BENVENUTI. Le regole: uno dei pilastri dell arte di educare. Bardonecchia. Elisabetta Serra

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1 BENVENUTI Le regole: uno dei pilastri dell arte di educare Bardonecchia Elisabetta Serra

2 1. Obiettivi dell incontro Comprendere l importanza della regolazione autorevole nel rapporto educativo Conoscere modalità per affrontare e risolvere possibili situazioni di conflitto collegate con il mantenimento delle regole Conoscere le caratteristiche delle regole educative Conoscere ed avere strumenti per attuare una tecnica che faciliti il rispetto delle regole

3 2. Motivazioni del tema Per essere educatori occorre essere per gli allievi dei sani punti di riferimento Da qui l importanza di saper offrire regole valide che aiutino le nuove generazioni ad orientarsi nella vita Le regole sono un pilastro dell arte di educare

4 3. Presupposto: concetto di uomo Abbiamo in mente un idea di persona ricca e in continua interazione: All interno di se stessa Nel rapporto con gli altri Dalla complessità dell essere umano e dalla sua natura relazionale nasce la necessità della regolazione

5 Aperto Educabile? Sociale E S Libero L H O Operatore Affettivo A I C Corporeo Intelligente

6 E? S L H O I A C I? L H O S E L H O A C I I A C E? S S? E I L H O L H O S A C A C L H O E S E? I A C A I C I A C? E S? S E? S L H O E L H O I!6? L H O A C

7 4. Punti di partenza a) Educatore: punto di riferimento per la crescita Genitori e insegnanti devono avere consapevolezza dell importanza del proprio ruolo nel percorso di crescitadei propri bambini: è un punto di riferimento importante per la crescita Lo scopo dell educazione è aiutare i nostri bambini a diventare diventare pienamente ciò che sono Importanza di educare i ragazzi ad essere se stessi non, necessariamente, ad essere perfetti!!!

8 b) Regolazione Atto di regolare, ordinare secondo una regola. Disciplinare (Zingarelli, 1564) Promozione del rispetto delle regole È base per ogni forma di conoscenza e convivenza umana e contraddistingue la nostra natura sociale È fondamentale per creare non solo per gestire la quotidianità, ma anche e soprattutto per creare un ambito di stabilità in cui i bambini possano interiorizzare comportamenti, valori, significati e crearsi un quadro proprio di regole e di valori

9 b) Regolazione Consuetudini e regole condivise diventano per i bambini il contenitore entro cui leggere e situare la realtà e comprenderla L etero-regolazione consente all educando di imparare l auto-regolazione (adeguata gestione del rapporto tra le necessità interne e le richieste esterne) Occorre il coraggio di dire e di regolare anche quando è difficile, scomodo o impopolare

10 c) Autorevolezza È la capacità di realizzare l autorità in senso dialogico ed accogliente, attraverso una guida proattiva Si realizza attraverso interventi orientativi e regolativi che possono essere accolti con fiducia e comprensione da parte dei bambini Diverso da autoritario ( è così perché lo dico io ) o permissivo ( fai come vuoi )

11 La definizione di regole e limiti può generare conflitti Questo genera sia nell insegnante che nel bambino un senso di disagio e di allontanamento Il segreto per mantenere il contatto durante questo tipo di interazioni consiste nel sintonizzarsi con lo stato emotivo primario del ragazzo Gli insegnanti possono essere empatici e accogliere la natura dei desideri dei bambini senza di fatto accogliere le loro richieste 1 5. Condizioni di realizzazione Consapevolezza dell importanza e del valore della regola 2 Consapevolezza del fatto che possa crearsi un conflitto attorno alla regola

12 3 5. Condizioni di realizzazione Padronanza di strategie per risolvere il conflitto nato attorno alla regola Metodo I Vinci perdi Metodo II Perdi vinci Metodo III Vinci vinci Le parti coinvolte collaborano per trovare una soluzione al conflitto accettabile per tutti, senza costringere nessuno a subire il potere dell altro. L educatore invita l educando a partecipare alla ricerca di soluzioni accettabili per entrambi. Dal punto di vista educativo questo metodo trasforma il conflitto in un evento positivo, in una occasione per conoscersi meglio, per migliorare le personali capacità di soluzione dei problemi; inoltre sostituisce la competizione con la cooperazione.

13 5. Condizioni di realizzazione 4 Fasi per la ricerca di soluzioni al conflitto Definire il problema Escogitare le possibili soluzioni Valutare le soluzioni Scegliere le soluzioni accettabili per entrambi Attuare le soluzioni Verificare le soluzioni

14 6. Caratteristiche delle regole educative Per facilitare il rispetto delle regole, prendiamo in considerazione le caratteristiche delle regole educative Devono essere frutto di una negoziazione fra adulti e bambini Devono essere dei punti di riferimento stabili per la relazione educativa

15 Le regole per essere funzionali alla relazione educativa devono avere le seguenti caratteristiche: 1. Esplicite nei contenuti e nelle funzioni: devono essere chiare per tutti i soggetti implicati nell azione educativa 2. Osservabili: devono poter essere verificabili, visibili 3. Condivise: devono essere concordate sulla base di un accordo reciproco; infatti le regole che non hanno consenso vengono accettate in modo passivo dagli educandi e facilmente vengono trasgredite 4. Positive e costruttive: devono essere formulate in modo da indicare il comportamento che intendono promuovere, anziché quello che vogliono evitare 5. Funzionali: devono essere utili per condurre al comportamento desiderato 6. Economiche: devono produrre il risultato sperato senza comportare grandi costi

16 Per risultare funzionali le regole devono essere POCHE FUNZIONALI POSITIVE SITUATE OSSERVABILI ECONOMICHE CONDIVISE

17 7. Strategie per facilitare il rispetto delle regole Per facilitare la regolazione efficace, prendiamo in considerazione le strategia per facilitare il rispetto delle regole Tecnica dei "tre passi"

18 1 Manifestazione di stima L educando viene meno per la prima volta al rispetto di una norma. L educatore deve manifestare stima, comprensione rispetto alle esigenze dell educando e suggerire un comportamento alternativo. Esempio Capisco che tu ti diverta ad ascoltare la radio, ma in questo modo disturbi gli altri. Potresti tenerla più bassa o andare altrove.

19 2 Manifestazione di comprensione Il ragazzo, nonostante l intervento precedente, non cessa il suo comportamento disturbante. A questo punto l educatore rivolge all educando un espressione di comprensione, una proibizione fatta in modo impersonale e l annuncio delle conseguenze a cui egli va incontro nel caso in cui persista nel suo comportamento inadeguato rispetto alla regola concordata. Esempio Non sei riuscita a tenere la radio a basso volume, ma abbiamo stabilito insieme di tenere la radio in modo che non si senta nelle altre stanze; nel caso contrario dovrai spegnerla del tutto.

20 3 Realizzazione delle conseguenze L educando, nonostante gli interventi precedenti, persiste nel suo comportamento disturbante. In tal caso è necessario che l educatore metta in atto le conseguenze annunciate. Esempio Non ti è stato possibile tenere la radio a volume più basso; per favore adesso spegnila

21

22 Grazie per l'attenzione

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