CAPITOLATO SPECIALE DESCRITTIVO E PRESTAZIONALE DELLA. Acquisizione e ricognizione dell idoneità e della validità complessiva dell offerta.
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1 Allegato C CAPITOLATO SPECIALE DESCRITTIVO E PRESTAZIONALE DELLA Procedura ristretta qualificata da lettera d invito rivolta agli Organismi accreditati nel Registro Unico di Accreditamento Cittadino per il Municipio VI Area Anziani finalizzata all individuazione dei soggetti a cui affidare il servizio di Assistenza Domiciliare in regime di Dimissioni Protette. Acquisizione e ricognizione dell idoneità e della validità complessiva dell offerta. C.I.G. n
2 PREMESSA La legge n. 328/2000 stabilisce all art. 22, comma 2 lett. g) che costituiscono, tra gli altri, livelli essenziali delle prestazioni sociali erogabili sotto forma di beni e servizi gli interventi volti a favorire la permanenza a domicilio delle persone anziane, il successivo comma 4 lettera c) del citato articolo individua, tra gli altri, il servizio di assistenza domiciliare come uno degli strumenti idonei a realizzare gli interventi sopra descritti; in particolare, il servizio "Dimissioni Protette" prevede l'erogazione di servizi domiciliari socio-sanitari, in integrazione con la A.S.L. RmB, ed ha come obiettivo quello di favorire il rientro al domicilio di anziani che hanno subito un ricovero ospedaliero, per l aiuto nella gestione dei bisogni quotidiani. Il Piano Regolatore Sociale Municipale per gli anni , approvato con deliberazione del Consiglio Municipale n. 33 del , include il servizio di dimissioni protette tra i servizi sociali erogati dal Municipio. Il servizio di Assistenza Domiciliare in regime di Dimissioni Protette è un servizio da considerare assimilabile al Servizio S.A.I.S.A. relativamente alle tipologie delle prestazioni/attività in quanto rivolto a persone anziane in condizioni di temporanea o permanente limitazione della propria autonomia, parzialmente autosufficienti e non, ma con il maggior aggravio di trovarsi nella condizione di essere dimessi da una struttura ospedaliera e che pertanto necessitano di un assistenza domiciliare immediata che li sollevi da momenti di difficoltà, per una durata limitata nel tempo. Il sevizio di dimissioni protette, prevede anch esso, in linea con il servizio di Assistenza Domiciliare S.A.I.S.A., l elaborazione di un progetto globale (P.I.I.) realizzato sulla base del bisogno assistenziale della persona. Da tale considerazione si ritiene di dover prendere quale parametro di riferimento del costo orario medio quello indicato dalla deliberazione della Giunta Capitolina n. 191/2015, nella tabella Costo orario assistenza individuale e flessibile riportata a pag. 10 dell allegato B della deliberazione stessa. OGGETTO DELL APPALTO: Il presente Capitolato disciplina il contratto di appalto per la realizzazione del servizio di Assistenza Domiciliare in regime di Dimissioni Protette da parte di Enti accreditati al R.U.C. per il Municipio Roma VI delle Torri area Anziani. Il servizio di dimissioni protette è un intervento domiciliare di sostegno di tipo integrato, articolato con prestazioni di tipo sociale e/o sanitario (queste ultime erogate dalla A.S.L. RmB), di supporto alle funzioni dei care givers familiari, rivolto prevalentemente a persone anziane, ma anche a minori ed adulti residenti nel Municipio VI. Il servizio è attivato su richiesta delle strutture ospedaliere all atto della dimissione, per una durata massima di 60 giorni. Si tratta di percorsi a carattere socio-assistenziale articolati in Piani d intervento Individuali che indicano le strategie in rapporto al target cui sono rivolti ed alle finalità che si vogliono raggiungere.
3 DURATA: Biennale (24 mesi) a decorrere dal o comunque dalla data di adozione del provvedimento che approva l elenco degli organismi risultati idonei. IMPORTO A BASE D ASTA: L importo complessivo messo a disposizione per l erogazione del servizio è pari ad ,155 (oltre I.V.A. se e quanto dovuta) annuali, per un totale di ,31 (oltre I.V.A. se e quanto dovuta). L importo complessivo messo a disposizione dall Amministrazione è meramente indicativo in quanto è stato valutato da una stima effettuata sull andamento storico delle attivazioni del servizio negli anni precedenti e pertanto potrà subire variazioni, dovute a maggiori o minori attivazioni del servizio da parte delle strutture ospedaliere, superiori o minori alle previsioni attuali. Nell ambito delle somme messe a disposizione dall Amministrazione per il finanziamento del servizio, ai soggetti affidatari sarà riconosciuto, come corrispettivo prestazionale orario, l importo stabilito dalla deliberazione di G.C. n. 191/2015, pari ad 22,18 (oltre I.V.A. se e quanto dovuta), comprensivo del costo del personale, del coordinamento e sostituzione nonché dei costi di gestione. Pertanto al singolo Organismo affidatario verrà corrisposto l importo a ragione delle prestazioni effettivamente rese, senza che l Organismo medesimo nulla possa opporre all Amministrazione. L Organismo potrà proporre un miglioramento dell offerta economica su base oraria, limitatamente ai costi di gestione di cui alla deliberazione di G.C. 191/2015, indicando la percentuale e il regime IVA applicato. Poiché il Piano di Intervento Individuale (P.I.I.) di ciascun utente viene costruito in base ai bisogni rilevati attraverso una valutazione multidimensionale, le diverse tipologie di interventi, previste dalla deliberazione della G.C. 191/2015, possono costituire pacchetti differenziati con conseguente assegnazione di diversi budget individuali. In ragione di ciò, i P.I.I. potranno variare nel corso del periodo di affidamento, in più o in meno, sia nel numero sia nel valore economico corrispondente. L aggiudicazione potrà essere effettuata anche in presenza di una sola offerta, purché valida. Il corrispettivo è subordinato alla presentazione della documentazione attestante le prestazioni effettivamente erogate e la certificazione di avvenuta prestazione da parte degli utenti (fogli firma). DESTINATARI: Il servizio in oggetto, attivato su richiesta delle strutture sanitarie e limitato nella durata ad un massimo di 60 giorni, è rivolto prevalentemente alle persone anziane che non sono in grado di organizzare in modo autonomo il rientro al domicilio e che necessitano di assistenza domiciliare integrata socio-sanitaria. Tuttavia non è escluso l eventuale accesso di minori e persone adulte. Le situazioni che possono rendere necessaria l'attivazione delle dimissioni protette sono le più diverse, sia per le patologie che si presentano sia per le condizioni socio-ambientali.
4 Come situazioni emblematiche, a titolo esemplificativo, ma non esaustivo, si segnalano: soggetti affetti da esiti di fratture che necessitano di fisioterapia non intensiva o in attesa di essere idonei al trasferimento in altra struttura riabilitativa; soggetti che hanno superato la fase acuta di malattia, ma che presentano astenia o sindromi da immobilizzazione e necessitano di riattivazione; pazienti che necessitano ancora di sporadici monitoraggi di esami ematochimici o medicazioni; pazienti in gravi condizioni cliniche da patologie irreversibili, non richiedenti tuttavia raffinate terapie ospedaliere; soggetti affetti da demenza in fase avanzata che i familiari non vogliono ricoverare in R.S.A. definitivamente, ma per cui sono richiesti brevi periodi di sostegno ; anziani affetti da deterioramento mentale con disturbi del comportamento che necessitano di un monitoraggio della terapia psicofarmacologica. OBIETTIVI: Il servizio è attivato su richiesta delle strutture ospedaliere all atto della dimissione. Di fatto, ne usufruiscono prevalentemente le persone anziane. Il servizio di dimissioni protette per gli anziani ha come obiettivo quello di favorire il mantenimento di soggetti fragili presso il proprio domicilio, garantendo loro la possibilità di recuperare o mantenere una seppur parziale autonomia negli atti della vita quotidiana all interno del proprio contesto abitativo, attraverso lo sviluppo e la diffusione dei servizi domiciliari, in particolare in forma integrata, contrastando il ricorso alla istituzionalizzazione e con un vantaggio per la qualità della vita dell anziano. Il servizio intende, inoltre, ridurre il fenomeno dei ricoveri ripetuti o incongrui legati ad un ridotto equilibrio clinico del paziente nel periodo immediatamente successivo alla dimissione, individuando e valorizzando le potenziali reti sociali esistenti sul territorio al fine di coinvolgerle e mobilizzarle nel sostegno ai soggetti più fragili. TIPOLOGIA DEGLI INTERVENTI/ATTIVITÀ: Il servizio di Dimissioni Protette si attua attraverso la realizzazione di percorsi a carattere socio-assistenziale articolati in Piani di Intervento Individuali che indicano le strategie in rapporto al target cui sono rivolti ed alle finalità che si vogliono raggiungere. Titolare del Piano di Intervento Individuale è il Servizio Sociale che, in accordo con il cittadino utente, individua obiettivi e prestazioni del piano di intervento medesimo e definisce le risorse necessarie per la sua realizzazione, facendo riferimento, per quanto riguarda il costo orario medio, al parametro contenuto nella tabella riportata a pag. 10 dell allegato B della deliberazione della Giunta Capitolina n. 191 del In relazione a quanto sopra, l Organismo deve formulare la proposta di diverse tipologie di pacchetti di servizio. Per pacchetti di servizi si intende l insieme coerente di prestazioni ed interventi che rispondono globalmente al bisogno dell utente.
5 Nel progetto, in particolare, dovranno essere descritti: - i bisogni socio-assistenziali; - gli obiettivi da perseguire con il servizio di dimissioni protette; - la metodologia che si intende adottare negli interventi proposti. Si dovrà specificare come si intende realizzare il lavoro di rete, sia in relazione al singolo utente che evidenziando la capacità di attivazione delle reti territoriali esistenti e l abilità di creare relazioni e costruire reti di integrazione con il territorio, considerando che l obiettivo primario delle dimissioni protette è quello di attivare la rete di solidarietà intorno al paziente, in modo da renderlo autonomo. I piani individuali dovranno contenere: la valutazione dei bisogni socio-assistenziali; gli obiettivi che l azione di cura si propone di raggiungere; la valutazione dell intensità assistenziale necessaria e la conseguente quantificazione della quota finanziaria individuale; i tempi di realizzazione del piano di intervento; le modalità ed i tempi di valutazione e di verifica dell intervento; il numero e la qualifica degli operatori utilizzati nella realizzazione del piano; indicazione e possibilità di modifiche durante la durata del progetto. Il progetto dovrà essere predisposto tenendo conto delle situazioni che possono rendere necessaria l'attivazione delle dimissioni protette, che sono le più diverse, sia per le patologie che si presentano sia per le condizioni socio-ambientali. Ci si trova pertanto di fronte a strategie operative differenti, che vanno dalla modulistica per il reperimento degli ausili, all'attivazione di eventuali risorse del territorio, sia sanitarie che sociali, di supporto per il rientro a casa. FIGURE PROFESSIONALI IMPIEGATE: Le figure professionali impiegate nel progetto dovranno essere: assistente sociale iscritto all albo professionale; psicologo iscritto all Albo Professionale; assistente domiciliare con titolo professionale specifico; personale ausiliario; eventuali figure professionali, specificandone le mansioni. Dovrà essere incluso nel progetto il modello di relazione quadrimestrale che si intende adottare.
6 La relazione è finalizzata ad effettuare una prima verifica dello stato di attuazione del progetto ed elaborare un report anche statistico nonché a realizzare uno strumento di monitoraggio. Il numero complessivo di pacchetti di servizio affidati potrà subire variazioni in relazione alle richieste di dimissioni che perverranno dalle strutture ospedaliere e in relazione alla disponibilità delle risorse economiche collegate. Il Direttore di Dott. Franco Contarini
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