Morfologia Bivalvi. Corso sistematica e riconoscimento specie ittiche Bologna (VII Edizione) - Novembre 2012 Dr Alfredo Mengoli
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1 Morfologia Bivalvi Corso sistematica e riconoscimento specie ittiche Bologna (VII Edizione) - Novembre 2012 Dr Alfredo Mengoli
2 Morfolgia della conchiglia dei bivalvi La conchiglia è composta di carbonato di calcio prodotta dal mantello, in maniera differenziata nei suoi 3 strati: il più esterno periostraco (poco mineralizzato e formato da una sostanza proteica: la conchiolina), l intermedio mesostraco ( formato da cristalli di calcite perpendicolari alla superfice) e il più interno endostraco o madreperlaceo (che continua a prodursi per tutta la vita ed è formato da lamelle di aragonite) Le valve racchiudono completamente il corpo a parte famiglia Pholadidae e Solenidae le cui valve restano beanti e l animale sporge all esterno con piede e sifoni
3 Composizione valva (in sezione)
4 Le valve sono unite dorsalmente da un legamento che le mantiene chiuse quando i muscoli adduttori sono rilassati La cerniera è un complesso di dentini o lamelle, e di fossette complementari, situate nella regione dorsale della valva con la funzione di guidare la corretta chiusura delle valve impedendone la rotazione. E un carattere fondamentale nella definizione delle Famiglie. Gli apici ricurvi delle valve sono detti umboni e rappresentano la parte giovane della conchiglia. Nella superficie interna della valva si può osservare la linea palleale, parallela al margine ventrale e rappresenta i punti in cui il mantello si inserisce direttamente sulla conchiglia. A livello del punto di uscita dei sifoni la linea palleale compie una rientranza verso il centro della valva detto seno palleale (ci da un parametro dell estensione dei sifoni e quindi di quanto può infossarsi in profondità un bivalve).
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7 Sulla superficie interna sono inoltre evidenti le impronte dei muscoli adduttori: Se è presente un solo muscolo e quindi una sola impronta (es. Ostreidae) si parla di condizione mono-miaria. Se le impronte sono 2: si parla di condizione di-miaria. Se le impronte sono simili per forma e dimensioni si parla di condizione iso-miaria (es Fam. Cardiidae), se invece sono diverse si parla di condizione aniso-miaria (es. Mytilidae). Sulla superficie esterna della valva sono presenti 2 tipi di sculture: strie concentriche e linee radiali: Le strie concentriche sono orientate parallelamente al margine ventrale Le linee radiali partono dall apice umbonale e intersecano perpendicolarmente le strie concentriche A queste si possono aggiungere: aculei, spine, tubercoli, verruche ecc
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9 Orientamento e posizione delle valve Nelle conchiglie bivalvi si riconoscono una valva destra ed una sinistra; esse si assumono riferendosi alla conchiglia vista dalla parte degli umboni, e tenuta con il margine anteriore in avanti:
10 misurazioni u-v: Diametro umbo-ventrale a-p: Diametro antero-posteriore l-t: Diametro latero-trasversale.
11 Se si considera il piano di simmetria passante fra le valve è possibile distinguere i bivalvi in equivalvi o inequivalvi e equilaterali o inequilaterali : Equivalvi o Inequivalvi Negli equivalvi le valve di dx e sn sono uguali e simmetriche (Veneridi e Mitilidi). Negli inequivalvi le valve dx e sn non sono uguali e simmetriche (Ostreidi e Pettinidi). Equilaterali o Inequilaterali Una valva si dice equilaterale quando è simmetrica rispetto a un ipotetico piano congiungente l apice umbonale con il margine ventrale. Una valva si dice inequilaterale quando è simmetrica rispetto a un ipotetico piano congiungente l apice umbonale con il margine ventrale.
12 Valva equilaterale di Pecten (A) Valva inequilaterale di Mytilus (B)
13 Inequivalve Equivalve
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20 Anatomia e fisiologia dei Molluschi bivalvi
21 Conchiglia 2 Valve Lobi del mantello (che raccoglie i visceri) Legamento Cerniera Costituzione matrice organica formata da proteine, mucopolisaccaridi + cristalli di carbonato di calcio (sotto forma di cristalli di calcite o aragonite)
22 Legamento Fissato ai bordi dorsali delle valve, determina l apertura delle valve Costituito da conchiolina (analoga alla chitina) dotata di proprietà elastiche Separato dal mantello nella zona dorsale fra i suoi 2 lobi (istmo palleale) Può essere esterno alle valve (Tensilium) o interno a esse (Resilium)
23 Cerniera Ingranaggio con cui i denti di una delle valve penetrano in un incavo dell altra. Si distingue una: Cerniera Toxodonte: numerosi denti, uguali, si alternano in modo regolare alle scanalature dell altra valva. Ceniera Eterodonte: denti diseguali, si inseriscono in incavi o scanalature della valva opposta. Nei mitili cerniera ridotta e le valve sono unite quasi esclusivamente dal legamento.
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25 Muscolatura Muscoli adduttori Inseriti perpendicolarmente alle valve, si oppongono all azione meccanica del legamento e chiudono la conchiglia Nell area di inserzione sulla faccia interna delle valve, determinano la cd. inserzione Muscoli retrattori del piede e dei bordi del mantello anche di questi sono riconoscibili le impronte o inserzioni. I muscoli adduttori sono costituiti: Nella maggior parte dei Bivalvi: (es mitili) dalla combinazione di fibre muscolari liscie di aspetto madreperlaceo ( danno contrazioni lente a basso consumo energetico. Provvedono alla chiusura protratta per lungo tempo) e fibre muscolari striate di aspetto vitreo (danno contrazioni rapide ad alto consumo energetico. Presiedono alla chiusura rapida delle valve). Entrambi i tipi di muscolatura partecipano a una attività contrattile ritmica, costituita da:
26 A) un periodo di rilassamento lento, che lascia una fessura fra le 2 valve, seguita da: B) una contrazione rapida, che causa chiusura delle valve Funzione della attività contrattile ritmica: proteggere dai predatori, captare l O², trattenere il liquido intervalvare x tenere umide le branchie,.. In altri Bivalvi è presente solo un tipo di muscolatura, che si contrappone all azione del legamento: A) es: gen.solen (cappelunghe), gen. Pholas (foladi) solo muscolatura striata vitrea (contrazioni rapide) B) es. gen. Mya solo muscolatura liscia madreperlacea (contrazioni lente)
27 Mantello Tessuto molle che avvolge i visceri, diviso in 2 lobi, fissato alla regione dorsale della conchiglia Apertura inalante nella regione ventrale, attraverso la quale entra l acqua marina. Orifizio esalante vicino al muscolo adduttore posteriore, che espelle l acqua, dopo aver captato O² e particelle alimentari. In molti casi i bordi del mantello si prolungano in 2 sifoni: inalante (entra l acqua) e esalante (x uscita dell acqua). Il bordo del mantello presenta dei lembi o prolungamenti (sfrangiature) che formano una sorta di filtro all entrata delle valve per evitare l entrata di particelle troppo grosse. Il mantello è attraversato da 2 sottili muscoli adduttori anteriori e 1più grosso musc. adduttore posteriore, inseriti a loro volta nella parte interna delle valve.
28 Lembi mantello
29 Piede Sotto la massa viscerale in senso medio-ventrale si forma una sacca muscolare + o resistente a forma di lingua o ascia, dotata di contrazioni spasmodiche, che funge da apparato scavatore nelle specie fossivore (es vongole). Nelle specie invece che non si infossano (es mitili) il piede si riduce o scompare.
30 Bisso In molte specie (ad es mitili) a livello del piede si apre la gh. Bissogena, che produce il bisso, ossia filamenti che si fissano a substrati e li ancorano ad essi. Nella maggior parte delle specie la gh. Bisogena è attiva solo negli stadi giovanili. Nei mitili invece è attiva per tutta la vita del mollusco. Il bisso permette ai mitili di vivere in colonie e vivere in habitat anche con forti correnti (es a ridosso di rocce dove il mare fa risacca) che a sua volta gli consente elevate capacità filtranti e di consumo di O², approvvigionandosi così con acque altamente ossigenate.
31 Regolazione osmotica ed escrezione La concentrazione ionica del sangue nei bivalvi, si adatta alla salinità esterna (cioè a quella dell acqua di mare), ciò fa variare il volume del corpo del bivalve.tale interscambio osmotico si realizza con le branchie. I bivalvi presentano 2 reni (nefridi) a entrambi i lati del cuore, nei quali avviene la filtrazione del sangue, questo filtrato finisce poi nella cavità del mantello e da lì escreto all esterno tramite le branchie e il rene. Con esso viene espulsa >mente ammoniaca (NH³), ossido di trimetilammina e urea. Se si rompe l equilibrio osmotico, es per brusche variazioni di salinità, si altera l interscambio osmotico dei bivalvi e questo fatto può provocare la loro morte in poco tempo.
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