Rapporto finale sull influenza stagionale in Toscana /2013

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1 Rapporto finale sull influenza stagionale in Toscana /2013 Documento a cura di: Monica Da Frè 1, Cristina Epifani 2 1 Settore Servizi sociali, Osservatorio di Epidemiologia, Agenzia regionale di sanità della Toscana 2 UO Epidemiologia, ASL 4 di Prato consulente Agenzia regionale di sanità della Toscana Hanno collaborato alla realizzazione del documento: Emanuela Balocchini, Lucia Pecori (Settore Servizi di prevenzione in sanità pubblica e veterinaria - Regione Toscana); Alberta Azzi (Dipartimento Igiene e sanità pubblica - Università di Firenze); Fabio Voller, Francesco Innocenti ed Elena Marchini (Osservatorio di epidemiologia - Agenzia regionale di sanità della Toscana).

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3 Introduzione Anche nella stagione influenzale la Regione Toscana ha partecipato alla Rete nazionale di sorveglianza della sindrome influenzale, InfluNet. Come è noto, questa sorveglianza si basa sulla segnalazione settimanale dei casi di Influenza-Like Illness (ILI - sindrome influenzale) osservati tra gli assistiti di un campione di medici di medicina generale e di pediatri di libera scelta. I medici e i pediatri toscani inviano i dati relativi ai casi osservati al Centro interuniversitario di ricerca sull influenza (CIRI) di Genova che costituisce una delle due emireti, coordinate dall Istituto superiore di sanità, in cui si articola il sistema nazionale. La sorveglianza epidemiologica è iniziata nella 42 a settimana dell anno 2012 e si è prolungata fino alla 17 a dell anno In Toscana hanno partecipato in media 52 medici (tra i 49 e i 54 medici di medicina generale e pediatri di libera scelta per settimana), appartenenti alle 12 Aziende USL della Toscana, che hanno sorvegliato in media una popolazione di assistiti, pari all 1,8% della popolazione residente nella regione. La popolazione bersaglio suddivisa per classe di età è riportata in Tabella 1. In Italia è stata sorvegliata una popolazione media di assistiti per settimana, pari al 2,2% della popolazione italiana. Tabella 1. Popolazione assistita (media settimanale) e proporzione di popolazione assistita sulla popolazione residente per classe di età (Fonte: ISTAT) 0-4 anni 5-14 anni anni 65 anni Totale Popolazione al 01/01/ Assistiti medi per settimana % assistiti popolazione residente 2,0 2,2 1,7 1,9 1,8 I dati presentati in questo documento fanno riferimento all intero periodo di sorveglianza epidemiologica (42 a settimana del 2012 alla 17 a del 2013).

4 Sorveglianza epidemiologica della sindrome influenzale I casi di ILI segnalati in Toscana nel periodo di sorveglianza (dal 15 ottobre 2012 al 28 aprile 2013) sono stati in totale Nella Figura 1 è riportato il numero dei casi di ILI osservati nelle diverse settimane e l andamento dell incidenza nella popolazione toscana sorvegliata. A partire dalla terza settimana di ottobre e fino all ultima settimana di dicembre il numero dei casi di ILI ha presentato un modesto e lento aumento, dai 31 casi ai 119 casi della 52 a settimana. Nelle settimane successive a questa l incremento è stato molto più rapido e marcato, fino a raggiungere il picco epidemico nell 8 a settimana del 2013 con 582 casi segnalati. Successivamente si è osservato un rapido declino del numero dei casi di ILI, con ritorno ai valori dell inizio della stagione già nella 14 a settimana (70 casi segnalati), fino ai 23 casi della 17 a settimana. I relativi tassi d incidenza hanno mostrato conseguentemente valori inferiori o uguali ad 1 caso per fino alla 49 a settimana, inferiori a 2 casi dalla 50 a alla 52 a settimana, poi un rapido aumento fino a raggiungere il tasso di 8,0 per nel corso della 6 a del 2013, per arrivare al picco epidemico nella 7 a e 8 a settimana, con valori rispettivamente di 8,48 per e di 8,46 per Nelle settimane successive si è osservata una rapida riduzione dei valori fino a raggiungere, nella 14 a settimana, il tasso di 1,1 per 1.000, con una successiva, più lenta riduzione fino allo 0,3 per dell ultima settimana di sorveglianza. Figura 1. Numero dei casi e tasso d incidenza (per 1.000) della sindrome influenzale in Toscana nel periodo dal 15 ottobre 2012 al 28 aprile 2013 (Fonte: InfluNet CIRI) ,9 8,48 8,46 8,0 8,1 6,7 5,6 9,0 8,0 7,0 6, ,3 4,4 5, ,5 0,5 0,6 0,6 0,7 0,8 0,8 1,0 1,3 1,9 1,8 2,3 3,3 2,8 2,1 1,1 0,8 0,4 0,3 4,0 3,0 2,0 1, tot casi incidenza 0,5 0,5 0,6 0,6 0,7 0,8 0,8 1,0 1,3 1,9 1,8 2,3 3,3 4,3 5,9 8,0 8,1 8,5 8,5 6,7 5,6 4,4 2,8 2,1 1,1 0,8 0,4 0,3 0,0 In Italia il numero dei casi di ILI segnalati dai medici nel periodo di sorveglianza è stato di , i tassi d incidenza settimanali hanno oscillato tra il valore minore di 0,34 casi per della 42 a settimana del 2012 e il valore del picco epidemico di 9,97 per della 6 a settimana del La curva epidemica toscana ha presentato, come negli anni precedenti, un andamento sostanzialmente simile a quello della curva epidemica italiana (Figura 2), in entrambe i valori d incidenza di ILI hanno mostrato un lento incremento fino alla 52 a settimana, quindi è iniziata una rapida salita dei valori che hanno raggiunto il picco epidemico nella 6 a settimana in Italia e nella 7 a in Toscana. La regione, inoltre, anche nell 8 a settimana ha continuato a presentare un incidenza simile a quella del picco epidemico. L andamento è stato quindi quello tipico delle stagioni influenzali precedenti alla pandemica, con i primi casi rilevati negli ultimi mesi dell anno precedente e la massima frequenza raggiunta nelle prime settimane dell anno successivo. Il periodo epidemico, vale a dire quello in cui è stata superata la soglia d incidenza di 2 casi ogni 1.000, è

5 iniziato in Toscana nella 1 a settimana del 2013 (2,3 per 1.000) ed è terminato nella 13 a (2,1 per 1.000), mentre in Italia è iniziato già nella 51 a settimana del 2012 (2,2 per 1.000) ed è terminato ugualmente nella 13 a settimana del 2013 (2,2 per 1000). I tassi d incidenza settimanali toscani sono stati costantemente inferiori a quelli italiani, anche se in misura modesta, nell intero periodo, con un unica eccezione nell 11 a settimana, quando i valori toscani sono risultati in linea con quelli italiani (Toscana: 4,4 per vs Italia: 4,3 per 1.000). Anche il picco epidemico raggiunto nella regione è risultato inferiore rispetto a quello italiano (Toscana: 8,48 per assistiti vs Italia: 9,97 per 1.000), oltre ad essere in ritardo di una settimana. Nel confronto tra le regioni italiane, la Toscana è fra quelle che hanno presentato un valore del picco epidemico inferiore a 9 per (insieme a Lombardia, Provincia Autonoma di Bolzano, Friuli-Venezia Giulia, Puglia e Sicilia) (Influnet, 2013). Figura 2. Incidenza totale (per 1.000) delle sindromi influenzali in Toscana e in Italia dal 15 ottobre 2012 al 28 aprile 2013 (Fonte: InfluNet CIRI) 12,00 10,00 8,00 9,97 8,48 Toscana Italia 6,00 4,00 2,00 0, settimane Applicando l incidenza ottenuta dal sistema InfluNet alla popolazione toscana 1 e italiana 2, si può stimare che il numero di casi di ILI che si sono verificati nella regione sono stati in totale e in Italia (Tabella 2). Nella stagione precedente i casi stimati sono stati un numero inferiore: casi in Toscana e casi in Italia. Questo maggiore numero di casi è verosimilmente da attribuire al fatto che in questa stagione influenzale l incidenza si è mantenuta a livelli elevati per più settimane. Il confronto con le precedenti stagioni influenzali sottolinea questa osservazione, la curva epidemica è simile a quella delle altre stagioni influenzali, con l eccezione delle stagione pandemica, con la caratteristica, però, che tassi d incidenza abbastanza vicini a quelli del picco epidemico raggiunto nella 7 a settimana (8,48 per 1.000) si sono osservati già a partire dalla 5 a settimana (8,0 per 1.000) e fino alla 8 a (8,46 per 1.000). Questo andamento si è verificato anche a livello nazionale, il picco epidemico raggiunto nella 6 a settimana è stato di 9,97 per 1.000, ma valori molto alti si sono osservati dalla 4 a (8,3 per 1.000) fino alla 8 a (9,2 per 1.000) (Influnet, 2013). La 1 Popolazione toscana residente: 3 milioni 749 mila (Dati ISTAT al 01/01/2011). 2 Popolazione italiana residente: 60 milioni 626 mila (Dati ISTAT al 01/01/2011).

6 massima incidenza raggiunta nell attuale stagione si è collocata a un livello intermedio (Figura 3), superiore a quello delle stagioni influenzali e della stagione (7,2 per 1.000), ma inferiore sia a quello della stagione , che ha presentato il tasso d incidenza più elevato (16,5 per 1.000), sia a quello della stagione pandemica (11,1 per 1.000). Tabella 2. Casi stimati in Toscana e in Italia per settimana nel periodo dal 15 ottobre 2012 al 28 aprile 2013 Settimana Casi stimati in Toscana Casi stimati in Italia Totale

7 Figura 3. Incidenza delle sindromi influenzali in Toscana, dalla stagione 2004/05 alla stagione 2012/13 (Fonte: InfluNet CIRI) Casi per assistiti / / / / / / / / / settimane Anche nella stagione influenzale in esame, come nelle due precedenti, la fascia di età più colpita è stata quella pediatrica (Figura 4), nell intero periodo di sorveglianza si sono verificati quasi 6 casi di ILI ogni bambini tra 0 e 14 anni (5,8) a fronte di 3 casi ogni giovani-adulti tra 15 e 64 anni (3,0) e di poco più di 1 caso ogni ultra64enni (1,3). In questa stagione, diversamente dalle precedenti, i bambini più piccoli sono stati coinvolti in misura pressoché sovrapponibile a quella di 5-14 anni, nell intero periodo sono stati coinvolti 5,7 per bambini tra 0 e 4 anni contro il 5,8 per dei ragazzi tra 5 e 14 anni. In età giovane-adulta, come nella passata stagione, l incidenza di ILI è stata lievemente superiore nella classe di età anni, 3,4 per 1.000, a fronte di 2,6 per dei 15-24enni e 2,7 per dei 45-64enni. In età infantile è stato raggiunto il picco epidemico più elevato: come nella passata stagione sono stati bambini più piccoli (0-4 anni) a presentare il valore più alto di 23,7 per (pari a 72 casi segnalati), raggiunto nella 5 a settimana del La curva epidemica nei bambini tra 0 e 4 anni ha mostrato, inoltre, un andamento diverso da quello rilevato nelle età successive, per la presenza di un aumento precoce dei casi: già nella 51 a settimana è stato raggiunto un tasso d incidenza di 7,9 per Successivamente si è verificata una riduzione e quindi un nuovo aumento dalla 3 a settimana del 2013, che raggiunge la massima incidenza nella 5 a settimana. I tassi d incidenza sono rimasti alti, intorno a 10 casi per 1.000, fino alla 9 a settimana con un nuovo picco epidemico nel corso dell 8 a, quando è stato raggiunto un tasso di 18,5 per Tra 5 e 14 anni il picco epidemico, raggiunto nella 6 a settimana, è stato di 22,5 per (157 casi segnalati), mentre nella classe di età anni la massima incidenza raggiunta nella 7 a settimana è stata di 8,2 per e, negli anziani, di 3,4 per nella 8 a settimana. Nel confronto con le precedenti stagioni si evidenzia che il tasso rilevato nei bambini tra 0-4 anni è intermedio tra i valori più alti osservati nella stagione precedente (26,4 casi per 1.000) e nella stagione pandemica (20,5 per 1000), ma superiori a quelli delle stagioni epidemiche precedenti (19,0 per nel , 20,9 nel , 13,3 nel ). Tra 5 e 14 anni, invece, il valore osservato nella stagione in esame è risultato superiore a quello di tutte le precedenti stagioni (17,1 della stagione , 18,0 della stagione , 17,5 della stagione e 17,4 per nella stagione 2006-

8 2007), con l eccezione della stagione (29,8 casi per 1.000) e in misura maggiore della stagione pandemica (38,0 per assistiti). Anche tra 15 e 64 anni il picco epidemico osservato è risultato superiore a quello delle due precedenti stagioni (rispettivamente 6,4 per assistiti e 7,3 per 1.000), ma inferiore rispetto alla stagione (9,9 per 1.000). Viceversa, negli anziani il valore della stagione in esame è risultato simile a quello della stagione (3,6 per 1.000), che è la stagione con il valore più alto. Anche considerando i dati italiani viene confermata la maggiore frequenza in età infantile, con valori lievemente superiori a quelli toscani per la classe di età 0-4 anni (26,1 casi per assistiti contro 23,7) e simili per quanto riguarda i ragazzi di età 5-14 anni (22,1 per vs 22,5 per 1.000). Nelle età successive i valori da massima frequenza rilevati nella Regione sono risultati simili ai valori nazionali sia nei giovani adulti (15-64 anni, Italia: 8,2 per contro 8,2 per della Toscana), sia nei soggetti di età superiore a 64 anni (3,1 per a fronte di 3,4 per 1.000) (Influnet, 2013). Figura 4. Incidenza totale e per fasce di età (per 1.000) delle sindromi influenzali in Toscana nel periodo dal 15 ottobre 2012 al 28 aprile 2013 (Fonte: InfluNet CIRI) 25,0 20,0 15,0 10,0 5,0 0, ,0 0,0 0,3 0,0 0,0 0,7 2,1 4,3 4,9 7,9 6,4 4,3 5,6 8,2 16,1 23,7 11,0 10,4 18,6 10,1 9,4 5,2 4,3 3,7 1,2 1,5 0,3 0, ,2 0,0 0,2 0,1 0,6 0,3 0,9 2,0 2,8 2,7 2,7 2,8 3,8 7,5 12,1 19,9 22,5 22,0 18,4 12,6 10,0 8,6 4,6 3,6 1,1 0,4 0,5 0, ,7 0,6 0,8 0,8 0,9 1,0 0,9 0,9 1,1 1,8 1,6 2,4 3,5 4,4 5,2 6,9 7,5 8,2 8,1 6,9 5,7 4,8 3,0 2,3 1,4 1,0 0,5 0,5 65 e + 0,2 0,4 0,4 0,4 0,4 0,5 0,2 0,3 0,2 0,6 1,0 1,5 2,0 2,1 2,8 2,9 2,9 2,9 3,4 2,8 2,6 1,8 1,3 0,8 0,1 0,4 0,2 0,2 totale 0,5 0,5 0,6 0,6 0,7 0,8 0,8 1,0 1,3 1,9 1,8 2,3 3,3 4,3 5,9 8,0 8,1 8,5 8,5 6,7 5,6 4,4 2,8 2,1 1,1 0,8 0,4 0,3

9 Sorveglianza virologica influenza Durante il periodo di sorveglianza sono stati raccolti in Toscana 372 campioni biologici (compresi 2 campioni inviati nella 18 a settimana), il 27,7% di questi è risultato positivo per virus influenzali (Tabella 3), di cui il 65,0% di tipo A e il 35,0% di tipo B. All interno del virus A la maggior parte dei ceppi isolati era del sottotipo AH1N1v, mentre i restanti del sottotipo AH3N2. Nell intero periodo sono stati isolati 36 virus influenzali di tipo B. Il primo campione positivo si è osservato nella 3 a settimana del 2013 e la massima frequenza di positivi si è verificata nella 5 a settimana con 18 positivi sui 35 campioni esaminati. Tabella 3. Sorveglianza virologica influenza in Toscana (Fonte: Dipartimento Igiene e sanità pubblica - Università di Firenze) Numero FLU A Anno Settimana campioni raccolti Totale H3N2 H1N1 H1N1pdm09 FLU B In Italia i virus circolanti sono risultati prevalentemente di tipo B (58%). Tra i virus di tipo A (42%) il sottotipo prevalente è risultato l H1N1pdm09 che ha costituito l 80% dei virus A isolati, il 13% dei casi è risultato costituito dal virus AH3N3 e i restanti non sono stati tipizzati (Influnet, 2013). I risultati delle analisi di caratterizzazione antigenica e molecolare effettuati sul ceppo pandemico del virus hanno mostrato un stretta omologia con la variante vaccinale (A/California/7/2009) anche se hanno continuato a presentarsi variazioni antigeniche minori (genetic drift). Anche in Europa i virus influenzali di tipo A e di tipo B hanno co-circolato nella stagione, con una prevalenza maggiore per il tipo B (53%). Tra i sottotipi A, la variante pandemica è stata identificata nel 62% dei casi positivi (ECDC, 2013).

10 Accessi al Pronto soccorso Nel periodo epidemico (42 a settimana del a del 2013), in Toscana, gli accessi al Pronto soccorso (PS) per infezioni respiratorie acute (ARI) sono stati , pari al 7,7% degli accessi totali dello stesso periodo. Figura 5. Numero di accessi per sindrome respiratoria (codici ICDIX-CM 462, 466.0, 466.1, , 786.0, 786.2, 786.5, 793.1, 780.6) ai Pronto soccorso nella stagione influenzale e tasso d incidenza di ILI. Regione Toscana. (Fonte: Elaborazioni ARS su Archivio regionale degli eventi del Pronto soccorso) , ,5 accessi PS ,0 4,5 3,0 Incidenza ILI 500 1, ,0 Accessi PS Incidenza ILI L andamento settimanale degli accessi per ARI ai PS toscani è mostrato nella Figura 5. Nel periodo in osservazione gli accessi per ARI sono risultati in aumento costante fino alla 52 a settimana, da accessi della 43 a settimana a della 52 a ; successivamente, sebbene con oscillazioni, il numero degli accessi è rimasto sostanzialmente stabile intorno ad un valore medio di alla settimana (range ). Anche in questa stagione, quindi, l andamento settimanale del ricorso ai PS toscani per ARI non risulta essere modificato dall aumento dell incidenza della sindrome influenzale.

11 I ricoveri ospedalieri È stata mantenuta attiva, anche nella stagione , la sorveglianza dei casi gravi e complicati di influenza. Il Ministero della salute con la CM del 9 gennaio 2013 Monitoraggio dell andamento delle forme gravi e complicate di influenza stagionale ha ribadito l obbligo della segnalazione dei casi gravi e complicati di ILI e dei casi con conferma virologica secondo le modalità di notifica delle malattie infettive di Classe I (DM 15 dicembre del 1990), per le quali la segnalazione deve essere immediata (entro 12 ore) e devono essere raccolte specifiche informazioni aggiuntive. In Toscana, nella stagione in esame sono stati segnalati 20 casi di influenza complicati che hanno richiesto il ricovero ospedaliero (Tabella 4). La distribuzione per età evidenzia una prevalenza di soggetti in età adulta avanzata, quasi 7 pazienti su 10 aveva più di 45 anni (65,0%), mentre 1 su 10 aveva un età inferiore a 15 anni. Tutte le forme gravi di influenza hanno presentato una conferma virologica e il virus isolato in tutti i casi è stato il sottotipo A(H1N1). Tabella 4. Casi gravi di influenza ospedalizzati in Toscana per fasce di età nella stagione influenzale (Fonte: Settore Prevenzione e sicurezza in ambienti di vita e di lavoro, alimenti e veterinaria - Regione Toscana) Descrizione Fasce di età totale casi ospedalizzati decessi L impatto della sindrome influenzale sulle strutture di ricovero può essere valutato anche attraverso l analisi dei ricoveri per influenza, malattie respiratorie acute o croniche, polmoniti e insufficienza cardiaca rilevati nelle Schede di dimissione ospedaliera (SDO). L analisi dell archivio SDO dei ricoveri per Influenza (ICD-9 487) ha mostrato nella stagione un andamento simile a quello delle stagioni precedenti, un lieve aumento dei ricoveri per tale causa si è verificato negli ultimi due mesi del 2012 ed è diventato più evidente nei primi mesi del 2013 (Figura 6). Come nella precedente stagione, il maggior numero di ricoveri per tale causa si è verificato nel mese di febbraio 2013 (77), in concomitanza con il picco epidemico. Limitando l osservazione al periodo di sorveglianza epidemica, i ricoveri per influenza sono stati 251, superori a quelli della precedente stagione (239). Un andamento analogo hanno presentato anche i ricoveri per polmonite (ICD ), anche in questo caso, infatti, il numero dei ricoveri aumenta negli ultimi mesi dell anno precedente e nei primi mesi del successivo, in concomitanza con la stagione influenzale. Il numero più alto dei ricoveri si è verificato nel mese di marzo (1.835), in totale i ricoveri per tale causa nel periodo epidemico sono stati , valore di poco inferiore a quello osservato nella stagione (Figura 7). I ricoveri per malattie respiratorie acute o croniche hanno presentato un andamento sostanzialmente in linea con quello degli anni precedenti, un numero di ricoveri lievemente superiore si è osservato nei primi mesi del I ricoveri nella stagione epidemica sono risultati in totale , superiori a quelli della stagione (32.987) e a tutte le precedenti (Figura 8). Rispetto ai ricoveri per insufficienza cardiaca, l andamento rilevato nella stagione è simile a quello degli anni precedenti, con un numero di ricoveri simile a quello della precedente stagione influenzale ( ricoveri vs ) (Figura 9).

12 Figura 6. Ricoveri per influenza avvenuti in Toscana (ICD in diagnosi principale o concomitante) per mese e anno. Periodo (Fonte: Elaborazioni ARS su Schede di dimissione ospedaliera) gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic Figura 7. Ricoveri per polmonite avvenuti in Toscana (ICD-9 da 480 a 486 in diagnosi principale o concomitante) per mese e anno. Periodo (Fonte: Elaborazioni ARS su Schede di dimissione ospedaliera) gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic

13 Figura 8. Ricoveri per malattia respiratoria acuta o cronica avvenuti in Toscana (ICD-9 460, 462, 465, 466, da 480 a 487, da 500 a 518 in diagnosi principale o concomitante) per mese e anno. Periodo (Fonte: Elaborazioni ARS su Schede di dimissione ospedaliera) gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic Figura 9. Ricoveri per insufficienza cardiaca avvenuti in Toscana (ICD in diagnosi principale o concomitante) per mese e anno. Periodo (Fonte: Elaborazioni ARS su Schede di dimissione ospedaliera) gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic

14 Copertura vaccinale La vaccinazione antinfluenzale è stata raccomandata, come di consueto, alle categorie a rischio previste nella Circolare del Ministero della salute del 27 settembre 2012 Prevenzione e controllo dell influenza: raccomandazioni per la stagione , in particolare agli anziani ( 65 anni) e ai soggetti con malattie croniche a rischio di complicazioni in caso di influenza. In Toscana hanno partecipato alla campagna vaccinale tutte le Aziende sanitarie toscane, i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta. Sono state somministrate globalmente dosi di vaccino (Tabella 5), circa in meno rispetto alla precedente stagione ( ). La maggior parte delle vaccinazioni è stata effettuata in soggetti di età superiore a 64 anni, pari al 58,9% delle dosi totali somministrate, dosi in soggetti appartenenti alle categorie a rischio di età inferiore. La copertura vaccinale raggiunta nella popolazione generale è stata di 18,5%, inferiore rispetto al 22,2% della stagione e, in particolare, rispetto alla stagione pandemica (24,9%). Tabella 5. Coperture vaccinali raggiunte nella stagione influenzale in Toscana per classe di età (Fonte: Settore Prevenzione e sicurezza in ambienti di vita e di lavoro, alimenti e veterinaria Regione Toscana) Classe di età (anni) Numero vaccinati 6-23 mesi , , , , , , , ,9 totale ,5 Copertura vaccinale Anche in questa stagione, nonostante il marcato aumento osservato in Toscana negli ultimi anni (dal 36,0% del ), non è stato raggiunto l obiettivo di vaccinare il 75% degli anziani. Nessuna delle Aziende sanitarie toscane ha raggiunto nella stagione in esame la copertura minima prevista per gli ultra64enni (75%), viceversa si è osservata una riduzione dei livelli raggiunti nella stagione precedente (Figura 10). All interno della regione le coperture vaccinali negli anziani hanno oscillato tra il valore più alto dell Azienda USL 4 di Prato (65,3%) e il più basso della 11 di Empoli (54,0%).

15 Figura 10. Coperture vaccinali nella popolazione ultra64enne raggiunte nelle stagioni influenzali e nelle diverse Aziende USL della Toscana (Fonte: Settore Prevenzione e sicurezza in ambienti di vita e di lavoro, alimenti e veterinaria Regione Toscana) ,6 59,7 61,9 65,3 54,3 60,0 56,7 64,7 55,5 58,0 54,0 62, MS LU PT PO PI LI SI AR GR FI EMP VIAR 2012/ /12 obiettivo

16 Conclusioni La stagione influenzale in Toscana, come in Italia e in Europa, è stata caratterizzata da un andamento tipico: il numero dei casi ha mostrato un marcato aumento a partire dalla 52 a settimana del 2012 e il picco epidemico è stato raggiunto nella 7 a settimana del 2013, con una settimana di ritardo rispetto all Italia. L epidemia ha presentato una intensità intermedia e si stima abbia coinvolto più di 300mila toscani, un numero superiore rispetto agli altri periodi interpandemici, verosimilmente per il maggior numero di settimane in cui l incidenza si è mantenuta a livelli elevati. Il picco epidemico raggiunto (8,48 per 1.000) si è collocato ad un livello intermedio, superiore a quello delle stagioni influenzali e della stagione (7,2 per 1.000), ma inferiore sia a quello della stagione , che ha presentato il tasso d incidenza più elevato (16,5 per 1.000), sia a quello della stagione pandemica (11,1 per 1.000). La sindrome ha colpito soprattutto l età infantile e, in particolare, i più piccoli: nella classe di età 0-4 anni è stato raggiunto il picco epidemico più alto (23,7 per 1.000), come nella stagione epidemica precedente e in controtendenza rispetto alla stagione pandemica, in cui sono stati più frequentemente colpiti i bambini tra 5-14 anni. Tra i giovani adulti una incidenza lievemente superiore si è osservata nella classe di età anni, diversamente dalle passate stagioni in cui venivano maggiormente coinvolti i più giovani (15-24 anni). In tutte le classi di età il picco pandemico raggiunto in Toscana è risultato inferiore rispetto a quello osservato in Italia. Tra i virus circolanti, i virus influenzali A sono risultati prevalenti: il tipo A è stato isolato nel 65,0% dei campioni positivi a fronte del 35,0% del tipo B. All interno del virus A la maggior parte dei ceppi isolati è stato del sottotipo AH1N1pdm09, mentre i restanti del sottotipo AH3N2. Nell intero periodo sono stati isolati 36 virus influenzali di tipo B. Sia in Italia che in Europa, invece, i virus circolanti sono risultati prevalentemente di tipo B, rispettivamente nel 58% e nel 53% dei campioni positivi. È probabile che la prevalenza di virus influenzali di tipo A in Toscana sia, almeno in parte, da imputare alla provenienza da pazienti ospedalizzati dei campioni positivi: su 10 campioni positivi, 7 provenivano da pazienti ricoverati (70,9%) per forme cliniche gravi, attribuibili per lo più a virus di tipo A e, in particolare, alla variante AH1N1pdm09, più virulenta rispetto agli altri sottotipi A.

17 Bibliografia Centro Interuniversitario di Ricerca sull'influenza e le altre Infezioni Trasmissibili: Istituto Superiore di Sanità, InfluNet: ECDC. Surveillance report Fortnightly influenza surveillance overview. 9 May InfluNet Rete Italiana Sorveglianza Influenza. Rapporto epidemiologico InfluNet Stagione influenzale Rapporto n.28 del 2 maggio InfluNet Rete Italiana Sorveglianza Influenza. Sorveglianza virologica influenza Stagione influenzale Ministero della Salute Influenza: European Centre for Disease Control and Prevention. Seasonal influenza in Europe (EU/EEA countries), 9 March TER-Seasonal-influenza-risk-assessment.pdf

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