Servizio Decentramento e Assistenza amministrativa ai piccoli Comuni BANDO

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1 Servizio Decentramento e Assistenza amministrativa ai piccoli Comuni BANDO per il cofinanziamento di interventi di diagnosi, conservazione e restauro del patrimonio culturale dei Comuni della Provincia di Torino Anno 2007 Deliberazione del Consiglio Provinciale n del 24 aprile 2007

2 PRESENTAZIONE Con il presente bando la Provincia di Torino dà corso, per l esercizio finanziario 2007, alla deliberazione del Consiglio provinciale n del 24 aprile Detta deliberazione ha demandato ad apposito provvedimento della Giunta provinciale l emanazione di un bando, con cadenza annuale, per il cofinanziamento degli interventi di diagnosi, conservazione e restauro del patrimonio culturale dei Comuni del territorio provinciale, in particolare quelli di minori dimensioni e risorse. Ai sensi dell art. 29, comma 11 del d.lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 e s.m.i., gli interventi selezionati a seguito del presente bando saranno affidati alla Fondazione Centro per la conservazione e il restauro dei beni culturali La Venaria Reale (in seguito Fondazione ) di cui la Provincia di Torino è socio fondatore. La quota di cofinanziamento dei medesimi interventi posta a carico della Provincia di Torino sarà erogata direttamente alla predetta Fondazione. (1) Interventi ammissibili Sono ammissibili gli interventi previsti ai commi 3 e 4 dell art. 29 del Codice Urbani, che presentino una particolare complessità tecnica e/o storico-artistica. Ai fini del bando si considerano le seguenti definizioni di intervento : - intervento di diagnostica : il complesso delle attività destinate al controllo delle condizioni del bene culturale; - intervento di conservazione : il complesso delle attività destinati al mantenimento dell integrità, dell efficienza funzionale e dell identità del bene e delle sue parti; - intervento di restauro : il complesso di operazioni finalizzate al recupero dell integrità materiale del bene, alla sua protezione e alla trasmissione dei suoi valori culturali. Qualsiasi intervento tra quelli sopra definiti comprende la correlata attività di documentazione, che va intesa come il complesso delle operazioni grafiche, fotografiche, tecniche e descrittive volte a definire il bene culturale, ed a considerarne le sue principali caratteristiche storico-artistiche, qualora note o comunque confrontabili. Ai fini del presente bando sono ammissibili gli interventi sui beni mobili di proprietà dei Comuni della provincia di Torino, o sui quali i Comuni esercitano un diritto reale. Sono altresì ammissibili gli interventi sui beni mobili del patrimonio delle confessioni religiose, sui quali i Comuni esercitino funzioni di vigilanza a norma di legge o di regolamento, oppure sui quali i Comuni abbiano in essere appositi accordi con i rispettivi Enti proprietari. Date le potenzialità dei laboratori della predetta Fondazione, sono ammissibili gli interventi sui manufatti e sulle superfici decorate, affrescate o pittoriche (intonaci, mosaici, materiali lapidei, tele, tavole, mobili). (2) Interventi non ammissibili Sono esclusi dal presente bando gli interventi sui beni immobili dei Comuni e sui beni, mobili o immobili, appartenenti al Demanio o, comunque, al patrimonio culturale dello Stato. Sono altresì esclusi i beni appartenenti a privati cittadini o a persone giuridiche di diritto privato (associazioni, fondazioni, etc ), salvo che esse siano conferitarie, a qualsiasi titolo esclusi i diritti reali, di beni di proprietà comunale. (3) Destinatari degli interventi Sono destinatari degli interventi di cui al presente Bando i Comuni della Provincia di Torino. Sono escluse le Comunità Montane, le Unioni di Comuni e le altre forme associative previste dalle leggi nazionali e regionali. 2

3 4) Risorse disponibili A valere sull esercizio finanziario 2007 sono complessivamente disponibili Euro ,00 (centomila//00), al lordo degli oneri fiscali diretti e indiretti. Poiché l importo viene erogato direttamente alla Fondazione Centro per la conservazione e restauro dei beni culturali La Venaria Reale, trattandosi di contributo corrispettivo sotto il profilo fiscale, lo stesso viene assoggettato alla relativa normativa in materia di IVA. Ciascun intervento può essere finanziato con le risorse di cui al presente bando sino al 100% del costo prevedibile, entro il limite massimo di Euro ,00 (diecimila), IVA inclusa, per gli interventi di diagnostica e ,00 (ventimila), IVA inclusa, per gli interventi di conservazione e restauro. Ogni comune può richiedere il finanziamento di non più di un intervento tra quelli predetti. In caso di residua disponibilità di fondi, una volta data copertura alle richieste valide di tutti i Comuni, sarà possibile incrementare il finanziamento concesso. 5) Costi dell intervento e determinazione della spesa ammessa al finanziamento. Il costo presumibile di ciascun intervento viene determinato mediante sopralluogo da parte di restauratori della Fondazione. Il sopralluogo è disposto dalla Provincia, una volta esaurita con esito favorevole la prima selezione degli interventi ammissibili. In sede di presentazione della candidatura è ammesso allegare relazioni o fotografie o diagnosi tecniche già effettuate, nonché preventivi di spesa già in possesso del Comune candidato. Tale preventivazione ha valore meramente orientativo e non è vincolante per la Provincia. Il Comune interessato a candidare un intervento acconsente, fin dalla presentazione della domanda, a che il bene culturale sia oggetto di ispezione in loco da parte del personale della Fondazione stessa, in qualsiasi stato di fatto e di diritto esso si trovi, ed anche presso l altrui disponibilità. La spesa ammessa al finanziamento è determinata con esclusivo riguardo alla preventivazione operata dal personale della Fondazione, la quale è tenuta ad applicare il tariffario approvato dal Consiglio di Amministrazione. Parimenti, il preventivo deve riportare i costi previsti per tipologia di intervento e/o per lavorazioni e può essere approvato totalmente o parzialmente, a esclusiva discrezione della Provincia. Il preventivo può essere oggetto di revisione, esclusivamente al ribasso, su richiesta della Provincia. 6) Esecuzione degli interventi Una volta determinata la spesa ammessa al finanziamento, la Provincia e il Comune per il tramite dei dirigenti competenti - stipulano un accordo, ai sensi dell art. 15 della legge 241/1990 e s.m.i., redatto in conformità allo schema (allegato B) approvato con D.G.P n del 18 dicembre L accordo è atto a regolare le modalità di esecuzione specifica dell intervento e produce l effetto di immettere la Provincia e per l effetto, la Fondazione nella disponibilità del bene culturale oggetto dell intervento medesimo. L immissione è temporanea, e perdura sino al completamento dell intervento: essa non comporta il trasferimento in capo alla Provincia di alcuno degli obblighi che il Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio stabilisce in capo al proprietario e/o al possessore di un bene culturale. Altresì gli obblighi di carattere assicurativo restano assolti dal Comune, eccezion fatta per la Polizza Italiana di Assicurazione Mostre d'arte che la Fondazione è tenuta ad attivare nel caso di trasferimento del bene nei propri laboratori di conservazione e restauro. Gli interventi devono essere conclusi entro il termine concordato tra le parti; nel caso in cui la Fondazione non rispetti tale termine, o non comunichi l insorgenza di causa a sé non imputabile per il ritardo, essa si riterrà inadempiente e perderà il diritto al rimborso dei costi sostenuti in dipendenza dell intervento. 3

4 7) Rendicontazione degli interventi e liquidazione del rimborso Gli interventi sono rendicontati secondo le modalità previste dal Sistema di Gestione per la Qualità ISO 9001:2000 della Fondazione. Il rendiconto viene presentato alla Provincia per la liquidazione del finanziamento. Il rendiconto dovrà essere presentato anche al Comune, nel caso in cui questi concorra con fondi propri al finanziamento dell intervento. 8) Forme e scadenze di presentazione delle domande Le domande, per le attività riferite al presente Bando, dovranno essere presentate utilizzando esclusivamente il modulo (allegato C) approvato con D.G.P n del 18 dicembre 2007, integrato da eventuale documentazione, di cui al punto 5 comma 2, e sottoscritto dal legale rappresentante. La domanda dovrà essere inviata a mezzo lettera raccomandata A/R all'indirizzo: PROVINCIA DI TORINO Servizio Decentramento e Assistenza amministrativa ai piccoli Comuni Via Maria Vittoria, TORINO All attenzione del dott. Alessandro RISSO ovvero consegnata a mani in busta chiusa, con la medesima intestazione, presso l Ufficio Relazioni con il pubblico di via Maria Vittoria Torino, ovvero presso gli uffici dei Circondari di Ivrea, Lanzo, Pinerolo o Susa negli orari di apertura al pubblico degli stessi (reperibili sul sito web istituzionale della Provincia di Torino alla pagina ) Le domande dovranno pervenire entro e non oltre: venerdì 15 febbraio 2008 (nel caso di spedizione via posta fa fede il timbro dell ufficio postale accettante). Le domande pervenute oltre il termine sopra riportato saranno respinte. 9) Valutazione delle domande All atto del ricevimento della domanda la Provincia effettua una prima verifica sul rispetto dei punti 1), 2) e 3) del presente bando, dando comunicazione al Comune dell eventuale esito negativo della verifica. La comunicazione è effettuata con lettera indicante le specifiche motivazioni del diniego. Esaurita la fase di verifica, la Provincia incarica la Fondazione di effettuare i sopralluoghi volti alla mappatura dello stato di degrado e alla preventivazione degli interventi. Il calendario dei sopralluoghi è concordato direttamente tra la Fondazione, per delega della Provincia, e i Comuni interessati. Le schede tecniche derivanti dai sopralluoghi, con i preventivi definitivi sui possibili interventi da effettuare (diagnosi e/o conservazione e/o restauro), sono trasmessi dalla Fondazione alla Provincia. I preventivi sono esaminati da una Commissione composta da: - il dirigente pro-tempore del Servizio Decentramento e Assistenza amministrativa ai piccoli Comuni della Provincia di Torino, che la presiede; - il dirigente pro-tempore del Servizio Programmazione e Gestione beni e attività culturali della Provincia di Torino; - il Soprintendente al patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico del Piemonte, o suo delegato; - il Presidente della Fondazione o suo delegato. 4

5 La Commissione propone alla Provincia un elenco di interventi ammessi al finanziamento e, qualora le richieste eccedano la disponibilità finanziaria dell anno in corso, un secondo elenco di interventi ammissibili ma non attualmente finanziabili. Ai fini della formazione degli elenchi, la Commissione considera il complesso degli interventi finanziabili, anche per quota parte, e opera sulla base di valutazioni tecniche attinenti il valore storico-artistico dei beni e il loro stato di degrado. A parità delle evidenze tecniche, sono preferiti i beni dei Comuni con popolazione che risulti inferiore a 5000 abitanti, sulla base delle risultanze dell ultimo censimento demografico disponibile. Verificata la volontà di procedere da parte dei Comuni ammessi al finanziamento, in caso di necessario loro cofinanziamento per importi che eccedano il tetto delle contribuzioni provinciali, e sostituiti i Comuni eventualmente recedenti, l elenco definitivo è approvato con determinazione del dirigente del Servizio Decentramento e Assistenza amministrativa ai piccoli Comuni della Provincia di Torino, ed è trasmesso integralmente alla Soprintendenza competente, e per estratto ai Comuni individuati, unitamente alla proposta di accordo (allegato B) approvata con D.G.P n del 18 dicembre Qualora ricorrano le condizioni, l accordo è stipulato entro 60 giorni dalla trasmissione della proposta. In sede di stipulazione è ammesso che il Comune o altri interessati, tramite il Comune stesso, concorrano al finanziamento dell intervento. 10) Fruizione del bene oggetto dell intervento Per i beni culturali beneficiati dagli interventi di cui al presente bando si applica l art. 38 del Codice Urbani. Detti beni sono quindi resi accessibili al pubblico secondo modalità fissate nell accordo di cui al precedente punto 6, ovvero con successivi accordi tra la Provincia e il proprietario del bene. Il Comune è altresì tenuto a pubblicizzare, con le forme ritenute opportune, l intervento della Provincia in ordine alla valorizzazione del bene culturale. 5

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