FINALITA E LINEE EDUCATIVE SCUOLA DELL INFANZIA
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- Clemente Papi
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1 FINALITA E LINEE EDUCATIVE SCUOLA DELL INFANZIA
2 LA SCUOLA DELL INFANZIA Concorre all educazione armonica ed integrale dei bambini e delle bambine Contribuisce alla realizzazione del principio dell uguaglianza e delle opportunità E un ambiente educativo di esperienze concrete e di apprendimenti riflessivi Integra, in un processo disviluppo unitario, le differenti forme del fare, del sentire, del pensare, dell agire relazionale, dell esprimere, del comunicare, del gustare il bello e del conferire il senso da parte dei bambini Cura la relazione personale significativa tra pari e con gli adulti Cura la valorizzazione del gioco in tutte le sue forme ed espressioni Propone un gioco di finzioni, di immaginazione e di identificazione per lo sviluppo delle capacità di elaborazione e di trasformazione simbolica delle esperienze La strutturazione ludiforme dell attività didattica assicura ai bambini esperienze di apprendimento in tutte le dimensioni della loro personalità Pone rilievo al fare produttivo ed alle esperienze dirette di contatto con la natura, le cose, i materiali, l ambiente sociale e la cultura E luogo di incontro, di partecipazione e di cooperazione delle famiglie E spazio di impegno educativo per la comunità Concorre alla massima promozione possibile di tutte le capacità personali, come diritto soggettivo di ogni bambino
3 FINALITÀ della scuola è la crescita e la valorizzazione della persona umana, nel rispetto dei ritmi dell età evolutiva, delle differenze, e dell identità di ciascuno e delle scelte educative nel quadro della cooperazione scuola-genitori, in coerenza con il principio dell autonomia delle Istituzioni Scolastiche e secondo i principi sanciti dalla Costituzione. Una scuola dunque a misura di bambino dove la misura è data dal successo formativo di ciascuno perché ognuno possa essere aiutato a divenire il miglior se stesso possibile. Nel progetto educativo- didattico consolidato nelle scuole dell Infanzia dell Istituto Comprensivo di Gargnano sono presenti valori forti che riteniamo fondamentali quali: - l idea di PERSONA - l idea di COMUNITA EDUCATIVA - l idea di INSEGNAMENTO centrato sull apprendimento dove i campi di esperienza sono mezzi e non fini, dove il bambino è soggetto attivo e protagonista del processo educativo, dove l adulto educatore non impone ma funge da facilitatore - l idea di RELAZIONE E COOPERAZIONE - l idea di AMBIENTE EDUCATIVO - l idea di DIVERSITA come risorsa - l idea di TEMPO SCOLASTICO come tempo dell apprendimento del bambino e per il bambino che tiene conto di una gestione equilibrata e distesa dei tempi una distribuzione equilibrata dei carichi cognitivi in relazione alla faticabilità dei bambini una valorizzazione di tutti i tempi all interno della giornata scolastica in quanto TEMPI EDUCATIVI LA FORMAZIONE INTEGRALE DELLA PERSONALITA DEL BAMBINO DELLA SCUOLA DELL INFANZIA PASSA ATTRAVERSO una equilibrata maturazione ed organizzazione delle componenti cognitive, affettive, sociali e morali lo sviluppo di capacità e competenze di tipo comunicativo, espressivo, logico ed operativo l uguaglianza delle opportunità educative
4 I TRAGUARDI DI SVILUPPO ATTESI SONO : Maturazione dell identità Conquista dell autonomia Sviluppo della competenza Educazione alla cittadinanza TUTTO CIO SI TRADUCE IN: Educare il pensiero nel rispetto di valori ed esperienze già accumulate Educare a problematizzare gli aspetti della realtà circostante Educare a trovare soluzioni sempre diverse Educare ad applicare le proprie conoscenze a contesti sempre più vasti Educare a dare valore al proprio lavoro Favorire il piacere di conoscere Educare all autonomia Educare a rapportarsi in modo corretto con gli adulti ed i compagni Educare all accettazione delle regole Promuovere l accettazione delle diversità Educare alla solidarietà attiva Promuovere l acquisizione di un immagine positiva di sé e degli altri, favorendo l autostima e la sicurezza in se stessi Educare la capacità di autovalutazione, di riflettere sui propri comportamenti, sul proprio lavoro accettando suggerimenti Educare al controllo delle proprie emozioni Sviluppare il rispetto per il bene comune
5 TRAGUARDI DI SVILUPPO MATURAZIONE DELLA IDENTITA CORPOREA Sicurezza di sé Diversi ruoli e forme di identità PSICO-DINAMICA Fiducia nelle proprie capacità Motivazione alla curiosità Essere riconosciuti come persona unica e irripetibile INTELLETUALE sentirsi sicuro in un ambiente sociale allargato Gli apprendimenti attesi sono: o -equilibrio e positività nel vivere i propri stati affettivi o -manifestazione controllata dei propri sentimenti o -attenzione agli altri (sentimenti-emozioni)
6 CONQUISTA DELLA AUTONOMIA INDIPENDENZA DALL AMBIENTE SOCIALE fidarsi degli altri avendo stima di sè SCOPERTA INTERIORIZZAZIONE E RISPETTO DEI VALORI SOCIALI ASCOLTO ATTIVO esprimere opinioni per scelte condivise coscienza dell altro e della libertà di pensiero Gli apprendimenti attesi sono: o -vestirsi, mangiare da soli, pulizia personale, uso dei servizi igienici o -orientarsi nello spazio interno ed esterno riconoscendo ed evitando i pericoli naturali ed artificiali o -rispetto di se, degli altri e dell ambiente o -vivere e conquistare i valori di : libertà, solidarietà, giustizia e amicizia o -collaborare per un fine comune rispettando i diversi punti di vista o -leggere la realtà tenendo conto dei diversi punti di vista
7 SVILUPPO DELLA COMPETENZA ABILITA CAPACITA CULTURALI E COGNITIVE CREATIVITA Gli apprendimenti attesi sono: o sviluppo delle capacità: sensoriali, percettive, motorie, linguistiche e intellettuali o produzione e interpretazione di messaggi e testi (storie, racconti, poesie e canzoni) utilizzando vari strumenti linguistici o comprendere, elaborare e interiorizzare comunicando le conoscenze apprese o sviluppare il senso estetico ed il pensiero scientifico attraverso l intuizione, l immaginazione e la creatività. EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA RESPONSABILITA INDIVIDUALE Dialogo Ascolto Attenzione RESPONSABILITA COLLETTIVA DEL BENE COMUNE Regole Bisogni DIRITTI E DOVERI UGUALI PER TUTTI Gli apprendimenti attesi sono: o scoprire gli altri attraverso la valorizzazione delle diverse identità. o consapevolezza che ciascuno è portatore di diritti inalienabili ma anche di doveri nei confronti di sè stesso, degli altri e dell ambiente.
8 MOTIVAZIONI PEDAGOGICHE,PSICOLOGICHE E DIDATTICHE A SOSTEGNO DEL PROGETTO EDUCATIVO DELLA SCUOLA DELL INFANZIA FATICABILITÀ NELLE ATTIVITÀ La Scuola dell Infanzia offre al bambino relazioni di gruppo tra i pari e con gli adulti. Il gruppo favorisce scambio di esperienze, stimola il confronto di idee, elimina la superficialità nell analisi dei problemi, permette il cambiamento aiutando a superare la pigrizia, la timidezza e lo scoraggiamento; di contro può innescare situazioni di dipendenza, di sofferenza e di sottomissione. Tutto questo diventa per il bambino, nei vari momenti della giornata, motivo di tensione che causa una faticabilità positiva, intenzionalmente dosata dall insegnante, che lo conduce gradualmente all autonomia e alla socializzazione Tutti i momenti della giornata scolastica sono motivo di apprendimento, per cui tutti i canali sensoriali, cognitivi, affettivi sono continuamente al lavoro e in tensione. Ogni bambino, secondo l età, possiede diversi livelli di attenzione su uno specifico argomento; questo modo di essere motiva il repentino cambio di interesse e quindi richiede all intervento educativo le caratteristiche della flessibilità e della breve durata. Si ribadisce quindi il valore pedagogico del tempo scuola sia nel suo insieme che nella suddivisione interna in più momenti. SUDDIVISIONE DELLA GIORNATA SECONDO I BISOGNI DEI BAMBINI ORARIO BISOGNO EMERGENTE OBIETTIVO EDUCATIVO ingresso -gioco libero Bisogno affettivo Favorire l appartenenza a un gruppo diverso da quello familiare Favorire un distacco positivo riordino -attività di routine -calendari -appello -conversazione -frutta -servizi Bisogno di riappropriarsi di uno spazio Bisogno di riattivare dei rapporti sociali dalla famiglia Favorire comportamenti adatti al luogo e alle situazioni Favorire l interiorizzazione di regole nei momenti collettivi Favorire la comunicazione Favorire la collaborazione Favorire l attenzione su alcuni momenti di routine Aiutare il confronto con gli altri Aiutare a superare momenti di difficoltà Aiutare il bambino ad avere riferimenti spazio temporali
9 attività di sezione/ inter gruppo/ laboratori -attività di religione/alternative (un giorno alla settimana) (Tignale (Limone) -servizi igienici -pranzo Bisogno di competenza(aspetti cognitivi) Bisogno di creatività Bisogno di esplorare Bisogno di fare/ conoscere Bisogno di sperimentare Bisogno di esprimersi liberamente Bisogno di comunicare Bisogno di muoversi Bisogno di giocare Bisogno fisiologico Bisogno di alimentarsi Bisogno di convivialità Bisogno affettivi utilizzare i sistemi simbolici/ culturali Favorire la conoscenza conoscere l ambiente Favorire la presa di coscienza del proprio io corporeo conoscere il proprio io Favorire il riconoscimento dell altro Obbiettivi legati allo sviluppo affettivo, alla socializzazione e all acquisizione di abilità pratiche ,30(Tignale) (Limone) 13,30-15,30(Tignale) 14,30-15,30(Limone) (Tignale) (Limone) -riordino -servizi -merenda -uscita Bisogno di muoversi Bisogno di fantasticare Bisogno di competenza(aspetti cognitivi) Bisogno di creatività Bisogno di esplorare Bisogno di fare/ conoscere Bisogno di sperimentare Bisogno di esprimersi liberamente Bisogno di comunicare Bisogno di muoversi Bisogno di giocare Bisogni psicologici Bisogno di riunirsi con la famiglia organizzare liberamente il gioco Favorire la canalizzazione dell aggressività utilizzare i sistemi simbolici/ culturali Favorire la conoscenza conoscere l ambiente Favorire la presa di coscienza del proprio io corporeo conoscere il proprio io Favorire il riconoscimento dell altro Favorire la positiva conclusione della giornata scolastica Favorire un incontro con i famigliari tranquillo e rilassato
10 IL TEMPO scolastico assume così un importanza pedagogica che tiene conto dei bisogni di relazione e di apprendimento dei bambini e della bambine: quindi il ritmo della giornata è stato pensato per salvaguardare lo star bene fisico e psicologico di tutti i bambini. Le attività libere e strutturate, le esperienze di gruppo e quelle individuali, i momenti di accoglienza e le attività ricorrenti esigono un attenta considerazione dei tempi necessari per realizzare un sereno alternarsi di proposte che richiedono una diversa intensità di impegno. A quei bambini che possono trovarsi a disagio con le scansioni temporali proposte saranno offerti tempi di frequenza individualizzati. BISOGNI I bisogni affettivi ed emotivi prevedono l essere accettati, ascoltati, riconosciuti, stimolati, considerati, valorizzati, contenuti per condividere, cooperare, collaborare, comprendere, costruire, partecipare, accettare: i bambini imparano così a valorizzare le diversità e le risorse personali. Le regole di appartenenza al gruppo ed i valori della comunità, criteri indispensabili per la convivenza e la costruzione di validi rapporti interpersonali, vanno definiti e strutturati in modo condiviso: l io (identità competente) conquista l autonomia. La Scuola dell Infanzia risponde oltre che ai bisogni affettivi ed emotivi anche a quelli cognitivi quali :esplorare, conoscere, inventare, ricercare, creare, manipolare, fantasticare, muoversi, socializzare, curiosare (progettare). La risposta ai bisogni di tipo fisiologico e la maturazione affettiva influenzano la graduale conquista dell autonomia e della competenza. ACCOGLIENZA L accoglienza è il momento più delicato e importante dell intero anno scolastico, adulti e bambini si incontrano nel contesto nuovo e in continua evoluzione quale è la scuola L accoglienza è un atto dovuto da parte di chi riceve ed una legittima aspettativa per chi si inserisce o riinserisce in un ambiente diverso da quello di appartenenza. Nella scuola in particolare accogliere i nuovi iscritti significa guidarli in un percorso di crescita verso nuovi traguardi socio-relazionale, affettivi e cognitivi. Ogni bambino, nella delicata fase dell inserimento, reagisce in modo diverso: accogliere ciascuno e tutti significa rendere più consapevole e costruttivo il distacco dalla famiglia predisponendo contesti adeguati per vivere nella maggior serenità possibile tale passaggio.
11 Importante è proporre un progetto accoglienza non solo nei primi giorni di scuola poiché se così fosse si tratterebbe solo di ricevimento e non di accoglienza nel significato più profondo ed educativo del termine.ma anche durante tutto l anno :infatti i momenti di vulnerabilità e di crisi sono più di uno durante l anno scolastico e non vanno certo sottovalutati ma appunto accolti e ascoltati. Ecco perché accogliere significa anche accompagnare e sostenere il bambino in tutte le delicate fasi della sua crescita. APPRENDIMENTI La Scuola dell Infanzia è il luogo nel quale il bambino si avvicina ai saperi (imparare a conoscere) per utilizzarli facendo (imparare a fare), per condividere collaborando nel gruppo (imparare a convivere) conquistando nell arco della vita libertà di pensiero e di giudizio (imparare ad essere). Attraverso questi pilastri dell educazione la Scuola dell Infanzia si colloca a fondamento dell intero sistema scolastico e con la sua offerta formativa promuove la crescita e la valorizzazione della persona, considerata nella sua individualità irripetibile. In quest ottica il rispetto dei ritmi, dei tempi e degli spazi di apprendimento è essenziale per garantire a ciascuno il diritto di apprendimento e per costruire come sostiene Morin una testa ben fatta invece di una testa ben piena. OFFERTA EDUCATIVA La proposta formativa è intenzionalmente quindi pensata, progettata, vissuta e valutata dal team docente che mette in gioco la propria competenza professionale. La professionalità docente prevede impegno, collegialità e corresponsabilità, flessibilità degli interventi ed esplicazione delle competenze individuali, condivisione di valori e di pratiche educative. L insegnante per svolgere al meglio la propria funzione educativa, deve costantemente approfondire ed alimentare i propri saperi attraverso una formazione iniziale e permanente DIFESA DEI DIRITTI DEI BAMBINI I bambini quali cittadini (non futuri cittadini) e, in quanto tali, sono titolari di diritti. Dal 1991 i bambini sono titolari di speciali diritti sanciti dalla Convenzione dei diritti dell infanzia oggi Legge dello Stato.
12 La comunità intera, oltre alla famiglia ed alla scuola, deve farsi carico della crescita del bambino inteso come risorsa da tutelare e su cui investire, in quanto bene comune. La Scuola dell Infanzia coinvolge la famiglia nelle sue scelte favorendo un alleanza educativa intesa a costruire continuità e consapevolezza dei ruoli educativi. IL MONDO DI DOMANI STA GIÀ FORMANDOSI NEL CORPO E NELLA MENTE DEI NOSTRI BAMBINI KOFI ANNAN GENERALE DELL ONU MODELLO ORGANIZZATIVO ED ORARI SCUOLA INFANZIA LIMONE SCUOLA INFANZIA TIGNALE Da lunedì a venerdì dalle 8,00 alle 16,00 Da lunedì a venerdì dalle 8,00 alle 16,00 ORARI INTERMEDI DI USCITA (previa compilazione modulo) Scuola Infanzia Limone: dalle 13,15 alle 13,30 Scuola Infanzia Tignale:11,30 12,30 13,30 15,15
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