere psico-sociale dei membri dei gruppi familiari non sia tanto legato alla forma che il gruppo assume, quanto alla qualità dei processi e delle dinamiche relazionali che si attualizzano al suo interno. Ovvero: non sono né il numero né il genere dei genitori - adottivi o no che siano - a garantire di per sé le condizioni di sviluppo migliori per i bambini, bensì la loro capacità di assumere questi ruoli e le responsabilità educative che ne deriva
21 La ricerca psicologica ha messo in evidenza che ciò che è importante per il benessere dei bambini è la qualità dell ambiente familiare che i genitori forniscono loro, indipendentemente dal fatto che essi siano conviventi, separati, risposati, single, dello stesso sesso. I bambini hanno bisogno di adulti in grado di garantire loro cura e protezione, insegnare il senso del limite, favorire tanto l esperienza dell appartenenza quanto quella dell autonomia, negoziare conflitti e divergenze, superare incertezze e paure, sviluppare competenze emotive e sociali. L Associazione Italiana di Psicologia invita i responsabili delle istituzioni politiche, sociali e religiose del nostro paese a tenere in considerazione i risultati che la ricerca scientifica ha prodotto sui temi in discussione.
22 Omogenitorialità Evidenze scientifiche Canadian Departement of Justice (2006): nessuna differenza nello sviluppo delle abilità sociali dei figli Golombok: nessuna differenza sul benessere fisico, mentale, problemi emozionali, o uso di sostanze nei figli Vanfraussen et al. (2003), Perry et al. (2004), e Wainright (2006): la qualità dei rapporti genitori-figli è positiva Golombock (2004): nessuna influenza sull'identità di genere, di ruolo, e sull'orientamento sessuale Patterson (2004, 2008): nessuna differenza su variabili di adattamento personale, familiare, scolastico
23 UNA RICERCA ITALIANA PER OSSERVARE LE RELAZIONI ED INTERAZIONI TRIADICHE NELLE FAMIGLIE OMOGENITORIALI Partecipanti 16 famiglie omogenitoriali appartenenti ad Associazione Famiglie Arcobaleno 15 sono lesbo-genitoriali e una con genitori gay. Delle 15 famiglie lesbo- genitoriali l età media della madre biologica è di 41,6 anni (ds =3,39), mentre l età media della madre sociale è di 42,73 anni (ds = 5,09). Della singola famiglia con genitori gay i padri hanno un età rispettivamente di 49 e 51 anni. Per tutte le famiglie lo status socioprofessionale è medio-alto. 11 famiglie hanno un solo figlio, 5 maschi e 6 femmine, con un età media di 46 mesi. Le restanti 5 famiglie hanno due figli di cui: - 2 una coppia di gemelli (una due femmine di 6 anni e l atra un maschio e una femmina di 3 anni e 9 mesi) ; - 3 famiglie una coppia di fratelli (femmina di 6 anni e maschio di 4; maschio 7 anni e femmina 5 e 11mesi; due femmina rispettivamente di 4 anni e 3 mesi e 1 anno e 7 mesi ). Tutte le 11 famiglie con un solo figlio sono costituite da una coppia lesbo-genitoriale.
24 La funzione cogenitoriale (coparenting) Grado di coordinazione e sostegno reciproco con cui gli adulti svolgono la funzione genitoriale in ottica interattivo costruttivista, ovvero al grado di accordo e reciprocità che i partner riescono a raggiungere nell affrontare le proprie responsabilità genitoriali nei confronti dei figli (D Amore, Simonelli, Miscioscia, 2013)
25 Lo strumento LTP Tutte 16 le famiglie sono state sottoposte alla procedura del Lausanne Trilogue Play (LTP, Fivaz-Depeursinge e Corboz- Warnery, 1999) per l osservazione della qualità delle interazioni triadiche familiari. Per ciascuna di queste osservazioni è stato applicato lo schema di codifica del Family Alliance Assessment Scale, Version 6.3 (FAAS; Favez et al., 2010). Lo strumento è costituito da 15 scale che osservano 7 dimensioni interattive: Partecipazione, Organizzazione dei ruoli, Focalizzazione, Calore e contatto affettivo, Errori di comunicazione e loro risoluzione, Coordinazione cogenitoriale ed infine Coinvolgimento del bambino. Le scale sono valutate nelle categorie «Appropriato» con un punteggio di 2, «Moderato» con un punteggio di 1 o «Inappropriato» con un punteggio di 0.
26 LTP. La procedura Corboz-Warnery, Fivaz-Depeursinge et al., 1993 Parte 1 Un genitore gioca con il bambino mentre l altro resta in posizione di terzo Parte 2 I due genitori si invertono i ruoli Parte 3 Entrambi i genitori giocano con il bambino Parte 4 I genitori interagiscono tra loro, mentre il bambino resta in posizione di terzo
27 DIMENSIONI VARIABILI OSSERVATIVE Appropriato Moderato Inappropriato Postura del corpo + Sguardo SRUTTURA Partecipazione Organizzazione dei Ruoli Inclusione dei partner Implicazione nel proprio Ruolo Struttura + Tempo Co-costruzione Focalizzazione Inquadramento genitoriale Coordinazione genitoriale Sostegno e Cooperazione Conflitti e Interferenze ASPETTI DINAMICI Coinvolgimento del Bambino Comunicazione Auto-regolazione Errori di Comunicazione Errori e risoluzione nelle attività Condivise e loro risoluzione Errori nel cambio di contesto Calore e Contatto Affettivo Calore familiare Validazione stati affettivi Autenticità
28 Risultati Qualità delle dinamiche interattive triadiche nelle famglie omogenitoriali (N=16) La qualità delle dinamiche interattive triadiche nelle famiglie omogenitoriali del gruppo studiato risulta complessivamente adeguata e funzionale. I valori dei punteggi medi globali di ciascuna delle 15 scale (FASS; Favez et al, 2010) riporta punteggi medio-alti riconducibili, per il sistema di codifica, a comportamenti Appropriati d interazione famigliare.
29 Andamento delle variabili della dimensione Partecipazione nelle 4 parti del gioco Le due variabili che la costituiscono (Postura-sguardo e Inclusione dei partner) mantengono nelle diverse 4 parti del gioco un andamento stabile entro livelli alti di punteggio. Questo indica come complessivamente le famiglie riescano ad adottare in tutte le parti della procedura un contesto d interazione che favorisca la realizzazione del compito. 2 1,8 1,6 1,4 Partecipazione 1,2 1 Posture e sguardi Inclusione dei partner 0,8 0,6 0,4 0,2 0 1 PARTE 2 PARTE 3 PARTE 4 PARTE
30 Andamento delle variabili della dimensione Organizzazione dei ruoli nelle 4 parti del gioco Per la dimensione dell Organizzazione dei ruoli si osserva come la variabile implicazione del ruolo subisce un lieve incremento nella terza parte mentre la variabile struttura e tempi rimane stabile nel corso delle 4 parti del gioco. Sembrerebbe che i partner riescano ad organizzare adeguatamente il compito in relazione alla consegna data creando complessivamente contesto adeguato per la riuscita dell attività indicata. 2 1,8 1,6 1,4 1,2 1 0,8 0,6 0,4 0,2 0 Organizzazione 1 PARTE 2 PARTE 3 PARTE 4 PARTE Implicazione dei ruoli Struttura e tempi
31 Andamento delle variabili della dimensione Focalizzazione nelle 4 parti del gioco Andamento più o meno stabile. Nello specifico, nella 4 parte si osserva per ciò che concerne la variabile co-costruzione un leggero incremento dei punteggi mentre nella variabile Inquadramento un leggero decremento. Complessivamente quindi la capacità delle famiglie di elaborare un attività comune è buona come l attitudine dei genitori di offrire una cornice delle stimolazioni adatte alle capacità del bambino. 2 1,8 1,6 1,4 1,2 1 0,8 0,6 0,4 0,2 0 Focalizzazione 1 PARTE 2 PARTE 3 PARTE 4 PARTE Co-costruzione Inquadramentro
32 Andamento delle variabili della dimensione Calore e contatto affettivo nelle 4 parti del gioco Tutte le 3 variabili coinvolte segue un andamento più o meno simile entro valori medio alti ( Vedi grafico n 4). Complessivamente quindi la tonalità affettiva globale delle interazioni familiari è armonica, ossia i partner durante il gioco sono connessi emotivamente tra loro e si scambiano degli affetti che sono congruenti con la situazione che hanno vissuto 2,5 Calore familiare 2 1,5 1 Calore famigliare Validazione Autenticità 0,5 0 1 PARTE 2 PARTE 3 PARTE 4 PARTE
33 Andamento delle variabili della dimensione Errori di comunicazione e loro risoluzione nelle 4 parti del gioco Si osserva per le due variabili un andamento nelle 4 parti complessivamente stabile entro punteggi medio alti. Gli errori interattivi, inevitabilmente presenti nel corso di una interazione, vengono complessivamente riparati. 2 1,8 1,6 1,4 1,2 Errori di comunicazione e loro risoluzione 1 0,8 Errori e risoluzioni nelle attività condivise Errori nel cambiamento di contesto 0,6 0,4 0,2 0 1 PARTE 2 PARTE 3 PARTE 4 PARTE
34 Andamento delle variabili della dimensione Coordinazione cogenitoriale nelle 4 parti del gioco Per ciò che concerne la dimensione Coordinazione cogenitoriale le coppie afferenti alla ricerca sanno cooperare e sostenersi reciprocamente complessivamente in tutte e quattro le parti della procedura(grafico n.6), mantenendo punteggi medio alti nei comportamenti di sostegno e cooperazione (1-2). Nella terza parte del gioco, si osserva come la variabile sostegno e cooperazione subisca un leggero decremento mentre la variabile conflitto un leggero incremento.
35 Andamento delle variabili della dimensione Coinvolgimento del bambino nelle 4 parti del gioco Si osserva un leggero decremento di entrambe le variabili osservate (Competenze e Autoregolazione) nella 4 parte del gioco. 2,5 Coinvolgimento del bambino 2 1,5 1 Competenze del bambino Autoregolazione del bambino 0,5 0 1 PARTE 2 PARTE 3 PARTE 4 PARTE
36 Conclusioni I risultati ottenuti sottolineano che la qualità delle interazioni triadiche familiari non è influenzata dalla composizione familiare. In accordo con lo studio di Liegi (D Amore, 2013) i risultati confermano l ipotesi iniziale secondo cui non esistono differenze significative per quanto riguarda la qualità dell alleanza cogenitoriale e familiare tra le famiglie omogenitoriali e quelle eterogenitoriali. Emerge la capacità della procedura LTP di discriminare su base interattiva differenti tipologie di famiglie, con particolare riferimento a quelle in cui un genitore manifesta una sintomatologia clinica. Diversamente, le famiglie omogenitoriali appaiono caratterizzate da un livello di interazione triadica simile a quelle eterogenitoriali.
37 Conclusioni D altro lato, la comparazione effettuata tra le famiglie omogenitoriali studiate e il gruppo clinico di Favez e colleghi (2010) relativo a famiglie con madri che presentano caratteristiche depressive nel post partum ha consentito di evidenziare la presenza di numerose differenze significative tra il gruppo di famiglie studiato e quello clinico: undici variabili sulle quindici del sistema di codifica evidenziano differenze, con un andamento che vede punteggi più elevati nel gruppo delle famiglie omogenitoriali rispetto a quelle appartenenti al gruppo clinico. Dato che in qualche modo conferma che le differenze vanno nella direzione di una maggiore funzionalità della qualità delle interazioni familiari del gruppo omogenitoriale rispetto al campione clinico considerato. E particolare sottolineare che lo stesso risultato è stato riscontrato tra il confronto delle coppie lesbo-genitoriali di Liegi e il gruppo Clinico di Losanna.
38 Conclusioni In conclusione, la ricerca effettuata conferma i risultati documentati in letteratura e consente di ampliare il numero degli studi condotti sulle famiglie omogenitoriali con la procedura Ltp, offrendo un ampliamento del campione impiegato per eventuali future meta analisi. Una esperienza interessante, fuori contesto di ricerca, è l impiego di alcuni video filmati (per i quali è richiesto e raccolto apposito consenso) a fini didattici e formativi. Non va sottaciuto lo stupore che ancora accompagna la visione dei filmati da parte di studenti, insegnanti ed educatori. Il contesto italiano ha ancora necessità di familiarizzare con la realtà delle famiglie omogenitoriali e, se da un lato ciò sottolinea ancora una volta l esistenza di forti pregiudizi, dall altro ci spinge a non sottovalutare l impegno che ogni contesto sociale ed educativo dovrebbe impiegare nella socializzazione della conoscenza sulle pluralità familiari e sui costrutti di genere, orientamento sessuale, famiglia e genitorialità.
39 Necessità formative Le esperienze di ricerche e focus group sui temi dell orientamento sessuale e dell omogenitorialità e i corsi di formazione poi attivati in varie sedi (Bologna, Ferrara, Venezia) con educatori ed insegnanti, hanno messo in luce la rilevanza di alcune esigenze formative: quali possono essere gli interventi formativi che facilitano i processi di conoscenza/educazione riducendo paradigmi stereotipizzanti e stigmatizzanti? Quali sono gli strumenti da adottare? E quali sono i criteri cui fare riferimento?
40 Una formazione/supervisione che voglia affrontare adeguatamente la complessità degli aspetti legati alla omogenitorialità, all identità di genere e all orientamento sessuale deve porsi specifici obiettivi metodologico-operativi orientati a fornire conoscenze relative: al costrutto di genitorialità come funzione autonoma, dinamica e processuale dell essere umano, alle funzioni genitoriali, all indipendenza dell esercizio delle funzioni dall orientamento sessuale dei genitori e dalla configurazione della struttura familiare; alla realtà delle famiglie omogenitoriali in Italia e nel mondo con particolare attenzione alla conoscenze sui diritti negati in Italia e riconosciuti in altri paesi e a ciò che questo comporta nell ambito della protezione ai figli, nella realizzazione della famiglia e nella complessità di perseguire il progetto di generatività e di genitorialità;
41 ai principali costrutti cui è necessario fare riferimento nel momento in cui si affronta il tema dell identità di genere per l acquisizione di un approccio decostruttivo (delle correlazioni illusorie) alle questioni fondamentali inerenti la teoria della differenza sessuale/di genere/di orientamento, con particolare riferimento all epistemologia contemporanea sul genere, sull identità, sull orientamento sessuale, in modo da acquisire competenze relative alle identità/realtà LGBT ad una cultura dell inclusività e della valorizzazione delle differenze come presupposto concettuale per la messa in discussione del concetto di naturalità/ovvietà della sessualità, pervenendo alla consapevolezza che lo stigma sociale in tema di sessualità differenti è il prodotto del non riconoscimento culturale/politico/ideologico e della non inclusione all interno del simbolico di forme alternative di sessualità e di orientamento sessuale;
Genitorialità e famiglie: due costrutti al plurale per superare il pregiudizio omofobico. Paola Bastianoni e Chiara Baiamonte Università di Ferrara
LE FAMIGLIE OMOGENITORIALI NELLA SCUOLA E NEI SERVIZI EDUCATIVI Firenze, 5 Aprile 2014 Genitorialità e famiglie: due costrutti al plurale per superare il pregiudizio omofobico Paola Bastianoni e Chiara
DettagliPERCORSO NASCITA. Modelli familiari, relazioni e processi familiari. Jutta Bologna, psicologa/psicoterapeuta.
PERCORSO NASCITA Modelli familiari, relazioni e processi familiari. Jutta Bologna, psicologa/psicoterapeuta. Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma. 13 Aprile 2013 Le ricerche degli ultimi anni sulle
DettagliEsperienze di genitorialità oltre l eterosessualità. Chiara Bertone
Esperienze di genitorialità oltre l eterosessualità Chiara Bertone Torino, 27 settembre 2012 Cosa sono le famiglie omogenitoriali? Coppie dello stesso sesso che crescono un figlio insieme Ma le esperienze
DettagliBUONE PRATICHE PER LA VALUTAZIONE DELLA GENITORIALITA : RACCOMANDAZIONI PER GLI PSICOLOGI. Venerdì, 11 dicembre 2009
BUONE PRATICHE PER LA VALUTAZIONE DELLA GENITORIALITA : RACCOMANDAZIONI PER GLI PSICOLOGI Venerdì, 11 dicembre 2009 LA VALUTAZIONE DELLE RELAZIONI FAMILIARI: STRUMENTI DI MISURA a cura di M. Tafà Premesse
DettagliPsicologia dell orientamento scolastico e professionale. Indice
INSEGNAMENTO DI PSICOLOGIA DELL ORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROFESSIONALE LEZIONE I ORIENTAMENTO E PSICOLOGIA PROF.SSA ANNAMARIA SCHIANO Indice 1 L orientamento: significato e tipologie ---------------------------------------------------------------
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO 1 BOLOGNA
ISTITUTO COMPRENSIVO 1 BOLOGNA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO G. DOZZA n. di classi 18 n. alunni 458 di cui 116 stranieri ALUNNI CON CITTADINANZA NON ITALIANA Est Europa: 42 Estremo oriente:37 Maghreb: 19
DettagliRapporto dal Questionari Insegnanti
Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la
DettagliLo specifico del lavoro psicologico nell accompagnamento della coppia all adozione
Lo specifico del lavoro psicologico nell accompagnamento della coppia all adozione Dott.ssa Maria Berica Tortorani Psicologa-Psicoterapeuta ASL 3 Pistoia Operatrice-formatrice Area Vasta per l adozione
DettagliI FIGLI NELLE FAMIGLIE RICOSTITUITE. Sabrina Marzo, Psicologa, Torino
I FIGLI NELLE FAMIGLIE RICOSTITUITE Sabrina Marzo, Psicologa, Torino Riassunto La diffusione delle famiglie ricostituite e la presenza di diritti e responsabilità risultanti conflittuali per la complessità
DettagliEssere Adolescenti e figli di genitori separati
Adolescenti e processi d aiuto Firenze 13-14 Gennaio 2011 Essere Adolescenti e figli di genitori separati Giancarlo Francini psicoterapeuta - Istituto di Terapia Familiare di Firenze Associazione Co.Me.Te
DettagliLA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITA
LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITA primo ciclo d istruzione Lo sfondo comune e il quadro normativo Il PEI come strumento di progettazione e di valutazione Isp. Luciano Rondanini LA VALUTAZIONE
DettagliSCHEDA DI RILEVAZIONE
Allegato 3 RICERCA: SCUOLA ED IMMIGRAZIONE SCHEDA DI RILEVAZIONE PROGETTO OSSERVATORIO PERMANENTE SULLA CONDIZIONE DEGLI IMMIGRATI E SULLO STATO DEI PROCESSI DI ACCOGLIENZA E DI INTEGRAZIONE NELLE REGIONI
DettagliI molteplici aspetti delle fragilità familiari. Graziella Giovannini
I molteplici aspetti delle fragilità familiari Graziella Giovannini MINORE FAMIGLIA DI ORIGINE Una rappresentazione condivisa: La famiglia come luogo naturale in cui crescere Una natura colorata dalla
DettagliIstituto Comprensivo Cepagatti anno scolastico 2015-2016
Finalità della Scuola del primo ciclo Compito fondamentale della scuola del primo ciclo d istruzione, che comprende la Scuola Primaria e la Scuola Secondaria di primo grado, è la promozione del pieno sviluppo
Dettaglidi consulenza legale in diritto di famiglia e mediazione familiare
Servizio di consulenza legale in diritto di famiglia e mediazione familiare Associazione italiana per l educazione demografica Sezione di Roma Scopo del servizio è offrire consulenza legale su tutte le
DettagliPROGETTO AFFETTIVITÀ secondaria di primo grado
PROGETTO AFFETTIVITÀ secondaria di primo grado anno scolastico 2014-2015 EDUCAZIONE ALL AFFETTIVITÀ E ALLA SESSUALITÀ Premessa La preadolescenza e l adolescenza sono un periodo della vita in cui vi sono
DettagliOGGETTO: Linee guida Progetto PERCORSO DI ORIENTAMENTO in collaborazione con la FS Prof. Sergio.
Distretto Scolastico N 53 Nocera Inferiore (SA) Prot. n. 1676 C/2 Nocera Superiore,18/10/2012 A tutti i docenti All attenzione della prof. Sergio FS di riferimento All attenzione di tutti i genitori Tramite
DettagliRuolo e attività del punto nuova impresa
SISTEMA DOTALE E CULTURA D IMPRESA: UNA RETE DI SERVIZI PER IL TERRITORIO MANTOVANO a cura di Alessandra Ligabue PROMOIMPRESA Ruolo e attività del punto nuova impresa PromoImpresa, in qualità di Azienda
DettagliCARTA DEI SERVIZI CENTRO SERVIZIO AFFIDO E ADOZIONI TERRITORIALE -SAAT
CARTA DEI SERVIZI CENTRO SERVIZIO AFFIDO E ADOZIONI TERRITORIALE -SAAT Pag.1 Pag.2 Sommario COS È IL SERVIZIO AFFIDO E ADOZIONI TERRITORIALE SAAT... 3 DESTINATARI DEL SERVIZIO... 3 I SERVIZI OFFERTI...
DettagliProgetto educativo per bambini 2014 I NUOVI MEZZI EDUCATIVI I MASS-MEDIA: CONOSCIAMO BENE IL LORO OPERARE NELLA NOSTRA SOCIETA?
Progetto educativo per bambini 2014 I NUOVI MEZZI EDUCATIVI I MASS-MEDIA: CONOSCIAMO BENE IL LORO OPERARE NELLA NOSTRA SOCIETA? Sac. Don Magloire Nkounga Dott. D Ambrosio Giuseppina 1 Quando ci possono
DettagliMODULO 14: L individuazione e le traiettorie di sviluppo
MODULO 14: L individuazione e le traiettorie di sviluppo - L individualità - Lo sviluppo dell identità di genere - La costruzione e lo sviluppo del sé - Continuità e discontinuità nello sviluppo - Traiettorie
DettagliLaboratorio sperimentale teatrale. Vanno in scena l integrazione sociale e il dialogo IL PROGETTO
Laboratorio sperimentale teatrale Vanno in scena l integrazione sociale e il dialogo IL PROGETTO LA FILOSOFIA Il progetto si propone di stimolare, tramite l attività teatrale, il confronto, l integrazione
DettagliCampo d esperienza: IL SE E L ALTRO
Campo d esperienza: IL SE E L ALTRO 1. Il bambino sviluppa il senso dell identità personale, è consapevole delle proprie esigenze e dei propri sentimenti, sa controllarli ed esprimerli in modo adeguato
DettagliProgetto. Educazione alla salute e psicologia scolastica
Progetto Educazione alla salute e psicologia scolastica Il progetto di psicologia scolastica denominato Lo sportello delle domande viene attuato nella nostra scuola da sei anni. L educazione è certamente
DettagliTeam building. 2 giornate
Team building 2 giornate La complessità e la dinamicità del contesto organizzativo implica sempre più spesso la necessità di ricorrere al gruppo come strumento di coordinamento e come modalità di gestione
DettagliLE FAMIGLIE DI NASCITA
Torino 20.03.2014 LE FAMIGLIE DI NASCITA Carla Montangero educatrice professionale Servizio educativo del Progetto Neonati Comune di Torino COSA DICE LA LEGGE, CORNICE NORMATIVA LEGGE 184/83 modificata
DettagliGRUPPI DI INCONTRO per GENITORI
Nell ambito delle attività previste dal servizio di Counseling Filosofico e di sostegno alla genitorialità organizzate dal nostro Istituto, si propone l avvio di un nuovo progetto per l organizzazione
DettagliComune di Sondrio. Si assiste inoltre ad una maggior richiesta di accesso alla scuola secondaria di secondo grado da parte degli alunni disabili.
Comune di Sondrio LINEE GUIDA PER LA SPERIMENTAZIONE del coordinamento territoriale per l integrazione dei servizi a favore dell inclusione scolastica degli alunni con disabilità PREMESSA Il Comune di
DettagliUNA VISIONE DELL ADOZIONE E DELL AFFIDAMENTO
UNA VISIONE DELL ADOZIONE E DELL AFFIDAMENTO Benedetta Baquè Psicologa - Psicoterapeuta I BISOGNI DEI BAMBINI E DEI RAGAZZI Ogni bambino ha diritto a crescere in una famiglia, la propria o se questa non
DettagliCHE COS E L AUTO MUTUO AIUTO
1 CHE COS E L AUTO MUTUO AIUTO L Auto Mutuo Aiuto è una metodica semplice e spontanea, un approccio sociale, una cultura, una filosofia, sicuramente una risorsa. E un modo di trattare i problemi che ciascuno
DettagliPROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO SIMONE DA CORBETTA PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013 1 Introduzione Il progetto accoglienza nasce dalla convinzione che i primi mesi di lavoro
Dettaglicentro servizi per la famiglia Mediazione Familiare e Laboratori Espressivi.
centro servizi per la famiglia Mediazione Familiare e Laboratori Espressivi. PERCHÈ LA MEDIAZIONE FAMILIARE Nella storia della coppia la separazione, anche se non prevista, qualche volta è inevitabile.
DettagliI SERVIZI SOCIO-EDUCATIVI IN PROVINCIA DI TRENTO
I SERVIZI SOCIO-EDUCATIVI IN PROVINCIA DI TRENTO SERVIZI RESIDENZIALI I SERVIZI DI PRONTA ACCOGLIENZA: IL CENTRO PER L INFANZIA IL CENTRO DI PRONTA ACCOGLIENZA Il Centro per l Infanzia accoglie bambini
DettagliChe cosa è l Affidamento?
Che cosa è l Affidamento? L affidamento,, diversamente dall adozione adozione, è l accoglienza temporanea nella propria casa di un bambino o di un ragazzo. A Torino esiste sin dal 1976,, a livello nazionale
DettagliLa Convenzione sui diritti dell infanzia
NOME... COGNOME... CLASSE... DATA... La Convenzione sui diritti dell infanzia La Convenzione sui diritti dell infanzia è stata approvata dall Assemblea generale delle Nazioni unite (ONU) il 20 novembre
DettagliCONGRESSO SCIENTIFICO AIFI Associazione Italiana Fisioterapisti
CONGRESSO SCIENTIFICO AIFI Associazione Italiana Fisioterapisti "FISIOTERAPIA APPLICATA ALLO SPORT: FORMAZIONE, RICERCA CLINICA, PREVENZIONE E RIABILITAZIONE" FISIOTERAPIA APPLICATA ALLO SPORT FORMAZIONE
DettagliS.O.S SCUOLA. Gli strumenti normativi, a livello provinciale, a favore dell inserimento scolastico dei bambini adottati
S.O.S SCUOLA Gli strumenti normativi, a livello provinciale, a favore dell inserimento scolastico dei bambini adottati Gli strumenti normativi Affidamento familiare e adozione, l inserimento scolastico:
DettagliASSOCIAZIONE ONLUS TU SEI MIO FIGLIO
PROFILO DELL UTENZA E opportuno premettere che sono stati raccolti i dati relativi a 63 persone/famiglie, che si sono rivolte all associazione da fine 2009 ad oggi. Per alcune di queste, ai fini di fornire
DettagliAllegato: PIANO NAZIONALE L2 INTERVENTI PER L INSEGNAMENTO / APPRENDIMENTO DI ITALIANO L2 PER ALUNNI DI RECENTE IMMIGRAZIONE DI SCUOLA SECONDARIA DI
Allegato: PIANO NAZIONALE L2 INTERVENTI PER L INSEGNAMENTO / APPRENDIMENTO DI ITALIANO L2 PER ALUNNI DI RECENTE IMMIGRAZIONE DI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO E SECONDO GRADO Il fenomeno della elevata presenza
DettagliAZIONI DEL SUCCESSO FORMATIVO
AZIONI DEL SUCCESSO FORMATIVO Premessa La scuola,oggi, trova la sua ragione di essere nell assicurare ad ogni alunno il successo formativo, inteso come piena formazione della persona umana nel rispetto
DettagliJ. Delors NELL EDUCAZIONE UN TESORO. Rapporto all UNESCO della Commissione Internazionale sull Educazione per il XXI secolo
J. Delors NELL EDUCAZIONE UN TESORO Rapporto all UNESCO della Commissione Internazionale sull Educazione per il XXI secolo L utopia dell educazione L educazione è un mezzo prezioso e indispensabile che
DettagliIl presente documento viene redatto da Career Counseling con lo scopo finale di avere una visione dell andamento del MdL, in modo da poter
1 Il presente documento viene redatto da Career Counseling con lo scopo finale di avere una visione dell andamento del MdL, in modo da poter predisporre, in tempo reale, azioni correttive e migliorative
DettagliQuale futuro per il Welfare locale? 15 novembre 2013
PIANO DI ZONA 2011-2013 2013 Quale futuro per il Welfare locale? 15 novembre 2013 Tavolo Minori e Famiglie: STORIE PER CRESCERE A cura di AS Angela Morabito ed AS Ilenia Petrucci Lab. Minori Sensibilizzazione
DettagliAREA AUTISMO Carta dei servizi
AREA AUTISMO Carta dei servizi La cooperativa sociale MOMO, ha attiva una specifica Area Autismo, attraverso la quale eroga interventi rivolti a famiglie e soggetti affetti da Autismo e altri Disturbi
DettagliLE STRATEGIE DI COPING
Il concetto di coping, che può essere tradotto con fronteggiamento, gestione attiva, risposta efficace, capacità di risolvere i problemi, indica l insieme di strategie mentali e comportamentali che sono
DettagliEDUCARE AL VOLONTARIATO
EDUCARE AL VOLONTARIATO ASSOCIAZIONI E FAMIGLIE IN RETE MEETING EDUCAZIONE SCOGLITTI - SICILIA 7-9 DICEMBRE 2012 PER EDUCATORI VOLONTARI UN ALLEANZA VINCENTE A PARTIRE DAL RICONOSCIMENTO RECIPROCO Le agenzie
DettagliMilano, 9 novembre 2013. Vincenzo Saturni
Milano, 9 novembre 2013 Vincenzo Saturni 1 La carta etica: perché e per chi? Avis opera da 86 anni per diffondere una cultura solidale tra i cittadini su tutto il territorio nazionale. E sin dal momento
DettagliLa struttura del Rapporto di valutazione. Sara Romiti Gruppo di ricerca Valutazione e Miglioramento
La struttura del Rapporto di valutazione Sara Romiti Gruppo di ricerca Valutazione e Miglioramento Il quadro di riferimento teorico del rapporto di valutazione Il Rapporto di valutazione utilizza il Quadro
DettagliPROMECO SERT- AUSL FERRARA
PROMECO Promeco è un servizio pubblico gestito congiuntamente da Comune e Azienda Usl di Ferrara in un rapporto di convenzione con la Provincia di Ferrara. Progetta e svolge interventi educativi con tutte
DettagliC I T T A D I E R I C E PROVINCIA DI TRAPANI
C I T T A D I E R I C E PROVINCIA DI TRAPANI SETTORE VIII SERVIZI SOCIALI, POLITICHE GIOVANILI E SPORT PROGETTO DOPOSCUOLA PINOCCHIO 1 PREMESSA Nell'ambito del programma degli interventi e servizi socio-assistenziali,
DettagliCONTESTO EDUCATIVO E BENESSERE PSICOLOGICO
CONTESTO EDUCATIVO E BENESSERE PSICOLOGICO Prima rilevazione nell istituto comprensivo Virgilio di Roma a cura di Pietro Lucisano Università degli studi di Roma La Sapienza, con la collaborazione di Emiliane
DettagliSENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA
SENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA N. 3338 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa dei senatori BISCARDINI, CASILLO, CREMA, LABELLARTE e MARINI COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 10 MARZO 2005 Modifiche alla legge
DettagliConfronto su alcune domande:
Confronto su alcune domande: Possono esistere più madri? Possono esistere più padri? Nella nostra società è veramente cambiato il compito dei genitori? Fabrizia Alliora 8 Novembre 2013 Cosa significa essere
Dettagli>> Perché l'affido familiare dei minori. >> Che cos'é l'affido. >> Chi può fare l'affido e come. >> Tipologie dell'affido. >> Le forme dell'affido
>> Perché l'affido familiare dei minori >> Che cos'é l'affido >> Chi può fare l'affido e come >> Tipologie dell'affido >> Le forme dell'affido >> I soggetti dell'affido >> I soggetti dell'affido Il bambino/ragazzo:
DettagliLE LEGGI CHE DISCIPLINANO L ADOZIONE E L AFFIDO FAMILIARE
LE LEGGI CHE DISCIPLINANO L ADOZIONE E L AFFIDO FAMILIARE Legge 184/83 E la prima normativa specifica che disciplina l adozione e l affidamento dei minori. Legge 28 marzo 2001 n.149 Disciplina dell adozione
DettagliInsegnamento della religione cattolica e attività alternative
PROGETTO DI ATTIVITÀ ALTERNATIVA ALL ORA DI RELIGIONE Premessa La definizione delle attività didattiche e formative alternative all IRC spetta al Collegio dei Docenti, quale organo responsabile dell azione
DettagliASSOCIAZIONE MOSAICO CORSO DI FORMAZIONE PER VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE NAZIONALE
ASSOCIAZIONE MOSAICO CORSO DI FORMAZIONE PER VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE NAZIONALE Presentazione Il gruppo di formazione di Associazione Mosaico nasce per fornire la formazione agli obiettori di coscienza
DettagliL ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLE MARCHE
Mozione n. 684 presentata in data 3 giugno 2014 a iniziativa dei Consiglieri Busilacchi, D'Anna, Camela, Comi, Bugaro, Perazzoli, Pieroni, Badiali, Eusebi, Foschi, Natali Progetto di Parent Training L
DettagliEDUCARE AL VOLONTARIATO
EDUCARE AL VOLONTARIATO ASSOCIAZIONI E FAMIGLIE IN RETE MEETING EDUCAZIONE SCOGLITTI - SICILIA 7-9 DICEMBRE 2012 PER EDUCATORI VOLONTARI UN ALLEANZA VINCENTE A PARTIRE DAL RICONOSCIMENTO RECIPROCO Le agenzie
DettagliI Servizi per la Famiglia: Aspetti psicosociali. CAMPAGNA Tam. Tam nidi. Grottaferrata 22 Novembre 2008. Patrizia Pisano
I Servizi per la Famiglia: Aspetti psicosociali CAMPAGNA Tam Tam nidi Grottaferrata 22 Novembre 2008 Patrizia Pisano C O M U N I ATTORI DEL TERRITORIO progettazione-realizzazione realizzazione Area Minori
DettagliBadanti e Assistenti Familiari Specializzati
Presidenza della Giunta Regionale Provincia di Catanzaro Provincia di Cosenza Regione Calabria Ass. Formazione Professionale Corso di Formazione gratuito per Badanti e Assistenti Familiari Specializzati
DettagliLO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE
LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE Non c è mai una seconda occasione per dare una prima impressione 1. Lo scenario Oggi mantenere le proprie posizioni o aumentare le quote di mercato
DettagliSviluppo di comunità
Sviluppo di comunità Rendere la comunità locale un attore del cambiamento sociale S e per comunità si intende un gruppo sociale (comunità locale, scuola, organizzazione, associazione), nel quale relazioni,
DettagliINDICE: 1. Obiettivi, Campione, Strumenti 2. Risultati
INDICE: 1. Obiettivi, Campione, Strumenti 2. Risultati 2.1. Ricerca A 2.1.1. Formazione (acquisita e desiderata) 2.1.2. Rappresentazione del clima relazionale e della cooperazione sul posto di lavoro 2.1.3.
DettagliScheda di PRESENTAZIONE PROGETTO 2.11 ANNO SCOLASTICO 2014/2015
Scheda di PRESENTAZIONE PROGETTO 2.11 PROGETTO CONTINUITÀ EROI CHE PASSANO, EROI CHE RESTANO DOCENTI: scuola Primaria e Secondaria di Primo Grado DESTINATARI: ALUNNI/E CLASSI 5^ SCUOLA PRIMARIA - 1^ 1.
DettagliComune di San Martino Buon Albergo
Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE
DettagliVADEMECUM UFFICIO PACE
VADEMECUM UFFICIO PACE In questi ultimi anni, in molti comuni italiani, si è andata diffondendo la pratica dell istituzione di un ufficio pace. Ma che cosa sono questi uffici? E di cosa si occupano? Attraverso
DettagliCOMUNE DI PISA DIREZIONE SERVIZI EDUCATIVI AFFARI SOCIALI
COMUNE DI PISA DIREZIONE SERVIZI EDUCATIVI AFFARI SOCIALI REPORT DI RILEVAZIONE DEL GRADIMENTO DEL SERVIZIO EDUCATIVO 0-3 anni Anno Scolastico 2011/12 A cura della Direzione Servizi Educativi - Affari
DettagliSIDS : SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE. Suggerimenti per gli operatori che entrano in contatto con una famiglia colpita
SIDS : SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE Suggerimenti per gli operatori che entrano in contatto con una famiglia colpita Obiettivo e metodo Obiettivo: Metodo: fornire spunti di riflessione e consigli pratici affinché
DettagliLa mediazione sociale di comunità
La mediazione sociale di comunità Percorso di formazione destinato agli operatori e alle operatrici del numero verde contro la tratta della Provincia di Milano Elvio Raffaello Martini Agosto 2008 MartiniAssociati
DettagliPROGETTO DI PRATICA PSICOMOTORIA
PROGETTO DI PRATICA PSICOMOTORIA EDUCATIVO-PREVENTIVA anno scolastico 2012/2013 Scuola dell Infanzia Don Antonio Dalla Croce Monteforte d Alpone a cura di: Sara Franchi PREMESSA La proposta di questo progetto
DettagliDisturbi dello Sviluppo (DS): approccio riabilitativo in età scolare
Disturbi dello Sviluppo (DS): approccio riabilitativo in età scolare Caterina D Ardia Neuropsichiatria Infantile Università Sapienza, Roma Disturbi dello Sviluppo Sono Disturbi che accompagnano la persona
DettagliPresidiare una consultazione online
Progetto PerformancePA Ambito A - Linea 1 - Una rete per la riforma della PA Presidiare una consultazione online Autore: Maria Antonietta Sanna Artizzu, Laura Manconi Creatore: Formez PA, Progetto Performance
DettagliLO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELAZIONALI DEL PERSONALE INTERNO A CONTATTO CON IL CLIENTE
LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELAZIONALI DEL PERSONALE INTERNO A CONTATTO CON IL CLIENTE La qualità del servizio passa attraverso la qualità delle persone 1. Lo scenario In presenza di una concorrenza
DettagliIL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:
IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:! definisce i bisogni e i desideri insoddisfatti! ne definisce l ampiezza! determina quali mercati obiettivo l impresa può meglio servire! definisce i prodotti
DettagliIl Test d ingresso per la Facoltà à di Scienze. PISA 3 dicembre 2008
Il Test d ingresso per la Facoltà à di Scienze PISA 3 dicembre 2008 SOMMARIO Il documento ufficiale Esempio di test I punti del documento ufficiale della Conferenza delle Facoltà di Scienze Necessità di
DettagliREGOLAMENTO CONVOL REGIONALE. della Regione
REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE della Regione Art. 1 Costituzione E costituita su delibera della ConVol nazionale la Rete regionale ConVol della Regione come articolazione regionale della ConVol nazionale,
DettagliUfficio Scolastico Regionale per l Abruzzo. Rapporto dal Questionari Studenti
Rapporto dal Questionari Studenti SCUOLA xxxxxxxxx Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il questionario studenti ha lo scopo di indagare alcuni aspetti considerati rilevanti per assicurare il benessere
DettagliSISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO
AUTOANALISI D ISTITUTO SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO RAV A partire dal corrente anno scolastico tutte le scuole del Sistema Nazionale di Istruzione, statali e paritarie,
Dettagliil Sistema di Indicatori di Qualità del sistema InFEA del Piemonte
REGIONE PIEMONTE In.F.E.A. - attività di sistema il Sistema di Indicatori di Qualità del sistema InFEA del Piemonte Provincia di Torino Lab. ter. Canavese Lab. ter. Pinerolese 13 gennaio 2010 valutare?
DettagliSCELTA DELL APPROCCIO. A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento
SCELTA DELL APPROCCIO A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento 1 SCELTA DELL APPROCCIO l approccio all autovalutazione diffusa può essere normale o semplificato, a seconda delle
DettagliREGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità
REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI Art. 1 Finalità La Provincia di Genova, in attuazione di quanto previsto dal proprio Statuto, promuove la cultura della
DettagliPercorsi di Educazione alla legalità per la scuola primaria e la scuola secondaria di primo e secondo grado
Premessa Percorsi di Educazione alla legalità per la scuola primaria e la scuola secondaria di primo e secondo grado Giovanna Baldini e Cristiana Vettori Libera Scuola Pisa Creare comunità consapevoli,
DettagliSostegno e Accompagnamento Educativo
Sostegno e Accompagnamento Educativo 1. Definizione La prestazione sostegno e accompagnamento educativo consiste nel fornire sia un supporto e una consulenza ai genitori nello svolgimento della loro funzione
DettagliA cura di Roberta Ferdenzi, componente del Coordinamento pedagogico provinciale di Piacenza
Provincia di Piacenza Settore Sistema Scolastico e servizi alla persona e alla comunità RIFLESSIONI SUL LAVORO DEL COORDINATORE CHE OPERA PER FACILITARE, SUPPORTARE, SVILUPPARE LA CRESCITA PROFESSIONALE
DettagliPer adottare. Informazioni per le famiglie
Per adottare Informazioni per le famiglie L adozione tutela il diritto dei bambini in stato di abbandono di essere accolti all interno di nuclei familiari che rispondano adeguatamente ai loro bisogni fisiologici
DettagliAnalisi dati del Personale
Allegato A Analisi dati del Personale L analisi dell attuale situazione del personale dipendente in servizio, presenta il seguente quadro di raffronto tra la situazione di uomini e donne lavoratori: FOTOGRAFIA
DettagliApertura dello Sportello C.I.C. Referente scolastica-counselor prof.ssa Gerardina Gonnella
Apertura dello Sportello C.I.C. Referente scolastica-counselor prof.ssa Gerardina Gonnella In una scuola che ormai è concepita come luogo non solo deputato alla trasmissione del sapere, ma anche connesso
DettagliPRESENTAZIONE Mostra VIOLENZA ASSISTITA
PRESENTAZIONE Mostra VIOLENZA ASSISTITA La nostra Associazione Mariposa si pone come obiettivo quello di approfondire la percezione ed il grado di conoscenza del tema della violenza assistita dai minori
DettagliLE PARI OPPORTUNITA VANNO A SCUOLA : laboratori per educare alla relazione di genere nelle Scuole Secondarie di II grado
LE PARI OPPORTUNITA VANNO A SCUOLA : laboratori per educare alla relazione di genere nelle Scuole Secondarie di II grado IL NOSTRO TEAM Il nostro team è composto da avvocati, una psicologa, una educatrice,
DettagliCorso di laurea in servizio sociale Sede di Biella Anno accademico 2008-2009 Prof.ssa Elisabetta Donati Lezione n. 6
Dopo la separazione: affidamento dei figli e madri sole Corso di laurea in servizio sociale Sede di Biella Anno accademico 2008-2009 Prof.ssa Elisabetta Donati Lezione n. 6 1 L affidamento dei figli: a
DettagliLa popolazione in età da 0 a 2 anni residente nel comune di Bologna. Dicembre 2015
La popolazione in età da 0 a 2 anni residente nel comune di Bologna Dicembre 2015 La presente nota è stata realizzata da un gruppo di lavoro dell Area Programmazione, Controlli e Statistica coordinato
DettagliI MOMENTI DI CURA: SOLO SODDISFAZIONE DI BISOGNI DI ACCUDIMENTO FISICO?
I MOMENTI DI CURA: SOLO SODDISFAZIONE DI BISOGNI DI ACCUDIMENTO FISICO? Il Lavoro di cura fisica e psichica necessaria al benessere e alla crescita del bambino è parte integrante del Progetto Educativo
DettagliSottogruppo progetto pedagogico
COORDINAMENTO PEDAGOGICO PROVINCIALE Sottogruppo progetto pedagogico Macro punti di riflessione del gruppo a partire dal 2004 ad oggi Principali tematiche: A) Il progetto pedagogico analizzato nei suoi
DettagliQuestionario di interessi professionali Q.I.P.
Questionario di interessi professionali Q.I.P. Gli interessi professionali Nella vita di una persona, la scelta del percorso formativo e della professione rappresentano momenti importanti e significativi.
DettagliDocumento di approfondimento. Valutazione dello stress lavoro correlato e benessere organizzativo nella scuola
Documento di approfondimento Valutazione dello stress lavoro correlato e benessere organizzativo nella scuola VALUTAZIONE DELLO STRESS LAVORO CORRELATO E BENESSERE ORGANIZZATIVO NELLA SCUOLA Il Decreto
DettagliL adozione di un bambino già grande e l arrivo dell adolescenza Marco Chistolini Adolescenza adottiva L adozione è una condizione esistenziale che ha tratti comuni e profonde differenze. Questo assunto
DettagliSPORTELLI D ASCOLTO PSICOLOGICO
SPORTELLI D ASCOLTO PSICOLOGICO Il Centro di Psicoterapia e Psicologia Clinica è un Associazione Professionale di psicoterapeuti di formazione psicoanalitica e di psicologi clinici che opera nell ambito
DettagliSERVIZIO DI FORMAZIONE ALL AUTONOMIA PROGETTO INTEGRAZIONE SOCIALI DISABILI. i.so.di. CARTA DEI SERVIZI
SERVIZIO DI FORMAZIONE ALL AUTONOMIA PROGETTO INTEGRAZIONE SOCIALI DISABILI i.so.di. CARTA DEI SERVIZI CARTA DEI SERVIZI Progetto integrazione sociale disabili i.so.di. SERVIZIO DI FORMAZIONE ALL AUTONOMIA
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
Dettagli