Carduus eriophorus : impollinazione tramite farfalle o farfalle notturne ed api.
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- Floriano Stella
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1 Pollinosi in Italia
2 La presenza di pollini nell aria dipende dall abbondanza delle corrispondenti piante produttrici e da fattori di rilascio e di dispersione. Il meccanismo di rilascio dei granuli pollinici dalle antere è detto Antesi, esso varia a seconda della specie (i fiori con antesi diurna in genere hanno i fiori con colori brillanti mentre quelli antesi notturna hanno i fiori bianchi o poco colorati per essere visibili al buio) e di alcuni parametri climatici. Carduus eriophorus : impollinazione tramite farfalle o farfalle notturne ed api.
3 I meccanismi di liberazione dei granuli pollinici dalle antere possono essere di tipo: Attivo: è provocato dalla deiscenza dell antera che si disidrata Passivo: quando il vento scuote le antere che sporgono dal fiore, ad esempio nelle Betulacee.
4 Uno dei fattori determinanti per il rilascio dei granuli pollinici giunti a maturità è la diminuzione dell umidità relativa. Un elevata umidità rende difficoltosa l apertura delle antere invece le giornate calde e asciutte la facilitano; il polline nelle giornate calde è più aerodinamico in quanto è più secco. La pioggia può causare un aumento della produzione dei pollini se, nei periodi che precedono la fioritura, la pianta riceve acqua piovana invece se si ha una pioggia breve ma intensa dopo che il polline è stato liberato esso viene abbattuto al suolo e perde sia le sue capacità vitali che quelle allergeniche.
5 Le condizioni ottimali per la liberazione del polline sono: Giornate di sole senza pioggia C Umidità relativa tra il %
6 La maggior parte dei pollini è emessa di giorno. Il vento aumenta la diffusione del polline, esso si inizia a sollevare con velocità del vento superiori ai 3 m/sec.; a velocità del vento superiori ai km/h, i granuli tendono a cadere. Un granulo pollinico per essere in grado di provocare sintomi allergici deve rispondere ai 5 postulati di Thommen: 1. deve contenere allergeni sensibilizzanti; 2. deve utilizzare l impollinazione anemofila; 3. deve essere prodotto in quantità sufficientemente abbondanti; 4. deve essere sufficientemente aerodinamico per poter essere veicolato a distanze considerevoli; 5. le piante che producono il polline devono essere distribuite sul territorio ampiamente e in grande abbondanza.
7 La Mimosa fa eccezione ai 5 postulati in quanto è ad impollinazione entomofila e di grandi dimensioni quindi non ha molta aerodinamicità.
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9 Movimenti del granulo pollinico Le particelle veicolanti gli allergeni aerotrasportati seguono le stesse regole fisiche di qualsiasi particella dello stesso diametro aerodinamico. Il granulo pollinico segue le leggi che regolano i movimenti delle masse d aria: Il trasporto a microscala è limitato nel tempo e nello spazio, in ore e in centinaia di metri. L 80% dei pollini prodotti dalle piante segue questo tipo di trasporto. Il trasporto a mesoscala, che è legato a condizioni di escursione termica notturna e diurna, riguarda un periodo di tempo di alcuni giorni ed una distanza di qualche centinaio di km.
10 Interessa i pollini rilasciati da erbe o piante collocate in posizioni elevate. Il trasporto a macroscala (lunga distanza), che si verifica in particolari condizioni di turbolenza atmosferica, può trasportare i pollini anche a migliaia di Km.
11 Dispersione del polline 75% a 3 m 93,7% a 10 m Felber ha sperimentato in assenza di vento la dispersione del polline di Antoxantum odoratum. In genere la distanza percorsa dal polline varia a seconda dell altezza della pinta e dalla velocità del vento.
12 Dispersione del polline Il polline generalmente viene emesso nelle prime ore del mattino, 2 o 3 ore dopo l alba ma solo altre 2-4 ore dopo è possibile rilevare il polline in atmosfera. Ad esempio l Ambrosia libera il polline nelle prime ore del mattino mentre le Graminacee presentano picchi anche nel pomeriggio La quantità di polline prodotta è in genere in funzione della temperatura assorbite dal terreno nell anno precedente, cosicché è possibile, per alcune specie, come il Cipresso, definire parametri di previsione. Saggio È importante determinare la temperatura media del mese di luglio per stabilire la qualità del polline dell anno successivo
13 Dispersione del polline Nel 1977, Michel dimostrò che alcuni granuli pollinici possono penetrare nelle vie respiratorie inferiori. Nell area mediterranea solo la parietaria, che ha il polline di diametro compreso tra i 12 ed i 16 millimicron, può raggiungerle e, a causa dell alto tasso di umidità, sprigionano la componente allergenizzante. Solomon ed altri scienziati hanno dimostrato che l Ambrosia, le Graminacee, la Quercia e la Parietaria liberano altre particelle, dette PAUCIMICRONICHE (diametro 5 micro) con potere allergenico e capacità di localizzazione nell apparato respiratorio inferiore
14 Le Paucimicroniche a differenza del polline non sono visibili al microscopio ottico, ma solo mediante filtri (di campionatori volumetrici) ad alta efficienza. Esse compaiono prima, dopo e durante la dispersione dei pollini. Queste particelle non polliniche possono originarsi da frammenti di piante (dato ancora da provare). Es: manifestazione di reazione allergica durante il taglio dell erba.
15 RICAPITOLANDO La presenza dei pollini è influenzata: - dal clima - dalla vegetazione - dall ambiente esterno (es nel sud Italia ci sono piante resistenti ad un clima più caldo e secco, area mediterranea, nelle regioni del nord troviamo piante tipiche del nord Europa come la Betulla) CURIOSITA La Liguria presenta un clima ed una vegetazione più simile a quelle delle ragioni meridionali grazie alla presenza delle Alpi, degli Appennini e del mare. Pertanto i suoi calendari pollinici sono differenti da quelli della vegetazione settentrionale.
16 Piante arboreae: fioriscono da fine inverno a primavera inoltrata Piante erbacee: fioriscono nei periodi più caldi (dalla primavera all autunno) POLLINOSI MAGGIORI I granuli pollinici che presentano maggiore pollinosi in italia sono: - Graminaceae - Compositeae (Ambrosia) - Urticaceae (Parietaria) - Betulaceae - Oleaceae - Cupressaceae
17 PIANTE ARBOREE
18 Sintomi - Rinite e/o congiuntivite - Forme asmatiche severe Polline - Tricolpoorato - Sublocato - Isopolare - Diametro millimicro Fioritura Tra Maggio e Giugno, 40 gg OLEACEAE Olea europea è responsabile delle pollinosi nel centro-sud Italia (pollinosi 30-40%), Isole Maggiori e Liguria
19 Olea europea con granulo pollinico
20 BETULACEAE Betulaceae comprendono 150 specie di alberi (betulle, noccioli, ontani) Polline - Oblato - Sublocato (4-5 pori equatoriali) presenza di onci (carattere identificativo) - Isopolare Fioritura 3 settimane di Marzo NOTE Negli ultimi anni c è stato un incremento delle pollinosi causate da questa pianta, a causa dell uso industriale sia ornamentale Allergeni molto aggressivi Reattività sinergica con generi vegetali commestibili e piante appartenenti alla stessa famiglia
21 Betulla alba: pianta e polline
22 FAGACEAEA Fanno parte di questa famiglia generi come: Castanea, Quercus e Fagus. Il faggio (Fagus sylvatica) tipica dell alta montagna ( m) Polline - Tricolpato a solchi longitudinali - Isopolare - L esina ha una superfice spessa e verrucata - L intina ha uno spessore medio - Dimensione: micron Fioritura Per Fagus e Quercus: 1 settimana di Aprile con graduale aumento durante il mese Per il Castagno: prima decade di Giugno-metà Luglio NOTE Forme allergiche soprattutto nell Italia centrale ed in piccole percentuale nel resto del territorio
23 Quercus ilex: pianta e polline
24 CUPRESSACEAEA Pollinosi sviluppata negli ultimi anni a causa del rimboschimento e per ornamento. Usate come frangivento nelle regioni costiere. Alcuni generei sono: Cupressus semper virens, Cupressus arizonica Polline - Sferico - Apolare - Diametro millimicron - Pseudoporo circolare da cui fuoriescono allergeni - Sulla superfice sono presenti corpuscoli di amido - Orbicoli hanno una funzione nutritiva e successivamente fungono da microsfere di scorrimento per la fuoriuscita del granulo pollinico dall antera Fioritura Ottobre-Aprile ( granuli/m 3 ) NOTE Una vera e propria funzione allergica non è stata mai dimostrata, anche se
25 Cupressus sempervirens: pianta e polline Polline al microscopio elettronico Polline al microscopio ottico Polline microscopio a fluorescenza
26 PIANTE ERBACEE
27 GRAMINACEAEA Principale causa di pollinosi in Italia (75% al Nord, 60% al Centro e 40% Sud ed Isole) In Italia sono presenti 120 specie tra cui generi di cereali che reagiscono tra loro. Polline - Di grosse dimensioni (25-60 millimicron) - Ovidali Fioritura Aprile- Settembre (la maggior quantità dei fiori si ha nelle giornate estive più calde) NOTE In particolare si distinguono specie spontanee ed infestanti, tra le specie coltivate il granturco (Zea mays) è il più abbondante.
28 Graminaceae: pianta e polline
29 URTICACEAE La Parietaria è la pianta dell area mediterranea, di maggior interesse allergologico. Polline - Isopolare - Sferoidale - Ha 3-4 pori in posizione equatoriale - Dimensioni millimicron Sintomi Manifestazioni Asmatiche Fioritura - Perenne in Italia meridionale e nelle Isole - Maggio e Giugno CURIOSITA Nonostante le piccole dimensioni del polline alcuni studi hanno dimostrato che a provocare allergia è anche la rapida liberazione degli allergeni mediante i pori.
30 CURIOSITA Pollinosi in aumento al Nord. La Parietaria presenta cross reattività con specie della stessa famiglia. P. officinalis P. judaica Diffusione di alcune Parietarie in Italia P. cretica
31 Parietaria: pianta e polline
32 COMPOSITEAE Piante erbacee o con arbusto con fiori sessili riuniti in infiorescenza a capolino Polline - Isopolare - Dimensioni millimicron - Presentano 3 solchi ed 1 poro centrale Fioritura - Artemisia: metà Luglio inizio Settembre - Ambrosia: fine Luglio Ottobre (maggiori picchi tra fine Agosto e Settembre) CURIOSITA Specie di maggiore interesse allergico: Artemisia, Heliantus, Xantium e l Ambrosia.
33 Artemisia L Artemisia è una pianta infestante. E presente lungo le strade e nei luoghi incolti.
34 Ambrosia Solo negli ultimi 20 anni ha avuto un importante ruolo allergenico in Italia. Il territorio più infestato è la Lombardia; la Regione ha istituito un gruppo di studio per la prevenzione di questo tipo di allegia. CURIOSITA Nel periodo Giugno-Agosto i proprietari di aree in cui è presente l Ambrosia devono provvedere allo sfalcio. Ambrosia trifida
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36 POLLINOSI MINORI Sono forme di allergia stagionali (asma, rinite e congiuntivite) causate da pollini di ridotta diffusione atmosferica. Le pollinosi minori sono quelle in cui è documentata una prevalenza del polline inferiore al 3%.
37 PIANTE ARBOREE
38 LE GIMNOSPERME Sono piante vascolari senza fiori, legnose ed hanno un aspetto arboreo. I semi sono esposti fra le scaglie di strutture fiorifere detti CONI a PIGNE
39 I maggiori rappresentanti sono: - Pinus pinea - Pinus pinaster - Pinus abies - Pinus radiata CURIOSITA Producono numerosi granuli pollinici ma solo 1,5-3% di allergie di casi allergici. Alcuni studiosi spagnoli riportano casi di rinocongiuntivite nel periodo Febbraio-Aprile
40 LE ANGIOSPERME Sono piante a fiori, i semi sono racchiusi nel carpello LE ACERACEAE Presentano impollinazione sia anemofila che entomofila FIORITURA Aprile - Maggio
41 LE ARECEAE O PALMAE Sono piante tropicali presenti in tutto il bacino mediterraneo. In Italia solo la specie Chamaerops humilis (palma nana) è spontanea, le altre specie sono di importazione. IMPOLLINAZIONE - Anemofila Pollinosi dell 1% sono state riscontrate in Italia. Altre pollinosi sono presenti in Nord Africa e Stati Uniti.
42 FABACEAE O LEGUMINOSE L allergia ad alcune specie di mimosaceae (Acacia floridunda, Acacia farnesiana) è stata descritta in India, Stati Uniti, Francia e Australia. In Italia è stata identificata come agente allergenico negli addetti ai lavori (floricoltori). Per la Robinia pseudoacacia, specie infestante presente in Italia, non sono dimostrati casi di allergia ma si pensa che ci possono essere delle pollinosi Polline di Acacia floridunda
43 CURIOSITA La Cicerchia, leguminosa annuale del genere Latiro diffusa in tutto il mediterraneo, ha semi commestibili contenenti piccole quantità di un principio velenoso che provoca disturbi neurologici. L esposizione al fiore provoca asma da «vicinato». Sono stati caratterizzati gli allergeni responsabili.
44 JUNGLANDACEAE Pianta del Nord America che provoca gravi pollinosi mentre la Junglans regia, noce comune, raramente provoca pollinosi.
45 MORACEAE Comprende specie laticifere distribuite soprattutto nei paesi tropicali. Tra le specie più importanti abbiamo: - Il gelso bianco (Morus alba) provoca pollinosi tra maggio e giugno. - Ficus benjamina, pianta ornamentale da pochi anni studiata per gli aspetti allergologici. I floricoltori possono sviluppare allergie sia da contatto che da inalazione. Il lattice si diffonde negli ambienti chiusi dove divneta allergene inalabile.
46 Ficus benjamina
47 MYRTACEAE Sono state descritte allergie causate da questi pollini in: USA, Nord Africa e Italia. I generi che possono provocare allergia sono: - Myrtus - Melaleuca - Comptonia - Eucalyptus
48 PLANTACEAE Le Plantaceae in Italia negli anni precedenti rientravano tra le specie che provocavano gravi pollinosi, oggi invece rientrano tra i casi di moderata allergenicità in quanto il numero di piante si è ridotto a causa di una malattia insorta negli ultimi 10 anni. E stato emanato un decreto ministeriale (DM 412/1987) per èproteggere questa specie. FIORITURA: Aprile-Maggio
49 SALICACEAE La famiglia delle Salicacee comprende alberi ed arbusti tipici del clima temperato. CURIOSITA : contengono la salicina utilizzata in farmacia per l aspirina. Grazie al loro rapido accrescimento sono usati per fini industriali. Tra i generi di questa famiglia esiste una grossa cross reattività SPECIE DI INTERESSE ALLERGOLOGICO: - Salici (Salix alba) - Pioppi (Populus alba, P.nigra) FIORITURA: Marzo-Aprile
50 I Salici hanno impollinazione entomofila. I Pioppi hanno impollinazione anemofila. POLLINI - Diametro millimicron - Sferoidali SINTOMI - Riniti - Asma - Congiuntiviti - Dermatiti da contatto
51 Salice: pianta e polline
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53 AMARYLLIDACEAE Questa famiglia comprende i Narcisi e l Astroemeria. Quest ultima provoca dermatiti da contatto e crisi respiratorie a causa degli allergeni presenti nella parti non polliniche. I suoi antigeni sono: tuliposide e tulipanina. Presenta cross-reattività con le Compositeae ARALIACEAE La pianta tipica di questa famiglia è l edera, essa possiede un allergene, il falcarinolo, che può provocare dermatiti da contatto
54 BRASSICACEAE o CRUCIFEREAE Sono piante: annuali, biennali, perenni, spontanee o coltivate. La specie più rappresentativa è la colza (Brassica oleifera) che provoca reazioni alle persone che ci vivono vicine. CANNABACEAE Le specie rappresentative sono: Cannabis sativa e Cannabis indica Fioriscono tra Luglio ed Agosto Producono allergenicità con dermatiti da contatto e pollinosi «da vicinato». Presentano cross-reattività tre tutte le specie appartenenti alla stessa famiglia
55 CRUCIFEREAE La Ruchetta violacee (Diplotaxis erucoides) cresce in tutta Europa e in America tra i vigneti e gli ulivi. FIORITURA: gennaio-giugno Specie tipica dell area mediterranea; sono stati descritti solo due casi di coltivatori con asma e rinocongiuntiviti nel periodo dell impollinazione.
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