Progetti OLIBIO OLIVIBIO. Centro di Ricerca per l Olivicoltura e l Industria Olearia. Associazione Italiana per l Agricoltura Biologica
|
|
- Giorgiana Carlucci
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Centro di Ricerca per l Olivicoltura e l Industria Olearia Associazione Italiana per l Agricoltura Biologica DISCIPLINARE PER LA PRODUZIONE DI OLI VERGINI DI OLIVA OLIVIBIO Progetti OLIBIO Ministero dell Università e della Ricerca Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali
2 INDICE 1. CAMPO DI APPLICAZIONE 2 2. CONSIDERAZIONI PRELIMINARI 2 3. PROVENIENZA DELLE OLIVE 4 4. LA RACCOLTA DELLE OLIVE L EPOCA DI RACCOLTA I METODI DI RACCOLTA 5 5. IL TRASPORTO DELLE OLIVE LO STOCCAGGIO DELLE OLIVE IN AZIENDA I TEMPI I CONTENITORI 6 6. LO STOCCAGGIO DELLE OLIVE IN FRANTOIO I TEMPI I CONTENITORI 6 7. LA MOLITURA 7 8. LA GRAMOLATURA 7 9. L ESTRAZIONE LA SEPARAZIONE FILTRAZIONE CONSERVAZIONE AL FRANTOIO ED IN AZIENDA CONFEZIONAMENTO I MATERIALI LA FORMA DELLA BOTTIGLIA LE CHIUSURE STOCCAGGIO IN BOTTIGLIA ED ESPOSIZIONE ETICHETTATURA PRESENZE ACCIDENTALI DI SOSTANZE NON AMMESSE 10 1
3 1. CAMPO DI APPLICAZIONE Il presente disciplinare è relativo alla produzione di oli di oliva vergini, come definiti dal Reg. CE 1513/2001 gli oli ottenuti dal frutto dell'olivo soltanto mediante processi meccanici o altri processi fisici, in condizioni che non causano alterazione dell'olio, e che non hanno subito alcun trattamento diverso dal lavaggio, dalla decantazione, dalla centrifugazione e dalla filtrazione, esclusi gli oli ottenuti mediante solvente o con coadiuvanti ad azione chimica o biochimica o con processi di riesterificazione e qualsiasi miscela con oli di altra natura. Restano inclusi gli oli vergini di buona qualità, prodotti in situazioni pedoclimatiche peculiari. I prodotti della gamma olio di oliva vergine commercializzabili al dettaglio, e dunque in confezioni, sono solo: a) Olio extra vergine di oliva olio di oliva vergine la cui acidità libera, espressa in acido oleico, è al massimo di 0,8 g per 100 g e avente le altre caratteristiche conformi a quelle previste per questa categoria ; b) Olio di oliva vergine olio di oliva vergine la cui acidità libera, espressa in acido oleico, è al massimo di 2 g per 100 g e avente le altre caratteristiche conformi a quelle previste per questa categoria. Le caratteristiche dei due oli di oliva vergini commercializzabili al dettaglio sono riportate nella tabella I (Reg. CE 1989/2003). 2. CONSIDERAZIONI PRELIMINARI L estrazione dell olio dalle olive, se condotta solo mediante mezzi meccanici ed in condizioni termiche tale da non alterarne le caratteristiche, dà origine a prodotti che vengono raggruppati nella categoria degli oli cosiddetti vergini. La vigente legislazione dell UE (Reg. CE 1989/2003) divide gli oli vergini in due sottogruppi, ovvero extra vergine e vergine. Le caratteristiche dei due oli di oliva vergini commercializzabili al dettaglio sono riportate nella tabella I. 2
4 Tabella I: Caratteristiche dei due oli di oliva vergini commercializzabili al dettaglio (Reg. CE 1989/2003). Acidità (% acido oleico) extra vergine extra vergine 0,8 2,0 Steroli totali (ppm) Numero di Perossidi (meq O 2 /kg olio) K270 0,22 0,25 Cere (ppm) Acidi grassi saturi in posizione 2 del trigliceride (%) 1,5 1,5 K232 2,50 2,60 Delta K 0,01 0,01 Eritrodiolo + uvaolo (%) ECN 42 (HPLC - teorico) 4,5 4, Acido miristico C14:0 (%) Acido linolenico C18:3 (%) Acido arachidico C20:0 (%) Acido eicosanoico C20:1 (%) 0,05 0,05 Stigmastadieni (ppm) 0,15 0,15 1,0 1,0 C18:1 T(%) 0,05 0,05 0,6 0,6 0,4 0,4 Σ (C18:2 + C18:3) Trans (%) Beta-sitosterolo (somma) 0,05 0,05 93,0 93,0 Acido beenico C22:0 (%) 0,2 0,2-7 stigmastenolo (%) 0,5 0,5 Acido Lignocerico C24:0 (%) 0,2 0,2 Mediana del difetto (Md) Md=0 <2.5 Colesterolo (%) 0,5 0,5 Mediana del fruttato (Mf) Mf >0 Mf >0 Brassicasterolo (%) 0,1 0,1 Campesterolo (%) 4,0 4,0 Stigmasterolo (%) < CAMP < CAMP Si precisa che il presente documento non ha valore legale ma va inteso come disciplinare volontario e documento di indirizzo per le aziende oleicole che intendano puntare alla qualità delle proprie produzioni. I contenuti del disciplinare sono basati sulle evidenze scientifiche, sull'esperienza dei produttori biologici italiani che hanno 3
5 partecipato ai diversi momenti di consultazione e sulla decennale esperienza nell'applicazione dei disciplinari privati AIAB che hanno ricevuto negli anni, sul tema oleicolo, con il supporto non solo del Dr. Enzo Perri, Direttore del CRA Centro di Ricerca per l Olivicoltura e l Industria Olearia, che ha curato la presente edizione aggiornata, ma anche di altri esponenti scientifici italiani tra cui si ritiene doveroso ringraziare il prof. Lanfranco Conte. 3. PROVENIENZA DELLE OLIVE Per ottenere oli vergini ed extravergini d oliva biologici certificabili secondo il presente disciplinare è necessario partire da: Olive provenienti da oliveti di, condotti secondo il metodo biologico e certificate come Garanzia AIAB. Olive provenienti da oliveti condotti secondo il metodo biologico e certificati secondo il Reg. CEE 2092/91. Olive convenzionali. Cultivar autoctone. 4. LA RACCOLTA DELLE OLIVE Questa fase è di estrema importanza perchè è il primo passo verso la produzione dell olio di qualità. 4.1 L EPOCA DI RACCOLTA L epoca di raccolta ottimale varia a seconda delle priorità scelte dall olivicoltore: maggiore inolizione o resa più alta al frantoio, massima qualità merceologica (ad esempio, minore acidità libera), massima qualità nutrizionale (ad esempio, contenuto più elevato di antiossidanti). In generale, la raccolta anticipata appare consigliabile, in quanto in tal modo si diminuisce il rischio di avere drupe danneggiate da parassiti (come ad esempio la mosca), meccanicamente, per schiacciamento durante lo stoccaggio ed il trasporto. Inoltre, sia il contenuto negli oli di oliva dei tocoferoli, sostanze ad azione antiossidante e vitaminica in vivo (l α-tocoferolo, che costituisce la vitamina E), che dei fenoli derivanti dall oleuropeina o dal ligstroside, è più elevato in quelli ottenuti da olive verdi o seminvaiate, raccolte in anticipo. La raccolta anticipata, quindi, permette di ottenere oli con caratteristiche organolettiche e nutraceutiche in genere migliori. 4
6 4.2 I METODI DI RACCOLTA Va evitato, con tutti gli accorgimenti possibili, il danneggiamento delle drupe: una drupa danneggiata diviene un nucleo di potenziale sviluppo microbico, può rilasciare lipasi contenute nei succhi cellulari e quindi provocare un innalzamento di acidità dell olio, man mano che viene portata avanti la lavorazione delle olive. In fase di stoccaggio, inoltre, una drupa danneggiata, sempre a causa del rilascio di succhi cellulari, può andare incontro a fermentazioni, principalmente lattica ed acetica, in grado di conferire all olio i difetti noti come riscaldo e avvinato. Durante la raccolta occorre prestare attenzione all esistenza di possibili fonti di inquinamento e separare come convenzionale una congrua quantità di olive potenzialmente inquinate. Brucatura a mano eventualmente agevolata da pinze o pettini e raccolta su reti. Scuotitura solo laddove le condizioni dell oliveto lo consentano, senza che le piante ne vengano danneggiate, e raccolta su reti. Raccattatura a terra. Utilizzo di pettini vibranti. 5. IL TRASPORTO DELLE OLIVE Tutti i contenitori utilizzati devono essere puliti, in modo da poterli riempire direttamente in campo e, in caso di partite di olive che abbiano imbrattato la cassetta, lavarla prima del riutilizzo. È consigliabile usare dei contenitori idonei per la raccolta, l eventuale breve stoccaggio ed il trasporto: per poterli riempire direttamente in campo, e senza alcun travaso trasportare le olive al frantoio. In contenitori aerati come In bins con strati di olive di In sacchi (anche in plastica). cassette forate o simili. altezza superiore ai 20 cm. In bins con strati di olive di altezza inferiore ai 20 cm. Alla rinfusa, con strati eccedenti i 20 cm. 5.1 LO STOCCAGGIO DELLE OLIVE IN AZIENDA La gestione ottimale dei tempi di stoccaggio, non sempre effettuato nelle aziende, ma che a volte risulta necessario per organizzare volumi di molitura adeguati, tiene conto delle notevoli negatività dell operazione, e mira a ridurre i tempi di sosta delle olive in frantoio. Nel caso in cui si debba immagazzinare le olive prima della consegna al frantoio, il 5
7 tempo intercorrente tra raccolta e molitura deve essere il più breve possibile; nel caso di olive non in perfette condizioni, anche uno stoccaggio intermedio di 1 giorno può seriamente compromettere la qualità dell olio I TEMPI Non oltre un giorno. Massimo due giorni. Oltre i due giorni I CONTENITORI In contenitori aerati come cassette forate o simili. In bins con strati di olive di altezza superiore ai 20 cm. Alla rinfusa, con strati eccedenti i 20 cm. In bins con strati di olive di altezza inferiore ai 20 cm. In sacchi (anche in plastica). Lo stoccaggio presso l azienda deve comunque seguire le stesse precauzioni citate per il trasporto, inoltre particolare attenzione va posta alle condizioni dell ambiente di stoccaggio. Esso deve essere fresco, asciutto, al riparo dalla luce, avere un adeguato ricambio di aria e non essere in prossimità di altri locali destinati ad usi differenti da quelli alimentari, in particolare si dovrà porre attenzione alla possibilità che odori estranei possano giungere al locale delle olive. Un classico errore in tal senso è lo stoccaggio in locali attigui a caldaie o a depositi di nafta o attrezzi agricoli a motore: le possibilità di impartire all olio caratteristiche organolettiche che ne risentano sono reali ed elevatissime, analogo il discorso per depositi di concime organico: è noto il caso di oli perfetti da un punto di vista chimico fisico, ma con un inconfondibile odore di stallatico. 6. LO STOCCAGGIO DELLE OLIVE IN FRANTOIO 6.1. I TEMPI Non oltre un giorno. Massimo un giorno. Oltre un giorno I CONTENITORI In contenitori aerati come cassette forate o simili. In bins con strati di olive di altezza superiore ai 20 cm. Alla rinfusa, con strati eccedenti i 20 cm. 6
8 In bins con strati di olive di altezza inferiore ai 20 cm. In sacchi. A pavimento. 7. LA MOLITURA Frantoio a molazze abbinato a gramole e decanter, dedicato alla lavorazione delle olive biologiche, oppure, in caso di utilizzo di impianti convenzionali, si dovrà procedere alla pulitura dell impianto prima della lavorazione delle partite biologiche. Frantoio a ciclo continuo dedicato alla lavorazione delle olive coltivate con metodo biologico. Frantoio tradizionale con presse e fiscoli. Frantoio con tempi di sosta lunghi prima della molitura o frangitura. In particolare, nel caso di utilizzo di impianti non dedicati, si dovrà procedere ad una pulitura molto accurata dell impianto prima della lavorazione delle partite di olive coltivate secondo il metodo biologico. Tale pulitura non potrà limitarsi all uso esclusivo di acqua calda; è consigliato l uso di prodotti detergenti certificati come ecologici (ad esempio, Detergenza pulita AIAB). La lavorazione delle olive dovrà essere effettuata ad inizio del ciclo di lavorazione giornaliero per consentire un adeguato sgrondo notturno dell olio residuo e un lavaggio efficace successivo. 8. LA GRAMOLATURA T della pasta <30. T della pasta < 35. Lavorazione promiscua di partite bio e le olive convenzionali. 7
9 9. L ESTRAZIONE Tramite decanter a tre o due fasi Metodo Sinolea. Tramite il metodo Baglioni purché con materiale filtrante costituito al 100% da materiale biologico. Tramite pressa purché con fiscoli nuovi o utilizzati esclusivamente per le partite biologiche. Per tali fiscoli si provvederà ad un lavaggio accurato fra una lavorazione bio e quella successive, se distanti nel tempo. Tramite pressa con fiscoli vecchi o usati promiscuamente con partite di olive biologiche e convenzionali. Utilizzo di talco ed enzimi come coadiuvanti. 10. LA SEPARAZIONE T dell acqua <30. T dell acqua >30. Lavorazione promiscua di partite bio e convenzionali. 11. LA FILTRAZIONE Decantazione naturale. L utilizzo di filtri di cotone o È ammessa la non filtrazione, purché il prodotto sia stabile. L utilizzo di filtrina. cellulosa preferibilmente Utilizzo di altri metodi di biologico. filtrazione che non prevedano l utilizzo di filtrina. 8
10 12. LA CONSERVAZIONE IN FRANTOIO ED IN AZIENDA La conservazione in frantoio ed in azienza è fondamentale per il mantenimento della qualità dell olio. Deve avvenire in luogo fresco e al riparo dalla luce, in recipienti riempiti fino all orlo. In fusti di acciaio inox. Contenitori di altri materiali, escluso vetroresina e plastica e purché in idonee condizioni igieniche. In recipienti a tenuta sotto vuoto o in atmosfera di gas inerte (azoto). Contenitori in vetroresina e materie plastiche. 13. CONFEZIONAMENTO 13.1 I MATERIALI Il vetro scuro, il vetro chiaro purché abbinato all astuccio o altra protezione dalla luce. La terracotta smaltata e la latta in banda stagnata. Le materie plastiche LA FORMA DELLA BOTTIGLIA Bottiglie cilindriche o a parallelepipedo a collo stretto, in modo da limitare al massimo la superficie di contatto con l aria anche durante il consumo LE CHIUSURE Il tappo a vite con salvagoccia. Il sughero biologico. Il sughero convenzionale e la ceralacca. La capsule in materiale plastico e le etichette con colori contenenti metalli pesanti. 9
11 14. STOCCAGGIO IN BOTTIGLIA ED ESPOSIZIONE Lo stoccaggio deve avvenire in ambiente fresco ed al riparo dalla luce, limitando al minimo i tempi di stoccaggio del prodotto già in bottiglia. 15. ETICHETTATURA Nell etichetta degli oli vergini d oliva rispettanti il presente disciplinare dovranno essere riportate, oltre a quelle obbligatorie per legge (reg. CE 1019/2002; reg. CE 1513/2001; Legge N.157 del 24/06/2004; D.L.vo n 109 del sostituito e modificato dal D. L.vo n 181 del ), le seguenti informazioni: zona di produzione (solo in caso di prodotto DOP e IGP); il frantoio e tipo di molitura utilizzata; la ditta di imbottigliamento; l anno di produzione. È ammesso l utilizzo di una contro-etichetta con ulteriori informazioni (ad esempio nutrizionali) nel rispetto delle norme vigenti (D.Lgs. 77/93). 16. PRESENZE ACCIDENTALI DI SOSTANZE NON AMMESSE Dalla raccolta all imbottigliamento devono essere impiegate tutte le misure necessarie a prevenire inquinamenti accidentali derivanti dalla lavorazione di prodotti convenzionali. 10
12 Stampato da AIAB, Associazione Italiana per l Agricoltura Biologica Settembre 2007 Con il finanziamento del Ministero dell Università e della Ricerca e del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali
Titolo: DISCIPLINARE PER LA PRODUZIONE BIOLOGICA DI OLI VERGINI DI OLIVA
documento Associazione Italiana per l'agricoltura Biologica DISCIPLINARE Titolo: DISCIPLINARE PER LA PRODUZIONE BIOLOGICA DI OLI VERGINI DI OLIVA PT.06 Rev.02 INDICE 1. Campo di applicazione 2. Considerazioni
DettagliArticolo 1 L'allegato I del regolamento (CEE) n. 2568/91 è sostituito dal testo figurante nell'allegato del presente regolamento.
13.10.2015 IT L 266/9 REGOLAMENTO DELEGATO (UE) 2015/1830 DELLA COMMISSIONE dell'8 luglio 2015 che modifica il regolamento (CEE) n. 2568/91 relativo alle caratteristiche degli oli d'oliva e degli oli di
DettagliDescrizioni e definizioni di oli d oliva e di oli di sansa d'oliva di cui all'articolo 35 della normative CEE
Corso di Chimica Analitica II e Laboratorio Docenti: Davide Atzei e Antonella Rossi Descrizioni e definizioni di oli d oliva e di oli di sansa d'oliva di cui all'articolo 35 della normative CEE 1. Oli
DettagliCLASSIFICAZIONE e NORMATIVA OLIO DI OLIVA
POR FSE 2007-2013 Fondo Sociale Europeo Programma Operativo Regione Toscana CLASSIFICAZIONE e NORATIVA OLIO DI OLIVA Corso FSE - Provincia di Grosseto - Codice : 33999 Agricoltori in Circolo per la Sicurezza
DettagliREPUBBLICA DI SAN MARINO
REPUBBLICA DI SAN MARINO DECRETO DELEGATO 6 agosto 2009 n.114 Noi Capitani Reggenti la Serenissima Repubblica di San Marino Visto l articolo 5 della Legge 29 ottobre 1992 n.85; Vista la deliberazione del
DettagliL olio EVO caratteristiche e secreti per riconoscerlo ed apprezzarlo!
Nutrire il Pianeta, Energia per la vita L olio EVO caratteristiche e secreti per riconoscerlo ed apprezzarlo! Olio una spremuta di olive Uno spot semplice ma efficace ATTRIBUTI POSITIVI DI UN OLIO FRUTTATO
DettagliProvenienza delle olive Per ottenere olio "biologico" certificabile secondo il presente disciplinare è necessario utilizzare:
DISCIPLINARE PER LA PRODUZIONE DI OLIO extra VERGINE DI OLIVA da olive ottenute con il metodo dell'agricoltura biologica L'olio da agricoltura biologica Le olive prodotte con tecniche di coltivazione biologica
DettagliREGIONE EMILIA-ROMAGNA LEGGE REGIONALE 28/99 QUALITÀ CONTROLLATA DISCIPLINARE DI PRODUZIONE INTEGRATA DELL OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA
REGIONE EMILIA-ROMAGNA LEGGE REGIONALE 28/99 QUALITÀ CONTROLLATA DISCIPLINARE DI PRODUZIONE INTEGRATA DELL OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA Indice PARTE GENERALE 1 Scopo 2 Campo di applicazione 3 Definizioni
DettagliClassificazione dell Olio di Oliva
Classificazione dell Olio di Oliva Sulla base della qualità delle olive, della loro freschezza ed integrità, del grado di acidità e della lavorazione, gli oli di oliva vengono così classificati: 1 : OLIO
DettagliOLIO DI SEMI CI SONO MOLTE SPECIE VEGETALI CHE HANNO SEMI E FRUTTI DA CUI SI PUO ESTRARRE UNA NOTEVOLE QUANTITA DI OLIO
OLIO DI SEMI CI SONO MOLTE SPECIE VEGETALI CHE HANNO SEMI E FRUTTI DA CUI SI PUO ESTRARRE UNA NOTEVOLE QUANTITA DI OLIO OLIO DI SEMI PUO ESSERE DESTINATO ALL INDUSTRIA ALIMENTARE AL CONSUMO DIRETTO ALL
DettagliMA OLTRE ALLE VARIETA E MOLTO IMPORTANTE CONOSCERE IL CICLO VEGETATIVO DELL OLIVO E LA SUA COLTIVAZIONE
MA OLTRE ALLE VARIETA E MOLTO IMPORTANTE CONOSCERE IL CICLO VEGETATIVO DELL OLIVO E LA SUA COLTIVAZIONE IN..PRIMAVERA. LA PRIMAVERA CORRISPONDE AL RISVEGLIO VEGETATIVO DELLA PIANTA DOPO LA PAUSA DEI MESI
DettagliLe principali novità nell etichettatura del latte e dei derivati lattiero-caseari. Graziella Lasi. Bologna, 03 ottobre 2014
Bologna, 03 ottobre 2014 Le principali novità nell etichettatura del latte e dei derivati lattiero-caseari Graziella Lasi Resp. Consumer Care, Leg.Alimentare, Nutr, Com. medico-scient. Gruppo GRANAROLO
DettagliOlio extra vergine di oliva Denominazione di Origine Protetta APRUTINO PESCARESE
Manuale e piano di per la certificazione dell olio extra vergine di oliva rispondente ai requisiti per l ottenimento della Denominazione di Origine Protetta ai sensi del Reg. CEE 2081/92 Olio extra vergine
DettagliVALUTAZIONE SENSORIALE DELL OLIO DI OLIVA VERGINE
Metodo per la valutazione organolettica dell olio di oliva vergine (COI/T20/Doc. 15/Rev.2/2007) Maria Teresa Frangipane VALUTAZIONE SENSORIALE DELL OLIO DI OLIVA VERGINE I sensi sono delle specie di strumenti
DettagliB2-2. Gestione delle sostanze pericolose a scuola. CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03. MODULO B Unità didattica
SiRVeSS Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole Gestione delle sostanze pericolose a scuola MODULO B Unità didattica B2-2 CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03
DettagliParere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio.
Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio. Vengono posti alcuni quesiti in relazione al servizio di trasporto dei rifiuti. Un Consorzio di Enti Locali, costituito
DettagliESTRAZIONE DELL OLIO ESSICCAZIONE DECORTICAZIONE ESTRAZIONE CON SOLVENTE RISCALDAMENTO ESTRAZIONE PER PRESSATURA FARINE RETTIFICA
LI DI SEMI Numerose specie vegetali hanno semi o frutti oleosi; l olio di semi può essere destinato all industria alimentare (previa raffinazione), all industria cosmetica, farmaceutica, chimica; il residuo
DettagliL Olio Extravergine di Oliva, un alimento di qualità non un semplice condimento
L Olio Extravergine di Oliva, un alimento di qualità non un semplice condimento Le cose da dire sull olio sono tante, durante i miei corsi di degustazione le persone rimangono affascinate nel conoscere
Dettaglivisto il trattato che istituisce la Comunità europea,
13.11.2003 L 295/57 REGOLAMENTO (CE) N. 1989/2003 DELLA COMMISSIONE del 6 novembre 2003 che modifica il regolamento (CEE) n. 2568/91 relativo alle caratteristiche degli oli di oliva e degli oli di sansa
DettagliIl Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali
Allegato 1 Sezione I - Modalità di tenuta del registro di cui all art. 7. Vidimazione 1. Il registro è tenuto: a) manualmente ed è costituito da non oltre 200 fogli fissi o da schede contabili mobili da
DettagliEvoluzione della normativa in materia di etichettatura degli oli extravergini di oliva
Evoluzione della normativa in materia di etichettatura degli oli extravergini di oliva dott. Salvatore Alberino ICQRF Toscana e Umbria 24 Apr 2015 dott S. Alberino 1 L evoluzione normativa Dal 13 dicembre
DettagliRegolamento Gocce d oro 2015 concorso oleario riservato ai migliori Oli Extra Vergine di Oliva prodotti nella regione Puglia.
Regione Puglia Comune di Troia Regolamento Gocce d oro 2015 concorso oleario riservato ai migliori Oli Extra Vergine di Oliva prodotti nella regione Puglia. Il concorso si propone di: Art. 1 Stimolare
DettagliLo Stoccaggio dei Prodotti Fitosanitari
Lo Stoccaggio dei Prodotti Fitosanitari Dal 01/01/15, come previsto dal Piano di Azione Nazionale sull uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, diventeranno obbligatorie le norme relative al Deposito
DettagliMolti di noi ogni mattina fanno colazione con il latte insieme ad altri alimenti.
Molti di noi ogni mattina fanno colazione con il latte insieme ad altri alimenti. Sappiamo che sono le mucche a donarci il latte, ma come si produce il latte? Qual è il suo ciclo? Ci aiutiamo con delle
DettagliDDISCIPLINARE DI PRODUZIONE OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA TERRA DI SAN MARINO ARTICOLO 1 ARTICOLO 2
DDISCIPLINARE DI PRODUZIONE OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA TERRA DI SAN MARINO ARTICOLO 1 La denominazione Olio Extravergine di Oliva Terra di San Marino è riservata al prodotto che rispetta le condizioni
DettagliL EVOLUZIONE DEL SISTEMA DI ESTRAZIONE DI OLIO DI OLIVA: DAL TRE FASI AL DUE FASI
L EVOLUZIONE DEL SISTEMA DI ESTRAZIONE DI OLIO DI OLIVA: DAL TRE FASI AL DUE FASI La centralità del sistema estrattivo di tipo continuo risiede nell estrattore ad asse orizzontale, dove la pasta gramolata
DettagliAMBIENTE E AGRICOLTURA
Comunicazione Energia Ambiente Il Tuo spazio dedicato all Ambiente Incontro formativo AMBIENTE E AGRICOLTURA Proposte per una corretta gestione San Ginesio - 12 febbraio 2005 La corretta gestione dei rifiuti
DettagliI prodotti dell agricoltura biologica
I prodotti dell agricoltura biologica non esistono i prodotti biologici, ma i prodotti dell agricoltura biologica due prodotti privi di residui chimici ed assolutamente identici possono essere l uno il
Dettagli[ ] G D GESTIONE DEL PRODOTTO BIOLOGICO NELLE IMPRESE DELLA FILIERA COSA DEVONO FARE GLI OPERATORI
Gestione del prodotto biologico nelle imprese della filiera [ ] GESTIONE DEL PRODOTTO BIOLOGICO NELLE IMPRESE DELLA FILIERA G D COSA DEVONO FARE GLI OPERATORI In una stessa azienda agricola, azienda di
DettagliEsempi di riscontro documentale di dichiarazione di conformità per materie plastiche
Esempi di riscontro documentale di dichiarazione di conformità per materie plastiche Milano 6-8 febbraio 2013 Massimo DENARO Roberta FELICIANI Istituto Superiore di Sanità- Roma Dichiarazione di conformità
DettagliOGGETTO: Modalità di svolgimento in piazza Pomposa di un mercato dei produttori agricoli biologici. IL SINDACO
Comune di Modena Politiche Economiche, Società Partecipate e Sportello Unico L Assessore 22 settembre 2005 Prot. Gen. 2005/125195 IE 11299 OGGETTO: Modalità di svolgimento in piazza Pomposa di un mercato
Dettagli31/05/2013. Relatore: Volani Antonio Campagna finanziata con il contributo della Comunità Europea e dell Italia REG.
LA NORMATIVA DI RIFERIMENTO Associazione Interregionale Produttori Olivicoli Viale Del Lavoro, 52-37135 Verona Norme per la corretta etichettatura dell'olio extra di oliva Relatore Volani Antonio Campagna
DettagliCHE COSA CAMBIA CON LA NUOVA NORMA EUROPEA PER PROFILI IN PVC UNI EN 12608
COSTRUIRE SERRAMENTI IN PVC CHE COSA CAMBIA CON LA NUOVA NORMA EUROPEA PER PROFILI IN PVC UNI EN 12608 1 La norma europea rivolta alla definizione delle caratteristiche dei profili in PVC per finestre
DettagliSpettrofotometria: Reg CEE 2568/1991 11/07/1991 GU CEE L248 05/09/1991 All IX Reg CEE 183/1993 29/01/1993 GU CEE L22 30/01/1993
2 Concorso Regionale degli oli extravergini d oliva siciliani - Mοργαντινων - Morgantinon Laboratorio Agroalimentare e Ambientale (L.AG.AM.. ESA PA) NUOVE FRONTIERE NELLE DETERMINAZIONI ANALITICHE PER
DettagliSOSTANZE PERICOLOSE. rispettate le dosi consigliate dal produttore. È utile quindi utilizzare dei sistemi di dosaggio.
SOSTANZE PERICOLOSE Le sostanze pericolose sono materiali e sostanze che possono essere pericolose per l uomo e l ambiente e che devono essere specificatamente contrassegnate (simbolo di pericolo). Per
DettagliL arte di fare il vino. Decanter Foodec Alfa Laval nell industria enologica
L arte di fare il vino Decanter Foodec Alfa Laval nell industria enologica Un arte ma anche una sfida L industria enologica è oramai nota in tutto il mondo ma la capacità di produrre vini di qualità è
DettagliGESTIONE DEI PRODOTTI
Gestione dei prodotti biologici ed etichettatura G [ GESTIONE DEI PRODOTTI ] BIOLOGICI ED ETICHETTATURA E L ETICHETTATURA DEI PRODOTTI ALIMENTARI Il testo principale sull etichettatura, la presentazione
DettagliCorso per l uso sostenibile dei prodotti fitosanitari Corretta gestione dei rifiuti fitosanitari
Corso per l uso sostenibile dei prodotti fitosanitari Corretta gestione dei rifiuti fitosanitari GESTIONE DEI RIFIUTI Parte IV del D.lgs 152/2006 Norme in materia di gestione dei rifiuti RIFIUTO: qualsiasi
DettagliBOX 20 CHE COS E IL GAS BIOLOGICO?.
CHE COS E IL GAS BIOLOGICO?. Gas biologico è un nome collettivo per un gas che nasce dallo smaltimento di materiale organico (residui di cucina, rifiuti del giardino, escrementi, ecc.) grazie all azione
Dettagli1. Il decreto Legislativo 155/97
CAPITOLO III IL SISTEMA H.A.C.C.P. 1. Il decreto Legislativo 155/97 Il Decreto Legislativo 155/97 stabilisce le regole generali che devono essere osservate da tutti i produttori e responsabili della filiera
DettagliAMBIENTE - ETICHETTATURA, IMBALLAGGIO E TRASPORTO DEI RIFIUTI DI CEMENTO-AMIANTO
AMBIENTE ETICHETTATURA, IMBALLAGGIO E TRASPORTO DEI RIFIUTI DI CEMENTOAMIANTO Per informazioni rivolgersi a: dott. Giuliano Iorio ( giulianoiorio@atseco.it ) Reggio Emilia, 29 novembre 2005 L attività
DettagliSostenibilità della filiera agroalimentare regionale:
LCA Food Lazio Sostenibilità della filiera agroalimentare regionale: le aziende del Lazio verso l EXPO Milano 2015 Fondo Euorpeo Agricolo per lo sviluppo: L Europa investe nelle zone rurali Regione Lazio
DettagliConsultare le avvertenze di rischio e i consigli per la sicurezza durante le operazioni di travaso.
Istruzioni per la pulizia e la conservazione dei pavimenti PANDOMO Terrazzo Indicazioni preliminari Una cura periodica e adeguata, così come una protezione specifica dei pavimenti pandomo TerrazzoBasic,
DettagliCampionamento ed analisi di composti volatili in matrici alimentari
Campionamento ed analisi di composti volatili in matrici alimentari Lo studio dei composti volatili di un alimento ha l obiettivo di fornirne la caratterizzazione del profilo aromatico, permettendo in
DettagliLINEE GUIDA PER Il FINANZIAMENTO DI AREE ATTREZZATE DESTINATE ALLA VENDITA DIRETTA DI PRODOTTI AGRICOLI IN ATTUAZIONE DELLA LEGGE REGIONALE 19
LINEE GUIDA PER Il FINANZIAMENTO DI AREE ATTREZZATE DESTINATE ALLA VENDITA DIRETTA DI PRODOTTI AGRICOLI IN ATTUAZIONE DELLA LEGGE REGIONALE 19 GENNAIO 2010 N.1. INDICE 1. Premessa 2. Riferimenti normativi
DettagliSORRETTOLE TIPOLOGIA: Chianti d.o.c.g. SUPERFICE VIGNETO: ettari 4,5 ESPOSIZIONE E PENDENZA: Sud, 25-30 %(3,5 ha) NordEst 25% (1 ha). ANNO D IMPIANTO: 1999 e 2003. UVAGGIO: Sangiovese 80 % Colorino 10
DettagliSCHEMA DI CONTRATTO ESTIMATORIO PER CONTO DEPOSITO. Articolo 1 Oggetto del contratto
SCHEMA DI CONTRATTO ESTIMATORIO PER CONTO DEPOSITO Articolo 1 Oggetto del contratto Il presente contratto ha per oggetto la fornitura secondo lo schema del contratto estimatorio, con relativa consegna
DettagliR E G I O N E P U G L I A
- Visto il decreto legislativo 5 febbraio 1997, n.22 (sostituito dal decreto legislativo 3 aprile 2006, n.152); - Visto il decreto legislativo 13 gennaio 2003, n.36; - Visto il decreto ministeriale 5 febbraio
DettagliSCHEDA TECNICA: RADICCHIO CICORINO, CAPPOTTO ROSSO/VERDE
SCHEDA TECNICA: RADICCHIO CICORINO, CAPPOTTO ROSSO/VERDE Immagini Denominazione commerciale Temperatura prodotto in entrata Caratteristiche generali Etichettatura sull imballo Disposizioni relative alla
DettagliDEUMIDIFICATORI PER CELLE FRIGO
DEUMIDIFICATORI PER CELLE FRIGO Tecnoklima s.r.l. Via Della Repubblica, 1 40050 Granarolo dell'emilia (BO) P. IVA 02608511206 Telefono 0516056846-0516066593 Fax 051761367 info@tecnoklima.eu Sulla base
DettagliNorme di sicurezza e comportamentali del personale autorizzato a lavorare nei locali adibiti a Camera Pulita
Pag. 1 di 5 Norme di sicurezza e comportamentali del personale autorizzato a lavorare nei locali adibiti a Camera Pulita Premessa Questa nota è indirizzata al personale, dipendente e/o associato, autorizzato
DettagliIl trasporto in sicurezza delle materie prime alimentari Agostino Macrì
Il trasporto in sicurezza delle materie prime alimentari Agostino Macrì Unione Nazionale Consumatori 1 Convegno Istituzionale Trasporto di Qualità per alimenti sicuri. Parte Terza: Linee guida per un protocollo
DettagliCAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato NASTRI
Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 3063 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato NASTRI Norme concernenti la concessione di agevolazioni per la sostituzione di caldaie in
DettagliCOS E IL CONSORZIO PADOVA SUD?
COS E IL CONSORZIO PADOVA SUD? E un Consorzio volontario di Secondo Grado nato dall unione dei Bacini Padova 3 e Padova 4 e creato allo scopo di garantire la continuazione della proposta di organizzazione
DettagliLa propagazione delle onde luminose può essere studiata per mezzo delle equazioni di Maxwell. Tuttavia, nella maggior parte dei casi è possibile
Elementi di ottica L ottica si occupa dello studio dei percorsi dei raggi luminosi e dei fenomeni legati alla propagazione della luce in generale. Lo studio dell ottica nella fisica moderna si basa sul
DettagliQuando si parla di inquinamento dell'acqua, si intende sia l'inquinamento dell'acqua superficiale (fiumi, laghi, mare) sia dell'acqua presente sotto
L'acqua inquinata Quando si parla di inquinamento dell'acqua, si intende sia l'inquinamento dell'acqua superficiale (fiumi, laghi, mare) sia dell'acqua presente sotto il suolo (falde acquifere). Va tenuto
DettagliFIRESHOP.NET. Gestione del taglia e colore. www.firesoft.it
FIRESHOP.NET Gestione del taglia e colore www.firesoft.it Sommario SOMMARIO Introduzione... 3 Configurazione iniziale... 5 Gestione delle varianti... 6 Raggruppamento delle varianti... 8 Gestire le varianti
DettagliTRASFORMAZIONE DEGLI ORTAGGI. Prodotti freschi pronti al consumo (quarta gamma) Prodotti freschi ed elaborati congelati (terza e quarta gamma)
TRASFORMAZIONE DEGLI ORTAGGI Prodotti freschi pronti al consumo (quarta gamma) Prodotti freschi ed elaborati congelati (terza e quarta gamma) Prodotti in scatola o in vasetto (quarta gamma) CONSERVE PRODOTTI
DettagliCon. Agro. Group SCHEDA TECNICA: CAVOLI DI BRUXELLES
Con. Agro. Group SCHEDA TECNICA: CAVOLI DI BRUXELLES Denominazione commerciale Nome commerciale d uso: CAVOLI di BRUXELLES Varietà botanica: BRASSICA OLERACEA varietà BULLATA e GEMMIFERA Da + 2 C a + 8
DettagliNilfisk-CFM S.p.A. Via Porrettana 1991 41059 Zocca (Modena) Italy Tel. +39 059 9730000 Fax +39 059 9730099. www.nilfisk-cfm.it info@nilfisk-cfm.
2008 Nilfisk-CFM S.p.A. TP1 I 08 I Dati, Caratteristiche, colori ed illustrazioni sono indicativi e non impegnativi maggiori informazioni telefoniche una visita senza impegno di un vostro tecnico documentazione
DettagliRISOLUZIONE N. 110/E
RISOLUZIONE N. 110/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 15 maggio 2003 Oggetto: Istanza di interpello. IVA. Lavori di costruzione, rifacimento o completamento di campi di calcio. Comune di.
DettagliPIATTI DOCCIA SLATE E MADERA DESCRIZIONI TECNICHE E NOTE DI INSTALLAZIONE
PIATTI DOCCIA SLATE E MADERA DESCRIZIONI TECNICHE E NOTE DI INSTALLAZIONE CARATTERISTICHE GENERALI I piatti doccia di CVS delle serie MADERA e SLATE sono realizzati in pietra ricostituita. Si tratta di
DettagliLE CAPPE CHIMICHE USO IN SICUREZZA, VERIFICHE E MANUTENZIONI PERIODICHE
LE CAPPE CHIMICHE USO IN SICUREZZA, VERIFICHE E MANUTENZIONI PERIODICHE Incontro con il Dipartimento di Medicina Sperimentale 24 aprile 2008 Settore Prevenzione e Protezione L uso in sicurezza delle Un
DettagliLA COMMERCIALIZZAZIONE E L ETICHETTATURA DEGLI OLI DI OLIVA IN ITALIA E NELL UNIONE EUROPEA.
LA COMMERCIALIZZAZIONE E L ETICHETTATURA DEGLI OLI DI OLIVA IN ITALIA E NELL UNIONE EUROPEA. 1. COMMERCIALIZZAZIONE DEGLI OLI DI OLIVA Confezioni Il prodotto può essere venduto all utenza finale in imballaggi
DettagliREGIONE DEL VENETO. Impianto di messa in riserva e recupero di rifiuti speciali non pericolosi presso il Comune di San Pietro di Morubio
REGIONE DEL VENETO PROVINCIA DI VERONA COMUNE DI SAN PIETRO DI MORUBIO Impianto di messa in riserva e recupero di rifiuti speciali non pericolosi presso il Comune di San Pietro di Morubio DITTA A.E.T.
DettagliDISCIPLINARE PER LA PRODUZIONE DELL OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA SAURO
DISCIPLINARE PER LA PRODUZIONE DELL OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA SAURO Indice 1 Generalità 1.1 Finalità ed obiettivi 1.2 Oggetto e campo di applicazione 1.3 Documenti di riferimento 1.3.1 Principali riferimenti
DettagliB-B WASTEMAN. I vantaggi. Le caratteristiche
B-B WASTEMAN Le aziende che hanno a che fare con la produzione, il trattamento, lo stoccaggio, lo smaltimento di rifiuti, devono poter contare su una gestione accurata che permetta loro da un lato, di
Dettagli(Atti per i quali la pubblicazione non è una condizione di applicabilità) COMMISSIONE
L 86/6 Gazzetta ufficiale dell Unione europea 5.4.2005 II (Atti per i quali la pubblicazione non è una condizione di applicabilità) COMMISSIONE DECISIONE DELLA COMMISSIONE del 22 marzo 2005 che stabilisce
DettagliRISOLUZIONE N. 454/E
RISOLUZIONE N. 454/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 01 dicembre 2008 OGGETTO: Interpello ai sensi dell articolo 11 della legge n. 212 del 2000 Trattamento Iva rifiuti Quesito La Società
DettagliPneumatici fuori uso i Normativa, contributo e tutto ciò che c è da sapere
Pneumatici fuori uso i Normativa, contributo e tutto ciò che c è da sapere e Introduzione A partire da aprile 2011 è attivo un nuovo sistema di recupero e smaltimento degli pneumatici fuori uso, che prevede
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
DettagliLinee Guida per la Qualità
Linee Guida per la Qualità Linee Guida per la Produzione dell olio extra vergine di oliva prima sezione L oliva quando sarà matura, è bene che sia raccolta quanto prima ed è bene che rimanga per terra
Dettagli1. PERCHE SI E SCELTO DI INTRODURRE IL NUOVO SERVIZIO DI RACCOLTA PORTA A PORTA?
1. PERCHE SI E SCELTO DI INTRODURRE IL NUOVO SERVIZIO DI RACCOLTA PORTA A PORTA? Il servizio di raccolta porta a porta si propone di responsabilizzare gli utenti rispetto ai problemi di smaltimento dei
DettagliArt. 1 Campo di applicazione
Documento Tecnico CRITERI GENERALI RIGUARDANTI LA PRESTAZIONE DELLE GARANZIE FINANZIARIE PREVISTE PER IL RILASCIO DELLE AUTORIZZAZIONI ALL ESERCIZIO DELLE OPERAZIONI DI SMALTIMENTO E RECUPERO DEI RIFIUTI
DettagliLe principali tipologie di biomassa utilizzabili per la produzione di energia sono:
PascaleCave e Costruzioni S.r.l. Biomassa -Biogas Biomassa La Biomassa utilizzabile ai fini energetici consiste in tutti quei materiali organici che possono essere utilizzati direttamente come combustibili
Dettagliapparecchi e dei PCB in esso contenuti in attuazione del decreto legislativo 209/1999 e della direttiva 69/59/CE
Allegato di Piano 9 - Decontaminazione e smaltimento degli apparecchi e dei PCB in esso contenuti in attuazione del decreto legislativo 209/1999 e della direttiva 69/59/CE. SOMMARIO PREMESSA : I PCB 3
DettagliSMALTIMENTO RIFIUTI SMALTIMENTO RIFIUTI SERVIZIO DI GLOBAL SERVICE NON TECNOLOGICO. Consorzio S.G.M. Il Presidente (Massimo Milone) COMMITTENTE:
SMALTIMENTO RIFIUTI GLOBAL SERVICE NON TECNOLOGICO RACCOLTA E SMALTIMENTO RIFIUTI La ditta propone, per il raggiungimento degli obiettivi prefissati, la fornitura di adeguati contenitori a norma di legge
DettagliPROGRAMMA PER LO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI
C O M U N E D I R O N C H I S P.A.C. DI INIZIATIVA PRIVATA AREA CASELLO PROGRAMMA PER LO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI COMMITTENTE: - 2015 FASSINA IMMOBILIARE SPA ODORICO G IANNI VENUDO LUCIA TI ZI ANA IL TECNICO
DettagliLA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE
Convegno SURFACE TREATMENTS News 2011 Fiera di Milano Rho LA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE PER ANODIZZATORI E VERNICIATORI DELL ALLUMINIO Ing. Rolando Ragazzini 1 Principali aspetti ambientali nel settore
DettagliScheda informativa prodotto cosmetico ad uso professionale LEG AME CREMA MANI 1. IDENTIFICAZIONE DEL PRODOTTO E DELLA SOCIETA
Scheda informativa prodotto cosmetico ad uso professionale LEG AME CREMA MANI Data di compilazione: 26 febbraio 2013 1. IDENTIFICAZIONE DEL PRODOTTO E DELLA SOCIETA INFORMAZIONI GENERALI : Nome Commerciale
DettagliGuida per un corretto utilizzo di SUPERCAP
Guida per un corretto utilizzo di SUPERCAP 1-2 - 3 - TAPPI VINO PREMESSA Data la variabilità delle tipologie dei vini, dei processi di produzione e di imbottigliamento, il tappo SUPERCAP deve essere utilizzato
DettagliFatti su misura per le aziende.
Fatti su misura per le aziende. Cs Metalli è un Azienda nata oltre quarant anni fa dalla pluriennale esperienza dei suoi soci negli ambiti della carpenteria metallica e della logistica di magazzino. Obiettivo
DettagliDOCUMENTO PER FACILITARE LA COMPRENSIONE E L ATTUAZIONE DELL ETICHETTATURA NEI PRODOTTI BIOLOGICI ALL'INTERNO DELL'UNIONE EUROPEA
Via Piave, 14 00187 Roma Italia Tel. +39 0645437485 Fax +39 0645437469 P.I. 02097571208 C.F. 02138600487 www.aiab.it aiab@aiab.it DOCUMENTO PER FACILITARE LA COMPRENSIONE E L ATTUAZIONE DELL ETICHETTATURA
DettagliSchema funzionale del sistema di valutazione del rischio nei depositi frigoriferi
Schema funzionale del sistema di valutazione del rischio nei depositi frigoriferi Identificazione pericoli Figure professionali Ambienti Valutazione di esposizione dei rischi Altri rischi antiparassitari
Dettagli- Zone altimetriche - l olivo è diffuso per l 11% in montagna, il 62% in collina e per il 27% in pianura
L OLIVICOLTURA ITALIANA LA DIFFUSIONE G. Università degli Studi di Torino In Italia l olivo è diffuso su circa 1 milione di Ha in coltura principale e su di una superficie di poco inferiore in coltura
DettagliLA PRODUZIONE PRIMARIA NEL COMPARTO AGRO-ALIMENTARE
LA PRODUZIONE PRIMARIA NEL COMPARTO AGRO-ALIMENTARE Fabio Grillo Spina Dipartimento dell Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari Via Quintino Sella,
DettagliIl riciclaggio un autoanalisi Questionario
Obiettivi Gli alunni riepilogano i fondamenti del riciclaggio e riflettono sul loro comportamento in relazione al riciclaggio. Contenuto e attività Gli alunni verificano con un test se sono degli «eroi
DettagliRisparmio energetico: Legge 10/91. Aslam Magenta - Ing. Mauro Mazzucchelli Anno Scolastico 2014-2015 50
Risparmio energetico: Legge 10/91 Scolastico 2014-2015 50 INTRODUZIONE Le varie crisi energetiche originatesi negli anni settanta hanno sensibilizzato gli Stati più energivori alla limitazione dell uso
DettagliENOPIU S.R.L. Loc. Boglietto Via Canelli n 106 14055 Costigliole D Asti (AT) PIANO HACCP SEZIONE 1. Descrizione del processo produttivo
ENOPIU S.R.L. PIANO HACCP SEZIONE 1 Descrizione del processo produttivo La ditta si occupa di imbottiglia a domicilio con materiali forniti esclusivamente dal cliente (vino tappi etichette cartoni). Le
DettagliProvincia Autonoma di Trento. Il bio è servito! Dott. Federico Bigaran Ufficio per le produzioni biologiche
Provincia Autonoma di Trento Il bio è servito! Dott. Federico Bigaran Ufficio per le produzioni biologiche Ecoristorazione e alimenti biologici Un marchio di qualità ecologica che premia il servizio di
DettagliVentilazione del locale di carica carrelli elevatori
Ventilazione del locale di carica carrelli elevatori In ambito industriale è ormai consolidato l uso di carrelli elevatori elettrici. Queste macchine sono corredate di un gruppo batterie ricaricabili che
DettagliIstruzioni in materia di etichettatura e presentazione dei prodotti alimentari.
Circ. 12 marzo 2001, n. 166 (G.U. 20 marzo 2001 n.66) Istruzioni in materia di etichettatura e presentazione dei prodotti alimentari. Con circolare n. 165 del 31 marzo 2000, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale
DettagliPieno di grassi! La raccolta dei grassi esausti con Öli della Val Pusteria.
IP Pieno di grassi! La raccolta dei grassi esausti con Öli della Val Pusteria. Bistecche dorate, patatine fritte e bastoncini di pesce croccanti. Mmmm, una vera gioia per il palato! Ma cosa fare dell
DettagliCorso per l uso sostenibile dei prodotti fitosanitari PROTEZIONE DELL AMBIENTE
Corso per l uso sostenibile dei prodotti fitosanitari PROTEZIONE DELL AMBIENTE DOTAZIONI DI SICUREZZA PER I LOCALI DESTINATI ALLA VENDITA E AL DEPOSITO - D.G.R. 7-10295 del 5/8/2003 PROTEZIONE DELL AMBIENTE
DettagliCurriculum Vitae. Informazioni personali. Esperienza lavorativa. Istruzione e formazione. Massoli Francesco. Data di nascita 30/07/1984
Curriculum Vitae Informazioni personali Nome Massoli Francesco Nazionalità Italiana Data di nascita 30/07/1984 Esperienza lavorativa Data Da 1/11/2009 a 31/05/2012 Nome e indirizzo del datore di lavoro
DettagliDisposizioni sulla elaborazione, confezionamento, designazione e presentazione dei vini frizzanti.
D.M. 29 luglio 2004. Disposizioni sulla elaborazione, confezionamento, designazione e presentazione dei vini frizzanti. (pubbl. in Gazz. Uff. n. 238 del 9 ottobre 2004). IL MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE
DettagliEsposizione ad agenti biologici
Esposizione ad agenti biologici Il Titolo X corrisponde al Titolo VIII del D.Lgs. 626/94 di attuazione della direttiva 90/679/CEE, relativa alla protezione di lavoratori contro i rischi derivanti dall
Dettagli7.7. FASE 7 - Lavaggio e pulizia attrezzi ed utensili (manuale e con macchine)
7.7. FASE 7 - Lavaggio e pulizia attrezzi ed utensili (manuale e con macchine) 1. COMPARTO: Ristorazione 2. FASE DI LAVORAZIONE: Lavaggio e pulizia attrezzi ed utensili (manuale e con macchine) 3. CODICE
Dettagliregolatorie- proposte
SICUREZZA: Novità legislative e regolatorie- proposte La sicurezza degli impianti gas esistenti: un requisito fondamentale ed una grande opportunità Mauro Farronato ASSOTERMICA L Associazione Nazionale
DettagliFARRO TERRA DI SAN MARINO
DISCIPLINARE DI PRODUZIONE FARRO TERRA DI SAN MARINO ARTICOLO 1 La denominazione Farro Terra di San Marino è riservata esclusivamente al prodotto ottenuto in aziende agricole localizzate entro i confini
Dettagli