COMUNE DI CAPOLONA PROVINCIA DI AREZZO. Progetto: Piano di Recupero in zona A. Committente: Amministrazione Comunale di Capolona.

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1 Dott. Franco Bulgarelli - Geologo - Via del Gavardello n 73 (Arezzo) /fax / frageo@inwind.it COMUNE DI CAPOLONA PROVINCIA DI AREZZO Progetto: Piano di Recupero in zona A. Località: Pieve a Sietina. Committente: Amministrazione Comunale di Capolona. RELAZIONE GEOLOGICO-TECNICA DI FATTIBILITA Cod. Fisc. BLG FNC 64T04 A390I Partita IVA n o

2 dott. Franco Bulgarelli - PREMESSA Con la presente si riferisce dell'indagine geologico-tecnica di fattibilità condotta per un congruo intorno della zona A di Pieve a Sietina, interessata dal Piano di Recupero. Nella cartografia di supporto al vigente S.U. all area sono state attribuite le seguenti classi di pericolosità: - geologica bassa; - idraulica bassa; - sismica locale non assegnata. - CARTOGRAFIA TEMATICA In base alla vigente normativa è stata predisposta la seguente cartografia in scala 1:5.000: A) Carta Geologica; All interno dell area affiora l unità stratigrafica denominata Depositi fluviali terrazzati la cui età è riferibile al Pleistocene superiore. Tale formazione è costituita da un alternanza di livelli prevalentemente argilloso-limosi e sabbioso-ghiaiosi con lenti di sabbie-limose. Questi depositi si caratterizzano per una permeabilità primaria per porosità in quanto la presenza e la circolazione idrica dipende dalla granulometria dei sedimenti. La coltre alluvionale sovrasta, con spessori variabili, la formazione geologica delle Arenarie del M. Cervarola che costituisce il substrato roccioso. Quest ultima unità stratigrafica è caratterizzata da un alternanza di arenarie quarzoso-feldspatiche, marne e scisti siltosi

3 dott. Franco Bulgarelli B) Carta Geomorfologica; Come evidenziato nell allegata cartografia non sono stati rilevati fenomeni gravitativi in atto o forme dovute all azione erosiva delle acque di ruscellamento. Il drenaggio superficiale è regolato dalla naturale acclività, dai fossi e dalle canalette al margine della viabilità esistente. I diversi apporti idrici confluiscono in destra idrografica del Fiume Arno il cui alveo si trova ad una distanza di oltre m. 300 dal nucleo abitato. C) Carta Litotecnica; Dal punto di vista litotecnico i materiali affioranti sono classificabili come terreni sciolti le cui caratteristiche geomeccaniche sono variabili, soprattutto ai fini della loro compressibilità, in funzione della granulometria e del contenuto naturale d acqua. D) Carta Idrogeologica; Nei depositi della coltre alluvionale si ha una permeabilità primaria per porosità in quanto la presenza di corpi idrici dipende dalle caratteristiche granulometriche dei sedimenti. Nel corso dei lavori di costruzione di un pozzo, realizzato su proprietà limitrofa, i primi significativi apporti idrici nel sottosuolo sono stati intercettati, in corrispondenza di livelli rocciosi fratturati, ad oltre 30 metri da piano campagna. Va tuttavia precisato che gemitivi d acqua o falde freatiche sospese, spesso a carattere stagionale, si possono ritrovare, più in superficie, in corrispondenza di lenti a maggior granulometria della coltre alluvionale e/o al contatto con il sottostante substrato roccioso

4 dott. Franco Bulgarelli E) Carta delle aree allagate e delle problematiche idrogeologicheidrauliche; L area interessata dal Piano di Recupero, come confermato dalla cartografia del vigente Strumento Urbanistico, dell Autorità di Bacino del F. Arno (PGRA-PAI) e del PTCP, non risulta essere stata interessata da processi geomorfologici o da fenomeni di alluvionamento e non è soggetta a rischio idraulico. F) Carta dei sondaggi e dei dati di base; Per valutare la situazione litostratigrafica e la natura dei sedimenti nel sottosuolo è stato preso in considerazione un pozzetto esplorativo la cui ubicazione è evidenziata nell allegata cartografia. Durante i lavori di scavo era stata rilevata la presenza, fino a circa m. 3,0 da p.c., di sedimenti sciolti a prevalente fine granulometria e non erano stati intercettati gemitivi d acqua. G) Carta della Pericolosità; Geologica: quanto rilevato ha consentito di attribuire all area nel suo complesso un grado di pericolosità geologica media - G2 che corrisponde ad una situazione in cui dalla valutazione degli elementi geomorfologici, litologici, giaciturali risulta una bassa propensione al dissesto; Idraulica: si attribuisce una pericolosità media I2 in quanto la zona non è stata interessata o è a rischio da fenomeni di alluvionamento; Sismica: ai sensi dell art. 3, comma 3 non vengono effettuati gli studi di microzonazione sismica e pertanto redatta la relativa carta della pericolosità. H) Carta della Fattibilità Geologica: si è ritenuto adeguata la classe FG2 che prevede normali vincoli a livello di progetto esecutivo; - 4 -

5 dott. Franco Bulgarelli Idraulica: si attribuisce la classe FI2 in quanto non esistono limitazioni di carattere idraulico ma dovranno, in ogni modo, essere realizzate adeguate opere superficiali per una corretta regimazione delle acque d origine meteorica. Dott. Geol. Franco Bulgarelli Arezzo, 10 novembre

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