Adele Finco UNIVPM. Università Politecnica delle Marche. Dip. 3 A Facoltà di Agraria. Università Politecnica delle Marche

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1 AGRICOLTURA ed ENERGIA: come orientare l energia verde Università Politecnica delle Marche UNIVPM Adele Finco Università Politecnica delle Marche Dip. 3 A Facoltà di Agraria a.finco@univpm.it Lecce, 29 giugno 2012

2 OUTLINE DELLA PRESENTAZIONE Contesto globale Situazione europea Contesto politico e Quadro normativo Biocarburanti e Biogas: quali prospettive

3 Evoluzione della domanda GLOBALE di Energia: I mercati emergenti (2011)

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5 Evoluzione e proiezioni nella domanda globale di carburanti

6 OFFERTA ENERGETICA GLOBALE Offerta di energia globale (12,026 Mtoe) Oil 34.0% Gas 20.9% Non renew. waste 0.2% Renewables 12.4% Hydro 2.2% Solid biomass 9.1% Coal 26.4% Nuclear 5.9% Other* 0.6% Liquid biomass 0.3% Gas from biomass 0.2% * Other includes geothermal, solar, wind, tide Source: IEA, % annual growth since 1990

7 DOMANDA ENERGETICA EU-27 Consumi energetici per settore industria 26% 1% 27% trasporti agricoltura terziario 12% 2% 32% domestico altri settori Fonte:

8 DOMANDA E OFFERTA ENERGETICA EU-27 Produzione energia di primaria UE-27 Lignite 12% Petrolio 13% Energia nucleare 28% La produzione di energie rinnovabili, registra un considerevole aumento (+8,3%) rispetto all anno precedente Carbone fossile 10% Rinnovabili 18% Gas naturale 19% Fonte: Eurostat, 2010 Consumo Interno lordo UE-27 Il petrolio continua a mantenere il primato sul consumo totale delle energie Gas naturale 25% Energia nucleare 13% Rinnovabili 9% Fonte: Eurostat, 2010 Carbone 11% Petrolio 36% Lignite 6%

9 ITALIA:FONTI ENERGETICHE RINNOVABILI Consumo interno lordo (CIL) italiano è di circa il 10% (2011) Produzione di Energia rinnovabile espressa in % per tipologia Solare 1% Geotermica Eolica 8% 6% Rifiuti 10% Idrica 49% energia da biomassa 26% Legno 21% Biogas 2% Biocarburanti 3% Idrica Eolica Solare Geotermica Rifiuti Legno Biocarburanti Biogas Fonte: ENEA, 2010 Dal 2005 al 2008 l incremento percentualmente più significativo provenga dal solare (453,6%), seguito dai biocarburanti (229,7%) e infine dall eolico (107,6%).

10 PERCHE RICORRERE A FONTI RINNOVABILI DA BIOMASSA? Sicurezza degli approvvigionamenti Indipendenza energetica Individuare nuove fonti di reddito and Diversificare il reddito degli agricoltori/ contrarre i costi di produzione Riduzione delle emissioni di GHG

11 PRODUZIONI DI BIOCOMBUSTIBILI La produzione mondiale di biocarburanti risulta di circa 90 miliardi di litri (4/5 etanolo) Distribuzione geografica delle produzioni dei biocombustibili Fonte:

12 a Produzioni e Consumi di Biodiesel Produzione kton Consumi kton Fonte: Novaol Dii International Produzione kton Consumi 700 kton Produzione kton Consumi Kton

13 PROIEZIONI DELL OFFERTA DI BIOMASSA NEL UE 27

14 QUANTA BIONERGIA PUÒ PRODURRE L EUROPA (EU25) SENZA INTACCARE L AMBIENTE? (MTOE) Source: EEA, 2010

15 PRODUZIONI DI COLTURE ENERGETICHE IN EU 27 (2010)

16 QUADRO NORMATIVO

17 PRINCIPALI POLITICHE EUROPEE Direttiva 2001/77/CE Incentivare la produzione e l uso di energia elettrica da fonti rinnovabili con l obiettivo del 12% di energia da fonti rinnovabili rispetto al consumo europeo entro il 2010, e del 22% di elettricità prodotta da fonti energetiche rinnovabili sul totale Direttiva 2003/30/CE Incentivare l utilizzo dei biocarburanti nel settore dei trasporti fino al 5,75% entro il 31 dicembre 2010 Pacchetto Clima-Energia del 2008 (20/20/20) Quota di fonti rinnovabili sul consumo finale lordo di energia in Europa: 20% entro 2020 (17% per l Italia). Direttiva 2009/28/CE (RED) Direttiva 29/2009 sullo scambio di quote di emissione di gas ad effetto serra (EU-ETS) Direttiva 30/2009 qualità dei carburanti Direttiva 31/2009 relativa allo stoccaggio di biossido di carbonio

18 OBIETTIVI PER I BIOCARBURANTI Quota di energia da fonti rinnovabili nel settori dei trasporti (BIOCARBURANTI) 10% entro Obbligatoria per tutti gli Stati Membri Quota di immissione del 4,5% al 2012 Quota di miscelazione: max 7%. Introduce criteri di sostenibilità per i bioliquidi e i biocarburanti per il calcolo del raggiungimento degli obiettivi

19 QUADRO NORMATIVO NAZIONALE Decreto Lgs n.28 del 3 Marzo 2011 Attuazione della direttiva 2009/28/CE Incentivazione dell energia rinnovabile da biomassa Decreti attuativi Dlgs 28/2011 sulle modalità di incentivazione della produzione di energia da fonti rinnovabili( in corso di elaborazione) Decreto 23 gennaio 2012 sistema di certificazione nazionale dei biocarburanti Decreto 13 dicembre modificato dal decreto 15 marzo 2012 decreto sulle biomasse

20 Decreto Legislativo n.28 del 3 Marzo 2011 Incentivi per la produzione di energia elettrica da biomassa validi fino al 31/12/2012 Impianti di potenza elettrica superiore ad 1 MW Certificati Verdi Intese di filiera o contratti quadro ai sensi dell art. 9 e 10 del Decreto Legislativo 102/2005, oppure da filiere corte: 1.8 Rifiuti biodegradabili e biomasse generiche non da filiera: 1.3 Impianti di potenza elettrica inferiore ad 1 MW Tariffa Omnicomprensiva Biogas e olio di provenienza Europea 0,28 /kwh (fino al 31/12/2012) Gas di discarica, gas residuati dai processi di depurazione e olio di provenienza extra-europea 0,18 /kwh

21 Decreto biomasse scade il 13 luglio 2012 Il decreto 13 dicembre 2011 (e le successive modifiche apportate dal decreto 15 marzo 2012) del Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) - dotazione di 100 milioni di euro - programmi di investimento per gli interventi di attivazione, rafforzamento sostegno di filiere delle biomasse. POI Energie rinnovabili e risparmio energetico FESR mira a integrare gli obiettivi energetici di salvaguardia dell ambiente e sviluppo del territorio attraverso il riutilizzo e la valorizzazione delle biomasse.

22 Cosa finanzia? È possibile finanziare programmi di investimento che abbiano per oggetto la produzione di: Energia: cogenerazione (energia elettrica e termica per riscaldamento) e trigenerazione (energia elettrica e termica per riscaldamento e raffrescamento), alimentati da biomasse legnose, biocombustibili liquidi, biogas o dalla frazione organica dei rifiuti solidi urbani (da raccolta differenziata) con potenza superiore potenza superiore a 0,65 e inferiore a 4 MWe impianti di energia termica associati ad una rete di teleriscaldamento/teleraffrescamento, alimentati da biomasse legnose, biocombustibili liquidi o biogas con potenza superiore a 3 e inferiore a 20 MWt. Biocarburanti: produzione di biocarburanti (biodiesel e bioetanolo) e di biometano con potenza superiore a MWh/anno ( GJ/anno).

23 Come orientare le scelte dell azienda agricola: alcune riflessioni economiche Biogas : rifiuti e sottoprodotti agricoli Biodiesel: attivazione della filiera per la produzione di oleaginose contratti interprofessionali con l industria

24 Impianto di biogas Valutazione per impianti di piccole medie dimensioni < 1MW

25 Filiera biogas BIOMASSA REFLUI ZOOTECNICI FERMENTAZIONE Separazione solido/liquido digestato DIGESTATO

26 Valutazione degli impianti a biomassa Sono stati considerati due impianti di biogas per la produzione di energia elettrica: DUE IPOTESI Impianto A: di piccole dimensioni Potenza 249 kw Produzione: kwh di energia elettrica annua (circa 666 famiglie) Azienda zootecnica di 150 ettari con 340 capi bovini Materia prima prevalente: reflui zootecnici Impianto B: di medie-piccole dimensioni Potenza 999 kw Produzione: kwh energia elettrica annua (circa famiglie) Società Consortile di ortofrutta Materia prima prevalente: colture energetiche + scarti agroalimentari (ortofrutticoli)

27 Criterio economico: VAN VAN ( ) , , , , , , ,00 0, , , , Impianto B Impianto A Anni Il VAN è positivo per entrambi gli investimenti. Gli investimenti generano flussi di cassa positivi. L Impianto B presenta indici migliori e maggiori garanzie dell investimento. Tempo di ritorno = 6 anni nell Impianto A Tempo di ritorno = 4 anni nell Impianto B

28 IMPIANTO IMPIANTO A A (249 kw) (250 kw) IMPIANTO IMPIANTO B B (999 (999 kw) kw) Tipologia biomasse (%): Tipologia biomasse 4 2 reflui zootecnici 56 8 VAN colture energetiche scarti agro-alimentari 12 8 Emissioni VAN ( /kw) di CO Forma Emissioni di conduzione di CO 2 (gco 2 eq/mj) 13, ,564 Localizzazione Forma di conduzione Giovane agricoltore 4 Distretto agroenergetico 2 Localizzazione Alto-collinare Collinare

29 Il biodiesel in Italia: alcune valutazioni con la collaborazione di Novaol Dii

30 Analisi economica biodiesel Valutazione della sostenibilità del settore del biodiesel nell arco temporale tramite break-eveneven analysis. I produttori hanno realizzato margini di profitto dal 2004 al 2008, favorendo un 1400 maggiore investimento nel settore nel corso di tali anni, anche grazie alle misure adottate a livello italiano Area di utile Tra il e il 2010 gli impianti hanno 2007 registrato profitti negativi. Ciò è riconducibile sia ai cambiamenti dovuti 2006 a livello normativo, sia all aumento dei prezzi delle materie 800 prime Prezzo del biodiese el /t 600 La mancata redditività degli impianti è riconducibile alla riduzione del contingente di biodiesel 400agevolato, come previsto dalla Finanziaria del 2010, che rischia di causare un vero e proprio tracollo degli investimenti produttivi Area di perdita A queste condizioni, l industria italiana non potrà più assicurare il rispetto degli obblighi di immissione in consumo e si dovrà ricorrere in misura sempre maggiore all import di biodiesel dall estero Prezzo olio di colza /t

31 Opportunità con Direttiva RED Consolidamento mercato e sviluppo nuove tecnologie e prodotti Moralizzazione e controllo mercato biocarburanti Sviluppo industriale e occupazionale

32 Moralizzazione e controllo mercato biodiesel Decreto Riconoscimento maggiore sostenibilità a biocarburanti da rifiuti e residui e da nuove tecnologie Problema SCHEMA NAZIONALE: è adatto per tracciare i sottoprodotti e i rifiuti ma ha senso continuare a premiare l importazione extraeuropea di residui e rifiuti? Risultato Importazione di prodotti da rifiuti extra EU. Tracciati nel modo corretto? Frodi? Distorsione mercato Fonte: Novaol Dii International

33 Riflessioni conclusive: biogas Il biogas e la sua possibile trasformazione in BIOMETANO (combustibile) sono un opportunità economica certa. La valorizzazione dei rifiuti e degli scarti agricoli (sottoprodotti) è un vantaggio netto rispetto ad altre forme di energia. Sempre che naturalmente restino stabili le condizioni di incentivazione previste dalla politica energetica nazionale.

34 Riflessioni conclusive: biodiesel Il biodiesel è una produzione industriale che prevede l attivazione di una filiera produttiva e di una organizzazione interprofessione che stipuli contratti certi e convenienti con gli agricoltori nella ambito della produzione delle oleaginose. Questo avviene in tutti i Paesi europei produttori di Biodiesel. In primis la Francia. Seconda cosa riuscire a calmierare la importazione dei contingenti di olio di palma e di soia dall estero. Riuscire a stimolare la produzione di biocarburante da parte delle singole aziende agricole per l abbattimento del costo carburante nel parco macchine e nelle strutture aziendali (serre, impianti irrigui ecc.). Valorizzare il riutilizzo di oli esausti parallelamente alla produzione di biomassa.