LE PROBLEMATICHE CONNESSE ALL ATTIVITA LAVORATIVA DEL SOGGETTO DIABETICO

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "LE PROBLEMATICHE CONNESSE ALL ATTIVITA LAVORATIVA DEL SOGGETTO DIABETICO"

Transcript

1 Azienda Ospedaliera C.T.O. Maria Adealaide Via Zuretti 29 - Torino Dipartimento di Traumatologia, Ortopedia e Medicina del Lavoro. Università degli Studi di Torino LE PROBLEMATICHE CONNESSE ALL ATTIVITA LAVORATIVA DEL SOGGETTO DIABETICO Parma 15 Giugno 2012 Maurizio COGGIOLA DIABETE Il diabete interessa non solo come concezione biologica di malattia, ma soprattutto sotto l aspetto economico - sociale, perché agita problemi sulla prognosi lavorativa ed eventuali interferenze patogene, che possono determinarsi tra ambiente e lavoro. ( Il diabete mellito, nei suoi riflessi sociali. Tipografia Pipola. Napoli, 1957) 1

2 2

3 ISTITUTO DI MEDICINA DEL LAVORO DI TORINO Indagine condotta sul territorio nazionale nel su oltre lavoratori del terziario. Valori di glicemia riscontrati: mg %: 4,1 % dei soggetti 140 mg %: 3,4 % dei soggetti da Perrelli G. et al.: Atti 55 Congr. Naz. SIMLII; TO, 1992 PREVALENZA IN ITALIA dati riportati nell annuario statistico ISTAT 2011 indicano che è diabetico il 4,9% degli italiani (5,0% delle donne e 4,7 % degli uomini), pari a quasi di persone 3

4 4

5 DIABETE E DISCRIMINAZIONE 5% 95% Discriminati Non discriminati da Rapporto Sociale Diabete 2003 DIABETE E DISCRIMINAZIONE 35% giovani diabetici ha avuto difficoltà al momento dell assunzione 34% dei datori di lavoro non ha neppure preso in considerazione l'assunzione di chi è affetto da diabete da TuttoDiabete, anno 14, n.3, Luglio Settembre Al lavoro senza paura di Giordana Fauci 5

6 ASSENZA DAL LAVORO E DA SCUOLA A CAUSA DEL DIABETE 5% 3% 4% 88% Nessuna Assenza < 1 sett. 1-2 sett. > 2 sett. da Rapporto Sociale Diabete 2003 ASSENZA DAL LAVORO PER LA CURA DEL DIABETE 2-4 mattine l'anno per le analisi di laboratorio 2-6 volte l'anno per le verifiche periodiche 6

7 AFFERENZA PER PATOLOGIA ALL AMBULATORIO DI MEDICINA DEL LAVORO 3% 15% 10% 0% 6% 1% 1% 1% 8% 4% 1% 3% 0% 47% osteoarticolare gastrointestinale ORL pneumologica nefrologica autoimmune neuropsichiatrica oncologica varie cardiologica oculistica dermatologica allergo endocrino AMBULATORIO MEDICINA DEL LAVORO 1991 Malattia diabetica causa di richiesta di visita di idoneità nell 1,4 % dei casi osservati Malattia diabetica rappresenta meno del 1% delle motivazioni di richiesta di consulenza specialistica. 7

8 RAPPORTO TRA DIABETE ED ATTIVITÀ LAVORATIVA Diabetici (N=2104) Controlli (N=1602) P Difficoltà di impiego 13% 2% < Cambio di lavoro 9% 2% < Perdita di lavoro 7% 2% < Atti 55 Congr. Naz. SIMLII; TO, 1992 RAPPORTO TRA DIABETE ED ATTIVITÀ LAVORATIVA Il lavoro come causa della malattia diabetica Il lavoro come elemento che influenza il controllo della malattia Il lavoro come occasione per attività di promozione della salute 8

9 IL LAVORO COME CAUSA DEL DIABETE -Fattori di rischio psicosociali (stress) -Sforzi fisici eccessivi -Sedentarietà -Agenti fisici (rumore, variazioni di temperatura) -Agenti chimici (metalli, solventi, pesticidi) IL LAVORO COME CAUSA DEL DIABETE I più recenti dati di letteratura evidenziano una correlazione tra il diabete tipo 2 e l esposizione sia occupazionale che ambientale ad arsenico e pesticidi 9

10 IL LAVORO COME CAUSA DEL DIABETE Yangho KIm et al. in Science of the Total Environment 2011 : This study showed an association between total urinary arsenic concentration and the prevalence of diabetes mellitus in a representative sample of the adult population after adjustement for seafood intake and relevant diabetes risk factors. IL LAVORO COME CAUSA DEL DIABETE Chun Fa Huang et al. in Kaohsiung Journal of Medical Sciences 2011 : Moreover, although the precise mechanism for the arsenic-induced diabetogenic effect are still largely undefined, recent in vitro experimental studies indicated that inorganic arsenic or its metabolites impair insulin-dependent glucose uptake or glucose-stimulated insulin secretion. 10

11 IL LAVORO COME CAUSA DEL DIABETE Jinsons Wang et al. in Chemosphere 2011 : An indication of increased risk for abnormal glucose regulation was noted for exposure to pyrethroids (OR= 1.482, 95% CL = ).Abnormal glucose regulation is common in subjects exposed to pyrethroids IL LAVORO COME CAUSA DEL DIABETE Tiina M. Makinen et al. in Industrial Helath 2009 : Health Problems in Cold Work Research information concerning the association between diabetes and cold exposure is scarce, and expecially reports on diabetics in an occupational context are lacking. 11

12 IL LAVORO COME CAUSA DEL DIABETE Nella lista delle malattie per le quali sussiste l obbligo di denuncia (Decreto del ) e nella tabella delle malattie professionali (D.M ) non vi è alcun riferimento al diabete. Tab. 1: lista delle malattie non tabellate ed indennizzate in Piemonte nel Patologie per Codice sanitario N Ipoacusia 257 Malattie dei tendini ed affezioni sinoviali 166 Tumore maligno della vescica 89 Affezioni dei muscoli, legamenti, aponeurosi, e tessuti molli 89 Affezione dei dischi intervertebrali 40 Tumore maligno della trachea, dei bronchi e del polmone 37 Altre neuropatie periferiche 33 Tumore maligno della pleura 27 Dermatite da contatto ed altri eczemi 22 Artrosi ed affezioni correlate 17 IL LAVORO COME ELEMENTO CHE INFLUENZA IL CONTROLLO DELLA MALATTIA LEGGE 16 marzo 1987 N. 115 Art. 8, comma 1: La malattia diabetica priva di complicanze invalidanti non costituisce motivo ostativo ( ) per l accesso ai posti di lavoro pubblico e privato, salvo i casi per i quali si richiedono specifici, particolari requisiti attitudinali. 12

13 ALCUNE ATTIVITÀ LAVORATIVE A CUI I CITTADINI CON IL DIABETE NON POSSONO ACCEDERE: Vigili del fuoco (D.M. 3/5/1993, n. 228, art.2, lettera s) Controllore e assistente di volo, solo se si fa uso di farmaci non orali come l'insulina (Personnel licensing, dell'icao - International Civil Aviation Organization) Attività che richiedano il Libretto di navigazione (Regio Decreto Legge n del 14/12/1933: Accertamento dell'idoneità fisica della gente di mare di prima categoria ) Requisiti? Non esplicitati in ambito lavorativo E un eccezione la normativa vigente in tema di rilascio e conferma della patente di guida. 13

14 Problemi che il diabetico si trova ad affrontare nel mondo del lavoro Stress Attività fisica Alimentazione Lavori in Altezza Turni notturni Guida professionale Trasferta Problemi che il diabetico si trova ad affrontare nel mondo del lavoro Evelyn P. Davila et al. in American Journal of Industrial Medicine 2011 Long Work Hours Is Associated With Suboptimal Glycemic Control Among US Workers With Diabetes? Work-related factors, such as number of hours worked, may affect the ability of adults with type 2 diabetes to reach and mantain glycemic control goals. 14

15 Problemi che il diabetico si trova ad affrontare nel mondo del lavoro STRESS Fattori psicosomatici legati alla personalità del soggetto, al suo adattamento al lavoro o all ambiente Rincorsa al successo, apprensione, lavoro dirigenziale etc. Lavori che richiedono una concentrazione continua e prolungata Problemi che il diabetico si trova ad affrontare nel mondo del lavoro ATTIVITA FISICA Lavoro pesante ipoglicemia per sforzi fisici eccessivi Sedentarietà iperglicemie 15

16 E preferibile: attività lavorativa più gravosa con dispendio energetico costante o attività lavorativa complessivamente più leggera ma con possibilità di sforzi fisici di breve durata ma molto intensi? 16

17 Problemi che il diabetico si trova ad affrontare nel mondo del lavoro ALIMENTAZIONE Problemi legati alla mensa aziendale Pendolari e rappresentanti rispettare orari pasti Cuochi, baristi e camerieri 17

18 CARTA DEL LAVORATORE DIABETICO (Stati Uniti, 1957) I diabetici sono nelle condizioni fisiche e psichiche di praticare qualsiasi lavoro. Soltanto quei diabetici che praticano notevoli dosi di insulina devono essere assegnati a lavori per i quali eventuali crisi ipoglicemiche non possano risultare pericolose. CARTA DEL LAVORATORE DIABETICO (Stati Uniti, 1957) I diabetici devono lavorare sempre per lo stesso numero di ore a rotazione fissa e per essi vanno evitati gli orari di lavoro da mezzanotte alle otto del mattino. 18

19 CARTA DEL LAVORATORE DIABETICO (Stati Uniti, 1957) E obbligatoria, almeno una volta all anno, una visita medica completa. CARTA DEL LAVORATORE DIABETICO (Stati Uniti, 1957) E obbligatorio il giudizio del medico per la riassegnazione del diabetico ad altro lavoro, ogni qualvolta le sue condizioni fisiche siano cambiate e non siano più rispondenti alle mansioni fino ad allora esercitate. 19

20 CARTA DEL LAVORATORE DIABETICO (Stati Uniti, 1957) Un diabetico sotto cura insulinica può considerarsi controllato quando la sua glicemia a digiuno sia inferiore a 150 mg/dl e tre ore dopo il pranzo non più alta di 250 mg/dl. Glicemie sporadiche più elevate, agli effetti della qualificazione lavorativa possono non avere valore qualora il medico fiduciario del lavoratore, o quello fiduciario dell industria, siano d accordo nel ritenere che il controllo del soggetto in esame è ugualmente buono. COMITATO MEDICO SOCIALE DELLA SOCIETA TEDESCA PER IL DIABETE CLUB TEDESCO PER LA DIFESA DEGLI INTERESSI DEI DIABETICI ATTIVITA LAVORATIVE CONSIDERATE ADATTE PER IL SOGGETTO DIABETICO OCCUPAZIONI SCONSIGLIATE AI DIABETICI 20

21 ATTIVITA LAVORATIVE CONSIDERATE ADATTE PER IL SOGGETTO DIABETICO Premesse ottimali per lo svolgimento costante di attività professionali di diabetici insulinodipendenti sono offerte dalla possibilità di osservare la dieta e di controllare la glicemia sul posto di lavoro o nelle vicinanze, per esempio con le seguenti occupazioni: professioni sanitarie: medico, dentista, farmacista; attività assistenziali e sanitarie: infermiere, aiutante di medici e dentisti, laboratorista, dietologo, fisioterapista. ATTIVITA LAVORATIVE CONSIDERATE ADATTE PER IL SOGGETTO DIABETICO Buone premesse per uno svolgimento costante dell attività professionale dei diabetici si hanno nei seguenti lavori: occupazioni inerenti l amministrazione e il commercio all interno di ospedali, istituti scientifici, uffici d igiene, ecc; occupazioni di carattere religioso (parroco, diacono); attività didattiche: insegnamento nei corsi di laurea e nelle specialità; insegnamento scuole inferiori e superiori. 21

22 ATTIVITA LAVORATIVE CONSIDERATE ADATTE PER IL SOGGETTO DIABETICO Premesse sufficienti per lo svolgimento costante di attività professionali dei diabetici sono offerte da: Occupazioni tecniche: meccanico e tecnico di ogni branca delle correnti a bassa tensione, disegnatore tecnico; Lavori artigianali: giardiniere, fabbro, sarto, incisore, ecc. OCCUPAZIONI SCONSIGLIATE AI DIABETICI Occupazioni che non sono permesse ai diabetici in nessun caso per la sicurezza generale: macchinista di locomotiva, pilota d aereo, camionista, casellante. 22

23 OCCUPAZIONI SCONSIGLIATE AI DIABETICI Occupazioni sconsigliate ai diabetici per la propria incolumità (in particolare lavori che comportano un pericolo di caduta): muratore, tirafili, pompiere, operaio di altiforni, guida alpina, trapezista, spazzacamino. OCCUPAZIONI SCONSIGLIATE AI DIABETICI Occupazioni che non sono consigliabili ai diabetici perché rendono difficile evitare errori dietetici: confezione e preparazione dei cibi, cuoco, oste, panettiere, pasticcere 23

24 OCCUPAZIONI SCONSIGLIATE AI DIABETICI Occupazioni nelle quali il modo di vita irregolare e l impossibilità conseguente di assumere piccoli pasti intermedi possono causare notevoli danni: rappresentante, artista, operaio turnista (particolarmente controindicato nel diabete giovanile). CONDIZIONI DI DISAGIO LAVORATIVO RIFERITE DAI DIABETICI rotazione su turni guida professionale lavori ad altezza dal suolo da Perrelli G. et al.: Atti 55 Congr. Naz. SIMLII; TO,

25 IDONEITÀ LAVORATIVA L idoneità lavorativa viene definita determinando lo stato di compenso metabolico di ogni singolo operatore evitando la generica classificazione o suddivisione tra portatori di diabete insulino-dipendente e non insulinodipendente COMPITI DEL MEDICO DEL LAVORO Interventi di sensibilizzazione nei confronti del datore di lavoro al fine di garantire un corretto inserimento lavorativo. Servizi idonei ad assecondare le esigenze dei soggetti diabetici: - mensa, - locali per la terapia insulinica 25

26 MICROINFUSORI Negli Stati Uniti il microinfusore è spesso la terapia di elezione per i casi di diabete di tipo 1 e per molte persone con il diabete di tipo 2 ma insulino-trattati. In Germania il suo utilizzo è in netta crescita sia in età pediatrica, sia fra gli adulti MICROINFUSORI INDICAZIONI Controllo non ottimale della glicemia Ampie fluttuazioni della glicemia Fenomeno dell alba con elevata glicemia a digiuno Frequenti episodi di ipoglicemia severa Ipoglicemia notturna Pianificazione di gravidanza Attività lavorativa (turnista) Trapianto di isole di Langherans (?) 26

27 MICROINFUSORI CONTROINDICAZIONI Indisponibilità ad eseguire autocontrollo della glicemia Incapacità ad apprendere il funzionamento della pompa Malattie psichiatriche gravi Problemi psicologici (paura di far sapere di essere diabetico, desiderio di nascondere il microinfusore) Cattiva condotta terapeutica DIABETE E PATENTE DI GUIDA 27

28 MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI Decreto Ministeriale 30 novembre 2010 (G.U. n. 301 del 27/12/2010) Recepimento della direttiva 2009/112/CE della Commissione del 25 agosto 2009, recante modifica della direttiva 91/439/CEE del Consiglio concernente la patente di guida. Art.1 Il rilascio e la conferma di validità della patente di guida a soggetti con patologie a carico dell apparato visivo, diabetici o epilettici è subordinato all accertamento dei requisiti previsti dagli allegati I,II e III ALLEGATO II Ai fini del presente allegato, i conducenti sono classificati in due gruppi: GRUPPO 1 (conducenti di veicoli delle categorie A, B, B+E e delle sottocategorie A1 e B1) GRUPPO 2 (conducenti di veicoli delle categorie C, C+E, D, D+E e della sottocategoria C1) 28

29 GRUPPO 1 1. L accertamento dei requisiti per il rilascio e il rinnovo della patente di guida del candidato affetto da DM è effettuato dal medico monocratico di cui al comma 2 dell Art. 119 del Codice della Strada, previa acquisizione del parere di un medico specialista in diabetologia o con specializzazione equipollente, ai sensi del D.M. 30/01/1998 e successive modifiche e integrazioni, operante presso strutture pubbliche o private accreditate e convenzionate. 2. In caso di presenza di comorbilità o di gravi complicanze che possano pregiudicare la sicurezza alla guida, il giudizio di idoneità è demandato alla Commissione medica locale. GRUPPO 1 1.La patente di guida non deve essere né rilasciata né rinnovata al candidato o al conducente affetto da DM che soffre di ipoglicemia grave e ricorrente o di un alterazione dello stato di coscienza per ipoglicemia. 2.Per i candidati o i conducenti affetti da DM in trattamento solo dietetico, o con farmaci che non inducono ipoglicemie gravi, il limite massimo di durata di validità della patente di guida, in assenza di complicanze che interferiscano con la sicurezza alla guida, può essere fissato secondo i normali limiti di legge previsti in relazione all età. 3.In caso di trattamento farmacologico con farmaci che possono indurre una ipoglicemia grave, il limite massimo di durata di validità della patente di guida è di 5 anni. 29

30 GRUPPO 2 In caso di trattamento farmacologico con farmaci che non possono indurre una ipoglicemie gravi, l accertamento dei requisiti per il rilascio e il rinnovo della patente di guida del candidato affetto da DM è effettuato dalla Commissione medica locale, avvalendosi di consulenza da parte di un medico specialista in diabetologia operante presso strutture pubbliche o private accreditate e convenzionate, che possa attestare: assenza di crisi di ipoglicemia grave nei dodici mesi precedenti la piena coscienza da parte del conducente dei rischi connessi all ipoglicemia adeguato controllo delle condizioni di salute attraverso monitoraggio dei livelli di glucosio assenza di gravi complicanze connesse al diabete che possano compromettere la sicurezza alla guida D. Lgs. n. 59 del 2011 "Attuazione delle direttive comunitarie 2006/126/CE e 2009/113/CE concernenti la patente di guida Allegato III. Requisiti minimi di idoneità fisica e mentale per la guida di un veicolo a motore 30

31 Allegato B alla circolare del 25/07/2011 n Certificazione di idoneità alla guida di autoveicoli per pazienti affetti da DM Per la valutazione del profilo di rischio da attribuire ai soggetti diabetici in riferimento alla valutazione di pericolosità alla guida si individuano i seguenti criteri: 1. controllo glicemico ADEGUATO, un valore di emoglobina glicata < 9.0 %, non adeguato in caso di valori > 9.0%; 2. per le valutazioni delle ipoglicemie dovranno essere tenuti presenti al fine di attribuzione del giudizio di BUONO, ACCETTABILE o SCARSO i seguenti parametri valutativi: a. valutazione anamnestica della capacità del soggetto di avvertire l'ipoglicemia e gestirla precocemente e adeguatamente; b. presenza/assenza di ipoglicemie gravi (che richiedono l'intervento di altra persona) e ricorrenti (almeno 2 episodi) riferite negli ultimi 12 mesi; RISCHIO BASSO: assenza di retinopatia assenza di neuropatia assenza di nefropatia ipertensione ben controllata assenza di ipoglicemie gravi e ricorrenti riferite negli ultimi 12 mesi capacità del soggetto di avvertire l'ipoglicemia e gestirla precocemente e adeguatamente controllo glicemico ADEGUATO giudizio sull'ipoglicemia BUONO 31

32 RISCHIO MEDIO: uso di farmaci ipoglicemizzanti retinopatia non proliferante o proliferante con buona conservazione del visus neuropatia autonomica o sensitivo-motoria di grado lieve, se con buona conservazione della percezione sensitiva e delle capacità motorie nefropatia, se solo con microalbuminuria o macroalbuminuria ipertensione ben controllata cardiopatia ischemica ben controllata assenza di ipoglicemie gravi e ricorrenti riferite negli ultimi 12 mesi capacità del soggetto di avvertire l'ipoglicemia e gestirla precocemente e adeguatamente controllo glicemico NON ADEGUATO giudizio sull'ipoglicemia ACCETTABILE RISCHIO ELEVATO: retinopatia proliferante, con riduzione del visus neuropatia autonomica o sensitivo-motoria grave, con perdita della percezione sensitiva e delle capacità motorie, trattata con farmaci specifici nefropatia con insufficienza renale cronica ipertensione non controllata, TIA/ictus, ischemia cardiaca recente (< 1 anno) o non ben controllata ipoglicemie gravi e ricorrenti riferite negli ultimi 12 mesi incapacità del soggetto di avvertire l'ipoglicemia e gestirla precocemente e adeguatamente controllo glicemico NON ADEGUATO giudizio sull'ipoglicemia SCARSO 32

33 Nell ambito della sorveglianza sanitaria in campo occupazionale, il medico del lavoro si deve limitare alla ricerca passiva del soggetto diabetico o deve piuttosto ricercare attivamente il diabete misconosciuto? ISTITUTO DI MEDICINA DEL LAVORO DI TORINO Indagine condotta sul territorio nazionale nel su oltre lavoratori del terziario. Valori di glicemia riscontrati: mg %: 4,1 % dei soggetti 140 mg %: 3,4 % dei soggetti da Perrelli G. et al.: Atti 55 Congr. Naz. SIMLII; TO,

34 AMBULATORIO MEDICINA DEL LAVORO Attività complesse comprensive di lavoro in quota (h > 2,5 m) Valutazione 300 soggetti di età compresa tra 40 e 56 aa. In precedenza adibiti a: - lavori di ufficio - attività di tipo tecnico-manutentivo senza salita in altezza dal suolo AMBULATORIO MEDICINA DEL LAVORO Protocollo diagnostico adottato: - ECG - Spirometria - Esame ergoftalmologico - Prove vestibolari cliniche - Esami ematochimici di base comprensivi di glicemia basale - Esame chimico-fisico delle urine 34

35 AMBULATORIO MEDICINA DEL LAVORO Risultati: - Primo riscontro occasionale di valori elevati di glicemia in 23 soggetti con anamnesi negativa per diabete soggetti con valori elevati di glicemia a conferma di anamnesi positiva per diabete. AMBULATORIO MEDICINA DEL LAVORO Fase successiva: Soggetti con valore glicemico borderline inviati per ulteriori controlli al medico curante 35

36 AMBULATORIO MEDICINA DEL LAVORO Fase successiva: Soggetti con iperglicemia marcata ripetizione glicemia basale dosaggio Hb glicata visita specialistica diabetologica In 15 casi prima diagnosi di diabete mellito Ricerca attiva o passiva? Valutare l opportunità di passare da una ricerca del diabete passiva (a partire dal dato anamnestico) ad una attiva (glicemia basale a tutti) in quei soggetti che svolgono attività per le quali la malattia diabetica può costituire una controindicazione (?). Corretta gestione dei dati per un proficuo utilizzo e non come condizione di selezione e discriminazione. 36

37 Il lavoro come occasione per attività di Promozione della Salute Manifesto dei Diritti della Persona con Diabete DAWN e Associazione Diabete Italia Roma 2009: Vi sono efficaci misure preventive che possono essere attuate nei confronti della popolazione generale per ridurre la comparsa del diabete nelle persone a rischio: -Richiedere -Informare -Coinvolgere -Considerare -Realizzare -Invitare Il lavoro come occasione per attività di Promozione della Salute -Informare i lavoratori che l insorgenza del diabete tipo 2 può essere ridotto adottando stili di vita salutari -Considerare il luogo di lavoro un luogo privilegiato per l educazione ad un corretto stile di vita -Realizzare programmi di informazione ed educazione sanitaria 37

38 Il lavoro come occasione per attività di Promozione della Salute Educazione alimentare con una interazione con i servizi di ristorazione aziendale per valutare l adeguatezza dei menù proposti sia in termini qualitativi che quantitativi. Con il supporto di personale esterno qualificato (es. specialisti in scienza dell alimentazione) si potranno proporre modifiche sulle ricette, sulle materie prime utilizzate e sulle grammature. Il lavoro come occasione per attività di Promozione della Salute Screening?: 38

39 CONCLUSIONI Medico competente Medico curante Specialista diabetologo 39

PATENTE: PER LE PERSONE CON DIABETE UN ODISSEA INFINITA

PATENTE: PER LE PERSONE CON DIABETE UN ODISSEA INFINITA PATENTE: PER LE PERSONE CON DIABETE UN ODISSEA INFINITA ROBERTO COCCI Presidente FTD e Diabete Forum Componente CC DIABETE ITALIA LA PATENTE AL CITTADINO AFFETTO DA DIABETE: IL PUNTO DI VISTA DI DIABETE

Dettagli

D Non presenta complicanze D Presenta le seguenti complicanze:

D Non presenta complicanze D Presenta le seguenti complicanze: l Patenti Gruppo 1 - Paziente diabetico data~~ Si certifica che il/la Sig./Sig.ra nato/a il / / è affetto/a da iabete Mellito Tipo dal TERAPIA attuale: nutrizionale insulina altro ipoglicemizzanti orali

Dettagli

Si certifica che il/la sig/ra nato/a il è affetto/a da Diabete Mellito di Tipo

Si certifica che il/la sig/ra nato/a il è affetto/a da Diabete Mellito di Tipo Scheda informativa da compilarsi da parte dello specialista diabetologo DI STRUTTURA PUBBLICA O PRIVATA CONVENZIONATA ( con data non anteriore tre mesi ) Patenti di gruppo 1 Paziente diabetico Si certifica

Dettagli

MINISTERO DEI TRASPORTI DIPARTIMENTO PER I TRASPORTI TERRESTRI Direzione generale per la motorizzazione. Prot. n. 20705/08.03.00 Roma, 24 luglio 2006

MINISTERO DEI TRASPORTI DIPARTIMENTO PER I TRASPORTI TERRESTRI Direzione generale per la motorizzazione. Prot. n. 20705/08.03.00 Roma, 24 luglio 2006 MINISTERO DEI TRASPORTI DIPARTIMENTO PER I TRASPORTI TERRESTRI Direzione generale per la motorizzazione Prot. n. 20705/08.03.00 Roma, 24 luglio 2006 OGGETTO: Linee guida per l accertamento e la valutazione

Dettagli

PROCEDURA DMM POS 6.6.12 Rev. 00 Pag. 1 di 6 RILASCIO DELLA CERTIFICAZIONE MEDICA SPECIALISTICA PER L EMISSIONE O IL RINNOVO DELLA PATENTE DI GUIDA

PROCEDURA DMM POS 6.6.12 Rev. 00 Pag. 1 di 6 RILASCIO DELLA CERTIFICAZIONE MEDICA SPECIALISTICA PER L EMISSIONE O IL RINNOVO DELLA PATENTE DI GUIDA PROCEDURA DMM POS 6.6.12 Rev. 00 Pag. 1 di 6 RILASCIO DELLA INDICE 1 RILASCIO DELLA... 1 1... 1 2 IL RILASCIO DELLA... 2 2... 2 2. CAMPO DI APPLICAZIONE... 2 3. RIFERIMENTI E ABBREVIAZIONI... 2 3.1. Riferimenti...

Dettagli

IL LAVORATORE DIABETICO

IL LAVORATORE DIABETICO IL LAVORATORE DIABETICO TOMEI F 1., TASCIOTTI Z 1., PALERMO P 1., PONTICIELLO B.G 1., TOMEI G 2., SANCINI A 1. 1 Scuola Specializzazione Medicina del Lavoro Università degli Studi di Roma Sapienza 2 Dipartimento

Dettagli

IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E LA NEFROPATIA DIABETICA: studio sui comportamenti prescrittivi diagnosticoterapeutici di un gruppo di medici genovesi

IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E LA NEFROPATIA DIABETICA: studio sui comportamenti prescrittivi diagnosticoterapeutici di un gruppo di medici genovesi Università degli Studi di Genova Facoltà di Medicina e Chirurgia IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E LA NEFROPATIA DIABETICA: studio sui comportamenti prescrittivi diagnosticoterapeutici di un gruppo di medici

Dettagli

Osservazioni sui dati delle idoneità lavorative dei dipendenti del Comprensorio Cesenate dell A.U.S.L. della Romagna

Osservazioni sui dati delle idoneità lavorative dei dipendenti del Comprensorio Cesenate dell A.U.S.L. della Romagna Osservazioni sui dati delle idoneità lavorative dei dipendenti del Comprensorio Cesenate dell A.U.S.L. della Romagna Dottor Sirri Andrea Cesena 5 dicembre 2014 Numero di lavoratori occupati al 31/12/2013

Dettagli

IL diabetico. Gestione condivisa. Claudio Marengo Marco Comoglio Andrea Pizzini

IL diabetico. Gestione condivisa. Claudio Marengo Marco Comoglio Andrea Pizzini IL diabetico anziano Gestione condivisa Claudio Marengo Marco Comoglio Andrea Pizzini SEEd srl C.so Vigevano, 35-10152 Torino Tel. 011.566.02.58 - Fax 011.518.68.92 www.edizioniseed.it info@seed-online.it

Dettagli

Cristina Della Rosa Dipartimento Cure Primarie ASL Como ASSISTENZA PROTESICA ED INTEGRATIVA Nell ambito dell assistenza al paziente cronico l assistenza protesica ed integrativa rappresentano un aspetto

Dettagli

ALLEGATO A LINEE GUIDA PER IL RILASCIO / RINNOVO DELLA PATENTE DI GUIDA AI PAZIENTI CON DIABETE

ALLEGATO A LINEE GUIDA PER IL RILASCIO / RINNOVO DELLA PATENTE DI GUIDA AI PAZIENTI CON DIABETE ALLEGATO A LINEE GUIDA PER IL RILASCIO / RINNOVO DELLA PATENTE DI GUIDA AI PAZIENTI CON DIABETE LINEE GUIDA PER IL RILASCIO/RINNOVO DELLA PATENTE DI GUIDA AI PAZIENTI CON DIABETE PREMESSA La legge 85 del

Dettagli

Epilessia e patente: la nuova normativa. Marina Saladini Dipartimento di Neuroscienze Università di Padova

Epilessia e patente: la nuova normativa. Marina Saladini Dipartimento di Neuroscienze Università di Padova Epilessia e patente: la nuova normativa Marina Saladini Dipartimento di Neuroscienze Università di Padova Gazzetta Ufficiale 301 del 27 Dicembre 2010 MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI - DECRETO

Dettagli

IL PERCORSO ASSISTENZIALE INTEGRATO PER LE PERSONE AFFETTE DA DMT2 NELL AREA METROPOLITANA DI GENOVA

IL PERCORSO ASSISTENZIALE INTEGRATO PER LE PERSONE AFFETTE DA DMT2 NELL AREA METROPOLITANA DI GENOVA IL DIABETE IN ITALIA ASPETTI EPIDEMIOLOGICI E MODELLI ASSISTENZIALI IL PERCORSO ASSISTENZIALE INTEGRATO PER LE PERSONE AFFETTE DA DMT2 NELL AREA METROPOLITANA DI GENOVA DIABETE MELLITO CONTESTO ASSISTENZIALE

Dettagli

La tutela della salute negli ambienti di lavoro. La Sorveglianza Sanitaria ai sensi del D.Lgs. 81/2008

La tutela della salute negli ambienti di lavoro. La Sorveglianza Sanitaria ai sensi del D.Lgs. 81/2008 La tutela della salute negli ambienti di lavoro La Sorveglianza Sanitaria ai sensi del D.Lgs. 81/2008 D.Lgs. 81/2008 Testo Unico sulla salute e sicurezza sul lavoro Art. 18. Obblighi del datore di lavoro

Dettagli

Problematiche e criticità del medico competente. Pistoia, 13 ottobre 2012 Mauro Baldeschi Medico del Lavoro U.F.C. Medicina del Lavoro ASL 3 Pistoia

Problematiche e criticità del medico competente. Pistoia, 13 ottobre 2012 Mauro Baldeschi Medico del Lavoro U.F.C. Medicina del Lavoro ASL 3 Pistoia Problematiche e criticità del medico competente Pistoia, 13 ottobre 2012 Mauro Baldeschi Medico del Lavoro U.F.C. Medicina del Lavoro ASL 3 Pistoia Il Medico Competente ed il Codice Etico ICOH (Commissione

Dettagli

DECRETO LEGISLATIVO 9 APRILE 2008 N. 81 E S.M.I. ASPETTI DELLA NORMATIVA CHE RIGUARDANO LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO

DECRETO LEGISLATIVO 9 APRILE 2008 N. 81 E S.M.I. ASPETTI DELLA NORMATIVA CHE RIGUARDANO LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO DECRETO LEGISLATIVO 9 APRILE 2008 N. 81 E S.M.I. ASPETTI DELLA NORMATIVA CHE RIGUARDANO LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81 Decreto Legislativo 3 agosto 2009, n. 106

Dettagli

LINEE GUIDA PER IL POTENZIAMENTO DELL'ASSISTENZA AI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE

LINEE GUIDA PER IL POTENZIAMENTO DELL'ASSISTENZA AI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE Delibera di Giunta - N.ro 2004/1016 - approvato il 31/5/2004 Oggetto: LINEE GUIDA PER IL POTENZIAMENTO DELL'ASSISTENZA AI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE Prot. n. (SAM/03/27628) LA GIUNTA DELLA REGIONE

Dettagli

H.A.C.C.P. IGIENE E SICUREZZA DEGLI ALIMENTI

H.A.C.C.P. IGIENE E SICUREZZA DEGLI ALIMENTI H.A.C.C.P. IGIENE E SICUREZZA DEGLI ALIMENTI Corso obbligatorio per le aziende al cui interno vi è un processo produttivo e di lavorazione, preparazione, vendita, somministrazione di alimenti, per garantire

Dettagli

H.A.C.C.P. IGIENE E SICUREZZA DEGLI ALIMENTI

H.A.C.C.P. IGIENE E SICUREZZA DEGLI ALIMENTI H.A.C.C.P. IGIENE E SICUREZZA DEGLI ALIMENTI Corso obbligatorio per le aziende al cui interno vi è un processo produttivo e di lavorazione, preparazione, vendita, somministrazione di alimenti, per garantire

Dettagli

COMUNE DI MONTICELLO D ALBA - Provincia di Cuneo- REGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO MENSA SCOLASTICA

COMUNE DI MONTICELLO D ALBA - Provincia di Cuneo- REGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO MENSA SCOLASTICA COMUNE DI MONTICELLO D ALBA - Provincia di Cuneo- REGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO MENSA SCOLASTICA APPROVATO CON DELIBERA DI CONSIGLIO COMUNALE N. 41 DEL 22/12/2010 MODIFICATO CON DELIBERA DI CONSIGLIO

Dettagli

ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE G. PARODI ACQUI TERME

ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE G. PARODI ACQUI TERME ACQUI TERME Corso di formazione Divieto di assunzione bevande alcoliche per gli insegnanti Linee di indirizzo della Regione Piemonte per la verifica di assenza di rischi alcolcorrelati del 22 ottobre 2012

Dettagli

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 44/ 12 DEL 31.10.2007

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 44/ 12 DEL 31.10.2007 DELIBERAZIONE N. 44/ 12 Oggetto: Aumento del numero massimo di strisce per autocontrollo della glicemia concedibili gratuitamente ai pazienti diabetici in età pediatrica e adolescenziale. L Assessore dell

Dettagli

Elementi essenziali dei corsi di formazione in materia di salute e sicurezza

Elementi essenziali dei corsi di formazione in materia di salute e sicurezza Elementi essenziali dei corsi di formazione in materia di salute e sicurezza La normativa italiana in materia di salute e sicurezza sul lavoro è il risultato di una serie di interventi, succedutisi in

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E LA COPERTURA DI POSTI DI PROFESSORE STRAORDINARIO A TEMPO DETERMINATO

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E LA COPERTURA DI POSTI DI PROFESSORE STRAORDINARIO A TEMPO DETERMINATO REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E LA COPERTURA DI POSTI DI PROFESSORE STRAORDINARIO A TEMPO DETERMINATO Emanato con D.R. n. 12096 del 5.6.2012 Pubblicato all Albo Ufficiale dell Ateneo l 8 giugno 2012 In

Dettagli

REGOLAMENTO APPLICATIVO PROGETTO BLSD CRI

REGOLAMENTO APPLICATIVO PROGETTO BLSD CRI REGOLAMENTO APPLICATIVO PROGETTO BLSD CRI Il progetto BLSD CRI si pone come finalità la diffusione della cultura della rianimazione cardiopolmonare e delle competenze necessarie ad intervenire su persone

Dettagli

Disposizioni per favorire l accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici

Disposizioni per favorire l accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici Disposizioni per favorire l accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici DISEGNO DI LEGGE Art. 1. (Obiettivi e finalità) 1. La Repubblica riconosce e tutela il diritto di ogni persona ad accedere

Dettagli

Che cos è il Diabete. Cause e conseguenze. Lingua Italiana

Che cos è il Diabete. Cause e conseguenze. Lingua Italiana Che cos è il Diabete Cause e conseguenze. Lilly Cos è il Diabete Il Diabete Mellito è una malattia frequente che dura tutta la vita. In Italia ci sono 3 milioni e mezzo di persone con Diabete, a cui vanno

Dettagli

CIRC.8597/044 TORINO, 10 MAGGIO 2010 TO7.001.103 Ai Dirigenti scolastici delle scuole statali

CIRC.8597/044 TORINO, 10 MAGGIO 2010 TO7.001.103 Ai Dirigenti scolastici delle scuole statali 1 CIRC.8597/044 TORINO, 10 MAGGIO 2010 TO7.001.103 Ai Dirigenti scolastici delle scuole statali Agli Uffici economali territoriali SEDI Oggetto: Scuole secondarie di I grado, primarie e per l infanzia

Dettagli

Salute percepita nella ASL 8 di Cagliari

Salute percepita nella ASL 8 di Cagliari Salute percepita nella ASL 8 di Cagliari Servizio Igiene e Sanità Pubblica Direttore Dott. Giorgio Carlo Steri Database PASSI 2010 2013 % (IC95%) Percezione del proprio stato di salute: Buono Discreto

Dettagli

CAUSE E CONSEGUENZE. Lingua Italiana

CAUSE E CONSEGUENZE. Lingua Italiana Che cos è il Diabete CAUSE E CONSEGUENZE. Lilly Cos è il Diabete Il DIABETE MELLITO è una malattia frequente che dura tutta la vita. In Italia ci sono 3 milioni e mezzo di persone con Diabete, a cui vanno

Dettagli

GLI ACCERTAMENTI SANITARI DI SECONDO LIVELLO

GLI ACCERTAMENTI SANITARI DI SECONDO LIVELLO GLI ACCERTAMENTI SANITARI DI SECONDO LIVELLO Dott. Giuliano Giucastro Sert. Langhirano Parma 19/11/2010 AMBULATORIO PER GLI ACCERTAMENTI DI SECONDO LIVELLO E un articolazione dell Area Dipendenze Patologiche

Dettagli

BES tra normativa e. BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI. 29/09/13 dott. V.Gullotta 1

BES tra normativa e. BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI. 29/09/13 dott. V.Gullotta 1 BES tra normativa e. BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI 29/09/13 dott. V.Gullotta 1 le politiche di inclusione scolastica Il modello italiano di inclusione scolastica è assunto a punto di riferimento in Europa

Dettagli

Il Corso di Laurea in Infermieristica

Il Corso di Laurea in Infermieristica Sessione V: Il ruolo della formazione nella costruzione di una cultura geriatrica e multiprofessionale Il Corso di Laurea in Infermieristica Dott.ssa Paola Ferri Corso di Laurea in Infermieristica Università

Dettagli

H.A.C.C.P. IGIENE E SICUREZZA DEGLI ALIMENTI

H.A.C.C.P. IGIENE E SICUREZZA DEGLI ALIMENTI H.A.C.C.P. IGIENE E SICUREZZA DEGLI ALIMENTI Corso obbligatorio per le aziende al cui interno vi è un processo produttivo e di lavorazione, preparazione, vendita, somministrazione di alimenti, per garantire

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA PER L INSERIMENTO DEI PAZIENTI PSICHIATRICI NELLE RSA e NEI CDI

PROTOCOLLO D INTESA PER L INSERIMENTO DEI PAZIENTI PSICHIATRICI NELLE RSA e NEI CDI PROTOCOLLO D INTESA PER L INSERIMENTO DEI PAZIENTI PSICHIATRICI NELLE RSA e NEI CDI Indice : 1. Scopo del protocollo 2. Invio 3. Verifiche 2.1 tipologia dell utenza 2.2 procedura segnalazione 2.3 procedura

Dettagli

HEALTH MANAGEMENT ISTITUTO DI MANAGEMENT SANITARIO FIRENZE www.health-management.it

HEALTH MANAGEMENT ISTITUTO DI MANAGEMENT SANITARIO FIRENZE www.health-management.it 1 OGGETTO LAVORO NOTTURNO ED ETÀ ANAGRAFICA QUESITO (posto in data 26 luglio 2012) Sono un dirigente medico in servizio presso un Azienda Ospedaliera. Desidero essere informata se dopo il compimento del

Dettagli

I principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus

I principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus I principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus Partire dalla culla.. Esiste un rapporto diretto tra il tempismo con cui ha luogo il processo

Dettagli

26.8.2009 IT Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 223/31

26.8.2009 IT Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 223/31 26.8.2009 IT Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 223/31 DIRETTIVA 2009/113/CE DELLA COMMISSIONE del 25 agosto 2009 recante modifica della direttiva 2006/126/CE del Parlamento europeo e del Consiglio

Dettagli

Nuovo approccio all attività di sorveglianza sanitaria in Azienda. Capo III Sezione I, Art. 25 e Sezione V, Artt. 38 42 D.Lgs. 81/08 e s.m.i.

Nuovo approccio all attività di sorveglianza sanitaria in Azienda. Capo III Sezione I, Art. 25 e Sezione V, Artt. 38 42 D.Lgs. 81/08 e s.m.i. Nuovo approccio all attività di sorveglianza sanitaria in Azienda Capo III Sezione I, Art. 25 e Sezione V, Artt. 38 42 D.Lgs. 81/08 e s.m.i. IL MEDICO COMPETENTE Collabora con il datore di lavoro e con

Dettagli

DIABETE E AUTOCONTROLLO

DIABETE E AUTOCONTROLLO DIABETE E AUTOCONTROLLO Sì, gestire il diabete è possibile. Il monitoraggio della glicemia fa parte della terapia generale del diabete. Grazie all autocontrollo, potete misurare il livello di glicemia

Dettagli

Hypoglycemia Social Burden in the Elderly and Related Geriatric problems (HYSBERG)

Hypoglycemia Social Burden in the Elderly and Related Geriatric problems (HYSBERG) Hypoglycemia Social Burden in the Elderly and Related Geriatric problems (HYSBERG) Razionale - 1 L età avanzata rappresenta un fattore di rischio indipendente di ipoglicemie Le modificazioni fisiologiche

Dettagli

INDAGINE CONOSCITIVA SULLA PATOLOGIA DIABETICA IN RAPPORTO AL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE ED ALLE CONNESSIONI CON LE MALATTIE NON TRASMISSIBILI

INDAGINE CONOSCITIVA SULLA PATOLOGIA DIABETICA IN RAPPORTO AL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE ED ALLE CONNESSIONI CON LE MALATTIE NON TRASMISSIBILI 1 INDAGINE CONOSCITIVA SULLA PATOLOGIA DIABETICA IN RAPPORTO AL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE ED ALLE CONNESSIONI CON LE MALATTIE NON TRASMISSIBILI SENATO DELLA REPUBBLICA COMMISSIONE IGIENE E SANITÀ Aree

Dettagli

1 Accesso. 2 Accesso. Note 1-2. Nota 3. (dopo 15-30 giorni) STOP. Nota 4

1 Accesso. 2 Accesso. Note 1-2. Nota 3. (dopo 15-30 giorni) STOP. Nota 4 1 Accesso Note 1-2 1. Individua i pazienti affetti da Sindrome Metabolica utilizzando l algoritmo per la diagnosi secondo l ATP III fra tutti i pazienti con BMI > 27 o affetti da uno dei disordini che

Dettagli

MEDICINA DELLO SPORT. Tabella per dati di rilevazione delle attività dei servizi di Medicina dello Sport della Regione Piemonte

MEDICINA DELLO SPORT. Tabella per dati di rilevazione delle attività dei servizi di Medicina dello Sport della Regione Piemonte MEDICINA DELLO SPORT Tabella per dati di rilevazione delle attività dei servizi di Medicina dello Sport della Regione Piemonte Anno Nota 1: la rilevazione ha cadenza semestrale. Si faccia riferimento al

Dettagli

CAPO III PROFESSIONI SANITARIE NON CONVENZIONALI ESERCITATE DAI LAUREATI IN CHIROPRATICA E DAI LAUREATI IN OSTEOPATIA ART. 14.

CAPO III PROFESSIONI SANITARIE NON CONVENZIONALI ESERCITATE DAI LAUREATI IN CHIROPRATICA E DAI LAUREATI IN OSTEOPATIA ART. 14. CAPO III PROFESSIONI SANITARIE NON CONVENZIONALI ESERCITATE DAI LAUREATI IN CHIROPRATICA E DAI LAUREATI IN OSTEOPATIA ART. 14. (Istituzione delle professioni sanitarie non convenzionali di chiropratico

Dettagli

LA PANDEMIA SILENTE DEL DIABETE: UN EMERGENZA SANITARIA, SOCIALE ED ECONOMICA

LA PANDEMIA SILENTE DEL DIABETE: UN EMERGENZA SANITARIA, SOCIALE ED ECONOMICA LA PANDEMIA SILENTE DEL DIABETE: UN EMERGENZA SANITARIA, SOCIALE ED ECONOMICA Antonio Nicolucci Direttore Dipartimento di Farmacologia Clinica e Epidemiologia, Consorzio Mario Negri Sud Coordinatore Data

Dettagli

Comune di Lastra a Signa (Provincia di Firenze)

Comune di Lastra a Signa (Provincia di Firenze) ALLEGATO (A) AVVISO DI SELEZIONE PUBBLICA PER ATTUAZIONE DELLA PROCEDURA SELETTIVA E COMPARATIVA PER INCARICHI DI RICERCA, STUDIO E CONSULENZA IL RESPONSABILE DELL AREA N. 2 SERVIZI ALLA PERSONA RENDE

Dettagli

GUIDA PER LE PROVE FUNZIONALI E PER LA CLASSIFICAZIONE DEL DIABETE E ALTRE FORME DI INTOLLERANZA AL GLUCOSIO

GUIDA PER LE PROVE FUNZIONALI E PER LA CLASSIFICAZIONE DEL DIABETE E ALTRE FORME DI INTOLLERANZA AL GLUCOSIO DIPARTIMENTO DI MEDICINA DI LABORATORIO GUIDA PER LE PROVE FUNZIONALI E PER LA CLASSIFICAZIONE DEL DIABETE E CODICE: IOP.CPOsan.09 REV 6 del 06/07/10 Pag. 1 di 5 1. SCOPO E APPLICABILITA Scopo di questa

Dettagli

REGOLAMENTO REGIONALE

REGOLAMENTO REGIONALE REGOLAMENTO REGIONALE L.R. n.18 del 19 luglio 2013 Semplificazioni in materia di rilascio di certificazioni di idoneità all attività sportiva agonistica Integrazioni alla Legge Regionale n. 26 del 9 agosto

Dettagli

IGIENE. disciplina che studia i mezzi e definisce le norme atte a conservare la salute fisica e mentale dell individuo e della collettività

IGIENE. disciplina che studia i mezzi e definisce le norme atte a conservare la salute fisica e mentale dell individuo e della collettività IGIENE branca della medicina che ha lo scopo di promuovere e mantenere lo stato di salute della popolazione disciplina che studia i mezzi e definisce le norme atte a conservare la salute fisica e mentale

Dettagli

La cosulenza infermieristica del paziente diabetico in ospedale

La cosulenza infermieristica del paziente diabetico in ospedale La cosulenza infermieristica del paziente diabetico in ospedale MARCO GANASSI AZIENDA OSP.REGGIO EMILIA ANIMO - BOLOGNA 17MAGGIO 2010 1 CONTESTO ASSISTENZIALE Si possono individuare 3 attori: UTENTE PROFESSIONISTA

Dettagli

Ministero della Salute

Ministero della Salute PROTOCOLLO D INTESA TRA IL MINISTRO DELLA SALUTE E IL MINISTRO PER LE POLITICHE GIOVANILI E LE ATTIVITÀ SPORTIVE VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 29 marzo 2003, n. 129, e successive modificazioni

Dettagli

UNIVERSITÀ CATTOLICA del SACRO CUORE Facoltà di Medicina e Chirurgia A. Gemelli - Roma

UNIVERSITÀ CATTOLICA del SACRO CUORE Facoltà di Medicina e Chirurgia A. Gemelli - Roma UNIVERSITÀ CATTOLICA del SACRO CUORE Facoltà di Medicina e Chirurgia A. Gemelli - Roma OSPEDALE COTTOLENGO - Torino Corso di Laurea in Infermieristica Corso infermieri guida di tirocinio novembre 2014

Dettagli

TRASFERIMENTI INTEROSPEDALIERI

TRASFERIMENTI INTEROSPEDALIERI TRASFERIMENTI INTEROSPEDALIERI L attuale organizzazione del Sistema 1-1-8 della Regione Toscana ha evidenziato, fra l altro, una rilevante criticità in merito alla problematica riguardante i Trasporti

Dettagli

SORVEGLIANZA SANITARIA

SORVEGLIANZA SANITARIA SORVEGLIANZA SANITARIA SORVEGLIANZA SANITARIA Definizione e obiettivi Negli anni '80, nel corso di una riunione della Comunità Economica Europea, la sorveglianza sanitaria è stata definita come "la valutazione

Dettagli

Il rischio cancerogeno e mutageno

Il rischio cancerogeno e mutageno Il rischio cancerogeno e mutageno Le sostanze cancerogene Un cancerogeno è un agente capace di provocare l insorgenza del cancro o di aumentarne la frequenza in una popolazione esposta. Il cancro è caratterizzato

Dettagli

NOI E L AUTISMO: GLI INTERVENTI E LA CONTINUITA DI CURA

NOI E L AUTISMO: GLI INTERVENTI E LA CONTINUITA DI CURA NOI E L AUTISMO: GLI INTERVENTI E LA CONTINUITA DI CURA Il Disturbo autistico è un disordine dello sviluppo che compromette il funzionamento globale e si traduce in un funzionamento cognitivo atipico.

Dettagli

GLI ASPETTI SANITARI DEL RISCHIO CHIMICO E BIOLOGICO BENEVENTO 30 NOVEMBRE 2010 DOTT. FRANCO PALLOTTA

GLI ASPETTI SANITARI DEL RISCHIO CHIMICO E BIOLOGICO BENEVENTO 30 NOVEMBRE 2010 DOTT. FRANCO PALLOTTA GLI ASPETTI SANITARI DEL RISCHIO CHIMICO E BIOLOGICO BENEVENTO 30 NOVEMBRE 2010 DOTT. FRANCO PALLOTTA Titolo IX Sostanze Pericolose Capo I Protezione da Agenti Chimici Il rischio infortuni è da ricondurre

Dettagli

Dr. Francesco Rastrelli. 19 gennaio 2015. Reti per promuovere gli screening: il ruolo dei Farmacisti

Dr. Francesco Rastrelli. 19 gennaio 2015. Reti per promuovere gli screening: il ruolo dei Farmacisti Dr. Francesco Rastrelli 19 gennaio 2015 Reti per promuovere gli screening: il ruolo dei Farmacisti Riassetto organizzativo Farmacisti territoriali Medici specialisti MEDICINA GENERALE Infermieri Medici

Dettagli

OGGETTO PRONTA DISPONIBILITÀ IN CONSULENZA IN UN ALTRA AZIENDA

OGGETTO PRONTA DISPONIBILITÀ IN CONSULENZA IN UN ALTRA AZIENDA 1 OGGETTO PRONTA DISPONIBILITÀ IN CONSULENZA IN UN ALTRA AZIENDA QUESITI (posti in data 18 dicembre 2011) 1) è possibile svolgere servizio di pronta disponibilità in due aziende ospedaliere diverse, anche

Dettagli

b) Il responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi;

b) Il responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi; Lezione 6 La riunione periodica (art 35) La riunione periodica è un momento di discussione sui temi della prevenzione e della tutela della salute e dell integrità psicofisica dei lavoratori, prevista per

Dettagli

Scienze motorie SCIENZE MOTORIE

Scienze motorie SCIENZE MOTORIE Scienze motorie SCIENZE MOTORIE SCIENZE MOTORIE CORSO DI LAUREA Scienze motorie: Educazione fisica e tecnica sportiva (sede di Voghera) Attività motoria preventiva e adattata (sede di Pavia) CORSI DI LAUREA

Dettagli

Il ruolo dell infermiere specializzato nell educazione educazione terapeutica

Il ruolo dell infermiere specializzato nell educazione educazione terapeutica Il ruolo dell infermiere specializzato nell educazione educazione terapeutica Satta Hai Anna SDD A.O. Ospedale di Circolo e Fondazione Macchi - Varese Nella legge n, 42 del 26/02/ 99 scompare la parola

Dettagli

OGGETTO TRASPORTO ASSISTITO PER IL TRASFERIMENTO AD ALTRO OSPEDALE

OGGETTO TRASPORTO ASSISTITO PER IL TRASFERIMENTO AD ALTRO OSPEDALE OGGETTO TRASPORTO ASSISTITO PER IL TRASFERIMENTO AD ALTRO OSPEDALE QUESITO (posto in data 2 giugno 2010) A quale medico spetta, per legge, l accompagnamento di un malato durante il trasporto da un ospedale

Dettagli

Il sale è un elemento fondamentale per l alimentazione umana ed è costituito da cloruro di sodio (NaCl). Una sua eccessiva introduzione però può

Il sale è un elemento fondamentale per l alimentazione umana ed è costituito da cloruro di sodio (NaCl). Una sua eccessiva introduzione però può Sale e salute Il sale è un elemento fondamentale per l alimentazione umana ed è costituito da cloruro di sodio (NaCl). Una sua eccessiva introduzione però può causare gravi problemi alla salute. La quantità

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DI CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO, CORSI DI PERFEZIONAMENTO E CORSI DI AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE PERMANENTE Art. 1 Definizione 1. L Università promuove, ai sensi della normativa

Dettagli

Diabete e sintomi vescicali

Diabete e sintomi vescicali encathopedia Diabete e sintomi vescicali Fattori da considerare Come riconoscere i segnali di allarme Il CIC può aiutarti Il Diabete (diabete mellito, DM) Al diabete mellito, spesso definito semplicemente

Dettagli

La valutazione del rischio chimico

La valutazione del rischio chimico La valutazione del rischio chimico Introduzione Per sua stessa definizione, l agente chimico è una sostanza o un preparato di natura chimica. L agente chimico può presentarsi sotto forma di gas, vapore,

Dettagli

PROGRAMMA PER LA PREVENZIONE DELLE COMPLICANZE DEL DIABETE

PROGRAMMA PER LA PREVENZIONE DELLE COMPLICANZE DEL DIABETE PROGRAMMA PER LA PREVENZIONE DELLE COMPLICANZE DEL DIABETE DIRETTORE SCIENTIFICO DEL PROGRAMMA Nome e Cognome Giulio DOVERI Qualifica Responsabile U.B. Diabetologia ed Endocrinologia Sede Ospedale regionale

Dettagli

Il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza R.L.S. nel Decreto Legislativo 81/08 e 106/09 Articoli 48 e 50

Il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza R.L.S. nel Decreto Legislativo 81/08 e 106/09 Articoli 48 e 50 Il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza R.L.S. nel Decreto Legislativo 81/08 e 106/09 Articoli 48 e 50 Beppe Baffert USR CISL Piemonte . Nelle aziende con più di 15 lavoratori il RLS è eletto,

Dettagli

REGIONE VENETO - Prevenzione e contrasto dei fenomeni di mobbing e tutela della salute psico-sociale della persona sul luogo del lavoro

REGIONE VENETO - Prevenzione e contrasto dei fenomeni di mobbing e tutela della salute psico-sociale della persona sul luogo del lavoro REGIONE VENETO - Prevenzione e contrasto dei fenomeni di mobbing e tutela della salute psico-sociale della persona sul luogo del lavoro Art. 1 - Inviolabilità della dignità umana. 1. La Regione del Veneto

Dettagli

DISTRIBUZIONE PERCENTUALE PER TIPOLOGIA DI ATTIVITÀ/INFRASTRUTTURE DELLE SORGENTI CONTROLLATE NEL LAZIO

DISTRIBUZIONE PERCENTUALE PER TIPOLOGIA DI ATTIVITÀ/INFRASTRUTTURE DELLE SORGENTI CONTROLLATE NEL LAZIO DISTRIBUZIONE PERCENTUALE PER TIPOLOGIA DI ATTIVITÀ/INFRASTRUTTURE DELLE SORGENTI CONTROLLATE NEL LAZIO Anno 2014 Inquadramento del tema Il rumore è fra le principali cause del peggioramento della qualità

Dettagli

Protocollo d intesa per la somministrazione di farmaci in ambito scolastico

Protocollo d intesa per la somministrazione di farmaci in ambito scolastico Protocollo d intesa per la somministrazione di farmaci in ambito scolastico Premessa Gli studenti che frequentano ogni ordine e grado di scuola, a causa di patologie acute o croniche, possono avere la

Dettagli

INNOVAZIONI IN TEMA DI DIABETE E COMPLICANZE 7 NOVEMBRE 2015. HOTEL PISANI, Viale Carlo III 166-81020 - San Nicola La Strada (CE)

INNOVAZIONI IN TEMA DI DIABETE E COMPLICANZE 7 NOVEMBRE 2015. HOTEL PISANI, Viale Carlo III 166-81020 - San Nicola La Strada (CE) INNOVAZIONI IN TEMA DI DIABETE E COMPLICANZE 7 NOVEMBRE 2015 HOTEL PISANI, Viale Carlo III 166-81020 - San Nicola La Strada (CE) Ble Consulting srl id. 363 numero ecm: 137302, edizione 1 Responsabile scientifico

Dettagli

Legge accesso disabili agli strumenti informatici

Legge accesso disabili agli strumenti informatici Legge accesso disabili agli strumenti informatici da Newsletter Giuridica: Numero 81-26 gennaio 2004 Pubblicata sulla Gazzetta la Legge in materia di accesso dei disabili agli strumenti informatici, approvata

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA

REGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA 1 REGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA ART. 1 OGGETTO E FINALITA DEL SERVIZIO Il servizio di refezione scolastica è realizzato dal Comune nell ambito delle proprie competenze. Il servizio

Dettagli

DECRETO 24 aprile 2013 (GU n.169 del 20-7-2013)

DECRETO 24 aprile 2013 (GU n.169 del 20-7-2013) DECRETO 24 aprile 2013 (GU n.169 del 20-7-2013) Disciplina della certificazione dell'attivita' sportiva non agonistica e amatoriale e linee guida sulla dotazione e l'utilizzo di defibrillatori semiautomatici

Dettagli

AMIANTO: quali effetti sulla salute ieri e oggi

AMIANTO: quali effetti sulla salute ieri e oggi Aggiornamenti in Medicina del Lavoro AMIANTO: quali effetti sulla salute ieri e oggi Aldo Todaro U.O.C. Promozione e protezione salute lavoratori. Fondazione IRCCS CA Granda Ospedale Maggiore Policlinico

Dettagli

Circolare N.83 del 21 Maggio 2013

Circolare N.83 del 21 Maggio 2013 Circolare N.83 del 21 Maggio 2013 Stage di studenti e minorenni senza visita medica Gentile cliente con la presente intendiamo informarla che con Iinterpello n. 1 del 02.05.2013 il Ministero del Lavoro

Dettagli

Criteri diagnostici principali. Bulimia Nervosa. Anoressia nervosa

Criteri diagnostici principali. Bulimia Nervosa. Anoressia nervosa Linee guida per curare con efficacia i disturbi dell alimentazione e del peso. Cause e conseguenze del disturbo, i soggetti a rischio, l informazione e le terapie più adeguate per la cura e la risoluzione

Dettagli

TRA L'Università degli Studi di Torino Scuola di Medicina, con sede in Torino, C.so. , n., cap., cod. fisc.., in

TRA L'Università degli Studi di Torino Scuola di Medicina, con sede in Torino, C.so. , n., cap., cod. fisc.., in CONVENZIONE QUADRO TRA L'UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO - SCUOLA DI MEDICINA, E L A.S.O. PER LO SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITA FORMATIVE DA PARTE DEGLI ISCRITTI ALLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DELLA SCUOLA

Dettagli

DECRETO LEGISLATIVO 81/2008 NOZIONI DI BASE

DECRETO LEGISLATIVO 81/2008 NOZIONI DI BASE DECRETO LEGISLATIVO 81/2008 NOZIONI DI BASE D.Lgs.81 - Introduzione D.Lgs.81 - Introduzione TITOLO I: PRINCIPI COMUNI CAPO I DISPOSIZIONI GENERALI Art. 1: Finalità; Art. 2: Definizioni; Art. 3: Campo di

Dettagli

Attività fisica_raccomandazioni progetto cuore

Attività fisica_raccomandazioni progetto cuore Attività fisica_raccomandazioni progetto cuore Attività fisica_raccomandazioni progetto cuore Attività fisica_raccomandazioni progetto cuore Attività fisica_esercizio aerobico Aiuta mantenere peso ideale

Dettagli

Certificazione in ambito sanitario: Qualità Sicurezza Esperienza

Certificazione in ambito sanitario: Qualità Sicurezza Esperienza Certificazione in ambito sanitario: Qualità Sicurezza Esperienza Health Certification Insurance Health Certification and Insurance è un marchio di ATP GmbH, azienda tedesca che si occupa di diversi rami

Dettagli

NOTA INFORMATIVA SUGLI ACCERTAMENTI DI ASSENZA DI TOSSICODIPENDENZA PER I LAVORATORI

NOTA INFORMATIVA SUGLI ACCERTAMENTI DI ASSENZA DI TOSSICODIPENDENZA PER I LAVORATORI NOTA INFORMATIVA SUGLI ACCERTAMENTI DI ASSENZA DI TOSSICODIPENDENZA PER I LAVORATORI Premessa La presente informarla che, sulla base delle recenti normative (Schema di intesa 1 in materia di accertamenti

Dettagli

La prevenzione degli infortuni e la promozione della salute nei luoghi di lavoro con particolare riferimento al comparto dell agricoltura

La prevenzione degli infortuni e la promozione della salute nei luoghi di lavoro con particolare riferimento al comparto dell agricoltura La prevenzione degli infortuni e la promozione della salute nei luoghi di lavoro con particolare riferimento al comparto dell agricoltura Carlo Barbero Obiettivi analizzare il contesto del comparto dell

Dettagli

Corso di Laurea in Fisioterapia

Corso di Laurea in Fisioterapia Corso di Laurea in Fisioterapia Corso di Laurea in Fisioterapia Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia: Prof. Massimo Clementi Presidente del Corso di Laurea: Prof. Piero Zannini PRESENTAZIONE Il

Dettagli

Decreto Interministeriale del 30.11.2012 Attuazione di quanto previsto dall art. 29 comma 5 del D.L.vo 81/08

Decreto Interministeriale del 30.11.2012 Attuazione di quanto previsto dall art. 29 comma 5 del D.L.vo 81/08 LE PROCEDURE STANDARDIZZATE PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI NELLE PICCOLE IMPRESE Decreto Interministeriale del 30.11.2012 Attuazione di quanto previsto dall art. 29 comma 5 del D.L.vo 81/08 (Ma anche dall

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI PER L INFANZIA 0 3 ANNI AMBITO TERRITORIALE IX 2004. Finalità, principi e criteri di attuazione. Parte I

CARTA DEI SERVIZI PER L INFANZIA 0 3 ANNI AMBITO TERRITORIALE IX 2004. Finalità, principi e criteri di attuazione. Parte I 1 CARTA DEI SERVIZI PER L INFANZIA 0 3 ANNI AMBITO TERRITORIALE IX 2004 I nidi d Infanzia e i servizi integrativi costituiscono il sistema dei servizi educativi e si configurano come centri territoriali

Dettagli

La legge individua due diverse tipologie di autorizzazioni:

La legge individua due diverse tipologie di autorizzazioni: IMPORTANTI NOVITA PER CHI DEVE APRIRE UNO STUDIO PROFESSIONALE Legge regionale n. 10 del 21.07.2006 AUTORIZZAZIONE ALL ESERCIZIO DI ATTIVITA SANITARIE. La Legge Regionale n. 10 del 21.07.2006 ha provveduto

Dettagli

Servizio Prevenzione e Protezione. v.innovazione, 2-Edificio U11-20126 Milano tel.02-64486190-fax 02-64486191

Servizio Prevenzione e Protezione. v.innovazione, 2-Edificio U11-20126 Milano tel.02-64486190-fax 02-64486191 1. SCOPO... 1 2. RIFERIMENTI... 1 3. DESTINATARI... 2 4. MODALITA OPERATIVE... 2 5. ALLEGATI... 4 1. SCOPO Lo scopo della presente Procedura è definire le modalità e le fasi di lavoro per l invio a Sorveglianza

Dettagli

La sicurezza e salute sui luoghi di lavoro in Regione Toscana

La sicurezza e salute sui luoghi di lavoro in Regione Toscana La sicurezza e salute sui luoghi di lavoro in Regione Toscana Consultazione e partecipazione degli RLS D.Lgs. 626/94 Ruolo RLS Introduce novità per la tutela del lavoratore che ha adesso anche maggiori

Dettagli

perchè vengono, QUali sono, Come possiamo evitarle lingua italiana

perchè vengono, QUali sono, Come possiamo evitarle lingua italiana Le complicanze perchè vengono, QUali sono, Come possiamo evitarle lilly Le cause delle complicanze Il diabete è una malattia cronica caratterizzata da elevati valori di zucchero nel sangue, elevata glicemia,

Dettagli

Corsi di Formazione per Diabetico Guida

Corsi di Formazione per Diabetico Guida Corsi di Formazione per Diabetico Guida Hotel Mercure Siena Degli Ulivi - Via A. Lombardi n. 41 - SIENA 24-25 maggio Area Vasta Sud Est Responsabile Scientifico Dott. Francesco Dotta Direttore Unità Operativa

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Circolare n. 25 Prot. AOODPIT/Reg.Uff./509 Roma, 2 marzo 2009 Al Direttore Generale per il personale della scuola SEDE Ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali LORO SEDI e, p.c. Al Gabinetto

Dettagli

PROCESSI ASSISTENZIALI DEI PAZIENTI IN TERAPIA EMODIALITICA E TRAPIANTATI IN APPLICAZIONE DEI NUOVI CRITERI PREVISTI DAL DAY SERVICE

PROCESSI ASSISTENZIALI DEI PAZIENTI IN TERAPIA EMODIALITICA E TRAPIANTATI IN APPLICAZIONE DEI NUOVI CRITERI PREVISTI DAL DAY SERVICE PROCESSI ASSISTENZIALI DEI PAZIENTI IN TERAPIA EMODIALITICA E TRAPIANTATI IN APPLICAZIONE DEI NUOVI CRITERI PREVISTI DAL DAY SERVICE Dr.ssa S. Melli Dr. Cristoforo Cuzzola MODALITA DI ACCESSO ALLE PRESTAZIONI

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE STUCCHI, REGUZZONI

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE STUCCHI, REGUZZONI Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 2548 PROPOSTA DI LEGGE D INIZIATIVA DEI DEPUTATI STUCCHI, REGUZZONI Disposizioni per assicurare l informazione dei consumatori sul livello

Dettagli

D. LGS 81/2008. Informazione ai lavoratori

D. LGS 81/2008. Informazione ai lavoratori D. LGS 81/2008 L INFORMAZIONE E LA FORMAZIONE DEI LAVORATORI L ADDESTRAMENTO Informazione ai lavoratori 1. Il datore di lavoro provvede affinché ciascun lavoratore riceva una adeguata informazione: a)

Dettagli

PROTOCOLLO PER L ACCOGLIENZA ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

PROTOCOLLO PER L ACCOGLIENZA ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca Istituto Comprensivo NORD 2 - Brescia Via Costalunga, 15-25123 BRESCIA Cod. Min. BSIC88400D - Cod.Fisc. 80049710173 Tel.030307858-0308379448-9

Dettagli

D. LGS 81/2008. Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza

D. LGS 81/2008. Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza D. LGS 81/2008 I RAPPORTI CON I RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza 1. Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza è istituito a livello territoriale o di

Dettagli