Fabiana Fusco Università di Udine. Il Friuli Venezia Giulia: mosaico di lingue, lingue di minoranza e dialetti
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1 Fabiana Fusco Università di Udine Il Friuli Venezia Giulia: mosaico di lingue, lingue di minoranza e dialetti
2 Carta tratta dall Enciclopedia dell Italiano Treccani
3 L.R. n. 5 del 17 febbraio 2010 Valorizzazione dei dialetti di origine veneta parlati nella regione Friuli-Venezia Giulia il veneto udinese, il veneto goriziano, il veneto pordenonese, il bisiaco nel territorio di Monfalcone, le parlate delle località lagunari di Marano e Grado, il triestino, il muggesano e altre prevalenti nelle aree poste lungo il confine occidentale e sudoccidentale con le province di Treviso e Venezia, nonché il veneto dell Istria e della Dalmazia
4 Aree linguistiche della Regione Friuli-Venezia Giulia Carta tratta dall Enciclopedia dell Italiano Treccani s.v. friulani, dialetti (Laura Vanelli)
5 Tutela del friulano Legge n. 482 del 15/12/1999 L.R. n. 15 del 22/3/1996 Norme per la tutela e la promozione della lingua e della cultura friulane e istituzione del servizio per le lingue regionali e minoritarie L.R. n. 29 del 18/12/2007 Norme per la tutela, la valorizzazione e la promozione della lingua friulana L.R. n. 13 del 9/11/1998 (grafia ufficiale)
6 Tutela del friulano Con la L.R. 15/1996 la regione si è dotata finalmente di uno strumento fondamentale per esercitare una politica attiva di conservazione e sviluppo della lingua e della cultura friulane quali componenti essenziali della identità etnica e storica della comunità regionale, fissando anche i principi fondamentali dell azione volta alla realizzazione di tale politica a sostegno della promozione della lingua friulana, che dovrà affermarsi quale codice linguistico adatto a tutte le situazioni della vita moderna (articoli 1 e 10).
7 Tutela del friulano Con la L.R. 15/1996 è stato istituito l Osservatorio regionale della lingua e della cultura friulane (O.L.F.) Poi sostituito dalla Agjenzie Regjional de Lenghe furlane (ARLeF), con decreto della Giunta Regionale del Friuli-Venezia Giulia del 5 luglio 2004
8 Suddivisione dialettale del friulano Carta tratta dall Enciclopedia dell Italiano Treccani s.v. friulani, dialetti (Laura Vanelli)
9 Tutela del friulano Nel 2007, la Regione - anche in conseguenza del Decreto attuativo dello Statuto di autonomia n. 223/ si è dotata di una propria legge regionale in merito all insegnamento del friulano e successivamente (nel 2011) di un Regolamento. Le norme prevedono, fra l altro, l adozione di uno specifico Piano applicativo di sistema per l insegnamento della lingua friulana e l istituzione di un Elenco regionale degli insegnanti di friulano. In base a quanto stabilito dal Regolamento di attuazione della medesima legge, l elenco è articolato nei seguenti settori: - scuole dell infanzia; - scuole primarie, - scuole secondarie di primo grado; - scuole secondarie di secondo grado. L iscrizione nell Elenco regionale costituisce condizione necessaria per svolgere attività di insegnamento della lingua friulana nonché per esercitare la funzione di coordinatore di rete. L Elenco regionale viene aggiornato annualmente a seguito della emissione di apposito avviso per l acquisizione di ulteriori candidature.
10 Le Comunità di lingua tedesca nel territorio friulano Timau (nella valle del But, a ridosso del Passo di Monte Croce Carnico) Sauris (nell alta valle del Lumiei, affluente del Tagliamento) Val Canale (con i centri principali di Pontebba, Malborghetto/Valbruna e Tarvisio)
11 Tutela delle minoranze germanofone Legge regionale 4/1999, in specie art. 6, commi 40, 41, 41 bis Legge regionale 20 novembre 2009, n. 20 recante Norme di tutela e promozione delle minoranze di lingua tedesca del Friuli Venezia Giulia.
12 Le comunità slovenofone lo zegliano (ovvero zilijsko), propaggine italiana, acquisita dopo il primo conflitto mondiale, del dialetto sloveno documentato nella valle carinziana di Zeglia o del Gail, ancora diffuso in alcuni centri della Val Canale (Kanalska Dolina), a contatto talora con il dialetto tedesco e il friulano; il resiano (rezijansko), adoperato nei paesi della Val di Resia (laterale del Canale del Ferro), che, esibendo tratti più conservativi degli altri, rappresenta un caso emblematico tra i dialetti sloveni del Friuli; il tersko, cioè i dialetti del Torre, sulle Prealpi, con diramazioni già antiche verso l area pianeggiante; il nadiško, ossia i dialetti sloveni della Val Natisone (e delle valli contermini), il tipo più vitale ed esteso. A questi affianchiamo le varietà della provincia di Gorizia (briško cioè del Collio o collinare) e di Trieste (kraško, perché parlato prevalentemente nei paesi del Carso).
13 Tutela delle minoranze slovenofone Legge 23 novembre 2001, n. 38 che sostiene adeguate Norme per la tutela della minoranza linguistica slovena della Regione Friuli-Venzia Giulia Va evidenziato che l'art. 5 della legge 38/2001 ha garantito, nel quadro delle disposizioni della legge 482, forme particolari di tutela alle popolazioni germanofone della Val Canale Legge regionale 16 novembre 2007, n. 26, ovvero Norme regionali di tutela della minoranza linguistica slovena
14 Siti internet utili per un primo approfondimento Regione Friuli-Venezia Giulia ( Agenzia Regionale per la lingua friulana ( Società Filologica Friulana ( Comitato Unitario delle isole linguistiche storiche germaniche ( Istituto sloveno di ricerche (
15 Grazie
L.R. 29/2007, art. 7 c. 3 B.U.R. 14/5/2014, n. 20. Decreto del Presidente della Regione 2 maggio 2014, n. 079/Pres.
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