Croce Rossa Italiana

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1 CODICE ETICO, PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI E COLLEGI DISCIPLINARI 21/12/2016 Vol./Istr. Marco Mazzanti Presidente Senigallia, 13 febbraio 2017

2 Il Codice etico e di buona condotta è un codice di comportamento cui hanno l obbligo di attenersi e conformarsi coloro che, a qualsiasi titolo, fanno parte dell Associazione e agiscono in essa.

3 1. è quest azione in accordo con i Principi Fondamentali e con il Codice di condotta? 2. è questa azione conforme alle procedure e linee guida? 3.è questa azione lecita secondo le leggi del paese in cui sono? 4. quest azione mette in luce positivamente, o almeno non negativamente, la CRI e me?

4 Principi di riferimento 1) Onestà e correttezza 2) Legalità 3) Imparzialità e parità di trattamento 4) Trasparenza 5) Proporzionalità 6) Assenza di abuso di potere 7) Corretto utilizzo dei beni 8) Prevenzione del conflitto di interesse e lotta alla corruzione

5 DIRITTI COMPITI Diritto di aver assegnati compiti e responsabilità che corrispondono alla sua indole e alla sua preparazione. UGUAGLIANZA Diritto di essere trattato, in ogni circostanza, in modo equo, indipendentemente da genere, razza, lingua, orientamento sessuale, convinzioni politiche, filosofiche o religiose.

6 DIRITTI PROTEZIONE Diritto alla protezione dell Associazione contro ogni ingerenza o aggressione dei quali sarà vittima in ragione della sua funzione [ ] per ristabilire il suo onore e la sua reputazione. LIBERTÀ d ESPRESSIONE DIRITTO di PRIVACY È garantita a tutti la libertà di candidarsi a cariche elettive

7 RESPONSABILITA CONOSCERE e OSSERVARE Il Codice Etico, lo Statuto e le principali normative. AGIRE Secondo i 7 Principi Fondamentali e promuovere la loro diffusione. RISPETTARE Le regole concernenti l uso dell emblema e impedirne ogni abuso.

8 RESPONSABILITA ESSERE CONSCI Che si rappresenta il Movimento e i suoi ideali. PRESTARE Attenzione ai bisogni delle persone, anche quando non si è in servizio attivo o non si indossa la divisa. ESPLETARE La propria mansione senza discriminazione alcuna riguardo la nazionalità, la razza, l orientamento sessuale, le opinioni politiche o le credenze filosofiche o religiose.

9 RESPONSABILITA RISPETTARE Il desiderio di discrezione di coloro che sono aiutati. INSTAURARE Rapporti positivi con gli altri volontari. RISPONDERE Ai bisogni altrui con maturità, simpatia e professionalità. SERVIRE Le persone nella misura dei mezzi e delle risorse disponibili.

10 PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI RICHIAMO VERBALE AMMONIZIONE SCRITTA SOSPENSIONE TEMPORANEA RADIAZIONE

11 REGOLAMENTO SULL ORGANIZZAZIONE, LE ATTIVITÀ, LA FORMAZIONE E L ORDINAMENTO DEI VOLONTARI Revisione 0 del 23 settembre 2016 Si definiscono Volontari della i Soci che svolgono in maniera regolare un attività di volontariato per la. La decadenza dello status di Socio è disposta con provvedimento del Consiglio Direttivo del Comitato, e comunicata all interessato tramite posta elettronica o consegna a mano.

12 REGOLAMENTO SULL ORGANIZZAZIONE, LE ATTIVITÀ, LA FORMAZIONE E L ORDINAMENTO DEI VOLONTARI Revisione 0 del 23 settembre 2016 RUOLO DI RISERVA Il Volontario C.R.I. che, per giustificato motivo, deve assentarsi dal servizio, può chiedere di essere iscritto nel ruolo di riserva. La permanenza nel ruolo di riserva è consentita per un periodo massimo di dodici mesi nell arco di un quinquennio. Sono fatti salvi i periodi di gravidanza ed allattamento, i gravi motivi di salute proprio o di un congiunto, ed i trasferimenti.

13 Il Volontario dell Associazione CRI, in virtù dello stato giuridico è ritenuto: Persona incaricata di pubblico servizio (art. 358 C.P.) Persona esercente un servizio di pubblica necessità (art. 359 C.P.) RESPONSABILITA CIVILI E PENALI

14 Obbligo di intervento (secondo le proprie capacità e competenze): L obbligo di intervento del Volontario va oltre quello del normale cittadino la cui unica mansione in caso di emergenza è quella di dover avvertire l autorità competente preposta (118, 115, 112, etc) per non incorrere nel reato di omissione di soccorso. Il Volontario soccorritore dovrà invece operare secondo i criteri standard identificabili sia sulla base della sua preparazione sia a ciò che è stato autorizzato a fare dal suo percorso formativo, fermo restando che non dovrà né invadere né intralciare gli ambiti professionali medico ed infermieristico.

15 Obbligo di intervento (secondo le proprie capacità e competenze): Il volontario in servizio dovrà utilizzare tutti i mezzi ed i presidi in dotazione per lo scopo, ed in questo caso il rifiuto di intervenire configura anche il reato di Rifiuto di atti di ufficio Omissione. Fuori servizio che succede? Rivelazione di segreti d ufficio e Segreto professionale

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17 Grazie per l attenzione