Quando l acqua è troppa: reti idrografiche ed acque meteoriche. ASPETTI ECONOMICI/REGOLATORI
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1 Quando l acqua è troppa: reti idrografiche ed acque meteoriche. ASPETTI ECONOMICI/REGOLATORI Dott. Ing. Luciano Franchini Bressanone, 15 maggio 2019
2 Acque meteoriche e servizio idrico integrato: aspetti economici e regolatori Indice - Inquadramento generale - Normativa vigente; - Regolazione ARERA; - Situazione nazionale (indagine ANEA 2015) - Criticità evidenziate - Conclusioni 2
3 Rete fognaria «mista» 3
4 Rete fognaria «separata» 4
5 Inquadramento normativo: D. Lgs. 152/06 Art. 74 (Definizioni) g) acque reflue domestiche: acque reflue provenienti da insediamenti di tipo residenziale e da servizi e derivanti prevalentemente dal metabolismo umano e da attività domestiche; h) acque reflue industriali: qualsiasi tipo di acque reflue scaricate da edifici od impianti in cui si svolgono attività commerciali o di produzione di beni, diverse dalle acque reflue domestiche e dalle acque meteoriche di dilavamento; i) acque reflue urbane: acque reflue domestiche o il miscuglio di acque reflue domestiche, di acque reflue industriali ovvero meteoriche di dilavamento convogliate in reti fognarie, anche separate, e provenienti da agglomerato; dd) rete fognaria: un sistema di condotte per la raccolta e il convogliamento delle acque reflue urbane; ee) fognatura separata: la rete fognaria costituita da due canalizzazioni, la prima delle quali adibita alla raccolta ed al convogliamento delle sole acque meteoriche di dilavamento, e dotata o meno di dispositivi per la raccolta e la separazione delle acque di prima pioggia, e la seconda adibita alla raccolta ed al convogliamento delle acque reflue urbane unitamente alle eventuali acque di prima pioggia; Sezione III (Gestione delle risorse idriche) Art. 141 (Ambito di applicazione) 2. Il servizio idrico integrato è costituito dall'insieme dei servizi pubblici di captazione, adduzione e distribuzione di acqua ad usi civili di fognatura e di depurazione delle acque reflue, e deve essere gestito secondo principi di efficienza, efficacia ed economicità, nel rispetto delle norme nazionali e comunitarie. Le presenti disposizioni si applicano anche agli usi industriali delle acque gestite nell'ambito del servizio idrico integrato. 5
6 Inquadramento normativo: ARERA (1/2) L impostazione originaria, formulata sulla base delle pronunce giurisprudenziali susseguitesi sull argomento, non comprende la gestione delle acque meteoriche tra le attività proprie del servizio idrico integrato. Peraltro, AEEGSI ha via via «ammorbidito» tale impostazione, formalmente molto rigida, fornita dalla CONVIRI nel 2008, stabilendo che: - l attività di «raccolta e allontanamento delle acque meteoriche e di drenaggio urbano mediante la gestione e manutenzione di infrastrutture dedicate (fognature bianche), incluso la pulizia e la manutenzione delle caditoie stradali», ai fini della determinazione dei corrispettivi, possa essere classificata: - DELIBERA 585/ All interno delle «Altre attività idriche», assieme alle attività attinenti ai servizi idrici diverse da quelle comprese nel SII (e, quindi, non comprese in tariffa); - DELIBERA 643/2013, 664/2015, 918/ All interno del SII se ivi già incluse alla data di pubblicazione dei provvedimenti (e, quindi, coperte da tariffa); - Tra le «attività non idriche che utilizzano anche infrastrutture del servizio idrico integrato» laddove non già incluse nel SII alla data di pubblicazione dei provvedimenti; 6
7 Inquadramento normativo: ARERA (2/2) Ulteriore passo avanti: RQTI (DELIBERA 917/2017) ARERA introduce un macro indicatore relativo all adeguatezza del sistema fognario nella regolazione della qualità tecnica, con l obiettivo di minimizzare l impatto ambientale derivante dal convogliamento delle acque reflue. L indicatore M4 tiene conto di: - La frequenza degli allagamenti e/o sversamenti da fognatura (M4a) - L adeguatezza normativa degli scaricatori di piena (M4b) - Il controllo degli scaricatori di piena (M4c) Questa impostazione conferma, quindi, la possibilità di annoverare nel servizio idrico integrato anche le porzioni di rete fognaria adibite alla raccolta delle acque meteoriche a servizio delle reti miste, al momento in cui si preveda di intervenire su di esse per migliorare la funzionalità della rete fognaria mista così da ridurne nel tempo i malfunzionamenti e raggiungendo, così, gli obiettivi di qualità tecnica. Corrispettivi del settore rifiuti. Da segnalare, infine, che ARERA, nel proprio DCO 713/2018 «regolazione corrispettivi del servizio integrato di gestione dei rifiuti urbani ed assimilati e dei singoli servizi che costituiscono attività di gestione», inserisce la «Pulizia e manutenzione delle caditoie stradali» tra le attività integrative richieste dall ente locale (quando non effettuate dal gestore del SII), e le classifica come «altre attività riferibili al settore dei rifiuti urbani non riconducibili al servizio base, di norma effettuate dal gestore del servizio su richiesta e non esplicitamente incluse tra quelle cui si applica il metodo tariffario, e remunerate a parte dall utente che ne fa richiesta oppure dall Ente locale. 7
8 La situazione in Italia Indagine ANEA, anno 2015 Struttura dell indagine Anagrafica/informazioni generali Rete mista Pulizia e manutenzione di pozzetti e caditoie Fognatura bianca gestione finanziamento Criticità Campione 19 Enti di Governo di ambito; Comuni; 57 gestori; km di fognatura; popolazione servita di (circa il 45% della popolazione) 8
9 Rete mista 9
10 Pulizia e manutenzione di pozzetti e caditoie 10
11 Fognatura bianca 11
12 Criticità Forte disomogeneità a livello nazionale relativamente alla gestione delle reti di raccolta delle acque meteoriche; mancanza di chiarezza riguardo: attribuzione di competenze e responsabilità, derivante dall assenza di una normativa specifica sul tema; Posizione rispetto al SII relativamente agli aspetti tariffari; Interventi in caso di criticità (ad esempio: in quale misura il SII deve farsi carico delle problematiche inerenti le fognature miste); Mancanza di coordinamento con gli aspetti legati all urbanistica ed alla prevenzione (invarianza idraulica); Criticità sia tecniche che finanziarie, soprattutto nel caso di gestione da parte dei Comuni, che comportano carenze strutturali e di manutenzione; Malfunzionamenti con conseguenti fenomeni di allagamento, di solito a seguito di eventi meteorici di particolare intensità, che possono essere ricondotti alla mancata pulizia periodica dei singoli manufatti, o al dimensionamento inadeguato delle tubazioni; La regolazione della qualità tecnica con l attuale indicatore M4 potrebbe essere fuorviante se preventivamente non saranno risolte le questioni inerenti le competenze rispetto al SII. 12
13 Esempi estero Inghilterra e Galles le aziende che forniscono servizi idrici sono responsabili per la gestione (rimozione e trattamento) delle acque meteoriche convogliate nelle fognature pubbliche di proprietà delle stesse; per il recupero dei costi viene effettuata distinzione tra utenti domestici e utenti non domestici; ulteriori soggetti coinvolti nella gestione delle acque meteoriche: Highways Authorities Highway Agency pulizia delle caditoie viene effettuata generalmente dalle autorità locali (ad es. City Council) USA gestione delle acque meteoriche attraverso programmi regionali; presenza sia di gestione mista che separata; il sistema nazionale di eliminazione degli scarichi inquinanti regola gli scarichi delle acque meteoriche (da sistemi municipali separati, cantieri, attività industriali); presenza di diverse metodologie per finanziare i programmi sulle acque meteoriche e metodi per il calcolo delle tariffe. 13
14 Conclusioni 1/2 Il servizio di raccolta delle acque meteoriche è, dal punto di vista ingegneristico, un servizio AFFINE al servizio idrico integrato; Quadro normativo non assestato, che potrebbe avere modificazioni a seguito dei prossimi pronunciamenti giurisprudenziali; Situazione gestionale molto differenziata che richiede un intervento regolatorio, a carattere nazionale, che individui con chiarezza il soggetto pubblico titolare della programmazione e dell affidamento della gestione, ed individui le risorse economiche utilizzabili per la copertura dei costi di esercizio ed investimento; 14
15 Conclusioni 2/2 Scenari possibili: a) mantenere la responsabilità sulla singola amministrazione comunale, con oneri coperti dalla fiscalità generale (corrispondente all attuale configurazione più frequentemente rilevata, fonte, peraltro, dei descritti disservizi); b) trasferire la competenza e la responsabilità all EGA, con oneri coperti dalla fiscalità generale: in questo modo l EGA affida nelle forme previste dalla legge il servizio di gestione delle reti per acque meteoriche (compresa la pulizia delle caditoie stradali), ed i comuni versano le quote necessarie alla copertura dei costi del servizio; c) trasferire la competenza e la responsabilità all EGA, ma con oneri coperti da apposita quota dedicata inserita nella bolletta dell acqua e riscossa dal gestore (modello più evoluto ed efficiente; genera, però, una nuova tassa sulla pioggia ); d) Altri scenari che coinvolgano altri enti territoriali competenti (Distretti Idrografici, Consorzi bonifica, Province, Regioni, altri enti), e che assicurino, nel contempo, anche l integrazione con gli aspetti urbanistici ed ambientali di area vasta. Tutti gli scenari richiedono l intervento del Legislatore nazionale (e poi di ARERA) 15
16 Grazie per l attenzione 16
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