(Relatore di minoranza Codega) sulla. PROPOSTA DI LEGGE n. 229

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1 N. 229 A bis RELAZIONI DELLA VI COMMISSIONE PERMANENTE (ricerca scientifica e tecnologica, istruzione, beni e attività culturali, identità linguistiche e culturali, spettacolo e manifestazioni, attività ricreative e sportive, politiche giovanili, politiche della pace, della solidarietà e dell associazionismo, ordinamento della comunicazione) (Relatore di minoranza Codega) sulla PROPOSTA DI LEGGE n. 229 <<Tutela e valorizzazione del patrimonio storico-culturale della Prima guerra mondiale ed interventi per la promozione delle celebrazioni del centenario dell inizio del conflitto>> Presentata il 16 novembre 2012 Presentata alla Presidenza il 22 febbraio 2013

2 Signor Presidente, colleghi consiglieri, Prepararsi per tempo a commemorare il centenario di uno degli eventi che più sconvolsero e trasformarono la storia dell Europa e di queste terre attraverso la predisposizione di un provvedimento normativo che tuteli e valorizzi il patrimonio storico-culturale della Prima guerra mondiale, è sicuramente lodevole. Pertanto siamo d accordo sullo spirito e anche su gran parte degli interventi che vengono previsti dall articolato. Le audizioni e il dibattito in Commissione sono riusciti sicuramente a modificare e migliorare il testo iniziale, predisponendo un testo, quello attuale, che è sicuramente più accettabile. Restano però ancora alcune zone d ombra, alcuni sbilanciamenti, e alcune carenze, che secondo noi vanno segnalate. Innanzitutto permane uno sbilanciamento della norma sul versante museal-materiale, con la messa in sordina della dimensione culturale dell evento. La commemorazione dei cent anni dalla Grande Guerra, non poteva non trasformarsi nella occasione di aprire una grande stagione di riflessione, sulle contraddittorie vicende della sorte umana, sulla realtà dei conflitti tra popoli e sulla capacità o incapacità dell uomo di risolvere tali conflitti se non con la violenza e lo scontro guerreggiato. E questo era opportuno proprio per i cittadini di questa regione che più di tutti hanno vissuto sulla loro pelle l enorme lutto e sofferenza che quei tragici fatti hanno comportato. Invece l impianto è tutto rivolto alla ristrutturazione o manutenzione dei reperti materiali (forti, fortificazioni, cippi, monumenti, beni archivistici, etc.), con una evidenziazione soprattutto dell aspetto militare e bellico di quell evento. Manca la consapevolezza che quell evento non fu solo scontro bellico, ma guerra totale, guerra che ha sconvolto tutti gli aspetti della vita umana dell epoca: la vita sociale, culturale, economica, civile. Non ci fu solo il fronte, ma anche il retroterra, con i suoi lutti e con i suoi profughi. Per queste terre ci fu ancora inoltre la grande questione dell appartenenza al doppio fronte con tutte le implicanze di carattere culturale e affettivo. Invece pare che tutto si riduca alla valorizzazione dei reperti. Traspare in tutto l articolato, quasi come sottotraccia, una valorizzazione di fondo segnatamente di tipo quasi turistica di tutta la vicenda. Siamo d accordo che esiste anche questa dimensione, ma evitiamo di calcare la mano su questo aspetto. Il ricordo della Grande Guerra, i reperti storici, i luoghi del conflitto, debbono innanzitutto esser luoghi della memoria collettiva, della riflessione delle coscienze e, potremmo dire, della meditazione. Per questo insistiamo perché la dimensione della ricerca, della didattica, della divulgazione, dell incontro con le nuove generazioni divenga lo spirito vero di questa legge e non quello della fruizione turistica. Fruizione legittima ma per certi versi un po dissacrante nei confronti di coloro che hanno donato la vita, se ne diviene lo scopo principale. In terzo luogo è ancora presente la non volontà di prendere in considerazione l opportunità, anche restando nella dimensione materiale, di far rientrare nei contenuti della legge anche la costruzione di piccole opere monumentali (cippi, stemmi, lapidi e via dicendo) finalizzate a ricordare storie od eventi delle comunità locali riferite alla Grande Guerra. Motivare il diniego con la considerazione che la norma intende valorizzare l esistente, sta appunto ad indicare una concezione dell esistente solo materiale. La memoria storica di una comunità intera non va valorizzata? E l apposizione di una lapide è sempre il segno di una memoria che si fa oggetto e simbolo di una storia comune. Il problema è reale in quanto il ricordo di tanti tragici eventi che hanno coinvolto militari, civili rimasti nelle retrovie, ha ancora un esiguo numero di opere che ne ricordino la memoria. Ad esempio, il territorio del Comune di Duino Aurisina fu per ben 888 giorni bersaglio dei cannoneggiamenti delle batterie campali, navali e aeree e teatro dei sanguinosissimi scontri su massiccio dell Hermada: eppure I

3 pochi sono i cimeli che ne perpetuano la memoria. Valorizzare il patrimonio storico è anche valorizzare, attraverso nuove opere, la memoria storia di intere comunità. Eppure, questa possibilità, ancora non è prevista dal testo attuale della proposta di legge. Per questo, in Commissione, ci siamo astenuti. Confidiamo ovviamente in un ripensamento. CODEGA II

4 N. 229 A ter RELAZIONI DELLA VI COMMISSIONE PERMANENTE (ricerca scientifica e tecnologica, istruzione, beni e attività culturali, identità linguistiche e culturali, spettacolo e manifestazioni, attività ricreative e sportive, politiche giovanili, politiche della pace, della solidarietà e dell associazionismo, ordinamento della comunicazione) (Relatore di minoranza Colussi) sulla PROPOSTA DI LEGGE n. 229 <<Tutela e valorizzazione del patrimonio storico-culturale della Prima guerra mondiale ed interventi per la promozione delle celebrazioni del centenario dell inizio del conflitto>> Presentata il 16 novembre 2012 Presentata alla Presidenza il 27 febbraio 2013

5 Signor Presidente, colleghi consiglieri, la proposta di legge 229 persegue l obiettivo di promuovere la tutela e la valorizzazione del patrimonio storico, culturale e ambientale attinente ai fatti della Prima Guerra Mondiale in considerazione dell'avvicinarsi del 100. Un evento particolarmente sentito dalle popolazioni delle nostre terre che videro i soldati inquadrati sia nell'ambito dell'esercito austro-ungarico sia in quello italiano. Il dramma della Prima Guerra Mondiale è ancora vivo nella memoria della nostra gente e molte iniziative commemorative sono già state programmate da parte di strutture permanenti (musei, mostre fisse, percorsi tematici), per non parlare delle manifestazioni culturali come i convegni. Esiste dunque la necessità di un intervento legislativo che riesca a coordinare tutti questi eventi dedicati al ricordo affinché si possa garantire una risorsa fruibile per tutti i visitatori ed è però necessario sottolineare il ritardo di tale iniziativa legislativa considerato che le manifestazione inizieranno già nel corso del La Prima Guerra Mondiale non fu solo un fatto bellico, ma un fatto sociale che ha inciso sul paesaggio umano, perciò è importante valorizzare quanto di materiale e immateriale è rimasto. Da questo punto di vista è necessario osservare che la proposta di legge è sbilanciata troppo a favore dei siti della Grande Guerra, mancando gli accenni alla valorizzazione dei fondi d'archivio finalizzati a promuovere una riflessione sul significato di questa commemorazione. Anche nel testo elaborato dalla Commissione permane una carenza di attenzione sul tema della ricerca storica e in particolare della didattica nei confronti del mondo della scuola e per queste ragioni si auspica che in Aula si possano apportare ulteriori modifiche affinché la proposta di legge possa ambire a realizzare progetti più ambiziosi e raggiungere tutti gli obiettivi. COLUSSI I

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