Il ragazzo che vola. Fiaba scritta dalla classe 3B della Scuola Primaria di Noli anno scolastico 2014/2015. a.s.

Transcript

1 Il ragazzo che vola Fiaba scritta dalla classe 3B della Scuola Primaria di Noli anno scolastico 2014/2015 a.s.

2 C era una volta un grande circo che girava di città in città nella grande e fredda Russia. In quel circo lavorava e viveva Giacomo, un bravo pagliaccio, che non aveva i genitori e considerava i suoi compagni di lavoro la sua vera famiglia.

3 Gli darò una lezione Tutte le sere divertiva i bambini indossando una maschera da gallo. Purtroppo in quel circo lavorava anche Red, uno spirito malvagio travestito da clown, che non faceva ridere per niente e detestava Giacomo, così una sera gli fece un maleficio: incollò

4 Giacomo provò e riprovò a togliere la I maschera, ma non ci riuscì. Si vergognava molto a farsi vedere Così restava sempre nel circo. Non usciva più per le strade perché non accettava la sua diversità. L unico momento bello della giornata era quando si esibiva davanti ai bambini e li faceva ridere, ridere a crepapelle. L allegria del pubblico gli tirava su il morale anche se spesso, da solo, nella sua roulotte piangeva e si lamentava. Rimaneva però sempre buono nonostante tutta la sua sofferenza Fu la sua bontà che colpì Fata Lara, la protettrice dei lavoratori dei circhi.

5 Una sera la Fata entrò nella sua roulotte e si fece raccontare la sua storia, poi gli disse: Io ti dono la capacità di volare e ti prometto che quando troverai il vero amore, il tuo viso tornerà normale per dieci minuti. Se sposerai quella fanciulla, tornerai l uomo di prima.

6 Giacomo fu rassicurato dalla Fata, però usciva solo di notte, perché era imbarazzato per il suo aspetto, volava con una lanterna sopra le città coperte di neve e sperava di vedere in una casa la fanciulla che lo avrebbe liberato dal maleficio di Red.

7 Una notte, da una finestra vide una ragazza bellissima. Capì che stava salutando con un bacio il suo papà che partiva per un lungo viaggio. Subito se ne innamorò e, come promesso da Fata Lara, per dieci minuti la sua faccia tornò come prima.

8 Quell incontro portò un po di pace nella sua vita. Tutte le notti Giacomo sognava la ragazza misteriosa e sperava di trovare il coraggio per chiedere la sua mano. Una sera decise di entrare nella sua stanza volando.

9 Le donò un mazzo di fiori di tanti colori. Gisèle, la fanciulla misteriosa, fu colpita da questo ragazzo volante dal viso così dolce e subito se ne innamorò. Gli offrì un po della sua torta ma Giacomo doveva scappare perché sapeva che sul suo viso sarebbe presto ritornata la maschera da gallo.

10 Ogni giorno Giacomo portava Gisèle a volare per dieci minuti sopra la città. Le mostrava le case, le strade, i giardini. Vorrei sposare questa bella ragazza! Non lo lascerò mai

11 In una giornata di primavera Giacomo e Gisèle fecero un pic nic su un prato, poi videro una chiesetta tutta rosa e vollero visitarla per capire se andasse bene per il loro matrimonio. Quel giorno la faccia di Giacomo rimase normale più a lungo. Gisèle fece un salto di gioia! E Giacomo la fece volare come un aquilone

12 Venne il giorno delle nozze e il gallo abbandonò per sempre la faccia di Giacomo.

13 Fecero il viaggio di nozze ancora volando e arrivarono a Parigi dove c era il papà di Gisèle che li accolse con un enorme mazzo di fiori.

14 Giacomo cercò un circo dove lavorare. Gisèle fece la ballerina accompagnata dal suo amato cavaliere che ritornò a fare il pagliaccio. Anche il triste ricordo del gallo andò via, come vanno via i brutti sogni..

15 Si dice che qualcuno li veda ancora volare insieme la notte sopra le città addormentate Tutti raccontano che vissero a lungo felici e contenti

16 Anno s colas tico 2014/2015