Franco Daprà Coordinatore t.a. Distretto Sanitario S.Quirino/Gries Bolzano Mario Martignone Dirigente tecnico assistenziale Comprensorio di Bolzano
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- Giacinto Pasquali
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1 LA PESATURA DELLA COMPLESSITA ASSISTENZIALE INFERMIERISTICA A DOMICILIO: L ESPERIENZA NEL DISTRETTO SANITARIO S.QUIRINO/GRIES DI BOLZANO Franco Daprà Coordinatore t.a. Distretto Sanitario S.Quirino/Gries Bolzano Mario Martignone Dirigente tecnico assistenziale Comprensorio di Bolzano
2 Perché misurare la complessità assistenziale di un paziente Per poter quantificare l impatto che la stessa determinerà su chi se ne farà carico Per distribuire equamente i casi assegnati fra singoli Infermieri Per organizzare il lavoro in maniera efficace ed efficiente Per poter disporre di argomentazioni oggettive nella contrattazione di budget relativamente al fabbisogno di personale Per permettere al coordinatore di assumere una modalità gestionale equa e trasparente Per permettere il confronto con altre realtà similari Per dare visibilità alla complessità dell attività Infermieristica
3 Il modello Silvestro/Pitacco 1 Asse Salute / Malattia instabilità alta 2 Asse Comprensione/ Scelta stabilità bassa 3 Asse Dipendenza /Autonomia autonomia dipendenza
4 Il modello Silvestro/Pitacco Asse Salute-malattia: rappresenta l incertezza sulle condizioni cliniche del paziente Asse Comprensione-scelta: rappresenta la coniugazione della discrezionalità decisoria Asse Autonomia-dipendenza: rappresenta la capacità di mettere in atto azioni autonome
5 Ogni attività messa in atto dall infermiere viene quindi filtrata attraverso 5 possibili approcci assistenziali: Indirizzare (il paziente o il care-giver) Guidare Sostenere Compensare Sostituire
6 Elaborazione di uno strumento ad hoc, specifico per la realtà territoriale Comprendente una serie di variabili tipicamente presenti nell attività domiciliare, quali: - L affidabilità/presenza del care giver - Il livello di integrazione/collaborazione con il MMG e/o altre figure dell area sanitaria e sociale - La condizione/raggiungibilità del domicilio del paziente - Il supporto logistico/organizzativo necessario - Le patologie aggravanti correlato inoltre alle più frequenti diagnosi infermieristiche individuate nell assistenza domiciliare e alle principali tipologie di attività messe in atto
7 La fase sperimentale ( ) Ad una prima fase correlabile alla vera e propria elaborazione dello strumento è seguita una sperimentazione in parallelo da parte di tre diverse Infermiere di tre diversi distretti su tre diversi pazienti Si è cercata una soluzione informatica semplice ed efficace Si è cercato un confronto dei risultati emersi con la realtà percepita-considerata dall intero team Infermieristico Sono stati definiti dei momenti di addestramento pratico all uso-compilazione dello strumento Si sono susseguiti vari momenti di concertazione sulle regole per la compilazione
8 L implementazione Dal Gennaio 2010, lo strumento viene sistematicamente utilizzato ad ogni nuova presa in carico di un paziente E riconosciuto dai membri del team come uno strumento equo e corretto per la pesatura della complessità assistenziale Permette un analisi ed un confronto in tempo reale sulla distribuzione del lavoro fra i componenti del team E stato collegato a due strumenti ulteriori che riassume tutta l attività del team infermieristico in una panoramica generale (1 2) Consente un celere aggiornamento dell attività in carico E in continua evoluzione/miglioramento
9 Lo strumento e le possibilità offerte dall informatica
10 I primi dati disponibili - (su 100 casi analizzati) Suddivisione tra casi a bassa media ed alta complessità CASI AD ALTA COMPLESSITA' ASSISTENZIALE CASI A MEDIA COMPLESSITA' ASSISTENZIALE CASI A BASSA COMPLESSITA' ASSISTENZIALE 5% 20% Rilevazione delle problematiche sociali 75% (25% dei casi) Collaborazione non ottimale con MMG ( 10% dei casi) 1. RISCHIO DI CADUTA 2. INEFFICACE GESTIONE DEL REGIME TERAPEUTICO 3. RISCHIO DI INEFFICACE GESTIONE DEL REGIME TERAPEUTICO 4. DEFICIT DELLA CURA DI SE Affidabilità non ottimale del care-giver ( 35% dei casi) 5. COMPROMISSIONE DELLA DEAMBULAZIONE 6. COMPROMISSIONE DELLA MOBILITA 7. COMPROMISSIONE DELL INTEGRITA TISSUTALE 8. RISCHIO DI COMPROMISSIONE DELL INTEGRITA TISSUTALE Diagnosi infermieristiche maggiormente utilizzate
11 Gli sviluppi futuri Possibilità d implementarlo anche in altre realtà lavorative analoghe Inserimento dei problemi collaborativi e loro pesatura Inserimento collegamenti ipertestuali per reperire le informazioni necessarie all assistenza o alla documentazione Aumento delle diagnosi infermieristiche contemplate
12 Riferimenti per eventuali contatti Franco Daprà Coordinatore Tecnico Assistenziale Distretto Sanitario S.Quirino/Gries - Bolzano Tel Mail: franco.dapra@asbz.it Mario Martignone Dirigente Tecnico Assistenziale Territoriale Comprensorio Sanitario di Bolzano Tel Mail: mario.martignone@asbz.it
13 Grazie per l attenzione
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