(Messa vigiliare del sabato: la voce guida prima che inizia la processione all altare)

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1 ore (prime comunioni) (Messa vigiliare del sabato: la voce guida prima che inizia la processione all altare) Celebriamo la Messa vigiliare della quarta domenica di Pasqua. È così grande il dono della Pasqua che la Chiesa ci invita a celebrarla per 50 giorni. Seguendo l antica disciplina dell oriente cristiano, la Chiesa milanese valorizza, accanto alla domenica, giorno di festa per eccellenza, il carattere festivo che Dio ha assegnato al sabato. La Messa del sabato sera ci introduce solennemente nel giorno santo del Signore, la domenica, memoria del compimento della Pasqua del Signore con la sua Risurrezione, dalla quale scaturisce ogni luce per il cammino degli uomini e dei popoli. Come dice Gesù nel vangelo di oggi: «Io sono il buon pastore e do la mia vita per voi. Questa è la nostra Pasqua: la vita di Gesù per noi. Accogliamo la processione in piedi. 1

2 ore (prime comunioni) (prima del segno di Croce) Il Signore, che ha guidato i vostri passi nei giorni di questa settimana e oggi fin qui, sia la nostra pace. Il cero pasquale oggi è circondato di fiori, tanti, belli, diversi. E un segno al centro della nostra Messa. Per ricordarci che dalla Pasqua di Gesù, di cui il cero è simbolo, nascono tutte le vocazioni: quella dei nostri genitori, dei nostri figli, quella dei nostri preti, quella delle nostre suore, quella dei bambini che oggi riceveranno il Battesimo o la prima comunione e anche quella di qualche ragazzo, ragazza o giovane che possono da oggi dire al Signore : Parla, Signore, perché io Ti ascolto. Eccomi! Nel nome del Padre 2

3 ore (prime comunioni)- Io sono il pastore bello e buono e dò la mia vita per voi. Sia lodato Gesù Cristo! Riascoltiamo la dolcezza e la forza di queste parole: Io sono il buon pastore. Il buon pastore dà la sua vita per le pecore. Le ripeto: Io sono il pastore buono e bello e dò la mia vita per te. Noi sappiamo che quando diciamo a qualcuno tu sei bello/a è come dirgli/le io ti amo. Gesù non è semplicemente un buon amico. Gesù è il buon pastore perché mi nutre con la sua vita, come la vite che dà linfa ai tralci; come il grembo di una madre, che dà vita al bambino; come l acqua che dà vita alla steppa arida. Vi do la mia vita, significa: vi do il mio modo di amare, di sperare, di costruire, di lottare. Cioè, vi faccio vivere come vivo io. E per questa sua vita che c è in noi possiamo sperare di sconfiggere coloro che amano la morte, i lupi di oggi. Anche noi, fratelli miei, pastori come Lui, siamo chiamati ad assumere il ruolo di 'pastori buoni', cioè forti, belli, veri, anche di un piccolissimo gregge che ci è consegnato: la famiglia, gli amici, coloro che si affidano a noi, come i poveri che incontriamo tutti i giorni. Nel vivere quotidiano, 'dare la vita significa per prima cosa dare del nostro tempo, la cosa più rara e preziosa che abbiamo, essere tutto per l'altro, in ascolto attento, non distratti, occhi negli occhi. Gesù ci dice al mercenario no, ma a me, pastore buono, le pecore mi importano. È come se ripetesse a ciascuno di noi: tu sei importante per me. Questa è la mia fede, questa è la fede cristiana: io sono importante per il mio Dio. A Dio l'uomo importa, al punto che egli considera ogni uomo più importante di se stesso. È per questo che dà la vita: la sua vita per la mia vita. Ricordo il grido degli apostoli in una notte di tempesta «Signore, non ti importa che moriamo?» e il Signore risponde placando le onde, sgridando il vento: Sì, mi importa di voi, mi importa la vostra vita. E lo ripete a ciascuno: mi importano i passeri del cielo, ma voi valete più di molti passeri; mi importano anche i gigli del campo, ma tu sei molto di più di tutti i gigli dei campi. Il lavoro di Dio è da sempre e per sempre offrire vita. Oggi siamo tornati a Messa. Oggi siamo tornati a fare Pasqua. Questa e non di meno è la fede che ci conduce tutte le domeniche a Messa: a fare Pasqua. Perché in ogni Messa Gesù si consegna a noi. Non ci consegna più soltanto un po di pane, un po di acqua e qualche pesce. Gesù si consegna Lui personalmente con la sua vita a noi. Tutto nella vita di Gesù è un consegnarsi alla libertà degli uomini e alla volontà del Padre. Nella passione di Gesù si compie una duplice consegna : da una parte c è l uomo che consegna, che tradisce; dall altra c è il libero consegnarsi di Gesù al Padre perché gli uomini abbiano la vita. L uomo tradisce e il Figlio di Dio si consegna : qui avviene la Pasqua. Tristezza del cuore quando penso che la domenica non è per tutti così. Non è per noi che ogni domenica ritorniamo a Messa, spesso all ultimo minuto, spesso anche in ritardo, spesso distratti, abituati, col cuore freddo e arido. Non è per i fratelli battezzati come noi per i quali la domenica è ormai tutto tranne che la Messa. Per questo ogni Messa è 3

4 memoria dell uomo che tradisce e Gesù Buon Pastore che si consegna : a noi, tutti traditori e tutti amati. Penso ai bambini che oggi sono ammessi alla Prima Comunione : oggi verranno tutti a Messa, anch essi traditori e anch essi amati. Ma se non verranno a Messa, Gesù come può consegnarsi a loro? Se non verranno a Messa tutte le domeniche Oggi GIORNATA MONDIALE PER LE VOCAZIONI, la Chiesa intera supplica il suo Signore, Buon Pastore, perché susciti nei nostri ragazzi e nei nostri giovani il desiderio di ascoltare il Signore che chiama anche loro a seguirlo sulla strada del sacerdozio, della vita religiosa, della vita missionaria. Non è vero che abbiamo bisogno di preti perché ce ne sono pochi; non è vero che abbiamo bisogno di suore perché ce ne sono poche; non è vero che abbiamo bisogno di missionari perché ce ne sono pochi. Non è innanzitutto per questo. Abbiamo bisogno di preti, di religiosi/e, di missionari perché una comunità che non sa suscitare e accompagnare suoi ragazzi e suoi giovani anche alla vita sacerdotale, religiosa, missionaria è un povera comunità : povera di fede, povera di carità, povera di santità. Vedete come il cero pasquale oggi è circondato di fiori, tanti, belli, diversi. E un segno che abbiamo voluto mettere al centro della nostra Messa. Per ricordarci che dalla Pasqua di Gesù, di cui il cero è simbolo, nascono tutte le vocazioni : quella del vostro papà e della vostra mamma, quella dei vostri preti, e anche quella di qualche ragazzo, ragazza o giovane che possono da oggi dire al Signore : Parla, Signore, perché io Ti ascolto. Eccomi! 4

5 ore (prime comunioni) Omelia alla Messa di prima comunione Vi faccio una domanda: siete felici? Io penso che tutti quelli che vi vogliono bene (i vostri genitori, le vostre catechiste, don Ivan, i vostri compagni di classe, i vostri insegnanti) tutti questi vi hanno già detto le cose più belle perché oggi voi siate felici. Perché felici? Perché oggi voi incontrate, dopo il vostro Battesimo, Gesù e, diversamente da quel giorno il primo del vostro incontro con Gesù, oggi desiderate voi, chiedete voi di incontrare Gesù. Immagino che voi non avete mai visto un gregge guidato dal suo pastore. Riuscite però a capire quando Gesù ci dice: Io sono il vostro pastore, buono e bello. Io sono colui che è pronto a dare la sua vita per voi e perché abbiate una vita bella come la mia. Di questo voi oggi dovete essere felici: Gesù vive per voi, vive con voi e non vi abbandonerà mai. Ricordate del giorno della vostra prima comunione questo dono: Gesù è per voi, è vostro e lo sarà sempre. Quando avrete ricevuto Gesù, tornate al vostro posto, mettete il vostro volto tra le vostre mani, e parlate con Gesù: ditegli tutto, ditegli che siete contenti perché c è Lui, ditegli che non lo abbandonerete più (a partire dalla Messa di ogni domenica); pregate per le persone che vi vogliono bene, pregate anche per le persone che non si vogliono bene e concludete la vostra preghiera così: Gesù, dimmi che cosa debbo fare della mia vita. Sono pronto, sarò pronto a fare quello che tu mi chiedi. Voi fate la vostra prima comunione nel mese di maggio: il mese che noi cristiani dedichiamo a guardare a Maria, la mamma di Gesù, la Madonna santissima (come amava chiamarla GP2). E mentre pensavo a voi, mi è venuto in mente quel giorno, quando Maria, dopo di aver ricevuto il messaggio dell angelo Gabriele, si alzò in fretta e andò verso i monti di Giuda dove abitava la sua parente Elisabetta: perché Maria aveva saputo dall angelo che Elisabetta aspettava un bambino. Maria si alza e si mette in viaggio, in fretta (l amore ha sempre fretta). Maria affronta un lungo viaggio a piedi: Lei va, passo dopo passo, saluta sorridendo e felice le persone che incontra. Loro non sanno perché: Lei sì. Lei cammina e incontra, sapendo di portare per le strade del mondo il Figlio di Dio, che Lei, come ogni mamma, aspetta nel suo grembo. Questo è il cristiano: uno che ha Gesù e lo porta per tutte le strade della sua vita e del mondo. Questo è il cristiano: uno che è in cammino portando in sé Gesù, portando Gesù per tutti coloro che incontrate. Voi oggi diventate così: come una mamma che porta il suo bambino in grembo, voi portate in voi Gesù per donarlo. Noi vi aspettiamo. 5

6 Sia lodato Gesù Cristo! Carissimi Bambini, come siete belli! Oggi è un giorno molto bello e importante per voi e per i vostri genitori, ma anche per la nostra comunità. Questo è un giorno che non dimenticherete mai, né voi né i vostri genitori e nemmeno tutte le persone che vi vogliono bene e che oggi sono qui attorno a voi. A me piace sperare che voi non dimenticherete mai tanti pensieri e tanti desideri che oggi lo Spirito Santo del Signore suscita nel vostro cuore. Questa mattina io voglio dire una parola ai vostri genitori e don Ivan una parola a voi. La mia parola ai vostri genitori. Non è mia, ma è la parola stessa di Gesù : Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Io so che cosa sanno fare un papà e una mamma per i loro figli : anch io sono stato un figlio. Gesù oggi vi dice che ha deciso di fare una cosa ancora più grande di tutte quelle che voi avete fatto : ha scelto vostro figlio come sua dimora, come sua abitazione. Già la vita dei vostri bambini è stata segnata dalla generazione del Battesimo. Oggi essi sono la dimora di Dio in mezzo a noi. Tutte le volte che vi avvicinate a loro, fatelo con quei sentimenti con i quali un prete si avvicina all Eucaristia del Signore. Facciamo corona tutti attorno a loro : perché chiunque si avvicini a questi nostri bambini, si avvicini come voi, come noi che li amiamo. Se qualche volta la vostra vocazione vi fa tremare il cuore, non abbiate paura, ci dice Gesù nel Vangelo di oggi, lo Spirito Santo vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto. Noi forse non ci conosciamo molto bene. Noi, il parroco e i suoi vicari, non siamo riusciti a offrirvi le opportunità facili per incontrarci regolarmente: non siamo riusciti perché non siamo dei santi. Adesso però, per l amore di Dio, non lasciateci soli : decidiamo di continuare a camminare insieme : perché questi bambini non si perdano e nessuno ce li rapisca dalle mani e dal cuore. E questa strada sarà piena di sorprese anche per voi. Grazie. La parola di dst. 6

7 Io sono il buon pastore! È bello affidarsi a Gesù! È bello fidarsi di Gesù! La vita è tutta un altra cosa quando abbiamo costruito la nostra casa sulla roccia: non cadrà mai! La nostra Roccia è Gesù. Gesù non solo non ci lascia mancare nulla di quello che è necessario per avere una vita bella: ci dà la sua Parola che ci guida, il suo Pane che ci nutre, il suo perdono che ci dà la Pace, l amore del Padre e dello Spirito Santo che ci amano come Gesù: figli come Gesù. Gesù ci dà anche la sua vita. E voi ormai capite che questa è la cosa più bella e più grande: per nove mesi la vostra mamma vi ha dato la sua vita. Così è Gesù per noi: il Buon Pastore che ci dona tutto il buon Pastore che ci dona la sua vita. Carissimi bambini, quando riceverete l Eucaristia di Gesù sulle vostre mani e nel vostro cuore, ritornerete al vostro posto e in ginocchio sarà il momento buono per dire a Gesù tante cose. Parlategli dei vostri genitori, della nostra parrocchia, dei ragazzi della nostra parrocchia e ditegli tre parole, che sono il vostro impegno nel giorno della vostra prima comunione: RINUNCIO. Gesù, io voglio stare sempre con te. Non voglio ascoltare chi non ci insegna il tuo Vangelo, chi non ti vuole bene. Oggi, con Te, io mi sento più forte. CREDO. Gesù, io so che Tu mi ami, e con Te anche il Padre mi ama. Non dimenticherò mai per tutta la vita che tu sei con me. Io credo che tu sei con me, e lo Spirito Santo me lo ricorderà sempre. PROMETTO. Fate tante promesse a Gesù, oggi. Se proprio non riuscirete a mantenerle tutte, Gesù vi ricorderà spesso che è pronto a darvi il suo perdono, nel sacramento della confessione. Carissimi ragazzi, lo Spirito Santo in voi custodisca per tutta la vostra vita la gioia di essere cristiani, la gioia di essere discepoli di Gesù. Il giorno della prima comunione è un giorno bellissimo, ma non è il giorno più bello della vostra vita: verranno giorni ancora più belli. Una cosa però voglio dirvi: ogni domenica, da oggi, la nostra chiesa deve essere come oggi: non ci sia più una domenica della vostra vita senza la Messa. Lasciatemi dire una parola ai vostri genitori. Grazie! Ci avete riservato la vostra fiducia in questi due anni, durante i quali ci siamo avvicinati insieme alla prima comunione dei vostri bambini. Ci avete regalato momenti di intensa commozione, di grande testimonianza in questi giorni, quando siete venuti a confessarvi. Non perdiamoci di vista. Viaggiamo senza perderci di vista: per voi innanzitutto. Ho raccolto segnali di autentica conversione: possiamo continuare. Noi vi aiuteremo tutte le volte che lo vorrete. So che non tutti i genitori si sono confessati per questa occasione: so che nell anima e nel cuore di qualcuno di voi rimane ancora il risentimento di esperienze non buone da ragazzi, da adolescenti, da giovani nel rapporto con la vostra parrocchia o con i vostri preti. Non passate la vita lasciandovi corrodere dal risentimento o dalla rabbia: fatevi vivi, anche nei prossimi giorni, anche nei prossimi mesi. Io sono qui per dire a tutti che Dio è Padre e che è più bello vivere sapendo che noi siamo suoi figli. Possiamo continuare, da settembre in avanti: perché questi nostri ragazzi, questi figli che Dio vi ha dato come segno della fecondità del vostro matrimonio, non ce li deve portare via nessuno. Guai chi li tocca! Sono di Gesù, sono del Padre, sono vostri, sono nostri! Guardiamo Maria, la Madre, e la preghiamo (anche con il rosario che al termine della Messa vi regaleremo): affidiamoli a Lei, che sa curare, sa prendersi cura dei piccoli, come si è presa cura di Gesù. 7

8 ore (prime comunioni) Omelia alla Messa di prima comunione - Oggi questi bambini celebrano la Messa della loro Prima Comunione. - In questa omelia vorrei dire una parola ai genitori e una parola ai bambini. Una parola sola si ricorda facilmente per tanto tempo. - Una parola ai bambini: Adesso siete emozionati... Siete anche felici. - Prima però vorrei chiedere ai bambini che diano essi stessi un segno, una prova che si sono preparati bene alla Messa della loro prima Comunione. (chiama un bambino e gli fa questa domanda: Qual è la cosa più bella e più importante che hai imparato quest anno a catechismo?) Da oggi in avanti la cosa più certa che portate nel cuore è questa: Gesù vi vuole bene e se sei convinto che Gesù ti vuole bene, tutto nella vostra vita diventa più bello: più belli vostri genitori, i vostri amici, più bello andare a scuola e giocare con i vostri amici, più bello fare come Gesù che è sempre stato attento ai poveri, ai bisognosi che ha incontrato. Da oggi l Eucaristia diventa il pane per la vostra vita di ogni giorno. La Messa perciò è la cosa più importante della vostra vita: prima della Messa niente! al posto della Messa niente! Molti anni fa un parroco venne arrestato con i suoi parrocchiani. Minaccia: Se volete aver salva la vita, dovete smettere di trovarvi per la Messa. Hanno risposto: Alla domenica noi non possiamo fare a meno della Messa. Oggi è il giorno per fare buoni propositi. Io vi chiedo, con don Ivan e con le vostre catechiste, di fare un solo proposito: non lascerete passare neanche una domenica della vostra vita senza la Messa. Se oggi siete sinceri con Gesù, dovete impegnarvi in questo proposito. Domenica prossima vi aspettiamo tutti alla Messa delle 10.00: e riceveremo ancora Gesù. La parola dunque che vi affido è questa: Mai una domenica senza la Messa. - Una parola ai genitori: facciamo un patto, voi la famiglia, noi la comunità cristiana. Il patto è questo: faremo di tutto perché questi bambini non perdano la gioia di questo giorno. Noi siamo i collaboratori della loro gioia. E sappiamo che, perché non perdano la gioia, essi devono continuare a stare con Gesù e a seguire il suo Vangelo. Faremo di tutto perché questi bambini provino ogni giorno la gioia del Vangelo: la gioia di pregare, di essere amici tra di loro, di voler bene a voi... la gioia della Messa della domenica, del Perdono frequente... Noi siamo i collaboratori della loro gioia. A mano a mano che diventeranno grandi dovranno rendersi conto che non c è cosa più bella al mondo che vivere in Gesù e vivere il suo Vangelo. Adesso, per l amore di Dio, non lasciateci soli : decidiamo di continuare a camminare insieme : perché questi bambini non si perdano e nessuno ce li rapisca dalle mani e dal cuore. E questa strada sarà piena di sorprese anche per voi. Grazie. - Guardiamo Maria, la Madre, e la preghiamo (anche con il rosario che al termine della Messa vi regalerò): affidiamoli a Lei, che sa curare, sa prendersi cura dei piccoli, come si è presa cura di Gesù. 8