LABORATORIO DI SOCIOLOGIA DEL MERCATO DEL LAVORO. Strumenti per l analisi del MERCATO DEL LAVORO

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1 LABORATORIO DI SOCIOLOGIA DEL MERCATO DEL LAVORO Strumenti per l analisi del MERCATO DEL LAVORO Maria Letizia Pruna Sociologia dei processi economici e del lavoro 1 Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali mlpruna@unica.it Marzo 2019

2 Testo di riferimento Emilio Reyneri è professore emerito di Sociologia del lavoro nel Dipartimento di Sociologia e ricerca sociale dell Università di Milano Bicocca.

3 Altri riferimenti bibliografici Accornero A., I paradossi della disoccupazione, Bologna: Il Mulino, 1986 Accornero A., Era il secolo del Lavoro, Bologna: Il Mulino, 1997 Accornero A., San Precario lavora per noi, Milano: Rizzoli, 2006 Dore R., Il lavoro nel mondo che cambia, Bologna: Il Mulino, 2004 Gallino L., Se tre milioni vi sembran pochi. Sui modi per combattere la disoccupazione, Torino: Einaudi, 1998 Gallino L., Il Lavoro non è una merce. Contro la flessibilità, Roma-Bari: Laterza, 2007 Mingione E., Pugliese E., Il lavoro, Roma: Carocci, 2010 Pugliese E., Sociologia della disoccupazione, Bologna: Il Mulino, 1993 Solow R.M., Il mercato del lavoro come istituzione sociale, Bologna: Il Mulino, 1994 Zucchetti E., La disoccupazione. Letture, percorsi, politiche, Milano: Vita e Pensiero, 2005

4 LABORATORIO DI SOCIOLOGIA DEL MERCATO DEL LAVORO 1. IL MERCATO, IL LAVORO: CONCETTI PRELIMINARI

5 Il mercato del lavoro è un mercato come qualsiasi altro? Esiste nelle scienze economiche una importante tradizione, attualmente dominante, soprattutto in macroeconomia, secondo la quale il mercato del lavoro è, da tutti i punti di vista, uguale a qualunque altro mercato. Dovrebbe perciò essere analizzato nello stesso modo nel quale si analizzerebbe il mercato di un qualsiasi altro bene deperibile, usando gli strumenti convenzionali della domanda e dell offerta. R. M. Solow, Il mercato del lavoro come istituzione sociale, Il Mulino, 1994

6 Una merce diversa dai carciofi D altro canto, secondo il senso comune è ovvio che vi sia qualcosa di speciale nel lavoro come merce di scambio, e di conseguenza nel mercato del lavoro. [ ] Ma, tra economisti non è per nulla ovvio che il lavoro sia un bene sufficientemente differente dai carciofi e dagli appartamenti da affittare, tale da richiedere un differente metodo di analisi. Infatti, molti di essi considerano questa idea semplicemente bizzarra. (Solow 1994)

7 Robert M. Solow Robert Merton Solow (New York 1924), economista statunitense, premio Nobel per l economia nel 1987

8 Alcune riflessioni preliminari Il mercato del lavoro non è un mercato qualsiasi Il lavoro non è una «merce» come le altre lo scambio che avviene nel mercato del lavoro non è come gli altri scambi di mercato

9 Un mercato sui generis Il mercato del lavoro è un contesto senza confini definiti all interno del quale avviene la compravendita di una merce sui generis che è la forza lavoro La particolare «merce» forza lavoro non può «essere fatta circolare, usata indiscriminatamente e neanche lasciata priva di impiego, senza influire anche sull individuo umano che risulta essere il portatore di questa merce particolare» (Polany 1944)

10 Una merce sui generis La «merce» oggetto di scambio nel mercato del lavoro non è una merce nata allo scopo di essere venduta (Polanyi 1944) La «merce» trattata non può essere separata dalla persona che la offre Contrariamente a qualsiasi altra, la «merce» scambiata nel mercato del lavoro è in grado di ragionare e di organizzarsi e può contrattare il suo prezzo

11 Uno «scambio» sui generis Contrariamente a quanto accade negli altri mercati, il venditore non cede pienamente al compratore il controllo sull uso della merce venduta. La relazione sociale tra le parti non si esaurisce quindi al momento dello scambio ma prosegue nella fase di uso della forza lavoro nel processo produttivo, dove diventa relazione di forza, cioè di controllo o di conflitto sulle condizioni di erogazione della prestazione lavorativa. (Reyneri 1996)

12 Il mercato del lavoro: una istituzione sociale Il mercato del lavoro deve essere considerato una vera e propria istituzione sociale. Il suo funzionamento dipende essenzialmente da quanto ritenuto mutualmente accettabile da entrambe le parti in causa (e dalle regole che si stabiliscono al riguardo). I vincoli avvertiti da coloro che operano nel mercato del lavoro, così come i loro obiettivi, non sono gli stessi che si osservano nei casi in cui oggetto delle contrattazioni di acquisto e vendita sia una qualsiasi altra merce. (Solow 1994)

13 Gli attori del mercato del lavoro La domanda di lavoro (imprese, famiglie, singoli datori di lavoro che richiedono lavoratori) L offerta di lavoro (coloro che offrono la propria capacità lavorativa) La regolazione del mercato del lavoro (il contesto istituzionale: le regole)

14 Un «mercato asimmetrico» Rapporti di forza strutturalmente asimmetrici tra imprese e lavoratori Relazione sociale di potere tra imprenditori e lavoratori Intervento di regolazione da parte dello Stato: l intervento pubblico riduce (ma non annulla) l asimmetria

15 La distribuzione sociale Il mercato del lavoro costituisce il meccanismo centrale della distribuzione distribuisce redditi, attività lavorative, posizioni sociali

16 I significati del lavoro FONTE DI REDDITO CANALE DI SOCIALIZZAZIONE STRUMENTO DI AUTOREALIZZAZIONE MEZZO PER SENTIRSI UTILI FONTE DI RISPETTO, DIGNITA STRUMENTO PER ACQUISIRE POTERE BASE DELL IDENTITA SOCIALE STRUMENTO DI INDIPENDENZA

17 Significati del lavoro e bisogni Ciascun significato attribuito al lavoro corrisponde ad un bisogno (di reddito, di relazioni sociali, di sentirsi utili, di realizzazione personale, di avere il rispetto degli altri, ecc.) La mancanza di lavoro priva le persone di questi significati e lascia insoddisfatti i relativi bisogni

18 La prospettiva sociologica Mette in luce la complessità del mercato del lavoro, popolato da soggetti sociali molto diversi, da una gamma molto ampia di figure e posizioni, tra lavoro e non lavoro, sottoccupazione e sovraoccupazione Analizza i comportamenti e le scelte della forza lavoro, che hanno un contenuto sociale e non solo economico, strumentale ma anche espressivo, individuale ma anche di tipo familiare

19 La prospettiva sociologica Mostra che la facoltà di decidere sull impiego della propria forza lavoro segue una logica diversa dalla facoltà di decidere sull impiego della forza lavoro altrui: non una logica opposta ma diversa, con altri parametri e riferimenti. Rende evidente che occorre darsi strumenti conoscitivi idonei per spiegare ciò che accade nel mercato del lavoro, individuare pregiudizi, paradossi, moralismi e schizofrenie nell interpretazione dei fenomeni (Accornero 1986)

20 Aris Accornero