Il Diabete in Medicina Generale. Dott.ssa Rita Cavani Diabetologia Sassuolo Reggio Emilia Ottobre 2009
|
|
- Alice Visconti
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Il Diabete in Medicina Generale Dott.ssa Rita Cavani Diabetologia Sassuolo Reggio Emilia Ottobre 2009
2 Classificazione Diagnosi
3 American Diabetes Association. Expert Commitee on the diagnosis and classification of Diabetes Mellitus. Diabetes Care 1997;20:
4 La classificazione ha importanza per le implicazioni prognostico-terapeutiche: terapeutiche:
5 Diabete mellito tipo 1 Rappresenta il 3-6% 3 di tutti i casi di diabete Distruzione β-cellulare,, su base autoimmune o idiopatica, che conduce a deficit insulinico assoluto Quando è su base autoimmune sono presenti marker di autoimmunità diretta contro le cellule Beta del pancreras: ICA (islet cell antibodies), anti-gad (anti decarbossilasi dell acido glutamico), IAA (Insulin autoantibodies) Il picco di incidenza è fra i 10 e i 14 anni, ma può insorgere a qualsiasi età Necessita sempre di somministrazione insulinica esogena G:. Forlani. U.O. Malattie del
6 Diabete mellito tipo II Forma più comune di diabete Difetto della secrezione insulinica parziale che può progressivamente peggiorare nel tempo e che si instaura su una condizione pre-esistente esistente di insulino resistenza Insorge in genere dopo i 40 anni, ma può manifestarsi a qualsiasi età,, anche in età pediatrica Non è autoimmune È una delle condizioni cliniche associate alla Sindrome Metabolica G:. Forlani. U.O. Malattie del
7 Diabete LADA (Latent Autoimmune Diabetes in Adult) 5-10% dei pazienti che esordiscono clinicamente come diabete tipo 2 hanno in realtà una forma di diabete a su base autoimmune Si tratta di una forma autoimmune a lenta evoluzione verso l insulinol insulino-dipendenza Positività ai marcatori autoimmuni: Anticorpi anti GAD (anticorpi anti acido glutamico decarbossilasi) G:. Forlani. U.O. Malattie del
8 Diabete MODY (Maturity-Onset Diabetes of the Young) Meno del 1% dei diabetici inizialmente definiti tipo 2 Clinicamente simile al DM2,, insorge in soggetti giovani, spesso in età pediatrica Difetto genetico della Beta-cellula (ridotta secrezione insulinica) Trasmissione autosomica dominante Età insorgenza < 25 anni Se ne conoscono 6 tipi associati a specifiche mutazioni genetiche Controllo metabolico ottenuto senza insulina per oltre 2 anni Non evidenze di autoimmunità G:. Forlani. U.O. Malattie del
9 Diabete gestazionale Il diabete mellito gestazionale è una condizione in cui la iperglicemia viene scoperta per la prima volta durante la gravidanza. Il diabete gestazionale compare nel 2-5% delle donne gravide, generalmente nel secondo o terzo trimestre. Questo fa sìs che il diabete gestazionale sia la più comune affezione medica che colpisce la gravidanza. Sembra verificarsi solo raramente in donne al di sotto dei 20 anni d etd età. La frequenza aumenta in donne più anziane, in sovrappeso o obese o che hanno una familiarità per il diabete Sebbene la tolleranza al glucosio torni normale dopo il parto nella magioranza dei casi, il 30-40% delle donne che hanno avuto un diabete gestazionale sviluppa in seguito un diabete di tipo 2 entro anni dal parto. G:. Forlani. U.O. Malattie del
10 ADA Diagnostic Cut Points for IFG, IGT, and Diabetes Diabetes Fasting Glucose 7.0 mmol/l (126 mg/dl) 5.6 mmol/l (100 mg/dl) IFG Normal Glucose IFG + IGT IGT 7.8 mmol/l (140 mg/dl) 11.1 mmol/l (200 mg/dl) 2-h Postload Glucose ADA=American Diabetes Association; IFG=impaired fasting glucose; IGT=impaired glucose tolerance Adapted from American Diabetes Association. Diabetes Care. 2006; 29 (Suppl 1): S43 S48. 13
11 WHO: Diagnostic Criteria Plasma Venous Glucose Concentration T2DM Fasting* or 2-h postload glucose or both IGT Fasting* (if measured) and 2-h postload glucose mmol/l >7.0 >11.1 <7.0 >7.8 and <11.1 mg/dl >126 >200 <126 >140 and <200 IFG Fasting* and (if measured) 2-h postload glucose >6.1 and <7.0 <7.8 >110 and <126 <140 IFG=impaired fasting glucose; IGT=impaired glucose tolerance; T2DM=type 2 diabetes mellitus; WHO=World Health Organization *In asymptomatic patients, 2 abnormal fasting values are required for diagnosis. Adapted from World Health Organization. Definition, Diagnosis and Classification of Diabetes Mellitus and Its Complications. Geneva: WHO;
12
13 Fisiopatologia del Diabete Mellito
14
15
16 INSULINO-RESISTENZA = condizione in cui normali concentrazioni di insulina determinano una risposta biologica inferiore alla norma, sia per una minore sensibilita all insulina che per una ridotta azione. (Khan)
17 Prevenzione Primaria al Diabete tipo 2 E Sindrome Metabolica
18 Prevenzione primaria al DM
19 Quale risposta sanitaria?
20
21 Diabete Ipertensione The Deadly Quartet Obesità Sindrome Metabolica Dislipidemia
22 Sindrome Metabolica The Deadly Quartet Obesità,, Diabete/IGT, Ipertensione, Ipertrigliceridemia Sindrome X Metabolica Sindrome di Reaven Sindrome Plurimetabolica Sindrome da Insulino-resistenza Sindrome Metabolica
23 DEFINIZIONE (operativa) di SINDROME METABOLICA secondo l Organizzazione l Mondiale della Sanità 1. alterazione della regolazione del glucosio ( ( 110 mg/dl) o presenza di insulino-resistenza + 2. almeno due dei seguenti disordini: ipertensione ( ( 140/90 mmhg o terapia antiipertensiva) ipertrigliceridemia ( ( 150 mg/dl) e/o basso Colesterolo HDL ( ( 35 mg/dl (M) o 39 mg/dl (F) obesità centrale (WHR 0.9 per i maschi e 0.85 per le femmine e/o BMI elevato (BMI 30) microalbuminuria
24 DEFINIZIONE di SINDROME METABOLICA (Adult Treatment Panel III ATPIII 2001 modificato AHA 2005) Presenza contemporanea di 3 o più dei seguenti disordini: Obesità centrale: : Circonferenza Vita 102 cm (M) o 88 cm (F) Alterata Regolazione Glicemica (Glicemia a digiuno 100 o terapia farmacologica per iperglicemia) Ipertensione arteriosa (PAS 130 mmhg o PAD 85 mmhg o terapia per ipertensione) Ipertrigliceridemia ( 150 mg/dl o terapia farmacologica per ipertrigliceridemia) Ridotto Colesterolo HDL (< 40 mg/dl per i Maschi e < 50 mg/dl per le Femmine o terapia farmacologica per basso colesterolo HDL)
25 DEFINIZIONE DI SINDROME METABOLICA secondo l International l Diabetes Federation (IDF, 2005) Presenza (obbligatoria) di obesità centrale definita da Circonferenza Vita 94 cm per i Maschi e 80 per le Femmine (differenti cut off per differenti gruppi etnici) + 2 altri disordini fra: Alterata regolazione glicemica (glicemia a digiuno > 100 mg/dl) o diabete Ipertensione arteriosa (PA 130/85) Ipertrigliceridemia ( 150 mg/dl) Ridotto Colesterolo HDL (< 40 mg/dl per i Maschi e < 50 mg/dl per le Femmine)
26 Prevalenza dell insulino resistenza in funzione del BMI % BMI < >35
27
28 Effetti dell insulino-resistenza secrezione di insulina Lipotossicità FFA,Tg Insulino-resistenza captazione di glucosio produzione di glucosio Glucotossicità IPERGLICEMIA
29 2 dei principali meccanismi recettoriali insulinici insulina recettore TNFα IL6 + Resistina Adiponectina - Attivazione dei substrati GLUT4 Via fosfatidil inositolo 3 chinasi (PI3K) Via mitogenica (chinasi MAP) Sintesi di glicogeno, lipidi e proteine Vasodilatazione,effetti antinfiammatori Proliferazione muscolatura liscia Molecole di adesione cellulare PAI-1 Ossido nitrico
30 OBESITA,, INSULINO-RESISTENZA E DIABETE BMI Richiesta di insulina Produzione di insulina IGT - DIABETE anni
31 Dall insulino resistenza al diabete Glicemia (mg/dl) Funzione ß-cell (%) Iperglicemia postprandiale Alterata 1 fase secrezione insulina Glicemia a digiuno Ridotta secrezione insulinica Ins Res IGT Diabete Complicanze Macrovascolari Complicanze Microvascolari Anni
32 Iperalimentazione Diminuita attività fisica Glucosio FFA Sovraccarico cellul. Stress ossidativo Predisposizione genetica Cellule endoteliali Muscolo Adipocita Cellule β Disfunzione endoteliale Insulinoresistenza Alterazione della secrezione di insulina CVD Sindrome metabolica IGT (Iperglicemia postprandiale) Ceriello A et al. ATVB, 2004 Diabete (Iperglicemia cronica)
33 itardo nella diagnosi Negli USA la mancata diagnosi di diabete mellito di tipo 2 interessa circa il 50% dei pazienti diabetici ogni anno (circa 8 milioni di soggetti) E stato documentato che la retinopatia diabetica comincia a svilupparsi almeno 7 anni prima della diagnosi clinica di diabete Pazienti con diabete di tipo 2 non diagnosticato o non trattato precocemente manifestano un rischio significativamente aumentato di complicanze micro- e macrovascolari Diabetes Care 1997, 20 (7): 1183
34 KPDS: complicanze presenti alla diagnosi Microvascolari Neuropatia periferica Ipertensione Macrovascolari Arteriopatia periferica Retinopatia D.E Alterazione die riflessi Pallestesia Stroke/TIA IMA Alterazioni ECG Assenza die polsi Claudicatio Alterazioni ischemiche cutanee 21 % 66 %* 49 % 51 % 65 % 38 % 34 % 33 % 45 % 37 % 46 % apted from: UKPDS Group: Diabetes Res 13: 1-11, 1999.
35 Misuriamo l insulinol insulino-resistenza nella pratica clinica con l HOMAl HOMA R = INSULINEMIA (mcu/ml) X GLICEMIA (mg/dl)/18 (v.n. < 3) 22.5
36 Prevalence of MS in Italy Lucca Area Males Females Miccoli et al, NMCD 2005
37 Mortalità cardiovascolare e totale in soggetti con Sindrome Metabolica RR 4 3,5 3 2,5 2 1,5 1 0,5 0 Mortalità per cause cardiovascolari Mortalità totale Lakka HM et al. JAMA 4 Dicembre 2002 Controlli SM (NECP) SM (WHO)
38 Sindrome Metabolica e Stile di Vita
39 La Sindrome Metabolica Aspetti biomedici Obesità viscerale Insulino resistenza Diabete tipo 2 Dislipidemia (trigliceridi elevati, LDL piccole e dense, colesterolo HDL basso) Ipertensione arteriosa Microalbuminuria Ridotta att. fibrinolitica NAFLD Stile di vita Iperalimentazione Scelte alimentari errate Sindrome da alimentazione incontrollata Fumo Stile di vita sedentario Assenza di esercizio fisico strutturato Stress
40 Cosa dicono le Linee Guida internazionali accreditate (OMS, ATP III, ADA, SIO,IDF ) Diabete Ipertensione Obesità Dislipidemie Terapia non farmacologica: Correzione del rischio cardiovascolare mediante modificazione terapeutica dello stile di vita Terapia Farmacologica
41 Classi di Farmaci per le Componenti della S. S Metabolica 2 Obesità Viscerale Resistenza Insulinica Col LDL SM e Farmaci Epidemia del XX Secolo (WHO, 1997) 6 Ipertensione arteriosa 2 3 Aumento 3 TG e Riduzion Col HDL 6 Ridotta Tolleranza Glucosio Diabete Tipo Stato protrombotico 4 2 Microalbuminuria
42 ischi connessi con il trattamento farmacologico ella Sindrome Metabolica in assenza di un tervento sullo stile di vita Poliprescrizione farmacologica estrema Scarsa efficacia della terapia sul lungo periodo Costi sanitari altissimi Compliance del paziente scarsa Interferenze farmacologiche poco conosciute Priorità della terapia non note.
43 Correggere la dieta aterogena Correggere sovrappeso/obesità Necessità di un intervento di educazione/counseling finalizzato alla modificazione terapeutica dello stile di vita Incrementare l attività fisica
44 Prevenzione del diabete tipo 2 e stile di vita
45 Prevenzione del diabete e stile di vita Da Qing IGT and Diabetes Study(China) Pan X-R, X Li G-W, G Hu Y-H, Y The Da Qing IGT and diabetes study. Diabetes Care 1997;20: Diabetes Prevention Study (Finland) Finnish Diabetes Prevention Study Group NEJM Maggio 2001 Diabetes Prevention Program (USA) Diabetes Prevention Program Research Group NEJM Febbraio 2002
46 Da Qing IGT and Diabetes Study Studio di popolazione,iniziato nel 1986, su 110,660 soggetti, di età compresa tra anni, residenti a DaQing, Hei Long Jiang Province, China. Sono stati identificati 577 soggetti IGT 249 soggetti normopeso e 328 soggetti sovrappeso Gruppo di controllo Gruppo dieta Gruppo attività fisica Gruppo dieta + attività fisica
47 Gruppo di controllo Gruppo dieta Gruppo dieta + attività fisica Gruppo attività fisica dieta normocalorica, normoglicidica neisoggetti normopeso dieta ipocalorica (capace di indurre una perdita di 1 kg al mese), normoglicidica nei soggetti obesi 30 minuti al giorno di passeggio, oppure 20 minuti di passeggio veloce, oppure 10 minuti di corsa o 5 minuti di nuoto
48 Riduzione incidenza diabete Gruppo di controllo Gruppo dieta Gruppo attività fisica Gruppo dieta + attività fisica 31% 46% 42% Non significative differenze tra soggetti normopeso e sovrappeso
49 Diabetes Prevention Program: 3 bracci di trattamento 1. Raccomandazioni standard (scritte + incontro annuale - Dieta NCEP step 1) + Placebo 2. Raccomandazioni standard + Metformina (850 mg bid) 3. Intervento intensivo sullo stile di vita (24 settimane, 16 incontri + incontri mensili) Goals: Perdita di peso minima del 7% Almeno 150 min a settimana di attività fisica, di intensità pari ad una camminata veloce DPP Research Group, N Engl J Med 2002
50 Incidenza cumulativa (%) di diabete in 3234 soggetti con alterata regolazione del glucosio anni Placebo Metformina Lifestyle (Diabetes Prevention Program Research Group. N Engl J Med 2002)
51 DPP: Reale raggiungimento degli obiettivi* *calo ponderale 7% e attività fisica 150 min/sett mesi Calo ponderale Attvità fisica (Diabetes Prevention Program Research Group. N Engl J Med 2002)
52 l incidenza del diabete si è ridotta significativamente nella popolazione che ha modificato lo stile di vita anche se gli obiettivi sono stati solo in parte raggiunti Dobbiamo focalizzare l attenzione sui comportamenti virtuosi (alimentazione sana ed esercizio) e non sul raggiungimento degli obiettivi biologici (es. calo di peso)
53 DPP: Variazioni della Pressione Arteriosa nei 3 bracci di trattamento % di pazienti ipertesi Placebo Metformina Lifestyle Base 1 anno 2 anni 3 anni Diabetes Prevention Program Research Group - Diabetes Care 2005
54 DPP: Prevalenza di Dislipidemia nei tre bracci di trattamento base 1 anno 2 anni 3 anni 0 Placebo Metformina Lifestyle Diabetes Prevention Program Research Group - Diabetes Care 2005
55 Obiettivi di terapia nella Sindrome Metabolica
56 Intervento sullo stile di vita Obesità addominale: ridurre il peso del % nel primo anno e continuare il calo ponderale in seguito (o almeno mantenere il peso perduto) Sedentarietà: esercizio regolare di intensità moderata-intensa, min per 5 7 giorni la settimana Dieta aterogena: ridurre l apporto l di di grassi saturi, grassi transidrogenati, colesterolo Fumo Incoraggiare la riduzione/mantenimento del peso con un appropriato bilancio fra introito/attività fisica Utilizzare counceling o percorsi educazionali strutturati per motivare i pazienti e mantenere nel tempo comportamenti corretti Anche riduzioni di peso più modeste (inferiori al 7%) sono associate a vantaggi sulla salute Incoraggiare min di attività aerobia quotidiana (es. camminare a passo svelto) e incrementare le attività furtive (recarsi al lavoro a piedi, giardinaggio, evitare ascensore) In pz. con Mal. Coronarica supervisione specialistica Limitare grassi saturi (< 7% delle calorie totali) e colesterolo alimentare (<200 mg/die), preferire grassi insaturi, legumi, frutta e verdura, pesce, limitare zuccheri semplici, Abolizione totale
57 Effetti dell esercizio esercizio fisico Migliora l insulinol insulino-resistenza Migliora il compenso glicemico indipendentemente dalla variazione di peso Riduce i valori di PA ( ( PAS 4 mmhg, PAD 3 mmhg) HDL Col (4.6%) e TG (3.7%)
58 Adattamenti metabolici conseguenti all esercizio fisico regolare secrezione insulinica basale e stimolata da glucosio capacità di trasporto e di utilizzazione di glucosio ( ( trasportatori di glucosio di membrana (GLUT4) in presenza di livelli di insulina capacità di mobilizzare FFA e di ossidarli a livello muscolare
59 Attività fisica, fitness aerobica, rischio cardiovascolare e mortalità generale nel diabete tipo 2 Una bassa fitness cardiorespiratoria è un fattore di rischio di mortalità pari a fumo, ipercolesterolemia, ipertensione Una fitness cardiorespiratoria moderata riduce significativamente il rischio di mortalità
60 Qual era il livello di attività fisica dei soggetti con fitness cardiorespiratoria moderata? Camminare 130 min/settimana per le femmine e 148 min per gli uomini Oppure 90 min/settimana di attività sportiva (es. corsa)
61 3 concetti da ricordare La quantità di esercizio è più importante della intensità L esercizio migliora la fitness cardiovascolare e riduce il rischio di malattie cardiache anche in assenza di perdita di peso Gli individui che non perdono peso cambiano comunque composizione corporea ( ( massa grassa e la massa magra) e ciò comporta benefici sui fattori di rischio cardiovascolare
62 (ADA Tecnical Review Diabetes Care 2004) Raccomandazioni Per la prevenzione del diabete nei soggetti IGT: almeno 150 min di esercizio/settimana (Livello A di evidenza) Per migliorare il controllo glicemico: almeno 150 min di esercizio/settimana (Livello A di evidenza) Per la riduzione del rischio cardiovascolare e il mantenimento del peso: almeno 150 min di esercizio/settimana (Livello B di evidenza) Una attività fisica maggiore (4 ore/settimana) riduce ulteriormente il rischio cardiovascolare (Livello B di evidenza)
63 Caratteristiche qualitative della dieta per la prevenzione cardiovascolare Ridurre grassi saturi (<7-10% calorie) e colesterolo alimentare (<250 mg/die) Limitare il consumo di grassi/ alimenti di origine animale Preferire i grassi insaturi, specie i monoinsaturi (10-15% 15% calorie) Scegliere oli di origine vegetale e margarine soffici Aumentare consumo di: legumi, verdura, frutta e cereali non raffinati 3 porzioni di legumi/settimana 1 porzione di verdura/giorno 3-44 pezzi di frutta/giorno Aumentare consumo di pesce (ricco in acidi grassi omega-3) almeno porzioni/settimana Moderare il consumo di alcool 2 bicchieri di vino/giorno (salvo controindicazioni specifiche) Moderare il consumo di sale: <6g/giorno Limitare l aggiunta l di sale, l uso l di alimenti conservati e acque minerali gassate
64 Fumo di sigarette (grado D, consenso) Obiettivo Abolizione del fumo motivazione del paziente e della famiglia Strategie centri antifumo (ove esistenti) uso di sostituti della nicotina (?) o altri farmaci (sempre in associazione alla motivazione)
65
66
67
68 Caratteristiche della popolazione con Diabete in E-R e prevalenza
69
70
71
72
73
74
75
Condizioni e fattori di rischio di DMT2
Condizioni e fattori di rischio di DMT2 IFG o IGT o pregresso diabete gestazionale Età >45 anni, specie se con BMI >25 od obesità centrale Età 25) e una o più fra le seguenti
DettagliULSS 2 INCONTRA I mercoledì della Salute
ULSS 2 INCONTRA I mercoledì della Salute Titolo: Il Diabete nell'età adulta Relatore: Dr. Ferruccio D'Incau Data: 19 marzo 2014 Sede: Aula Piccolotto Ospedale di Feltre Il Diabete mellito è una patologia
DettagliSTEATOSI EPATICA: malattia emergente CORSO ECM
10 MAGGIO 2014, ore 08:30 Centro Analisi Monza MONZA (MB) STEATOSI EPATICA: malattia emergente CORSO ECM Specialista in Medicina Interna Numero pazienti esaminati 340 15,88 84,12 Maschi Femmine Analisi
Dettagli1. Obesità. Per valutare la distribuzione del grasso corporeo, si può utilizzare il rapporto vita.
2%(6,7 1. Obesità L incidenza del sovrappeso e/o dell obesità è andata aumentando dal dopoguerra in tutti i paesi industrializzati per l abbondanza e la disponibilità di cibi raffinati da un lato e la
DettagliC A R D I O P A T I A I S C H E M I C A : R I D U R R E I L R I S C H I O. Riassunto
Riassunto 1 Introduzione 1.1 Premessa 1.2 Spesa sanitaria e cardiopatia ischemica 1.3 Fattori di rischio coronarico come causa di cardiopatia ischemica 1.3.1 Prospettive future 1.3.2 Nutrizione e malattie
DettagliAttività fisica_raccomandazioni progetto cuore
Attività fisica_raccomandazioni progetto cuore Attività fisica_raccomandazioni progetto cuore Attività fisica_raccomandazioni progetto cuore Attività fisica_esercizio aerobico Aiuta mantenere peso ideale
DettagliL OBESITA : FATTO DI ESTETICA O MALATTIA?
Cernusco Lombardone 11-05-2013 L OBESITA : FATTO DI ESTETICA O MALATTIA? Dott Ivano Baragetti Divisione di Nefrologia e Dialisi Ospedale Bassini, Cinisello Balsamo Azienda Ospedaliera ICP Milano IN UN
DettagliSTENOSI CAROTIDEA. Influenza del controllo glicemico. Este, 29 novembre 2013. giuseppe panebianco
STENOSI CAROTIDEA Influenza del controllo glicemico Este, 29 novembre 2013 giuseppe panebianco Difficoltà di determinare una correlazione tra correzione terapeutica dell iperglicemia e riduzione delle
DettagliCaso clinico 2. Pz. di 50 anni, obeso (IMC: 32Kg/mq) Familiarità per diabete mellito. Asintomatico. Glicemia plasmatica di 130 mg/dl.
Caso clinico 1 Pz di 15 anni, di sesso femminile, lievemente sottopeso (IMC: 18Kg/mq). Manifesta nausea, vomito, dolori addominali, poliuria, polidipsia e dispnea. Nel giro di poche ore, manifesta obnubilamento
DettagliJama, 2001, 285(19):2486-2496
Sommariio esecutiivo delllle lliinee-guiida ATP-III per lla prevenziione delllle mallattiie coronariiche Jama, 2001, 285(19):2486-2496 FASE 1. DETERMINARE IL PROFILO LIPIDICO-LIPOPROTEICO NEL SOGGETTO
Dettagli1 Accesso. 2 Accesso. Note 1-2. Nota 3. (dopo 15-30 giorni) STOP. Nota 4
1 Accesso Note 1-2 1. Individua i pazienti affetti da Sindrome Metabolica utilizzando l algoritmo per la diagnosi secondo l ATP III fra tutti i pazienti con BMI > 27 o affetti da uno dei disordini che
DettagliComplicanze macroangiopatiche nel diabete
Complicanze macroangiopatiche nel diabete Diabete mellito e mortalità cardiovascolare Framingham Study: 20 anni di follow-up 18 Mortalità cardiaca ogni 1000 persone 16 14 12 10 8 6 4 2 17 8 17 4 DM No-DM
DettagliDiabete. Malattia metabolica cronica dipendente da una insufficiente produzione di insulina. Ridotta disponibilità alterazione della normale azione
Diabete Malattia metabolica cronica dipendente da una insufficiente produzione di insulina Ridotta disponibilità alterazione della normale azione Epidemiologia Popolazione mondiale affetta intorno al 5%
DettagliLo Studio QUADRI. Target metabolici non ben controllati. Prevalenza delle complicanze
Lo Studio QUADRI Target metabolici non ben controllati Insufficiente controllo dei target metabolici, della PA e dell assetto lipidico Mancato raggiungimento del target BMI Prevalenza delle complicanze
DettagliFARE MOVIMENTO. Risultati PASSI 2007-2009 ASLCN1 STILI DI VITA E MALATTIA. Risultati PASSI 2007\2009 ASLCN1
STILI DI VITA E MALATTIA Dott.ssa Alessandra Ardizzone Medicina Interna Ospedale di Fossano Dipartimento di Medicina Antiinvalidante Risultati PASSI 2007-2009 ASLCN1 278.000 residenti di età 18-69 anni
DettagliINCONTRO CON L ASSOCIAZIONE DEI DIABETICI SANVITESI
INCONTRO CON L ASSOCIAZIONE L DEI DIABETICI SANVITESI Dott. Nazzareno Trojan diabetologo ed endocrinologo Ospedale Santa Maria dei Battuti San Vito al Tagliamento DIABETE MELLITO TRANSIZIONE EPIDEMIOLOGICA
DettagliL audit come strumento di implementazione. diabetico in Medicina Generale. Criticità nella gestione del paziente diabetico in Medicina Generale
L audit come strumento di implementazione delle linee guida sulla gestione del paziente diabetico in Medicina Generale Criticità nella gestione del paziente diabetico in Medicina Generale Storia naturale
DettagliDEL CUORE DELLE MALATTIE CARDIOVASCOLARI A CURA DI:
2016 LE 12 REGOLE DEL CUORE CONSIGLI NUTRIZIONALI PER LA PREVENZIONE DELLE MALATTIE CARDIOVASCOLARI A CURA DI: DOTT.SSA FRANCESCA DE BLASIO BIOLOGA NUTRIZIONISTA DOTTORATO DI RICERCA IN SANITÀ PUBBLICA
DettagliCHE COS E L OBESITA E COME SI PUO CURARE
Lega Friulana per il Cuore CHE COS E L OBESITA E COME SI PUO CURARE Materiale predisposto dal dott. Diego Vanuzzo, Centro di Prevenzione Cardiovascolare, Udine a nome del Comitato Tecnico-Scientifico della
DettagliIl riconoscimento del malessere nel soggetto diabetico: presentazione di 2 casi clinici simulati. Iperglicemia
Il riconoscimento del malessere nel soggetto diabetico: presentazione di 2 casi clinici simulati Iperglicemia Mario T. 52 anni, commerciante Familiarità per mal. dismetaboliche (diabete la madre) e cardiovascolari
DettagliL ASSOCIAZIONE ITALIANA GASTROENTEROLOGI ED ENDOSCOPISTI DIGESTIVI OSPEDALIERI PRESENTA:
L ASSOCIAZIONE ITALIANA GASTROENTEROLOGI ED ENDOSCOPISTI DIGESTIVI OSPEDALIERI PRESENTA: STEATOSI E STEATOEPATITE NON ALCOLICA AIGO PER I PAZIENTI: INFORMAZIONE SANITARIA A CURA DELLE COMMISSIONI AIGO
DettagliIl Diabete Mellito. Mariarosaria Cristofaro UOC Diabetologia-Endocrinologia ASReM Campobasso. Campobasso 19 marzo 2014
Il Diabete Mellito Mariarosaria Cristofaro UOC Diabetologia-Endocrinologia ASReM Campobasso Campobasso 19 marzo 2014 DIABETE MELLITO Definizione Il diabete mellito è una malattia cronica caratterizzata
DettagliDIABETE MELLITO DISORDINE CRONICO DEL METABOLISMO DEI CARBOIDRATI CHE DETERMINA ALTERAZIONI ANCHE NEGLI ALTRI METABOLISMI
DIABETE MELLITO DISORDINE CRONICO DEL METABOLISMO DEI CARBOIDRATI CHE DETERMINA ALTERAZIONI ANCHE NEGLI ALTRI METABOLISMI CARATTERIZZATO DA: IPERGLICEMIA STABILE GLICOSURIA PREDISPOSIZIONE A COMPLICANZE
Dettaglidella secrezione di insulina, la soppressione della secrezione di glucagone, il rallentamento dello svuotamento gastrico, la riduzione dell
Introduzione Il diabete mellito di tipo 2 rappresenta un problema medico estremamente rilevante per l ampia diffusione della patologia e per la morbilità a essa associata. Mentre si è affermata la necessità
DettagliAttualità in tema di diabete: Iperglicemia post-prandiale Resistenza insulinica Dott. Piero Vasapollo Area Endocrinologia e metabolismo della
Ridurre i fattori di rischio cardiovascolari : il diabete Attualità in tema di diabete: Iperglicemia post-prandiale Resistenza insulinica Dott. Piero Vasapollo Area Endocrinologia e metabolismo della Società
DettagliGUIDA PER LE PROVE FUNZIONALI E PER LA CLASSIFICAZIONE DEL DIABETE E ALTRE FORME DI INTOLLERANZA AL GLUCOSIO
DIPARTIMENTO DI MEDICINA DI LABORATORIO GUIDA PER LE PROVE FUNZIONALI E PER LA CLASSIFICAZIONE DEL DIABETE E CODICE: IOP.CPOsan.09 REV 6 del 06/07/10 Pag. 1 di 5 1. SCOPO E APPLICABILITA Scopo di questa
DettagliPROGETTO DI CLINICAL GOVERNANCE DEL DIABETE MELLITO DI TIPO 2 IN FRIULI VENEZIA GIULIA
PROGETTO DI CLINICAL GOVERNANCE DEL DIABETE MELLITO DI TIPO 2 IN FRIULI VENEZIA GIULIA PRIMO REPORT ELABORAZIONE DATI NOVEMBRE 2007 dati aggregati DESCRIZIONE DELLA POPOLAZIONE RAPPRESENTATA, PER SESSO
DettagliPREDITTORI DELLA DISFUNZIONE BETA CELLULARE NEL DIABETE MELLITO DI TIPO 2: LO STUDIO BETADECLINE
PREDITTORI DELLA DISFUNZIONE BETA CELLULARE NEL DIABETE MELLITO DI TIPO 2: LO STUDIO BETADECLINE - Giuseppina T. Russo 1, Adolfo Arcangeli 2, Stefania Cercone 3, Angelo Corda 4, Domenico Cucinotta 1, Salvatore
DettagliLA PREVENZIONE CARDIOVASCOLARE. dott. Zoran Olivari
18 NOVEMBRE 2014 LA PREVENZIONE CARDIOVASCOLARE dott. Zoran Olivari 89 anni 89 anni 80 anni 87 anni 86 anni 88 anni 84 anni 103 anni 91 anni ULTRACENTENARI Si vive di più!! (nel ns mondo occidentale)
DettagliParte 1 Ipertensione arteriosa
Parte 1 Ipertensione arteriosa 1. Classificazione Classificazione (WHO-ISH 1999) IPERTENSIONE SISTO-DIASTOLICA SISTOLICA DIASTOLICA Ottimale < 120 < 80 Normale < 130 < 85 Alta-normale 130-139 85-89 GRADO
Dettagli1. Iperlipidemie. 2.2. Fabbisogno di lipidi
,3(5/,3,'(0,( 1. Iperlipidemie Le iperlipidemie, ed in particolar modo l ipercolesterolemia, rappresentano sicuramente il più riconosciuto ed importante fattore di rischio per l insorgenza dell aterosclerosi
DettagliE facilmente intuibile come, da quel che si è esposto, questo sottogruppo di obesi, trattati con metformina, abbia conseguito i migliori risultati.
Dia 1 E necessario sottolineare la profonda differenza nella patogenesi delle complicanze microvascolari, quali la retinopatia, la nefropatia e la neuropatia, e quelle macrovascolari, quali la cardiopatia
DettagliValutazione dell IG di Frollini tradizionali e preparati con farina con l aggiunta del % di Freno SIGI.
Valutazione dell IG di Frollini tradizionali e preparati con farina con l aggiunta del % di Freno SIGI. Premessa L'indice glicemico (IG) di un alimento, definito come l'area sotto la curva (AUC) della
DettagliBREVE SINTESI E GLOSSARIO SUL DIABETE MELLITO
BREVE SINTESI E GLOSSARIO SUL DIABETE MELLITO 1. Definizione 2. Classificazione 2.1. Diabete mellito di tipo 1 2.2. Diabete mellito di tipo 2 2.3. Diabete gestazionale 2.4. Altre forme di diabete 2.5.
DettagliCom. Scien. Ass. Giuseppe Dossetti: i Valori Sviluppo e Tutela dei Diritti Cardiologa A.C.O. S. Filippo Neri, Roma
DOTT.SSA CINZIA CIANFROCCA Com. Scien. Ass. Giuseppe Dossetti: i Valori Sviluppo e Tutela dei Diritti Cardiologa A.C.O. S. Filippo Neri, Roma PREVENIRE E MEGLIO CHE CURARE: LA PREVENZIONE DELLE PATOLOGIE
DettagliPOLICLINICO MILITARE DI ROMA DIRETTORE MAGG. GEN. M.A. GERMANI
POLICLINICO MILITARE DI ROMA DIRETTORE MAGG. GEN. M.A. GERMANI 1 DISLIPIDEMIA NEL SOGGETTO AFFETTO DA SINDROME COL.ME ALTAMORE GIUSEPPE POLICLINICO MILITARE CELIO DIPARTIMENTO DI MEDICINA CAPO U.O.C. DI
DettagliDIABETE MELLITO. Organi danneggiati in corso di diabete mellito INSULINA
DIABETE MELLITO Il diabete mellito è la più comune malattia endocrina: 1-2% della popolazione E caratterizzato da : -alterazione del metabolismo del glucosio -danni a diversi organi Complicanze acute:
DettagliCONTROLLO GLICEMICO E ANTIDIABETICI ORALI. Lucia Ricci
CONTROLLO GLICEMICO E SICUREZZA DEI FARMACI ANTIDIABETICI ORALI Lucia Ricci Trattamento all esordio Definizione TARGET Educazione Stile di vita Monitorizzazione TRATTAMENTO ALL ESORDIO: MEMORIA PERSEGUIRE
DettagliL Attività Fisica come Farmaco
L Attività Fisica come Farmaco Journal of Applied Physiology 2005 Effetti dell esercizio e della dieta sulle malattie croniche (Roberts( e Barnard) Metanalisi di 424 pubblicazioni Conclusioni: Le malattie
DettagliL ipertensione arteriosa. Vittorio Caimi Medico di Medicina Generale, Monza
L ipertensione arteriosa Vittorio Caimi Medico di Medicina Generale, Monza Che cosa faremo 1. Brainstorming: che cosa sapete sull ipertensione arteriosa? 2. Presentazione: prove disponibili ( che cosa
DettagliAvvio progetto sindrome metabolica. Adesione
Avvio progetto sindrome metabolica Adesione 1. i medici associati in super rete, super gruppo e CPT sono obbligati ad aderire e NON devono comunicare l'adesione al distretto di competenza; 2. I medici
DettagliCLASSIFICAZIONE DEL DIABETE MELLITO. Dottoressa BOVERO Anna Medicina Interna III Negri Ospedale Santa Corona Pietra Ligure ( SV)
CLASSIFICAZIONE DEL DIABETE MELLITO Dottoressa BOVERO Anna Medicina Interna III Negri Ospedale Santa Corona Pietra Ligure ( SV) Il diabete mellito è formato da un gruppo eterogeneo di disturbi metabolici
DettagliDIABETE MELLITO TIPO 2 Presentazione PDTA ULSS 6 Vicenza. Vicenza 20 Maggio 2014
DIABETE MELLITO TIPO 2 Presentazione PDTA ULSS 6 Vicenza Vicenza 20 Maggio 2014 Percorso Diagnostico Terapeutico tra MMG delle MGI dell ULSS 6 Vicenza e la Diabetologia Gli Obiettivi HbA1c < 53 mmol/mol
DettagliACQUA E SALUTE. Spoleto giugno 2004. Oliviero Sculati Unità di Nutrizione ASL di Brescia
ACQUA E SALUTE Spoleto giugno 2004 Oliviero Sculati Unità di Nutrizione ASL di Brescia TUTTE LE FORME DI VITA, noi compresi, ESISTONO IN UNA SOLUZIONE ACQUOSA SOGGETTO: a 30 ANNI 70 Kg 49 litri di H
DettagliCLASSIFICAZIONE del DIABETE
Il DIABETE Malattia cronica Elevati livelli di glucosio nel sangue(iperglicemia) Alterata quantità o funzione dell insulina, che si accumula nel circolo sanguigno TASSI di GLICEMIA Fino a 110 mg/dl normalità
DettagliLa fenotipizzazione e la stratificazione dei pazienti diabetici Un nuovo modello di approccio gestionale per migliorare l assistenza
La fenotipizzazione e la stratificazione dei pazienti diabetici Un nuovo modello di approccio gestionale per migliorare l assistenza Gerardo Medea Area Metabolica SIMG Brescia Pz diabetici complessità
DettagliAttività motoria Attività sportiva Alimentazione
Club Rapallo Attività motoria Attività sportiva Alimentazione Dott.Lorenzo Marugo Piattaforma dell Unione Europea su dieta, attività fisica e salute Presupposto: I Cittadini dell Unione Europea si esercitano
DettagliIL RISCHIO CARDIOVASCOLARE
IL RISCHIO CARDIOVASCOLARE Perché rivolgersi al Medico di Famiglia? COME LO MISURIAMO? Con mezzi molto semplici, in ambulatorio 1 COME LO MISURIAMO? Uno sfingomanometro per misurare la pressione COME LO
DettagliLa malattia diabetica
La malattia diabetica URBINO 15 marzo 2016 Prof. Mauro Andreani La malattia diabetica Malattia sociale Colpisce oltre il 20% della popolazione Per i prossimi 20 anni si prospetta una PANDEMIA OMS per 2025
DettagliIL RISCHIO CARDIOVASCOLARE GLOBALE: IL CRUSCOTTO DEL CUORE
Lega Friulana per il Cuore IL RISCHIO CARDIOVASCOLARE GLOBALE: IL CRUSCOTTO DEL CUORE Materiale predisposto dal dott. Diego Vanuzzo, Centro di Prevenzione Cardiovascolare, Udine a nome del Comitato Tecnico-Scientifico
DettagliDiabete Mellito di tipo 2 e Sindrome Metabolica
Cuneo 8-9 ottobre 2004 La Sindrome Metabolica: una sfida per l area endocrino-metabolica Diabete Mellito di tipo 2 e Sindrome Metabolica Luca Monge SOC MM e Diabetologia AO CTO-CRF-ICORMA Torino 1. Contratto
DettagliIL PERCORSO ASSISTENZIALE INTEGRATO PER LE PERSONE AFFETTE DA DMT2 NELL AREA METROPOLITANA DI GENOVA
IL DIABETE IN ITALIA ASPETTI EPIDEMIOLOGICI E MODELLI ASSISTENZIALI IL PERCORSO ASSISTENZIALE INTEGRATO PER LE PERSONE AFFETTE DA DMT2 NELL AREA METROPOLITANA DI GENOVA DIABETE MELLITO CONTESTO ASSISTENZIALE
DettagliUno strano diabete...
Uno strano diabete... Lucia, 56 anni, è sempre stata bene. Ci tiene al suo benessere, perciò ogni anno esegue regolarmente le analisi del sangue, che sono sempre state normali. Questa volta però gli esami
DettagliCome fare una scelta terapeutica personalizzata nel paziente con diabete mellito tipo 2 CASO CLINICO
Come fare una scelta terapeutica personalizzata nel paziente con diabete mellito tipo 2 CASO CLINICO CASO CLINICO P.M., uomo, 59 anni Anamnesi familiare Familiarità di primo grado per diabete mellito e
DettagliL attivita fisica come strumento di un migliore stile di vita. Dott.Italo Guido Ricagni Dott.Antonio Verginelli
L attivita fisica come strumento di un migliore stile di vita. Dott.Italo Guido Ricagni Dott.Antonio Verginelli STILI DI VITA Lo stile di vita è un modo di vivere che ci permette attraverso l alimentazione
DettagliRACCOMANDAZIONI PER LA TERAPIA MEDICA NUTRIZIONALE DEL DIABETE MELLITO.
RACCOMANDAZIONI PER LA TERAPIA MEDICA NUTRIZIONALE DEL DIABETE MELLITO. Introduzione Le ultime raccomandazioni nutrizionali italiane per il trattamento del diabete mellito sono state stilate nel 1990 dal
DettagliIL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E LA NEFROPATIA DIABETICA: studio sui comportamenti prescrittivi diagnosticoterapeutici di un gruppo di medici genovesi
Università degli Studi di Genova Facoltà di Medicina e Chirurgia IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E LA NEFROPATIA DIABETICA: studio sui comportamenti prescrittivi diagnosticoterapeutici di un gruppo di medici
DettagliDIABETE GESTAZIONALE. Bari, 7-10 novembre 2013 TAKE HOME MESSAGES. Edoardo Di Naro II Clinica Ostetrica e Ginecologica Università degli Studi di Bari
DIABETE GESTAZIONALE TAKE HOME MESSAGES Edoardo Di Naro II Clinica Ostetrica e Ginecologica Università degli Studi di Bari DIABETE GESTAZIONALE Ridotta tolleranza al glucosio insorta o diagnosticata in
DettagliDare informazioni ai pazienti: il progetto Mario Negri - Fondazione FSK
Dare informazioni ai pazienti: il progetto Mario Negri - Fondazione FSK Paola Mosconi Laboratorio di ricerca sul coinvolgimento dei cittadini in sanità Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri Milano,
DettagliENDOCRINOPATIE E ATTIVITA FISICA: OBESITA. Pavarin Camilla - Dietista S.C. Dietetica e Nutrizione Clinica A.O. Santa Croce e Carle - Cuneo
ENDOCRINOPATIE E ATTIVITA FISICA: OBESITA Pavarin Camilla - Dietista S.C. Dietetica e Nutrizione Clinica A.O. Santa Croce e Carle - Cuneo La situazione nutrizionale e le abitudini alimentari hanno un impatto
DettagliADOTTATO DALLA DIVISIONE DI CARDIOLOGIA DELL UNIVERSITA MAGNA GRAECIA
IL COLESTEROLO BENVENUTI NEL PROGRAMMA DI RIDUZIONE DEL COLESTEROLO The Low Down Cholesterol DELL American Heart Association ADOTTATO DALLA DIVISIONE DI CARDIOLOGIA DELL UNIVERSITA MAGNA GRAECIA www.unicz.it/cardio
DettagliDiabete mellito tipo 1
Diabete mellito tipo 1 Rappresenta il 3-6% di tutti i casi di diabete Distruzione β-cellulare, su base autoimmune o idiopatica, che conduce a deficit insulinico assoluto Quando è su base autoimmune sono
DettagliPERCHE L ATTIVITA FISICA E SALVACUORE
Lega Friulana per il Cuore PERCHE L ATTIVITA FISICA E SALVACUORE Materiale predisposto dal dott. Diego Vanuzzo, Centro di Prevenzione Cardiovascolare, Udine a nome del Comitato Tecnico-Scientifico della
DettagliIL DIABETE A MANTOVA. Associazione Diabetici della Provincia di Mantova Associazione per l aiuto ai Giovani Diabetici - Mantova
Associazione Diabetici della Provincia di Mantova Associazione per l aiuto ai Giovani Diabetici - Mantova IL DIABETE A MANTOVA Prof. PierPaolo Vescovi S.C. di Medicina Generale Dott. Stefano Fazion Dott.ssa
DettagliAllegato 3: Tabella esami baseline per valutazione rischio e danno d organo e follow-up
Allegato 3: Tabella esami baseline per valutazione rischio e danno d organo e follow-up Esami Routine Valori o risultato al Intervento baseline ECG Routine Neg per IVS Programmare Eco in 3-4 mesi (se compatibile
DettagliIl counting dei Carboidrati: dalla teoria alla pratica clinica
Questo modulo è proposto in versione ridotta a scopi dimostrativi! e non rappresenta l effettiva durata del prodotto finale Il counting dei Carboidrati: dalla teoria alla pratica clinica Stefania Agrigento
DettagliEducazione alimentare
Università degli Studi di Torino Azienda Ospedaliera San Luigi di Orbassano Struttura Semplice Dipartimentale di Dietetica e Nutrizione Clinica Educazione alimentare Classificazione: entità Indice di massa
DettagliLa terapia dello scompenso cardiaco Pace-maker, defibrillatori, cuore artificiale, trapianto di cuore. Dr. Franco Adriano Zecchillo
La terapia dello scompenso cardiaco Pace-maker, defibrillatori, cuore artificiale, trapianto di cuore Dr. Franco Adriano Zecchillo Il primo trattamento per la cura dello scompenso cardiaco è.. MODIFICHE
DettagliMT Bevilacqua SSD Endocrinologia e Diabetologia Ospedale L. Sacco-Polo Universitario MILANO DIABETE MELLITO: UNA MALATTIA MULTIORGANO
MT Bevilacqua SSD Endocrinologia e Diabetologia Ospedale L. Sacco-Polo Universitario MILANO DIABETE MELLITO: UNA MALATTIA MULTIORGANO L alimentazione umana nell evoluzione evoluzione dell homo sapiens:
DettagliI consigli per invecchiare bene: la dieta mediterranea, l attività fisica, la cura del nostro cuore, l esercizio della nostra mente
I consigli per invecchiare bene: la dieta mediterranea, l attività fisica, la cura del nostro cuore, l esercizio della nostra mente Dott.ssa Silvia Navarin Scuola di Specializzazione Medicina d Emergenza-Urgenza
DettagliLa minaccia nascosta. Smascherare i pericoli del diabete e del colesterolo alto
La minaccia nascosta Farmacia Ferrari Dott.ssa Teresa Via A. Manzoni 215/A - 80123 - NAPOLI tel. 081.5755329 - fax 081.19722793 Cod. Fiscale FRRTRS35L67F839O Partita IVA 00686520636 http://www.farmaciaferrari.altervista.org
DettagliPatologia dell'asse ipotalamoipofisi-igf-cartilagine. Luca Taf Azienda USL 8 Arezzo UO Pediatria
Patologia dell'asse ipotalamoipofisi-igf-cartilagine Luca Taf Azienda USL 8 Arezzo UO Pediatria Sistema complesso Azione del GH a livello cellulare Alcuni geni coinvolti nel processo di crescita GH-1 GHRH
DettagliSeconda giornata 24 gennaio 2004 Lavoro in piccoli gruppi
Seconda giornata 24 gennaio 2004 Lavoro in piccoli gruppi L esercitazione è stata volta ad evidenziare vantaggi e criticità collegati al trasferimento nella pratica di quanto raccomandato dalla linea guida,
DettagliDIABETE MELLITO. Patologia cronica del metabolismo conseguente a disfunzione insulinica. Patologia multisistemica e multifattoriale
DIABETE MELLITO Patologia cronica del metabolismo conseguente a disfunzione insulinica Patologia multisistemica e multifattoriale Parametri clinici: iperglicemia glicosuria - poliuria - polidipsia cheto-acidosi
DettagliBELLI DI DENTRO Stili di vita e stili alimentari per mantenere giovani cuore e cervello. Drssa Grazia Foti
BELLI DI DENTRO Stili di vita e stili alimentari per mantenere giovani cuore e cervello Drssa Grazia Foti MALATTIE CARDIOVASCOLARI Più importante causa di morte nel mondo, (17.3 milioni di morti ogni anno)
Dettagliperchè vengono, QUali sono, Come possiamo evitarle lingua italiana
Le complicanze perchè vengono, QUali sono, Come possiamo evitarle lilly Le cause delle complicanze Il diabete è una malattia cronica caratterizzata da elevati valori di zucchero nel sangue, elevata glicemia,
DettagliDISTURBI METABOLICI. Modulo 1 Lezione C Croce Rossa Italiana Emilia Romagna
DISTURBI METABOLICI Modulo 1 Lezione C Croce Rossa Italiana Emilia Romagna IL PANCREAS Funzione esocrina: supporto alla digestione Funzione endocrina: produzione di due ormoni: insulina e glucagone I due
DettagliE DIABETE. Prof. Nicola Candeloro. Campobasso 9 Aprile 2014
ESERCIZIO FISICO E DIABETE Prof. Nicola Candeloro Campobasso 9 Aprile 2014 Steve Redgrave 5 volte oro olimpico (1984,1988,1992,1996,2000) Diabete tipo 1 Effetti del training sul metabolismo energetico
DettagliASSOCIAZIONE BIOLOGI JONICI
ASSOCIAZIONE BIOLOGI JONICI CORSO DI AGGIORNAMENTO LA SINDROME METABOLICA: ASPETTI NUTRIZIONALI, CLINICI, DIAGNOSTICI e STILI DI VITA Riferimento evento RES n. 15425 Crediti formativi 43,5 dal 14 ottobre
DettagliTerapie nel DM2 non. Reggio Emilia 2009
Terapie nel DM2 non Ipoglicemizzanti Reggio Emilia 2009 Ipertensione: obiettivi Il trattamento anti-ipertensivo nei pazienti con diabete ha come obiettivo il raggiungimento di valori di pressione sistolica
Dettaglisembra una Anche qui sembra questione di sesso: Aspirina e donne
sembra una Anche qui sembra questione di sesso: Aspirina e donne The Women s Health Study Razionale per l uso di bassi dosaggi di aspirina nella prevenzione primaria Nella prevenzione secondaria delle
DettagliIL RAGGIUNGIMENTO DEI TARGET TERAPEUTICI NELLA PRATICA CLINICA: I RISULTATI DELLO STUDIO QUASAR
IL RAGGIUNGIMENTO DEI TARGET TERAPEUTICI NELLA PRATICA CLINICA: I RISULTATI DELLO STUDIO QUASAR Maria Chiara Rossi Dipartimento di Farmacologia Clinica ed Epidemiologia Centro Studi e Ricerche AMD Consorzio
DettagliSTRESS E PATOLOGIE CORRELATE: STRATEGIE NUTRIZIONALI E MOTORIE
STRESS E PATOLOGIE CORRELATE: STRATEGIE NUTRIZIONALI E MOTORIE Dott. ssa Annalisa Caravaggi Biologo Nutrizionista sabato 15 febbraio 14 STRESS: Forma di adattamento dell organismo a stimoli chiamati STRESSOR.
DettagliAspetti generali del diabete mellito
Il diabete mellito Aspetti generali del diabete mellito Il diabete è una patologia caratterizzata da un innalzamento del glucosio ematico a digiuno, dovuto a una carenza relativa o assoluta di insulina.
DettagliDr. Enzo Bertamini Medico di Medicina Generale Coordinatore del Progetto Diabete di Bolzano
Dr. Enzo Bertamini Medico di Medicina Generale Coordinatore del Progetto Diabete di Bolzano GRUPPO DI LAVORO Fattor B. Servizio Diabetologico CS Bolzano De Blasi G. Servizio Diabetologico CS Bressanone
DettagliSomministrazione Insulina - Dossier INFAD. Diabete: Conoscerlo per gestirlo!
Somministrazione Insulina - Dossier INFAD Diabete: Conoscerlo per gestirlo! GENERALITA Secondo l ISS il diabete è una malattia cronica caratterizzata dalla presenza di elevati livelli di glucosio nel sangue
DettagliCENTRO PER LA TERAPIA DELLA OBESITÀ E DEL SOVRAPPESO SOVRAPPESO E OBESITÀ CAUSE CONSEGUENZE TERAPIE. www.lucapecchioli.it
CENTRO PER LA TERAPIA DELLA OBESITÀ E DEL SOVRAPPESO CENTRO PER LA TERAPIA DELLA OBESITÀ E DEL SOVRAPPESO SOVRAPPESO E OBESITÀ CAUSE CONSEGUENZE TERAPIE LE CAUSE DELL OBESITÀ Dall interazione di fattori
DettagliLE IPERGLICEMIE OCCASIONALI EVENTO SOTTOVALUTATO
LE IPERGLICEMIE OCCASIONALI EVENTO SOTTOVALUTATO Chiara Scarabello Maurizio Vanelli Clinica Pediatrica Università degli Studi di Parma Glicemia valori di normalità Glicemie capillari a digiuno in bambini
DettagliL esercizio fisico, un nuovo farmaco: La prevenzione nel diabete di tipo 2
L esercizio fisico, un nuovo farmaco: La prevenzione nel diabete di tipo 2 Bologna 22 febbraio 2014 Ida Blasi Diabetologia & Metabolismo U.O. C. di Medicina Interna Direttore: Stefano Bombarda Ospedale
DettagliIl sale è un elemento fondamentale per l alimentazione umana ed è costituito da cloruro di sodio (NaCl). Una sua eccessiva introduzione però può
Sale e salute Il sale è un elemento fondamentale per l alimentazione umana ed è costituito da cloruro di sodio (NaCl). Una sua eccessiva introduzione però può causare gravi problemi alla salute. La quantità
Dettagliuno dei maggiori problemi clinici del nostro secolo. "essenziale" "secondaria".
L ipertensione arteriosa, una tra le malattie più diffuse nei paesi industrializzati, si riscontra nel 20 percento della popolazione adulta ed è considerata uno dei maggiori problemi clinici del nostro
DettagliUn sistema per guadagnare salute
Un sistema per guadagnare salute PASSI è il sistema di sorveglianza sugli stili di vita degli adulti tra i 18 e i 69 anni PASSI (Progressi nelle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia) é il sistema
Dettaglihs-crp ed MPO: Punto di vista del Clinico
hs-crp ed MPO: Punto di vista del Clinico IL LABORATORIO NELLE URGENZE ED EMERGENZE Roma, 2-3 Ottobre 2009 Riccardo Morgagni Cardiologia Università Tor Vergata Roma Contesto clinico Sindromi Coronariche
DettagliLa valutazione degli indicatori di processo e di outcome Francesco Dotta
La valutazione degli indicatori di processo e di outcome Francesco Dotta U.O. Diabetologia, Policlinico Le Scotte Università di Siena GLI INDICATORI: DEFINIZIONE L indicatore è un informazione, quantitativa
DettagliCHE COS E IL DIABETE E COME SI PUO CURARE
Lega Friulana per il Cuore CHE COS E IL DIABETE E COME SI PUO CURARE Materiale predisposto dal dott. Diego Vanuzzo, Centro di Prevenzione Cardiovascolare, Udine a nome del Comitato Tecnico-Scientifico
DettagliComportamenti e rischi per la salute. Aldo De Togni
Comportamenti e rischi per la salute Aldo De Togni Le malattie croniche costituiscono la principale causa di disabilità e di morte comprendono le cardiopatie, l ictus, il cancro, il diabete e le malattie
DettagliPENSI DI AVERE PROBLEMI DI SOVRAPPESO? SONO FASTIDIOSI I CHILI IN PIU? SEGUENDO UNA DIETA HAI AVUTO DIFFICOLTA AD OTTENERE RISULTATI?
PENSI DI AVERE PROBLEMI DI SOVRAPPESO? SONO FASTIDIOSI I CHILI IN PIU? HAI GIA FATTO DIETE? SEGUENDO UNA DIETA HAI AVUTO DIFFICOLTA AD OTTENERE RISULTATI? Se hai risposto con almeno tre SI è il momento
DettagliMinistero della Salute
Ministero della Salute Dipartimento della sanità pubblica e dell innovazione Direzione generale dei rapporti europei ed internazionali INFORMATIVA OMS: ATTIVITÀ FISICA Traduzione non ufficiale a cura di
DettagliL ESERCIZIO FISICO NEL PROTOCOLLO DI TRATTAMENTO DEL DIABETICO Antonio Carlo Bossi, Treviglio - Caravaggio (BG)
CORSO ACTIVE DOCTORS ACTIVE PEOPLE: ATTIVITÀ/ESERCIZIO FISICO COME PRESCRIZIONE MEDICA? Milano, 3 dicembre 2011 L ESERCIZIO FISICO NEL PROTOCOLLO DI TRATTAMENTO DEL DIABETICO Antonio Carlo Bossi, Treviglio
DettagliSalute Infanzia e Adolescenza
Salute Infanzia e Adolescenza Modena 11 ottobre 2005 Migliorare il contesto ambientale, sociale e di cura Paola Pace Pediatra di Libera Scelta in Associazione LA SALUTE È non solo assenza di malattia,
Dettagli