REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEI DIPARTIMENTI DELL AZIENDA ULSS 21 Deliberazione n. 664 del

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEI DIPARTIMENTI DELL AZIENDA ULSS 21 Deliberazione n. 664 del"

Transcript

1 REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEI DIPARTIMENTI DELL AZIENDA ULSS 21 Deliberazione n. 664 del ART. 1 Principi di carattere generale Il presente regolamento disciplina, in applicazione di quanto previsto dalla normativa nazionale e regionale in materia, le modalità di organizzazione e di funzionamento dei dipartimenti dell'ulss, ivi compresi - per quanto applicabili e con i necessari adeguamenti il dipartimento dell area amministrativa, professionale e tecnica. Restano ferme le peculiarità e le specifiche discipline dettate dalla normativa nazionale e regionale, nonché dall'atto aziendale adottato con deliberazione n. 158 del 04/04/2014 relativamente ai dipartimenti di Prevenzione, delle Dipendenze e della Salute Mentale. L organizzazione dipartimentale è il modello ordinario di gestione operativa di tutte le strutture dell Azienda e può essere strutturale o funzionale. Il Dipartimento, strutturale o funzionale, è un articolazione organizzativa costituita di norma da almeno tre Unità operative complesse e da eventuali Unità operative semplici a valenza dipartimentale, raggruppate in base all affinità delle competenze e degli obiettivi, al fine di assicurare l ottimizzazione delle risorse disponibili, la continuità del percorso assistenziale e l attuazione di processi organizzativi integrati. L'assetto strutturale dell'azienda, delineato dall'atto aziendale, prevede, accanto ai dipartimenti strutturali e funzionali, i dipartimenti transumurali e interaziendali. ART. 2 Finalità ed obiettivi 1. La finalità del Dipartimento è di porre i professionisti e gli operatori sanitari nelle condizioni di svolgere la propria attività improntandola all efficacia e all appropriatezza delle prestazioni (governo clinico). In particolare l organizzazione del Dipartimento deve essere orientata prioritariamente alla centralità del paziente/utente. 2. Il Dipartimento pertanto persegue i seguenti obiettivi: - la razionalizzazione dell utilizzo delle risorse umane e tecnologiche, dei posti letto e dei materiali di consumo; - il miglioramento dell efficienza gestionale dei processi assistenziali attraverso il coordinamento e l integrazione delle attività delle strutture dipartimentali, per raggiungere il miglior servizio a costi appropriati; - la migliore integrazione dei rapporti gestionali; - il miglioramento continuo della qualità dei servizi e delle prestazioni sanitarie, con particolare riguardo all umanizzazione dell assistenza erogata all interno delle strutture del dipartimento; - il coordinamento e lo sviluppo dell attività di ricerca, studio, formazione ed aggiornamento all interno del dipartimento; - la razionalizzazione e lo sviluppo dei percorsi diagnostici e terapeutici e di quelli volti a garantire la continuità assistenziale anche all esterno dei dipartimenti; - lo sviluppo di modelli organizzativi innovativi nella gestione delle risorse umane, favorendo il lavoro d équipe interdisciplinare e multiprofessionale. 1

2 ART. 3 Il Dipartimento strutturale Il dipartimento strutturale è costituito da Unità Operative omogenee sotto il profilo dell attività o delle risorse umane e tecnologiche impiegate. Il dipartimento strutturale rappresenta la formula più efficace per il raggiungimento di una migliore tutela del paziente e di una maggiore efficienza organizzativa, secondo quanto definito negli obiettivi aziendali. Ogni unità operativa deve far parte di un solo dipartimento strutturale e il direttore dell'unità operativa conserva la piena autonomia professionale e clinica, può far parte invece di più dipartimenti funzionali (per affinità e/o concorso nel raggiungimento di finalità e obiettivi). Il dipartimento strutturale, al fine di perseguire gli obiettivi, utilizza i seguenti strumenti: la gestione e l utilizzo comune di spazi, delle attrezzature e delle tecnologie; l utilizzo dei posti letto complessivi organizzati secondo livelli di intensità di cure; l utilizzo complessivo, nell ambito del dipartimento, del personale sanitario infermieristico, tecnico, di supporto e amministrativo; la gestione del budget, la continuità assistenziale e la formazione permanente del personale. Sono organi di ciascun dipartimento strutturale: il comitato di dipartimento; il direttore del dipartimento. ART. 4 Il Comitato di Dipartimento e la composizione Il comitato di dipartimento è un organo collegiale, di supporto al direttore del dipartimento, con funzioni consultive e propositive. Il comitato di dipartimento è composto dai direttori delle strutture complesse, dai responsabili delle strutture semplici e dai responsabili delle strutture semplici a valenza dipartimentale che vi afferiscono e da una quota di componenti elettivi, individuati tra le professionalità presenti all'interno del Dipartimento aventi con l'azienda un rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato. I componenti elettivi del comitato di dipartimento sono individuati tra le professionalità presenti all'interno del dipartimento stesso e sono eletti, con scrutinio segreto, a maggioranza dei votanti. Il comitato di dipartimento è composto dai seguenti componenti di diritto: dal direttore del dipartimento che lo presiede; dai direttori delle strutture complesse, dai responsabili delle strutture semplici e delle strutture semplici a valenza dipartimentale/distrettuale che afferiscono al dipartimento; dal responsabile dipartimentale delle professioni sanitarie, ove presente. Il comitato è inoltre costituito da una quota elettiva dei dirigenti sanitari, scelti fra quelli aventi diritto al voto, calcolata secondo il seguente criterio: numero di unità Operative Complesse meno il numero di Unità Operative a valenza dipartimentale/distrettuale meno uno. Tale numero variabile per ogni singolo dipartimento rappresenterà la quota di dirigenti eleggibili. Hanno diritto al voto i Dirigenti che non fanno parte di diritto al Comitato di Dipartimento e che hanno un rapporto di lavoro a tempo indeterminato o titolari di un contratto ai sensi dell art. 15 septies del DLgs 229/99. Il comitato deve riunirsi di norma una volta ogni 3 mesi e in ogni momento qualora ne 2

3 faccia richiesta almeno 1/3 dei componenti. Il comitato esprime parere valido laddove la presenza è di almeno la metà più uno dei componenti e il parere è espresso a maggioranza dei presenti. ART. 5 Le funzioni del comitato di dipartimento strutturale Il comitato di dipartimento ha competenza consultiva e propositiva sulle problematiche d'interesse strategico, analizza i risultati periodici del dipartimento anche in relazione agli obiettivi gestionali ad esso assegnati e propone soluzioni correttive al direttore di dipartimento. In particolare al comitato compete: partecipazione alla definizione del budget del dipartimento; individuazione delle azioni da realizzare nel corso dell'anno, in aderenza alla programmazione strategica aziendale; proposte per il razionale utilizzo del personale di dipartimento per la gestione delle attrezzature, dei presidi e delle risorse assegnate al dipartimento; sviluppo di nuove attività e cessazione o riduzione delle attività in essere, secondo la programmazione aziendale; acquisizione di risorse produttive con particolare attenzione ai programmi e progetti di miglioramento della qualità dei servizi e delle prestazioni e per la razionalizzazione dei costi; piani di aggiornamento e di riqualificazione del personale, di educazione sanitaria e di ricerca finalizzata; organizzazione dell'attività libero-professionale intramurale secondo le direttive generali dell'azienda; attivazione di eventuali gruppi operativi interdipartimentali; predisposizione delle linee guida per l'uso corretto e regolamentato degli strumenti e degli spazi comuni; promozione di processi innovativi in campo organizzativo, professionale e tecnologico favorendo l'adozione di nuove modalità operative; definizione della partecipazione agli obiettivi di produttività del personale afferente al comparto secondo le linee operative proposte dai Direttori di struttura complessa. ART. 6 Il direttore di dipartimento strutturale Il direttore del dipartimento è nominato dal Direttore Generale dell'azienda tra i direttori delle strutture complesse che fanno parte del dipartimento, sentito il parere del comitato di dipartimento, da riportare in apposito verbale. Per i dipartimenti costituiti da più di quattro unità operative complesse, al fine della nomina del Direttore del Dipartimento, il comitato propone una terna di nominativi al Direttore Generale. In fase di prima attivazione, il direttore di dipartimento è individuato dal Direttore Generale, per la durata di tre (3) mesi; durante tale periodo il Direttore pro tempore indice le elezioni per il dipartimento di afferenza e insedia il comitato, il quale durante la prima seduta esprime il proprio parere, ai sensi della DGRV 3574/2001. Successivamente la nomina viene confermata fino alla scadenza dei due anni, fatta salva una diversa determinazione. L'incarico del direttore di dipartimento è disciplinato da specifico contratto, integrativo del contratto individuale; ha una durata di 2 anni, sottoposto a verifica, rinnovabile, e non è compatibile con analogo incarico in altro dipartimento o con incarichi di responsabilità a livello di direzione di struttura (Ospedale, Dipartimento di Prevenzione o Distretto). Alla scadenza dell'incarico il direttore di dipartimento predispone una relazione sulle attività svolte ed il conseguimento degli obiettivi fissati nel documento di direttive aziendali. Il direttore rappresenta ufficialmente il dipartimento, ne dirige l'attività e promuove le 3

4 iniziative utili al buon funzionamento dello stesso. Le funzioni svolte dal direttore del dipartimento sono aggiuntive rispetto a quelle di direttore di struttura complessa. In caso di assenza o impedimento temporaneo, il direttore viene sostituito dall'azienda da altro dirigente con incarico di direzione di struttura complessa da lui stesso preventivamente individuato nell'ambito del dipartimento. Attribuzioni del direttore di dipartimento strutturale Al direttore del dipartimento, fermo restando la piena autonomia professionale e clinica dei responsabili delle strutture organizzative del dipartimento, nel rispetto della normativa contrattuale competono: la negoziazione del budget di dipartimento con il Dirigente medico di ospedale, di concerto con il Dirigente del Servizio Direzione delle Professioni sanitarie, previa negoziazione e accordo con i direttori di struttura complessa; la proposta alla Direzione Generale degli incarichi dirigenziali, sulla base delle proposte dei direttori di struttura complessa; la partecipazione alla valutazione dei direttori di Unità Operativa e dei dirigenti afferenti al dipartimento, secondo quanto previsto dall'atto Aziendale; le decisioni sulle questioni operative del dipartimento; Al direttore, sentito il comitato, compete inoltre: la gestione delle risorse comuni del dipartimento; la distribuzione delle risorse assegnate nell'ambito del dipartimento, coerentemente agli obiettivi e agli indirizzi generali stabiliti dalla Direzione Generale; le decisioni in merito all'utilizzo del personale assegnato al Dipartimento; la promozione delle verifiche periodiche sulla qualità e sulla corretta gestione delle risorse; l'organizzazione dell'attività libero professionale intramurale, secondo le direttive generali dell'azienda; la convocazione del comitato, di norma trimestralmente, e comunque quando viene richiesto da almeno un terzo dei componenti; la rappresentanza del dipartimento nei rapporti con la direzione medica dell ospedale; la cura della verbalizzazione delle sedute e la trasmissione dei verbali alla Direzione Generale e al Servizio Personale e Sviluppo Organizzativo. ART. 7 L'assemblea di dipartimento All'assemblea di dipartimento hanno titolo a partecipare tutti i dipendenti del medesimo. L'assemblea è convocata dal direttore del dipartimento, che la presiede, almeno una volta l'anno al fine di: a) informare il personale sull'attività svolta nel corso dell'anno; b) affrontare tematiche di interesse comune, in particolare, in occasione della introduzione di rilevanti innovazioni organizzative; c) raccogliere proposte e/o suggerimenti per favorire il buon funzionamento del dipartimento. 4

5 ART. 8 Il dipartimento funzionale Il Dipartimento funzionale è costituito da Unità Operative che concorrono ad obiettivi comuni, adottando una norma comune di comportamento clinico-assistenziale, didattico e di ricerca finalizzata. I dipartimenti funzionali hanno, di norma, una durata temporanea, indicata nell'atto di costituzione degli stessi e correlata al raggiungimento degli obiettivi prefissati o al mantenimento degli stessi. Sono costituiti da UU.OO. complesse e semplici che concorrono ad obiettivi comuni, adottando un comune codice di comportamento clinico-assistenziale didattico e di ricerca. Sono organi dei Dipartimenti funzionali: il Comitato di Dipartimento; il Coordinatore di Dipartimento. Composizione del Comitato di Dipartimento funzionale Il comitato è costituito da tutti i responsabili delle strutture coinvolte. Fanno altresì parte del Comitato di Dipartimento una quota elettiva di dirigenti scelti tra quelli aventi diritto al voto. Il numero di tali dirigenti eleggibili è individuato in base al seguente criterio: numero delle UU.OO.CC. meno il numero delle UU.OO.SS.DD. meno uno. Tale numero, variabile per ogni singolo dipartimento rappresenta la quota dei dirigenti sanitari eleggibili. Le funzioni del comitato di dipartimento Il Comitato ha competenza consultiva e propositiva in materia di: definizione delle azioni da realizzare nel corso dell'anno in aderenza agli obiettivi contenuti nella programmazione strategica aziendale; identificazione di linee guida e percorsi clinico-assistenziali, iniziative didattiche e di ricerca sanitaria finalizzata; piano di aggiornamento e di formazione del personale dipendente. Le sedute del comitato di dipartimento sono valide quando è presente la metà più uno dei componenti. Sono valide le decisioni adottate a maggioranza semplice. Art. 9 - Il coordinatore di dipartimento Al coordinatore del dipartimento, fermo restando la piena autonomia professionale, clinica e organizzativa dei responsabili delle strutture incluse nel dipartimento, compete il coordinamento delle attività finalizzate al raggiungimento degli obiettivi assegnati al dipartimento. Gli obiettivi sono definiti nel provvedimento istitutivo del dipartimento e in successivi atti integrativi o modificativi. Il coordinatore di dipartimento, inoltre, sentito il comitato: adotta provvedimenti operativi sulle questioni di competenza del Dipartimento; promuove le verifiche periodiche sulla qualità e corretta gestione delle risorse, dei piani di ricerca finalizzata e dell'aggiornamento. Il coordinatore di dipartimento convoca e presiede il comitato con una cadenza almeno quadrimestrale e comunque quando viene richiesto da almeno 1/3 dei componenti. Cura la verbalizzazione delle sedute e trasmette il verbale, in relazione alla tipologia del Dipartimento. Il Direttore Generale con provvedimento motivato, nomina il coordinatore del dipartimento tra i 5

6 direttori delle strutture complesse coinvolte o tra i dirigenti responsabili delle strutture semplici dipartimentali/distrettuali, sentito il parere del comitato di dipartimento da riportare in apposito verbale. Per i dipartimenti costituiti da più di quattro unità operative complesse, al fine della nomina del coordinatore del dipartimento, il comitato propone una terna di nominativi al Direttore Generale. In caso di impedimento temporaneo, il coordinatore è sostituito dall'azienda da altro dirigente da lui stesso preventivamente individuato nell'ambito del dipartimento. In fase di prima attivazione di un dipartimento funzionale, il coordinatore di dipartimento è individuato dal Direttore Generale. In fase di prima attivazione, il coordinatore di dipartimento è individuato dal Direttore Generale, per la durata di tre (3) mesi; durante tale periodo il Coordinatore pro tempore indice le elezioni per il dipartimento di afferenza e insedia il comitato, il quale durante la prima seduta esprime il proprio parere, ai sensi della DGRV 3574/2001. Successivamente la nomina viene confermata fino alla scadenza dei due anni, fatta salva una diversa determinazione. Il coordinatore si avvale, per il raggiungimento degli obiettivi assegnati, di gruppi di lavoro nominati dalla direzione generale sentiti i responsabili delle strutture interessate. Art Norma finale Per quanto non espressamente previsto dal presente regolamento si fa rinvio alla normativa nazionale, regionale vigente e, in particolare, alla DGRV n del 21/12/2001 e n del 10/12/2013 e successive modificazioni e interpretazioni, nonché alle disposizioni contenute nell'atto aziendale. 6

REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DEI DIPARTIMENTI DELL'ENTE OSPEDALIERO

REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DEI DIPARTIMENTI DELL'ENTE OSPEDALIERO REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DEI DIPARTIMENTI DELL'ENTE OSPEDALIERO Ai sensi dell art.27, comma 4, dell Atto di Autonomia Regolamentare approvato dal Consiglio di Amministrazione dell Ente ospedaliero

Dettagli

REGOLAMENTO DI DIPARTIMENTO. Art. 1 Finalità ed obiettivi del Dipartimento:

REGOLAMENTO DI DIPARTIMENTO. Art. 1 Finalità ed obiettivi del Dipartimento: REGOLAMENTO DI DIPARTIMENTO Art. 1 Finalità ed obiettivi del Dipartimento: Il Dipartimento realizza: 1. le attività di coordinamento e di indirizzo rivolte alle strutture ed ai servizi ad esso afferenti;

Dettagli

REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE DEL DIPARTIMENTO DI SALUTE MENTALE

REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE DEL DIPARTIMENTO DI SALUTE MENTALE REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE DEL DIPARTIMENTO DI SALUTE MENTALE PREMESSA Il presente Regolamento disciplina le modalità di funzionamento del Dipartimento di Salute Mentale come previsto dall art. 8.3

Dettagli

REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE DEL DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE

REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE DEL DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE DEL DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE PREMESSA Il presente Regolamento disciplina le modalità di funzionamento del Dipartimento di Prevenzione come previsto dall art. 8.3 dell Atto

Dettagli

REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE DEL DIPARTIMENTO DI SCIENZE DIAGNOSTICHE

REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE DEL DIPARTIMENTO DI SCIENZE DIAGNOSTICHE REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE DEL DIPARTIMENTO DI SCIENZE DIAGNOSTICHE PREMESSA Il presente Regolamento disciplina le modalità di funzionamento del Dipartimento di Scienze Diagnostiche come previsto dall

Dettagli

Linee guida per il funzionamento del Dipartimento Interaziendale di Medicina Trasfusionale: regolamento. Art. 1 Istituzione

Linee guida per il funzionamento del Dipartimento Interaziendale di Medicina Trasfusionale: regolamento. Art. 1 Istituzione Allegato 1 Linee guida per il funzionamento del Dipartimento Interaziendale di Medicina Trasfusionale: regolamento Art. 1 Istituzione 1. Il Dipartimento Interaziendale di Medicina Trasfusionale (DIMT)

Dettagli

REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE DEL DIPARTIMENTO DI ONCOLOGIA

REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE DEL DIPARTIMENTO DI ONCOLOGIA REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE DEL DIPARTIMENTO DI ONCOLOGIA PREMESSA Il presente Regolamento disciplina le modalità di funzionamento del Dipartimento di Oncologia come previsto dall art. 8.3 dell Atto

Dettagli

AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA

AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA REGIONE DEL VENETO AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE n. 556 del 23/05/2014 OGGETTO: Approvazione Regolamento Generale dei Dipartimenti Tecnico/Amministrativi e di Staff.

Dettagli

ATTO AZIENDALE TITOLO VII DIPARTIMENTI AD ATTIVITA INTEGRATA

ATTO AZIENDALE TITOLO VII DIPARTIMENTI AD ATTIVITA INTEGRATA ATTO AZIENDALE TITOLO VII DIPARTIMENTI AD ATTIVITA INTEGRATA Art. 31 Dipartimenti ad attività integrata, Dipartimenti interaziendali ad attività integrata e dipartimenti interaziendali. I Dipartimenti

Dettagli

REGOLAMENTO DEI DIPARTIMENTI DELL A.O. S. ANTONIO ABATE DI GALLARATE

REGOLAMENTO DEI DIPARTIMENTI DELL A.O. S. ANTONIO ABATE DI GALLARATE REGOLAMENTO DEI DIPARTIMENTI DELL A.O. S. ANTONIO ABATE DI GALLARATE 1. Organizzazione Dipartimentale L'organizzazione dipartimentale è il modello ordinario di gestione operativa di tutte le attività assistenziali

Dettagli

REGOLAMENTO - DPS 1. - DPS

REGOLAMENTO - DPS 1. - DPS ALLEGATI REGOLAMENTO Direzioni Professioni Sanitarie - DPS 1. La Direzione Professioni Sanitarie - DPS La Direzione delle Professioni Sanitarie (DPS), di cui alla Legge 251/2000, è una struttura complessa

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE E IL FUNZIONAMENTO DEL COLLEGIO DI DIREZIONE DELL A.S.L. TO3

REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE E IL FUNZIONAMENTO DEL COLLEGIO DI DIREZIONE DELL A.S.L. TO3 REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE E IL FUNZIONAMENTO DEL COLLEGIO DI DIREZIONE DELL A.S.L. TO3 INDICE Articolo 1 (Oggetto)...3 Articolo 2 (Composizione del Collegio di Direzione)...3 Articolo 3 (Funzioni

Dettagli

REGOLAMENTO DEL COLLEGIO DI DIREZIONE

REGOLAMENTO DEL COLLEGIO DI DIREZIONE REGOLAMENTO DEL COLLEGIO DI DIREZIONE Approvato con Deliberazione n. 6 del 10 marzo 2017 PAG. 1 REGOLAMENTO DEL COLLEGIO DI DIREZIONE I N D I C E Pag. Art. 1 Oggetto 3 Art. 2 Funzioni 3 Art. 3 Attività

Dettagli

Allegato A alla deliberazione D.G. n 1116 del Regolamento Dipartimenti Sanitari

Allegato A alla deliberazione D.G. n 1116 del Regolamento Dipartimenti Sanitari Regolamento Dipartimenti Sanitari 1 Indice Articolo 1 Fonti e disciplina pag. 3 Articolo 2 Definizione pag. 3 Articolo 3 Composizione pag. 4 Articolo 4 Obiettivi pag. 4 Articolo 5 Il Direttore del Dipartimento

Dettagli

Regolamento del Dipartimento di Economia, Ingegneria, Società e Impresa (D.E.Im.) Art. 1 Oggetto della disciplina

Regolamento del Dipartimento di Economia, Ingegneria, Società e Impresa (D.E.Im.) Art. 1 Oggetto della disciplina Regolamento del Dipartimento di Economia, Ingegneria, Società e Impresa (D.E.Im.) Art. 1 Oggetto della disciplina Il presente Regolamento, in conformità ai principi, alle disposizioni dello Statuto e della

Dettagli

AZIENDA USL TOSCANA NORD OVEST REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL DIPARTIMENTO DELLA MEDICINA GENERALE

AZIENDA USL TOSCANA NORD OVEST REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL DIPARTIMENTO DELLA MEDICINA GENERALE AZIENDA USL TOSCANA NORD OVEST REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL DIPARTIMENTO DELLA MEDICINA GENERALE 1 DIPARTIMENTO DELLA MEDICINA GENERALE INDICE - Introduzione Art. 1 - Oggetto

Dettagli

FINALITÀ, ORGANIGRAMMA, FUNZIONI DEL DIPARTIMENTO DI EMERGENZA URGENZA FINALITÀ, ORGANIGRAMMA, FUNZIONI DEL DIPARTIMENTO DI EMERGENZA URGENZA

FINALITÀ, ORGANIGRAMMA, FUNZIONI DEL DIPARTIMENTO DI EMERGENZA URGENZA FINALITÀ, ORGANIGRAMMA, FUNZIONI DEL DIPARTIMENTO DI EMERGENZA URGENZA Pagina 1 di 5 FINALITÀ, ORGANIGRAMMA, FUNZIONI DEL N. Revisione Data Motivo della revisione Redatto Verificato Approvato 0 20/03/2013 Direttore Dipartimento Emergenza Urgenza Ufficio Processi e Accreditamento

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE DEI GIOVANI. Art. 1 Costituzione e finalità

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE DEI GIOVANI. Art. 1 Costituzione e finalità Allegato alla deliberazione consiliare n. 45 del 18/04/2012 REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE DEI GIOVANI Art. 1 Costituzione e finalità Il Comune di Senigallia riconosce nei giovani

Dettagli

Regolamento di funzionamento del Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche

Regolamento di funzionamento del Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DEL DIPARTIMENTO DI SCIENZE MEDICHE E CHIRURGICHE (emanato con D.R. n. 1083 2013, prot. n. 25735 I/3 del 22.10.2013) CAPO I NORME GENERALI Art. 1 Funzioni del Dipartimento

Dettagli

Centro di Servizi InfoSapienza Regolamento Organizzativo (DR n del 29/07/2011)

Centro di Servizi InfoSapienza Regolamento Organizzativo (DR n del 29/07/2011) Centro di Servizi InfoSapienza Regolamento Organizzativo (DR n. 2498 del 29/07/2011) Art. 1 - Costituzione Il Centro InfoSapienza, di seguito richiamato Centro, è un Centro di spesa ad ordinamento speciale,

Dettagli

Regolamento di funzionamento del Dipartimento di Ingegneria Civile ed Ambientale

Regolamento di funzionamento del Dipartimento di Ingegneria Civile ed Ambientale Regolamento di funzionamento del Dipartimento di Ingegneria Civile ed Ambientale PARTE I DISPOSIZIONI GENERALI... 2 Articolo 1 (Oggetto del Regolamento)... 2 Articolo 2 (Funzioni e principi del Dipartimento)...

Dettagli

Disciplina dei compiti e definizione dell assetto organizzativo dei DIMT (Dipartimenti Interaziendali di Medicina Trasfusionale).

Disciplina dei compiti e definizione dell assetto organizzativo dei DIMT (Dipartimenti Interaziendali di Medicina Trasfusionale). REGOLAMENTO REGIONALE 6 marzo 2008, n. 2 Disciplina dei compiti e definizione dell assetto organizzativo dei DIMT (Dipartimenti Interaziendali di Medicina Trasfusionale). IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE

Dettagli

DELIBERAZIONE N. 922/2013 ADOTTATA IN DATA 20/06/2013. Approvazione del Regolamento per il funzionamento dei dipartimenti dell azienda ospedaliera.

DELIBERAZIONE N. 922/2013 ADOTTATA IN DATA 20/06/2013. Approvazione del Regolamento per il funzionamento dei dipartimenti dell azienda ospedaliera. DELIBERAZIONE N. 922/2013 ADOTTATA IN DATA 20/06/2013 OGGETTO: Approvazione del Regolamento per il funzionamento dei dipartimenti dell azienda ospedaliera. IL DIRETTORE GENERALE Assistito dal Direttore

Dettagli

REGOLAMENTO REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO TECNICO AZIENDALE PER IL CONTROLLO DELLE INFEZIONI CORRELATE ALL ASSISTENZA (C.I.O.

REGOLAMENTO REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO TECNICO AZIENDALE PER IL CONTROLLO DELLE INFEZIONI CORRELATE ALL ASSISTENZA (C.I.O. REGOLAMENTO REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO TECNICO AZIENDALE PER IL CONTROLLO DELLE INFEZIONI CORRELATE ALL ASSISTENZA (C.I.O.) SCOPO Il presente regolamento definisce gli obiettivi, le

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CATANIA SEDE DECENTRATA DI RAGUSA STRUTTURA DIDATTICA SPECIALE DI LINGUE E LETTERATURE STRANIERE.

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CATANIA SEDE DECENTRATA DI RAGUSA STRUTTURA DIDATTICA SPECIALE DI LINGUE E LETTERATURE STRANIERE. UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CATANIA SEDE DECENTRATA DI RAGUSA STRUTTURA DIDATTICA SPECIALE DI LINGUE E LETTERATURE STRANIERE Ordinamento Art. 1 Oggetto Il presente ordinamento, ai sensi dell art. 23 dello

Dettagli

REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DEI DIPARTIMENTI. Art. 1 Principi Generali

REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DEI DIPARTIMENTI. Art. 1 Principi Generali REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DEI DIPARTIMENTI Art. 1 Principi Generali La logica dipartimentale è strumento utile a realizzare la presa in carico del paziente e la continuità assistenziale

Dettagli

ALLEGATO - REGOLAMENTO DEL COMITATO CONSULTIVO MISTO

ALLEGATO - REGOLAMENTO DEL COMITATO CONSULTIVO MISTO ALLEGATO - REGOLAMENTO DEL COMITATO CONSULTIVO MISTO In ottemperanza dell art. 17 della L.R. n.1 del 30 gennaio 2007, presso l'azienda Ospedaliera Regionale S. Carlo di Potenza opera il Comitato Consultivo

Dettagli

allegato 2 ULSS 16 allegato 2 1

allegato 2 ULSS 16 allegato 2 1 REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE E IL FUNZIONAMENTO DEI DIPARTIMENTI INTERAZIENDALI DI AREA AMMINISTRATIVA E TECNICA E DELLE STRUTTURE INTERAZIENDALI DI STAFF ALLA DIREZIONE GENERALE Art. 1 - Oggetto Il

Dettagli

Allegato A. Regolamento per il funzionamento del DIPARTIMENTO DELLA MEDICINA GENERALE

Allegato A. Regolamento per il funzionamento del DIPARTIMENTO DELLA MEDICINA GENERALE Allegato A Regolamento per il funzionamento del DIPARTIMENTO DELLA MEDICINA GENERALE Indice Art. 1 Oggetto del Regolamento... 1 Art. 2 Composizione e sede del Dipartimento... 1 Art. 3 Finalità e compiti

Dettagli

REGOLAMENTO DEL CENTRO INFOSAPIENZA (versione modificata) REGOLAMENTO DEL CENTRO INFOSAPIENZA (emanato con DR 773 del ) Art. 1 - Costituzion

REGOLAMENTO DEL CENTRO INFOSAPIENZA (versione modificata) REGOLAMENTO DEL CENTRO INFOSAPIENZA (emanato con DR 773 del ) Art. 1 - Costituzion REGOLAMENTO DEL CENTRO INFOSAPIENZA (versione modificata) REGOLAMENTO DEL CENTRO INFOSAPIENZA (emanato con DR 773 del 21.12.2010) Art. 1 - Costituzione Il Centro InfoSapienza - di seguito richiamato Centro,

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL DIPARTIMENTO AMMINISTRATIVO

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL DIPARTIMENTO AMMINISTRATIVO REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL DIPARTIMENTO AMMINISTRATIVO PREMESSA L istituzione del Dipartimento Amministrativo Aziendale Gestionale è stata disposta in coerenza con le Linee Guida Regionali di

Dettagli

ATTO. REGIONE LIGURIA - Giunta Regionale LA GIUNTA REGIONALE

ATTO. REGIONE LIGURIA - Giunta Regionale LA GIUNTA REGIONALE SCHEMA N.... NP/305489 DEL PROT. ANNO...2008 Dipartimen t o Sa lu te e Servizi Sociali O GG E TTO : Direttiva inerente i criteri operativi e organizzativi per l'istituzione e il funzionamento dei Dipartimenti

Dettagli

ASSESSORATO ALLE POLITICHE DELLA SALUTE

ASSESSORATO ALLE POLITICHE DELLA SALUTE R E G I O N E P U G L I A ASSESSORATO ALLE POLITICHE DELLA SALUTE Regolamento Disposizioni regolamentari per la disciplina delle Aziende Ospedaliero Universitarie della Regione Puglia ai sensi del D.L.gs

Dettagli

Entrata in vigore: 22 novembre 2017

Entrata in vigore: 22 novembre 2017 REGOLAMENTO DEI CENTRI DI ATENEO Senato Accademico 8 novembre 2017 Consiglio di Amministrazione 8 novembre 2017 Decreto Rettorale di emanazione Entrata in vigore: 22 novembre 2017 Rep. n. 1615/2017, prot.

Dettagli

REGOLAMENTO DIPARTIMENTO SALUTE MENTALE E DIPENDENZE. ARTICOLO 1 Oggetto del regolamento

REGOLAMENTO DIPARTIMENTO SALUTE MENTALE E DIPENDENZE. ARTICOLO 1 Oggetto del regolamento REGOLAMENTO DIPARTIMENTO SALUTE MENTALE E DIPENDENZE ARTICOLO 1 Oggetto del regolamento 1. Il presente Regolamento disciplina l organizzazione ed il funzionamento del Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze,

Dettagli

21 Responsabile Infermieristico Tecnico di Dipartimento (RITD) Dipartimento MATERNO INFANTILE

21 Responsabile Infermieristico Tecnico di Dipartimento (RITD) Dipartimento MATERNO INFANTILE Titolo Posizione 21 Responsabile Infermieristico Tecnico di Dipartimento (RITD) Dipartimento MATERNO INFANTILE Punti assegnati 11 Importo annuo Economico 4.957,90 Profilo Interessato Ruolo Contenuti Collaboratore

Dettagli

DIPARTIMENTO DI SCIENZE UMANISTICHE E SOCIALI REGOLAMENTO

DIPARTIMENTO DI SCIENZE UMANISTICHE E SOCIALI REGOLAMENTO UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SASSARI DIPARTIMENTO DI SCIENZE UMANISTICHE E SOCIALI REGOLAMENTO (ai sensi dell art. 2 comma 2 della legge 240/2010 e degli artt. 36 e seguenti dello Statuto dell Autonomia)

Dettagli

REGOLAMENTO DELLE STRUTTURE DIDATTICHE DEL DIPARTIMENTO DI SCIENZE BIOMOLECOLARI (DISB)

REGOLAMENTO DELLE STRUTTURE DIDATTICHE DEL DIPARTIMENTO DI SCIENZE BIOMOLECOLARI (DISB) REGOLAMENTO DELLE STRUTTURE DIDATTICHE DEL DIPARTIMENTO DI SCIENZE BIOMOLECOLARI (DISB) (emanato con Decreto Rettorale n.17/2016 del 20 gennaio 2016) in vigore dal 21 gennaio 2016 INDICE Articolo 1 - Principi

Dettagli

IL RETTORE. la Legge 30/12/2010 n. 240 ed, in particolare, l art. 2 comma 2 lett. a) e b);

IL RETTORE. la Legge 30/12/2010 n. 240 ed, in particolare, l art. 2 comma 2 lett. a) e b); U.S.R. DR/2013/115 del 11/01/2013 Firmatari: MASSIMO MARRELLI IL RETTORE la Legge 30/12/2010 n. 240 ed, in particolare, l art. 2 comma 2 lett. a) e b); lo Statuto dell Ateneo emanato con Decreto Rettorale

Dettagli

REGOLAMENTO DISCIPLINA DIPARTIMENTO. Art.1 Definizione

REGOLAMENTO DISCIPLINA DIPARTIMENTO. Art.1 Definizione REGOLAMENTO DISCIPLINA DIPARTIMENTO Art.1 Definizione Il dipartimento è il modello ordinario di gestione operativa dell attività della ASL di Viterbo e si articola al suo interno in unità operative complesse

Dettagli

COMUNE DI NERVIANO (Città Metropolitana di Milano) REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CONSULTA GIOVANI

COMUNE DI NERVIANO (Città Metropolitana di Milano) REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CONSULTA GIOVANI COMUNE DI NERVIANO (Città Metropolitana di Milano) REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CONSULTA GIOVANI Approvato con deliberazione n. 85/C.C. del 30.11.2016 e modificato con deliberazione n. 73/C.C. del 25.7.2017

Dettagli

REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DEL DIPARTIMENTO DI SCIENZE UMANE E SOCIALI

REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DEL DIPARTIMENTO DI SCIENZE UMANE E SOCIALI Emanato con Decreto Rettorale n. 23, prot. n. 2464/A3 del 16 marzo 2012 e s.m. e i. (D.R. n. 52, prot. n. 4810/A3 del 30 maggio 2012) REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DEL DIPARTIMENTO DI SCIENZE UMANE E SOCIALI

Dettagli

VISTO il vigente Statuto dell Ateneo e, in particolare, l art. 14, comma, 2 lett. b) e l art. 29, comma 6;

VISTO il vigente Statuto dell Ateneo e, in particolare, l art. 14, comma, 2 lett. b) e l art. 29, comma 6; DR/2016/2851 del 21/09/2016 Firmatari: De Vivo Arturo U.S.R. IL RETTORE VISTO il vigente Statuto dell Ateneo e, in particolare, l art. 14, comma, 2 lett. b) e l art. 29, comma 6; VISTO il Regolamento di

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II UFFICIO SEGRETERIA DEL DIRETTORE GENERALE DR/2019/2648 del 01/07/2019 Firmatari: De Vivo Arturo

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II UFFICIO SEGRETERIA DEL DIRETTORE GENERALE DR/2019/2648 del 01/07/2019 Firmatari: De Vivo Arturo DR/2019/2648 del 01/07/2019 Firmatari: De Vivo Arturo U.S.R. IL RETTORE VISTO il vigente Statuto dell Ateneo e, in particolare, l art 35; VISTO il D.R. n. 2480 del 20.06.2003 con il quale è stato istituito

Dettagli

REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE DELL'ASSETTO DIREZIONALE

REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE DELL'ASSETTO DIREZIONALE REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE DELL'ASSETTO DIREZIONALE CAPO I DISPOSIZIONI GENERALI Art. 1 Funzione dirigenziale Sono attribuiti ai dirigenti tutti i compiti di attuazione degli obiettivi e dei programmi

Dettagli

REGOLAMENTO DEL SISTEMA BIBLIOTECARIO DI ATENEO

REGOLAMENTO DEL SISTEMA BIBLIOTECARIO DI ATENEO REGOLAMENTO DEL SISTEMA BIBLIOTECARIO DI ATENEO EMANATO CON DR N.1236/2017 del 11/10/2017 Pubblicato nel Bollettino Ufficiale d Ateneo - N.250 del16/10/2017 PARTE GENERALE Art. 1 (Oggetto del Regolamento)

Dettagli

Documento scaricato da

Documento scaricato da Allegato A, di cui all'articolo 14, comma 2 Regione Veneto Legge Regionale n. 3 del 21 gennaio 2000 Nuove norme in materia di gestione dei rifiuti (B.U.R Veneto n. 8 del 25 gennaio 2000) ALLEGATO 1 SCHEMA

Dettagli

ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI SALERNO. Commissione Raggruppamento Donne Ingegneri

ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI SALERNO. Commissione Raggruppamento Donne Ingegneri ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI SALERNO Commissione Raggruppamento Donne Ingegneri REGOLAMENTO COMMISSIONE RAGGRUPPAMENTO DONNE INGEGNERI TITOLO PRIMO COSTITUZIONE E SCOPI Art. 1 Costituzione

Dettagli

Regolamento di funzionamento del Centro di Ricerca sul Dolore Animale (CeRiDA) dell Università degli Studi di Perugia

Regolamento di funzionamento del Centro di Ricerca sul Dolore Animale (CeRiDA) dell Università degli Studi di Perugia Regolamento di funzionamento del Centro di Ricerca sul Dolore Animale (CeRiDA) dell Università degli Studi di Perugia Art. 1 Oggetto del Regolamento 1. Il presente Regolamento disciplina le finalità, l

Dettagli

Regolamento Consulta Provinciale del Volontariato di Protezione Civile

Regolamento Consulta Provinciale del Volontariato di Protezione Civile Regolamento Consulta Provinciale del Volontariato di Protezione Civile Art. 1 Premessa Per rispondere in modo sempre più concreto alle suddette esigenze di protezione civile, la Provincia di Cremona e

Dettagli

Sistema Bibliotecario di Ateneo

Sistema Bibliotecario di Ateneo Sistema Bibliotecario di Ateneo REGOLAMENTO GENERALE DEL SISTEMA BIBLIOTECARIO DI ATENEO Art. 1 Finalità del Sistema Bibliotecario di Ateneo Il Sistema Bibliotecario di Ateneo (di seguito denominato Sistema)

Dettagli

Regolamento del Comitato Ospedale territorio senza dolore

Regolamento del Comitato Ospedale territorio senza dolore Regolamento del Comitato Ospedale territorio senza dolore Premessa In accordo con le disposizioni della legge 38 del 15 marzo 2010 che regola l'accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore, Viste

Dettagli

\ SERVIZIO SANITARIO REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA AZIENDA PER LA TUTELA DELLA SALUTE DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE N DEL / /

\ SERVIZIO SANITARIO REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA AZIENDA PER LA TUTELA DELLA SALUTE DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE N DEL / / \ SERVIZIO SANITARIO REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA AZIENDA PER LA TUTELA DELLA SALUTE DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE N DEL / / Proposta n. 432 del 8/03/2018 STRUTTURA PROPONENTE: DIREZIONE AZIENDALE

Dettagli

REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DEL DIPARTIMENTO AD ATTIVITA INTEGRATA (DAI) DI ANESTESIA E RIANIMAZIONE

REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DEL DIPARTIMENTO AD ATTIVITA INTEGRATA (DAI) DI ANESTESIA E RIANIMAZIONE REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DEL DIPARTIMENTO AD ATTIVITA INTEGRATA (DAI) DI ANESTESIA E RIANIMAZIONE Art. 1 Finalità e compiti del Dipartimento ad attività integrata (DAI) di Anestesia

Dettagli

I. N. R. A. N. ISTITUTO NAZIONALE DI RICERCA PER GLI ALIMENTI E LA NUTRIZIONE. Statuto

I. N. R. A. N. ISTITUTO NAZIONALE DI RICERCA PER GLI ALIMENTI E LA NUTRIZIONE. Statuto I. N. R. A. N. ISTITUTO NAZIONALE DI RICERCA PER GLI ALIMENTI E LA NUTRIZIONE Statuto Articolo 1 Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione 1. L'Istituto Nazionale della Nutrizione,

Dettagli

Allegato B. Declaratorie Posizioni Organizzative Area Comparto. pag. 1 di 13

Allegato B. Declaratorie Posizioni Organizzative Area Comparto. pag. 1 di 13 Allegato B Declaratorie Posizioni Organizzative Area Comparto pag. 1 di 13 Coordinamento Dipartimento Chirurgico Collaboratore professionale sanitario: personale infermieristico infermiere cat D Collaboratore

Dettagli

Allegato A. 5. Coordina le attività dei Responsabili dei procedimenti individuati dalla Legge 241/90 rientranti nelle proprie competenze;

Allegato A. 5. Coordina le attività dei Responsabili dei procedimenti individuati dalla Legge 241/90 rientranti nelle proprie competenze; Allegato A FUNZIONI ATTRIBUITE AL DIRETTORE AMMINISTRATIVO 1. Formula, per quanto di competenza, proposte al Direttore Generale, ai fini della elaborazione di programmi, direttive generali, schemi di deliberazioni

Dettagli

Emanato con Decreto Rettorale n. 339/AG del 01 febbraio 2013 e modificato con Decreto Rettorale n. 475/AG del 04 febbraio 2016

Emanato con Decreto Rettorale n. 339/AG del 01 febbraio 2013 e modificato con Decreto Rettorale n. 475/AG del 04 febbraio 2016 Emanato con Decreto Rettorale n. 339/AG del 01 febbraio 2013 e modificato con Decreto Rettorale n. 475/AG del 04 febbraio 2016 REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E DI FUNZIONAMENTO DEL DIPARTIMENTO DI FISICA

Dettagli

CAPO I CAPO II CAPO I

CAPO I CAPO II CAPO I LEGGE REGIONALE 16/05/2007, N. 010 Pagina 1 di 6 Disposizioni in materia di valorizzazione nell'ambito del Servizio sanitario regionale delle professioni sanitarie e della professione di assistente sociale,

Dettagli

TITOLO II ORGANI DEL DIPARTIMENTO. Art. 5 (Organi del Dipartimento) Art. 6 (Direttore di Dipartimento Attribuzioni)

TITOLO II ORGANI DEL DIPARTIMENTO. Art. 5 (Organi del Dipartimento) Art. 6 (Direttore di Dipartimento Attribuzioni) TITOLO II ORGANI DEL DIPARTIMENTO 1. Sono Organi del Dipartimento: a) il Direttore; b) il Consiglio; c) la Giunta; d) la Commissione paritetica docenti-studenti. Art. 5 (Organi del Dipartimento) Art. 6

Dettagli

REGOLAMENTO DEI DIPARTIMENTI SANITARI DELLA ASL ROMA H

REGOLAMENTO DEI DIPARTIMENTI SANITARI DELLA ASL ROMA H REGOLAMENTO DEI DIPARTIMENTI SANITARI DELLA ASL ROMA H INDICE Articolo 1- Ambito di applicazione... 3 Articolo 2- Fonti normative... 3 Articolo 3- Definizione... 3 Articolo 4- Obiettivi e finalità del

Dettagli

Indice. Art. 1 (Finalità) Art. 2 (Organi)

Indice. Art. 1 (Finalità) Art. 2 (Organi) Regolamento interno per i lavori della Commissione regionale per la realizzazione delle pari opportunità e della parità giuridica e sostanziale tra donne e uomini Indice Art. 1 Finalità Art. 2 Organi Art.

Dettagli

Unità di Processo Affari Generali e Istituzionali Decreto n. 575 Anno 2016 Prot. n IL RETTORE

Unità di Processo Affari Generali e Istituzionali Decreto n. 575 Anno 2016 Prot. n IL RETTORE Staff di Direzione Unità di processo Affari Generali e Istituzionali Unità di Processo Affari Generali e Istituzionali Decreto n. 575 Anno 2016 Prot. n. 104390 IL RETTORE - VISTO il vigente Statuto d Ateneo;

Dettagli

Regolamento. Corso di Dottorato di ricerca in Scienze Giuridiche. Art. 1. Ambito di applicazione

Regolamento. Corso di Dottorato di ricerca in Scienze Giuridiche. Art. 1. Ambito di applicazione Regolamento Corso di Dottorato di ricerca in Scienze Giuridiche Art. 1 Ambito di applicazione 1. Il presente regolamento disciplina, in accordo con il Regolamento di Ateneo dei Corsi di Dottorato di ricerca,

Dettagli

OGGETTO FRUIBILITÀ DI UNA SELEZIONE PER DIRETTORE DI STRUTTURA COMPLESSA E VALIDITÀ TEMPORALE DELLA STESSA

OGGETTO FRUIBILITÀ DI UNA SELEZIONE PER DIRETTORE DI STRUTTURA COMPLESSA E VALIDITÀ TEMPORALE DELLA STESSA 1 OGGETTO FRUIBILITÀ DI UNA SELEZIONE PER DIRETTORE DI STRUTTURA COMPLESSA E VALIDITÀ TEMPORALE DELLA STESSA QUESITO (posto in data 6 agosto 2013 ) L articolo 3, comma 87, della legge 24 dicembre 2007,

Dettagli

STRUTTURA DEI DIPARTIMENTI

STRUTTURA DEI DIPARTIMENTI 1 STRUTTURA DEI DIPARTIMENTI Regolamento 1 STRUTTURA DEI DIPARTIMENTI Regolamento 1. Dipartimenti: Sono struttura di coordinamento delle attività didattiche, di ricerca e di produzione artistica delle

Dettagli

COMUNE DI TREVISO REGOLAMENTI

COMUNE DI TREVISO REGOLAMENTI COMUNE DI TREVISO REGOLAMENTI PARI OPPORTUNITA Regolamento Commissione comunale Pari Opportunità Art. 1 - Istituzione della Commissione Comunale Pari Opportunità... 1 Art. 2 - Finalità della Commissione...

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA SCUOLA IN MANAGEMENT ED ECONOMIA. Art. 1 (Istituzione) Art. 2 (Compiti della Scuola)

REGOLAMENTO DELLA SCUOLA IN MANAGEMENT ED ECONOMIA. Art. 1 (Istituzione) Art. 2 (Compiti della Scuola) REGOLAMENTO DELLA SCUOLA IN MANAGEMENT ED ECONOMIA Art. 1 (Istituzione) 1. La Scuola di Management ed Economia è istituita ai sensi dello Statuto dell'università di Torino, art. 24 e seguenti. Ad essa

Dettagli

REGOLAMENTO DEL CENTRO INTERDIPARTIMENTALE SUPERFICI ED INTERFASI NANOSTRUTTURATE (NIS) DELL UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO. Art. 1.

REGOLAMENTO DEL CENTRO INTERDIPARTIMENTALE SUPERFICI ED INTERFASI NANOSTRUTTURATE (NIS) DELL UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO. Art. 1. REGOLAMENTO DEL CENTRO INTERDIPARTIMENTALE SUPERFICI ED INTERFASI NANOSTRUTTURATE (NIS) DELL UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO Art. 1. Istituzione E' istituito, ai sensi dell'art. 20 del vigente Statuto

Dettagli

REGOLAMENTO PER LO SVOLGIMENTO DEL COLLEGIO DI DIREZIONE

REGOLAMENTO PER LO SVOLGIMENTO DEL COLLEGIO DI DIREZIONE REGOLAMENTO PER LO SVOLGIMENTO DEL COLLEGIO DI DIREZIONE APPROVATO CON DELIBERAZIONE N.RO 39 DEL 23.01.2009 SVOLGIMENTO DELL ATTIVITA DEL COLLEGIO DI DIREZIONE Art. 1 Composizione Art. 2 Compiti e funzioni

Dettagli

DISCIPLINA DELL ORGANIZZAZIONE E DEGLI ASPETTI OPERATIVI DEL SERVIZIO DELLE PROFESSIONI SANITARIE

DISCIPLINA DELL ORGANIZZAZIONE E DEGLI ASPETTI OPERATIVI DEL SERVIZIO DELLE PROFESSIONI SANITARIE DISCIPLINA DELL ORGANIZZAZIONE E DEGLI ASPETTI OPERATIVI DEL SERVIZIO DELLE PROFESSIONI SANITARIE 5 Indice 1. Denominazione pag 2 2. Natura istituzionale e finalità pag 2 3. Personale afferente al Servizio

Dettagli

Art. 1. Definizione di posizione organizzativa e di alta Professionalità

Art. 1. Definizione di posizione organizzativa e di alta Professionalità Art. 1 Definizione di posizione organizzativa e di alta Professionalità Il presente regolamento disciplina i criteri per l individuazione, il conferimento, la valutazione e la revoca degli incarichi di

Dettagli

NUOVI ASSETTI TERRITORIALI. Area Sanità e Sociale

NUOVI ASSETTI TERRITORIALI. Area Sanità e Sociale NUOVI ASSETTI TERRITORIALI Area Sanità e Sociale 1 1 Presidiare un sistema complesso, derivante da interconnessioni di ambiti funzionali diversi (clinico, assistenziale, amministrativo), di soggetti diversi

Dettagli

REGOLAMENTO DEL SETTORE TECNICO

REGOLAMENTO DEL SETTORE TECNICO REGOLAMENTO DEL SETTORE TECNICO Parte I Attribuzioni, struttura e organizzazione del Settore Tecnico Art. 1 Attribuzioni e funzioni 1. Il Settore Tecnico della F.I.G.C., tenuto anche conto delle esperienze

Dettagli

STATUTO DELL AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA MEYER INDICE SEZIONE

STATUTO DELL AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA MEYER INDICE SEZIONE STATUTO DELL AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA MEYER INDICE SEZIONE Titolo 2 - ORGANI ISTITUZIONALI E ALTRI ORGANISMI Capo 1 - ORGANI ISTITUZIONALI Art. 11 - Art. 12 - Art. 13 - Art. 14 - Direttore Generale

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA :

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA : REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA : - DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE INTERNE AI SETTORI - DELLE UNITA ORGANIZZATIVE AUTONOME - DELLE UNITA DI PROGETTO Approvato con deliberazione di Giunta Comunale

Dettagli

PROVINCIA DI NOVARA REGOLAMENTO PROVINCIALE DI DISCIPLINA DEGLI ORGANI E DELLE STRUTTURE DI PROTEZIONE CIVILE CAPO I DISPOSIZIONI PRELIMINARI. Art.

PROVINCIA DI NOVARA REGOLAMENTO PROVINCIALE DI DISCIPLINA DEGLI ORGANI E DELLE STRUTTURE DI PROTEZIONE CIVILE CAPO I DISPOSIZIONI PRELIMINARI. Art. PROVINCIA DI NOVARA REGOLAMENTO PROVINCIALE DI DISCIPLINA DEGLI ORGANI E DELLE STRUTTURE DI PROTEZIONE CIVILE CAPO I DISPOSIZIONI PRELIMINARI Art. 1 (Finalità ed Ambito di applicazione) 1. Il presente

Dettagli

Regolamento del CENTRO DI SERVIZI POLO UNIVERSITARIO SISTEMI LOGISTICI DI LIVORNO

Regolamento del CENTRO DI SERVIZI POLO UNIVERSITARIO SISTEMI LOGISTICI DI LIVORNO Regolamento del CENTRO DI SERVIZI POLO UNIVERSITARIO SISTEMI LOGISTICI DI LIVORNO D.R. 21 dicembre 2016, n.62814 - Emanazione Articolo 1 Costituzione e sede del Centro di servizi Polo Universitario Sistemi

Dettagli

con l Università di cui all art. 2, comma 2 lett. b) del Decreto Legislativo 21/12/1999, n.517.

con l Università di cui all art. 2, comma 2 lett. b) del Decreto Legislativo 21/12/1999, n.517. 13904 PARTE PRIMA Leggi e regolamenti regionali 2008, n. 13 Disposizioni regolamentari per la disciplina delle Aziende Ospedaliero universitarie della Regione Puglia ai sensi del D.L.gs n. 517/99. novembre

Dettagli

Regolamento Nucleo di Valutazione delle prestazioni

Regolamento Nucleo di Valutazione delle prestazioni Regolamento Nucleo di Valutazione delle prestazioni (Reg. n. 47/2017) Approvato con deliberazione n. 4/C.d.A./0017 del 14 febbraio 2017 RA C.d.A 30 Regolamento Nucleo di valutazione delle prestazioni Rev.

Dettagli

SEDE DECENTRATA DI SIRACUSA STRUTTURA DIDATTICA SPECIALE DI ARCHITETTURA. Ordinamento. Art. 1 Oggetto

SEDE DECENTRATA DI SIRACUSA STRUTTURA DIDATTICA SPECIALE DI ARCHITETTURA. Ordinamento. Art. 1 Oggetto SEDE DECENTRATA DI SIRACUSA STRUTTURA DIDATTICA SPECIALE DI ARCHITETTURA Ordinamento Art. 1 Oggetto Il presente ordinamento, ai sensi dell art. 23 dello Statuto di Ateneo, disciplina l organizzazione e

Dettagli

Introduzione Art. 1 Istituzione Art. 2 Nomina e requisiti per l accesso all incarico Art. 3 Durata dell incarico...

Introduzione Art. 1 Istituzione Art. 2 Nomina e requisiti per l accesso all incarico Art. 3 Durata dell incarico... Introduzione... 3 Art. 1 Istituzione... 4 Art. 2 Nomina e requisiti per l accesso all incarico... 4 Art. 3 Durata dell incarico... 4 Art. 4 Incompatibilità dei componenti... 4 Art. 5 Compiti... 4 Art.

Dettagli

REGOLAMENTO FORUM GIOVANILE

REGOLAMENTO FORUM GIOVANILE REGOLAMENTO FORUM GIOVANILE COMUNE DI MINERVINO MURGE (Aggiornato nel mese di marzo 2012) CAPO I - FINALITA E SCOPI Art. 1 Istituzione E istituito dal Comune di MINERVINO MURGE (BA), con Deliberazione

Dettagli

REGOLAMENTO PER CENTRO SERVIZI SISTEMI INFORMATIVI E COMUNICAZIONE - SIC

REGOLAMENTO PER CENTRO SERVIZI SISTEMI INFORMATIVI E COMUNICAZIONE - SIC REGOLAMENTO PER CENTRO SERVIZI SISTEMI INFORMATIVI E COMUNICAZIONE - SIC Emanato con Decreto 30 novembre 1998, n. 132 Ultime modifiche emanate con Decreto 27 marzo 2013, n. 353 Entrate in vigore il 12

Dettagli

REGOLAMENTO DEL DIPARTIMENTO DI MATEMATICA E INFORMATICA

REGOLAMENTO DEL DIPARTIMENTO DI MATEMATICA E INFORMATICA REGOLAMENTO DEL DIPARTIMENTO DI MATEMATICA E INFORMATICA (art. 15, comma 12, dello Statuto di Ateneo) Art. 1 Oggetto, denominazione e sede Il presente regolamento disciplina l'organizzazione e le modalità

Dettagli

POLITECNICO DI MILANO

POLITECNICO DI MILANO Registrato il 24 marzo 2003 Reg. 3 Fog. 168 N. 206/AG POLITECNICO DI MILANO IL RETTORE VISTO il Regolamento per l'amministrazione, la Finanza e la Contabilità emanato con D.R. n. 172/AG del 3.5.1999; VISTO

Dettagli

REGOLAMENTO DEI CENTRI EX ART. 61 DELLO STATUTO DI ATENEO

REGOLAMENTO DEI CENTRI EX ART. 61 DELLO STATUTO DI ATENEO REGOLAMENTO DEI CENTRI EX ART. 61 DELLO STATUTO DI ATENEO (emanato con D.R. n. 442 del 30 marzo 2015) INDICE Pag. Art. 1 Oggetto 2 Art. 2 Finalità 2 Art. 3 Istituzione del Centro 2 Art. 4 Soggetti proponenti

Dettagli

RISORSE UMANE ORGANISMI DELL ISTITUTO

RISORSE UMANE ORGANISMI DELL ISTITUTO RISORSE UMANE ORGANISMI DELL ISTITUTO Gli organismi dell Istituto previsti sono i seguenti: dirigente scolastico e staff di direzione dell Istituto, collegio dei docenti, consigli di classe, dipartimenti

Dettagli

VISTO VISTA VISTA VISTA VISTO. U.S.R. IL RETTORE VISTO il vigente Statuto di Ateneo e, in particolare, l art. 35; VISTO

VISTO VISTA VISTA VISTA VISTO. U.S.R. IL RETTORE VISTO il vigente Statuto di Ateneo e, in particolare, l art. 35; VISTO DR/2019/113 del 15/01/2019 Firmatari: MANFREDI Gaetano U.S.R. IL RETTORE il vigente Statuto di Ateneo e, in particolare, l art. 35; il D.R. n. 1018 del 25/03/2013 con il quale è stato istituito il Centro

Dettagli

REGOLAMENTO DEL SISTEMA BIBLIOTECARIO DI ATENEO

REGOLAMENTO DEL SISTEMA BIBLIOTECARIO DI ATENEO REGOLAMENTO DEL SISTEMA BIBLIOTECARIO DI ATENEO (emanato con D.R. n. 609 2015, prot. n. 12808 I/3 del 20.05.2015) Articolo 1 Definizione 1. Il Sistema bibliotecario di Ateneo (di seguito Sistema) è un

Dettagli

Disciplinare Organizzativo del Centro Nazionale di Studi Avanzati INFN Gran Sasso Science Institute

Disciplinare Organizzativo del Centro Nazionale di Studi Avanzati INFN Gran Sasso Science Institute Allegato alla deliberazione del Consiglio Direttivo n. 12541 Disciplinare Organizzativo del Centro Nazionale di Studi Avanzati INFN Gran Sasso Science Institute (ai sensi dell art. 23, comma 1, lett. a),

Dettagli

IL RETTORE. la Legge 30/12/2010 n. 240 ed, in particolare, l art. 2 comma 2 lett. a) e b);

IL RETTORE. la Legge 30/12/2010 n. 240 ed, in particolare, l art. 2 comma 2 lett. a) e b); U.S.R. DR/2013/108 del 11/01/2013 Firmatari: MASSIMO MARRELLI IL RETTORE la Legge 30/12/2010 n. 240 ed, in particolare, l art. 2 comma 2 lett. a) e b); lo Statuto dell Ateneo emanato con Decreto Rettorale

Dettagli

Regolamento del Centro per la Protezione Civile (UNIFI-CPC) dell Università degli Studi di Firenze

Regolamento del Centro per la Protezione Civile (UNIFI-CPC) dell Università degli Studi di Firenze Regolamento del Centro per la Protezione Civile (UNIFI-CPC) dell Università degli Studi di Firenze Art. 1. Costituzione Presso l'università degli Studi di Firenze è istituito il Centro per la Protezione

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO UNICO DI GARANZIA PER LE PARI OPPORTUNITA, LA VALORIZZAZIONE DEL BENESSERE DI CHI LAVORA E CONTRO LE

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO UNICO DI GARANZIA PER LE PARI OPPORTUNITA, LA VALORIZZAZIONE DEL BENESSERE DI CHI LAVORA E CONTRO LE REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO UNICO DI GARANZIA PER LE PARI OPPORTUNITA, LA VALORIZZAZIONE DEL BENESSERE DI CHI LAVORA E CONTRO LE DISCRIMINAZIONI DEL COMUNE DI CUSANO MILANINO. Approvato

Dettagli

Emanato con Decreto Rettorale n. 1654/AG del 06 giugno 2013

Emanato con Decreto Rettorale n. 1654/AG del 06 giugno 2013 Emanato con Decreto Rettorale n. 1654/AG del 06 giugno 2013 REGOLAMENTO DELLA SCUOLA DI INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA SCHOOL OF ARCHITECTURAL ENGINEERING (secondo gli Art.li 24,25,26,27,28 dello Statuto

Dettagli

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Decreto legislativo 22 gennaio 2004. Modifiche ed integrazioni al Decreto legislativo 18 novembre 1997, n. 426, concernenti i compiti e l organizzazione della Fondazione Centro Sperimentale di cinematografia.

Dettagli