1. INDIVIDUAZIONE DELLE ATTIVITA' SOGGETTE AI CONTROLLI DI PREVENZIONE INCENDI
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3 1. INDIVIDUAZIONE DELLE ATTIVITA' SOGGETTE AI CONTROLLI DI PREVENZIONE INCENDI Con riferimento al DPR 151/2011 "Regolamento recante disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione incendi, a norma dell articolo 49 comma 4-quater, decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122" il centro commerciale è attività soggetta alle visite e ai controlli di prevenzione incendi. L'allegato I del DPR sopra citato individua l'attività al numero 69 "Locali adibiti ad esposizione e/o vendita all'ingrosso o al dettaglio, fiere e quartieri fieristici, con superficie lorda superiore a 400 m2 comprensiva dei servizi e depositi." Il Decreto Ministeriale a cui fare riferimento per la progettazione è il DM 27/07/2010 "Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, costruzione ed esercizio delle attività commerciali con superficie superiore a 400 mq" (GU n. 187 del 12 agosto 2010). L'attività commerciale in progetto racchiuse altre attività "secondarie" soggette al controllo periodico dei Vigili del Fuoco come: attività 65 "Locali di spettacolo e di trattenimento in genere, impianti e centri sportivi, palestre, sia a carattere pubblico che privato, con capienza superiore a 100 persone, ovvero di superficie lorda in pianta al chiuso superiore a 200 m 2 " D.M. 19 agosto 1996; attività 75 "Autorimesse pubbliche e private, parcheggi pluriplano e meccanizzati di superficie complessiva coperta superiore a 300 m 2 ; locali adibiti al ricovero di natanti ed aeromobili di superficie superiore a 500 m 2 ; depositi di mezzi rotabili (treni, tram ecc.) di superficie coperta superiore a m 2 " D.M. 1 febbraio 1986; attività 74 "Impianti per la produzione di calore alimentati a combustibile solido, liquido o gassoso con potenzialità superiore a 116 kw e di produzione di calore e condizionamento d'aria". D.M. 12 aprile 1996 La coesistenza delle attività sopra citate, proposte nel nuovo polo commerciale, NON risultano essere incompatibili. 2. VALUTAZIONE GENERALE DELLE SINGOLE ATTIVITA' AI FINI ANTINCENDIO Il progetto del nuovo polo commerciale verrà realizzato in ex edifici industriali da riconvertire a destinazione prevalentemente commerciale, mantenendo le caratteristiche urbanistiche della zona circostante.
4 Il nuovo polo commerciale prevede di collega tre edifici industriali, che per morfologia del terreno e della loro architettura, risultano essere su livelli diversi. Come si evince sulle tavole architettoniche di progetto gli'edifici A e B risultano essere di un piano fuori terra mentre l'edificio C è di 2 piani fuori terra e con un piano seminterrato che si affaccia direttamente sul parcheggio pubblico riservato ai fruitori del centro commerciale che in minima parte risulta coperto ma libero su tre lati. Valutando l'altezza antincendio dal piano quota parcheggio si ha un'altezza del nuovo complesso commerciale inferiore ai 10 metri. Attività 69 Le strutture portanti del centro commerciale devono garantire rispettivamente requisiti di resistenza al fuoco R e REI/EI non inferiori a REI 90 per il piano interrato, e per la restante struttura se protetta da impianto automatico di spegnimento a REI 60. Per natura del progetto, il centro commerciale ha una superficie totale di circa 4100 mq ed è inserito in edificio di tipo misto, con la possibilità di realizzare un unico compartimento inferiore a 5000mq. Tale soluzione è possibile se l'intero stabile viene protetto da impianto automatico di spegnimento, infine la lotta antincendio viene completata con l'installazione di una rete a naspi o idranti. Inoltre occorre l'installazione di impianti elettrotecnici come la rivelazione con segnalazione automatica degli incendi e la diffusione sonora estesi in tutte le aree dell'attività commerciale. Gli impianti suddetti dovranno essere progettati, installati, collaudati e gestiti secondo le norme di buona tecnica vigenti, in grado di rilevare e segnalare a distanza un principio di incendio. L impianto di rivelazione incendi dovrà anche essere corredato di segnalatori del tipo a pulsante manuale opportunamente distribuiti ed ubicati in prossimità delle uscite. Il sistema di diffusione sonora dovrà essere in grado di diffondere avvisi e segnali di allarme allo scopo di dare avvio alle procedure di emergenza nonché alle connesse operazioni di evacuazione. Le procedure di diffusione dei segnali di allarme devono essere opportunamente regolamentate nel piano di emergenza. Tutte le uscite di sicurezza devono portare direttamente all'esterno, oppure devono portare in luoghi sicuri dinamici. Le aree adibite alla vendita devono essere provviste di un sistema di controllo dei fumi finalizzato a garantire un altezza libera dal fumo pari almeno a 2,00 metri. Questo risultato può essere ottenuto con l'installazione di EFC oppure con ventilazione meccanica o con aerazione naturale ricavate lungo il perimetro e/o in copertura aventi superficie non inferiore ad 1/40 della superficie in pianta del compartimento. Le aperture devono essere distribuite il più possibile uniformemente privilegiando la realizzazione di aperture sia nella parte bassa che nella
5 parte alta delle pareti o in copertura. Le superfici di aerazione devono essere dotate di un sistema di apertura automatico o manuale degli infissi la cui gestione deve essere considerata nel piano di emergenza e segnalata per le squadre di soccorso. L aerazione naturale può essere realizzata anche tramite camini ed intercapedini. Infine l organizzazione e la gestione della sicurezza deve rispondere ai criteri contenuti nel decreto del Ministero dell interno 10 marzo 1998 per i centri commerciali deve essere di tipo unitaria. Attività 65 Le comunicazioni con l'attività di centro commerciale devono essere dotate di filtro a prova di fumo con porte resistenti al fuoco; dette comunicazioni non possono essere considerate ai fini del computo delle vie di uscita. Il numero delle uscite, che dal locale adducono in luogo sicuro all esterno, non devono essere inferiore a tre e dette uscite dovranno essere ubicate in posizioni ragionevolmente contrapposte. Le strutture di separazione devono possedere caratteristiche di resistenza al fuoco non inferiori a REI 90. Si ricorda che all'interno del locale sono consentiti spazi allestiti per l esposizione o vendita, destinati esclusi-vamente al pubblico ammesso nel locale, garantendo che siano ubicati nell area di pertinenza dell atrio di ingresso e disposti in modo tale da non costituire ostacolo al deflusso del pubblico con superficie complessiva non superiore a 200 m2 e se la superficie complessiva superiore a 10 m2, l area di pertinenza dovrà essere protetta con impianto di spegnimento automatico a pioggia (impianto sprinkler). I locali devono essere muniti di un sistema di allarme acustico realizzato mediante altoparlanti con caratteristiche idonee ad avvertire le persone presenti delle condizioni di pericolo in caso di incendio. Il comando di attivazione del sistema di allarme deve essere ubicato in un luogo continuamente presidiato. All'interno dell'area della palestra dovrà essere installato l'impianto idrico a naspi o una rete idranti. Attività 75 L'autorimessa superiore a 9 autoveicoli dovrà essere separata dal centro commerciale adiacente con strutture di tipo non inferiore a REI 180. Le aperture dei locali ad uso autorimessa non protetti da impianto fisso di spegnimento automatico, non devono essere direttamente sottostanti ad aperture di locali destinati ad attività di centro commerciale. In base agli architettonici l'area dedicata a parcheggio sottostante al centro commerciale, edificio C, dovrà essere protetto da impianto fisso di spegnimento automatico.
6 Per completare la lotta antincendio dovrà essere installato l'impianto idrico ad idranti. Attività 74 L'impianto termico può essere installato all'esterno in adiacenza alle pareti dell'edificio servito alle seguenti condizioni: la parete deve possedere caratteristiche di resistenza al fuoco almeno REI 30 ed essere realiz-zata con materiale di classe 0 di reazione al fuoco, nonché essere priva di aperture nella zona che si estende, a partire dall'apparecchio, per almeno 0,5 m lateralmente e 1 m superiormente. Qualora la parete non soddisfi in tutto o in parte tali requisiti gli apparecchi devono distare non meno di 0,6 m dalle pareti degli edifici, oppure deve essere interposta una struttura di caratteristiche non inferiori a REI 120 di dimensioni superiori di almeno 0,50 m della proiezione retta dell'apparecchio lateralmente ed 1 m superiormente. L'installazione in locale dedicato occorre che le strutture portanti possiedano i requisiti di resistenza al fuoco non inferiore a R 120, quelle di separazione da altri ambienti non inferiore a REI 120, inoltre occorrerà realizzare aperture di aerazione in base alla potenza della caldaia installata in base al D.M. 12 aprile Le aperture di aerazione devono essere realizzate e collocate in modo da evitare la formazione di sacche di gas, indipendentemente dalla conformazione della copertura. La corretta realizzazione delle aerazioni del locale dovrà tenere conto del tipo di combustibile che verrà utilizzato.
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