STATUTO ISTITUTO NAZIONALE SUPERIORE FORMAZIONE OPERATIVA di PROTEZIONE CIVILE I.N.S.F.O. P.C.

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1 STATUTO ISTITUTO NAZIONALE SUPERIORE FORMAZIONE OPERATIVA di PROTEZIONE CIVILE I.N.S.F.O. P.C. Associazione Professionale di Consulenti Tecnici di Pianificazione, Coordinatori dell Emergenza ed Istruttori di Protezione Civile ai sensi della Legge 04/2013 Modifiche approvate dall assemblea generale del Consiglio Direttivo nella seduta del 30 Settembre 2014 ART.1 DENOMINAZIONE, SEDE E DURATA È costituita ai sensi della Legge n. 04/2013 l Associazione Professionale denominata ISTITUTO NAZIONALE SUPERIORE DI FORMAZIONE OPERATIVA di PROTEZIONE CIVILE, (I.N.S.F.O. P.C.), con l obiettivo di divenire ed essere iscritta come Ente Nazionale di Formazione di Protezione Civile da ora definita Associazione Professionale. L I.N.S.F.O. P.C. in qualità di Associazione Professionale opera per l esclusivo perseguimento delle proprie finalità sociali in conformità alle disposizioni contenute nella Legge n. 04 del L Associazione Professionale ha sede legale in Roma, Via Riccardo Grazioli Lante, n. 76 c.a.p Eventuali variazioni di indirizzo e luogo della Sede Legale non comporta approvazione nel presente Statuto Costitutivo.

2 L Associazione Professionale può istituire Sedi Regionali periferiche in ogni Regione d Italia. L Associazione Professionale può istituire Sedi periferiche in ogni Stato Europeo. La durata dell Associazione è illimitata. L Associazione potrà partecipare in qualità di partner con altre fondazioni e/o associazioni e/o Enti aventi scopi analoghi sia in Italia e sia all Estero. L Associazione potrà riunire e/o far parte di aggregazioni o unione di associazioni aventi scopi analoghi sia in Italia sia all Estero. ART. 2 SCOPI ASSOCIATIVI L Associazione Professionale riunisce a livello Nazionale ed Europeo Consulenti Tecnici di Pianificazione, Coordinatori dell Emergenza ed Istruttori di Protezione Civile ai sensi della Legge 04/2013. L Associazione si propone di svolgere attività nel settore della Pianificazione di Protezione Civile, formazione e miglioramento tecnico operativo dei Coordinatori dell Emergenza, formazione, orientamento ed iniziative nel settore del Sistema Protezione Civile Italiano ed Europeo, Difesa Civile e Sicurezza. A tal fine con la specifica SETTORE FORMAZIONE si intende: a) organizzare corsi di formazione professionale per gli associati e non associati; b) organizzare percorsi formativi per Istruttori ed operatori di Protezione Civile in Italia ed all estero; c) organizzare e gestire progetti in favore dei giovani: attività formative, seminari, percorsi informativi e formativi in favore di operatori, strutture, associazioni ed organizzazioni di Protezione Civile; viaggi di istruzione e percorsi didattico - culturali in favore di operatori di P.C, sia in Italia che all Estero con particolare riguardo ai Paesi della UE programmi di esercitazioni per gruppi nell ambito degli interventi di P.C. in Italia e all estero con particolare riguardo alla promozione di programmi di attività emergenziali; d) mantenere costanti rapporti con i mass media per meglio divulgare la materia di protezione Civile al fine dell accrescimento della cultura di PC; e) promuovere scambi giovanili in partenariato con altri organismi europei; f) organizzare incontri, convegni, seminari di studio e di ricerca su tematiche attinenti le finalità dell Associazione;

3 g) diffondere i risultati di studi, ricerche e sperimentazioni attraverso elaborati cartacei, al fine di rendere più capillare l informazione, e anche attraverso la rete Internet; h) partecipare a bandi pubblici su attività inerenti le finalità dell associazione. A tal fine con la specifica SETTORE ORIENTAMENTO si intende: a) promuovere iniziative di studio, ricerca, documentazione e informazione sui percorsi formativi e di orientamento professionale in ambito Protezione Civile in Italia e in Europa; b) rilevare e monitorare l operato di P.C. in Italia ed all estero con particolare attenzione ai Paesi dell Unione Europea; c) realizzare sportelli informativi di diffusione della cultura di Protezione Civile (previsione, prevenzione, pianificazione, gestione dell emergenza); d) svolgere interventi di sostegno, in particolare per i soci iscritti, durante il loro avvio allo svolgimento di servizi operativi.; e) collaborare con le Istituzioni pubbliche e private, i Centri di Formazione e Professionali con il fine di elaborazione di programmi e progetti di formazione ed orientamento allo svolgimento dell attività di Protezione Civile, a livello locale, nazionale e Europeo tramite la realizzazione, sperimentazione, monitoraggio con modelli ed esperienze innovative nel campo dell orientamento alla attività di Protezione Civile; f) partecipare ai diversi bandi europei per la realizzazione di progetti e di attività di ricerca e studio sul tema della Protezione Civile. A tal fine con la specifica SETTORE INIZIATIVE si intende: a) Effettuare studi, ricerche, iniziative ed interventi intesi a promuovere e valorizzare la professionalità di chi attua la sua attività professionale o la sua attività di Volontariato nell ambito della Protezione Civile o in attività strettamente connesse alla Protezione Civile. b) Promuovere ed effettuare studi, ricerche, iniziative ed interventi volti alla divulgazione dello sviluppo scientifico, giuridico, culturale ed economico nei settori della Protezione Civile, della Difesa Civile e della Sicurezza; c) Promuove ogni iniziativa utile atta a fornire e realizzare assistenza nelle attività di prevenzione, previsione e soccorso e ripristino delle normali condizioni di vita nel settore della Protezione Civile e della Difesa Civile; d) Promuove e realizza programmi di studi e di ricerche finalizzati alla Protezione Civile, anche in collaborazione con Enti Locali, Istituzioni, Istituti di Ricerca, Università ed altre Associazioni;

4 e) Fornisce valutazioni in materia di Protezione Civile e Difesa Civile, oltre che valutazioni su prodotti quali studi, programmi e piani di Protezione Civile, compie attività di sperimentazione ed elabora progetti pilota; f) Svolge attività di promozione e collegamento con tutte le forme di volontariato, soprattutto quelle specifiche di Protezione Civile e Difesa Civile, al fine di assicurare loro un sostegno ed un adeguato sviluppo sul territorio nazionale ed internazionale. ART. 3 MODALITA DI ISCRIZIONE Tutte le persone fisiche che vorranno far parte di tale Associazione dovranno inoltrare domanda di iscrizione a Socio Ordinario o Socio Aderente La domanda di iscrizione redatta obbligatoriamente su modulistica dell Associazione Professionale completa degli allegati minimi obbligatori è sottoposta all approvazione del Presidente successivamente al parere positivo del Consiglio d Istituto. I soci sono così ripartiti: - SOCI ORDINARI, - SOCI ONORARI, - SOCI ADERENTI. ART. 4 SOCI E CATEGORIE DI SOCI Possono essere Soci dell Associazione le persone fisiche o giuridiche disposte a concorrere al perseguimento degli scopi dell Istituto mediante sottoscrizione di quote associative (Soci Ordinari). Mentre le Associazioni di Volontariato, gli Enti Locali, Enti Morali ed in genere tutti le Istituzioni disposte a concorrere al perseguimento degli scopi dell Istituto mediante sottoscrizione di quote associative saranno (Soci aderenti). Le persone fisiche Soci Ordinari e Onorari possono acquisire le qualifiche professionali di: Qualifica A - CONSULENTE TECNICO DI PIANIFICAZIONE; Qualifica B - COORDINATORE DELL EMERGENZA Qualifica C1 - FORMATORE 1 LIVELLO Qualifica C2 - FORMATORE 2 LIVELLO Qualifica C3 - ISTRUTTORE SPECIALIZZATO

5 a. La qualifica di Socio Consulente Tecnico di Pianificazione viene acquisita in base a certificazioni e documenti validi ai sensi di legge che comprovano l esperienza maturata, al proprio Curriculum Professionale comprovato e/o al superamento di test ed esami orali. L Istituto periodicamente organizza percorsi di formazione specifici al fine di fare acquisire ai propri Soci la necessaria teoria e pratica per l acquisizione della qualifica professionale di Consulente Tecnico di Pianificazione. (C.T.P.). Nel caso di Soci che hanno esercitato l attività professionale nella Presidenza del Consiglio dei Ministri- Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, I.N.G.V, Università Pubbliche Italiane, Corpi Militari e Civili dello Stato e del Ministero dell Interno, o altri Enti o Istituti di rilevanza Nazionale, valutate le loro capacità tecnico-professionali, il Consiglio d Istituto provvederà ad esprimere parere, che se dovesse risultare positivo sarà comunicato al Presidente, che può essendo nelle sue facoltà, supportato da motivazioni valide, negare il parere espresso dal Consiglio d Istituto e quindi revocare la qualifica assegnata di Consulente Tecnico di Pianificazione (C.T.P.) Contrariamente il Socio verrà iscritto nell apposito Elenco dei Consulenti Tecnici Pianificatori della Associazione Professionale. b. La qualifica del livello di Socio Coordinatore dell Emergenza viene acquisita in base al proprio Curriculum professionale verificato e comprovata esperienza nel settore (anni dieci), da attestati e documenti validi ai sensi di legge e/o al superamento di test ed esami orali. Nel caso di Soci Coordinatori dell Emergenza che hanno esercitato l attività professionale nella Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, I.N.G.V, Università Pubbliche Italiane, Corpi Militari e Civili dello Stato e del Ministero dell Interno, o altri Enti o Istituti di rilevanza Nazionale, valutate le loro capacità tecnico-professionali, il Consiglio d Istituto provvederà ad esprimere parere, che se dovesse risultare positivo sarà comunicato al Presidente, che può essendo nelle sue facoltà, supportato da motivazioni valide, negare il parere espresso dal Consiglio d Istituto e quindi revocare la qualifica assegnata di Coordinatore dell Emergenza. Contrariamente il Socio verrà iscritto nell apposito Elenco dei Coordinatori dell Emergenza della Associazione Professionale. c. La qualifica di Socio Formatore di 1 livello viene acquisita in base a certificazioni e documenti validi ai sensi di legge che comprovano l esperienza maturata, al proprio Curriculum Professionale comprovato e/o al superamento di test ed esami orali. Il Socio verrà iscritto nell apposito Elenco dei Formatori di 1 livello.

6 d. La qualifica di Socio Formatore di 2 livello viene acquisita in base a certificazioni e documenti validi ai sensi di legge che comprovano l esperienza maturata, al proprio Curriculum Professionale comprovato e/o al superamento di test ed esami orali. L accesso può avvenire, anche, dal passaggio diretto, tramite esame, dal punto c). Il Socio verrà iscritto nell apposito Elenco dei Formatori di 2 livello. d. Nel caso di Soci Istruttori Specializzati che hanno esercitato l attività professionale nella Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, I.N.G.V, Università Pubbliche Italiane, Corpi Militari e Civili dello Stato e del Ministero dell Interno, o altri Enti o Istituti di rilevanza Nazionale, valutate le loro capacità tecnico-professionali, il Consiglio d Istituto provvederà ad esprimere parere, che se dovesse risultare positivo sarà comunicato al Presidente, che può essendo nelle sue facoltà, supportato da motivazioni valide, negare il parere espresso dal Consiglio d Istituto e quindi revocare la qualifica assegnata di Coordinatore dell Emergenza. Contrariamente il Socio verrà iscritto nell apposito Elenco degli Istruttori Specializzati della Associazione Professionale. L accesso può avvenire, anche, dal passaggio diretto, tramite esame, dal punto d). Le qualifiche di Socio Tecnico Pianificatore, Coordinatore dell Emergenza, Formatore di 1 livello, Formatore di 2 livello e Istruttore Specializzato sono cumulabili fra loro. ART.5 MODALITA DI AMMISSIONE DEI SOCI 1) La domanda di iscrizione a Socio Ordinario o Socio Aderente è sottoposta alla valutazione ed all approvazione del Consiglio d Istituto e del Presidente. 2) L iscrizione stessa decorre dal momento in cui la relativa domanda è stata accettata ed è stato effettuato il versamento della quota associativa relativa al primo anno. 3) L adesione si intende rinnovata tacitamente di anno in anno se non è disdetta mediante formale comunicazione. 4)Le organizzazioni e le Associazioni saranno iscritte se corrisponderanno ai requisiti previsti dall apposito regolamento emanato dal Consiglio Direttivo. ART.6 SOCI ORDINARI Si diventa soci ordinari su richiesta dell interessato, con l iscrizione del nominativo nel libro dei soci dell Associazione ed il regolare versamento della quota sociale annua. I Soci sono tenuti all accettazione delle norme del presente Statuto, Regolamento e Codice Etico nonché ad un comportamento corretto sia nelle relazioni interne con gli altri soci e che con i terzi. I Soci Onorari sono esonerati dal pagamento della quota sociale annuale.

7 ART. 7 SOCI ONORARI Verranno nominati soci onorari quanti, in base alle proprie professioni ed attività, avranno fornito un considerevole contributo al raggiungimento degli scopi statuari, anche grazie al prestigio personale e professionale. I Soci sono tenuti all accettazione delle norme del presente Statuto, del Regolamento d Istituto e del Codice Etico, nonché ad un comportamento corretto sia nelle relazioni interne con gli altri soci e che con i terzi. I Soci Onorari sono esonerati dal pagamento della quota sociale annuale. ART. 8 SOCI ADERENTI Possono diventare Soci aderenti le Associazioni di Volontariato, gli Enti Locali, Enti Morali ed in genere tutti le Istituzioni, I.N.G.V, Università Pubbliche Italiane, Corpi Militari e Civili dello Stato e del Ministero dell Interno, o altri Enti o Istituti di rilevanza Nazionale, disposte a concorrere al perseguimento degli scopi dell Istituto mediante sottoscrizione di quote associative. I Soci sono tenuti all accettazione delle norme del presente Statuto, nonché ad un comportamento corretto sia nelle relazioni interne con gli altri soci e che con i terzi. ART. 9 SOCI FORMATORI Tutte le persone fisiche, Soci ordinari, e Soci onorari possono acquisire la qualifica di Socio Formatore di 1 e 2 livello e Socio Istruttore Specializzato nelle modalità e nei tempi indicati nel Regolamento dell Istituto e comunque obbligatoriamente nelle seguenti condizioni base: - SOCIO FORMATORE: colui che esercita attività di istruttore all interno dell Istituto; I LIVELLI DEL SOCIO FORMATORE sono: - FORMATORE 1 LIVELLO (livello base); - FORMATORE 2 LIVELLO (livello intermedio); - ISTRUTTORE SPECIALIZZATO (livello massimo).

8 ART. 10 SOCI CONSULENTI TECNICI PIANIFICATORI Tutte le persone fisiche, Soci ordinari, e Soci onorari possono acquisire la qualifica di Socio CONSULENTE TECNICO PIANIFICATORE nelle modalità e nei tempi indicati nel Regolamento dell Istituto e comunque obbligatoriamente nelle seguenti condizioni base: - SOCIO CONSULENTE TECNICO PIANIFICATORE: colui che esercita attività di consulenza, attività tecnica professionale, esperto in Pianificazione di Protezione Civile e/o Difesa Civile comprovata da documentazione attestante l attività svolta e da curriculum professionale e/o dichiarazione e/o attestato validi ai sensi di legge, comprovante la propria specializzazione. Per quanto non espressamente indicato si farà riferimento al Regolamento Interno. Le qualifiche di Socio Tecnico Pianificatore saranno valutate attentamente dal Consiglio d Istituto che provvederà ad esaminarle e ad esprimere parere in merito alla richiesta. L istruttoria formalizzata dal Consiglio di Istituto passerà alla validazione, da parte, del Presidente. ART. 11 SOCI COORDINATORI DELL EMERGENZA Tutte le persone fisiche, Soci ordinari, e Soci onorari possono acquisire la qualifica di Socio COORDINATORE DELL EMERGENZA nelle modalità e nei tempi indicati nel Regolamento dell Istituto e comunque obbligatoriamente nelle seguenti condizioni base: - SOCIO COORDINATORE DELL EMERGENZA: colui che esercita attività di coordinamento nelle emergenze di Protezione Civile (rischi naturali ed antropici) e/o Difesa Civile. La qualifica del livello di Socio Coordinatore dell Emergenza viene acquisita in base al proprio Curriculum professionale verificato e comprovata esperienza nel settore (anni dieci), da attestati e documenti validi ai sensi di legge e/o al superamento di test ed esami orali. Per quanto non espressamente indicato si farà riferimento al Regolamento Interno dell Associazione Professionale. Le qualifiche di Socio Tecnico Pianificatore saranno valutate attentamente dal Consiglio d Istituto che provvederà ad esaminarle e ad esprimere parere in merito alla richiesta. L istruttoria formalizzata dal Consiglio di Istituto passerà alla validazione, da parte, del Presidente.

9 ART. 12 DIRITTI E DOVERI DEI SOCI Per conservare la qualità di socio, ognuno è tenuto a versare annualmente la quota non inferiore alla minima periodicamente stabilita dal Consiglio Direttivo. I soci si impegnano ad osservare il presente Statuto, Regolamento d Istituto e Codice Etico e fornire la loro collaborazione all Associazione per la realizzazione dei suoi fini istituzionali. L Associazione può utilizzare le notizie che le pervengono dai soci solo per il perseguimento degli scopi sociali e renderle pubbliche previo assenso degli interessati. Non vi è alcuna limitazione nei diritti di ogni socio in quanto tale. La qualifica di socio si perde per: ART. 13 PERDITA DELLA QUALIFICA DI SOCIO dimissioni personali; decadenza, ossia perdita dei requisiti in base ai quali è avvenuta l ammissione; delibera di esclusione da parte del Consiglio Direttivo in ragione di accertati motivi di incompatibilità e indegnità; per essere venuto meno agli obblighi previsti dal presente statuto,ovvero per ogni altro motivo che comporti indegnità; comportamento contrastante con le finalità dell Associazione,inosservanza dello statuto, del regolamento interno o delle deliberazioni assunte dagli organi statutari; mancato pagamento della quota annuale; per il decesso del socio. ART. 14 DIMISSIONI In qualsiasi momento ciascun socio può rassegnare le proprie dimissioni dall Associazione, mediante comunicazione scritta, con effetto immediato, perdendo ogni diritto e/o rivalsa nei confronti dell Associazione stessa.

10 ART. 15 ORGANI ASSOCIATIVI Sono organi dell Associazione: 1) Assemblea dei Soci; 2) Consiglio Direttivo; 3) Consiglio d Istituto; 4) Comitato scientifico; 5) Comitato permanente di diffusione della pianificazione e cultura di Protezione Civile 6) Presidente dell Associazione Professionale; 7) Vice-Presidente dell Associazione Professionale; 8) Tesoriere; 9) Segretario; 10) Revisore dei Conti; 11) Comitato Etico. I suddetti durano in carica 3 anni. ART. 16 ASSEMBLEA DEI SOCI All Assemblea dei soci, hanno diritto di intervento tutti i soci. L Assemblea ordinaria è convocata almeno una volta l'anno, o periodicamente a seconda delle necessità dal Consiglio Direttivo e comunque entro sei mesi dalla chiusura dell esercizio sociale.: - L Assemblea in convocazione ordinaria: delibera su argomenti, decisioni, determinazioni, programmi ed attività dell Associazione - L Assemblea in convocazione straordinaria: delibera su argomenti e decisioni straordinarie dell Associazione. ART. 17

11 VALIDITÀ E DELIBERE DELL ASSEMBLEA DEI SOCI Per la validità delle assemblee, ordinarie e straordinarie, in prima convocazione è necessaria la presenza della metà più uno dei soci, salvo altre specifiche norme del presente Statuto e Regolamento d Istituto. Trascorsa un ora da quella indicata nell avviso di convocazione, o data ed ora diversamente indicate l Assemblea si considera costituita in seconda convocazione qualunque sia il numero dei soci intervenuti. L Assemblea sia ordinaria che straordinaria, delibera a maggioranza dei presenti. Nell' Assemblea dei Soci fanno parte i Soci Ordinari, Soci Onorari, Soci Aderenti dei quali di questi ultimi solo un rappresentante. Ognuno dei Soci Onorari e Ordinari ha potere di un solo voto con un massimo di n. 5 deleghe. I Soci Aderenti non possono avere deleghe. ART. 18 ASSEMBLEA DEL CONSIGLIO DIRETTIVO L Assemblea ordinaria è convocata almeno tre volte l'anno, o periodicamente a seconda delle necessità dal Comitato direttivo e comunque entro sei mesi dalla chiusura dell esercizio sociale.: - L Assemblea in convocazione ordinaria: elegge gli organi dell Associazione; approva il bilancio annuale consuntivo e preventivo, corredato dalla relazione del Presidente sull attività svolta dall Associazione; delibera sulla costituzione di nuove sedi regionali e/o provinciali; delibera sugli altri oggetti posti al suo esame dal Presidente o riservati alla sua competenza dal presente Statuto; delibera su argomenti, decisioni, determinazioni, programmi ed attività dell Associazione - L Assemblea in convocazione straordinaria: delibera sulle modificazioni dello Statuto e sullo scioglimento dell Associazione. L Assemblea è presieduta dal Presidente in carica e, in sua mancanza, dal Vice- Presidente. Il Presidente designa un Segretario, il quale redigerà il verbale della riunione. I verbali devono essere sottoscritti dal presidente dell'assemblea e dal segretario che li redige.

12 ART. 19 CONSIGLIO DIRETTIVO E compito e facoltà del Presidente nominare il Consiglio Direttivo. Questo è composto da un minimo di tre ad un massimo di 15 membri scelti fra i Soci Ordinari e Soci Onorari. Il Consiglio coordina lo svolgimento delle attività dell Associazione ed amministra le attività sociali, dando esecuzione alle delibere dell Assemblea dei soci, nel rispetto delle funzioni del Presidente. ART. 20 CONSIGLIO D ISTITUTO Il Consiglio d Istituto è l organo a cui spetta l ammissione dei Soci Ordinari, oltre il rilascio delle qualifiche di Socio Formatore di 1 e 2 livello e di Istruttore Specializzato, Socio Coordinatore in Emergenza e Socio Tecnico Pianificatore. Il Consiglio d Istituto è formato dal Presidente, un membro del Consiglio Direttivo, tre membri del Comitato Scientifico. Il Consiglio d Istituto si riunisce alemo una volta ogni due mesi per deliberare l ingrasso e le qualifiche dei Soci. ART. 21 COMITATO SCIENTIFICO Nell Associazione è costituito un Comitato Scientifico quale organo sia consultivo, per la valutazione di richieste o proposte rivolte all Associazione, sia ispiratore di studi, corsi, interventi che, sulla base delle specifiche competenze dei suoi componenti, riterrà opportuno proporre al Consiglio Direttivo in quanto consoni ai fini dell Associazione stessa. Il Comitato Scientifico è indipendente dagli altri Organi dell Associazione ed è soggetto soltanto alle norme del suo Regolamento allegato al presente statuto. Il Comitato Scientifico è composto da personalità che si sono distinte per la competenza professionale e le doti umane nella relazione con la popolazione e per la sensibilità che hanno dimostrato verso il prossimo nelle attività di protezione civile e difesa civile. Il Comitato Scientifico è composto da un numero variabile da un minimo di cinque ad un massimo di 15 membri ed è presieduto da un Presidente designato dal Presidente dell Associazione.

13 Il Consiglio Direttivo dell Associazione su proposta del Presidente, nomina i membri del Comitato. ART. 21 COMITATO PERMANENTE DIFFUSIONE DELLA PIANIFICAZIONE e della CULTURA di PROTEZIONE CIVILE Nell Associazione è costituito un Comitato Permanente per la diffusione della Pianificazione e della Cultura di Protezione Civile quale organo sia consultivo, sia per la diffusione di programmi e proposte specifiche formulate appositamente al fine della diffusione permanente e capillare sul territorio italiano della Pianificazione di Protezione Civile e la diffusione della cultura di Protezione Civile fra la popolazione italiana, nelle scuole, negli Istituti scolastici, nelle famiglie. Il Comitato Permanente per la diffusione della Pianificazione e della Cultura di Protezione Civile è indipendente dagli altri Organi dell Associazione ed è soggetto soltanto alle norme del suo Regolamento allegato al presente statuto. Il Comitato Permanente per la diffusione della Pianificazione della Cultura di Protezione Civile è composto da personalità che si sono distinte per la competenza professionale scelti e nominati dal Presidente dell Associazione Professionale. Il Comitato Permanente per la diffusione della Pianificazione e della Cultura di Protezione Civile è composto da un numero variabile da un minimo di cinque ad un massimo di 15 membri ed è presieduto da un Presidente designato dal Presidente dell Associazione Professionale. ART. 22 PRESIDENTE dell Associazione Professionale Il Presidente rappresenta legalmente l Associazione,convoca l Assemblea, la presiede; promuove e dirige d intesa con il Consiglio Direttivo, se è nominato, e nel rispetto degli indirizzi dell assemblea dei soci, l attività dell Associazione. Il Presidente della Associazione può essere candidato ed eletto esclusivamente fra i soci fondatori e tra i soci dell Associazione esclusivamente fra i membri in carica del Consiglio Direttivo e la sua carica ha durata 3 anni. Successivamente il Presidente viene nominato dall Assemblea dei Soci e il suo incarico può essere rinnovato. Le modalità di candidatura e votazione del Presidente è regolamentata e descritta nel Regolamento allegato al presente statuto. Nel caso in cui il Presidente sia temporaneamente impedito, per qualsiasi causa, all esercizio delle proprie funzioni,viene sostituito dal Vice-Presidente in ogni sua attribuzione. In caso di cessazione, per qualsiasi causa, dell incarico spetta al Vice-Presidente convocare, entro 30 giorni, l Assemblea dei soci per l elezione del nuovo Presidente.

14 ART. 23 VICE PRESIDENTE dell Associazione Professionale Il Vice-Presidente è eletto dal Consiglio Direttivo ed esclusivamente prescelto fra i soci fondatori o tra i soci dell Associazione esclusivamente fra i membri in carica del Consiglio Direttivo e la sua carica ha durata 3 anni. Successivamente il Vice-Presidente viene nominato dal Consiglio Direttivo e il suo incarico può essere rinnovato. Le modalità di candidatura e votazione del Vice-Presidente è regolamentata e descritta nel Regolamento allegato al presente statuto. Il Vice-Presidente coadiuva il Presidente nel disimpegno delle sue funzioni e lo sostituisce in caso di sua assenza o per suo specifico mandato. Le modalità di rinnovo della carica a Vice-Presidente Vicario sono le stesse in vigore per la nomina alla carica del Presidente dell Associazione Professionale. ART. 24 TESORIERE Il Tesoriere è nominato dal Consiglio Direttivo e resta in carica per il tempo di durata dello stesso. Il Tesoriere può essere rinnovato nell'incarico. E il referente contabile di tutte le attività economiche dell'associazione e ne amministra le risorse economiche, curando, fra l altro, i rapporti con gli Istituti di credito ed occupandosi degli incassi e dei pagamenti in costante raccordo con il Presidente. In caso di mancata nomina o inesistenza del Tesoriere la sua funzione viene assolta dal Presidente. ART. 25 SEGRETARIO Il Segretario è designato dal Presidente nel corso dell Assemblea dei Soci, di cui è membro e può essere rinnovato nell'incarico durante l Assemblea successiva. Ha il compito di redigere e trascrivere sui libri sociali i relativi verbali che sottoscrive con il Presidente. ART. 26 REVISORE DEI CONTI Il Revisore dei Conti è nominato dal Consiglio Direttivo e la sua carica ha durata 3 tre anni solari temporali. La sua carica può essere rinnovata.

15 Il Revisore dei Conti controlla e certifica la regolarità contabile di tutte le attività economiche dell Associazione. In caso di assenza del revisore dei conti la sua funzione viene assolta dal Presidente. ART. 27 AMMINISTRAZIONE L anno sociale coincide con l anno solare. L amministrazione dell Associazione viene svolta dal Presidente. ART. 28 PATRIMONIO Il patrimonio sociale dell Associazione è costituito da: - contributi in conto capitale dei soci; - donazioni da parte dei soci, di enti o di privati; - finanziamenti pubblici e privati previsti dalle normative vigenti; - beni mobiliari; - beni immobiliari. In caso di scioglimento dell Associazione, da deliberarsi nelle forme previste dal presente Statuto e Regolamento, il patrimonio, al netto di oneri e spese, sarà devoluto a favore di enti e/o associazioni e/o persone fisiche, come designato dall Assemblea dei Soci all atto dello scioglimento. ART. 29 SEDI LOCALI Laddove ve ne sia la richiesta e la necessità, potranno essere istituite Sedi Locali a carattere regionale e/o provinciale, sia in territorio nazionale che comunitario. L apertura, il funzionamento e la chiusura di eventuali suddette sedi saranno regolamentati in maniera specifica dall Assemblea dei Soci. Le Sedi Locali possono,comunque, essere commissariate dalla sede centrale per: - mancato funzionamento, per un periodo prolungato, degli organi dirigenti o esecutivi;

16 - impossibilità di funzionamento degli stessi; - gravi violazioni dello Statuto o dei regolamenti o delle deliberazioni assunte dagli organi della sede centrale; - mancanza di soci effettivi e attivi. Il commissariamento potrà durare un intero anno, al termine del quale il Presidente presenterà all Assemblea della Sede Centrale una relazione sullo stato della Sede Locale, con parere in ordine anche alla possibile chiusura della stessa. ART. 30 REGOLAMENTO d ISTITUTO Particolari norme di funzionamento e di esecuzione del presente statuto potranno essere disposte con regolamento interno da elaborarsi a cura del Presidente e da approvarsi dall Assemblea dei soci. ART. 31 NORMA DI RINVIO Per quanto non espressamente previsto dal presente statuto si fa riferimento alle norme vigenti nell ordinamento italiano. Per approvazione le parti:

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