Sono parole che volentieri riprendo con voi, sicuro che aiuteranno la nostra fede e la nostra vita anche per il futuro.

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1 Ci ritroviamo in Cattedrale per celebrare la santa Messa di ringraziamento per il dono di Papa Benedetto XVI ed anche per pregare per la Chiesa chiamata, per la responsabilità dei cardinali, ad eleggere il nuovo Papa. Ci ritroviamo in tanti da tutta la Diocesi, con i preti, i religiosi, il Seminario, con le Aggregazioni ecclesiali dei laici, gli Organismi di partecipazione,, con S. E. Mons. Baggini. Tutti li ringraziamo e a tutti portiamo il saluto anche del nostro concittadino Mons. Paolo Braida, che non può essere presente con noi questa sera proprio in ragione della sua responsabilità circa il servizio presso la Santa Sede. Con lui e con tutti coloro che sono uniti a noi spiritualmente, lodiamo il Signore e lo ringraziamo per il dono di Papa Benedetto XVI. Abbiamo già avuto occasione di dire che rispettiamo la sua decisione umile e sofferta di rinunciare all esercizio del ministero petrino, come Vescovo di Roma e quindi come Sommo Pontefice. Siamo rimasti tutti sorpresi quando abbiamo sentito della rinuncia l 11 febbraio scorso, siamo rimasti sorpresi e restiamo, come naturale, sorpresi ancora, con qualche elemento, è stato detto giustamente, di comprensibile malinconia. Ma, anche questo è già stato ricordato, deve prevalere in noi il rispetto per una decisione pensata e meditata, assunta in piena libertà, per il bene della Chiesa. Soprattutto sentiamo il bisogno e il dovere di manifestare al Papa i nostri sentimenti di vicinanza, di affetto e di gratitudine. Li abbiamo espressi questi sentimenti nella Visita ad limina di sabato 16, e li esprimiamo nuovamente questa sera radunati attorno all altare del Signore, con l impegno della comunione ecclesiale che ci fa capaci di testimonianza e di fedeltà e di dedizione anche nei momenti difficili della storia della Chiesa. In fondo la testimonianza di Papa 1

2 Ratzinger è innanzitutto una testimonianza di fede e di serenità da vivere, anche, soprattutto forse, nei versanti difficili della storia. E in questo momento delicato della vita della Chiesa noi dobbiamo, sull esempio di Benedetto XVI, che rimane con noi nella preghiera e nell offerta della vita, noi dobbiamo, dicevo, rinnovare il nostro impegno di presenza, di fortezza, di coraggio, di fedeltà, di amore fraterno, di unità, di obbedienza anche, che rappresentano l humus, il terreno su cui si sviluppa la nostra vita ecclesiale che nasce dalla grazia, e che costituiscono la base di ogni scelta di fede, quella fede che il Papa ci ha raccomandato inaugurando l Anno della Fede l 11 ottobre, che a sua volta sta a fondamento della nuova evangelizzazione in questi nostri territori di antica tradizione cristiana. Fede e nuova evangelizzazione che rappresentano certamente, alcuni fra i lasciti essenziali del papato di Benedetto XVI. Ringraziamo dunque il Papa per la sua testimonianza di fede anche nei momenti difficili, compresi quelli causati dalle miserie e dagli errori degli uomini di Chiesa, che hanno rattristato le comunità, e quelli causati da tutti gli altri drammi che hanno sconvolto e continuano a sconvolgere il cammino dell umanità. Lo ringraziamo per la sua testimonianza e lo ringraziamo per il suo insegnamento, sul tema della fede di cui abbiamo detto, su quello della speranza ( Spe Salvi ), sul tema della carità con le due grandi encicliche ( Deus caritas est, e Caritas in veritate ). Forse l ultimo messaggio che il Papa ci ha inviato, quello per la Quaresima di questo anno, contiene accenti di tale profondità e di tale semplicità che meritano, pur nel loro carattere propriamente spirituale, di essere ricordati e riletti frequentemente per nutrire la nostra preghiera e la nostra testimonianza nella convinzione che tra fede e carità esiste un rapporto essenziale, priorità della fede e primato della carità, ha detto il Papa. 2

3 Sul tema dell insegnamento di Benedetto XVI mi permetto di citare un breve intervento di questi giorni di un Vescovo, sull Osservatore Romano, che riassume il magistero di Benedetto XVI in queste due prospettive: la prima riguarda il mistero di Dio: Papa Benedetto XVI ha lottato durante tutta la sua vita per cercare di penetrare nell inafferrabile mistero di Dio. In grande umiltà vuole avvicinarsi a Dio e farsi svelare con tutti i sensi da lui stesso chi è Dio e che cosa Dio vuole per gli uomini. Con la preghiera e nella celebrazione dei sacramenti, ma anche con i mezzi propri dell uomo quelli della ragione, e nella sempre nuova penetrazione della Sacra Scrittura, della dottrina dei Padri e delle regole della Chiesa, la sua vita è tutta dedicata all avvicinamento a Dio. La seconda prospettiva riguarda le colonne del pensiero e del comportamento del Papa che, dice l autore, ci restano particolarmente impresse, di questo pontificato che sta per terminare e che sono- queste colonne-: LA VERITA, LA CHIAREZZA, LA MISERICORDIA. Quella misericordia, quella compassione della quale ricordiamo come esempio le belle parole pronunciate dal Papa durante l incontro con le famiglie a Milano, quando raccontò di come lo tormentasse il fatto che nella società moderna la vita familiare fosse diventata così fragile e difficile, ricordando che la Chiesa deve essere vicina a tutte le vittime di questa situazione, come a fratelli e sorelle. Il Vescovo che ho citato, conclude così il suo intervento: Con grande forza vorrei dire anche grazie per il fatto che il nostro Santo Padre ha alimentato la nostra gioia di essere cattolici e di trovare nella Chiesa una patria che non ci possono togliere né la morte, né nessuna potenza di questo mondo. Sono parole che volentieri riprendo con voi, sicuro che aiuteranno la nostra fede e la nostra vita anche per il futuro. Abbiamo detto che siamo qui questa sera per pregare anche per la Chiesa, per il bene della Chiesa, per il futuro della Chiesa, per la fedeltà della Chiesa e per il 3

4 nuovo pontefice che il sacro collegio dei cardinali eleggerà nel conclave ormai vicino. Preghiamo e pregheremo senza farci distrarre dal clamore del mass-media o dai pettegolezzi che si mescolano facilmente alle notizie vere o oggettive. Non ci dobbiamo spaventare. La libertà, e la libertà della comunicazione sociale, è un bene che dobbiamo custodire nonostante i rischi che questa libertà, come tutte le libertà, porta con sé. Dobbiamo impegnarci, lo ricordo volentieri in questi anni dedicati alla educazione, per aiutarci a vivere correttamente il clima della libertà, dobbiamo educarci all uso responsabile e maturo della libertà, capaci di discernere il vero e il falso, distinguendo l uno dall altro, il bene e il male, senza paura di ritrovarci in pochi o da soli a difendere la verità, nel rispetto verso tutti che ci fa capaci di vivere insieme l amore e, appunto, la verità. Anche in questo momento, anche di fronte alle sensazioni di malessere che molti provano in questo momento della vita della Chiesa. Preghiamo dunque per la Chiesa, per Benedetto XVI, per il conclave, per il novo Papa che verrà eletto, per la nostra Diocesi, per i nostri preti, per i giovani e per le vocazioni. Preghiamo con fede, con speranza, con carità. Senza farci distrarre, con serenità, sicuri, per ricordare il vangelo di Matteo ascoltato venerdì scorso, che Portae inferi non praevalebunt adversum eam (Mt 16,18). Non prevalebunt, perché il Signore c è e ci vuole bene, nonostante i nostri limiti e i nostri errori, perché il Signore vuole bene alla sua Chiesa, la cui barca Egli conduce con sicurezza, per le mani di Pietro, nei marosi e nelle tempeste della storia. E la guida sapendo bene, lo abbiamo sentito poco fà ancora dal Vangelo di Matteo, che il Figlio dell uomo non è venuto per farsi servire ma per servire e dare la vita in riscatto pe molti. 4

5 È ciò che ci ha testimoniato Benedetto XVI, che proprio questa mattina ha affermato Non abbandono la croce. Siamo sicuri che ce lo testimonierà il prossimo Papa. Con lui ci impegniamo a testimoniarlo anche noi, chiedendo in questo tempo di Quaresima la grazia della conversione per il dono di sé nell ascolto del Signore. E chiedendo per Papa Benedetto, per il Papa suo successore, e per tutti noi, l intercessione della Beata Vergine Maria, di San Pietro, di San Bassiano e Sant Alberto, di tutti i nostri Santi. 5