Centro studi LOGOS ONLUS - Messina. Emidio Tribulato
|
|
- Gloria Romagnoli
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Centro studi LOGOS ONLUS - Messina Emidio Tribulato
2 Emidio Tribulato Volume sesto Centro studi LOGOS ONLUS - Messina C Tutti i diritti riservati. Sito web: E - mail: postmaster@cslogos.it
3 L attività di associare un oggetto, un animale, un vegetale o una forma geometrica ad un altro, ricercando un possibile legame logico di uso, funzione, forma, posizione nello spazio, somiglianza, causa - effetto, parte - tutto ecc. implica la stimolazione di processi di astrazione, classificazione ed organizzazione spaziale, basilari per lo sviluppo intellettivo. UTILIZZAZIONE Per utilizzare tali schede basta indicare al bambino l immagine presente nella parte alta della scheda, chiedendo di associarla con un altra disegnata nella parte bassa. Nei bambini sordi, si cercherà di utilizzare il segno mimico che significa legame. Dopo che il bambino avrà effettuato l associazione l educatore chiarirà il motivo che lo ha spinto ad effettuare tale scelta. VERBALIZZAZIONE 1 a Fase Inizialmente per questa attività chiederemo al bambino solo il nome degli oggetti che si associano. 2 a Fase. In un secondo momento, sarà il bambino stesso ad esplicitare il motivo che lo ha spinto ad effettuare quell associazione. ETA DI RIFERIMENTO Sei anni nello sviluppo logico.
4 sviluppologipercet2 Far associare le immagini secondo un legame logico.
5 Far associare le immagini secondo un legame logico.
6 Far associare le immagini secondo un legame logico.
7 Far associare le immagini secondo un legame logico.
8 Far associare le immagini secondo un legame logico.
9 Far associare le immagini secondo un legame logico.
10 Far associare le immagini secondo un legame logico.
11 Far associare le immagini secondo un legame logico.
12 Far associare le immagini secondo un legame logico.
13 Far associare le immagini secondo un legame logico.
14 Far associare le immagini secondo un legame logico.
15 Far associare le immagini secondo un legame logico.
16 Far associare le immagini secondo un legame logico.
17 Far associare le immagini secondo un legame logico.
18 Far associare le immagini secondo un legame logico.
19 Far associare le immagini secondo un legame logico.
20 Far associare le immagini secondo un legame logico.
21 Far associare le immagini secondo un legame logico.
22 Far associare le immagini secondo un legame logico.
23 Far associare le immagini secondo un legame logico.
24 Far associare le immagini secondo un legame logico.
25 Far associare le immagini secondo un legame logico.
26 Far associare le immagini secondo un legame logico.
27 Far associare le immagini secondo un legame logico.
28 Far associare le immagini secondo un legame logico.
29 Far associare le immagini secondo un legame logico.
30 Far associare le immagini secondo un legame logico.
31 Far associare le immagini secondo un legame logico.
32 Far associare le immagini secondo un legame logico.
33 Far associare le immagini secondo un legame logico.
34 SEQUENZE LOGICHE Il presentare al bambino molte sequenze logiche, lo aiuta non solo ad acquisire numerosi concetti fondamentali, come l alternanza, la localizzazione spaziale, il rapporto di causa-effetto, le quantità, l espansione, la contrazione ecc., ma serve anche a renderlo più maturo e pronto alle richieste insite nei programmi scolastici, in quanto vengono stimolate e sviluppate le capacità intellettive di base, presupposto indispensabile per ogni apprendimento. Le sequenze logiche richiedono infatti, non solo un buon grado di discriminazione visiva e di astrazione, ma anche la capacità di cogliere i rapporti di consequenzialità e causa ed effetto. UTILIZZAZIONE DELLE SCHEDE A SCELTA MULTIPLA INCROCIATA Prima fase In ogni scheda sono proposte tre sequenze. Per ciascuna di esse, l allievo, seguendo il ragionamento effettuato dall educatore, dovrà indicare con il dito una delle tre risposte presenti nella parte destra della scheda. Seconda fase L allievo dovrà trovare la risposta esatta senza che l educatore spieghi le caratteristiche della sequenza. Terza fase Il bambino verbalizzerà il ragionamento contenuto nella sequenza e quindi spiegherà i motivi che lo hanno portato a quella scelta. UTILIZZAZIONE DELLE SCHEDE A SCELTA APERTA Le schede a scelta aperta richiedono maggiori capacità logiche, in quanto sono ipotizzabili tutte le risposte. Per tale motivo vanno effettuate dopo che il bambino avrà acquisito una buona padronanza delle schede precedenti. In queste, egli dovrà disegnare, su un foglio a parte, le risposte ai vari quesiti presentati. Il compito gli è reso più facile in quanto si tratta di sequenze a lui già note. ETÀ di riferimento Sei anni di età cronologica o mentale.
35 SEQUENZE LOGICHE Seguendo il ragionamento logico, presente nella parte sinistra della scheda, trovare a destra la soluzione più idonea.
36 SEQUENZE LOGICHE Seguendo il ragionamento logico, presente nella parte sinistra della scheda, trovare a destra la soluzione più idonea.
37 SEQUENZE LOGICHE Seguendo il ragionamento logico, presente nella parte sinistra della scheda, trovare a destra la soluzione più idonea.
38 SEQUENZE LOGICHE Seguendo il ragionamento logico, presente nella parte sinistra della scheda, trovare a destra la soluzione più idonea.
39 SEQUENZE LOGICHE Seguendo il ragionamento logico, presente nella parte sinistra della scheda, trovare a destra la soluzione più idonea.
40 SEQUENZE LOGICHE Seguendo il ragionamento logico, presente nella parte sinistra della scheda, trovare a destra la soluzione più idonea.
41 SEQUENZE LOGICHE Seguendo il ragionamento logico, presente nella parte sinistra della scheda, trovare a destra la soluzione più idonea.
42 SEQUENZE LOGICHE Seguendo il ragionamento logico, presente nella parte sinistra della scheda, trovare a destra la soluzione più idonea.
43 SEQUENZE LOGICHE Seguendo il ragionamento logico, presente nella parte sinistra della scheda, trovare a destra la soluzione più idonea.
44 SEQUENZE LOGICHE Seguendo il ragionamento logico, presente nella parte sinistra della scheda, trovare a destra la soluzione più idonea.
45 SEQUENZE LOGICHE Seguendo il ragionamento logico, presente nella parte sinistra della scheda, trovare a destra la soluzione più idonea.
46 SEQUENZE LOGICHE Seguendo il ragionamento logico, presente nella parte sinistra della scheda, trovare a destra la soluzione più idonea.
47 SEQUENZE LOGICHE Seguendo il ragionamento logico, presente nella parte sinistra della scheda, trovare a destra la soluzione più idonea.
48 SEQUENZE LOGICHE Seguendo il ragionamento logico, presente nella parte sinistra della scheda, trovare a destra la soluzione più idonea.
49 SEQUENZE LOGICHE Seguendo il ragionamento logico, presente nella parte sinistra della scheda, trovare a destra la soluzione più idonea.
50 SEQUENZE LOGICHE Seguendo il ragionamento logico, presente nella parte sinistra della scheda, trovare a destra la soluzione più idonea.
51 SEQUENZE LOGICHE Seguendo il ragionamento logico, presente nella parte sinistra della scheda, trovare a destra la soluzione più idonea.
52 SEQUENZE LOGICHE Seguendo il ragionamento logico, presente nella parte sinistra della scheda, trovare a destra la soluzione più idonea.
53 SEQUENZE LOGICHE Seguendo il ragionamento logico, presente nella parte sinistra della scheda, trovare a destra la soluzione più idonea.
54 SEQUENZE LOGICHE Seguendo il ragionamento logico, presente nella parte sinistra della scheda, trovare a destra la soluzione più idonea.
55 SEQUENZE LOGICHE Seguendo il ragionamento logico, presente nella parte sinistra della scheda, trovare a destra la soluzione più idonea.
56 SEQUENZE LOGICHE Seguendo il ragionamento logico, presente nella parte sinistra della scheda, trovare a destra la soluzione più idonea.
57 SEQUENZE LOGICHE Seguendo il ragionamento logico, presente nella parte sinistra della scheda, trovare a destra la soluzione più idonea.
58 SEQUENZE LOGICHE Seguendo il ragionamento logico, presente nella parte sinistra della scheda disegnare, su un foglio a parte, la soluzione più idonea.
59 SEQUENZE LOGICHE Seguendo il ragionamento logico, presente nella parte sinistra della scheda disegnare, su un foglio a parte, la soluzione più idonea.
60 SEQUENZE LOGICHE Seguendo il ragionamento logico, presente nella parte sinistra della scheda disegnare, su un foglio a parte, la soluzione più idonea.
61 SEQUENZE LOGICHE Seguendo il ragionamento logico, presente nella parte sinistra della scheda disegnare, su un foglio a parte, la soluzione più idonea.
62 SEQUENZE LOGICHE Seguendo il ragionamento logico, presente nella parte sinistra della scheda disegnare, su un foglio a parte, la soluzione più idonea.
63 SEQUENZE LOGICHE Seguendo il ragionamento logico, presente nella parte sinistra della scheda disegnare, su un foglio a parte, la soluzione più idonea.
64 SEQUENZE LOGICHE Seguendo il ragionamento logico, presente nella parte sinistra della scheda disegnare, su un foglio a parte, la soluzione più idonea.
65 SEQUENZE LOGICHE Seguendo il ragionamento logico, presente nella parte sinistra della scheda disegnare, su un foglio a parte, la soluzione più idonea.
66 SEQUENZE LOGICHE Seguendo il ragionamento logico, presente nella parte sinistra della scheda disegnare, su un foglio a parte, la soluzione più idonea.
67 SEQUENZE LOGICHE Seguendo il ragionamento logico, presente nella parte sinistra della scheda disegnare, su un foglio a parte, la soluzione più idonea.
68 SEQUENZE LOGICHE Seguendo il ragionamento logico, presente nella parte sinistra della scheda disegnare, su un foglio a parte, la soluzione più idonea.
69 SEQUENZE LOGICHE Seguendo il ragionamento logico, presente nella parte sinistra della scheda disegnare, su un foglio a parte, la soluzione più idonea.
70 SEQUENZE LOGICHE Seguendo il ragionamento logico, presente nella parte sinistra della scheda disegnare, su un foglio a parte, la soluzione più idonea.
71 SEQUENZE LOGICHE Seguendo il ragionamento logico, presente nella parte sinistra della scheda disegnare, su un foglio a parte, la soluzione più idonea.
72 SEQUENZE LOGICHE Seguendo il ragionamento logico, presente nella parte sinistra della scheda disegnare, su un foglio a parte, la soluzione più idonea.
73 SEQUENZE LOGICHE Seguendo il ragionamento logico, presente nella parte sinistra della scheda disegnare, su un foglio a parte, la soluzione più idonea.
74 SEQUENZE LOGICHE Seguendo il ragionamento logico, presente nella parte sinistra della scheda disegnare, su un foglio a parte, la soluzione più idonea.
75 SEQUENZE LOGICHE Seguendo il ragionamento logico, presente nella parte sinistra della scheda disegnare, su un foglio a parte, la soluzione più idonea.
76 SEQUENZE LOGICHE Seguendo il ragionamento logico, presente nella parte sinistra della scheda disegnare, su un foglio a parte, la soluzione più idonea.
77 SEQUENZE LOGICHE Seguendo il ragionamento logico, presente nella parte sinistra della scheda disegnare, su un foglio a parte, la soluzione più idonea.
78 SEQUENZE LOGICHE Seguendo il ragionamento logico, presente nella parte sinistra della scheda disegnare, su un foglio a parte, la soluzione più idonea.
79 SEQUENZE LOGICHE Seguendo il ragionamento logico, presente nella parte sinistra della scheda disegnare, su un foglio a parte, la soluzione più idonea.
80 SEQUENZE LOGICHE Seguendo il ragionamento logico, presente nella parte sinistra della scheda disegnare, su un foglio a parte, la soluzione più idonea.
81 SEQUENZE LOGICHE Seguendo il ragionamento logico, presente nella parte sinistra della scheda disegnare, su un foglio a parte, la soluzione più idonea.
82 L attività di associare un oggetto, un animale, un vegetale o una forma geometrica ad un altro, ricercando un possibile legame logico di uso, funzione, forma, posizione nello spazio, somiglianza, causa - effetto, parte - tutto ecc. implica la stimolazione di processi di astrazione, classificazione ed organizzazione spaziale, basilari per lo sviluppo intellettivo. UTILIZZAZIONE Per utilizzare tali schede basta indicare al bambino l immagine presente nella parte alta della scheda, chiedendo di associarla con un altra disegnata nella parte bassa. Nei bambini sordi, si cercherà di utilizzare il segno mimico che significa legame. Dopo che il bambino avrà effettuato l associazione l educatore chiarirà il motivo che lo ha spinto ad effettuare tale scelta. VERBALIZZAZIONE 1 a Fase Inizialmente per questa attività chiederemo al bambino solo il nome degli oggetti che si associano. 2 a Fase. In un secondo momento, sarà il bambino stesso ad esplicitare il motivo che lo ha spinto ad effettuare quell associazione. ETÀ DI RIFERIMENTO Sei anni nello sviluppo logico.
83 Associare secondo un legame logico le figure geometriche presenti nella scheda.
84 Associare secondo un legame logico le figure geometriche presenti nella scheda.
85 Associare secondo un legame logico le figure geometriche presenti nella scheda.
86 Associare secondo un legame logico le figure geometriche presenti nella scheda.
87 Associare secondo un legame logico le figure geometriche presenti nella scheda.
88 Associare secondo un legame logico le figure geometriche presenti nella scheda.
89 Associare secondo un legame logico le figure geometriche presenti nella scheda.
90 Associare secondo un legame logico le figure geometriche presenti nella scheda.
91 Associare secondo un legame logico le figure geometriche presenti nella scheda.
92 Associare secondo un legame logico le figure geometriche presenti nella scheda.
93 Associare secondo un legame logico le figure geometriche presenti nella scheda.
94 Associare secondo un legame logico le figure geometriche presenti nella scheda.
95 Associare secondo un legame logico le figure geometriche presenti nella scheda.
96 Associare secondo un legame logico le figure geometriche presenti nella scheda.
97 Associare secondo un legame logico le figure geometriche presenti nella scheda.
98 Associare secondo un legame logico le figure geometriche presenti nella scheda.
99 Associare secondo un legame logico le figure geometriche presenti nella scheda.
100 Associare secondo un legame logico le figure geometriche presenti nella scheda.
101 Associare secondo un legame logico le figure geometriche presenti nella scheda.
102 Associare secondo un legame logico le figure geometriche presenti nella scheda.
103 Associare secondo un legame logico le figure geometriche presenti nella scheda.
104 Associare secondo un legame logico le figure geometriche presenti nella scheda.
105 Associare secondo un legame logico le figure geometriche presenti nella scheda.
106 Associare secondo un legame logico le figure geometriche presenti nella scheda.
107 Associare secondo un legame logico le figure geometriche presenti nella scheda.
108 Associare secondo un legame logico le figure geometriche presenti nella scheda.
109 Associare secondo un legame logico le figure geometriche presenti nella scheda.
110 Associare secondo un legame logico le figure geometriche presenti nella scheda.
111 Associare secondo un legame logico le figure geometriche presenti nella scheda.
112 Associare secondo un legame logico le figure geometriche presenti nella scheda.
113 Associare secondo un legame logico le figure geometriche presenti nella scheda.
114 Associare secondo un legame logico le figure geometriche presenti nella scheda.
115 Associare secondo un legame logico le figure geometriche presenti nella scheda.
116 Associare secondo un legame logico le figure geometriche presenti nella scheda.
117 Associare secondo un legame logico le figure geometriche presenti nella scheda.
118 Associare secondo un legame logico le figure geometriche presenti nella scheda.
119 Associare secondo un legame logico le figure geometriche presenti nella scheda.
120 Associare secondo un legame logico le figure geometriche presenti nella scheda.
121 Associare secondo un legame logico le figure geometriche presenti nella scheda.
122 Associare secondo un legame logico le figure geometriche presenti nella scheda.
123 Associare secondo un legame logico le figure geometriche presenti nella scheda.
124 Associare secondo un legame logico le figure geometriche presenti nella scheda.
125 Associare secondo un legame logico le figure geometriche presenti nella scheda.
126 Associare secondo un legame logico le figure geometriche presenti nella scheda.
127 Associare secondo un legame logico le figure geometriche presenti nella scheda.
128 Associare secondo un legame logico le figure geometriche presenti nella scheda.
129 Associare secondo un legame logico le figure geometriche presenti nella scheda.
130 Associare secondo un legame logico le figure geometriche presenti nella scheda.
131 Associare secondo un legame logico le figure geometriche presenti nella scheda.
132 Associare secondo un legame logico le figure geometriche presenti nella scheda.
133 Associare secondo un legame logico le figure geometriche presenti nella scheda.
134 Associare secondo un legame logico le figure geometriche presenti nella scheda.
135 Associare secondo un legame logico le figure geometriche presenti nella scheda.
136 Associare secondo un legame logico le figure geometriche presenti nella scheda.
137 Far associare le immagini secondo un legame logico.
138 Far associare le immagini secondo un legame logico.
139 Far associare le immagini secondo un legame logico.
140 Far associare le immagini secondo un legame logico.
141 Far associare le immagini secondo un legame logico.
142 Far associare le immagini secondo un legame logico.
143 Far associare le immagini secondo un legame logico.
144 Far associare le immagini secondo un legame logico.
145 Far associare le immagini secondo un legame logico.
146 Far associare le immagini secondo un legame logico.
147 Far associare le immagini secondo un legame logico.
148 Far associare le immagini secondo un legame logico.
149 Far associare le immagini secondo un legame logico.
150 Far associare le immagini secondo un legame logico.
151 Far associare le immagini secondo un legame logico.
152 Far associare le immagini secondo un legame logico.
153 Far associare le immagini secondo un legame logico.
154 Far associare le immagini secondo un legame logico.
155 Far associare le immagini secondo un legame logico.
156 Far associare le immagini secondo un legame logico.
157 Far associare le immagini secondo un legame logico.
158 Far associare le immagini secondo un legame logico.
159 Far associare le immagini secondo un legame logico.
160 Far associare le immagini secondo un legame logico.
161 Far associare le immagini secondo un legame logico.
162 Far associare le immagini secondo un legame logico.
163 Far associare le immagini secondo un legame logico.
164 Far associare le immagini secondo un legame logico.
165 Far associare le immagini secondo un legame logico.
166 Far associare le immagini secondo un legame logico.
167 Far associare le immagini secondo un legame logico.
168 Far associare le immagini secondo un legame logico.
169 Far associare le immagini secondo un legame logico.
170 Far associare le immagini secondo un legame logico.
171 Far associare le immagini secondo un legame logico.
172 Far associare le immagini secondo un legame logico.
173 Far associare le immagini secondo un legame logico.
174 Far associare le immagini secondo un legame logico.
175 Far associare le immagini secondo un legame logico.
176 Far associare le immagini secondo un legame logico.
177 Far associare le immagini secondo un legame logico.
178 Far associare le immagini secondo un legame logico.
179 Far associare le immagini secondo un legame logico.
180 Far associare le immagini secondo un legame logico.
181 Far associare le immagini secondo un legame logico.
182 Far associare le immagini secondo un legame logico.
183 Far associare le immagini secondo un legame logico.
184 Far associare le immagini secondo un legame logico.
185 Far associare le immagini secondo un legame logico.
186 Far associare le immagini secondo un legame logico.
187 Far associare le immagini secondo un legame logico.
188 Far associare le immagini secondo un legame logico.
PROGRAMMA BASE PER LO SVILUPPO LOGICO E COGNITIVO. Emidio Tribulato. Volume. Livello 1. Centro studi LOGOS - ONLUS - Messina
PROGRAMMA BASE PER LO SVILUPPO LOGICO E COGNITIVO Emidio Tribulato Volume Centro studi LOGOS - ONLUS - Messina 2 Livello 1 CENTRO STUDI LOGOS ONLUS CENTRO DI RICERCHE PSICOPEDAGOGICHE VIA PRINCIPE TOMMASO
DettagliANALISI A PRIORI DI UNA SITUAZIONE- PROBLEMA
ANALISI A PRIORI DI UNA SITUAZIONE- PROBLEMA Per aiutare il bambino di scuola materna nello sviluppo di capacità atte a padroneggiare lo spazio in modo più consapevole, diventa indispensabile proporre
DettagliMATEMATICA Classe I ATTIVITÀ:
OBIETTIVO GENERALE: MATEMATICA Classe I Acquisire una crescente capacità di ordinare, quantificare, misurare i fenomeni della realtà, iniziare a problematizzare la propria esperienza e a rappresentarla
DettagliPsicomotricità su Scacchiera Gigante. Una sperimentazione nella scuola primaria
Psicomotricità su Scacchiera Gigante. Una sperimentazione nella scuola primaria Roberto Trinchero Dipartimento di Filosofia e Scienze dell Educazione Università degli studi di Torino roberto.trinchero@unito.it
DettagliRagionamento spaziale visivo e percezione
2 Ragionamento spaziale visivo e percezione Serie e analogie figurali! In alcune batterie di test psicoattitudinali sono ampiamente rappresentati i quesiti che propongono un elenco di figure: in alcuni
DettagliDalla geometria in 3D alla geometria in 2D dal cubo al quadrato
Dalla geometria in 3D alla geometria in 2D dal cubo al quadrato Firenze, 5 maggio 2013 Scuola Città Pestalozzi 8 SEMINARIO NAZIONALE SUL CURRICOLO VERTICALE Classe prima e seconda Paola Bertini, Antonio
DettagliCRITERI DI VALUTAZIONE SCUOLA PRIMARIA SCUOLA PRIMARIA
CLASSI seconde CRITERI DI VALUTAZIONE SCUOLA PRIMARIA SCUOLA PRIMARIA LINGUA ITALIANA l alunno utilizza in maniera appropriata il codice linguistico per descrivere, narrare argomentare. si esprime in modo
DettagliFUNZIONI COGNITIVE INTERESSATE
PREMESSA Il progetto è finalizzato a rendere i bambini sempre più consapevoli e padroni dei processi di pensiero attivati durante l apprendimento ed in altri contesti di vita, così da diventare pian piano
DettagliIstruzioni per leggere bene. Istruzioni per leggere bene
Istruzioni per leggere bene A cura di Silvana Loiero 1 La lettura orientativa La prima: farsi un idea generale La seconda: identificare le parti La terza: scorrere indici e sintesi La quarta: leggere rapidamente
DettagliCon il termine programma Teacch si intende l organizzazione dei servizi per persone autistiche realizzato nella Carolina del Nord, che prevede una
IL PROGRAMMA TEACCH Con il termine programma Teacch si intende l organizzazione dei servizi per persone autistiche realizzato nella Carolina del Nord, che prevede una presa in carico globale in senso sia
DettagliSCUOLA PRIMARIA SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI. Competenza: 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione
SCUOLA PRIMARIA SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI Competenza: 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione Descrittori Classe 1 Descrittori Classe 2 Descrittori Classe 3 Descrittori Classe 4 Descrittori
DettagliBisogni Educativi Speciali
Bisogni Educativi Speciali BES, tre grandi sotto-categorie: disabilità; disturbi evolutivi specifici e svantaggio socio-economico, linguistico, culturale. CHE FARE? Di Lucia ZANELLATO Disturbi Evolutivi
DettagliChiara Strada IMMAGINI SONORE LAVORO CON LISA
Chiara Strada IMMAGINI SONORE LAVORO CON LISA Questo allegato si riferisce al precedente materiale della serie Tasti & Testi, intitolato Immagini Sonore, pubblicato a settembre come primo di quest anno
DettagliPROGRAMMAZIONE ANNUALE per la classe prima. Matematica
ISTITUTO COMPRENSIVO DI SORISOLE Scuole Primarie PROGRAMMAZIONE ANNUALE per la classe prima Matematica Anno Scolastico 2015/ 2016 COMPETENZE : A -NUMERO Comprende il significato dei numeri, i modi per
DettagliTECNOLOGIA: CLASSI PRIME
1 TECNOLOGIA: CLASSI PRIME 1 2 3 strumenti adatti con autonomia e sicurezza, in modo esatto e preciso comunicazione digitali ed è in grado di farne un uso efficace e responsabile rispetto alle proprie
DettagliDal tridimensionale al bidimensionale
PRIMARIA OGGI: COMPLESSITÀ E PROFESSIONALITÀ DOCENTE Firenze, 13-14settembre 2013 Dal tridimensionale al bidimensionale Elena Scubla I Circolo Didattico Sesto Fiorentino INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO
DettagliAPPRENDIMENTO. 1. a. Conoscere, denominare classificare e verbalizzare semplici figure geometriche dello spazio e del piano.
matematica Comunicazione nella madrelingua 1. Descrive e denomina figure 1. a. Conoscere, denominare classificare e verbalizzare semplici figure geometriche dello spazio e del piano. - Terminologia specifica
DettagliUN MESSAGGIO MISTERIOSO
PRIMO MODULO UN MESSAGGIO MISTERIOSO Per poter analizzare gli aspetti relativi alla comunicazione,soprattutto con i bambini di scuola elementare, è necessario proporre esperienze coinvolgenti e stimolanti
Dettagli4. SERIE NUMERICHE FIGURALI
4. SERIE NUMERICHE FIGURALI Le serie numeriche figurali consistono in: - una successione di numeri collocati all interno di alcune figure, OPPURE - una serie di figure a cui è possibile associare un valore
DettagliRepertorio di prove personalizzate proposte dalle scuole. agli studenti con disabilità intellettiva
Repertorio di prove personalizzate proposte dalle scuole agli studenti con disabilità intellettiva Gruppo di lavoro Responsabile del Progetto: Lina Grossi Responsabile del Servizio nazionale di valutazione
DettagliCreare diagrammi di Gantt con Visio 2003
Creare diagrammi di Gantt con Visio 2003 La fase di pianificazione di un progetto è sicuramente molto delicata e alquanto complessa, in quanto bisogna riuscire a definire una scomposizione del progetto
Dettaglisalute Muoversi spontaneamente e in modo guidato, da soli e in gruppo, esprimendosi in base a suoni, rumori, musica, indicazioni ecc.
1 La geometria Quali sono i contenuti geometrici delle indicazioni? 2 Corpo, movimento, salute Muoversi spontaneamente e in modo guidato, da soli e in gruppo, esprimendosi in base a suoni, rumori, musica,
DettagliGuida all uso di Java Diagrammi ER
Guida all uso di Java Diagrammi ER Ver. 1.1 Alessandro Ballini 16/5/2004 Questa guida ha lo scopo di mostrare gli aspetti fondamentali dell utilizzo dell applicazione Java Diagrammi ER. Inizieremo con
DettagliLA CONOSCENZA DEL MONDO SCUOLA DELL INFANZIA. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO 3 anni 4 anni 5 anni
SCUOLA DELL INFANZIA INDICATORI LA CONOSCENZA DEL MONDO OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO 3 anni 4 anni 5 anni Riconoscere la quantità. Ordinare piccole quantità. Riconoscere la quantità. Operare e ordinare piccole
DettagliNel campo d'esperienza "Immagini, suoni e colori" gli obiettivi specifici sono stati:
Mescolanze di colori L'attività laboratoriale è stata pensata e programmata per i bambini di 4/5 anni; il suo obiettivo generale è la scoperta dei colori derivati: viola, arancione e verde, principalmente
DettagliCome archiviare i dati per le scienze sociali
Come archiviare i dati per le scienze sociali ADPSS-SOCIODATA Archivio Dati e Programmi per le Scienze Sociali www.sociologiadip.unimib.it/sociodata E-mail: adpss.sociologia@unimib.it Tel.: 02 64487513
DettagliLavorare con PowerPoint
14 Lavorare con PowerPoint In questo spazio iniziamo a parlare di un programma utile per le presentazioni. PowerPoint è sicuramente un programma molto noto ai comunicatori e a quanti hanno bisogno di presentare
DettagliEMANUELE GAGLIARDINI ABILITA COGNITIVE
EMNUELE GGLIRDINI ILIT COGNITIVE Programma di potenziamento e recupero Vol. 5 COGNIZIONE NUMERIC 4 4 4 4 La serie di volumi bilità cognitive è dedicata a specifici processi e abilità mentali (Percezione
DettagliCOME PARLARE DI DISLESSIA IN CLASSE.
COME PARLARE DI DISLESSIA IN CLASSE. UNA METAFORA PER SPIEGARE I DSA La psicologa americana ANIA SIWEK ha sviluppato in anni di pratica professionale un modo semplice ed efficace di spiegare i DSA ai bambini,
DettagliClasse seconda scuola primaria
Classe seconda scuola primaria Il percorso di seconda cerca di approfondire le differenze tra le principali proprietà delle figure geometriche solide, in particolare il cubo, e di creare attività di osservazione
DettagliLA MOLTIPLICAZIONE IN CLASSE SECONDA
LA MOLTIPLICAZIONE IN CLASSE SECONDA Rossana Nencini, 2013 Le fasi del lavoro: 1. Proponiamo ai bambini una situazione reale di moltiplicazione: portiamo a scuola una scatola di biscotti (. ) e diamo la
DettagliLA CONOSCENZA DEL MONDO
SCUOLA DELL INFANZIA INDICATORI LA CONOSCENZA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO 3 anni 4 anni 5 anni. DEL MONDO FISICO E.. Esplorare con curiosità attraverso i sensi. Manipolare materiali diversi. Sperimentare
DettagliOsservatorio SosTariffe.it Telefonia Mobile
Osservatorio SosTariffe.it Telefonia Mobile TARIFFE IN PORTABILITA DEL NUMERO: ANALISI SUL RISPARMIO CHE SI OTTIENE EFFETTUANDO IL PASSAGGIO DEL NUMERO AD UN ALTRO OPERATORE SIA PER ABBONAMENTI CHE PER
DettagliPREMESSA FINALITA' OBIETTIVI PER GLI ALUNNI. Trovare un ambiente accogliente.
PREMESSA L inserimento degli studenti in un contesto scolastico nuovo rappresenta sicuramente un momento di preoccupazione. L intervento degli insegnanti è volto a limitare quanto più possibile le incertezze
DettagliIstituto Comprensivo statale Girolamo Fracastoro Cavaion Veronese. SCUOLA PRIMARIA CURRICOLO DI SCIENZE Classe prima
Classe prima Classe I competenza matematica e SPERIMENTARE CON OGGETTI E MATERIALI competenze di base in scienza e tecnologia competenza digitale Osservare, descrivere elementi della realtà circostante
DettagliA.S. 2012-1013 CLASSE PRIMA SCUOLA PRIMARIA D ISTITUTO COMPETENZA CHIAVE EUROPEA DISCIPLINA
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE di Scuola dell Infanzia, Scuola Primaria e Scuola Secondaria di 1 grado San Giovanni Teatino (CH) CURRICOLO A.S. 2012-1013 CLASSE PRIMA SCUOLA PRIMARIA OBIETTIVI DI Sviluppa
DettagliREGOLAMENTO SCHEDA TECNICA
Con il patrocino di: PROGETTO per la SCUOLA SECONDARIA di II GRADO Presentano: I SEMI dell ETICA Piantare oggi un seme nella coscienza dei ragazzi attraverso lo sport, significa far crescere dei cittadini
DettagliLA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITA
LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITA primo ciclo d istruzione Lo sfondo comune e il quadro normativo Il PEI come strumento di progettazione e di valutazione Isp. Luciano Rondanini LA VALUTAZIONE
DettagliCHI SEI TU? CHI SONO IO?
L associazione Don Lorenzo Milani e l ICS Lorenzo Bartolini Vaiano in partenariato con il Comune di Cantagallo e l ICS Sandro Pertini di Vernio Con il contributo dell Assessorato alle Politiche Sociali
DettagliN.B. A CORREDO DEL MODELLO NELLA CARTE VIENE RIPORTATA LA DOCUMENTAZIONE UTILE PER LA PREDISPOSIZIONE DELLA PROGRAMMAZIONE
N.B. A CORREDO DEL MODELLO NELLA CARTE VIENE RIPORTATA LA DOCUMENTAZIONE UTILE PER LA PREDISPOSIZIONE DELLA PROGRAMMAZIONE Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca ISTITUTO ISTRUZIONE
DettagliIstituto Comprensivo G. Fanciulli Arrone. PROGETTO CONTINUITA Anno Scolastico 2014/2015
Istituto Comprensivo G. Fanciulli Arrone PROGETTO CONTINUITA Anno Scolastico 2014/2015 PREMESSA La continuità nasce dall esigenza primaria di garantire il diritto dell alunno ad un percorso formativo organico
DettagliAlternanza scuola lavoro: a che punto siamo?
Alternanza scuola lavoro: a che punto siamo? Esiti monitoraggio nazionale a.s. 2012/2013 1 Dati in sintesi e trend L alternanza scuola lavoro è una metodologia didattica innovativa del sistema dell istruzione
DettagliCapitolo 3. L applicazione Java Diagrammi ER. 3.1 La finestra iniziale, il menu e la barra pulsanti
Capitolo 3 L applicazione Java Diagrammi ER Dopo le fasi di analisi, progettazione ed implementazione il software è stato compilato ed ora è pronto all uso; in questo capitolo mostreremo passo passo tutta
DettagliUff. I. - OLIMPIADI DI PROBLEM SOLVING - Informatica e pensiero algoritmico nella scuola dell'obbligo
Uff. I - OLIMPIADI DI PROBLEM SOLVING - Informatica e pensiero algoritmico nella scuola dell'obbligo Il Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Direzione Generale per gli Ordinamenti
DettagliGIOCHI PERCETTIVI E SEMINA IN CLASSE
SCHEDA N 2 GIOCHI PERCETTIVI E SEMINA IN CLASSE Le attività finora illustrate, senza dubbio, avranno condotto i bambini ad usare un lessico adeguato per definire le caratteristiche dei semi. L insegnante
DettagliDIMENSIONI CRITERI INDICATORI
Allegato 4 - Manerbio META EDUCATIVA: autonomia in ambito scolastico (classe 4/5 scuola primaria) DIMENSIONI CRITERI INDICATORI GESTIONALE OPERATIVA Uso degli strumenti Conoscere gli strumenti necessari
DettagliScuola dell infanzia di Gallicano
Scuola dell infanzia di Gallicano Curricolo di geometria Anno scol.2013-2014 Laboratorio di matematica Competenze da promuovere Asse dei linguaggi: Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di
DettagliMODELLO E/R. Prof. Francesco Accarino IIS Altiero Spinelli Sesto San Giovanni
MODELLO E/R Prof. Francesco Accarino IIS Altiero Spinelli Sesto San Giovanni Modellazione dei dati Modellare i dati significa: costruire una rappresentazione semplificata della realtà osservata individuandone
DettagliLe strumentazioni laser scanning oriented per i processi di censimento anagrafico dei patrimoni
CONVEGNO FACILITY MANAGEMENT: LA GESTIONE INTEGRATA DEI PATRIMONI PUBBLICI GENOVA FACOLTA DI ARCHITETTURA 06.07.2010 Le strumentazioni laser scanning oriented per i processi di censimento anagrafico dei
DettagliCap. 3. APERTURA NUOVO PROGETTO
GUIDA ALL USO DI CSM.1 Cap. 3. APERTURA NUOVO PROGETTO 1 3.1 Inizio della procedura 3. PERCORSO: APERTURA NUOVO PROGETTO/CORSI Dopo essersi iscritti ed avere inserito i dati inerenti l Agenzia / Ente di
DettagliATTIVITÀ INERENTI I PROVVEDIMENTI DI SOSPENSIONE CON OBBLIGO DI FREQUENZA IN STRUTTURE ESTERNE
A.S. 2011/2012 DATA: 21/05/2012 CIRCOLARE N. 462 OGGETTO: IO 10 Sospensione con obbligo di frequenza in strutture esterne Ai Docenti Al personale ATA Sito web Loro sedi Si pone in visione in allegato,
DettagliRaccomandazione del Parlamento europeo 18/12/2006 CLASSE PRIMA COMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE. Operare con i numeri
COMPETENZA CHIAVE MATEMATICA Fonte di legittimazione Raccomandazione del Parlamento europeo 18/12/2006 CLASSE PRIMA COMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE L alunno utilizza il calcolo scritto e mentale con i numeri
DettagliTeoria in sintesi 10. Attività di sportello 1, 24 - Attività di sportello 2, 24 - Verifica conclusiva, 25. Teoria in sintesi 26
Indice L attività di recupero 6 Funzioni Teoria in sintesi 0 Obiettivo Ricerca del dominio e del codominio di funzioni note Obiettivo Ricerca del dominio di funzioni algebriche; scrittura del dominio Obiettivo
DettagliPREMESSA Continuità curricolare Continuità metodologica
PREMESSA Il progetto continuità, nasce dall esigenza di garantire al bambinoalunno un percorso formativo organico e completo, che miri a promuovere uno sviluppo articolato e multidimensionale del soggetto,
DettagliIL REGNO ANIMALE. Descrizione dell unità
IL REGNO ANIMALE Descrizione dell unità Tematica Attraverso l osservazione diretta di alcune specie animali gli alunni identificano semplici criteri di classificazione. Comprendono che per conoscere gli
DettagliNUCLEO FONDANTE CONOSCENZE ABILITA' COMPETENZE
CURRICOLO DI LINGUA ITALIANA - CLASSE TERZA NUCLEO FONDANTE CONOSCENZE ABILITA' COMPETENZE ASCOLTO E PARLATO Strategie essenziali dell ascolto. Processi di controllo da mettere in atto durante l ascolto
DettagliLA COMUNICAZIONE NON VERBALE DEI DISABILI
LA COMUNICAZIONE NON VERBALE DEI DISABILI Comunicazione Comportamentale Ogni bambino, fin dall'infanzia, cerca di mandare messaggi e di farsi capire da chi gli sta intorno attraverso movimenti del corpo,
DettagliUn Anno con Il Piccolo Principe
Un Anno con Il Piccolo Principe Il Piccolo Principe, spinto dal bisogno di conoscere e di realizzarsi, lascia il suo asteroide e vaga nello spazio per cercare degli amici, trovare un occupazione ed istruirsi.
DettagliHanno partecipato. Ferrara Maria Piera. Serino Livia. Grafica a cura di. Serino Livia
Hanno partecipato Ferrara Maria Piera Serino Livia Grafica a cura di Serino Livia Alimentazione e stili di vita Un incontro di grande interesse su un tema estremamente attuale. Giovedì 23 aprile alle 9.30
DettagliLA DISGRAFIA. Lucia Papalia lugr.papalia@libero.it
LA DISGRAFIA Lucia Papalia lugr.papalia@libero.it La disgrafia è un disturbo specifico dell apprendimento che si evidenzia come difficoltà a riprodurre i segni alfabetici e quelli numerici; riguarda il
DettagliProcedura di Responsabilità Sociale
Pag. 1 di 5 INDICE 1. Generalità... 2 2. Responsabilità... 2 3. Procedura... 3 3.1 Piano di rimedio per bambini lavoratori... 3 3.2. Selezione ed assunzione di giovani lavoratori... 4 3.3. Comunicazione
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA
PROTOCOLLO DI INTESA tra la Regione Veneto e l Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto PER LE ATTIVITA DI IDENTIFICAZIONE PRECOCE DEI CASI SOSPETTI DI DSA 4 settembre 2014 Alessandra Scabia Obiettivi
DettagliAmministrazione classi
Amministrazione classi Guida breve per il docente che amministra la classe Premessa Le classi vengono creata solo dall amministratore della Scuola. Il docente che è stato inserito nella classe come moderatore
DettagliIn mostra la Biodiversità
In mostra la Biodiversità Attività pratiche, curiose, ludiche per la Scuola e il grande pubblico Perchè conoscere provando è divertente Micromondo Insetti Millimondo Piante Micromondo Parlare di biodiversità
DettagliLA MONTAGNA. Prima parte
LA MONTAGNA Prima parte 1 In letteratura scientifica esistono vari modelli per spiegare i processi neuropsicologici coinvolti dal calcolo, tra i quali quelli molto diffusi di Mc Kloskey, di Campbell, e
Dettagli2 - Modifica. 2.1 - Annulla 2.2 - ANNULLA TOPOGRAFICO 2.3 - ANNULLA TOPOGRAFICO MULTIPLO FIGURA 2.1
2 - Modifica FIGURA 2.1 Il menu a tendina Modifica contiene il gruppo di comandi relativi alla selezione e alla gestione delle proprietà delle entità del disegno e alla gestione dei layer. I comandi sono
DettagliREGOLAMENTO PER L USO DEL LOGO DA PARTE DEGLI ISCRITTI ALL ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI
REGOLAMENTO PER L USO DEL LOGO DA PARTE DEGLI ISCRITTI ALL ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI Approvato dal Consiglio dell Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili
DettagliASSOCIAZIONE ONLUS TU SEI MIO FIGLIO
PROFILO DELL UTENZA E opportuno premettere che sono stati raccolti i dati relativi a 63 persone/famiglie, che si sono rivolte all associazione da fine 2009 ad oggi. Per alcune di queste, ai fini di fornire
DettagliGUIDA RAPIDA RILEVAZIONI INTEGRATIVE ANNO SCOLASTICO 2008/2009 SCUOLE SECONDARIE DI SECONDO GRADO STATALI
GUIDA RAPIDA RILEVAZIONI INTEGRATIVE ANNO SCOLASTICO 2008/2009 SCUOLE SECONDARIE DI SECONDO GRADO STATALI 1. Accedere alla funzione: ALUNNI > Annuali > Statistiche > Annuale 2. Inserire a SINISTRA le lingue
DettagliRegolamento sull Utilizzo del Logo Dell Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Tivoli
Regolamento sull Utilizzo del Logo Dell Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Tivoli ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI ED ESPERTI CONTABILI DI TIVOLI REGOLAMENTO PER L USO DEL
DettagliSCHEDE PROGRAMMATE PER L APPRENDIMENTO DELLA MATEMATICA. Emidio Tribulato. Centro studi LOGOS - Messina
SCHEDE PROGRAMMATE PER L APPRENDIMENTO DELLA MATEMATICA Emidio Tribulato Centro studi LOGOS - Messina 1 Emidio Tribulato SCHEDE PROGRAMMATE PER L APPRENDIMENTO DELLA MATEMATICA C 2010- Tutti i diritti
Dettagli1 livello: Alunni senza alcuna competenza o con competenza minima (Pre-A1)
1 Istituto Comprensivo Sesto Fiorentino Programmazione ITALIANO L2 (Scuola Primaria) 1 livello: Alunni senza alcuna competenza o con competenza minima (Pre-A1) Si considerano alunni di 1 livello coloro
DettagliLEZIONE: Pensiero Computazionale. Tempo della lezione: 45-60 Minuti. - Tempo di preparazione: 15 Minuti.
3 LEZIONE: Pensiero Computazionale Tempo della lezione: 45-60 Minuti. - Tempo di preparazione: 15 Minuti. Obiettivo Principale: Introdurre il modello del Pensiero Computazionale come metodo per la risoluzione
DettagliL apprendimento della scrittura necessita di un buon livello funzionale, motorio, intellettivo e affettivo e presuppone le conoscenze e l uso
L apprendimento della scrittura necessita di un buon livello funzionale, motorio, intellettivo e affettivo e presuppone le conoscenze e l uso appropriato del linguaggio. Un complesso di abilità che il
Dettagli- OLIMPIADI DI PROBLEM SOLVING - Informatica e pensiero algoritmico nella scuola dell'obbligo
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema
DettagliAmministrazione gruppi (Comunità)
Amministrazione gruppi (Comunità) Guida breve per il docente che amministra il gruppo Premessa Di regola i gruppi sono creati all interno della Scuola. Nel caso in cui vi fosse la necessità di aprire un
DettagliREGISTRO ATTIVITA DI STAGE
REGISTRO ATTIVITA DI STAGE AZIENDA: SETTORE DELL ATTIVITA DAL AL PROGETTO FORMATIVO SCUOLA - LAVORO Anno Scolastico 2014 / 2015 Alunno Classe LIBRETTO PERSONALE DATI INERENTI L INSEGNANTE TUTOR Cognome
DettagliPD1A: La scoperta dell acqua Le mappe
PD1A: La scoperta dell acqua Le mappe Una mappa è una rappresentazione grafica che serve per comunicare delle informazioni chiare e dati utili. Esistono diversi tipi di mappa tra cui le mappe mentali e
DettagliPROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO SIMONE DA CORBETTA PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013 1 Introduzione Il progetto accoglienza nasce dalla convinzione che i primi mesi di lavoro
DettagliMinistero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio Istiituto Comprensiivo Don Lorenzo Miillanii Scuola dell Infanzia Primaria Secondaria di I grado anche
DettagliPROGRAMMA GESTIONE TURNI MANUALE UTENTE. Programma Gestione Turni Manuale Utente versione 1.1
PROGRAMMA GESTIONE TURNI MANUALE UTENTE INDICE 1 PREMESSA 3 2 COMANDI COMUNI 3 3 SEDI 3 4 FESTIVITÀ 4 5 PERIODI TURNI 4 6 COD. TURNI 6 7 TURNI SPORTIVI 9 8 COD. EQUIPAGGI 9 9 DISPONIBILITÀ 10 10 INDISPONIBILITÀ
DettagliNozioni generali. Principali forme di trattamento
tano essere di vitale importanza per il benessere psicofisico del paziente, pertanto vale sempre la pena impegnarsi, anche quando la sindrome non venga diagnosticata subito dopo la nascita. Principali
DettagliISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO
ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI STRANIERI INDICE: PREMESSA 1. FINALITA 2. CONTENUTI 3. LA COMMISSIONE ACCOGLIENZA 4. PRIMA FASE DI ACCOGLIENZA
DettagliSCUOLA PRIMARIA ( classe prima) CORRISPONDENZA VOTI-COMPETENZE DESCRITTORE
SCUOLA PRIMARIA ( classe prima) CORRISPONDENZA VOTI-COMPETENZE Ascolta e ricava informazioni da testi di vario genere Si esprime in modo chiaro utilizzando termini appropriati Affronta adeguatamente situazioni
DettagliAttività destinata a raccogliere e a catalogare documenti con l'obiettivo di farli conoscere e diffonderli.
DOCUMENTAZIONE Attività destinata a raccogliere e a catalogare documenti con l'obiettivo di farli conoscere e diffonderli. Attività di elaborazione, raccolta, organizzazione e diffusione di documenti.
DettagliNota sullo svolgimento delle prove INVALSI 2012 2013 per gli allievi con bisogni educativi speciali
Nota sullo svolgimento delle prove INVALSI 2012 2013 per gli allievi con bisogni educativi speciali 1 A.S. 2012 13 Bisogni educativi speciali. Documento pubblicato il 23.4.2013 1. Premessa A titolo di
DettagliImplementing a new ADT based on the HL7 version 3 RIM. Esempio
Implementing a new ADT based on the HL7 version 3 RIM Esempio Contesto di riferimento Alla fine degli anni 90, sei ospedali vennero fusi allo scopo di formare un unica organizzazione lo University Hospital
DettagliINTERPRETAZIONE DEI RISULTATI DEL QUESTIONARIO I
CeSe.Di. - Riorientamento nel primo anno delle superiori INTERPRETAZIONE DEI RISULTATI DEL QUESTIONARIO I dati Sezione 1 - AFFERMAZIONI GENERALI (10 item): affermazioni che afferiscono alle percezioni
DettagliCostruzione pozzi scuola e dispensario Nosy Be
Costruzione pozzi scuola e dispensario Nosy Be Anno 2016 Descrizione del progetto Nell anno 2015 un nostro componente del Consiglio Direttivo si è recato in Madagascar, più precisamente sull isola di Nosy
DettagliMODULO 14: L individuazione e le traiettorie di sviluppo
MODULO 14: L individuazione e le traiettorie di sviluppo - L individualità - Lo sviluppo dell identità di genere - La costruzione e lo sviluppo del sé - Continuità e discontinuità nello sviluppo - Traiettorie
DettagliDocente: Lucarini Antonella. Ordine di Scuola: Scuola dell Infanzia. Attività: La forma geometria degli oggetti. La forma geometria degli oggetti.
Docente: Lucarini Antonella. Ordine di Scuola: Scuola dell Infanzia. Attività: La forma geometria degli oggetti. La forma geometria degli oggetti. Vorrei una scuola in cui si potesse apprendere senza annoiarsi
DettagliCURRICOLO DI STORIA FINE CLASSE TERZA SCUOLA PRIMARIA
CURRICOLO DI STORIA FINE CLASSE TERZA SCUOLA PRIMARIA Nuclei tematici Uso delle fonti Organizzazione delle Traguardi per lo sviluppo delle competenze Riconosce elementi significativi del passato del suo
DettagliUNITÀ DI APPRENDIMENTO
DISCIPLINA TECNOLOGIA NUMERO UNITÀ D APPRENDIMENTO 01 DATI IDENTIFICATIVI TITOLO I METALLI ANNO SCOLASTICO 2015-2016 CLASSI SECONDE CLASSI / ALUNNI COINVOLTI DOCENTI COINVOLTI UNITÀ DI APPRENDIMENTO DOCENTI
DettagliCRITERI PER LA VALUTAZIONE Scuola Primaria
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE 1 ARZIGNANO (VI) CRITERI PER LA VALUTAZIONE Scuola Primaria La valutazione deve tener conto di criteri di equità e trasparenza, ma anche di punti di partenza diversi, di un
DettagliINDICE. Accesso al Portale Pag. 2. Nuovo preventivo - Ricerca articoli. Pag. 4. Nuovo preventivo Ordine. Pag. 6. Modificare il preventivo. Pag.
Gentile Cliente, benvenuto nel Portale on-line dell Elettrica. Attraverso il nostro Portale potrà: consultare la disponibilità dei prodotti nei nostri magazzini, fare ordini, consultare i suoi prezzi personalizzati,
DettagliCMS MUSEO&WEB. Mappe grafiche. Andrea Tempera (OTEBAC) 12 aprile 2010
CMS MUSEO&WEB Mappe grafiche Andrea Tempera (OTEBAC) 12 aprile 2010 Introduzione Grazie ad appositi tag HTML possiamo associare molteplici collegamenti a differenti zone di un'unica immagine; un'immagine
DettagliCURRICULUM SCUOLA PRIMARIA MATEMATICA
Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca Istituto Comprensivo Giulio Bevilacqua Via Cardinale Giulio Bevilacqua n 8 25046 Cazzago San Martino (Bs) telefono 030 / 72.50.53 - fax 030 /
DettagliPROTEINE. sono COMPOSTI ORGANICI QUATERNARI
PROTEINE sono COMPOSTI ORGANICI QUATERNARI Unione di elementi chimici diversi Il composto chimico principale è il C (carbonio) Sono quattro gli elementi chimici principali che formano le proteine : C (carbonio),
DettagliCOMPUTER PER TUTTI QUINTA PARTE. Procediamo ora con accedere al nostro Sito WWW.finalmentelunedi.it. Password errata
QUINTA PARTE Procediamo ora con accedere al nostro Sito WWW.finalmentelunedi.it Password errata Ora passiamo alla Posta Elettronica (email) In sintesi tutti i motori di ricerca e tutti gli Internet Service
Dettagli