Socrate. Atene a.c.

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1 Socrate Atene a.c.

2 La sofistica Movimento filosofico, e più ampiamente etico e culturale, affermatosi nella Grecia antica, e soprattutto in Atene, tra il 5 e il 4 sec. a.c. L insegnamento sofistico non mira, a differenza di quello socratiico, alla determinazione di valori etici stabili, ma solo ad uno scopo pratico ed edonistico. Esso mette in discussione i valori della tradizione nel campo conoscitivo, della ricerca, della religione.

3 Scetticismo Genericamente è l atteggiamento di chi esclude la possibilità di una conoscenza assoluta delle cose e del raggiungimento della verità. In particolare, in filosofia, la dottrina delle diverse scuole scettiche greche ed ellenistiche la cui tradizione fu iniziata da Pirrone di Elide designa l esercizio del «controllo critico» circa gli oggetti del sapere, compiuto senza giungere a una conclusione definitiva.

4 Lo Scetticismo: prima fase La prima fase dello scetticismo (4-3 sec. a.c.), detta anche primo scetticiismo o pirronismo dal nome del suo massimo esponente Pirrone di Elide, sviluppò una forma di scetticismo radicale che affermava l impossibilità di una qualsiasi conoscenza al di là dell apparenza, unica base delle opinioni umane e quindi incapace di fornire un criterio oggettivo di distinzione del vero dal falso. Conseguentemente si affermava l indifferenza sul piano del valore e l incertezza delle cose, proponendo come regola di comportamento del saggio la rinuncia alla parola (afasia), il rifiuto, non già della realtà, ma della definizione di essa, e l assunzione di un atteggiamento apatico e imperturbabile.

5 Lo scetticismo: seconda fase La seconda fase (3-2 sec. a.c.) si richiama a due esponenti della scuola platonica, Arcesilao e Carneade (donde anche il nome di accademici a essi attribuito) che proponevano la sospensione del giudizio (epochè), data l impossibilità di distinguere, nelle varie fantasie, le vere dalle false. Di qui l invito a sospendere il giudizio definitivo, a lasciare aperto il campo alla libera discussione e alla scelta di ciò che appare più ragionevole, realizzando l imperturbabilità (atarassia) del saggio.

6 Lo scetticismo: la terza fase La terza e ultima fase (1 sec. a.c.-2 sec. d.c.) ha i suoi massimi rappresentanti in Enesidemo, Agrippa e Sesto Empirico. A essi si deve la raccolta sistematica degli argomenti (tropi) della tradizione scettica: questi si basano sulla diversità dei modi di sentire, sulla differenza delle tradizioni e delle istituzioni che condizionano la vita umana, sull impossibilità di fissare un criterio logico di verità universalmente valido. Questo atteggiamento scettico assunse, specialmente con Sesto Empirico, medico, oltre che filosofo, il valore di una rigorosa metodologia scientifica basata sullo studio meticoloso dei fenomeni.

7 Socrate e la sofistica. Aspetti in comune: Attenzione all uomo. Mentalità razionalistica, anticonformistica, antitradizionalistica. Inclinazione verso il paradosso e la dialettica. Aspetti di distacco Amore per la verità. Rifiuto di ridurre la filosofia alla vuota retorica e al puro esibizionismo verbale. Superare il relativismo conoscitivo e morale.

8 La filosofia come dialogo. Il sapere di non sapere. Solo chi sa di non sapere cerca di sapere, mentre chi si crede già in possesso della verità non sente il bisogno della ricerca. L ironia. letteralmente «simulazione» o «dissimulazione», è il gioco di parole attraverso cui il filosofo denuda le coscienze dalle pseudo-certezze. La maieutica. Arte del partorire, Socrate come un ostetrico delle anime, aiuta gli intellettuali a partorire il loro genuino punto di vista sulle cose. La ricerca del «che cos è». Induzione e concetti.

9 La morale di Socrate. La virtù come ricerca e come scienza. La virtù (arte del buon vivere e del comportarsi bene) è sempre una forma di sapere, ossia un prodotto della mente. Per essere uomini si deve: Riflettere. Cercare. Ragionare.

10 Virtù, eticità e politicità. La virtù è unica (giustizia, coraggio, prudenza ecc.) sono modi di essere al plurale di quell unica «virtù» che è la scienza del bene. La virtù rende felici. La politicità come arte del sapere vivere insieme agli altri. I «paradossi» dell etica socratica. Nessuno fa il male sapendo di farlo. E preferibile subire il male che commetterlo.

11 Carattere religioso del filosofare. Filosofare è una missione. Socrate sente dentro di sé la presenza di un «demone», che lo consiglia. Il demone è la voce della sua coscienza, è la personificazione dell anima individuale.