Il docente di sostegno a scuola: ruolo e competenze. Formatore Prof.ssa Barbara Argo
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1 Il docente di sostegno a scuola: ruolo e competenze Formatore Prof.ssa Barbara Argo
2 L idea di Inclusione si basa non sulla misurazione della distanza da un preteso standard di adeguatezza ma sul riconoscimento della rilevanza della piena partecipazione alla vita scolastica da parte di tutti i soggetti
3 L esperienza italiana: L integrazione scolastica Legge 118 (1971) riconosce per la prima volta il diritto all istruzione. Sono esclusi i soggetti affetti da gravi deficit intellettivi tali da rendere difficoltoso l apprendimento o l inserimento nelle classi normali. Legge 517 (1977) opera un salto concettuale sul tema della disabilità: supera il concetto di inserimento e introduce quello di integrazione Legge 104 (1992) delinea il concetto di integrazione globale
4 ICF Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute (International Classification of Functioning, Disability and Health) Si riferisce alle varie dimensioni, che in modo globale e interconnesso fanno la salute, non di disabilità o patologie. Secondo l Organizzazione Mondiale della Sanità, infatti, la situazione di salute e di funzionamento di una persona va letta in modo globale, da diverse prospettive, in modo interconnesso e reciprocamente causale.
5 Index For Inclusion (Booth e Ainscow per il Centro Studi Educazione Inclusiva del Regno Unito) E il tentativo operativo di concretizzare il concetto di inclusione nella scuola attraverso un sistema di indicatori E un modello di full inclusion che può orientare le istituzioni scolastiche impegnate ad intraprendere il percorso per diventare scuola per tutti Supera il concetto di bisogno educativo speciale e lo sostituisce con quello di ostacoli all apprendimento e alla partecipazione
6 INTEGRAZIONE INCLUSIONE E una situazione, uno stato, una condizione; E un processo, una filosofia dell accettazione, ossia la capacità di fornire una cornice dentro cui gli alunni, a prescindere da abilità, genere, linguaggio, origine etnica o culturale, possono essere ugualmente valorizzati, trattati con rispetto e forniti di uguali opportunità a scuola,
7 INTEGRAZIONE Ha un approccio compensatorio Si riferisce esclusivamente all ambito educativo Guarda al singolo Interviene prima sul soggetto e poi sul contesto Incrementa una risposta specialistica INCLUSIONE Si riferisce alla globalità delle sfere educativa - sociale e politica Guarda a tutti gli alunni e a tutte le loro potenzialità Interviene prima sul contesto e poi sul soggetto Trasforma la risposta specialistica in ordinaria
8 ASSUME IL PARADIGMA TEORICO METODOLOGICO DELL INCLUSIONE COME SUPERAMENTO DI QUELLO DELL INTEGRAZIONE
9 I modelli teorici : l integrazione si ispira ad un modello compensativo (sostegni e risorse) assume il concetto di normalità come parametro di riferimento nel processo educativo finalizzato a ottenere una conformità al modello ideale l inclusione propone il modello ecologicosociale, sostituisce il concetto di norma e normalizzazione con quello di differenza
10 La dimensione inclusiva della scuola accoglie ogni differenza e non solo quella certificata.
11 L educazione inclusiva un processo per imparare a vivere con le differenze, di un processo di umanizzazione che presuppone: 1) rispetto 2) partecipazione 3) convivenza
12 L insegnante per il sostegno è un facilitatore dell apprendimento, con competenze pedagogicodidattiche e relazionali finalizzate all integrazione attraverso la mediazione RISPETTO MEDIAZIONE EMPATIA ASCOLTO
13 L insegnante specializzato deve avere competenze: PEDAGOGICO - DIDATTICHE (disciplinari, relative alle tipologie di disabilità) METODOLOGICHE Area cognitiva e dell apprendimento; Aree della comunicazione e relazionale; Aree motorio-prassica e dell autonomia personale e sociale LEGISLATIVE ORGANIZZATIVE RELAZIONALI - COMUNICATIVE
14 CHE COSA FA? Consulta la documentazione relativa all alunno diversamente abile, reperisce le prime informazioni dai colleghi, dalla famiglia e dalla ASL competente per territorio Svolge attività sistematica di osservazione dell alunno nel contesto della classe. Stende il PDF e P.E.I. in collaborazione con gli insegnanti disciplinari, i genitori e gli operatori ASL. Media i rapporti tra tutte le figure che ruotano intorno all alunno in una logica di rete (insegnanti di classe, ASL, dirigente scolastico, educatori, genitori, Ente Locale) al fine di accompagnare il progetto di vita dell alunno diversamente abile e qualificare i contesti in cui esso si realizza.
15 Partecipa al lavoro di programmazione didattica educativa della classe. Mette a disposizione le proprie competenze e si confronta con i colleghi sulle problematiche relative agli apprendimenti e ai comportamenti degli alunni. Suggerisce nuove modalità di insegnamento/apprendimento e strategie di semplificazione e adattamento che tengano conto dei tempi di apprendimento e dei diversi stili cognitivi di ciascun alunno. Sollecita interventi e finanziamenti (comunali, provinciali, regionali) per operare concretamente e contribuire alla realizzazione del progetto di vita della persona disabile. E di aiuto alla famiglia dell alunno diversamente abile nel reperire tutte le informazioni utili sulle realtà che operano nel territorio e sulla normativa vigente.
16 Partecipa agli incontri di Gruppo di Lavoro per confrontarsi con gli altri insegnanti. Svolge prevalentemente il suo lavoro all interno della classe, per favorire il più possibile l integrazione dell alunno diversamente abile. supporta il gruppo classe, accompagnando l allievo nel percorso educativo e didattico. si pone come mediatore attivo e facilitatore dell apprendimento; suggerisce percorsi didattici, risorse, ausili, sussidi e tutto ciò che può essere utile a ridurre i limiti e gli ostacoli incontrati. contribuisce ad adattare le strategie e metodologie didattiche oltre che alle caratteristiche di ciascun alunno, anche alle peculiarità di ogni singola disciplina dell area comune e di quella tecnico-professionale e creare nella classe un clima positivo e favorevole all integrazione dell alunno, attraverso la sensibilizzazione dei compagni ad «accettare le diversità presentate dagli alunni disabili» (dalle Linee Guida per l integrazione scolastica degli alunni con disabilità, 2009). promuove attraverso l acquisizione e l integrazione di conoscenze e abilità, il raggiungimento delle competenze specifiche previste da ciascun percorso di studio, anche nella prospettiva di un progetto di vita e di un auspicabile inserimento lavorativo.
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