I laboratori nel Corso di Laurea in TRMIR
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- Emanuele Tonelli
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1 LA FORMAZIONE TECNICO-PRATICA NEL CORSO DI LAUREA TRMIR: METODOLOGIE ED ESPERIENZE DEGLI STUDENTI I laboratori nel Corso di Laurea in TRMIR Dr. Mauro Curzel Coordinatore delle attività formative Corso di Laurea in Tecniche di Radiologia Medica, per Immagini e Radioterapia Università degli Studi di Verona - Polo didattico di Ala - Trento mauro.curzel@apss.tn.it
2 Un attività formativa avanzata per l apprendimento delle capacità pratiche deve focalizzare l attenzione sui principi scientifici fondamentali che sottostanno alla singola skill, prevedere un coinvolgimento attivo del discente nel processo di apprendimento, essere caratterizzata da flessibilità, creatività e soprattutto portare ad una padronanza della singola skill che duri per tutta la vita professionale specificità dell apprendimento di capacità pratiche rispetto ad altri apprendimenti esperienza diretta osservazione riflessione su concettualizzazione astratta sperimentazione attiva
3 riferimenti Per apprendere capacità pratiche bisogna fare, ma non è vero che il fare insegna (L.Formenti). Il fare diventa apprendimento solo se si è in grado di utilizzare quel fare L esperto deve pensare a voce alta durante l attività pratica e motivare il perché del proprio agire. Metodo del pensiero ad alta voce (ricerca cognitivista) (Lichtner M) Dewey afferma che non è sufficiente includere l esperienza nell apprendimento: tutto dipende dalla qualità dell esperienza Nel ciclo di azione-riflessione-azione di Bound viene stimolata l attivazione di una riflessione consapevole sull esperienza che permette di afferrarne il significato e di indagarne le potenzialità per la pratica futura D.M. 270 inserimento di 3 CFU per il laboratorio professionale affidato a professionisti esperti (modello pedagogico? Addestratori? Facilitatori di apprendimento?)
4 Perché il fare insegni, bisogna che si trasformi in un apprendimento dall esperienza dove la riflessione gioca un ruolo cruciale (Schon) Riflessione Azione AZIONE Riflessione Azione Riflessione reflection on action Riflessione reflection in action Azione
5 insegnamento sul campo decisamente diverso rispetto all insegnamento in aula insegnamento sul campo prepara i discenti a tradurre la teoria in pratica e quindi ad integrare le conoscenze precedentemente acquisite con capacità e competenze Il setting ideale in cui si possono creare situazioni di apprendimento di abilità pratiche prima dell abilità professionale e con pazienti veri e in condizioni protette è il LABORATORIO Il professionista che riflette nel corso dell azione diventa un ricercatore operante nel corso della pratica e può raggiungere livelli superiori di capacita applicata al contesto (expertise)
6 Il laboratorio Teoria Rispetto al ciclo di apprendimento teorizzato da White e Ewan la fase dell insegnamento in laboratorio segue quella teorica preparatoria Laboratorio utilizzo del laboratorio quando il discente ha bisogno di vedere e di affrontare queste situazioni cliniche reali e deve imparare ad applicare le conoscenze alla pratica
7 Il ciclo dell apprendimento clinico teoria valutazione laboratorio STUDENTE debriefing briefing pratica clinica R White, C Ewan il tirocinio l insegnamento clinico nel nursing, 1994
8 Lo studente delinea il ruolo del docente come esperto delle attività pertinenti il docente non insegna nel laboratorio, l insegnamento è stato portato a termine prima dell utilizzo del laboratorio e cioè in aula Il laboratorio è l attività culminante che dà al formando l opportunità di mettere in pratica capacità intellettuali e psicomotorie
9 l termine laboratorio assume molti significati nella formazione delle Professioni Sanitarie Aula di esercitazioni (esercizio nelle tecniche) Seminario (elaborazione) Laboratorio di informatica Laboratorio di l apprendimento (aree specialistiche) Laboratorio diagnostico TSRM In letteratura.un sistema per l insegnamento di abilità cliniche (Cook e Hill 1985) un officina in cui il metodo di laboratorio fornisce agli studenti esperienze reali (Infante 1985) luogo in cui gli studenti utilizzano il problem solving per sviluppare varie tecniche in un ambiente di apprendimento controllato Schweer (1972)
10 Allestimento del laboratorio e predisposizione del setting In merito alla strutturazione e alle attrezzature richieste in un laboratorio dobbiamo considerare due aspetti pratico intellettivo sarà necessaria un attrezzatura simile a quella che i discenti utilizzeranno nella pratica spazio e strumenti sufficienti per tutti gli studenti in ogni sessione di laboratorio E preferibile che l intera attrezzatura sia mobile, in modo da adattarla a scenari formativi diversi
11 Pianificazione del Laboratorio essenziale perché gli studenti ricevano sufficienti indicazioni, facilitazioni e supervisione definizione della metodologia didattica (simulazione, role play, lavoro per piccoli gruppi, apprendimento delle skills pratiche). chiarezza degli obiettivi formativi reperibilità, accessibilità delle risorse secondo il numero degli studenti e dello staff di formatori messa a punto dell attrezzatura da usare nelle dimostrazioni raccolta di grafici, diagrammi, immagini diagnostiche, documentazioni, ecc. predisposizione dei posti per gli studenti per facilitare l osservazione delle dimostrazioni e la partecipazione alle discussioni coinvolgimento e partecipazione attiva
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15 innescare, attraverso particolari tecniche, processi di osservazione e di interiorizzazione delle fondamentali competenze pratiche da acquisire. predisposizione dei posti per gli studenti per facilitare l osservazione delle dimostrazioni e la partecipazione alle discussioni
16 Il laboratorio come processo di conoscenza attraverso la pratica dimentico ciò che sento ricordo ciò che vedo imparo ciò che faccio le competenze professionali specifiche vengono introdotte in modo sequenziale richiede che gli studenti abbiano un immediato feed-back della prestazione
17 Metodi per l apprendimento delle abilità tecniche: costruzione delle check-list Le check-list come strumenti per l apprendimento creazione attiva da parte dello studente di check-list strumento didattico che contiene la sequenza completa dei vari passaggi (step) per l effettuazione corretta di una determinata manovra innescare, attraverso particolari tecniche, processi di osservazione e di interiorizzazione delle fondamentali competenze pratiche da acquisire. situazione/stimolo osservazione della manovra costruzione Check List esercizio pratico esecuzione dimostrativa in corsia, in diagnostica, simulazione, videoregistrazione comprensione della sequenza logica Costruzione immagine mentale piccolo gruppo guidato Interiorizzazione cognitiva della skill l opportunità per sperimentare e fare al fine di raggiungere l autonomia e la padronanza
18 Metodi per l apprendimento delle abilità tecniche: costruzione delle check-list Le check-list come strumenti per l apprendimento L apprendimento scaturisce non dall applicazione della check-list ma dal processo di creazione della stessa o meglio in seguito ai processi di riflessione che il formatore riesce ad attivare negli studenti e la creazione della check list è il risultato di questi apprendimenti studente formatore osservazione attiva e sistematizzazione della sequenza domande/stimolo per mettere alla luce le motivazioni teoriche che sostengono l esecuzione della manovra Interiorizzare cognitivamente un abilità vuol dire apprendere le cause, i perché, i significati che determinano un comportamento (principi scientifici) meno problemi ad utilizzare la tecnica nella realtà pratica
19 Supervisione-feedbacK dare e ricevere dei feedback come all analisi della prestazione (valutazione certificativa o formativa) FORMATORE determina i criteri e gli standard di performance da raggiungere (contratto formativo) garantisce un commento da esperto sulla prestazione, formulando il giudizio in termini concreti di comportamento incoraggia e fornisce indicazioni sulle aree che devono essere migliorate dal formatore dal gruppo dall azione dal paziente
20 VEDERE studente Far vedere o eseguire la manovra IMMAGINE MENTALE Porre domande stimolo RIFLESSIONE INTERIORIZZAZIONE COGNITIVA Formatore Supervisione SPERIMENTARE
21 costruzione e conduzione della seduta di apprendimento delle skills pratiche Sessione 1 Sessione 2 Sessione 3 OSSERVAZIONE LIBERA OSSERVAZIONE SEMISTRUTTURATA (caccia all errore) OSSERVAZOIONE STRUTTURATA (Chek List) COSTRUZIONE DI CHECK LIST APPLICAZIONE IN LABORATORIO SPERIMENTAZIONE ATTIVA se si organizzano 2 sessioni, la costruzione della cheklist si anticipa nella prima sessione
22 osservazione libera della dimostrazione di una tecnica o della visione di un video, con mandato ai discendi di osservare liberamente senza griglia semistrutturata si realizza con la proiezione di una videocassetta, di una simulazione o analisi di una check list che contengono dei passaggi alterati, dissonanze, per cui viene richiesto agli studenti di cercare l errore nella tecnica presa in esame strutturata che consiste nel far osservare un video, la simulazione di una tecnica, con il mandato di grigliare tutte le sequenze operative (check list)
23 ruolo del formatore definire gli obiettivi e gli standard di performance di manovre rilevanti scegliere le strategie da utilizzare che coinvolgono i discenti e che stimolino la partecipazione attiva (assegnazione dei ruoli, consegnare domande per la riflessione) preparare le domande-stimolo per favorire l approfondimento e la ricerca di motivazioni teoriche, che sottendono l esecuzione della manovra definire i tempi necessari (dimostrazione, costruzione di check list e applicazione in laboratorio) esplicitare ai discenti gli obiettivi stabiliti e i criteri di performance da raggiungere (contratto formativo) favorire il recupero degli insegnamenti precedenti e i collegamenti tra i saperi e tra teoria e pratica, fornire Feed Back concordare con gli studenti i mandati di approfondimento su particolari quesiti (in relazione al numero di sedute)
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