Dimensionamento di un azionamento di avanzamento
|
|
- Adriana Marchi
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Dimensionamento di un azionamento di avanzamento Saranno forniti i criteri per la scelta dei servomotori e dei principali componenti meccanici di un azionamento di avanzamento. dimensionamento stazionario dimensionamento dinamico Ogni componente nell azionamento influenza il comportamento delle altre parti.
2 Dimensionamento stazionario Saranno considerati due tipi di azionamento di avanzamento: con vite a ricircolo di sfere con motore lineare In tutti i casi l obiettivo del dimensionamento stazionario è quello di trovare la coppia di carico L : L = + V R + G Analogamente si procede nei casi di azionamento di diverso tipo, ad esempio con pignone e cremagliera.
3 Dimensionamento stazionario di un avanzamento con vite a ricircolo di sfere L = + V R + G coppia di carico L coppia richiesta dalla forza di lavorazione V coppia per vincere la forza peso G somma delle coppie prodotte da perdite e attriti Σ R
4 Dimensionamento stazionario di un avanzamento con vite a ricircolo di sfere
5 Dimensionamento stazionario di un azionamento di avanzamento con vite a ricircolo di sfere La forza di avanzamento F V dipende dal tipo di lavorazione e dal tipo di macchinario usato. Possiamo scomporre F V in due componenti: F VL in direzione assiale e F VT in direzione perpendicolare alle guide. Nelle lavorazioni di taglio la F V viene influenzata da: profondità di asportazione velocità di avanzamento geometria dell utensile materiale del pezzo e dell utensile trattamenti preliminari del pezzo caratteristiche del lubrificante usato come refrigerante durante la lavorazione stato di usura dell utensile aleatorietà varie nel corso della lavorazione
6 V FVL h = 2 π ε η alcolo di V G Sp η SM Riferito all albero motore h Sp passo della vite ε rapporto di riduzione (vel. ingresso / vel. uscita) η G rendimento del riduttore η SM rendimento della vite a ricircolo Oltre ai riduttori ad ingranaggi o a cinghie dentate si possono utilizzare riduttori planetari, epicicloidali o harmonic drive. Essi presentano errori di inversione più elevati a causa dei giochi o delle deformazioni elastiche. Il tipo di riduttore impiegabile deve essere scelto giustificando opportunamente in base alla precisione di avanzamento voluta.
7 alcolo di Σ R attrito delle guide hsp RF = μ F W T α + 2π η SM [( m + m ) g cos F ] VT h Sp passo della vite m T massa della tavola m w massa del pezzo forza peso che include tutte le masse in moto lineare μ F coefficiente di attrito relativo al sistema di guida ( m + m ) g W T η SM rendimento della vite a ricircolo hsp = RF F W T VT + 2π η α SM [ μ ( m + m ) g cos + F F ] Nel caso in cui si utilizzano guide a rotolamento c è una componente di forza aggiuntiva F GR, ma il coefficiente d attrito è più basso. In questo esempio α = 0. GR
8 alcolo di Σ R attrito delle protezioni Il movimento delle protezioni richiede un adeguata forza, che dipende essenzialmente dalle loro dimensioni. Per vincere questa forza di spostamento F Abd è necessaria una coppia riferita alla vite pari a: Abd = h Sp 2π η SM F Abd h Sp passo della vite η SM rendimento della vite a ricircolo F Abd forza dovuta all attrito delle coperture
9 alcolo di Σ R attrito nei cuscinetti della vite La coppia necessaria per vincere gli attriti di un cuscinetto rotante assiale riportata alla vite vale: RSL = μ SL 1 2 d ml F asp F asp μ SL coefficiente di attrito dei cuscinetti della vite d ml diametro medio dei cuscinetti della vite forza assiale nella direzione della vite, comprensiva della forza di precarico dei cuscinetti F avl con l aggiunta dell eventuale forza di precarico della vite F avsp o della forza di lavorazione F VL. F + asp = FaVL FaVSp F asp = FaVL + FVL
10 alcolo di Σ R attrito nella chiocciola Le perdite dovuti agli attriti della coppia vite-chiocciola sono considerate attraverso il coefficiente di attrito μ SM. μ SM = tanϕ tan ( ϕ + ρ' ) = h Sp π d Sp hsp tan ρ' + arctan π d Sp ϕ angolo di pendenza ρ angolo di attrito ridotto determinato dal profilo dei filetti
11 alcolo di Σ R Le perdite nel riduttore sono considerate a mezzo del rendimento η G. Nel caso dell azionamento con vite a ricircolo di sfere le perdite totali sono: R = RF + Abd ε η G + RSL Guide Protezioni uscinetti hiocciola Esiste una limitazione per quanto riguarda la somma delle coppie dovute a perdite e ad attrito, espressa dalla relazione: stallo R stallo
12 alcolo di G Molte macchine sono caratterizzate dalla presenza di assi inclinati, nei quali una parte del peso deve essere sostenuta dall asse di avanzamento. La forza di lavorazione può agire nello stesso verso o in direzione opposta alla forza peso e quindi la coppia richiesta al motore può variare di conseguenza. Nel caso più gravoso (versi concordi) abbiamo: G = hsp 2π ε η η g W T G SM ( m + m ) sinα Le masse che devono essere considerate sono tutte quelle che si muovono linearmente. La coppia necessaria a vincere la forza peso sovraccarica il motore e genera delle perdite per riscaldamento. Per questo motivo vale la relazione: G R < stallo N.B. nel caso in esame la G ènulla.
13 Scelta del motore Una volta calcolata la coppia di carico continuativa riferita all albero motore si seleziona il motore che deve verificare anche le condizioni, precedentemente esposte, sulla coppia di stallo. La correttezza definitiva della scelta del motore, però, potrà essere verificata solo dopo aver soddisfatto le problematiche connesse al funzionamento dinamico. coppia di carico scelta motore
14 Dimensionamento stazionario di un azionamento di avanzamento con motore lineare Gli azionamenti con motori lineari applicano la forza di avanzamento direttamente alla parte di macchina che deve essere movimentata. Si eliminano così le perdite nei riduttori e negli altri dispositivi di conversione del moto da rotante a lineare. Per effettuare il dimensionamento stazionario bisogna conoscere: la forza di lavorazione la forza di attrito della guida la forza peso se ha componenti assiali. Gli stessi effetti elettromagnetici che fanno muovere i motori rotazionali sono alla base del movimento dei motori lineari. L unica differenza è che rotore e statore di fatto sono srotolati.
15 Dimensionamento stazionario di un azionamento di avanzamento con motore lineare La forza di lavorazione è pari alla componente della forza di avanzamento F V nella direzione dell asse F VL Per quanto riguarda le perdite a causa dell attrito si procede analogamente al caso dell azionamento con vite a ricircolo di sfere. RF F [( m + m ) g cos + F F ] F = μ α + W T VT a nel caso di guide a strisciamento RF F ( mw + mt ) g cos + FVT + FGR Fa F = μ α + nel caso di guide a rotolamento F a è la forza di attrazione fra le due parti che compongono il motore. Generalmente assume il valore della forza di picco F Mmax. Nel caso in cui si utilizzano guide a rotolamento c è una componente di forza aggiuntiva F GR, ma il coefficiente d attrito μ F è più basso.
16 Dimensionamento stazionario di un azionamento di avanzamento con motore lineare La somma delle forze di attrito e delle perdite è: F = F + R RF F Abd F RF forza dovuta all attrito delle guide F Abd forza dovuta all attrito delle coperture Per assi obliqui o verticali il motore lineare deve garantire una forza di tenuta pari alla componente del peso nella direzione dell asse. Se α è l angolo di inclinazione: F G ( m + m ) sinα = g W T
17 Dimensionamento stazionario di un azionamento di avanzamento con motore lineare Il carico stazionario complessivo può essere ottenuto dalla somma dei contributi parziali già considerati: F L + = FG + FVL FR Le condizioni imposte nel caso di un azionamento di avanzamento con vite a ricircolo di sfere valgono anche nel caso di un azionamento con motore lineare < stallo R stallo G R stallo
18 Scelta del motore Una volta calcolato il carico stazionario si seleziona il motore che deve verificare anche le condizioni, precedentemente esposte, sulla coppia di stallo. La correttezza definitiva della scelta del motore, però, potrà essere verificata solo dopo aver soddisfatto le problematiche connesse al funzionamento dinamico. carico scelta motore
19 Dimensionamento dinamico Richieste per un adeguato funzionamento dinamico di un azionamento di avanzamento: elevato valore di coppia di accelerazione B buon comportamento dinamico al comando e al disturbo elevata pulsazione caratteristica elevata pulsazione limite
20 Dimensionamento dinamico approssimato Nello studio di un asse di avanzamento, se l accoppiamento del motore è rigido e nella catena cinematica sono presenti pochi elementi meccanici cedevoli, si può pensare ad un dimensionamento dinamico approssimato considerando solo due parametri caratteristici: Il momento d inerzia del carico J L La coppia di accelerazione B Un dimensionamento dinamico approssimato non può essere applicato agli azionamenti con elevate richieste dinamiche, in quanto solo un adeguata analisi della distribuzione e dimensioni delle masse e delle rigidità del sistema meccanico.
21 Dimensionamento dinamico approssimato Il momento d inerzia del carico J L deve essere più piccolo possibile e non deve superare il doppio del valore del momento d inerzia del motore J M. 0 < J < 2 L J M La coppia di accelerazione B necessaria per le fasi di accelerazione e di frenatura deve essere almeno il doppio della coppia di stallo del motore. B ( 2 2. ) stallo 5
22 Dimensionamento dinamico Richieste in termini di velocità e accelerazione La coppia totale fornita dal motore si compone di un termine stazionario L e di un termine non stazionario B, necessario a garantire le accelerazioni e le decelerazioni desiderate. = + M L B La coppia di accelerazione B, relativa ad un sistema rigido, è B = J TOT dωm dt Il momento d inerzia totale J TOT, riferito all albero motore, include tutte le masse in moto lineare e rotante. = J TOT α M
23 Dimensionamento dinamico Richieste in termini di velocità e accelerazione Al fine di accelerare o decelerare un momento d inerzia riferito all albero motore J TOT di una differenza di velocità Δn M in un tempo t H otteniamo una coppia di accelerazione pari a B = J TOT dωm JTOT 2π Δn = JTOT α M = dt t H M Il tempo di rampa t H è t H = J TOT 2π Δn B M
24 Dimensionamento dinamico Richieste in termini di velocità e accelerazione Nel caso di una slitta di avanzamento lineare il tempo di accelerazione o di frenatura può essere determinato in base alla velocità max e all accelerazione lineare prescritta. Per un moto uniformemente accelerato abbiamo: t = B v a max rich. Per un azionamento con vite a ricircolo di sfere l accelerazione ottenibile dall azionamento a w deve essere superiore a quella richiesta. α M d = ω dt M = J B TOT a w = α M h Sp 2π ε
25 Dimensionamento dinamico Richieste in termini di velocità e accelerazione Il confronto tra il tempo di rampa e il tempo di accelerazione o di decelerazione fornisce indicazioni in merito al massimo tempo di rampa ammesso ed alla minima coppia M che motore ed azionamento dovranno essere in grado di fornire. B t t H B La coppia accelerante B dell azionamento è: = Mlimite ( ) ± ± - accelerazione + decelerazione La coppia limite del motore Mlimite si ricava dalla curva caratteristica del motore stesso in corrispondenza della velocità massima. R G - moto verso l alto + moto verso il basso
Progettazione funzionale di sistemi meccanici e meccatronici.
Progettazione funzionale di sistemi meccanici e meccatronici. Progetto d anno: Laser 2dof A.A. 2010/2011 Progettazione Funzionale di Sistemi Meccanici e Meccatronici Taglio laser a due gradi di libertà
DettagliDIMENSIONAMENTO DEL MARTINETTO PER RICIRCOLO DI SFERE
DIMENSIONAMENTO DEL MARTINETTO PER RICIRCOLO DI SFERE Per un corretto dimensionamento del martinetto a ricircolo di sfere è necessario operare come segue: definizione dei dati del dell applicazione (A)
DettagliSISTEMA DI ATTUAZIONE DEI GIUNTI
SISTEMA DI ATTUAZIONE DEI GIUNTI Organi di trasmissione Moto dei giunti basse velocità elevate coppie Ruote dentate variano l asse di rotazione e/o traslano il punto di applicazione denti a sezione larga
DettagliMotionLine hp. Caratteristiche generali
Caratteristiche generali La linea MotionLlne HP è stata realizzata per coprire le applicazioni in cui è richiesta protezione della parti meccaniche interne da polvere o altri corpi estranei. E realizzata
DettagliServomotori Brushless Linearmech
I martinetti meccanici con vite a sfere possono essere motorizzati con i Servomotori Brushless di produzione Lineamech. Per questa gamma di servomotori, denominata serie BM, Linearmech ha deciso di utilizzare
DettagliTECNOLOGIA MECCANICA LE MACCHINE UTENSILI A CNC I Centri di Lavoro
LE MACCHINE UTENSILI A CNC I Centri di Lavoro Centro per l Automazione e la Meccanica Via Rainusso 138/N 41100 Modena INDICE 1 Fresatrici, Alesatrici e Centri di Lavoro pag. 2 1.1 Generalità 2 1.2 Struttura
DettagliParte I: Meccanica della locomozione ed armamento
Parte I: Meccanica della locomozione ed armamento 1) Meccanica della locomozione: equazione del moto, resistenze al moto, dinamica del veicolo, andamento planoaltimetrico, sopraelevazione in curva, accelerazione
DettagliPALI Si distinguono: Nel caso 1 il palo non modifica il moto ondoso, mentre nel caso 2 il moto ondoso è modificato dal palo.
PALI Si distinguono: 1. pali di piccolo diametro se D/L0,05 Nel caso 1 il palo non modifica il moto ondoso, mentre nel caso 2 il moto ondoso è modificato dal palo.
DettagliTRASMISSIONE MECCANICA In un azionamento elettrico un motore aziona un carico meccanico.
Trasmissione meccanica rof. apuzzimati Mario - ITIS Magistri umacini - omo TASMISSIONE MEANIA In un azionamento elettrico un motore aziona un carico meccanico. apita molto spesso che il carico meccanico
DettagliLA FORZA. Il movimento: dal come al perché
LA FORZA Concetto di forza Principi della Dinamica: 1) Principio d inerzia 2) F=ma 3) Principio di azione e reazione Forza gravitazionale e forza peso Accelerazione di gravità Massa, peso, densità pag.1
DettagliComponenti per la robotica: Generalità e Attuatori
Corso di Robotica 1 Componenti per la robotica: Generalità e Attuatori Prof. Alessandro De Luca Robotica 1 1 Robot come sistema programma di lavoro comandi Robot azioni ambiente di lavoro organi meccanici
DettagliEsercizio 20 - tema di meccanica applicata e macchine a fluido- 2002
Esercizio 0 - tema di meccanica applicata e macchine a fluido- 00 er regolare il regime di rotazione di un gruppo elettrogeno, viene calettato sull albero di trasmissione del motore un volano in ghisa.
DettagliForza. Forza. Esempi di forze. Caratteristiche della forza. Forze fondamentali CONCETTO DI FORZA E EQUILIBRIO, PRINCIPI DELLA DINAMICA
Forza CONCETTO DI FORZA E EQUILIBRIO, PRINCIPI DELLA DINAMICA Cos è una forza? la forza è una grandezza che agisce su un corpo cambiando la sua velocità e provocando una deformazione sul corpo 2 Esempi
DettagliFONDAMENTI DI CONTROLLI AUTOMATICI Ingegneria Meccanica. http://web.ing.unimo.it/~lbiagiotti/fondamenticontrolli1415.html SISTEMI ELEMENTARI
FONDAMENTI DI CONTROLLI AUTOMATICI Ingegneria Meccanica http://web.ing.unimo.it/~lbiagiotti/fondamenticontrolli1415.html SISTEMI ELEMENTARI Ing. e-mail: luigi.biagiotti@unimore.it http://www.dii.unimore.it/~lbiagiotti
DettagliCapitolo 4: Ottimizzazione non lineare non vincolata parte II. E. Amaldi DEIB, Politecnico di Milano
Capitolo 4: Ottimizzazione non lineare non vincolata parte II E. Amaldi DEIB, Politecnico di Milano 4.3 Algoritmi iterativi e convergenza Programma non lineare (PNL): min f(x) s.v. g i (x) 0 1 i m x S
DettagliCriteri di selezione martinetti
Criteri di selezione martinetti I martinetti meccanici trasformano il moto rotatorio in un movimento lineare. Questa trasformazione avviene con una perdita di potenza fra vite e madrevite. Questa perdita
DettagliCuscinetti a strisciamento e a rotolamento
Cuscinetti a strisciamento e a rotolamento La funzione dei cuscinetti a strisciamento e a rotolamento è quella di interporsi tra organi di macchina in rotazione reciproca. Questi elementi possono essere
DettagliLE MACCHINE UTENSILI A CONTROLLO NUMERICO
LE MACCHINE UTENSILI A CONTROLLO NUMERICO Unità 3 PRODUZIONE E MENU VITI A RICIRCOLO DI SFERE TESTA MOTRICE CONTROTESTA CONTROMANDRINO AZIONAMENTO MANDRINO AZIONAMENTO ASSI ELETTROMANDRINI SERVIZI DI MACCHINA
DettagliLa caratteristica meccanica rappresenta l'andamento della coppia motrice C in
MOTORI CORRENTE ALTERNATA: CARATTERISTICA MECCANICA La caratteristica meccanica rappresenta l'andamento della coppia motrice C in funzione della velocità di rotazione del rotore n r Alla partenza la C
DettagliMODULI LINEARI STANDARD
MODULI LIEARI STADARD 2007 X Y Z ALPHA Trasmissione a cinghia dentata Trasmissione pignone cremagliera Kit di fissaggio Riduttori Alpha DISTRIBUITO DA TECOGROUP - 33170 Pordenone Via Bassani 6 Tel. +39
DettagliI.T.I.S. «G. MARCONI» - PADOVA Via Manzoni, 80 Tel.: 049.80.40.211 Fax 049.80.40.277 e-mail: marconi@provincia.padova.it ww.itismarconipadova.
PAG. 1/5 I.T.I.S. «G. MARCONI» - PADOVA Via Manzoni, 80 Tel.: 049.80.40.211 Fax 049.80.40.277 e-mail: marconi@provincia.padova.it ww.itismarconipadova.it DIPARTIMANTO DI MECCANICA E MACCHINE A FLUIDO Rev.
DettagliA. Maggiore Appunti dalle lezioni di Meccanica Tecnica
Il giunto idraulico Fra i dispositivi che consentono di trasmettere potenza nel moto rotatorio, con la possibilità di variare la velocità relativa fra movente e cedente, grande importanza ha il giunto
DettagliElementi di macchine 9 Elementi di macchine Generalità La costruzione di una macchina si basa anche sull utilizzo di componenti commerciali normalizzati; tali componenti possono essere impiegati come reperiti
DettagliSistemi di bloccaggio idraulici -- Mandrini idraulici
Sistemi di bloccaggio idraulici -- Mandrini idraulici La tecnologia del serraggio idraulico ad espansione si è evoluto fino a raggiungere livelli di precisione e di affidabilità tali da poter soddisfare
Dettagli6 Cenni sulla dinamica dei motori in corrente continua
6 Cenni sulla dinamica dei motori in corrente continua L insieme di equazioni riportato di seguito, costituisce un modello matematico per il motore in corrente continua (CC) che può essere rappresentato
DettagliDINAMICA DEL PUNTO MATERIALE E CONCETTO DI FORZA. Dinamica: studio delle forze che causano il moto dei corpi
DINAMICA DEL PUNTO MATERIALE E CONCETTO DI FORZA Dinamica: studio delle forze che causano il moto dei corpi 1 Forza Si definisce forza una qualunque causa esterna che produce una variazione dello stato
DettagliITIS OTHOCA ORISTANO I CUSCINETTI VOLVENTI. Prof. Ignazio Peddis A.S. 2007/08
ITIS OTHOCA ORISTANO I CUSCINETTI VOLVENTI Prof. Ignazio Peddis A.S. 2007/08 I cuscinetti volventi Il cuscinetto volvente, detto anche cuscinetto a rotolamento, è un elemento posizionato tra il perno di
DettagliTECNICA DELLE COSTRUZIONI: PROGETTO DI STRUTTURE LE FONDAZIONI
LE FONDAZIONI Generalità sulle fondazioni Fondazioni dirette Plinti isolati Trave rovescia Esecutivi di strutture di fondazione Generalità Le opere di fondazione hanno il compito di trasferire le sollecitazioni
DettagliRUOTE DENTATE. Introduzione
RUOTE DENTATE 362 Introduzione Le ruote dentate costituiscono un sistema affidabile per la trasmissione del moto tra assi paralleli, incidenti e sghembi. La trasmissione avviene per spinta dei denti della
DettagliForze, leggi della dinamica, diagramma del. 28 febbraio 2009 (PIACENTINO - PREITE) Fisica per Scienze Motorie
Forze, leggi della dinamica, diagramma del corpo libero 1 FORZE Grandezza fisica definibile come l' agente in grado di modificare lo stato di quiete o di moto di un corpo. Ci troviamo di fronte ad una
DettagliCuscinetti radiali rigidi a sfere ad una corona Generation C. Informazione tecnica
Cuscinetti radiali rigidi a sfere ad una corona Generation C Informazione tecnica Indice Caratteristiche 2 Vantaggi dei cuscinetti FAG radiali rigidi a sfere Generation C 2 Tenuta e lubrificazione 2 Temperatura
DettagliROBOT CARTESIANI. Abbiamo 9 modelli di robot cartesiani che possono essere forniti in 3 tipologie diverse:
ROBOT ROBOT CARTESIANI Apiel realizza un ampia gamma di robot cartesiani da 2 a 6 assi per la movimentazione di oggetti con massa variabile da 2Kg fino a 100Kg con aree operative che arrivano a 20 metri
DettagliATTUATORI ELETTRICI AVT Caratteristiche generali
ATTUATORI ELETTRICI AVT Caratteristiche generali GENERALITA SUGLI ATTUATORI A VITE TRAPEZIA Famiglia di attuatori lineari con vite trapezia e riduttore a vite senza fine mossi da motori asincroni mono/trifase
DettagliGIROSCOPIO. Scopo dell esperienza: Teoria fisica. Verificare la relazione: ω p = bmg/iω
GIROSCOPIO Scopo dell esperienza: Verificare la relazione: ω p = bmg/iω dove ω p è la velocità angolare di precessione, ω è la velocità angolare di rotazione, I il momento principale d inerzia assiale,
DettagliL automazione. L automazione. Insieme delle tecniche e dei metodi per sostituire o ridurre l intervento umano in un attività lavorativa
L automazione 1 L automazione Insieme delle tecniche e dei metodi per sostituire o ridurre l intervento umano in un attività lavorativa Politecnico di Torino 1 Automazione delle macchine utensili (M.U.)
DettagliESAME DI STATO 2009/10 INDIRIZZO MECCANICA TEMA DI : MECCANICA APPLICATA E MACCHINE A FLUIDO
ESAME DI STATO 2009/10 INDIRIZZO MECCANICA TEMA DI : MECCANICA APPLICATA E MACCHINE A FLUIDO Lo studio delle frizioni coniche si effettua distinguendo il caso in cui le manovre di innesto e disinnesto
DettagliBASAMENTO IN GRANITO. Basso coefficiente dilatazione termica Ottima rigidità Assorbimento delle vibrazioni
IGU Rettifiche per interni di alta precisione Torretta rotante con mandrini multipli e strumenti di misura Rettifiche controllate da CNC Guide lineari a rulli Movimento degli assi per mezzo di viti a sfere
DettagliForze come grandezze vettoriali
Forze come grandezze vettoriali L. Paolucci 23 novembre 2010 Sommario Esercizi e problemi risolti. Per la classe prima. Anno Scolastico 2010/11 Parte 1 / versione 2 Si ricordi che la risultante di due
DettagliConcetto di forza. 1) Principio d inerzia
LA FORZA Concetto di forza Pi Principi ii dll della Dinamica: i 1) Principio d inerzia 2) F=ma 3) Principio di azione e reazione Forza gravitazionale i e forza peso Accelerazione di gravità Massa, peso,
DettagliMACCHINE E AZIONAMENTI ELETTRICI
MACCHINE E AZIONAMENTI ELETTRICI Corso di Laurea in Ingegneria Industriale Anno Accademico 2012-2013 INTRODUZIONE Docente Francesco Benzi Università di Pavia e-mail: fbenzi@unipv.it Dispense in collaborazione
DettagliLo spazio percorso in 45 secondi da un treno in moto con velocità costante di 130 km/h è: a) 2.04 km b) 6.31 km c) 428 m d) 1.
L accelerazione iniziale di un ascensore in salita è 5.3 m/s 2. La forza di contatto normale del pavimento su un individuo di massa 68 kg è: a) 2.11 10 4 N b) 150 N c) 1.03 10 3 N Un proiettile viene lanciato
DettagliDisegno di Macchine. Lezione n 7 Componentistica di base: alberi. corso per I anno della laurea in ing. meccanica Docente: ing.
Disegno di Macchine corso per I anno della laurea in ing. meccanica Docente: ing. Francesca Campana Lezione n 7 Componentistica di base: alberi Introduzione ai componenti di macchine I componenti meccanici
DettagliBIOMECCANICA A A 2 0 11-2 0 1 2. P r o f. s s a M a r i a G u e r r i s i D o t t. P i e t r o P i c e r n o
A A 2 0 11-2 0 1 2 U N I V E R S I TA D E G L I S T U D I D I R O M A T O R V E R G ATA FA C O LTA D I M E D I C I N A E C H I R U R G I A L A U R E A T R I E N N A L E I N S C I E N Z E M O T O R I E
DettagliModulo di Meccanica e Termodinamica
Modulo di Meccanica e Termodinamica 1) Misure e unita di misura 2) Cinematica: + Moto Rettilineo + Moto Uniformemente Accelerato [+ Vettori e Calcolo Vettoriale] + Moti Relativi 3) Dinamica: + Forza e
DettagliA A 2 0 1 2-2 0 1 3 BIOMECCANICA. P i e t r o P i c e r n o, P h D
A A 2 0 1 2-2 0 1 3 U N I V E R S I TA D E G L I S T U D I D I R O M A T O R V E R G ATA FA C O LTA D I M E D I C I N A E C H I R U R G I A L A U R E A T R I E N N A L E I N S C I E N Z E M O T O R I E
DettagliInsegnamento di Fondamenti di Infrastrutture viarie
Insegnamento di Fondamenti di Infrastrutture viarie Territorio ed infrastrutture di trasporto La meccanica della locomozione: questioni generali Il fenomeno dell aderenza e l equazione Dall equazione alle
DettagliDisegno di Macchine. corso per I anno della laurea in ing. meccanica Docente: ing. Francesca Campana
Disegno di Macchine corso per I anno della laurea in ing. meccanica Docente: ing. Francesca Campana Lezione n 4 Componentistica di base: alberi, trasmissione per cinghie e catene, giunti Alberi Appunti
DettagliRicordiamo ora che a è legata ad x (derivata seconda) ed otteniamo
Moto armonico semplice Consideriamo il sistema presentato in figura in cui un corpo di massa m si muove lungo l asse delle x sotto l azione della molla ideale di costante elastica k ed in assenza di forze
DettagliTORNIO PARALLELO. Esercitazioni Pratiche di Tecnologia Meccanica. I. S. S. Serafino Riva Sarnico (BG)
di Tecnologia Meccanica TORNIO PARALLELO A cura dei proff. Morotti Giovanni e Santoriello Sergio Tornio parallelo In questa trattazione ci occuperemo diffusamente del tornio parallelo, cioè del tipo di
DettagliApproccio intermedio fra i precedenti
Modelli usati per simulare il sistema respiratorio Ingegneria Biomedica Anno Accademico 2008-0909 Tommaso Sbrana Un modello è una rappresentazione di un oggetto o di un fenomeno che ne riproduce alcune
DettagliEsercitazione 5 Dinamica del punto materiale
Problema 1 Un corpo puntiforme di massa m = 1.0 kg viene lanciato lungo la superficie di un cuneo avente un inclinazione θ = 40 rispetto all orizzontale e altezza h = 80 cm. Il corpo viene lanciato dal
DettagliLa deformazione plastica. La deformazione plastica. Lavorazioni per deformazione. Il processo di laminazione Estrusione e trafilatura La forgiatura
La deformazione plastica La deformazione plastica Lavorazioni per deformazione Il processo di laminazione Estrusione e trafilatura La forgiatura 2 2006 Politecnico di Torino 1 Obiettivi della lezione Valutare
Dettagli1 A DISEGNO PROGETTAZIONE ORGANIZZAZIONE INDUSTRIALE. T n. =C, con C = 366 ed n = 0.25, Motore
Disegno, Progettazione ed rganizzazione Industriale esame 03 DISEGN PRGETTZINE RGNIZZZINE INDUSTRILE Sessione ordinaria 03 L albero di trasmissione rappresentato in figura trasmette una potenza P = 5 kw
DettagliGuida a croce LM Tipo CSR
Guida a croce LM Tipo CSR Rotaia LM Tenuta frontale Frontale di ricircolo Sfere Lamierino di trattenuta delle sfere Nipplo ingrassatore Carrello LM Tenuta laterale Rotaia LM Figura 1: Struttura della guida
DettagliSeconda Legge DINAMICA: F = ma
Seconda Legge DINAMICA: F = ma (Le grandezze vettoriali sono indicate in grassetto e anche in arancione) Fisica con Elementi di Matematica 1 Unità di misura: Massa m si misura in kg, Accelerazione a si
DettagliF 2 F 1. r R F A. fig.1. fig.2
N.1 Un cilindro di raggio R = 10 cm e massa M = 5 kg è posto su un piano orizzontale scabro (fig.1). In corrispondenza del centro del cilindro è scavata una sottilissima fenditura in modo tale da ridurre
DettagliAPPLICATION SHEET Luglio
Indice 1. Descrizione dell applicazione 2. Applicazione - Dati 3. Selezione del prodotto e dimensionamento 4. Soluzione Motovario 1. Descrizione dell applicazione Gli schermi per campi da cricket fanno
DettagliElettronica per l'informatica 24/11/03
Contenuto dell unità D 1 Conversione dell energia metodi di conversione, tipi di conversioni e schemi Alimentatori lineari componentistica e tecnologie riferimenti di tensione, regolatori e filtri Alimentatori
Dettagli2 - MECCANICA DELLA LOCOMOZIONE Principi fondamentali
POLITECNICO DI BARI Dip. di INGEGNERIA DELL'AMBIENTE E PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE - II FACOLTA DI INGEGNERIA CORSO DI TECNICA ED ECONOMIA DEI TRASPORTI A.A. 2006/07 2 - Principi fondamentali PREMESSA
DettagliSILEA SpA - Via Collegio di Spagna 34-40064 Ozzano Emilia (BO) - Italy Tel +39 051 799229 Fax +39 051 799268 e-mail: info@silea.it web: www.silea.
GRUPPO ELETTRO SERIE 1056 Il Gruppo Elettropompa Silea, serie 1056, è composto da una pompa, da un motore e da una trasmissione meccanica, tutto su di un basamento. L impianto funziona tramite motore elettrico
DettagliIl Torque Converter Intro. Il Torque Converter Funzionamento (base)
Il Intro Tutte le vetture con cambio manuale dispongono di una frizione interposta tra motore e trasmissione che ha la funzione di creare o interrompere il collegamento meccanico tra questi due dispositivi,
DettagliITIS OTHOCA ORISTANO I GIUNTI. Prof. Ignazio Peddis A.S. 2007/08
ITIS OTHOCA ORISTANO I GIUNTI Prof. Ignazio Peddis A.S. 2007/08 I giunti Si definisce giunto un dispositivo capace di rendere solidali tra loro due estremità d'albero in modo tale che l'uno possa trasmettere
Dettaglic:: .~ ~ GILDEMEISTER ITALIANA GLD 20 GLD 25
o c::.~ ~ GILDEMEISTER ITALIANA GLD 20 GLD 25 L'investimento con la più alta redditività nel settore dei torni automatici. I GLD sono torni automatici a fantina mobile, previsti per il modulare, che può
DettagliFISICA DELLA BICICLETTA
FISICA DELLA BICICLETTA Con immagini scelte dalla 3 SB PREMESSA: LEGGI FISICHE Velocità periferica (tangenziale) del moto circolare uniforme : v = 2πr / T = 2πrf Velocità angolare: ω = θ / t ; per un giro
Dettagliin caso di carico dinamico: Velocità di rotazione critica n amm
Qui di seguito vengono riportate le basi di calcolo, che permettono una progettazione sicura e collaudata di una vite a ricircolo di sfere, iondo da poterne ottimizzare la scelta. Informazioni più dettagliate,
DettagliCENTRO DI LAVORO EC43 a 5 assi
Meccaniche Arrigo Pecchioli Via di Scandicci 221-50143 Firenze (Italy) - Tel. (+39) 055 70 07 1 - Fax (+39) 055 700 623 e-mail: pear@pear.it - www.pear.it Altri file a disposizione per informazioni complementari
DettagliUnità lineari a cinghia
Unità lineari a cinghia Gamma completa di soluzioni per la realizzazione di movimentazioni lineari ad uno o più assi. Soluzioni a cinghia, a vite o a cremagliera Ampia gamma di accessori per realizzazioni
DettagliRESISTENZA DEL MEZZO [W] [kw] Velocità m/s. Adimensionale Massa volumica kg/m 3. Sezione maestra m 2 POTENZA ASSORBITA DALLA RESISTENZA DEL MEZZO:
RSISTZA D MZZO R m 1 C X ρ A v Adimensionale Massa volumica kg/m 3 Velocità m/s Sezione maestra m Valori medi dei coefficienti: Superfici piane normali al moto: acqua: K9,81 60, aria: K9,81 0,08 1 K C
Dettagli~ Copyright Ripetizionando - All rights reserved ~ http://ripetizionando.wordpress.com STUDIO DI FUNZIONE
STUDIO DI FUNZIONE Passaggi fondamentali Per effettuare uno studio di funzione completo, che non lascia quindi margine a una quasi sicuramente errata inventiva, sono necessari i seguenti 7 passaggi: 1.
DettagliLa quotatura costituisce il complesso delle informazioni in un disegno che precisano le dimensioni di un oggetto o di un componente meccanico
La quotatura costituisce il complesso delle informazioni in un disegno che precisano le dimensioni di un oggetto o di un componente meccanico 1 La quotatura è ottenuta con i seguenti elementi La linea
DettagliSensori di Sensori di spost spos am ent ent a cont cont t at o Pot P enziom etri enziom
Cap 8: SENSORI PER MISURE DI MOTO Per misure di moto intendiamo le misure di spostamenti, velocità ed accelerazioni di oggetti, di grandezze cinematiche sia lineari che angolari. Sensori di spostamento
DettagliCorso di Componenti e Impianti Termotecnici LE RETI DI DISTRIBUZIONE PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE
LE RETI DI DISTRIBUZIONE PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE 1 PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE Sono le perdite di carico (o di pressione) che un fluido, in moto attraverso un condotto, subisce a causa delle resistenze
DettagliLa roulette dei bagagli di Maria Altieri
La roulette dei bagagli di Maria Altieri Autore Maria Altieri Referente scientifico Michela Mayer Grado scolastico Scuola Secondaria di II grado Percorso collegato Il moto: velocità ed accelerazione Nucleo
DettagliCAPITOLO 5 IDRAULICA
CAPITOLO 5 IDRAULICA Cap. 5 1 FLUIDODINAMICA STUDIA I FLUIDI, IL LORO EQUILIBRIO E IL LORO MOVIMENTO FLUIDO CORPO MATERIALE CHE, A CAUSA DELLA ELEVATA MOBILITA' DELLE PARTICELLE CHE LO COMPONGONO, PUO'
DettagliRotolamento e strisciamento per basse forze motrici
Ibrido Rotolano e strisciano Elementi con rotella singola o doppia Movimento fluido con basso attrito Per azionamenti manuali Assenza di lubrificazione Elementi singoli e carrelli completi con piastra
DettagliScelta e verifica dei motori elettrici per gli azionamenti di un mezzo di trazione leggera
Scelta e verifica dei motori elettrici per gli azionamenti di un mezzo di trazione leggera Si consideri un convoglio ferroviario per la trazione leggera costituito da un unità di trazione, la quale è formata
DettagliRESISTENZA DEI MATERIALI TEST
RESISTENZA DEI MATERIALI TEST 1. Nello studio della resistenza dei materiali, i corpi: a) sono tali per cui esiste sempre una proporzionalità diretta tra sollecitazione e deformazione b) sono considerati
DettagliEsperienza n. 7 Partitore di tensione in cc: dipendenza del
Un partitore o divisore di tensione è un trasduttore di grandezze elettriche. Il trasduttore trasforma una grandezza elettrica in ingresso in una elettrica in uscita. Per il partitore di tensione le grandezze
DettagliProva scritta di Fisica Generale I Corso di studio in Astronomia 22 giugno 2012
Prova scritta di Fisica Generale I Corso di studio in Astronomia 22 giugno 2012 Problema 1 Due carrelli A e B, di massa m A = 104 kg e m B = 128 kg, collegati da una molla di costante elastica k = 3100
Dettagli1. calcolare l accelerazione del sistema e stabilire se la ruota sale o scende [6 punti];
1 Esercizio Una ruota di raggio R = 15 cm e di massa M = 8 Kg può rotolare senza strisciare lungo un piano inclinato di un angolo θ 2 = 30 0, ed è collegato tramite un filo inestensibile ad un blocco di
Dettagliunità lineari ULCO ULCV 44O- 66O- 66V- 88O- 132O- 132V-
unità lineari ULCO ULCV 44O- 66O- 66V- 88O- 132O- 132V- unità lineari ULCO ULCV codice ordine 44O- 66O- 66V- 88O- 132O- 132Vpag. 4 6 8 10 12 14 16 Le unità lineari UMS sono costituite da un sistema modulare
DettagliPRESE DI FORZA TOTALI IDROSTATICHE
PRESE DI FORZA TOTALI IDROSTATICHE La Interpump Hydraulics ha di recente introdotto un intera gamma di prese di forza totali a trazione idrostatica come evoluzione tecnica dei modelli tradizionali già
DettagliPON Competenze per lo sviluppo 2007-2013 PROGRAMMA G1 FSE 2009-301 MECCANICA APPLICATA
PON Competenze per lo sviluppo 2007-2013 Alla c.a. del D.S. Prof.Giovanni Semeraro PROGRAMMA G1 FSE 2009-301 MECCANICA APPLICATA SUDDIVISIONE DELLA PROGRAMMAZIONE: PRIMO MODULO di 27 ORE (propedeutico
DettagliINTECNO. LINEAR Motion TRANSTECNO. UNITÀ LINEARI A CINGHIA SERIE MTJ e MRJ BY. member of. group
LINEAR Motion UNITÀ LINEARI A CINGHIA SERIE BY member of TRANSTECNO group 2012 INTECNO UNITÀ LINEARI A CINGHIA Indice Pagina Caratteristiche Come ordinare Dati tecnici Disegno costruttivo A1 A3 A4 A6
DettagliCentro di lavoro verticale IDRA MV 1050
Centro di lavoro verticale IDRA MV 1050 l modello IDRA MV 1050 è stato progettato in modo specifico per esaltare caratteristiche meccaniche, flessibilità e basso costo, per quei produttori il cui obiettivo
DettagliL EQUILIBRIO UNIVERSALE dalla meccanica celeste alla fisica nucleare
L EQUILIBRIO UNIVERSALE dalla meccanica celeste alla fisica nucleare Cap.4 giroscopio, magnetismo e forza di Lorentz teoria del giroscopio Abbiamo finora preso in considerazione le condizionidi equilibrio
DettagliUniversità degli Studi della Calabria. Ruote dentate
Trasmissione di moto rotatorio mediante ruote di frizione (ad assi paralleli od anche sghembi) Accoppiamento ruota/dentiera Coppia di ruote dentate fra loro ingrananti: la distanza fra i denti lungo la
DettagliLe macchine elettriche
Le macchine elettriche Cosa sono le macchine elettriche? Le macchine elettriche sono dispositivi atti a: convertire energia elettrica in energia meccanica; convertire energia meccanica in energia elettrica;
DettagliFRESATRICE A BANCO FISSO FMC 4 ASSI
1 FRESATRICE A BANCO FISSO FMC 4 ASSI (QUATTRO ASSI LINEARI ) CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE STRUTTURA DELLA MACCHINA La struttura, realizzata completamente in fusione di ghisa perlitica stabilizzata, garantisce
DettagliDiamo un'occhiata ad alcune delle caratteristiche fondamentali della E4: il Modello Elettrico DEFINITIVO!
Lo scorso Ottobre 2006, Team Magic ha pubblicato su internet alcune foto del progetto E4, un nuovo modello elettrico, che anche se sempre un progetto, ha catturato le attenzioni del mondo modellistico.
DettagliCONSERVAZIONE DELL ENERGIA MECCANICA
CONSERVAZIONE DELL ENERGIA MECCANICA L introduzione dell energia potenziale e dell energia cinetica ci permette di formulare un principio potente e universale applicabile alla soluzione dei problemi che
DettagliOscillazioni: il pendolo semplice
Oscillazioni: il pendolo semplice Consideriamo il pendolo semplice qui a fianco. La cordicella alla quale è appeso il corpo (puntiforme) di massa m si suppone inestensibile e di massa trascurabile. Per
DettagliCome valutare le caratteristiche aerobiche di ogni singolo atleta sul campo
Come valutare le caratteristiche aerobiche di ogni singolo atleta sul campo Prima di organizzare un programma di allenamento al fine di elevare il livello di prestazione, è necessario valutare le capacità
DettagliMADE IN JAPAN CUSCINETTI ORIENTABILI A RULLI
MADE IN JAPAN CUSCINETTI ORIENTABILI A RULLI CUSCINETTI ORIENTABILI A RULLI La più alta capacità di carico DEL MONDO I cuscinetti orientabili a rulli sono prodotti per resistere a lungo sotto carichi elevati.
DettagliMacchine elettriche. La macchina sincrona. Corso SSIS 2006-07. 07 prof. Riolo Salvatore
Macchine elettriche La macchina sincrona 07 prof. Struttura Essa comprende : a) albero meccanico collegato al motore primo b) circuito magnetico rotorico fissato all albero (poli induttori) i) c) avvolgimento
DettagliBasi di matematica per il corso di micro
Basi di matematica per il corso di micro Microeconomia (anno accademico 2006-2007) Lezione del 21 Marzo 2007 Marianna Belloc 1 Le funzioni 1.1 Definizione Una funzione è una regola che descrive una relazione
DettagliDinamica: Forze e Moto, Leggi di Newton
Dinamica: Forze e Moto, Leggi di Newton La Dinamica studia il moto dei corpi in relazione il moto con le sue cause: perché e come gli oggetti si muovono. La causa del moto è individuata nella presenza
DettagliGuide lineari a ricircolazione di sfere... pag. 2. Modello H-TA... pag. 20. Modello H-TB... pag. 22. Modello H-TR *... pag. 24
Guide lineari a ricircolazione di sfere... pag. 2 Modello H-TA... pag. 20 Modello H-TB... pag. 22 Modello H-TR *... pag. 24 Modello H-EA H-LEA... pag. 26 Modello H-EB H-LEB... pag. 28 Modello H-ER H-LER...
DettagliStrane anomalie di un motore omopolare Di Valerio Rizzi e Giorgio Giurini
Strane anomalie di un motore omopolare Di Valerio Rizzi e Giorgio Giurini Gli scriventi, in qualità di studiosi del generatore omopolare hanno deciso di costruire questo motore per cercare di capire le
DettagliVALORE DELLE MERCI SEQUESTRATE
La contraffazione in cifre: NUOVA METODOLOGIA PER LA STIMA DEL VALORE DELLE MERCI SEQUESTRATE Roma, Giugno 2013 Giugno 2013-1 Il valore economico dei sequestri In questo Focus si approfondiscono alcune
Dettagli