ELABORAZIONE Fanton C,, Bonfanti M. Data: 27/06/2003. Dott. ssa M.T. Sensale
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1 RACCOMANDAZIONI PER LA SICUREZZA DEL TRASPORTO DI MATERIALI INFETTIVI E DI I.O.1/Ds Pag. 1 di Pag. 6 TIPO DI DOCUMENTO ISTRUZIONE OPERATIVA ELABORAZIONE Fanton C,, Bonfanti M. Data: 27/06/2003 INDICE 1. Introduzione pag Scopo pag Campo di applicazione pag Terminologia, abbreviazioni, simboli pag Responsabilità pag Descrizione delle attività pag Trasporto interno al presidio ospedaliero pag Trasporto esterno al presidio ospedaliero pag Spedizione pag Riferimenti bibliografici pag Registrazione ed archiviazione pag Allegati pag. 6 CIO Dott. ssa M.L. Soranzo APPROVAZIONE D.S. OAS/OBV D.S. OMV Direttore U.O.a. Dott. ssa M.T. Sensale Dott. ssa M.T. Sensale Data 08/07/2003 Coordinatore U.O.a. DIFFUSIONE A tutte le UU.OO. dei Presidi Ospedalieri dell A.S.L.3 di Torino Data: 09/07/2003 VERIFICA APPLICAZIONE RESPONSABILITA Coordinatore Infermieristico / Tecnico di U.O FREQUENZA quadrimestrale Rev. n Data Descrizione modifiche A cura di REVISIONE
2 Pag. 2 di Pag INTRODUZIONE Le attività connesse con la spedizione ed il trasporto di sostanze infettive o potenzialmente tali, di campioni diagnostici e di materiali biologici costituiscono un potenziale pericolo di contaminazione del personale e dell ambiente in caso di incidenti determinanti la fuoriuscita del materiale dai contenitori, in particolare modo se tali incidenti avvengono a causa di inappropriato confezionamento dei materiali. 2. SCOPO Garantire la sicurezza degli operatori coinvolti nelle operazioni di confezionamento, trasporto e spedizione di campioni diagnostici e di materiali biologici a potenziale rischio infett vo i 3. CAMPO DI APPLICAZIONE Le seguenti istruzioni vengono applicate ogni qual volta sia necessario confezionare, trasportare (all interno o all esterno delle strutture ospedaliere dell A.S.L.3) o spedire campioni diagnostici, sostanze infettive e materiali biologici 4. TERMINOLOGIA, ABBREVIAZIONI, SIMBOLI Prodotti biologici: materiali biologici finiti ad uso umano e veterinario, compresi sieri e vaccini, prodotti secondo requisiti sanciti dalla normativa vigente e trasportati dietro approvazione o permesso dell Autorità Sanitaria. Prodotti biologici finiti, trasportati prima di aver ottenuto il permesso, per scopi di studio e di ricerca umana o veterinaria Campioni diagnostici: comprendono tutti i materiali di origine umana o animale, inclusi escreti, sangue e suoi componenti, tessuti e fluidi tissutali, raccolti a scopo diagnostico. Sostanze infettive: sono i materiali contenenti microrganismi vivi quali batteri, virus, rickettsie, parassiti, funghi o tossine da essi prodotti, noti o ritenuti causa probabile di malattia infettive nell uomo o negli animali. Trasporto: per trasporto si intende il trasporto di un campione: da un reparto ospedaliero o da una struttura periferica ad un laboratorio da un laboratorio ad un altro da una struttura ospedaliera ad un centro diagnostico esterno Spedizione: invio del campione attraverso le seguenti modalità: postale aerea terrestre su strada terrestre ferroviaria navale
3 Pag. 3 di Pag RESPONSABILITA Le istruzioni operative riportate nel presente documento devono essere sistematicamente adottate da tutto il personale che si occupa della preparazione ed il trasporto di sostanze infettive o potenzialmente tali, di campioni diagnostici e di materiali biologici Il Coordinatore infermieristico / tecnico dell U. O. deve vigilare affinché tali disposizioni vengano messe in atto sistematicamente da tutto il personale coinvolto, valutandone periodicamente l operato (per la valutazione è disponibile l apposito form allegato 5). 6. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA 6.1 TRASPORTO INTERNO AL PRESIDIO OSPEDALIERO Confezionamento a) Indossare guanti monouso b) Inserire il recipiente primario (provetta, piastra, barattolo, ) all interno del contenitore rigido per il trasporto. Il contenitore deve consentire la chiusura a tenuta, può essere di plastica o di metallo. NON USARE ARCELLE, VASSOI o qualunque altro contenitore sprovvisto di chiusura ermetica. Se il recipiente primario è una provetta, apporre nel contenitore rigido apposita rastrelliera (portaprovette) e posizionare all interno la provetta in posizione verticale. In caso di più provette, NON UTILIZZARE ELASTICI per unirle ma posizionarle singolarmente nella rastrelliera. c) Apporre un etichetta autoadesiva sul contenitore per il trasporto che ne identifichi il contenuto (es.: materiali biologici ) d) Allegare le schede di richiesta esami ALL ESTERNO DEL CONTENITORE In caso di utilizzo di sostanza refrigerante (es. ghiaccio), questo NON deve essere posto a contatto diretto con il campione, ma si deve interporre un involucro di plastica tra campione e sostanza refrigerante Trasporto Il trasporto deve avvenire in maniera diretta dalla sede di confezionamento alla sede di destinazione (evitando cioè di trasportare, anche temporaneamente, il contenitore in altre sedi non inerenti il campione) Durante il trasporto il contenitore non deve essere aperto per nessun motivo; in caso di caduta l operatore deve evitare di aprire il contenitore, prima di aver indossato i guanti. Durante il trasporto il contenitore non deve essere capovolto.
4 Pag. 4 di Pag TRASPORTO ESTERNO AL PRESIDIO OSPEDALIERO Confezionamento a) Indossare guanti monouso b) Inserire il recipiente primario (provetta, piastra, barattolo, ) all interno del sacchetto in plastica del contenitore rigido in cartone (BIOTRANSPORT), e sigillare il sacchetto con l apposito laccio. Se il recipiente primario è una provetta, apporre nel contenitore rigido apposita rastrelliera (portaprovette) e posizionare all interno la provetta in posizione verticale. In caso di più provette, NON UTILIZZARE ELASTICI per unirle ma posizionarle singolarmente nella rastrelliera. c) Chiudere il contenitore rigido ermeticamente. d) Allegare le schede di richiesta esami ALL ESTERNO DEL CONTENITORE In caso di utilizzo di sostanza refrigerante (es. ghiaccio), questo NON deve essere posto a contatto diretto con il campione, ma si deve interporre un involucro di plastica tra campione e sostanza refrigerante Trasporto Il contenitore deve essere posto sul veicolo in posizione verticale e ben fissato. L operatore addetto al trasporto non deve per nessun motivo aprire il contenitore. A bordo del veicolo deve essere presente un kit per la decontaminazione in caso di fuoriuscita accidentale del materiale biologico, comprendente: sostanza decontaminante (es. Bionil granuli) materiale assorbente (es. rotolo di carta tipo Scottex ) contenitore per rifiuti sanitari a rischio infettivo guanti in gomma 6.3 SPEDIZIONE Per il confezionamento è necessario utilizzare un sistema a 3 involucri (vedi allegato 1), composto da: recipiente primario: recipiente contenente il campione o la sostanza infetta (provette, barattoli, piastre), che deve essere impermeabile, a tenuta stagna, etichettato e avvolto in materiale assorbente quale cotone idrofilo o carta bibula
5 Pag. 5 di Pag. 6 recipiente secondario: recipiente contenente il recipiente primario, a tenuta stagna, impermeabile. Può contenere più recipienti primari a patto che ognuno sia avvolto singolarmente da materiale assorbente. All esterno del contenitore secondario collocare le schede riguardanti: - i dati identificativi del campione - i dati descrittivi del campione - i dati riguardanti il destinatario - i dati riguardanti il mittente recipiente esterno: è il contenitore in cui collocare il recipiente secondario; può essere di cartone rigido, plastica, legno o altri materiali resistenti ad urti o intemperie. Il volume totale del materiale da spedire non può superare: 500 ml, in caso di sostanze infettive (se si superano comunque i 50 ml è necessario aggiungere una ulteriore quantità di materiale assorbente tra recipiente secondario e recipiente esterno) 4000 ml, in caso di campioni diagnostici L imballaggio esterno deve riportare: Per le sostanze infettive il marchio specifico UN di confezionamento (allegato 2), di dimensioni min. 100x100 l etichetta internazionale per le sostanze infettive (allegato 3, fig.1), di dimensioni min. 100x100 scheda UN (allegato 4) recante le seg. informazioni: Nome, indirizzo, numero di telefono del ricevente Nome, indirizzo, numero di telefono del mittente Nome UN (sostanza infettiva per l uomo o per gli animali) seguito dal nome scientifico Numero UN della sostanza (UN 2814 = umana ; UN 2900 = animale) La temperatura di conservazione della sostanza Per i campioni diagnostici Nome, indirizzo, numero di telefono del ricevente Nome, indirizzo, numero di telefono del mittente Dichiarazione campione diagnostico confezionato in conformità con le norme PI 650 Inoltre, è necessario avere una serie di ulteriori documenti, forniti dal corriere, comprendenti: Per le sostanze infettive La dichiarazione di merce pericolosa La lista di imballaggio che includa l indirizzo del destinatario, il numero di confezioni, la descrizione del contenuto, il peso, il valore (indicare che si tratta di prodotti senza valore commerciale) Ricevuta aerea, se il trasporto avviene per via aerea Ricevuta di spedizione relativa ad altre modalità di trasporto, ove applicabile Un permesso di import ed export, se richiesto Per i campioni diagnostici La lista di imballaggio che includa l indirizzo del destinatario, il numero di confezioni, la descrizione del contenuto, il peso, il valore (indicare che si tratta di prodotti senza valore commerciale) Ricevuta aerea, se il trasporto avviene per via aerea Ricevuta di spedizione relativa ad altre modalità di trasporto, ove applicabile Un permesso di import ed export, se richiesto in caso di spedizione di sostanze infettive o campioni diagnostici, avvertire preventivamente la DIREZIONE SANITARIA
6 Pag. 6 di Pag RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI Circolare del Ministero della salute n 3 del 08/05/03: Raccomandazioni per la sicurezza del trasporto di materiali infettivi e di campioni diagnostici 8. ARCHIVIAZIONE Il presente documento deve essere conservato: A. presso tutte le UU.OO. (reparti e servizi) dell ospedale Maria Vittoria e del Comprensorio Ospedaliero Amedeo di Savoia e Birago di Vische, ed archiviato in luogo facilmente accessibile a tutti gli operatori sanitari; Il documento deve essere reso disponibile durante le visite di controllo effettuate dalle Direzioni Sanitarie e dal C.I.O. B. presso l U.O.a. Prevenzione Rischio Infettivo, negli uffici situati presso gli ospedali Maria Vittoria e Amedeo di Savoia, e reso disponibile agli operatori sanitari ogni qual volta ne facciano richiesta. 9. ALLEGATI Allegato 1: sistema a doppio involucro Allegato 2: Marchio specifico UN di confezionamento Allegato 3: Etichetta di rischio per sostanze infettive Allegato 4: Fac-simile scheda per spedizione di materiali infettivi Allegato 5: scheda di verifica dell applicazione
7 Allegato 1 Sistema a triplo involucro Contenitore primario Materiale assorbente Coperchio a vite Contenitore secondario Etichetta del campione Coperchio a vite Etichetta di rischio biologico Contenitore esterno Etichetta con indirizzo
8 Allegato 2 Marchio specifico UN di confezionamento esempio u n 4H /Classe 6.2/03 I/xxxxx Il Marchio specifico UN di confezionamento è costituito da: # simbolo di confezionamento delle Nazioni Unite # tipo di confezionamento # testo classe 6.2 (relativo a sostanze infettive) # le ultime due cifre dell anno di confezionamento # lo Stato (sigla) # codice del produttore
9 Allegato 3 MATERIE INFETTIVE IN CASO DI DANNEGGIAMENTO O DI PERDITA AVVISARE IMEDIATAMENTE L AUTORITA SANITARIA 6 Figura 1: Etichetta di rischio per sostanze infettive
10 Allegato 4 - Fac-simile scheda per spedizione di materiali infettivi
11 Allegato 5 SCHEDA DI VERIFICA DELL APPLICAZIONE DIPARTIMENTO REPARTO/SERVIZIO RESPONSABILE DATA METODOLOGIA UTILIZZATA 1 quadrimestre 2 quadrimestre 3 quadrimestre Osservazione diretta N Intervista al personale N Altro (specificare): N IL PROTOCOLLO E DA CONSIDERARSI: TOTALMENTE APPLICATO PARZIALMENTE APPLICATO Motivazione: NON APPLICATO Motivazione: PUNTI CRITICI RILEVATI NELL APPLICAZIONE: La seguente scheda, compilata in ogni sua parte, deve essere trasmessa all U.O.a. Prevenzione Rischio Infettivo almeno 3 volte all anno (1 volta a quadrimestre)
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