Molla di torsione ad elica cilindrica

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Molla di torsione ad elica cilindrica"

Transcript

1 Molla di torsione ad elica cilindrica Teoria Termini e simboli Azioni interne nel filo della molla Molle in serie 7 Molle in parallelo 7 Progetto Descrizione 8. Vincoli geometrici 9.1 Limite sull'ingombro assiale 9. Limite spazio libero interno 10.3 Limite ingombro radiale 10 3.Dimensionamento della molla Verifica di resistenza statica sforzo tangenziale effettivo verifica di resistenza statica 11 5.Verifica di resistenza a fatica sollecitazioni a fatica 1 5. resistenza a fatica Massa del filo della molla 14 Progetto Descrizione 15.Calcolo rigidezza del sistema 16 1

2 Teoria Termini e simboli De : diametro esterno di avvolgimento Di : diametro interno di avvolgimento D : diametro medio di avvolgimento d : diametro del filo c : rapporto di avvolgimento a : angolo di avvolgimento p : passo (costante) s : vuoto interspira i : numero di spire attive L : lunghezza di molla libera K : rigidezza della molla G : modulo di elasticità tangenziale del materiale r : densità del materiale del filo Azioni interne nel filo della molla Angolo di avvolgimento dell'elica media [rad] P a: arctan( rd ) (1) Figura 1. Inclinazione elica media N.B.: L'angolo di inclinazione dell'elica media è l'arctan(passo/(pi*dmedio)) e che risulta più piccolo dell'inclinazione misurata sul disegno in sezione pari a arctan(passo/dmedio).

3 Come in Figura e 3 sezioniamo in un punto qualunque il filo che costituisce la molla, ed evidenziamo le azioni interne, premesso che la forza che agisce sulla molla sia F. Azione assiale Taglio Momento torcente Momento flettente N Fsin( a) () T Fcos( a) (3) M FRcos( a) t (4) M FRsin( a) f (5) La teoria elementare si basa sulle seguenti ipotesi: 1. a in generale piccolo 1 tipicamente a 5 6 quindi sin(a)0 e cos(a)1. il filo ha curvatura piccola; rapporto di avvolgimento c tale che 3<c:D/d<13 solitamente c>10 quindi sono trascurabili gli effetti dovuti alla curvatura, ed è possibile schematizzare il filo come diritto 3. gli effetti del taglio possono essere trascurati, in particolare per quanto riguarda la deformabilità Quindi, secondo questa approssimazione, la molla è soggetta solo alla azione di torsione, costante lungo tutto il filo: Mt FR (6) sollecitazione tangenziale ma M d t 4 rd J Jp " ma p 3 (7) 16M 3 rd t 3

4 Figura. Complessivo molla cilindrica 4

5 Figura 3. Particolare ingrandito per visionare le azioni 5

6 angolo di avvolgimento (rotazione relativa tra due sezioni distanti L) momento torcente 3 rd M t 16 ma (9) caratteristica K: si calcola ugualiando il lavoro compiuto dalla forza F per una freccia f al lavoro elastico accumulato nel filo considerando che p (8) (10) (11) e che MtF D/, sostituendo nella formula del lavoro e semplificando, si ottiene: relazione tra la freccia e la forza applicata relazione tra la freccia e la tau ma ML t { GJ 1 Ff (1) (13) (14) 3MtL 4 Grd 1 M t { L rdi 3Mt L Ff Mt G d 4 r Ff 3( F D ) 4 Grd 8D L 8D rdi 8D i f 4 F 4 F 4 F Grd Grd Gd f rd i Gd ma L 3 6

7 caratteristica numero di spire K (15) F f i (16) Gd Kc Gd D 8 3 (17) Molle in serie La forza è uguale per tutte le molle, mentre la freccia f è la somma delle n frecce; dunque f f1+ f+ f3+... Forza $ ( 1/ K1+ 1/ K+ 1/ K3+...) F/ K 1 K 1/ K + 1/ K + 1/ K (18) Molle in parallelo La freccia è uguale per le n molle, la forza complessiva F è la somma delle n forze; dunque: F F + F + F +... f( K + K + K +...) fk K K + K + K (19) 7

8 Progetto Descrizione La sospensione di un veicolo è realizzata tramite una molla di torsione ad elica cilindrica a passo costante accoppiata coassialmente ad un ammortizzazore a gas. La molla di questa sospensione deve avere una rigidezza assiale K ed una freccia a pacco fp assegnate. Occorre lasciare sufficiente spazio all'interno della molla per l'inserimento dell'ammortizzatore; l'ingombro assiale e radiale deve essere il più possibile contenuto; per raggiungere questi obbiettivi, si dovrà scegliere il materiale più adatto tra quelli proposti in Tab 1. Si richiede di effettuare: 1. il dimensionamento della molla rispettando il vincolo funzionale della rigidezza ed i vincoli geometrici sugli ingombri. la verifica di resistenza statica della molla con coefficiente di sicurezza minimo pari a 1.5 per una freccia f 0 0.8fp 3. la verifica a fatica della molla a carico medio costante con un coefficiente di sicurezza minimo pari a 1.5 ed assumendo che il limite di fatica a torsione alternata valga il 8 30% del carico di rottura a trazione e che il ciclo di fatica da considerare sia caratterizzato dai seguenti valori della freccia f ma 0.75f p e f min 0.45f p 4. il calcolo della massa della molla e la ricerca di soluzioni, chre nel rispetto dei vincoli progettuali, comportino una riduzione della massa stessa. Dati 1. Rigidezza assiale K 70 N/mm (caratteristica della molla). Freccia a pacco fp 68 mm 3. Diametro interno minimo Di min 40 mm 4. Diametro esterno massimo De ma 90 mm 5. Lunghezza libera massima Lma 15 mm Materiale acciai per molle: 55Si7 UNI3545:1980 R m 1350 MPa, Rp MPa 60SiCr8 UNI3545:1980 R m 1450 MPa, Rp MPa 50CrV4 UNI3545:1980 R m 1330 MPa, Rp MPa Scelgo acciaio 55Si7 Coeff. sicurezza eta1.5 Rp MPa Tab 1 8

9 Sollecitazione tangenziale ammissibile Condizione di resistenza Diametro minimodel filo amm lim Rp h MPa 3 $ h 3 $ 1. 5 (0) 8 c S r Kf S d ma p # amm d (1) 8Kf r p amm () c. Vincoli geometrici.1 Limite sull'ingombro assiale La lunghezza libera deve essere inferiore al valore limite Lma. Dato che sostituendo i dalla (18) si ha: per cui il limite sull'ingombro assiale è dato da: si ottiene il valore di c_min_a L # Lma (3) L, ip i( s+ d) f + id c $ c (4) Gd 3 # Lma - f 8Kc min a (5) (6) r p p Gf p ammql ma - fpv 9

10 . Limite spazio libero interno La limitazione sullo spazio libero interno impone dhe il diametro di avvolgimento interno Di sia superiore ad un valore minimo Dimin Di $ Dimin (7) essendo il diametro interno della molla (8) inserendo il valore di d fornito dalla si ottiene 3 rdi min c - c + c-t ammy $ 0 8Kfp (9) si sostituiscono i valori numerici in questa equazione di 3 grado e si ottiene una radice reale (le altre due sono complesse) che fornisce il valore di c_min_int per cui deve essere c $ cmin int (30).3 Limite ingombro radiale La limitazione sull'ingombro radiale impone che il diametro di avvolgimento esterno De sia inferiore ad un valore limite Dema De # Dema (31) essendo il diametro esterno della molla (3) 3 rdi ma c + c + c-t ammy # 0 8Kfp (33) si sostituiscono i valori numerici in questa equazione di 3 grado e si ottiene una radice reale (le altre due sono complesse) che fornisce il valore di c_ma_et per cui deve essere c # cma et (34) pertanto deve essere scelgo C 5.5 Di D- d d( c-1) De D+ d d c # c # (35) Q V 10

11 3.Dimensionamento della molla dalla calcolo il valore di d, essendo fissato c, e ottengo d 1.3 mm Arrotondo questo valore per facilitare la reperibilità sul mercato, e assumo d1.5 mm mentre il valore esatto di c dalla diventa C Scelto c e d posso calcolare le altre grandezze geometriche che, applicando le formule esposte nel paragrafo Teoria, risultano essere: 4. Verifica di resistenza statica 4.1 sforzo tangenziale effettivo Dm mm i s mm p mm a gradi sessag. De mm Di mm L mm Tab. ' k Mt (36) dove K tiene conto degli effetti della curvatura e del taglio Formula di Wahl k 4c ( c - 1) c (37) 4. verifica di resistenza statica f0 08. fp (38) F Kf 08. Kfp 0 0 (39) 11

12 Mt 16Mt 16F0D 8Kf0c Kf rd rd rd r (40) ' k Mt # amm (41) si sostituiscono i valori numerici e si ottiene tau'436.4 N < tau amm dalla 0. Quindi la condizione di resistenza statica è verificata. p c d 5.Verifica di resistenza a fatica 5.1 sollecitazioni a fatica Il carico applicato alla molla è oscillante tale da conprimere (freccia) la molla da un valore minimo ad un valore ma Introduciamo un coeff. di intaglio pari a k 1 la sollecitazione tangenziale, come la freccia, è funzione del tempo t ma min f f ma min 075. f 045. f k1 1 + (4) (43) ma (44) p 3c 8Kfma 8Kfp k1c 075. Tk1c Y rd rd 8Kfmin 8Kfp k1c 045. Tk1c Y rd rd med alt ma p + - min min 1

13 si inseriscono i valori numerici e si ottiene tau_ma Nmm^- tau_min 15.7 Nmm^- tau_med Nmm^- tau_alt Nmm^- Tab.3 5. resistenza a fatica Affinchè la verifica sia soddisfatta occorre che la sollecitazione tangenziale sia minore del limite di fatica, ove occorre tener presente che fino allo snervamento la tau_media non influenza la tau_alt. (rif. Costr. Macch. 1, Davoli, pag. 15). Coeff. di intaglio: k1 dalla 4; k dalla formula di Wahl ; kck/k1 Il coeff. di intaglio a fatica è dato da Dalle prove sul materiale si ha in questo caso Rm1350 MPa da Tab. 1. Consideriamo il coeff. di forma b7 e il coeff. di finitura sup. b39 si sostituiscono i valori numerici e si ottiene (45) f c c (46) questo valore è maggiore di tau_alt71.75 come da tabella 3 e quindi la verifica, come dalla 45, è soddisfatta. alt Q # (47) (48) ' h FAt k 1 -q k b k 08. ' 030. R FAt ' h ' FAt V FAt b b k Nmm f m FAt - 13

14 6. Massa del filo della molla rho : 7800/10^9 [kg/mm^3] densità del materiale del filo della molla V: A L volume del filo della molla A: PI d^4/4 area della sezione trasversale del filo della molla d: diametro della sezione trasversale del filo della molla L P ID i sostituendo i valori numerici, ottiene M Kg M tv (49) 4 d M t r 4 rdi t r 4 (50) 3 id c 14

15 Progetto 0 1. Descrizione Si debba realizzare un basamento sospeso antivibrante di una macchina nella quale si origina una forza perturbante sinusoidale, di intensità F 0 e di frequenza n, diretta verticalmente. Il basamento, costituito da un piastrone cui è vincolata rigidamente la macchina, è appoggiato su quattro molle uguali. L'insieme in Figura 4 deve essere progettato in modo tale che che l'intensità della forza trasmessa al terreno sia una frazione della forza perturbante e che la semiampiezza del moto vibratorio sia 0. Si chiede di determinare la caratteristica delle molle e la massa del basamento in grado di soddisfare i requisiti di progetto. Figura 4 Dati intensità forza perturbatrice F N frequenza della perturbazione n750 cicli/1' (cioè 750/601.5 Hz) ampiezza forza forza trasmessa al terreno Ft 0 F 0 /15 semiampiezza del moto vibratorio mm 15

16 .Calcolo rigidezza del sistema Ai fini del calcolo, il Sistema è modellabile come in Figura 5 Figura 5 Le molle sono in serie, quindi la rigidezza del sistema è dato dalla somma delle rigidezze delle singole molle, tra loro uguali. Indico con K questa rigidezza complessiva. 16

17 Figura 6 La forza complessiva che agisce sulle quattro molle è data da FtF 0 /15 Figura 7 La figura 7 indica lo squilibrio richiesto per le forze agenti sulla massa sospesa. 17

18 Lo squilibrio di questo sistema (che è la forza trasmessa al terreno) non deve superare Ft 0 F 0 /15 Dalla Figura 7 possiamo scrivere l'equilibrio del sistema all'istante t ove le azioni in gioco sono solo verticali, secondo l'asse mp + K F0 cosq~ tv (51) Questa è l'equazione di equilibrio di un sistema elastico eccitato ad 1 grado di libertà, dove (5) L'omogenea associata alla (51) rappresenta il modo di vibrare libero del sistema La funzione integrale della omogenea associata è (53).. (54) Nel caso in esame, la OA ha valore ma per 0,t0 quindi è corretto non considerare la funz. sin(). L'integrale della omogenea associata diventa L'integrale particolare in situazione reale a regime è sostituisco nella (51) Q V ~ semplifico il coseno e divido entrambi i membri per m e ottengo rn 60 mp + K 0 omog ass t Asin( t) + Bcos( t) t Bcos( t) omog. ass. Q Q V (55) t 0 cos ~ t t o Q V-~ 0 sinq~ tv t p -~ cos ~ t Q V V 0 (56) m~ cos ~ t + K cos ~ t F cos ~ t (57) Q Q V Q V Q V - ~ + m K V Q F m V 18

19 risolvo la 57 rispetto a 0 se pongo (Ω potrà poi essere definita come pulsazione del sistema) ottengo ma sostituendo nella (60) ottengo sotituendo i valori numerici e semplificando F T ~ F0 K ms m - ~ (58) m K (59) (60) 0 t (61) (6) (63) F0/ K T ~ 1 - Y K F F / F t 0 F0 T ~ 1 - Y " T ~ 1- Y 15 " - ~ 15 Y 14 ~ " ~ 14 19

20 quindi calcolo la rigidezza totale delle quattro molle quindi la massa del basamento sarà riprendiamo la (60) e sostituiamo i valori numerici rn r750 ~ (60) La funzione 0 (Ω) tende all'infinito per Ω ω cioè Ω è la frequenza propria di risonanza del sistema. (64) 1Hz (65) Ft K 00 Nmm / 0 15 $ 0. 5 (66) -1 m K " m K Nmm sec * 1000kg 453kg 0 F0/ K T ~ 1 - Y 0

ESAME DI STATO 2009/10 INDIRIZZO MECCANICA TEMA DI : MECCANICA APPLICATA E MACCHINE A FLUIDO

ESAME DI STATO 2009/10 INDIRIZZO MECCANICA TEMA DI : MECCANICA APPLICATA E MACCHINE A FLUIDO ESAME DI STATO 2009/10 INDIRIZZO MECCANICA TEMA DI : MECCANICA APPLICATA E MACCHINE A FLUIDO Lo studio delle frizioni coniche si effettua distinguendo il caso in cui le manovre di innesto e disinnesto

Dettagli

Le molle. Costruzione di Macchine 2 Prof. Stefano Beretta Chiara Colombo

Le molle. Costruzione di Macchine 2 Prof. Stefano Beretta Chiara Colombo Le molle Costruzione di Macchine 2 Prof. Stefano Beretta Chiara Colombo Le molle 2 Le molle sono elementi in grado di deformarsi elasticamente, assorbendo energia. Applicazioni caratteristiche: accumulatore

Dettagli

Principi e Metodologie delle Costruzioni di Macchine

Principi e Metodologie delle Costruzioni di Macchine Principi e Metodologie delle Costruzioni di Macchine Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica III anno A.A. 2011-2012 Docente: Domenico Gentile gentile@unicas.it 07762994336 Molle Le molle sono elementi

Dettagli

1 A DISEGNO PROGETTAZIONE ORGANIZZAZIONE INDUSTRIALE. T n. =C, con C = 366 ed n = 0.25, Motore

1 A DISEGNO PROGETTAZIONE ORGANIZZAZIONE INDUSTRIALE. T n. =C, con C = 366 ed n = 0.25, Motore Disegno, Progettazione ed rganizzazione Industriale esame 03 DISEGN PRGETTZINE RGNIZZZINE INDUSTRILE Sessione ordinaria 03 L albero di trasmissione rappresentato in figura trasmette una potenza P = 5 kw

Dettagli

Le molle. M. Guagliano

Le molle. M. Guagliano Le molle M. Guagliano Introuzione Le molle sono organi meccanici che hanno la proprietà i eformarsi molto sotto carico, ma rimaneno nel campo elastico el materiale i cui sono costituite, ovvero non accumulano

Dettagli

Si ipotizza che i coni della frizione siano in ghisa e che tra essi sia interposto del ferodo. (pag. I-79, I- 80)

Si ipotizza che i coni della frizione siano in ghisa e che tra essi sia interposto del ferodo. (pag. I-79, I- 80) Traccia Lo schema disegnato in figura rappresenta un innesto a frizione conico con il quale si deve trasmettere la potenza di 125 kw che ruotano a 2000 giri/minuto Fissato con motivato criterio ogni elemento

Dettagli

RESISTENZA DEI MATERIALI TEST

RESISTENZA DEI MATERIALI TEST RESISTENZA DEI MATERIALI TEST 1. Nello studio della resistenza dei materiali, i corpi: a) sono tali per cui esiste sempre una proporzionalità diretta tra sollecitazione e deformazione b) sono considerati

Dettagli

DIMENSIONAMENTO DEL MARTINETTO PER RICIRCOLO DI SFERE

DIMENSIONAMENTO DEL MARTINETTO PER RICIRCOLO DI SFERE DIMENSIONAMENTO DEL MARTINETTO PER RICIRCOLO DI SFERE Per un corretto dimensionamento del martinetto a ricircolo di sfere è necessario operare come segue: definizione dei dati del dell applicazione (A)

Dettagli

Esercizio 20 - tema di meccanica applicata e macchine a fluido- 2002

Esercizio 20 - tema di meccanica applicata e macchine a fluido- 2002 Esercizio 0 - tema di meccanica applicata e macchine a fluido- 00 er regolare il regime di rotazione di un gruppo elettrogeno, viene calettato sull albero di trasmissione del motore un volano in ghisa.

Dettagli

Ricordiamo ora che a è legata ad x (derivata seconda) ed otteniamo

Ricordiamo ora che a è legata ad x (derivata seconda) ed otteniamo Moto armonico semplice Consideriamo il sistema presentato in figura in cui un corpo di massa m si muove lungo l asse delle x sotto l azione della molla ideale di costante elastica k ed in assenza di forze

Dettagli

M296 ESAME DI STATO DI ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE CORSO DI ORDINAMENTO

M296 ESAME DI STATO DI ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE CORSO DI ORDINAMENTO M29 ESME DI STTO DI ISTITUTO TECNICO INDUSTRILE CORSO DI ORDINMENTO Indirizzo: MECCNIC Tema di: DISEGNO, PROGETTZIONE ED ORGNIZZZIONE INDUSTRILE Nel disegno allegato è rappresentato un albero che trasmette

Dettagli

ESAME DI STATO 2005/06 INDIRIZZO MECCANICA TEMA DI : MECCANICA APPLICATA E MACCHINE A FLUIDO

ESAME DI STATO 2005/06 INDIRIZZO MECCANICA TEMA DI : MECCANICA APPLICATA E MACCHINE A FLUIDO ESAME DI STATO 2005/06 INDIRIZZO MECCANICA TEMA DI : MECCANICA APPLICATA E MACCHINE A FLUIDO Proporzionamento della trasmissione a cinghie Noti la potenza nominale P n del motore, il tipo di motore e di

Dettagli

F 2 F 1. r R F A. fig.1. fig.2

F 2 F 1. r R F A. fig.1. fig.2 N.1 Un cilindro di raggio R = 10 cm e massa M = 5 kg è posto su un piano orizzontale scabro (fig.1). In corrispondenza del centro del cilindro è scavata una sottilissima fenditura in modo tale da ridurre

Dettagli

Dimensionamento delle strutture

Dimensionamento delle strutture Dimensionamento delle strutture Prof. Fabio Fossati Department of Mechanics Politecnico di Milano Lo stato di tensione o di sforzo Allo scopo di caratterizzare in maniera puntuale la distribuzione delle

Dettagli

DIMENSIONAMENTO DI UN PILASTRO

DIMENSIONAMENTO DI UN PILASTRO DIMENSIONAMENTO DI UN PILASTRO Si dimensioni un pilastro nelle tre diverse tecnologie: legno, acciaio e cemento armato. Osservando una generica pianta di carpenteria, il pilastro centrale sarà quello maggiormente

Dettagli

I.T.I.S. «G. MARCONI» - PADOVA Via Manzoni, 80 Tel.: 049.80.40.211 Fax 049.80.40.277 e-mail: marconi@provincia.padova.it ww.itismarconipadova.

I.T.I.S. «G. MARCONI» - PADOVA Via Manzoni, 80 Tel.: 049.80.40.211 Fax 049.80.40.277 e-mail: marconi@provincia.padova.it ww.itismarconipadova. PAG. 1/5 I.T.I.S. «G. MARCONI» - PADOVA Via Manzoni, 80 Tel.: 049.80.40.211 Fax 049.80.40.277 e-mail: marconi@provincia.padova.it ww.itismarconipadova.it DIPARTIMANTO DI MECCANICA E MACCHINE A FLUIDO Rev.

Dettagli

Lezione. Tecnica delle Costruzioni

Lezione. Tecnica delle Costruzioni Lezione Tecnica delle Costruzioni Classificazione dei collegamenti Tipi di collegamenti 1. Collegamento a parziale ripristino di resistenza In grado di trasmettere le caratteristiche di sollecitazione

Dettagli

Forze come grandezze vettoriali

Forze come grandezze vettoriali Forze come grandezze vettoriali L. Paolucci 23 novembre 2010 Sommario Esercizi e problemi risolti. Per la classe prima. Anno Scolastico 2010/11 Parte 1 / versione 2 Si ricordi che la risultante di due

Dettagli

Horae. Horae Software per la Progettazione Architettonica e Strutturale

Horae. Horae Software per la Progettazione Architettonica e Strutturale 1 IL MATERIALE X-LAM Nel programma CDSWin il materiale X-LAM pu ò essere utilizzato solo come elemento parete verticale. Quindi, dal punto di vista strutturale, il suo comportamento è prevalentemente a

Dettagli

CALCOLO TEORICO DELLE CONNESSIONI

CALCOLO TEORICO DELLE CONNESSIONI CALCOLO TEORICO DELLE CONNESSIONI Relatore: INDICE: Connettori metallici a gambo cilindrico alle tensioni ammissibili Approccio di calcolo agli stati limite - Teoria di Johansen - Formule proposte dalle

Dettagli

TRAVE SU SUOLO ELASTICO

TRAVE SU SUOLO ELASTICO Capitolo 3 TRAVE SU SUOLO ELASTICO (3.1) Combinando la (3.1) con la (3.2) si ottiene: (3.2) L equazione differenziale può essere così riscritta: (3.3) La soluzione dell equazione differenziale di ordine

Dettagli

CALCOLO DEL NUOVO PONTE

CALCOLO DEL NUOVO PONTE CALCOLO DEL NUOVO PONTE CARATTERISTICHE DEI MATERIALI I materiali utilizzati sono: - Calcestruzzo Rck450 = 2500 Kg/m 3 Resistenza di esercizio a flessione: f cd = 0,44*45 = 19,8 N/mm 2 = 198 Kg/cm 2 -

Dettagli

La forza Q che esercita la puleggia sull albero può essere approssimata, per cinghie trapezoidali da:

La forza Q che esercita la puleggia sull albero può essere approssimata, per cinghie trapezoidali da: SOLUZIONE La presente soluzione verrà redatta facendo riferimento al manuale: Caligaris, Fava, Tomasello Manuale di Meccanica Hoepli. - Modellazione dell albero e calcolo delle forze L albero è sollecitato

Dettagli

EQUAZIONI DIFFERENZIALI. 1. Trovare tutte le soluzioni delle equazioni differenziali: (a) x = x 2 log t (d) x = e t x log x (e) y = y2 5y+6

EQUAZIONI DIFFERENZIALI. 1. Trovare tutte le soluzioni delle equazioni differenziali: (a) x = x 2 log t (d) x = e t x log x (e) y = y2 5y+6 EQUAZIONI DIFFERENZIALI.. Trovare tutte le soluzioni delle equazioni differenziali: (a) x = x log t (d) x = e t x log x (e) y = y 5y+6 (f) y = ty +t t +y (g) y = y (h) xy = y (i) y y y = 0 (j) x = x (k)

Dettagli

Per prima cosa si determinano le caratteristiche geometriche e meccaniche della sezione del profilo, nel nostro caso sono le seguenti;

Per prima cosa si determinano le caratteristiche geometriche e meccaniche della sezione del profilo, nel nostro caso sono le seguenti; !""##"!$%&'((""!" )**&)+,)-./0)*$1110,)-./0)*!""##"!$%&'((""!" *&)23+-0-$4--56%--0.),0-,-%323 -&3%/ La presente relazione ha lo scopo di illustrare il meccanismo di calcolo che sta alla base del dimensionamento

Dettagli

Documento #: Doc_a8_(9_b).doc

Documento #: Doc_a8_(9_b).doc 10.10.8 Esempi di progetti e verifiche di generiche sezioni inflesse o presso-tensoinflesse in conglomerato armato (rettangolari piene, circolari piene e circolari cave) Si riportano, di seguito, alcuni

Dettagli

6. Unioni bullonate. 6.1 Tecnologia delle unioni bullonate. 6.1.1 Classificazione dei bulloni. (aggiornamento 24-09-2009)

6. Unioni bullonate. 6.1 Tecnologia delle unioni bullonate. 6.1.1 Classificazione dei bulloni. (aggiornamento 24-09-2009) 6. Unioni bullonate (aggiornamento 24-09-2009) 6.1 Tecnologia delle unioni bullonate 6.1.1 Classificazione dei bulloni NTC - D.M. 14-1-2008 1 N.B. Il primo numero x 100 = f ub il secondo per il primo =f

Dettagli

Calcola l allungamento che subisce un tirante di acciaio lungo l=2,5m (a sez.circolare) con φ =20mm sottoposto ad un carico (in trazione) F=40.000N.

Calcola l allungamento che subisce un tirante di acciaio lungo l=2,5m (a sez.circolare) con φ =20mm sottoposto ad un carico (in trazione) F=40.000N. Edutecnica.it Azioni interne esercizi risolti 1 razione Esercizio no.1 soluzione a pag.7 Determina il diametro di un tirante (a sezione circolare in acciaio Fe0 da sottoporre ad una forza F10.000N di lunghezza

Dettagli

RELAZIONE STRUTTURALE

RELAZIONE STRUTTURALE RELAZIONE STRUTTURALE DESCRIZIONE DELL OPERA. Si prevede di realizzare una passerella pedonale in acciaio per l accesso secondario alla grotta. La struttura è costituita da due travi parallele in acciaio

Dettagli

Oscillazioni: il pendolo semplice

Oscillazioni: il pendolo semplice Oscillazioni: il pendolo semplice Consideriamo il pendolo semplice qui a fianco. La cordicella alla quale è appeso il corpo (puntiforme) di massa m si suppone inestensibile e di massa trascurabile. Per

Dettagli

TECNICA DELLE COSTRUZIONI: PROGETTO DI STRUTTURE LE FONDAZIONI

TECNICA DELLE COSTRUZIONI: PROGETTO DI STRUTTURE LE FONDAZIONI LE FONDAZIONI Generalità sulle fondazioni Fondazioni dirette Plinti isolati Trave rovescia Esecutivi di strutture di fondazione Generalità Le opere di fondazione hanno il compito di trasferire le sollecitazioni

Dettagli

Elementi di macchine 9 Elementi di macchine Generalità La costruzione di una macchina si basa anche sull utilizzo di componenti commerciali normalizzati; tali componenti possono essere impiegati come reperiti

Dettagli

ITIS OMAR Dipartimento di Meccanica Calcolo delle molle di compressione ad elica cilindrica 1

ITIS OMAR Dipartimento di Meccanica Calcolo delle molle di compressione ad elica cilindrica 1 ITIS OMAR Dipartimento di Meccanica Calcolo delle molle di compressione ad elica cilindrica 1 Le arre di torsione a sezione circolare Calcolo delle molle di compressione ad elica cilindrica con filo a

Dettagli

10.1 Disegno, p. o. i. V

10.1 Disegno, p. o. i. V 0. tema proposto all'esame di Stato 20 DIMENSIONAMENTO DELL'ALBERO L'albero, che ha una lunghezza complessiva di 700 mm (0,70 m), è da considerarsi come una trave isostatica disposta su due cerniere ed

Dettagli

Calcolo di edificio con struttura prefabbricata situato in zona sismica di I categoria.

Calcolo di edificio con struttura prefabbricata situato in zona sismica di I categoria. Politecnico di Torino Calcolo di edificio con struttura prefabbricata situato in zona sismica di I categoria. III parte Pag. 1 Le componenti dell azione sismica devono essere considerate come agenti simultaneamente,

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA Facoltà di Ingegneria sede di Vicenza A.A. 2007/08

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA Facoltà di Ingegneria sede di Vicenza A.A. 2007/08 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA Facoltà di Ingegneria sede di Vicenza Corso di Disegno Tecnico Industriale per il Corso di Laurea triennale in Ingegneria Meccanica e in Ingegneria Meccatronica Tolleranze

Dettagli

Progetto delle armature longitudinali del solaio

Progetto delle armature longitudinali del solaio prof. Renato Giannini Progetto delle armature longitudinali del solaio (arch. Lorena Sguerri) orrezioni del diagramma di momento flettente Prescrizioni di normativa specifiche per il solaio Progetto delle

Dettagli

ANALISI STRUTTURALE DELLA TRAVE PORTA-PARANCO IN ACCIAIO (sala C LNGS - INFN)

ANALISI STRUTTURALE DELLA TRAVE PORTA-PARANCO IN ACCIAIO (sala C LNGS - INFN) ANALISI STRUTTURALE DELLA TRAE PORTA-PARANCO IN ACCIAIO (sala C LNGS - INFN) SALA C SALA A SALA B Ing. FRANCESCO POTENZA Ing. UBERTO DI SABATINO 1 1. PREESSA La presente relazione illustra i risultati

Dettagli

Verifica di una struttura esistente

Verifica di una struttura esistente Il metodo agli Stati Limite per la verifica delle strutture in c.a. Giovanni A. Plizzari Università di Bergamo Paolo Riva Università di Brescia Corso Pandini Bergamo, 14-15 Novembre, 2003 Verifica di una

Dettagli

di sfere a contatto radiale 262

di sfere a contatto radiale 262 Cuscinetti a due corone di sfere Cuscinetti a due corone di sfere a contatto radiale 262 Definizione ed attitudini 262 Serie 262 Tolleranze e giochi 262 Elementi di calcolo 263 Suffissi 263 Caratteristiche

Dettagli

11 Teorema dei lavori virtuali

11 Teorema dei lavori virtuali Teorema dei lavori virtuali Teorema dei lavori virtuali Si consideri una trave ad asse rettilineo figura.). Per essa si definisce sistema carichi sollecitazioni CS) l insieme di tutte le grandezze di tipo

Dettagli

Verifica di sicurezza di un capannone industriale in acciaio

Verifica di sicurezza di un capannone industriale in acciaio Verifica di sicurezza di un capannone industriale in acciaio 1 Elementi strutturali Travi principali reticolari (capriate); travi secondarie (arcarecci); pilastri; controventi di falda; controventi longitudinali

Dettagli

LEZIONE 7. PROGETTO DI STRUTTURE IN LEGNO Parte II. Criteri di verifica. Corso di TECNICA DELLE COSTRUZIONI Chiara CALDERINI A.A.

LEZIONE 7. PROGETTO DI STRUTTURE IN LEGNO Parte II. Criteri di verifica. Corso di TECNICA DELLE COSTRUZIONI Chiara CALDERINI A.A. Corso i TECNICA DELLE COSTRUZIONI Chiara CALDERINI A.A. 2007-2008 Facoltà i Architettura Università egli Stui i Genova LEZIONE 7 PROGETTO DI STRUTTURE IN LEGNO Parte II. Criteri i verifica NORMATIVA DI

Dettagli

Collegamenti nelle strutture

Collegamenti nelle strutture 1 Collegamenti nelle strutture Le tipologie delle unioni bullonate o saldate sono molteplici e dipendono essenzialmente da: caratteristiche dell unione: nell ambito di quelle bullonate si possono avere

Dettagli

1 Relazione Generale sull Intervento...2. 2 Determinazione dei parametri geotecnici...2. 3 Normativa di riferimento...3. 4 Relazione sui materiali...

1 Relazione Generale sull Intervento...2. 2 Determinazione dei parametri geotecnici...2. 3 Normativa di riferimento...3. 4 Relazione sui materiali... 1 Relazione Generale sull Intervento... Determinazione dei parametri geotecnici... 3 Normativa di riferimento...3 4 Relazione sui materiali...3 5 Verifiche statiche...4 5.1 Formule di calcolo delle azioni...4

Dettagli

www.rodacciai.it PROVA DI TRAZIONE L 0 = 5.65 S 0 PROVE MECCANICHE

www.rodacciai.it PROVA DI TRAZIONE L 0 = 5.65 S 0 PROVE MECCANICHE PROVA DI TRAZIONE La prova, eseguita a temperatura ambiente o più raramente a temperature superiori o inferiori, consiste nel sottoporre una provetta a rottura per mezzo di uno sforzo di trazione generato

Dettagli

REGOLAMENTO (UE) N. 1235/2011 DELLA COMMISSIONE

REGOLAMENTO (UE) N. 1235/2011 DELLA COMMISSIONE 30.11.2011 Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 317/17 REGOLAMENTO (UE) N. 1235/2011 DELLA COMMISSIONE del 29 novembre 2011 recante modifica del regolamento (CE) n. 1222/2009 del Parlamento europeo

Dettagli

LEZIONE DI ELETTRONICA per la classe 5 TIM/TSE

LEZIONE DI ELETTRONICA per la classe 5 TIM/TSE LEZIONE DI ELETTRONICA per la classe 5 TIM/TSE MODULO : Analisi dei circuiti lineari in regime sinusoidale PREMESSA L analisi dei sistemi elettrici lineari, in regime sinusoidale, consente di determinare

Dettagli

TEST DI VALIDAZIONE DEL SOFTWARE VEM NL

TEST DI VALIDAZIONE DEL SOFTWARE VEM NL 1 2 TEST DI VALIDAZIONE DEL SOFTWARE VEM NL Confronto dei risultati tra il software VEM NL el il metodo SAM proposto dall Unità di Ricerca dell Università di Pavia. Stacec s.r.l. Software e servizi per

Dettagli

Sussidi didattici per il corso di COSTRUZIONI EDILI. Prof. Ing. Francesco Zanghì TRAVI RETICOLARI AGGIORNAMENTO DEL 7/11/2011

Sussidi didattici per il corso di COSTRUZIONI EDILI. Prof. Ing. Francesco Zanghì TRAVI RETICOLARI AGGIORNAMENTO DEL 7/11/2011 Sussidi didattici per il corso di COSTRUZIONI EDILI Prof. Ing. Francesco Zanghì TRAVI RETICOLARI AGGIORNAMENTO DEL 7/11/2011 Le travi reticolari sono strutture formate da aste rettilinee, mutuamente collegate

Dettagli

TRASMISSIONE AD INGRANAGGI. Università degli Studi di Bergamo Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica Prof. Sergio Baragetti

TRASMISSIONE AD INGRANAGGI. Università degli Studi di Bergamo Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica Prof. Sergio Baragetti TRASMISSIONE AD INGRANAGGI Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica Prof. Sergio Baragetti GEOMETRIA DELLE RUOTE DENTATE La geometria delle ruote dentate si fonda sul modulo, m, dato da Dal modulo dipendono

Dettagli

DINAMICA. 1. La macchina di Atwood è composta da due masse m

DINAMICA. 1. La macchina di Atwood è composta da due masse m DINAMICA. La macchina di Atwood è composta da due masse m e m sospese verticalmente su di una puleggia liscia e di massa trascurabile. i calcolino: a. l accelerazione del sistema; b. la tensione della

Dettagli

LE FUNZIONI A DUE VARIABILI

LE FUNZIONI A DUE VARIABILI Capitolo I LE FUNZIONI A DUE VARIABILI In questo primo capitolo introduciamo alcune definizioni di base delle funzioni reali a due variabili reali. Nel seguito R denoterà l insieme dei numeri reali mentre

Dettagli

MECCANICA APPLICATA E MACCHINE A FLUIDO

MECCANICA APPLICATA E MACCHINE A FLUIDO Meccanica e Macchine esame 006 MECCANICA APPLICATA E MACCHINE A FLUIDO Sessione ordinaria 006 Si debba trasmettere una potenza di 7,5 kw da un motore elettrico avente velocità angolare di 1450 giri/min

Dettagli

Modelli di dimensionamento

Modelli di dimensionamento Introduzione alla Norma SIA 266 Modelli di dimensionamento Franco Prada Studio d ing. Giani e Prada Lugano Testo di: Joseph Schwartz HTA Luzern Documentazione a pagina 19 Norma SIA 266 - Costruzioni di

Dettagli

FUNZIOAMENTO il principio di funzionamento dello spaccalegna a vite denota le seguenti forze:

FUNZIOAMENTO il principio di funzionamento dello spaccalegna a vite denota le seguenti forze: Studio ingegneristico per il funzionamento della vite spaccalegna si presenta uno studio dello spaccalegna a vite, considerando che questo materiale è puramente SPERIMENTALE e atto ad un attività di ricerca

Dettagli

. Si determina quindi quale distanza viene percorsa lungo l asse y in questo intervallo di tempo: h = v 0y ( d

. Si determina quindi quale distanza viene percorsa lungo l asse y in questo intervallo di tempo: h = v 0y ( d Esercizio 1 Un automobile viaggia a velocità v 0 su una strada inclinata di un angolo θ rispetto alla superficie terrestre, e deve superare un burrone largo d (si veda la figura, in cui è indicato anche

Dettagli

Corso di Laurea Ingegneria Meccanica Costruzione di Macchine 2. Dimensionamento di una sospensione

Corso di Laurea Ingegneria Meccanica Costruzione di Macchine 2. Dimensionamento di una sospensione Corso di Laurea Ingegneria Meccanica Dimensionamento di una sospensione Un esempio storico Ford Model T Altri esempi 3 Sospensione a quadrilatero basso MacPherson Sospensione a quadrilatero alto Molle:

Dettagli

Le equazioni. Diapositive riassemblate e rielaborate da prof. Antonio Manca da materiali offerti dalla rete.

Le equazioni. Diapositive riassemblate e rielaborate da prof. Antonio Manca da materiali offerti dalla rete. Le equazioni Diapositive riassemblate e rielaborate da prof. Antonio Manca da materiali offerti dalla rete. Definizione e caratteristiche Chiamiamo equazione l uguaglianza tra due espressioni algebriche,

Dettagli

Esame di Stato - II sessione 2005 Ingegneria Meccanica - Vecchio Ordinamento Tema di Progettazione Meccanica e Costruzione di Macchine

Esame di Stato - II sessione 2005 Ingegneria Meccanica - Vecchio Ordinamento Tema di Progettazione Meccanica e Costruzione di Macchine Esame di Stato - II sessione 2005 Ingegneria Meccanica - Vecchio Ordinamento Tema di Progettazione Meccanica e Costruzione di Macchine TEMA 3 In Figura 1 è riportato lo schema di un paranco a mano costituito

Dettagli

MECCANISMI RESISTENTI IN ELEMENTI NON ARMATI A TAGLIO

MECCANISMI RESISTENTI IN ELEMENTI NON ARMATI A TAGLIO MECCANISMI RESISTENTI IN ELEMENTI NON ARMATI A TAGLIO MECCANISMO RESISTENTE A PETTINE Un elemento di calcestruzzo tra due fessure consecutive si può schematizzare come una mensola incastrata nel corrente

Dettagli

Lezione. Tecnica delle Costruzioni

Lezione. Tecnica delle Costruzioni Lezione Tecnica delle Costruzioni 1 Flessione composta tensoflessione Risposta della sezione Campo elastico σ + A I Risposta della sezione Al limite elastico el, Per calcolare el, : σ A + el, I f f + el,

Dettagli

BOZZA ***** RELAZIONE TECNICA

BOZZA ***** RELAZIONE TECNICA Veicolo: IVECO MAGIURUS 410E45 4 ASSI MEZZO D'OPERA TELAIO N. XXXXXXXXX TARGA : XXXXXX Allestimento: RIBALTABILE POSTERIORE A VASCA Data: 01.01.2010 Allestitore: ALLESTITORE Via XXXXX - CAP CITTA (PROV)

Dettagli

GUIDA ALLA SCELTA DEL MOTOVIBRATORE

GUIDA ALLA SCELTA DEL MOTOVIBRATORE GUIDA ALLA SCELTA DEL MOTOVIBRATORE Sistemi e metodi di vibrazione I sistemi, che utilizzano la tecnica della vibrazione, si possono suddividere in: sistemi ad oscillazione libera, di cui ci si occupa

Dettagli

Transitori del primo ordine

Transitori del primo ordine Università di Ferrara Corso di Elettrotecnica Transitori del primo ordine Si consideri il circuito in figura, composto da un generatore ideale di tensione, una resistenza ed una capacità. I tre bipoli

Dettagli

percorso fatto sul tratto orizzontale). Determinare il lavoro (minimo) e la potenza minima del motore per percorrere un tratto.

percorso fatto sul tratto orizzontale). Determinare il lavoro (minimo) e la potenza minima del motore per percorrere un tratto. Esercizio 1 Una pietra viene lanciata con una velocità iniziale di 20.0 m/s contro una pigna all'altezza di 5.0 m rispetto al punto di lancio. Trascurando ogni resistenza, calcolare la velocità della pietra

Dettagli

Strutture in Acciaio:

Strutture in Acciaio: Strutture in Acciaio: i Verifica degli elementi strutturali STATI LIMITE DI ESERCIZIO STATI LIMITE ULTIMI DELLE SEZIONI (RESISTENZA DELLE SEZIONI) Si possono considerare due stati limite: 1. Stato

Dettagli

Trasportatori a nastro

Trasportatori a nastro Trasportatori a nastro Realizzano un trasporto di tipo continuo, in orizzontale o in pendenza, di materiali alla rinfusa e di carichi concentrati leggeri. incastellatura di sostegno Trasporti interni 1

Dettagli

pure rivolta verso sinistra (se l accelerazione è positiva). Per l equilibrio dinamico del corpo la somma di tali forze deve essere nulla:

pure rivolta verso sinistra (se l accelerazione è positiva). Per l equilibrio dinamico del corpo la somma di tali forze deve essere nulla: Oscillatore semplice Vibrazioni armoniche libere o naturali k m 0 x Se il corpo di massa m è spostato di x verso destra rispetto alla posizione di riposo, è soggetto alla forza elastica di richiamo della

Dettagli

Esercizi sui Compressori e Ventilatori

Esercizi sui Compressori e Ventilatori Esercizi sui Compressori e Ventilatori 27 COMPRESSORE VOLUMETRICO (Appello del 08.06.1998, esercizio N 2) Testo Un compressore alternativo monocilindrico di cilindrata V c = 100 cm 3 e volume nocivo V

Dettagli

APPOGGI NEOARM APPOGGI NEOARM B04

APPOGGI NEOARM APPOGGI NEOARM B04 APPOGGI NEOARM APPOGGI NEOARM B04 DESCRIZIONE PRODOTTO La serie Neoarm è una linea di apparecchi d appoggio strutturali in elastomero armato, costituiti cioè da un blocco in elastomero nel quale sono inseriti

Dettagli

*Valori relativi al senso di rotazione orario - antiorario guardando il giunto dal lato che viene azionato.

*Valori relativi al senso di rotazione orario - antiorario guardando il giunto dal lato che viene azionato. MINIFLEX Si tratta di giunti torsionalmente elastici particolarmente versatili ed economici. Sono disponibili due differenti tipi: Tipo LM Sono costituiti da un unica molla a spirale con sezione tonda,

Dettagli

Flessione orizzontale

Flessione orizzontale Flessione orizzontale Presso-flessione fuori piano Presso-flessione fuori piano Funzione dei rinforzi FRP nel piano trasmissione di sforzi di trazione all interno di singoli elementi strutturali o tra

Dettagli

INDICE 1 DESCRIZIONE DELL OPERA... 3 2 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 4 3 MATERIALI... 7 4 TRAVE IN C.A. - ANALISI DEI CARICHI... 8

INDICE 1 DESCRIZIONE DELL OPERA... 3 2 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 4 3 MATERIALI... 7 4 TRAVE IN C.A. - ANALISI DEI CARICHI... 8 2/6 INDICE 1 DESCRIZIONE DELL OPERA... 3 2 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 4 3 MATERIALI... 7 4 TRAVE IN C.A. - ANALISI DEI CARICHI... 8 5 CALCOLO DELLE SOLLECITAZIONI TRAVE... 9 6 CALCOLO DELLE SOLLECITAZIONI

Dettagli

4 Dispense di Matematica per il biennio dell Istituto I.S.I.S. Gaetano Filangieri di Frattamaggiore EQUAZIONI FRATTE E SISTEMI DI EQUAZIONI

4 Dispense di Matematica per il biennio dell Istituto I.S.I.S. Gaetano Filangieri di Frattamaggiore EQUAZIONI FRATTE E SISTEMI DI EQUAZIONI 119 4 Dispense di Matematica per il biennio dell Istituto I.S.I.S. Gaetano Filangieri di Frattamaggiore EQUAZIONI FRATTE E SISTEMI DI EQUAZIONI Indice degli Argomenti: TEMA N. 1 : INSIEMI NUMERICI E CALCOLO

Dettagli

Definizione di mutua induzione

Definizione di mutua induzione Mutua induzione Definizione di mutua induzione Una induttanza produce un campo magnetico proporzionale alla corrente che vi scorre. Se le linee di forza di questo campo magnetico intersecano una seconda

Dettagli

ITIS OTHOCA ORISTANO I GIUNTI. Prof. Ignazio Peddis A.S. 2007/08

ITIS OTHOCA ORISTANO I GIUNTI. Prof. Ignazio Peddis A.S. 2007/08 ITIS OTHOCA ORISTANO I GIUNTI Prof. Ignazio Peddis A.S. 2007/08 I giunti Si definisce giunto un dispositivo capace di rendere solidali tra loro due estremità d'albero in modo tale che l'uno possa trasmettere

Dettagli

GIROSCOPIO. Scopo dell esperienza: Teoria fisica. Verificare la relazione: ω p = bmg/iω

GIROSCOPIO. Scopo dell esperienza: Teoria fisica. Verificare la relazione: ω p = bmg/iω GIROSCOPIO Scopo dell esperienza: Verificare la relazione: ω p = bmg/iω dove ω p è la velocità angolare di precessione, ω è la velocità angolare di rotazione, I il momento principale d inerzia assiale,

Dettagli

Calcolo delle molle e dei tamburi per le porte sezionali. http://www.excubia-soft.com

Calcolo delle molle e dei tamburi per le porte sezionali. http://www.excubia-soft.com Calcolo delle molle e dei tamburi per le porte sezionali http://www.excubia-soft.com 1 INTRODUZIONE... 3 I TAMBURI ED IL NUMERO DI GIRI... 4.1 ELEVAZIONE NORMALE CON GUIDE ORIZZONTALI... 4. ELEVAZIONE

Dettagli

Programma dettagliato del corso di MECCANICA RAZIONALE Corso di Laurea in Ingegneria Civile

Programma dettagliato del corso di MECCANICA RAZIONALE Corso di Laurea in Ingegneria Civile Programma dettagliato del corso di MECCANICA RAZIONALE Corso di Laurea in Ingegneria Civile Anno Accademico 2015-2016 A. Ponno (aggiornato al 19 gennaio 2016) 2 Ottobre 2015 5/10/15 Benvenuto, presentazione

Dettagli

Verifiche di sicurezza di una costruzione 1/2

Verifiche di sicurezza di una costruzione 1/2 Verifiche di sicurezza di una costruzione 1/2 Le costruzioni devono soddisfare opportuni requisiti di sicurezza nei confronti della loro capacità portante Capacità portante Attitudine di una struttura

Dettagli

CHE COSA CAMBIA CON LA NUOVA NORMA EUROPEA PER PROFILI IN PVC UNI EN 12608

CHE COSA CAMBIA CON LA NUOVA NORMA EUROPEA PER PROFILI IN PVC UNI EN 12608 COSTRUIRE SERRAMENTI IN PVC CHE COSA CAMBIA CON LA NUOVA NORMA EUROPEA PER PROFILI IN PVC UNI EN 12608 1 La norma europea rivolta alla definizione delle caratteristiche dei profili in PVC per finestre

Dettagli

ANALISI E VERIFICA DI UN RIDUTTORE AERONAUTICO PER AUMENTARNE LA POTENZA TRASMISSIBILE

ANALISI E VERIFICA DI UN RIDUTTORE AERONAUTICO PER AUMENTARNE LA POTENZA TRASMISSIBILE Università degli Studi di Bologna FACOLTA DI INGEGNERIA Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica Laboratorio di disegno CAD ANALISI E VERIFICA DI UN RIDUTTORE AERONAUTICO PER AUMENTARNE LA POTENZA TRASMISSIBILE

Dettagli

Commessa N. Foglio 1 di 7 Rev A. Titolo commessa. Redatto da ER/EM Data Febbraio 2006. Verificato da HB Data Marzo 2006

Commessa N. Foglio 1 di 7 Rev A. Titolo commessa. Redatto da ER/EM Data Febbraio 2006. Verificato da HB Data Marzo 2006 Commessa N. Foglio di 7 Rev A Dept. Ingeniería de la Construcción Módulo C Campus Norte C/Jordi Girona, -3 Tel: +34 93 40 656 Fax: +34 93 405 435 Esempio di progetto Trave a C formata a freddo Redatto

Dettagli

Usando il pendolo reversibile di Kater

Usando il pendolo reversibile di Kater Usando il pendolo reversibile di Kater Scopo dell esperienza è la misurazione dell accelerazione di gravità g attraverso il periodo di oscillazione di un pendolo reversibile L accelerazione di gravità

Dettagli

Corso di Componenti e Impianti Termotecnici LE RETI DI DISTRIBUZIONE PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE

Corso di Componenti e Impianti Termotecnici LE RETI DI DISTRIBUZIONE PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE LE RETI DI DISTRIBUZIONE PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE 1 PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE Sono le perdite di carico (o di pressione) che un fluido, in moto attraverso un condotto, subisce a causa delle resistenze

Dettagli

RUOTE DENTATE CILINDRICHE A DENTI DIRITTI E CREMAGLIERE

RUOTE DENTATE CILINDRICHE A DENTI DIRITTI E CREMAGLIERE RUOTE DENTATE CILINDRICHE A DENTI DIRITTI E CREMAGLIERE Gli ingranaggi cilindrici e le cremagliere sono gli elementi classici per la trasmissione meccanica dei movimenti di rotazione e di traslazione tra

Dettagli

PALI Si distinguono: Nel caso 1 il palo non modifica il moto ondoso, mentre nel caso 2 il moto ondoso è modificato dal palo.

PALI Si distinguono: Nel caso 1 il palo non modifica il moto ondoso, mentre nel caso 2 il moto ondoso è modificato dal palo. PALI Si distinguono: 1. pali di piccolo diametro se D/L0,05 Nel caso 1 il palo non modifica il moto ondoso, mentre nel caso 2 il moto ondoso è modificato dal palo.

Dettagli

Lo studio del campo di tensione e di deformazione esistente in una qualsiasi struttura, in conseguenza dell applicazione di sollecitazioni esterne, è

Lo studio del campo di tensione e di deformazione esistente in una qualsiasi struttura, in conseguenza dell applicazione di sollecitazioni esterne, è Lo studio del campo di tensione e di deformazione esistente in una qualsiasi struttura, in conseguenza dell applicazione di sollecitazioni esterne, è di fondamentale importanza per poterne definire il

Dettagli

Prove d'esame a.a. 20082009

Prove d'esame a.a. 20082009 Prove d'esame aa 008009 Andrea Corli settembre 0 Sono qui raccolti i testi delle prove d'esame assegnati nell'aa 00809, relativi al Corso di Analisi Matematica I (trimestrale, 6 crediti), Laurea in Ingegneria

Dettagli

BASATI SULLA GERARCHIA DELLE RESISTENZE. Footer Text

BASATI SULLA GERARCHIA DELLE RESISTENZE. Footer Text ARGOMENTI: MATERIALI E PRODOTTI DA COSTRUZIONE TIPOLOGIE STRUTTURALI E DETTAGLI COSTRUTTIVI AZIONI SULLE COSTRUZIONI RISPOSTA SISMICA E CRITERI DI PROGETTAZIONE BASATI SULLA GERARCHIA DELLE RESISTENZE

Dettagli

ENERGIA. Energia e Lavoro Potenza Energia cinetica Energia potenziale Principio di conservazione dell energia meccanica

ENERGIA. Energia e Lavoro Potenza Energia cinetica Energia potenziale Principio di conservazione dell energia meccanica 1 ENERGIA Energia e Lavoro Potenza Energia cinetica Energia potenziale Principio di conservazione dell energia meccanica 2 Energia L energia è ciò che ci permette all uomo di compiere uno sforzo o meglio

Dettagli

SCHEDA 69: TELAIO POSTERIORE ABBATTIBILE PIEGATO PER TRATTORI A CINGOLI CON MASSA MAGGIORE DI 1500 kg E FINO A 3000 kg

SCHEDA 69: TELAIO POSTERIORE ABBATTIBILE PIEGATO PER TRATTORI A CINGOLI CON MASSA MAGGIORE DI 1500 kg E FINO A 3000 kg SCHEDA 69: TELAIO POSTERIORE ABBATTIBILE PIEGATO PER TRATTORI A CINGOLI CON MASSA MAGGIORE DI 1500 kg E FINO A 3000 kg SPECIFICHE DEL TELAIO DI PROTEZIONE. : il testo compreso fra i precedenti simboli

Dettagli

Una definizione di stabilità più completa di quella precedentemente introdotta fa riferimento ad una sollecitazione impulsiva.

Una definizione di stabilità più completa di quella precedentemente introdotta fa riferimento ad una sollecitazione impulsiva. 2. Stabilità Uno dei requisiti più importanti richiesti ad un sistema di controllo è la stabilità, ossia la capacita del. sistema di raggiungere un stato di equilibrio dopo la fase di regolazione. Per

Dettagli

SOMMARIO 1. VERIFICA DELLA PASSERELLA DI ACCESSO AL TEATRO - DESCRIZIONE DELL OPERA - NORMATIVA DI RIFERIMENTO - MATERIALI ADOTTATI

SOMMARIO 1. VERIFICA DELLA PASSERELLA DI ACCESSO AL TEATRO - DESCRIZIONE DELL OPERA - NORMATIVA DI RIFERIMENTO - MATERIALI ADOTTATI SOMMARIO 1. VERIFICA DELLA PASSERELLA DI ACCESSO AL TEATRO - DESCRIZIONE DELL OPERA - NORMATIVA DI RIFERIMENTO - MATERIALI ADOTTATI 1.1 DIMENSIONAMENTO E VERIFICA DEGLI ELEMENTI STRUTTURALI travi secondarie

Dettagli

Strutture in acciaio. Unioni

Strutture in acciaio. Unioni Strutture in acciaio Unioni Tipologie di unioni Chiodi o bulloni Sono puntuali Indeboliscono le sezioni Ripristinano solo parzialmente la continuità Si eseguono in opera con relativa facilità Saldatura

Dettagli

Tonzig Fondamenti di Meccanica classica

Tonzig Fondamenti di Meccanica classica 224 Tonzig Fondamenti di Meccanica classica ). Quando il signor Rossi si sposta verso A, la tavola si sposta in direzione opposta in modo che il CM del sistema resti immobile (come richiesto dal fatto

Dettagli

Matematica generale CTF

Matematica generale CTF Successioni numeriche 19 agosto 2015 Definizione di successione Monotonìa e limitatezza Forme indeterminate Successioni infinitesime Comportamento asintotico Criterio del rapporto per le successioni Definizione

Dettagli

La quotatura costituisce il complesso delle informazioni in un disegno che precisano le dimensioni di un oggetto o di un componente meccanico

La quotatura costituisce il complesso delle informazioni in un disegno che precisano le dimensioni di un oggetto o di un componente meccanico La quotatura costituisce il complesso delle informazioni in un disegno che precisano le dimensioni di un oggetto o di un componente meccanico 1 La quotatura è ottenuta con i seguenti elementi La linea

Dettagli

STRUTTURE MISTE ACCIAIO-CLS Lezione 2

STRUTTURE MISTE ACCIAIO-CLS Lezione 2 STRUTTURE MISTE ACCIAIO-CLS Lezione 2 I SISTEMI DI CONNESSIONE Tipologie di connettori Calcolo della sollecitazione nei connettori Connettori a totale ripristino di resistenza Connettori a parziale ripristino

Dettagli