IPOTESI DI ACCORDO CONTRATTO INTEGRATIVO DI ISTITUTO a.s. 2015/2016

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1 Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca I.I.S.S. Carlo Alberto Dalla Chiesa Via Aldo Moro, Montefiascone (VT) CM: VTIS00900L - CF: Tel: 0761/ Fax: 0761/ vtis00900l@istruzione.it - vtis00900l@pec.istruzione.it website: IPOTESI DI ACCORDO CONTRATTO INTEGRATIVO DI ISTITUTO a.s. 2015/2016 Il giorno... alle ore nell ufficio di Presidenza viene sottoscritta la presente Ipotesi di accordo, finalizzata alla stipula del Contratto Collettivo Integrativo dell I.I.S.S. Carlo Alberto Dalla Chiesa. La presente Ipotesi sarà inviata ai Revisori dei conti, corredata dalla relazione tecnicofinanziaria del DSGA, per il previsto parere. L Ipotesi di accordo viene sottoscritta tra: PARTE PUBBLICA Il Dirigente, prof.ssa Maria Rita Salvi PARTE SINDACALE RSU FILOIA FRANCO MARSIANTONIO CHIARA DURANTI CARLA SINDACATI SCUOLA TERRITORIALI FLC/CGIL CISL/SCUOLA UIL/SCUOLA SNALS/CONFSAL... GILDA/UNAMS D.S./m.c.b. 1 di 11 Ipotesi contratto integrativo di Istituto 2015/2016

2 Indice: TITOLO I: DISPOSIZIONI GENERALI Art. 1: Campo di applicazione, durata e decorrenza Art. 2: Interpretazione autentica Art. 3: Trasparenza TITOLO II: SISTEMA DELLE RELAZIONI SINDACALI CAPO I: RELAZIONI SINDACALI Art. 4: Obiettivi e strumenti Art. 5: Rapporti tra RSU e D.S. Art. 6: Contrattazione integrativa Art. 7: Informazione preventiva Art. 8 : Informazione successiva CAPO II: DIRITTI SINDACALI Art. 9: Attività sindacali Art. 10: Assemblee in orario di lavoro Art. 11: Permessi sindacali TITOLO III: ORGANIZZAZIONE E ORARIO DI LAVORO Art. 12: Comportamento e contingente in caso di sciopero TITOLO IV: TRATTAMENTO ECONOMICO ACCESSORIO CAPO I: NORME GENERALI Art. 13: Risorse Art. 14: Attività finalizzate CAPO II: FINALIZZAZIONE DEL F.I.S. Art. 15: Finalizzazione delle risorse del FIS Art. 16: Criteri per la suddivisione del Fondo per l Istituzione scolastica Art. 17: Altri Fondi Art. 18.Stanziamenti Art. 19: Conferimento incarichi Art. 20: Quantificazione delle attività aggiuntive per il personale ATA Art. 21: Incarichi specifici Art. 22: Liquidazione compensi TITOLO V: ATTUAZIONE DELLA NORMATIVA IN MATERIA DI SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO Art. 23: Il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS) Art. 24: Il Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione (RSPP) Art. 25: Le figure sensibili Art. 26: Il Preposto TITOLO VI: NORME TRANISITORIE E FINALI Art. 27: Clausola di salvaguardia finanziaria Art. 28: Natura premiale della retribuzione accessoria D.S./m.c.b. 2 di 11 Ipotesi contratto integrativo di Istituto 2015/2016

3 TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI Art. 1 Campo di applicazione, decorrenza, durata 1. Il presente contratto si applica a tutto il personale docente, ed ATA della scuola, con contratto di lavoro a tempo determinato ed indeterminato. 2. Gli effetti del presente contratto decorrono dalla data di stipula ed hanno validità per l a.s. 2015/2016. Art. 2 Interpretazione autentica 1. Qualora insorgano controversie sull'interpretazione del presente contratto, le parti si incontreranno entro i dieci giorni successivi alla richiesta di cui al comma seguente, per definire consensualmente il significato della clausola controversa. 2. Al fine di iniziare la procedura di interpretazione autentica la parte interessata inoltrerà richiesta scritta all'altra parte, con l'indicazione della materia e degli elementi che rendono necessaria l'interpretazione; la procedura si dovrà concludere entro trenta giorni. 3. Nel caso in cui si raggiunga un accordo, questo sostituisce la clausola controversa sin dall'inizio della vigenza contrattuale. Art. 3 Trasparenza 1. L affissione all albo di tutti i prospetti analitici relativi al fondo dell istituzione scolastica e alle attività del POF, indicanti i nominativi, le attività, gli impegni orari, in quanto prevista da precise norme contrattuali in materia di rapporto di lavoro, non costituisce violazione della riservatezza. 2. Copia dei suddetti prospetti è consegnata alla RSU nell ambito del diritto all informazione successiva. 3. L affissione degli atti all albo dell istituto costituisce informativa. TITOLO II SISTEMA DELLE RELAZIONI SINDACALI CAPO I: RELAZIONI SINDACALI Art. 4 Obiettivi e strumenti 1. Il sistema delle relazioni sindacali di Istituto, nel rispetto dei reciproci ruoli, persegue l'obiettivo di contemperare l'interesse professionale dei lavoratori con l'esigenza di migliorare l'efficacia e l'efficienza del servizio. 2. Le relazioni sindacali sono improntate alla correttezza e alla trasparenza dei comportamenti delle parti negoziali. 3. Il sistema delle relazioni sindacali si articola nei seguenti modelli relazionali: a) Contrattazione integrativa b) Informazione preventiva c) Informazione successiva d) Interpretazione autentica, come da art In tutti i momenti delle relazioni sindacali, le parti possono usufruire dell'assistenza di esperti di loro fiducia, anche esterni alla scuola, previa comunicazione all'altra parte e senza oneri per la scuola. Art. 5 Rapporti tra RSU e D.S. 1. La RSU designa al suo interno il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza e comunica il nominativo al Dirigente; qualora si rendesse necessario il rappresentante potrà essere indicato anche all interno del restante personale in servizio; il rappresentante rimane in carica fino a diversa comunicazione della RSU. D.S./m.c.b. 3 di 11 Ipotesi contratto integrativo di Istituto 2015/2016

4 2. Entro quindici giorni dall'inizio di ogni anno scolastico, la RSU comunica al Dirigente le modalità di esercizio delle prerogative e delle libertà sindacali di cui è titolare. 3. Il Dirigente concorda con la RSU le modalità e il calendario per lo svolgimento dei diversi modelli di relazioni sindacali; in ogni caso la convocazione da parte del Dirigente va effettuata con almeno sei giorni di anticipo e la richiesta da parte della RSU va soddisfatta entro sei giorni, salvo elementi ostativi che rendano impossibile il rispetto dei termini indicati. 4. Per ogni incontro vanno preliminarmente definite le materie che ne sono oggetto. Art. 6 Contrattazione integrativa 1. La contrattazione collettiva integrativa d istituto si svolge sulle materie previste dalle norme contrattuali di livello superiore, purché compatibili con le vigenti norme legislative imperative. 2. La contrattazione collettiva integrativa di istituto non può prevedere impegni di spesa superiori ai fondi a disposizione dell istituzione scolastica. Le previsioni contrattuali discordanti non sono efficaci e danno luogo all applicazione della clausola di salvaguardia di cui all articolo 48, comma 3 del d.lgs. 165/ Costituiscono oggetto del presente contratto le seguenti materie, in accordo con le previsioni del vigente CCNL indicate accanto ad ogni voce: a. criteri e modalità di applicazione dei diritti sindacali, nonché determinazione dei contingenti di personale previsti dall accordo sull attuazione della legge 146/1990, modificata e integrata dalla legge 83/2000 (art. 6, co. 2, lett. j); b. attuazione della normativa in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro (art. 6, co. 2, lett. k); c. criteri per la ripartizione delle risorse del fondo d istituto e per l attribuzione dei compensi accessori, ai sensi dell art. 45, comma 1, del d.lgs. 165/2001, al personale docente, educativo ed ATA, compresi i compensi relativi ai progetti nazionali e comunitari (art. 6, co. 2, lett. l); d. compenso per il personale coinvolto nei progetti relativi alle aree a rischio, a forte processo immigratorio e contro l emarginazione scolastica (art. 9, co. 4); e. compenso per i docenti titolari di funzioni strumentali al POF (art. 33, co. 2); f. compenso per i docenti individuati dal dirigente quali suoi collaboratori (art. 34, co. 1); g. modalità di retribuzione delle prestazioni del personale ATA eccedenti l orario di servizio, purché debitamente autorizzate dal Dirigente (art. 51, co. 4); h. indennità e compensi relativi alle diverse esigenze didattiche, organizzative, di ricerca e di valutazione e alle aree di personale interno alla scuola (art. 88, cc. 1 e 2). Art. 7 Informazione preventiva 1. Sono oggetto di informazione preventiva le seguenti materie: a. proposte di formazione delle classi e di determinazione degli organici della scuola; b. piano delle risorse complessive per il salario accessorio, ivi comprese quelle di fonte non contrattuale; c. criteri di attuazione dei progetti nazionali, europei e territoriali; d. criteri per la fruizione dei permessi per l aggiornamento; e. utilizzazione dei servizi sociali; f. criteri di individuazione e modalità di utilizzazione del personale in progetti derivanti da specifiche disposizioni legislative, nonché da convenzioni, intese o accordi di programma stipulati dalla singola istituzione scolastica o dall'amministrazione scolastica periferica con altri enti e istituzioni; g. tutte le materie oggetto di contrattazione. 2. Sono inoltre oggetto di informazione le seguenti materie: a. modalità di utilizzazione del personale docente in rapporto al piano dell offerta formativa e al piano delle attività e modalità di utilizzazione del personale ATA in relazione al relativo piano delle attività formulato dal DSGA, sentito il personale medesimo; b. criteri riguardanti le assegnazioni del personale docente, educativo ed ATA alle sezioni staccate e ai plessi, ricadute sull'organizzazione del lavoro e del servizio derivanti dall'intensificazione delle prestazioni legate alla definizione dell unità didattica. Ritorni pomeridiani; c. criteri e modalità relativi alla organizzazione del lavoro e all articolazione dell orario del personale docente, educativo ed ATA, nonché i criteri per l individuazione del personale docente, educativo ed ATA da utilizzare nelle attività retribuite con il fondo di istituto. 3. Il Dirigente fornisce l informazione preventiva alla parte sindacale nel corso di appositi incontri, mettendo a disposizione anche l eventuale documentazione, o inviando una nota esplicativa ai documenti allegati. D.S./m.c.b. 4 di 11 Ipotesi contratto integrativo di Istituto 2015/2016

5 Art. 8 Informazione successiva 1. Sono materie di informazione successiva: a) nominativi del personale utilizzato nelle attività e progetti retribuiti con il fondo di istituto; b) verifica dell attuazione della contrattazione collettiva integrativa d istituto sull utilizzo delle risorse. CAPO II: DIRITTI SINDACALI Art. 9 Attività sindacali 1. La RSU e i rappresentanti delle OO.SS. firmatarie hanno a disposizione un proprio Albo sindacale, sul sito dell Istituto ( di cui sono responsabili. Ogni documento affisso all'albo deve riguardare materia contrattuale o del lavoro, (la richiesta di pubblicazione del documento sul sito deve essere inviata, debitamente firmata, all incaricato della gestione del sito, che ne garantisce la pubblicazione). La responsabilità legale di quanto pubblicato resta in capo a chi ha chiesto la pubblicazione del documento. 2. La RSU e i rappresentanti delle OO.SS. firmatarie hanno a disposizione per la propria attività sindacale il locale situato all ingresso (sala professori). 3. Il Dirigente trasmette alla RSU e ai rappresentanti delle OO.SS. firmatarie tutte le notizie di natura sindacale provenienti dall'esterno. Art. 10 Assemblee in orario di lavoro 1. La richiesta di assemblea da parte di uno o più soggetti sindacali (RSU e OO. SS. rappresentative) va inoltrata al Dirigente con almeno sei giorni di anticipo; ricevuta la richiesta, il Dirigente informa gli altri soggetti sindacali presenti nella scuola, che possono entro due giorni a loro volta richiedere l'assemblea per la stessa data ed ora. 2. Nella richiesta di assemblea vanno specificati l'ordine del giorno, la data, l'ora di inizio e di fine, l'eventuale presenza di persone esterne alla scuola. 3. L indizione dell assemblea viene comunicata al personale tramite mail (indirizzo lasciato in segreteria), e tramite affissione sul sito della scuola; l adesione va espressa con almeno tre giorni di anticipo, in modo da poter avvisare le famiglie in caso di interruzione delle lezioni. 4. Il personale che partecipa all'assemblea deve riprendere servizio alla scadenza prevista nella classe o nel settore di competenza. 5. Nell eventualità in cui la partecipazione del personale all assemblea comprometta l erogazione di servizi o diritti essenziali o determini causa di rischi per gli utenti,il Dirigente Scolastico, sentito il Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi, individua la persona da adibire ai servizi essenziali, di norma, 1 collaboratore scolastico per piano e 1 al centralino e 1 assistente amministrativo, da mantenere in servizio, al fine di garantire la vigilanza e il servizio di centralino telefonico. Il personale sarà individuato tenendo conto della disponibilità degli interessati e, se non sufficiente, della rotazione secondo l ordine alfabetico. Art. 11 Permessi sindacali 1. Spettano alla RSU permessi sindacali retribuiti in misura pari a 30 minuti per dipendente in servizio con rapporto di lavoro a tempo indeterminato; il calcolo viene effettuato, all inizio dell anno scolastico dal Dirigente, che lo comunica alla RSU medesima. 2. I permessi sono gestiti autonomamente dalla RSU, con obbligo di preventiva comunicazione (almeno due giorni prima) al Dirigente. 3. Spettano inoltre alla RSU permessi sindacali non retribuiti (otto giorni l anno) per partecipare a trattative sindacali o convegni e congressi di natura sindacale; la comunicazione per la fruizione del diritto va inoltrata, di norma, tre giorni prima dall organizzazione sindacale al Dirigente. D.S./m.c.b. 5 di 11 Ipotesi contratto integrativo di Istituto 2015/2016

6 TITOLO III ORGANIZZAZIONE E ORARIO DI LAVORO Art. 12 Comportamenti e contingenti in caso di sciopero 1. In caso di sciopero il Dirigente Scolastico informa con apposite comunicazioni: il personale dipendente richiedendo l eventuale volontaria preventiva manifestazione di volontà di partecipazione; i genitori degli alunni invitandoli espressamente a verificare il grado di funzionalità della scuola nella giornata dello sciopero, e in caso di gravi situazioni di carenza, a provvedere alla vigilanza sui figli minori. 2. Per le seguenti tipologie di servizi minimi essenziali dovrà in ogni caso essere garantita la copertura lavorativa attraverso i contingenti di seguito indicati: scrutini, valutazioni finali ed esami finali: n. 1 assistente amministrativo e n. 1 collaboratore scolastico; liquidazione degli stipendi del personale a tempo determinato, nel caso lo sciopero coincida con termini perentori il cui mancato rispetto comporti ritardi nella corresponsione degli emolumenti: DSGA, n. 1 assistente amministrativo, n. 1 collaboratore scolastico. 3. L unità di personale assistente amministrativo da includere nel contingente viene individuata in base all area di competenza come determinata nel Piano delle Attività del personale ATA; l unità di collaboratore scolastico, qualora non vi siano comunicazioni preventive volontarie di non adesione, viene individuata per sorteggio e in modo da assicurare la rotazione, tenendo conto dei contingenti di precedenti scioperi. E sempre possibile che la persona individuata si faccia sostituire da collega volontariamente disponibile. 4. Il personale contingentato conserva i diritti ai trattamenti economici previsti, ma dovrà essere considerato formalmente in sciopero e conteggiato nelle comunicazioni relative alle rilevazioni di adesioni. Al di fuori dei limiti predetti dovrà essere garantita l integrale partecipazione del personale alle iniziative di sciopero programmate. 5. Il Dirigente Scolastico, nel giorno dello sciopero, può convocare il personale che non aderisce allo sciopero sin dalla prime ora nel rispetto del numero di ore previste per il giorno per ogni singolo docente. 6. Il personale docente che non sciopera rimane a disposizione della scuola, secondo il proprio orario, anche in caso di assenza degli studenti. D.S./m.c.b. 6 di 11 Ipotesi contratto integrativo di Istituto 2015/2016

7 TITOLO IV TRATTAMENTO ECONOMICO ACCESSORIO CAPO I - NORME GENERALI Art. 13 Risorse 1. Le risorse disponibili per l attribuzione del salario accessorio sono costituite da: a. stanziamenti previsti per l attivazione delle funzioni strumentali all offerta formativa b. stanziamenti previsti per l attivazione degli incarichi specifici del personale ATA c. stanziamenti del Fondo dell'istituzione scolastica annualmente stabiliti dal MIUR d. eventuali residui del Fondo non utilizzati negli anni scolastici precedenti e. altre risorse provenienti dall'amministrazione e da altri Enti, pubblici o privati, destinate a retribuire il personale della istituzione scolastica, a seguito di accordi, convenzioni od altro 2. Il totale delle risorse finanziarie, attualmente conosciute e disponibili per il presente contratto, ammonta alla cifra indicata nell allegato finanziario, che è parte integrante del presente contratto. Art. 14 Attività finalizzate 1. I fondi finalizzati a specifiche attività possono essere impegnati solo per esse, a meno che non sia esplicitamente previsto che eventuali risparmi possano essere utilizzati per altri fini. 2. Per il presente anno scolastico i fondi da impegnare sono specificati nell allegato finanziario e sono costituiti dalle risorse degli istituti contrattuali finanziati dal MIUR e/o Enti nonché da fondi già assegnati o in corso di assegnazione in base a progetti finalizzati. La retribuzione del personale avverrà, di norma, come da CCNL, tenuto conto anche di eventuali oneri aggiuntivi da corrispondere al DSGA. CAPO II UTILIZZAZIONE DEL FIS Art. 15 Finalizzazione delle risorse del FIS 1. Coerentemente con le previsioni di legge, le risorse del FIS devono essere finalizzate a retribuire funzioni ed attività che incrementino la produttività e l efficienza dell istituzione scolastica, riconoscendo l impegno individuale e i risultati conseguiti. 2. I criteri per l individuazione delle attività da retribuire sono: rispondenti a specifici bisogni formativi con attività educative e didattiche inserite nel POF (criterio formativo) rispondenti a specifici bisogni organizzativi con attività individuate nel PIANO ANNUALE di realizzazione del POF (criterio organizzativo) Art. 16 Criteri per la suddivisione del Fondo dell istituzione scolastica 1. Le risorse del fondo dell istituzione scolastica, con esclusione di quelle di cui all art. 15, sono suddivise tra le componenti professionali presenti nell istituzione scolastica sulla base delle esigenze organizzative e didattiche che derivano dalle attività curricolari ed extracurricolari previste dal POF, nonché dal Piano annuale delle attività del personale docente, dal Piano annuale di attività del personale ATA. A tal fine sono assegnati per le attività del personale docente il 70% della quota e per le attività del personale ATA il 30%. D.S./m.c.b. 7 di 11 Ipotesi contratto integrativo di Istituto 2015/2016

8 2. Sono ammesse compensazione, in accordo, tra le parti. 3. Viene istituito un Fondo di riserva, nella proposta, di circa l 1,00% del totale, per far fronte a necessità non programmabili, in quanto imprevedibili. 4. Eventuali somme, impegnate ma non utilizzate, confluiscono nella dotazione contrattuale dell anno scolastico successivo. Art. 17 Altri fondi 1 L importo complessivo destinato alle attività necessarie all implementazione dell Offerta Formativa, è determinato, oltre che dalle risorse di cui all art. 15, anche da altri introiti e risorse derivanti da Convenzioni/Accordi(T.F.A.),progetti specifici ( progettualità promossa dal U.S.R.,MIUR,PON, Erasmus+) fondi derivanti da attività finalizzate ( Book in Progress, ecc ). 2 Alla determinazione del fondo complessivo per il riconoscimento economico alle attività/funzioni individuate nel presente contratto, possono anche essere destinati fondi derivanti dalla programmazione finanziaria ordinaria ( Funzionamento, contributi volontari, altri contributi). 3 Eventuali documenti, relativi ad una programmazione preventiva che, nel consuntivo, possono subire modifiche, comporterà una riduzione lineare su tutte le attività, in misura percentuale. Al contrario,l assegnazione di risorse FIS superiore alle previsione attualmente comunicata dal MIUR andrà a coprire i costi delle attività liberando le risorse del bilancio. 4 Per quanto attiene ai fondi derivanti dall approvazione dei specifici progetti nazionali ed internazionali, le risorse destinate al personale interno saranno suddivise come da progettazione approvata. Nel caso di risorse complessive, la suddivisione verrà effettuata su tutto il personale coinvolto, in ragione delle attività/responsabilità effettivamente attribuite. Il personale da impiegare in questi progetti è individuato secondo le modalità già comunicate nell informativa preventiva. 5 Per quanto attiene ai fondi T.F.A. derivanti da collaborazioni con le Università del Territorio, gli stessi incrementeranno il fondo comune che l Istituto destina a tutte le attività di tutoraggio ( tutor T.F.A;tutor docenti in anno di prova, tutor attività di Alternanza Scuola Lavoro ecc. 6 Eventuali fondi Fis aggiuntivi saranno, nel rispetto delle ripartizioni stabilite in sede contrattuale ( 70% docenti -30% Ata), prioritariamente indirizzate ad implementare i compensi dei Coordinatori di Classe. Art. 18 Stanziamenti 1. Al fine di perseguire le finalità di cui all articolo 16, sulla base della delibera del Consiglio d istituto, e del Collegio dei dicenti, di cui all art. 88 del CCNL e del Piano Annuale, il fondo d istituto destinato al personale docente è ripartito, come segue, tra le aree di attività di seguito specificate: PERSONALE DOCENTE: a. supporto alle attività organizzative (collaboratori del dirigente, figure di presidio ai plessi, commissione orario, comm. formazione classi, responsabile qualità ecc.): come da allegato finanziario; b. supporto alla didattica (coordinatori di classe, coordinatori di dipartimento, responsabili dei laboratori, responsabili di ricerca e sviluppo, gruppi di lavoro e di progetto ecc.): come da allegato finanziario; c. supporto all organizzazione della didattica (responsabile orientamento, responsabile integrazione disabili, responsabile integrazione alunni stranieri, supporto psico-pedagogico, responsabile viaggi d istruzione, ecc.): come da allegato finanziario d. attività d insegnamento (corsi di recupero, sportelli didattici, alfabetizzazione alunni stranieri, flessibilità oraria ecc): come da allegato finanziario. PERSONALE ATA: a. coordinamento settori; b. compiti di supporto in relazione a specifici bisogni degli studenti; c. ricorso alla flessibilità oraria per sostituzione colleghi assenti; d. intensificazione del carico orario; e. attribuzione di compiti particolari, di supporto all ufficio amministrativo. 2. Allo stesso fine di cui al comma 1 vengono definite le aree di attività riferite al personale ATA, a ciascuna delle quali vengono assegnate le risorse specificate nell allegato finanziario D.S./m.c.b. 8 di 11 Ipotesi contratto integrativo di Istituto 2015/2016

9 Art. 19 Conferimento degli incarichi 1. Il Dirigente conferisce individualmente e in forma scritta gli incarichi relativi allo svolgimento di attività aggiuntive retribuite con il salario accessorio. 2. Nell atto di conferimento dell incarico sono indicati, oltre ai compiti e agli obiettivi assegnati, anche il compenso spettante e i termini del pagamento. 3. La liquidazione dei compensi sarà successiva alla verifica dell effettivo svolgimento dei compiti assegnati e alla valutazione dei risultati conseguiti. Art. 20 Quantificazione delle attività aggiuntive per il personale ATA 1. Le attività aggiuntive, svolte nell ambito dell orario d obbligo nella forma di intensificazione della prestazione, sono riportate ad unità orarie ai fini della liquidazione dei compensi. 2. Le sole prestazioni del personale ATA rese in aggiunta all orario d obbligo, in alternativa al ricorso al FIS, possono essere remunerate con recuperi compensativi. Art. 21 Incarichi specifici 1. Su proposta del DSGA, il Dirigente stabilisce il numero e la natura degli incarichi specifici di cui all art. 47, comma 1, lettera b) del CCNL da attivare nella istituzione scolastica. 2. Le risorse disponibili per compensare gli incarichi specifici sono destinate per l 80% a corrispondere un compenso base, come fissato nell allegato finanziario, e il rimanente 20% è destinato a riconoscere la particolare complessità di singoli incarichi, con decisione assunta dal Dirigente, su proposta del DSGA. Art. 22 Liquidazione compensi 1. Al personale sono dovuti i compensi per le attività secondo quanto riportato nei prospetti allegati. 2. Le risorse finanziarie da destinare alle singole attività sono descritte in dettaglio nel prospetto allegato. 3. La liquidazione dei compensi è vincolata alla rendicontazione delle attività svolte, secondo modalità che sono rese note nel conferimento dell incarico. 4. La partecipazione ad ogni Commissione viene retribuita in base ai verbali sotto la diretta responsabilità del Coordinatore della Commissione che presenterà relazione del lavoro svolto e riepilogo delle ore effettivamente svolte da ogni singolo membro, nei limiti del monte ore assegnato. 5. Le ore non effettuate non sono retribuite; le ore eccezionalmente effettuate in eccesso, rispetto all incarico ricevuto, possono essere retribuite solo se compensano ore in difetto nell ambito dello stesso progetto. 6. I compensi forfetari previsti dal presente contratto sono ridotti in proporzione all eventuale assenza del personale incaricato. Qualora l assenza pregiudichi l espletamento dell incarico, lo stesso potrà essere revocato. La revoca sarà disposta su segnalazione del coordinatore/referente o responsabile di area (per i docenti) e in caso di personale ATA, su segnalazione del DSGA. 7. Le ore effettuate per lo svolgimento di attività non previste non sono retribuite. D.S./m.c.b. 9 di 11 Ipotesi contratto integrativo di Istituto 2015/2016

10 TITOLO V ATTUAZIONE DELLA NORMATIVA IN MATERIA DI SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Art. 23 Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS) 1. Il RLS è designato dalla RSU al suo interno o tra il personale dell istituto che sia disponibile e possieda le necessarie competenze. 2. Al RLS è garantito il diritto all informazione per quanto riguarda tutti gli atti che afferiscono al Sistema di prevenzione e di protezione dell istituto. 3. Al RLS viene assicurato il diritto alla formazione attraverso l opportunità di frequentare un corso di aggiornamento specifico. 4. Il RLS può verificare le condizioni di sicurezza degli ambienti di lavoro e presentare osservazioni e proposte in merito. 5. Il RLS gode dei diritti sindacali e della facoltà di usufruire dei permessi retribuiti, secondo quanto stabilito nel CCNL all art. 73 e dalle norme successive, ai quali si rimanda. Art. 24 Il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) 1. Il RSPP è designato dal Dirigente sulla base di quanto previsto dal d.lgs. 81/ Il RSPP svolge ordinariamente i seguenti compiti: - coordina tutte le attività di prevenzione e protezione; - vigila sul rispetto delle norme definite nel Piano di rilevazione dei rischi; - tiene i contatti con gli EE.LL. per tutte le esigenze connesse alla sicurezza; - coordina l attività delle figure sensibili di plesso; - coadiuva il programma delle esercitazioni di evacuazione dei plessi. Art. 25 Le figure sensibili 1. Per ogni sede scolastica sono individuate le seguenti figure: - addetto al primo soccorso - addetto al primo intervento sulla fiamma - addetto alla evacuazione 2. Le suddette figure sono individuate tra il personale fornito delle competenze necessarie e saranno appositamente formate attraverso specifico corso 3. Alle figure sensibili sopra indicate competono tutte le funzioni previste dalle norme di sicurezza. 4. Alle figure sensibili viene destinato un budget complessivo stabilito nell allegato finanziario gravante sui fondi appositamente assegnati dal MIUR [o, in mancanza o in carenza di questi, al Fondo dell istituzione scolastica] 5. Gli obblighi relativi a queste figure sono definiti dal D.Lgs 81/08 e successive modifiche ed integrazioni. Art. 26 Il Preposto 1. E individuato un Preposto con compiti di coordinamento e supervisione in materia di attuazione della normativa relativa alla Sicurezza sui luoghi di lavoro. 2. Il Preposto agisce sulla base di una DIRETTIVA in materia di sicurezza emanata annualmente dal Dirigente Scolastico. 3. Al Preposto, al quale saranno fornite adeguate competenze attraverso specifici corsi di formazione, spetta un compenso annuo, per il quale si attingerà al Fondo di Istituto. D.S./m.c.b. 10 di 11 Ipotesi contratto integrativo di Istituto 2015/2016

11 TITOLO VI NORME TRANISTORIE E FINALI Art. 27 Clausola di salvaguardia finanziaria 1. Nel caso in cui si verifichino le condizioni di cui all art. 48, comma 3, del D.lgs. 165/2001, il Dirigente può sospendere, parzialmente o totalmente, l esecuzione delle clausole del presente contratto dalle quali derivino oneri di spesa. 2. I compensi saranno liquidati a fronte degli specifici finanziamenti pervenuti. 3. Nel caso in cui l accertamento dell incapienza del FIS intervenga quando le attività previste sono state già svolte, il dirigente dispone, previa informazione alla parte sindacale, la riduzione dei compensi complessivamente spettanti a ciascun dipendente nella misura percentuale necessaria a garantire il ripristino della compatibilità finanziaria. Art. 28 Natura premiale della retribuzione accessoria 1. I progetti per i quali è previsto un compenso a carico del FIS devono rendere espliciti preventivamente gli obiettivi attesi, la misura del loro raggiungimento e gli indicatori quantitativi da utilizzare per la verifica. 2. La liquidazione dei relativi compensi avviene a consuntivo e previa verifica della corrispondenza sostanziale fra i risultati attesi e quelli effettivamente conseguiti. D.S./m.c.b. 11 di 11 Ipotesi contratto integrativo di Istituto 2015/2016

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