Prof. Salvatore Curreri Corso di Diritto costituzionale Fonti del diritto, interpretazione, ordinamento giudiziario

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1 FONTI DEL DIRITTO: DEFINIZIONI Fonte del diritto «gli atti o i fatti che l ordinamento giuridico abilita a produrre norme giuridiche, cioè a innovare all ordinamento giuridico stesso» Fonti sulla produzione «le norme che disciplinano i modi di produzione del diritto, individuando i soggetti titolari di potere normativo, i procedimenti di formazione, gli atti prodotti» (es. fonti primarie (Cost.): artt. 70 (legge ordinaria), 75 (referendum abrogativo), 138 (legge costituzionale) fonti secondarie: l. 400/1988 regolamenti governativi) 1

2 FONTI-ATTO O ATTI NORMATIVI Gli elementi tipici Manifestazioni di volontà espresse da un soggetto legittimato dall ordinamento giuridico (Presidente della Repubblica, Presidente del Consiglio, Camera e Senato) nel rispetto delle procedure previste dalle fonti sulla produzione che trovano la loro formulazione in un testo normativo (scritto suddiviso in articoli e commi) cui l ordinamento attribuisce l idoneità di porre in essere norme giuridiche vincolanti per tutti (es.: Costituzione, legge, regolamento 2

3 LE FONTI FATTO O FATTI NORMATIVI a) fatti o comportamenti oggettivi cui l ordinamento riconosce direttamente la capacità di produrre norme in via autonoma, senza che siano seguite procedure particolari, né che le norme stesse siano frutto di una ben individuale ed espressa volontà fonti non scritte: eventi naturali (nascita), eventi sociali (sciopero), consuetudine b) fonti esterne di altri ordinamenti richiamate dal nostro da cui discendono norme vincolanti diritto internazionale generale, diritto internazionale privato, fonti dell Unione Europea 3

4 La consuetudine Requisiti: a) elemento materiale: comportamento socialmente uniforme diffuso nel tempo (usus o diuturnitas; prassi) b) elemento spirituale: comune convincimento dell obbligatorietà di quel dato comportamento (opinio iuris ac necessitatis): Norme senza disposizione importanti negli ordinamenti di common law; residuali in quelli di civil law «Nelle materie regolate dalle leggi e dai regolamenti gli usi hanno efficacia solo in quanto sono da essi richiamati» (art. 8 disp. prel. c.c.: consuetudini praeter o secundum (mai contra) legem in materia contrattuale, commerciale, bancaria raccolte da Ministero dell Industria e Camere di commercio 4

5 Consuetudini e convenzioni costituzionali La consuetudine costituzionale come comportamenti spontanei ritenuti giuridicamente obbligatori (regole) il non voto del Presidente d Assemblea le consultazioni presidenziali per la formazione del governo il discorso del Capo dello Stato neo-eletto dinanzi alle Camere Le convenzioni costituzionali: accordo tra le forze politiche vincolante sotto il profilo politico ma non giuridico (regolarità) elezione alla Presidenza della Camera di un esponente dell opposizione ( ) identificazione tra Premiership e Leadership 5

6 Le consuetudini internazionali Art Cost. «L ordinamento italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute» rinvio non fisso ad un atto (recettizio) ma mobile ad una fonte (non recettizio) ma non quando contrastano con i principi e diritti fondamentali della Costituzione (c.d. teoria dei contro limiti) - C. cost. 238/2014 su risarcimento crimini di guerra 6

7 FONTI DI COGNIZIONE La pubblicazione ufficiale degli atti normativi Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana Serie generale: leggi e altri atti normativi; atti degli organi costituzionali; decreti presidenziali; decreti, delibere e ordinanze ministeriali; decreti e delibere di altre autorità Serie speciale Corte costituzionale: sentenze e ordinanze della Corte Serie speciale Unione europea: regolamenti e direttive Serie speciali Regioni: leggi e regolamenti regionali Bollettini o Gazzette ufficiali delle Regioni Gazzetta Ufficiale dell Unione europea 7

8 FONTI DI COGNIZIONE Le fonti non ufficiali

9 L entrata in vigore degli atti normativi La presente legge (o il presente decreto), munita del sigillo dello Stato, sarà inserita nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. E fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato. Presunzione di conoscenza: nel giudice (iura novit curia) nel cittadino (ignorantia legis non excusat) Interpretazione e applicazione del diritto ex art. 12 disp. prel. c.c. 9

10 DISPOSIZIONE E NORMA DISPOSIZIONE (o testo normativo) interpretazione La disposizione è una mera formulazione linguistica, suscettibile diverse interpretazioni Le norme sono il risultato dell interpretazione NORME operata da coloro che sono chiamati ad applicare le disposizioni (amministrazione, giudici) sulla base di diversi criteri (letterale, logico-sistematica, storico-comparativo) in relazione al fatto cui va applicato (senza automatici sillogismi) 10

11 L INTERPRETAZIONE DELLA LEGGE Art preleggi Nell applicare la legge non si può ad essa attribuire altro senso che quello fatto palese dal significato proprio delle parole secondo la connessione di esse, e dalla intenzione del legislatore Interpretazione letterale o testuale (secondo il senso «fatto palese dal significato proprio delle parole secondo la connessione di esse») Interpretazione teleologica secondo l «intenzione del legislatore» (in senso soggettivo o in senso oggettivo) VIETATO L INGRESSO AL PARCO ALLE AUTO ED AI CANI DIVIETO DI SOSTA 11

12 Interpretazione logico-sistematica in modo da inserire la norma in modo coerente nell ordinamento giuridico Art. 2 T.u.l.p.s. (1931) Il Prefetto, nel caso di urgenza o per grave necessità pubblica, ha facoltà di adottare i provvedimenti indispensabili per la tutela dell ordine pubblico e della sicurezza pubblica 12

13 DISPOSIZIONE Art Cost. Il Presidente della Repubblica può nominare senatori a vita cinque cittadini che hanno illustrato la Patria per altissimi meriti nel campo sociale, scientifico, artistico e letterario INTERPRETAZIONE NORMA A Ogni Presidente persona fisica NORMA B Il Presidente come carica 13

14 Le tipologie di interpretazione In base al risultato si distingue tra: a) interpretazione restrittiva b) interpretazione estensiva In base al soggetto: a) giudici (interpretazione giurisprudenziale, soprattutto Corte di cassazione e Corte costituzionale) b) giuristi (interpretazione dottrinale) c) semplici privati 14

15 LE LACUNE NORMATIVE E L ANALOGIA Art preleggi Criteri d integrazione del diritto per garantire la completezza dell ordinamento Le lacune colmate per analogia legis: «se una controversia non può essere decisa con una precisa disposizione, si ha riguardo alle disposizioni che regolano casi simili o materie analoghe» Le lacune colmate per analogia iuris: «se il caso rimane ancora dubbio, si decide secondo i principi generali dell ordinamento giuridico dello Stato» Divieto d analogia per le leggi penali e le leggi speciali 15

16 LE LEGGI DI INTERPRETAZIONE AUTENTICA Esempio: art. 14 l. 28/1999 «La disposizione di cui all articolo 26, comma 4, terzo periodo, del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600, riguardante l applicazione della ritenuta a titolo d imposta sugli interessi, premi ed altri frutti delle obbligazioni e titoli similari e sui conti correnti, deve intendersi nel senso che tale ritenuta si applica anche nei confronti dei soggetti esclusi dall imposta sul reddito delle persone giuridiche». 16

17 LE FUNZIONI DELLA CORTE DI CASSAZIONE Art e 9 Cost. Contro le sentenze e contro i provvedimenti sulla libertà personale, pronunciati dagli organi giurisdizionali ordinari o speciali, è sempre ammesso ricorso in cassazione per violazione di legge...». La Corte di cassazione assicura l esatta osservanza e l uniforme interpretazione della legge, l unità del diritto oggettivo nazionale (c.d. funzione nomofilattica) sue interpretazioni sono ufficialmente sintetizzate in massime Spetta alla Corte di cassazione dirimere i conflitti di competenza tra i diversi giudici ordinari e i conflitti di giurisdizione tra giudici ordinari e giudici speciali 17

18 LA MAGISTRATURA ORDINARIA Magistrati con funzioni giudicanti (giudici) giudice di pace giudice di tribunale giudice d appello giudice di cassazione Magistrati con funzioni requirenti (pubblici ministeri) procuratore della Repubblica presso il tribunale procuratore generale della Repubblica presso le corte d appello procuratore generale della Repubblica presso la Corte di cassazione 18

19 I GIUDICI ORDINARI: I GRADI DI GIURISDIZIONE Competenza in materia civile 1 grado Giudice di pace (giudice monocratico) Tribunale (giudice monocratico o collegiale) 2 grado Tribunale (giudice monocratico o collegiale) Corte di appello (giudice collegiale) ricorso in cassazione per soli motivi di legittimità Corte di cassazione (sezioni civili) 19

20 Competenza in materia penale 1 grado Giudice di pace (giudice monocratico) Tribunale [dei minorenni] (giudice monocratico o collegiale) Corte di assise (collegio con giudici popolari) 2 grado Tribunale (giudice monocratico o collegiale) Corte di appello (giudice collegiale) Corte di assise di appello (collegio con giudici popolari) ricorso in cassazione per soli motivi di legittimità Corte di cassazione (sezioni penali) 20

21 IL PUBBLICO MINISTERO Appartiene allo stesso corpo dei magistrati con funzioni giudicanti e «gode delle garanzie stabilite nei suoi riguardi dalle norme sull ordinamento giudiziario» (art Cost.) l indipendenza dei p.m. presso le giurisdizioni speciali è assicurata dalla legge (art Cost.) Hanno l obbligo di esercitare l azione penale (art. 112 Cost.) in applicazione del principio di uguaglianza (art. 3 Cost.) Svolgono le indagini sulle notizie di reato per mezzo della polizia giudiziaria (art. 109 Cost.) Rappresentano la pubblica accusa e sono una «parte imparziale» nel processo (anziché essere come il giudice passivi e terzi) 21

22 I PRINCIPI COSTITUZIONALI IN TEMA DI GIURISDIZIONE Art. 24 Cost. 1.Tutti possono agire in giudizio per la tutela dei propri diritti e interessi legittimi. 2.La difesa è diritto inviolabile in ogni stato e grado del procedimento. 3.Sono assicurati ai non abbienti, con appositi istituti, i mezzi per agire e difendersi davanti ad ogni giurisdizione. 4.La legge determina le condizioni e i modi per la riparazione degli errori giudiziari. 22

23 I PRINCIPI COSTITUZIONALI IN TEMA DI GIURISDIZIONE Art. 25 Cost. 1.Nessuno può essere distolto dal giudice naturale precostituito per legge 2.Nessuno può essere punito se non in forza di una legge che sia entrata in vigore prima del fatto commesso. Art. 27 Cost. 1.La responsabilità penale è personale 2.L'imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva. 3.Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato 4.Non è ammessa la pena di morte. 23

24 Art. 111 Cost. La giurisdizione si attua mediante il giusto processo regolato dalla legge. Ogni processo si svolge nel contraddittorio tra le parti, in condizioni di parità, davanti a giudice terzo e imparziale. La legge ne assicura la ragionevole durata. Nel processo penale, la legge assicura che la persona accusata di un reato -sia, nel più breve tempo possibile, informata riservatamente della natura e dei motivi dell accusa elevata a suo carico -disponga del tempo e delle condizioni necessari per preparare la sua difesa; segue... 24

25 abbia la facoltà, davanti al giudice, di interrogare o di far interrogare le persone che rendono dichiarazioni a suo carico, di ottenere la convocazione e l interrogatorio di persone a sua difesa nelle stesse condizioni dell accusa e l acquisizione di ogni altro mezzo di prova a suo favore; sia assistita da un interprete se non comprende o non parla la lingua impiegata nel processo...» 25

26 Il processo penale è regolato dal principio del contraddittorio nella formazione della prova. La colpevolezza dell'imputato non può essere provata sulla base di dichiarazioni rese da chi, per libera scelta, si è sempre volontariamente sottratto all'interrogatorio da parte dell'imputato o del suo difensore. La legge regola i casi in cui la formazione della prova non ha luogo in contraddittorio per consenso dell'imputato o per accertata impossibilità di natura oggettiva o per effetto di provata condotta illecita. 26

27 GIURISDIZIONI SPECIALI Art Cost. Nessuno può essere distolto dal giudice naturale precostituito per legge Art Cost. Non possono essere istituti giudici straordinari o giudici speciali. Possono soltanto istituirsi presso gli organi giudiziari ordinari sezioni specializzate per determinate materie, anche con la partecipazione di cittadini idonei estranei alla magistratura VI disposizioni transitorie e finale Cost. Entro 5 anni dall entrata in vigore della Costituzione si procede alla revisione degli organi speciali di giurisdizione attualmente esistenti, salvo le giurisdizioni del Consiglio di Stato, della Corte dei conti e dei tribunali militari 27

28 LA GIURISDIZIONE AMMINISTRATIVA Art Cost. Il Consiglio di Stato e gli altri organi di giustizia amministrativa hanno giurisdizione per la tutela nei confronti della pubblica amministrazione degli interessi legittimi e, in particolari materie indicate dalla legge, anche dei diritti soggettivi LA GIURISDIZIONE CONTABILE Art Cost. La Corte dei conti ha giurisdizione nelle materie di contabilità pubblica e nelle altre specificate dalla legge 28

29 I GIUDICI SPECIALI: I GRADI DI GIURISDIZIONE 1 grado Giudici amministrativi Tribunali amministrativi regionali (TAR) Giudici contabili (Corte dei conti) Sezioni giurisdizionali regionali 2 grado Consiglio di Stato (Consiglio giustizia amministrativa) 3 Sezioni giurisdizionali centrali di appello ricorso in cassazione per soli motivi inerenti alla giurisdizione Corte di cassazione 29

30 LA GIURISDIZIONE MILITARE Art Cost. I Tribunali militari in tempo di guerra hanno la giurisdizione stabilita dalla legge. In tempo di pace hanno giurisdizione soltanto per i reati militari commessi da appartenenti alle Forze Armate LA GIURISDIZIONI TRIBUTARIA VI disp. trans. e finale Cost 30

31 IL PROBLEMA DELL INDIPENDENZA DELLA MAGISTRATURA Indipendenza interna: di ciascun magistrato in relazione ai magistrati «superiori» Indipendenza esterna: nei confronti degli altri poteri 31

32 Principi costituzionali sul potere giudiziario I giudici soggetti soltanto alla legge (art Cost.) La magistratura ordine autonomo e indipendente da ogni altro potere (art Cost.) divieto di attività politica militante I magistrati distinti fra loro soltanto per diversità di funzioni (art Cost.) La riserva di legge in materia di norme sull ordinamento giudiziario e su ogni magistratura (art Cost.) 32

33 Le nomine dei magistrati per pubblico concorso e dei magistrati onorari (es. giudici di pace) (art Cost.) La nomina all ufficio di consiglieri di cassazione «per meriti insigni» di professori ordinari e avvocati (art e 3 Cost.) La «partecipazione diretta del popolo all amministrazione della giustizia» (art Cost.: es. i giurati nelle corti d assise; magistrati onorati (giudici di pace) La inamovibilità dei magistrati (art Cost.) L indipendenza dei giudici delle giurisdizioni speciali garantita dalla legge (art Cost.) Automatismo della carriera 33

34 IL CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA Le attribuzioni Art. 105 Cost. «Spettano al Consiglio superiore della magistratura, secondo le norme dell ordinamento giudiziario, le assunzioni, le assegnazioni ed i trasferimenti, le promozioni e i provvedimenti disciplinari nei riguardi dei magistrati». 34

35 La composizione (art. 104 Cost.; l. 195/1958 e ss.mm.) 27 membri in carica per 4 anni senza immediata rieleggibilità 3 di diritto: Capo dello Stato (che lo presiede), Primo Presidente e Procuratore generale della Corte di Cassazione 16 togati (2/3) eletti dai magistrati ordinari in tre collegi unici nazionali (10 giudicanti, 4 requirenti, 2 Cassazione) 8 laici (1/3) eletti da Camere riunite, tra cui è eletto il Vice Presidente, a maggioranza dei 3/5 - dei componenti, dal 3 scrutinio dei votanti (art. 22 l. 195/1958) - tra professori ordinari in materie giuridiche e avvocati dopo 15 anni di esercizio Ratio della composizione mista del Csm 35

36 LE ATTRIBUZIONI DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA Art Cost. Il Ministro della giustizia ha facoltà di promuovere l azione disciplinare. Art. 110 Cost. Ferme le competenze del Consiglio superiore della magistratura, spettano al Ministro della giustizia l organizzazione e il funzionamento dei servizi relativi alla giustizia. 36

37 LA RESPONSABILITA DEI MAGISTRATI Responsabilità penale: come qualunque cittadino Responsabilità civile indiretta (danno ingiusto a causa di dolo o colpa grave e diniego di giustizia) Responsabilità disciplinare per comportamenti assunti in ufficio o fuori lesivi del prestigio dell ordine giudiziario Art Cost. «I magistrati... non possono essere dispensati o sospesi dal servizio né destinati ad altre sedi o funzioni se non in seguito a decisione del Consiglio superiore della magistratura, adottata o per i motivi e con le garanzie di difesa stabilite dall ordinamento giudiziario o con il loro consenso». 37