CRA STRUTTURE RESIDENZIALI PER ANZIANI: ASPETTI TECNICI DEL SISTEMA DI AUTOCONTROLLO NELLA PREVENZIONE DEL RISCHIO LEGIONELLOSI

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "CRA STRUTTURE RESIDENZIALI PER ANZIANI: ASPETTI TECNICI DEL SISTEMA DI AUTOCONTROLLO NELLA PREVENZIONE DEL RISCHIO LEGIONELLOSI"

Transcript

1 CRA STRUTTURE RESIDENZIALI PER ANZIANI: ASPETTI TECNICI DEL SISTEMA DI AUTOCONTROLLO NELLA PREVENZIONE DEL RISCHIO LEGIONELLOSI CORRETTA GESTIONE DI IMPIANTI NELLE STRUTTURE CON OSPITI A RISCHIO Relatore: Enrico Manfredi Perito Industriale Collaboratore del SUAT - Libero Professionista Gestione di impianti a rischio legionella Sindrome da edificio malato 1. Conoscere la malattia 2. Conoscere il potenziale malato

2 Gestione di impianti a rischio legionella 1) IN CHE CONDIZIONI SI PRESENTA IL PROBLEMA 2) CONOSCERE LA STRUTTURA E I SUOI IMPIANTI 3) VALUTARE IL RISCHIO SPECIFICO DI OGNI IMPIANTO 4) INDIVIDUARE LE CRITICITÀ E LE SOLUZIONI 1 - In che condizioni si presenta il problema Quale condizione è fondamentale per la presenza: PRESENZA D ACQUA, non vapore d acqua Quali condizioni permettono lo sviluppo: TEMPERATURA RISTAGNO, o scarso flusso Presenza di un TERRENO FAVOREVOLE, il Biofilm

3 Gestione di impianti a rischio legionella 1) IN CHE CONDIZIONI SI PRESENTA IL PROBLEMA 2) CONOSCERE LA STRUTTURA E I SUOI IMPIANTI 3) VALUTARE IL RISCHIO SPECIFICO DI OGNI IMPIANTO 4) INDIVIDUARE LE CRITICITÀ E LE SOLUZIONI Impianti idrici Impianti di trattamento Aria Impianti di riscaldamento o raffrescamento SI, sempre SI, con determinate caratteristiche NO La condensa, eventualmente presente nei terminali d impianto, in quanto tale è vapore acqueo condensato sulla batteria fredda La legionella non si trova nel vapore acqueo!!

4 ALIMENTAZIONE Filtrazione Stoccaggio RISCALDAMENTO DISTRIBUZIONE TRATTAMENTI Scambiatori Accumuli con o senza miscelazione Tubazioni principale Tubazioni secondaria Terminali Dosaggio sanificante Filtrazione Lampade UV FILTRAZIONE

5 STOCCAGGIO ALIMENTAZIONE Filtrazione Stoccaggio RISCALDAMENTO DISTRIBUZIONE TRATTAMENTI Scambiatori Accumuli e boiler Tubazioni principale Tubazioni secondaria Terminali Dosaggio sanificante Filtrazione Lampade UV

6 SCAMBIATORI ACCUMULO ALIMENTAZIONE Filtrazione Stoccaggio RISCALDAMENTO DISTRIBUZIONE TRATTAMENTI Scambiatori Accumuli con o senza miscelazione Distribuzione principale Distribuzione secondaria Terminali Dosaggio sanificante Filtrazione Lampade UV

7 DISTRIBUZIONE PRINCIPALE DISTRIBUZIONE SECONDARIA REPARTO TIPO ACQUA CALDA SANITARIA RICIRCOLO

8 TERMINALI ALIMENTAZIONE Filtrazione Stoccaggio RISCALDAMENTO DISTRIBUZIONE TRATTAMENTI Scambiatori Accumuli con o senza miscelazione Distribuzione principale Distribuzione secondaria Terminali Dosaggio sanificante Filtrazione Lampade UV

9 DOSAGGIO SANIFICANTE LAMPADE UV Produttore biossido IMPIANTO AERAULICO UTA CANALIZZAZIONI TERMINALI Sezione filtrante Sezione riscaldamento raffrescamento Sezione umidificazione (vapore o adiabatica) Isolamento esterno o interno Bocchette

10 UTA IMPIANTO AERAULICO IMPIANTO AERAULICO UTA CANALIZZAZIONI TERMINALI Sezione filtrante Sezione riscaldamento raffrescamento Sezione umidificazione (vapore o adiabatica) Isolamento esterno o interno Bocchette

11 IMPIANTO AERAULICO UTA CANALIZZAZIONI TERMINALI Sezione filtrante Sezione riscaldamento raffrescamento Sezione umidificazione (vapore o adiabatica) Isolamento esterno o interno Bocchette TERMINALI IMPIANTO AERAULICO

12 Descrivere precisamente gli impianti dimostra la conoscenza degli stessi La valutazione del rischio di infezione da Legionella secondo le Linee Guida Regionali D.G.R. n 828/2017 deve tene re conto: delle caratteristiche ambientali; delle caratteristiche degli impianti; del tipo di pratiche sanitarie; dei precedenti epidemiologici della struttura; della tipologia di pazienti. Gestione di impianti a rischio legionella 1) IN CHE CONDIZIONI SI PRESENTA IL PROBLEMA 2) CONOSCERE LA STRUTTURA E I SUOI IMPIANTI 3) VALUTARE IL RISCHIO SPECIFICO DI OGNI IMPIANTO 4) INDIVIDUARE LE CRITICITÀ E LE SOLUZIONI

13 RISCHIO TECNICO: COME viene valutato? 3 - Valutazione del rischio Tabelle di Valutazione Rischio RER VALUTAZIONE DI STRUTTURA Elemento di analisi Livello di rischio B M A Presenza / Aderenza al requisito 1 IMPIANTI E MANUTENZIONE 1 Impianto idrico sanitario Temperatura dell'acqua fredda in ingresso dall'acquedotto (<20 C, >20 C) A se >20 C a valle serbat oio Presenza di filtri in ingresso (autopulenti - assenti/ a sabbia / a carboni attivi ) Presenza di addolcitori (assenti, con verifica periodica resine, senza verif) Serbatoio di accumulo (integro / infiltrato / in bypass e non in linea) B anche se non di cls Pulizia e disinfezione (annuale / estemporanea / assente) del serbatoio A se inaccessibile Disinfezione continua dell'accumulo acqua fredda Installazione di sistemi di ultra-filtrazione dell'acqua in ingresso Rischio di contaminazione della rete pubblica (es: mancanza di disconnettore) a Parziale alimentazione acqua fredda 0 Scambiatori a piastre istantanei / Boiler inox /Boiler zincati B con trattam chim acqua Riduzione del volume di accumulo all'indispensabile -5 0 <=20 lt / posto letto Spurgo regolare dal fondo boiler -5 0 almeno settimanale Disincrostazione e disinfezione boiler (semestrale / estemporanea / assente) A se inaccessibile Destratificazione del boiler (es. pompa di ricircolo shunt) Regolazione di temperatura con sonde dedicate / sonda comune A se valvole in avaria Completa Parziale Scarsa Riduz. Rischio 13/05/2013 Ospedale NOCSAE Criteri Di scelta RISCHIO TECNICO: COME viene valutato? 3 - Valutazione del rischio Tabelle di Valutazione Rischio RER VALUTAZIONE DI STRUTTURA b Parziale Centrale di produzione ACS 0 Trattamento disinfezione in continuo Programma di verifica del trattamento (periodico / estempor. / assente) B se 15/30 gg max Misura della concentrazione del sanificante ai terminali B se 15/30 gg max c Parziale Trattamenti di disinfezione 0 Disponibilità di schema funzionale, piante e schemi di centrale B se rilievo /as built verif. Spurgo periodico con rubinetti di scarico al piede di colonna -5 0 escluso impianti a pioggia o similari Corretto bilanciamento della rete di ricircolo (periodicam. verificato) DT < 2 C / < 5 C / > 5 C Funzionamento pompe di ricircolo (continuo / x min ogni ora / notte off) Livello di corrosione impianto Parziale Reti di distribuzione 0 Totale Impianto idrico sanitario 0 2 Impianti aeraulici Manutenzione periodica dei filtri piani lavaggio 1m, cambio 6m Sostituzione periodica dei filtri a tasche semestrale Totale Impianti aeraulici 0 3 Torri evaporative 0 Distanza delle torri dalle finestre dei fabbricati abitati >20 m, m, <10 m Pulizia inizio e fine stagione/annuale/occasionale Utilizzo di biodisperdenti (continuativo/saltuario/non presente) Utilizzo di biocidi (a shock 15gg/mensile/occasionale) Campionamento periodico della concentrazione di legionella mensile / trimestrale / altro Ispezione periodica (mensile/stagionale/occasionale) Periodi di inattività prolungati durante l'esercizio (non presenti/settimanali/mensili) inattività in ambito stagionale Dosaggio di biocida in circolazione durante i periodi di inattività per impianti a più circuiti Totale Torri evaporative 0

14 RISCHIO TECNICO: COME viene valutato? Tabelle Rischio RER VALUTAZIONE DI STRUTTURA 3 - Valutazione del rischio 4 Documentazione sulla manutenzione Esiste il registro delle manutenzioni (aggiornato/non aggiornato/assente) Esiste un archivio informatico dei dati registrati -5 0 Esistono specifiche istruzioni operative per gli interventi manutentivi -5 0 Totale Documentazione sulla manutenzione 0 5 Gestione del rischio Presenza legionella nella rete idrica (<10^3 ; >=10^3; >10^4) almeno 30% dei campioni Presenza legionella nelle torri evaporative (<10^3 ; >=10^3; >10^4) almeno 30% dei campioni Totale Analisi e Campionamenti 0 Totale IMPIANTI E MANUTENZIONE 34 0 RISCHIO TECNICO: COME viene valutato? Tabelle Rischio RER VALUTAZIONE DI REPARTO 3 - Valutazione del rischio Livello di rischio B M A Presenza / Aderenza al requisito 2 IMPIANTI E MANUTENZIONE 1 Impianto idrico sanitario Età dell'impianto idrico (nuovo / ristrutturato / non ristrutturato) Rete realizzata in rame Presenza di rami morti / bypass sulle dorsali della rete lungh. >1,5 m Isolamento della rete di mandata ACS e ricircolo M pre 1995, A pre 1977 a Parziale Reti di distribuzione 0 Distanza dal ricircolo (terminale / blocco bagni / piede colonna) B fino ad 1,0 m Rompigetto a croce o con areatore Presenza di acqua trasparente / gialla / rossastra ai terminali Regolari tempistiche di lavaggio chimico / sostituzione rompigetto -3 0 Regolari tempistiche di sostituzione soffioni e phon docce -7 0 Regolari spurghi dell'acqua calda ai terminali durante le pulizie Spurghi automatizzati dell'acqua calda ai terminali durante le pulizie Installazione di sistemi di ultra-filtrazione sui terminali con sostit. ogni 15/30 gg b Parziale Terminali di erogazione 0 Totale Impianto idrico sanitario 0 2 Altri impianti idrici 0 Vasche per il parto e travaglio in acqua (filtrazione assoluta) assenti / filtri ass. / senza filtri Presenza di piscine, vasche riabilitative o idromassaggio Manutenzione e disinfezione secondo le linee guida regionali Presenza di fontane decorative all'interno degli edifici Trattamento chimico acqua fontane Totale Altri impianti idrici 0 Completa Parziale Scarsa Riduz. Rischio C1 piano terra Criteri Di scelta

15 RISCHIO TECNICO: COME viene valutato? Tabelle Rischio RER VALUTAZIONE DI REPARTO 3 - Valutazione del rischio 3 Impianti aeraulici Livello di filtrazione a tasche (doppio F7+F9 / singolo / assente) come da uni Prese d'aria sollevate da terra e lontane da fonti inquinanti Presenza di ricircolo dell'aria ambiente (assente / uta / split-fancoil) a Parziale Filtrazione e prese d'aria 0 Umidificatori a vapore / ad acqua nebulizzata / lavatori d'aria Sezione di lunghezza sufficiente per evitare condensa >1 m, 0,5-1m, < 50 cm Manutenzione e disinfezione secondo accordo stato/regioni per umidif ad acqua b Parziale Umidificazione 0 Raccolta condensa con pendenza insufficiente e/o stagnazione Presenza di parti arrugginite su batterie e telai c Parziale Batterie di condensazione 0 Accessibilità delle varie sezioni della UTA per sanificazione Pulizia e sanificazione periodica della macchina -3 0 semestrale Accessibilità dei canali (portine secondo UNI EN 12097) -5 0 Verifica e pulizia dei canali a norme NADCA da non più di 5 anni Canali con coibentazioni interne assente/elast./lana Canali dotati di rivestimento interno antimicrobico (AgIon o eq.) -5 0 Pulizia e sanificazione periodica dei terminali -3 0 semestrale d Parziale Manutenzione 0 Totale Impianti aeraulici 0 TOTALE RISCHIO TECNICO DI ZONA Gestione di impianti a rischio legionella 1) IN CHE CONDIZIONI SI PRESENTA IL PROBLEMA 2) CONOSCERE LA STRUTTURA E I SUOI IMPIANTI 3) VALUTARE IL RISCHIO SPECIFICO DI OGNI IMPIANTO 4) INDIVIDUARE LE CRITICITÀ E LE SOLUZIONI

16 4 - Gestione del rischio: criticità e soluzioni PIANO DELLE AZIONI CORRETTIVE interventi e procedure volte a rimuovere definitivamente o a contenere costantemente le criticità individuate AZIONI CORRETTIVE ATTIVITA MANUTENTIVE Risultato: Piano di interventi e integrazione piano manutenzione 4 - Gestione del rischio: criticità e soluzioni Piano delle azioni correttive INDIVIDUAZIONE DELLE CRITICITÀ presenti nell impianto SOLUZIONE PRIORITA

17 4 - Gestione 2 - Gestione del rischio: del criticità rischio e soluzioni Rimozione rami morti Riduzione Accumulo Migliorare ricircolo 4 - Gestione Gestione del rischio: del criticità rischioe soluzioni Piano delle attività manutentive INDIVIDUAZIONE DELLE CRITICITÀ non eliminabili ATTIVITA MANUTENTIVA

18 4 - Gestione Gestione del rischio: del criticità rischioe soluzioni Gestione 2 - degli del impianti rischio In caso di campionamenti positivi - Verificare se quanto previsto è stato eseguito correttamente - Ricercare o ipotizzare una causa della positività - Effettuare un intervento correttivo - Controllare il buon esito dell intervento correttivo

19 Gestione 2 - degli del impianti rischio In caso di paziente positivo - Verificare se quanto previsto è stato eseguito correttamente - Bonificare - Controllare il buon esito della bonifica - Ricercare o ipotizzare una causa dell infezione - Effettuare un intervento correttivo Grazie per l attenzione Per informazioni : per.ind.manfredi@gmail.com

Le criticità degli impianti idro-sanitari rispetto al rischio da Legionella

Le criticità degli impianti idro-sanitari rispetto al rischio da Legionella Le criticità degli impianti idro-sanitari rispetto Ing. Paolo Bianco 2018 Ing. Paolo Bianco 1/41 Legionella: strategie di contenimento 5.1 Progettazione e realizzazione Rendere l impianto un ambiente ostile

Dettagli

PROTOCOLLO RISCHIO LEGIONELLA. Allegato n. 3

PROTOCOLLO RISCHIO LEGIONELLA. Allegato n. 3 APPALTO PER L ESECUZIONE DEL SERVIZIO DI BONIFICA E SANIFICAZIONE AI FINI DELLA PREVENZIONE DEL RISCHIO LEGIONELLOSI DEI PRESIDI OSPEDALIERI CITTA DI SESTO SAN GIOVANNI, BASSINI DI CINISELLO BALSAMO. E

Dettagli

Ragione Sociale. Titolare/Legale Rappresentante. Sede della struttura. Attività esercitata. Data di costruzione immobile

Ragione Sociale. Titolare/Legale Rappresentante. Sede della struttura. Attività esercitata. Data di costruzione immobile Ragione Sociale Titolare/Legale Rappresentante Sede della struttura Attività esercitata Data di costruzione immobile Data ultime modifiche impianto idrico Nome e Cognome Formazione Responsabile dell identificazione

Dettagli

Prevenzione e controllo legionellosi negli impianti idrosanitari

Prevenzione e controllo legionellosi negli impianti idrosanitari Prevenzione e controllo legionellosi negli impianti idrosanitari Indicazioni per la progettazione, la realizzazione e la gestione degli impianti idrosanitari alla luce delle linee guida del 2015 Introduzione

Dettagli

Procedure di minimizzazione del rischio della contaminazione da Legionella

Procedure di minimizzazione del rischio della contaminazione da Legionella Procedure di minimizzazione del rischio della contaminazione da Legionella La legionellosi è una grave forma di polmonite causata da batteri appartenenti al genere Legionella. Legionella è un microrganismo

Dettagli

L'attività di prevenzione e controllo nell'azienda Ospedaliera Universitaria Federico II. Dott.ssa Emma Montella

L'attività di prevenzione e controllo nell'azienda Ospedaliera Universitaria Federico II. Dott.ssa Emma Montella L'attività di prevenzione e controllo nell'azienda Ospedaliera Universitaria Federico II Dott.ssa Emma Montella Sorveglianza Ambientale Procedure e check-list Sorveglianza clinica Prevenzione e controllo

Dettagli

ALLEGATO 12: LISTA DI CONTROLLO PER IL SOPRALLUOGO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO LEGIONELLOSI

ALLEGATO 12: LISTA DI CONTROLLO PER IL SOPRALLUOGO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO LEGIONELLOSI ALLEGATO 12: LISTA DI CONTROLLO PER IL SOPRALLUOGO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO LEGIONELLOSI NOTA INTRODUTTIVA - FINALITA DELL ALLEGATO 12 La presente lista di controllo è redatta al fine di mettere a disposizione,

Dettagli

ANNO 2019 AZIENDA RESPONSABILE GESTIONE RISCHIO

ANNO 2019 AZIENDA RESPONSABILE GESTIONE RISCHIO ANNO 2019 AZIENDA RESPONSABILE Il presente registro di manutenzione idropotabile viene considerato come allegato della valutazione del rischio biologico legionella redatta, strettamente correlato ad essa.

Dettagli

Legionellosi: la prevenzione nelle strutture di ricovero. Azioni sulla rete idrica e sugli impianti di trattamento aria

Legionellosi: la prevenzione nelle strutture di ricovero. Azioni sulla rete idrica e sugli impianti di trattamento aria Legionellosi: la prevenzione nelle strutture di ricovero Regione Toscana Azienda USL 8 Arezzo Sede legale e Centro Direzionale Via Curtatone, 54 52100 Arezzo Telefono 0575 2551 Azioni sulla rete idrica

Dettagli

Water Safety Plan: il termometro della salute dell acqua (applicazione dello schema dell OMS alla Prevenzione della Legionellosi in Ospedale)

Water Safety Plan: il termometro della salute dell acqua (applicazione dello schema dell OMS alla Prevenzione della Legionellosi in Ospedale) Water Safety Plan: il termometro della salute dell acqua (applicazione dello schema dell OMS alla Prevenzione della Legionellosi in Ospedale) Oscar Di Marino Direttore Sanitario Ospedale E. Bassini Cinisello

Dettagli

SCHEDA CONOSCITIVA DELLA STRUTTURA E DELLA VALUTAZIONE DEL RISCHIO LEGIONELLOSI

SCHEDA CONOSCITIVA DELLA STRUTTURA E DELLA VALUTAZIONE DEL RISCHIO LEGIONELLOSI Scheda n.6 SCHEDA CONOSCITIVA DELLA STRUTTURA E DELLA VALUTAZIONE DEL RISCHIO LEGIONELLOSI TIPOLOGIA DELLA STRUTTURA DENOMINAZIONE STRUTTURA INDIRIZZO COMUNE PROVINCIA TELEFONO FAX E-MAIL @ TIPO DI STRUTTURA

Dettagli

Gli impianti critici

Gli impianti critici La sorveglianza ed il controllo della legionellosi: le linee guida regionali Fidenza, 15 novembre 2008 Gli impianti critici Cagarelli Roberto Servizio Sanità pubblica Regione Emilia-Romagna I batteri del

Dettagli

PROTOCOLLO DI PREVENZIONE DELLA VERIFICA ANNUALE DELL IMPIANTISTICA SANITARIA AI FINI DELLA PREVENZIONE

PROTOCOLLO DI PREVENZIONE DELLA VERIFICA ANNUALE DELL IMPIANTISTICA SANITARIA AI FINI DELLA PREVENZIONE PROTOCOLLO DI PREVENZIONE DELLA LEGIONELLOSI VERIFICA ANNUALE DELL IMPIANTISTICA SANITARIA AI FINI DELLA PREVENZIONE DELLA LEGIONELLA PNEUMOPHILA VALUTAZIONE DEL RISCHIO OSPEDALE ANNUNZIATA COSENZA ANNO

Dettagli

Prevenzione e controllo nelle strutture turistico alberghiere: attività del S.I.S.P.

Prevenzione e controllo nelle strutture turistico alberghiere: attività del S.I.S.P. Prevenzione e controllo nelle strutture turistico alberghiere: attività del S.I.S.P. Maurizio Foroni SISP ULSS 22 Regione Veneto Scuola Grande San Giovanni Evangelista Venezia, 29 gennaio 2008 Come arriva

Dettagli

Scottature - Ustioni

Scottature - Ustioni Scottature - Ustioni Scottature cutanee possono verificarsi per contatto con acqua a 40-42 C I bambini e gli anziani sono più sensibili rispetto agli adulti Le mucose sono più sensibili della cute Fonte:

Dettagli

La sorveglianza ed il controllo della legionellosi: le linee guida regionali

La sorveglianza ed il controllo della legionellosi: le linee guida regionali La sorveglianza ed il controllo della legionellosi: le linee guida regionali Fidenza 15 novembre 2008 presentazione T.D.P MassimilianoGuerci relatore T.D.P. Amelia Capece Inchiesta epidemiologica e indagine

Dettagli

Gli impianti sanitari: Le linee guida della conferenza Stato-Regioni. Ing. Antonio Begni Ordine degli Ingegneri di Brescia

Gli impianti sanitari: Le linee guida della conferenza Stato-Regioni. Ing. Antonio Begni Ordine degli Ingegneri di Brescia Gli impianti sanitari: Le linee guida della conferenza Stato-Regioni Ing. Antonio Begni Ordine degli Ingegneri di Brescia Premessa Come riportato nel D. Lgs 81/2008 e successive modifiche e integrazioni,

Dettagli

ALLEGATO E PROTOCOLLO PER LA PREVENZIONE E IL CONTROLLO DELLA LEGIONELLOSI

ALLEGATO E PROTOCOLLO PER LA PREVENZIONE E IL CONTROLLO DELLA LEGIONELLOSI ALLEGATO E PROTOCOLLO PER LA PREVENZIONE E IL CONTROLLO DELLA LEGIONELLOSI APPALTO DI SERVIZIO ENERGIA TERMICA PER BENI IMMOBILI DI PROPRIETA DELL AMMINISTRAZIONE COMMITTENTE PERIODO 2018 2028 Allegato

Dettagli

Esecutore COMPILARE IL RAPPORTO SOLO PER LE PARTI DI INTERESSE. Verifica delle condizioni igieniche 6 (condotte, UTA, serrande) Sito Ispezionato*

Esecutore COMPILARE IL RAPPORTO SOLO PER LE PARTI DI INTERESSE. Verifica delle condizioni igieniche 6 (condotte, UTA, serrande) Sito Ispezionato* Allegato 6 - RAPPORTO DI PROVA DELL ISPEZIONE TECNICA (da allegare al registro degli interventi di manutenzione) Data ------------------------------------- Esecutore Identificazione impianto (in caso di

Dettagli

IMPIANTO DI RISCALDAMENTO/RAFFRESCAMENTO

IMPIANTO DI RISCALDAMENTO/RAFFRESCAMENTO IMPIANTO DI RISCALDAMENTO/RAFFRESCAMENTO CAPANNONE: Sarà previsto n. 1 impianto di solo riscaldamento, autonomo, tramite nastri radianti a gas metano, con bruciatori posizionati in copertura, all esterno,

Dettagli

PROVA PROVA PROVA PROVA PROVA STUDIO DI INGEGNERIA TEL

PROVA PROVA PROVA PROVA PROVA STUDIO DI INGEGNERIA TEL PROVA PROVA PROVA PROVA PROVA STUDIO DI INGEGNERIA TEL 0445 531466 Impianti idrosanitari nelle strutture alberghiere LA LEGIONELLA un batterio pericoloso Valutazione del rischio e soluzioni 22 SETTEMBRE

Dettagli

PIANO DI MANUTENZIONE PER IMPIANTO TERMICO E DI CLIMATIZZAZIONE

PIANO DI MANUTENZIONE PER IMPIANTO TERMICO E DI CLIMATIZZAZIONE PIANO DI MANUTENZIONE PER IMPIANTO TERMICO E DI CLIMATIZZAZIONE Per garantire il buon funzionamento e la corretta igiene degli impianti è necessario effettuare periodici interventi di pulizia e manutenzione

Dettagli

Realizzazione dei nuovi impianti ed adeguamento degli esistenti con uso di acqua calda

Realizzazione dei nuovi impianti ed adeguamento degli esistenti con uso di acqua calda Realizzazione dei nuovi impianti ed adeguamento degli esistenti con uso di acqua calda ING. LUCA MICHELETTI Bardolino, 4 marzo 2015 1 Le linee guida 13 gennaio 2005 coinvolgono: GESTORI DI STRUTTURE TURISTICHE

Dettagli

Misure di Prevenzione e Controllo della Legionella

Misure di Prevenzione e Controllo della Legionella Misure di Prevenzione e Controllo della Legionella L Ospedale, visto come collettività caratterizzata da residenza temporanea, costituisce un ambito sicuramente a rischio per l incubazione l e lo sviluppo

Dettagli

Il Rischio Legionella. numero

Il Rischio Legionella. numero Il Rischio Legionella numero Copyright 2019 BETAM Technology Tutti i diritti riservati IL RISCHIO LEGIONELLA Alla luce di quanto occorso nello scorso anno in alcune aree dell hinterland milanese (Comune

Dettagli

ideata per progettisti, installatori, manutentori, distributori e utenti finali

ideata per progettisti, installatori, manutentori, distributori e utenti finali GUIDA ALLE APPLICAZIONI DEI SISTEMI DI CONDIZIONAMENTO ACQUA AD ONDE ELETTRICHE E IMPULSI VARIABILI HYDROPATH TECHNOLOGY ideata per progettisti, installatori, manutentori, distributori e utenti finali

Dettagli

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA Estratto della delibera di Giunta Regionale n.1115 del 21 luglio 2008 pubblicata sul Bollettino Ufficiale n. 147 del 22 agosto 2008 Nota bene: L intera delibera è

Dettagli

LINEE GUIDA PER L ANALISI E GESTIONE DEL RISCHIO LEGIONELLA in strutture turistico-recettive

LINEE GUIDA PER L ANALISI E GESTIONE DEL RISCHIO LEGIONELLA in strutture turistico-recettive 1 LINEE GUIDA PER L ANALISI E GESTIONE DEL RISCHIO LEGIONELLA in strutture turistico-recettive Prefazione...7 La legionella...9 1. Modalità di trasmissione...10 2. Infezioni da legionella...10 3. La

Dettagli

Newsletter Aprile 2019

Newsletter Aprile 2019 Newsletter Aprile 2019 Legionella è un batterio che nell uomo può essere causa di polmonite. Le legionelle sono naturalmente presenti nell acqua dei laghi, dei fumi, nelle sorgenti termali, nelle acque

Dettagli

BIOEVOLUTION. laboratorio chimico batteriologico

BIOEVOLUTION. laboratorio chimico batteriologico BIOEVOLUTION laboratorio chimico batteriologico Azienda Nata nel 1971, Byolact si evolve e cambia nome in Bioevolution, società operante nel campo dell igiene alimentare ed ambientale, garantendo consulenza

Dettagli

1 Descrizione dell impianto di climatizzazione... 2. 2 Norme e Documenti di Riferimento... 4

1 Descrizione dell impianto di climatizzazione... 2. 2 Norme e Documenti di Riferimento... 4 SOMMARIO Sommario... 1 1 Descrizione dell impianto di climatizzazione... 1.1 Unità esterna... 1. MODULO IDRONICO... 3 1.3 Accumulatori ACS... 3 1. Unità terminali... 3 1.5 IMPIANTO ELETTRICO PER IL FUNZIONAMENTO

Dettagli

Strategie di bonifica e manutenzione alla luce dell esperienza piemontese

Strategie di bonifica e manutenzione alla luce dell esperienza piemontese Strategie di bonifica e manutenzione alla luce dell esperienza piemontese Torino, 15 aprile 2008 ARPA PIEMONTE Struttura Complessa 20 - Centro Regionale di Epidemiologia e Salute ambientale Struttura Semplice

Dettagli

VALUTAZIONE DEL RISCHIO

VALUTAZIONE DEL RISCHIO 21/11/213 Università degli Studi di Genova University of Genoa DISSAL Dipartimento di Scienze della Salute Department of Health Sciences Laboratorio di Igiene Ospedaliera ed Ambientale Healthcare and Environmental

Dettagli

LEGIONELLA PNEUMOPHILA: TECNICHE APPLICATIVE DI RISANAMENTO DEI CIRCUITI ACQUA CALDA E FREDDA SANITARIA. CILLICHEMIE ITALIANA M.

LEGIONELLA PNEUMOPHILA: TECNICHE APPLICATIVE DI RISANAMENTO DEI CIRCUITI ACQUA CALDA E FREDDA SANITARIA. CILLICHEMIE ITALIANA M. LEGIONELLA PNEUMOPHILA: TECNICHE APPLICATIVE DI RISANAMENTO DEI CIRCUITI ACQUA CALDA E FREDDA SANITARIA CILLICHEMIE ITALIANA M. D Ambrosio .a valle del contatore Problemi causati dall impiego dell acqua

Dettagli

PROTOCOLLO DI PREVENZIONE DELLA VERIFICA ANNUALE DELL IMPIANTISTICA SANITARIA AI FINI DELLA PREVENZIONE

PROTOCOLLO DI PREVENZIONE DELLA VERIFICA ANNUALE DELL IMPIANTISTICA SANITARIA AI FINI DELLA PREVENZIONE PROTOCOLLO DI PREVENZIONE DELLA LEGIONELLOSI VERIFICA ANNUALE DELL IMPIANTISTICA SANITARIA AI FINI DELLA PREVENZIONE DELLA LEGIONELLA PNEUMOPHILA VALUTAZIONE DEL RISCHIO OSPEDALE MARIANO SANTO COSENZA

Dettagli

L ANALISI, LA VALUTAZIONE E LA GESTIONE DEL RISCHIO. Gestione del Rischio Vigilanza e Controllo a cura di roberta fucchi e davide bianchi

L ANALISI, LA VALUTAZIONE E LA GESTIONE DEL RISCHIO. Gestione del Rischio Vigilanza e Controllo a cura di roberta fucchi e davide bianchi L ANALISI, LA VALUTAZIONE E LA GESTIONE DEL RISCHIO Gestione del Rischio Vigilanza e Controllo a cura di roberta fucchi e davide bianchi DGR 21 Luglio 2008,n 1115 Linee Guida Regionali per la sorveglianza

Dettagli

13/05/2013 Da D c ata t lo l go 2

13/05/2013 Da D c ata t lo l go 2 1 Da catalogo 2 Filtrazione 3 Filtrazione 4 Canalizzazioni Sotto pavimento o in controparete o controsoffitto 5 Canalizzazioni 6 Canalizzazioni in tessuto 7 8 Terminali Diffusori a bassa velocità 9 Terminali

Dettagli

TRATTAMENTO ACQUE NORME & SOLUZIONI

TRATTAMENTO ACQUE NORME & SOLUZIONI TRATTAMENTO ACQUE NORME & SOLUZIONI E' vietata la riproduzione, anche parziale, di immagini, testi o contenuti senza autorizzazione (vedi normativa vigente). L ACQUA, in tutta Italia, qualsiasi sia la

Dettagli

STADIO MONUMENTALE MANUALE DI AUTOCONTROLLO DELLA PISCINA

STADIO MONUMENTALE MANUALE DI AUTOCONTROLLO DELLA PISCINA Revisione 6 01 febbraio 2017 MANUALE DI AUTOCONTROLLO DELLA PISCINA STADIO Redatto in conformità al Punto 6) Controlli interni dell Accordo tra il Ministero della Salute, le Regioni e le Province autonome

Dettagli

La Valutazione del Rischio Legionella. Significato e modalità corrette

La Valutazione del Rischio Legionella. Significato e modalità corrette La Valutazione del Rischio Legionella. Significato e modalità corrette Fai clic per aggiungere del testo Camurri Cinzia Tecnico della Prevenzione - Servizio Igiene e Sanità Pubblica - AUSL Reggio Emilia

Dettagli

MANUTENZIONE E BUONA PRASSI IGIENICA

MANUTENZIONE E BUONA PRASSI IGIENICA TORTONA, 8 GIUGNO 2010 LISCIA O GASSATA? Le nuove fontane MANUTENZIONE E BUONA PRASSI IGIENICA Ing. Lorenza Meucci Società Metropolitana Acque Torino S.p.A. Il Punto Acqua SMAT Valenza ECOLOGICA, EDUCATIVA,

Dettagli

CALEFFI. NATURALMENTE. RIQUALIFICAZIONE DELLA CENTRALE TERMICA Produzione di acqua calda sanitaria

CALEFFI. NATURALMENTE. RIQUALIFICAZIONE DELLA CENTRALE TERMICA Produzione di acqua calda sanitaria CALEFFI. NATURALMENTE. RIQUALIFICAZIONE DELLA CENTRALE TERMICA Produzione di acqua calda sanitaria NORMATIVE DI RIFERIMENTO Leggi di riferimento consumi energetici D. Lgs 192 / 05 D. Lgs 311 / 06 per gli

Dettagli

RELAZIONE GENERALE E TECNICA

RELAZIONE GENERALE E TECNICA Studio Bosio e C. Progettazioni Termotecniche Progettazione Impianti Pratiche Antincendio Pratiche INAIL (EX I.S.P.E.S.L.) Via Bruno Corti, 5-25089 Villanuova s/c (Bs) P. IVA : 02659770982 C. F. : 02659770982

Dettagli

Impianti ad aria. Prof. Ing. P. Romagnoni Università IUAV di Venezia Dorsoduro 2206 Venezia

Impianti ad aria. Prof. Ing. P. Romagnoni Università IUAV di Venezia Dorsoduro 2206 Venezia Impianti ad aria Prof. Ing. P. Romagnoni Università IUAV di Venezia Dorsoduro 2206 Venezia Tipologie secondo il fluido termovettore Componenti elementi costruttivi Produzione del calore/ frigorifera Dimensioni

Dettagli

Legionella, impianti idrici e di condizionamento. Cesare Maria Joppolo - Luca Molinaroli Dipartimento di Energetica - Politecnico di Milano

Legionella, impianti idrici e di condizionamento. Cesare Maria Joppolo - Luca Molinaroli Dipartimento di Energetica - Politecnico di Milano Legionella, impianti idrici e di condizionamento Cesare Maria Joppolo - Luca Molinaroli Dipartimento di Energetica - Politecnico di Milano Sommario 2 Introduzione Legionella ed Impianti Idrici Legionella

Dettagli

Scheda dati tecnici E1 E2 E3 E4 E5 E6 E7 E8 E11 E12 E13 E41 E42 E43 E61 E62 E63

Scheda dati tecnici E1 E2 E3 E4 E5 E6 E7 E8 E11 E12 E13 E41 E42 E43 E61 E62 E63 Scheda dati tecnici Cod. impianto:.. Targa: Combustibile: Sottopon. D.P.R. 412: SI NO Tipologia: autonomo centralizzato Data costruzione:.. Cat.edificio: E1 E2 E3 E4 E5 E6 E7 E8 E11 E12 E13 E41 E42 E43

Dettagli

AUTOCONTROLLO nelle PISCINE Tdp D.Mazzon

AUTOCONTROLLO nelle PISCINE Tdp D.Mazzon AUTOCONTROLLO nelle PISCINE Tdp D.Mazzon 24.02.17 SOTTOTITOLO Perchè - Ambiente di vita e luogo di lavoro con presenza di vari rischi e pericoli nell'intera struttura - Necessità di un costante monitoraggio

Dettagli

SEMINARIO SANITA NAPOLI 2001

SEMINARIO SANITA NAPOLI 2001 SEMINARIO SANITA NAPOLI 2001 PREVENZIONE E CONTROLLO LEGIONELLOSI INTERVENTI TECNICO PROGETTUALI SUI CIRCUITI IDRO-AERAULICI CESARE TADDIA - PROGETTISTI ASSOCIATI S.P.A. - MILANO 11/06/2001 FATTORI DI

Dettagli

SISTEMI DI DOSAGGIO I VANTAGGI ACCESSORI

SISTEMI DI DOSAGGIO I VANTAGGI ACCESSORI SISTEMI DI DOSAGGIO I VANTAGGI DISPLAY LCD RETROILLUMINATO DOSAGGIO DI PRECISIONE PROPORZIONALE ECONOMIA DI GESTIONE RIDUCE LA CORROSIONE DELLE TUBAZIONI E DELLE APPARECCHIATURE 1. POMPA DOSATRON VMS ULTRASILENZIATA

Dettagli

RELAZIONE TECNICA IMPIANTO PISCINA Piscina in CLASSE B UNI 10637

RELAZIONE TECNICA IMPIANTO PISCINA Piscina in CLASSE B UNI 10637 PROLEADER s.r.l. Via Toscanini, 22 46043 Castiglione delle Stiviere MN P. IVA 02417570203 RELAZIONE TECNICA IMPIANTO PISCINA Piscina in CLASSE B UNI 10637 Rif. UNI 10637 punto 4 Piscina condominiale comune

Dettagli

Norme in materia di requisiti igienicosanitari delle piscine ad uso natatorio

Norme in materia di requisiti igienicosanitari delle piscine ad uso natatorio Norme in materia di requisiti igienicosanitari delle piscine ad uso natatorio LR 09/03/2006 n 8 e DPGR 26/02/2010 N 23/R LR: Legge Regionale DPGR: Determinazione del Presidente della Giunta Regionale 1

Dettagli

PA.DS.17. Copia in distribuzione controllata. Copia in distribuzione non controllata. Rev. N Data emissione Motivo revisione Verificato Approvato

PA.DS.17. Copia in distribuzione controllata. Copia in distribuzione non controllata. Rev. N Data emissione Motivo revisione Verificato Approvato Pagina 1 di 11 Procedura aziendale di prevenzione, sorveglianza e controllo degli inquinanti biologici nella distribuzione dell acqua, destinata ad usi potabili ed igienico sanitari, distribuita all interno

Dettagli

Legionella pneumophila. Linee guida 2015 Soluzione Allsil

Legionella pneumophila. Linee guida 2015 Soluzione Allsil Legionella pneumophila Linee guida 2015 Soluzione Allsil Nuove Linee Guida Nel maggio 2015 sono state pubblicate le nuove: «Linee guida per la prevenzione ed il controllo della legionellosi» Protocollo

Dettagli

PERICOLO LEGIONELLA E RESPONSABILITA

PERICOLO LEGIONELLA E RESPONSABILITA FOCUS TECNICO PERICOLO LEGIONELLA E RESPONSABILITA LA LEGIONELLOSI IN ITALIA Con il termine Legionellosi sono indicate tutte le forme di infezioni causate da varie specie di batteri appartenenti alla famiglia

Dettagli

NIAGARA C GREEN EU. CLASSE DI EFFICIENZA ENERGETICA A A XL Riscaldamento

NIAGARA C GREEN EU. CLASSE DI EFFICIENZA ENERGETICA A A XL Riscaldamento CALDAIA A CONDENSAZIONE - ACCUMULO DA 4 LITRI Accumulo di vantaggi. La condensazione associata al comfort sanitario (2 bollitori da 2 litri) integrata in appena 6 cm di larghezza per un comfort totale.

Dettagli

PULIFIL. Filtro autopulente semi-automatico con datario.

PULIFIL. Filtro autopulente semi-automatico con datario. PULIFIL Filtro autopulente semi-automatico con datario. Finalità Spesso nell acqua sono presenti corpi estranei quali sassolini, scaglie di ruggine ed altri ossidi, sfridi metallici che possono danneggiare

Dettagli

!"#$ 1,&0%)&,+,+%&1 % $)# +,-.%/0,1,&0% %$ $ %# $ &'() * $ % $ *$(#%'# "+#$" 3 ) !"#$#%&!'(#)*)' 4& 3 3' $3-3$3 56+# 47 3 #89,- $ 3 3.

!#$ 1,&0%)&,+,+%&1 % $)# +,-.%/0,1,&0% %$ $ %# $ &'() * $ % $ *$(#%'# +#$ 3 ) !#$#%&!'(#)*)' 4& 3 3' $3-3$3 56+# 47 3 #89,- $ 3 3. !"#$ %# $ &'() * $ % $ +,-.%/0,1,&0% %$ $ 3 )!"#$#%&!'(#)*)' 4& 3 20' #89,- $ 1,&0%)&,+,+%&1 % $)# *$(#%'# "+#$" 3' $3-3$3 56+# 47 3 $ :#89 1$% ; $% #$%- #!"#89 ##$ $ # %4(3%0 >)# $ 3%,'.

Dettagli

Il capitolato tecnico è il primo atto per la prevenzione della Legionellosi. Dr. Oscar Di Marino Direttore Medico P.O. Bassini ASST NORD MILANO

Il capitolato tecnico è il primo atto per la prevenzione della Legionellosi. Dr. Oscar Di Marino Direttore Medico P.O. Bassini ASST NORD MILANO Il capitolato tecnico è il primo atto per la prevenzione della Legionellosi Dr. Oscar Di Marino Direttore Medico P.O. Bassini ASST NORD MILANO Il capitolato tecnico: primo atto per la prevenzione della

Dettagli

In Italia non esiste attualmente una specifica legge di riferimento in materia di ventilazione degli edifici ad uso civile e/o terziario.

In Italia non esiste attualmente una specifica legge di riferimento in materia di ventilazione degli edifici ad uso civile e/o terziario. 14/10/2015 1 La normativa tecnica non è cogente, cioè ha valore di riferimento, ma non obbligatorietà di applicazione, fino al momento in cui sia recepita all interno di una legge o di un regolamento In

Dettagli

NUOVI APPROCCI E STRATEGIE IN TEMA LEGIONELLOSI. L esperienza della Clinica Mediterranea. Dr. Vittorio Raffone Direttore Sanitario

NUOVI APPROCCI E STRATEGIE IN TEMA LEGIONELLOSI. L esperienza della Clinica Mediterranea. Dr. Vittorio Raffone Direttore Sanitario NUOVI APPROCCI E STRATEGIE IN TEMA LEGIONELLOSI L esperienza della Clinica Mediterranea Dr. Vittorio Raffone Direttore Sanitario La Legionella Da sempre particolare attenzione viene rivolta alle problematiche

Dettagli

RAPPORTO DI CONTROLLO DI EFFICIENZA ENERGETICA TIPO 1 (gruppi termici)

RAPPORTO DI CONTROLLO DI EFFICIENZA ENERGETICA TIPO 1 (gruppi termici) Bollino ALLEGATO II (Art. 2) RAPPORTO DI CONTROLLO DI EFFICIENZA ENERGETICA TIPO 1 (gruppi termici) Impianto: di Potenza termica nominale totale max sito nel Palazzo Scala Interno Titolo di responsabilita':

Dettagli

PROTOCOLLO RISCHIO LEGIONELLA

PROTOCOLLO RISCHIO LEGIONELLA Azienda Ospedaliera Istituti Clinici di Perfezionamento Ospedale di rilievo nazionale e di alta specializzazione convenzionato con l Università degli Studi di Milano APPALTO PER L ESECUZIONE DEL SERVIZIO

Dettagli

Ing. Raffaele Convertino Ordine degli Ingegneri di Taranto

Ing. Raffaele Convertino Ordine degli Ingegneri di Taranto Ing. Raffaele Convertino Ordine degli Ingegneri di Taranto «Linee guida per la prevenzione ed il controllo della legionellosi» DecretoLegislativodel9aprile2008n.81ess.mm.ii «Testo Unico in materia di salute

Dettagli

Rischio Legionellosi Esperienze

Rischio Legionellosi Esperienze Rischio Legionellosi Esperienze Cesenatico Ing. Simona Boschetti U.O. Tecnico Patrimoniale Ausl di Cesena Resp. Impianti Termotecnici Rischio Legionellosi Linee Guida di riferimento (Delibera Regione Emilia

Dettagli

ORE DI MANO D'OPERA TOTALE TOTALE

ORE DI MANO D'OPERA TOTALE TOTALE ORE DI MANO D'OPERA MA.01 Tubazione in acciaio nero S.S. kg. 0,03 0,03 1,53 2,25 0,04 3,82 0,57 4,39 0,44 4,83 MA.02 Tubazione in acciaio zincato S.S. kg. 0,02 0,02 1,22 2,78 0,06 4,06 0,61 4,66 0,47 5,13

Dettagli

Sommario. 1. Criteri generali di progettazione Centrale produzione Impianto di climatizzazione aria primaria...

Sommario. 1. Criteri generali di progettazione Centrale produzione Impianto di climatizzazione aria primaria... Sommario 1. Criteri generali di progettazione... 3 1.1. Centrale produzione... 3 1.2. Impianto di climatizzazione aria primaria... 4 2 di 5 1. Criteri generali di progettazione L impianto nel suo insieme

Dettagli

Corretta progettazione degli impianti idrici e di climatizzazione

Corretta progettazione degli impianti idrici e di climatizzazione Corretta progettazione degli impianti idrici e di climatizzazione Prof. ing. Sergio La Mura, Coordinatore Comitato Tecnico Sanità Direttore Tecnico Ricerca & Innovazione Prof.a.c. Impianti Tecnici LINEE

Dettagli

CDP - Studio Tecnico Casetta & Del Piano Ingegneri Associati IMPIANTO IDRICO SANITARIO. 1. Oggetto

CDP - Studio Tecnico Casetta & Del Piano Ingegneri Associati IMPIANTO IDRICO SANITARIO. 1. Oggetto IMPIANTO IDRICO SANITARIO 1. Oggetto La presente relazione riguarda il dimensionamento dell impianto idrico-sanitario della struttura a servizio del Comune di Orbassano (Ex Scuola Leonardo da Vinci) sita

Dettagli

Legionella: cosa è? 22/02/2016. Famiglia: Legionellaceae Genere: Legionella

Legionella: cosa è? 22/02/2016. Famiglia: Legionellaceae Genere: Legionella Montorsi William Tecnico della Prevenzione Legionella: cosa è? Famiglia: Legionellaceae Genere: Legionella 50 specie 70 sierogruppi Microrganismo aerobio obbligato Forma bastoncellare Asporigeno Acapsulato

Dettagli

D.Lgs. 02/02/2001 n 31 e s.m.i. D.G.R. Veneto 9/02/2009 n 15. D. Min San. 26/03/1991. Del Comitato Ministri 04/02/1977. D. Min. Sal.

D.Lgs. 02/02/2001 n 31 e s.m.i. D.G.R. Veneto 9/02/2009 n 15. D. Min San. 26/03/1991. Del Comitato Ministri 04/02/1977. D. Min. Sal. D. M. 07/02/2012 n 25 Disposizioni tecniche concernenti apparecchiature finalizzate al trattamento dell acqua destinata al consumo umano D.Lgs. 02/02/2001 n 31 e s.m.i. Requisiti qualità acqua destinata

Dettagli

ESPERIENZE SUL CAMPO: L OSPEDALE MOLINETTE

ESPERIENZE SUL CAMPO: L OSPEDALE MOLINETTE Le Raccomandazioni della Regione Piemonte in tema di Legionellosi nelle strutture sanitarie: un occasione di confronto e discussione ESPERIENZE SUL CAMPO: L OSPEDALE MOLINETTE Torino, 15 aprile 2008 STRATEGIE

Dettagli

Satellite d utenza pensile serie SATK Produzione istantanea acqua calda sanitaria

Satellite d utenza pensile serie SATK Produzione istantanea acqua calda sanitaria Satellite d utenza pensile serie SATK Produzione istantanea acqua calda sanitaria Codice SATK ABC 09/8 FM 64 00 sostituisce dp 09/ Funzione Il satellite serie SATK è un dispositivo che permette la gestione

Dettagli

27 aprile 2010 Azienda Ospedaliera S. Gerardo - Monza

27 aprile 2010 Azienda Ospedaliera S. Gerardo - Monza Impianti di ventilazione e condizionamento a contaminazione controllata (VCCC) per il blocco operatorio Progettazione installazione, messa in marcia, qualifica, gestione e manutenzione 27 aprile 2010 Azienda

Dettagli

VIA KAROL WOJTYLA PROGETTO ESECUTIVO. Codazzi Ing. Marco. Studio di ingegneria

VIA KAROL WOJTYLA PROGETTO ESECUTIVO. Codazzi Ing. Marco. Studio di ingegneria VIA KAROL WOJTYLA PROGETTO ESECUTIVO Codazzi Ing. Marco Studio di ingegneria 1- OGGETTO DELLA PROGETTAZIONE La presente relazione riguarda la realizzazione degli impianti di riscaldamento ed idrosanitario

Dettagli

Ragione Sociale. Titolare/Legale Rappresentante. Sede della struttura. Attività esercitata. Data di costruzione immobile

Ragione Sociale. Titolare/Legale Rappresentante. Sede della struttura. Attività esercitata. Data di costruzione immobile Ragione Sociale Titolare/Legale Rappresentante Sede della struttura Attività esercitata Data di costruzione immobile Data ultime modifiche impianto idrico Nome e Cognome Formazione Responsabile dell identificazione

Dettagli

Tecniche Impiantistiche per la prevenzione della legionella

Tecniche Impiantistiche per la prevenzione della legionella Tecniche Impiantistiche per la prevenzione della legionella Ing. Gian Paolo Perini Termoli 10 novembre 2010 I più comuni impianti generatori di aerosol associati ad edifici comprendono torri di raffreddamento,

Dettagli

PORTATA TERMICA UGUALE O SUPERIORE A 35 kw RAPPORTO TECNICO DI CONTROLLO e MANUTENZIONE IMPIANTI A GAS LINEE GUIDA INDICATIVE (DA UNI 10435)

PORTATA TERMICA UGUALE O SUPERIORE A 35 kw RAPPORTO TECNICO DI CONTROLLO e MANUTENZIONE IMPIANTI A GAS LINEE GUIDA INDICATIVE (DA UNI 10435) PORTATA TERMICA UGUALE O SUPERIORE A 35 kw RAPPORTO TECNICO DI CONTROLLO e MANUTENZIONE IMPIANTI A GAS LINEE GUIDA INDICATIVE (DA UNI 10435) Edificio Impianto Città Via N Proprietà Documentazione tecnica

Dettagli

Qualità dell aria negli ambienti delle piscine

Qualità dell aria negli ambienti delle piscine Qualità dell aria negli ambienti delle piscine Relatore Ing. Renato Borrini studioborrini@ngi.it 0376 262598 335 6695121 via Cremona 27 Mantova 1 Benessere negli ambienti piscina Ottenere il benessere

Dettagli

1. PREMESSA DATI DI PROGETTO RIFERIMENTI NORMATIVI IMPIANTO DI PRODUZIONE FLUIDI TERMOVETTORI... 7

1. PREMESSA DATI DI PROGETTO RIFERIMENTI NORMATIVI IMPIANTO DI PRODUZIONE FLUIDI TERMOVETTORI... 7 INDICE 1. PREMESSA... 3 2. DATI DI PROGETTO... 4 3. RIFERIMENTI NORMATIVI... 5 4. IMPIANTO DI PRODUZIONE FLUIDI TERMOVETTORI... 7 4.1 CENTRALE PRODUZIONE ACS E CENTRALE TRATTAMENTO ACQUA... 8 4.2 RETE

Dettagli

Allegato 1 Lista dei Controlli

Allegato 1 Lista dei Controlli Allegato 1 Lista dei Controlli Edizione Giugno 2019 Rev0 SERVIZIO DI MANUTENZIONE DEI SISTEMI DI TRATTAMENTO DELLE EMISSIONI IN ATMOSFERA PRESENTI NEI DEPURATORI GESTITI DA ACEA ATO2 S.p.A. Nel piano di

Dettagli

DESCRIZIONE SINTETICA IMPIANTI LOTTO 3

DESCRIZIONE SINTETICA IMPIANTI LOTTO 3 Pagina 1 DESCRIZIONE SINTETICA IMPIANTI LOTTO 3 C04 FIRENZE - VIA VIANI 55-61 Centrale termica situata in locale posto a piano terra con accesso direttamente dall esterno sul lato del fronte dell edificio.

Dettagli

Relazione tecnica impianti fluidomeccanici INDICE

Relazione tecnica impianti fluidomeccanici INDICE INDICE 1. Premessa... 2 2. Configurazione generale dell impianto... 3 3. Prestazioni minime degli impianti... 4 4. Sistema di climatizzazione invernale... 5 4.1. Generazione... 5 4.2. Rete di distribuzione...

Dettagli

ThermoDual Sistema di accumulo acqua calda sanitaria

ThermoDual Sistema di accumulo acqua calda sanitaria ThermoDual Sistema di accumulo acqua calda sanitaria Descrizione/Applicazione ThermoDual è un sistema di accumulo di acqua calda sanitaria (ACS) compatto ed efficiente. Grazie all'uso costante di componenti

Dettagli

INDICE. PREMESSA... p. 1

INDICE. PREMESSA... p. 1 III INDICE PREMESSA... p. 1 1. INTRODUZIONE... 3 1.1. UNI/TS 11300-1... 3 1.2. UNI/TS 11300-2... 4 1.3. UNI/TS 11300-3... 5 1.4. UNI/TS 11300-4... 5 1.5. UNI/TS 11300-5... 5 1.6. UNI/TS 11300-6... 5 1.7.

Dettagli

PROTOCOLLO per la PREVENZIONE e il CONTROLLO della LEGIONELLOSI

PROTOCOLLO per la PREVENZIONE e il CONTROLLO della LEGIONELLOSI PROTOCOLLO per la PREVENZIONE e il CONTROLLO della LEGIONELLOSI Redatto da: Approvato da: Data: Num. Rev.: INDICE 1 - PREMESSA... 3 SCOPO... 3 DEFINIZIONI... 3 2 - DATI GENERALI DELL AZIENDA... 5 RESPONSABILE

Dettagli

L ispezione tecnica degli impianti aeraulici alla luce della nuova normativa europea pr EN 15780

L ispezione tecnica degli impianti aeraulici alla luce della nuova normativa europea pr EN 15780 L ispezione tecnica degli impianti aeraulici alla luce della nuova normativa europea pr EN 15780 ANAM 3 BARI 17-02-2011 Dott. Ing. Giorgio Ziragachi Presidente AIISA Procedura standard (NADCA) Standard

Dettagli

salvioni & mauri REALIZZAZIONE SPOGLIATOI E IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE PISTA DI ATLETICA PROGETTO DEFINITIVO-ESECUTIVO

salvioni & mauri REALIZZAZIONE SPOGLIATOI E IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE PISTA DI ATLETICA PROGETTO DEFINITIVO-ESECUTIVO salvioni & mauri PROGETTAZIONE E CONSULENZE impianti civili e industriali impianti termici ed elettrici condizionamento e ventilazione risparmio energetico impianti antincendio STUDIO TECNICO ASSOCIATO

Dettagli

BATTERIE ELETTRICHE/AD ACQUA CATALOGO TECNICO: BATTERIE ELETTRICHE: BER AD ACQUA: BAC / BAF. Pagina 1 - BATTERIE - SERIE COMMERCIALE

BATTERIE ELETTRICHE/AD ACQUA CATALOGO TECNICO: BATTERIE ELETTRICHE: BER AD ACQUA: BAC / BAF. Pagina 1 - BATTERIE - SERIE COMMERCIALE BATTERIE ELETTRICHE: BER AD ACQUA: BAC / BAF Pagina 1 BATTERIE SERIE COMMERCIALE BATTERIE ELETTRICHE BER BATTERIA DI RISCALDAMENTO ELETTRICA COMPLETA DI REGOLAZIONE A SONDA DI TEMPERAT (FUNZIONAMENTO PRE

Dettagli

INDICE 1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE 1 2 RIFERIMENTI NORMATIVI 1 3 TERMINI E DEFINIZIONI 3

INDICE 1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE 1 2 RIFERIMENTI NORMATIVI 1 3 TERMINI E DEFINIZIONI 3 INDICE 1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE 1 2 RIFERIMENTI NORMATIVI 1 3 TERMINI E DEFINIZIONI 3 4 SIMBOLI 4 4.1 Tubazioni... 4 4.2 Guarnizioni per tubazioni... 4 4.3 Accessori per tubazioni... 5 4.4 Valvolame...

Dettagli

Riello 7200 KombiSolar 2S. Accumuli combinati. Solare termico e bollitori. Energy For Life

Riello 7200 KombiSolar 2S. Accumuli combinati. Solare termico e bollitori. Energy For Life 70099 - rev. /0 Solare termico e bollitori Riello 700 KombiSolar S Accumuli combinati Accumulo combinato Produzione istantanea di acqua calda sanitaria www.riello.it Energy For Life SOLARE TERMICO E BOLLITORI

Dettagli

RISTRUTTURAZIONE EX SCUOLA LEONARDO DA VINCI E RIATTAZIONE A PALAZZO COMUNALE

RISTRUTTURAZIONE EX SCUOLA LEONARDO DA VINCI E RIATTAZIONE A PALAZZO COMUNALE RISTRUTTURAZIONE EX SCUOLA LEONARDO DA VINCI E RIATTAZIONE A PALAZZO COMUNALE IMPIANTO IDRICO SANITARIO 1. Oggetto La presente relazione riguarda il dimensionamento dell impianto idrico-sanitario dell

Dettagli

2.4 Regolazione della temperatura di accumulo di DHW con collettore solare e generazione di calore

2.4 Regolazione della temperatura di accumulo di DHW con collettore solare e generazione di calore Un solo regolatore può controllare diversi ambienti/zone aventi o stesso profilo di occupazione 1.7 Regolazione del generatore per le pompe di calore 1.8 Sequenziamento di diversi generatori 0 Priorità

Dettagli

INDICE DESCRIZIONE DEGLI IMPIANTI 2

INDICE DESCRIZIONE DEGLI IMPIANTI 2 INDICE DESCRIZIONE DEGLI IMPIANTI 2 1. PREMESSA 2 2. DATI TECNICI DI PROGETTAZIONE DEGLI IMPIANTI 3 3. IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE E VENTILAZIONE 4 4. IMPIANTO IDRICO E PRODUZIONE ACQUA CALDA SERVIZI 6

Dettagli

BRAVODUE. Filtro autopulente manuale

BRAVODUE. Filtro autopulente manuale BRAVODUE Filtro autopulente manuale Finalità Spesso nell acqua sono presenti corpi estranei quali sassolini, scaglie di ruggine ed altri ossidi, sfridi metallici che possono danneggiare l impianto idrico

Dettagli

CENTRO DI RIFERIMENTO REGIONALE LEGIONELLA

CENTRO DI RIFERIMENTO REGIONALE LEGIONELLA CENTRO DI RIFERIMENTO REGIONALE LEGIONELLA RELAZIONE DELLE ATTIVITÀ ANNO 2016 1. Introduzione, informazioni sulla legionellosi e sulla sua incidenza Il Centro di Riferimento Regionale per la ricerca di

Dettagli

COMUNE DI BOSCO CHIESANUOVA Provincia di Verona

COMUNE DI BOSCO CHIESANUOVA Provincia di Verona COMUNE DI BOSCO CHIESANUOVA Provincia di Verona FORNITURA DEI SERVIZI DI MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI TERMOIDRAULICI E DI CONDIZIONAMENTO, DELLE CENTRALI TERMICHE E DEGLI IMPIANTI ANTINCENDIO ESISTENTI

Dettagli

Titolo relazione: M01 Relazione tecnica generale impianti termici ed idricosanitari M01 Relazione tecnica generale impianti-r0-02 Pag.

Titolo relazione: M01 Relazione tecnica generale impianti termici ed idricosanitari M01 Relazione tecnica generale impianti-r0-02 Pag. M01 Relazione tecnica generale impianti-r0-02 Pag. 1 di 9 INDICE 1. PREMESSA... 3 1.1. IMPIANTI TERMICI... 3 1.2. IMPIANTI IDRICOSANITARI... 3 1.3. LINEA DI ALIMENTAZIONE DEL COMBUSTIBILE... 3 1.4. SCARICHI...

Dettagli

Legionella pneumophila

Legionella pneumophila Progetto Cassiodoro Legionella pneumophila Prof. Francesco Aliberti Università Federico II Capitolo 1: la situazione epidemiologica La legionella deve il nome all'epidemia acuta che nell'estate del 1976

Dettagli

CONA: RISULTATI ATTIVITA DI AUTOCONTROLLO E AZIONI DI CONTRASTO LEGIONELLA. III TRIMESTRE - LUGLIO

CONA: RISULTATI ATTIVITA DI AUTOCONTROLLO E AZIONI DI CONTRASTO LEGIONELLA. III TRIMESTRE - LUGLIO CONA: RISULTATI ATTIVITA DI AUTOCONTROLLO E AZIONI DI CONTRASTO LEGIONELLA. III TRIMESTRE - LUGLIO 2017. Nel II TRIMESTRE non sono stati effettuati campionamenti per consentire l implementazione per un

Dettagli