Luoghi classificati: metodi EPL c per la zona 2

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Luoghi classificati: metodi EPL c per la zona 2"

Transcript

1 Le aree classificate per presenza di atmosfere potenzialmente esplosive sono definite come segue: Aree in cui può formarsi un'atmosfera esplosiva in quantità tali da richiedere particolari provvedimenti di protezione per tutelare la sicurezza e la salute dei lavoratori interessati è considerata area esposta a rischio di esplosione. La zona 2 viene definita: area in cui durante le normali attività non è probabile la formazione di un'atmosfera esplosiva consistente in una miscela di aria e di sostanze infiammabili sotto forma di gas, vapore o nebbia e, qualora si verifichi, sia unicamente di breve durata.. I metodi di protezione semplificati rappresentano soluzioni affinché le apparecchiature possano essere qualificate EPL c e pertanto essere utilizzabili in zona 2. Luoghi classificati: metodi EPL c per la zona 2 Ing. Paolo Corbo Villasanta (MB), 5 Giugno 2015 Sommario Introduzione... 1 Metodi di protezione semplificati: norme di riferimento Descrizione sintetica dei principi di funzionamento dei metodi di protezione semplificati... 3 Introduzione L utilizzo, in Europa, di apparecchiature elettriche, elettroniche, elettromeccaniche e meccaniche in luoghi con pericolo di esplosione è regolamentato attraverso la Direttiva Europea ATEX 1999/92/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 16 dicembre 1999 relativa alle prescrizioni minime per il miglioramento della tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori che possono essere esposti al rischio di atmosfere esplosive e attraverso tutte le norme applicabili (ad esempio, nel comparto elettrico: EN Atmosfere esplosive - Parte 14: Progettazione, scelta e installazione degli impianti elettrici oppure EN Atmosfere esplosive - Parte 17: Verifica e manutenzione degli impianti elettrici oppure ancora EN Atmosfere esplosive - Parte 25: Sistemi elettrici a sicurezza intrinseca). L allegato I della Direttiva 1999/92/CE definisce la La zona 2 viene definita, in tale allegato, come segue: area in cui durante le normali attività non è probabile la formazione di un'atmosfera esplosiva consistente in una miscela di aria e di sostanze infiammabili sotto forma di gas, vapore o nebbia e, qualora si verifichi, sia unicamente di breve durata. ripartizione delle aree in cui possono formarsi atmosfere esplosive. Le aree classificate vengono definite, in tale allegato, come segue: un'area in cui può formarsi un'atmosfera esplosiva in quantità tali da richiedere particolari provvedimenti di protezione per tutelare la sicurezza e la salute dei lavoratori interessati è considerata area esposta a rischio di esplosione. La zona 2 viene definita, in tale allegato, come segue: area in cui durante le normali attività non è probabile la formazione di un'atmosfera esplosiva consistente

2 in una miscela di aria e di sostanze infiammabili sotto forma di gas, vapore o nebbia e, qualora si verifichi, sia unicamente di breve durata.. Nell allegato II, comma B, della stessa Direttiva si ritrovano i criteri per la scelta delle apparecchiature; in particolare in tutte le aree in cui possono formarsi atmosfere esplosive è previsto che siano impiegati apparecchiature corrispondenti alle categorie di cui alla direttiva ATEX 94/9/CE. Nella zona 2, coerentemente con quanto esposto nell allegato, è possibile utilizzare apparecchiature aventi EPLA a, b e c. Il livello EPL c, diversamente dai restanti EPL, trova applicazione unicamente nella zona 2. Metodi di protezione semplificati: norme di riferimento. I metodi di protezione semplificati rappresentano soluzioni affinché le apparecchiature possano essere qualificate EPL c. La norma, ormai abrogata e utilizzabile sino al 1 Luglio 2006, EN50021:1999 è stata, nel passato, il I metodi di protezione semplificati rappresentano soluzioni affinché le apparecchiature possano essere qualificate EPL c. documento normativo di riepilogo e descrittivo di tutti i metodi semplificati. L abrogazione di tale norma in favore della EN :2003 e poi delle successive EN :2005 e EN :2010 ha portato alla seguente redistribuzione dei metodi adeguati per la zona 2: Ex na, Ex nc, Ex nr Norma di riferimento è oggi la EN : 2010 Atmosfere esplosive - Parte 15: Apparecchiature con modo di protezione Ex ic (sostituisce il metodo in passato definito come Ex nl, descritto in precedenza nella EN ) Norma di riferimento è oggi la EN : Atmosfere esplosive - Parte 11: Apparecchiature con modo di protezione a sicurezza intrinseca i FISCO ic Apparatus (sostituisce il metodo in precedenza denominato FNICO descritto nella EN ) Norma di riferimento è oggi la EN : Atmosfere esplosive - Parte 11: Apparecchiature con modo di protezione a sicurezza intrinseca i Ex mc Norma di riferimento è oggi la EN : Atmosfere esplosive - Parte 18: Apparecchiature con modo di protezione mediante incapsulamento m Ex pz Norma di riferimento è oggi la EN : Atmosfere esplosive Parte 2: Apparecchiature con modo di protezione a sovrappressione p Tutti i metodi Norma di riferimento è oggi la EN : Atmosfere esplosive- Parte 0: Apparecchiature - Prescrizioni generali

3 Descrizione sintetica dei principi di funzionamento dei metodi di protezione semplificati Tutti i metodi che seguono possono essere soggetti a prove comuni relative ai materiali, alla resistenza degli stessi alle temperature estreme, agli urti meccanici; prove del grado di protezione all ingresso di polvere o acqua, resistenza alla luce e prove più specifiche costituiscono il primo grado di accertamento del metodo di protezione. Tali prove sono in genere eseguite in accordo alla EN Metodo na Il metodo na è il cosiddetto metodo basata su una tecnica di protezione/prevenzione di tipo non scintillante ovvero realizzato avendo cura di garantire isolamenti (in aria e superficiali) tali da escludere la formazione di scintille in condizioni nominali. A partire dalle prove dei materiali degli involucri (che devono garantire un grado di protezione IP44, con parti elettriche non esposte, o IP54 con parti elettriche esposte) si opera sui materiali destinati a realizzare la separazione elettrica; è inoltre necessario definire quali siano le temperature superficiali raggiunte dai dispositivi quando attraversati dalle massime correnti previste. Il metodo na si applica in genere a dispositivi di connessione a terminali, batterie, trasformatori, connettori, connettori per lampade, motori senza spazzole; è tuttavia degna di particolare nota l applicazione cosiddetta per low power equipment ovvero per apparecchiature operanti fino a 275 V a.c. o 390 V d.c. e rispondenti ad ulteriori prescrizioni della norma per le quali è possibile utilizzare prescrizioni ridotte. Il metodo na è di particolare rilievo in quanto anche in virtù di quanto detto, è possibile realizzare apparecchiature elettroniche conformi a tale metodo e direttamente installabili in zona 2: si tenga presente che non esiste Tutti i metodi che seguono possono essere soggetti a prove comuni relative ai materiali, alla resistenza degli stessi alle temperature estreme, agli urti meccanici; prove del grado di protezione all ingresso di polvere o acqua, resistenza alla luce e prove più specifiche costituiscono il primo grado di accertamento del metodo di protezione. altro metodo che permetta l installazione diretta di apparecchiature elettroniche se non protette da altro metodo (ad esempio sicurezza intrinseca, contenimento dell esplosione, pressurizzazione). Tale metodo non si applica ad apparecchiature normalmente scintillanti come relay, motori a spazzole, contattori. Metodo nc Il metodo Ex nc si suddivide nei seguenti sistemi: 1. dispositivi di interruzione chiusi e componenti non innescanti che producono archi, scintille o superfici calde; 2. dispositivi sigillati ermeticamente che producono archi, scintille o superfici calde 3. dispositivi sigillati che producono archi, scintille o superfici calde Il tipo 1 si può basare sul fatto che un dispositivo di interruzione chiuso impedisce la trasmissione della fiamma all atmosfera esterna per le tolleranze tra le sue parti che, per costruzione, formano un insieme che impedisce l innesco esterno della miscela esplosiva (valido solo per zona 2) oppure sul fatto che contatti di un componente non innescante estinguono una fiamma nello stadio iniziale e prevengono perciò la possibilità di innesco di un atmosfera esplosiva esterna.

4 Il tipo 2 si basa sul fato che il dispositivo, per costruzione, non offre possibilità all atmosfera infiammabili di raggiungere le parti scintillanti. Il tipo 3 si basa sul fatto che il dispositivo, per accertamento mediante prove, all atmosfera infiammabili di raggiungere le parti scintillanti. non offre possibilità In definitiva, nel primo caso la custodia non è tale da escludere l atmosfera esplosiva o non è progettata per contenere l esplosione in quanto il metodo di protezione è applicato ai contatti elettrici che sono progettati per spegnere qualsiasi arco o scintilla e in modo da non prodursi come fonte di accensione. Negli ultimi due casi il dispositivo è costruito in modo tale da non poter essere aperto durante il servizio normale, e sigillato in modo tale da impedire l ingresso di un atmosfera esterna. In generale questo metodo riguarda dispositivi normalmente scintillanti come contatti reed, relay, contattori aventi volumi interni limitati e potenze commutate non eccessive. Anche in questo caso è necessario determinare la massima temperatura superficiale del dispositivo affinché la verifica delle possibili sorgenti di innesco sia esaustiva. Metodo nr Il metodo Ex nr è relativo a custodie a respirazione limitata che proteggono apparecchiature che producono archi, scintille o superfici calde. In questo caso la custodia è progettata solo per limitare l ingresso di gas, vapori e nebbie e non per impedirne l ingresso. In questi dispositivi ciò che è tenuto sotto controllo in fase di progettazione e di fabbricazione è la ridotta respirazione degli elementi di tenuta: in generale (ma non sempre) essi sono dotati di una porta di prova che consenta all utilizzatore, secondo le indicazioni fornite nel manuale del costruttore, di verificare che il tempo di rilascio di una predefinita sovra-pressione all interno della custodia si conservi costante ed affidabile. Metodo ic Il metodo Ex ic è un metodo cosiddetto a sicurezza intrinseca realizzabile mediante due dispositivi forniti o acquisiti in genere separatamente: un dispositivo di campo (da installare in luogo pericoloso) a sicurezza intrinseca Ex ic e un dispositivo associato (da installare in luogo sicuro) a sicurezza intrinseca Ex [Ex ic]. Questo metodo sostituisce il precedentemente noto metodo Ex nl e [Ex nl]. Il principio di funzionamento del metodo di protezione ic si basa sulla limitazione dell energia disponibile o accumulata nelle apparecchiature e nei cavi di collegamento posti a diretto contatto can l atmosfera potenzialmente esplosiva mediante dispositivi infallibili e perfetta conoscenza dei parametri e delle tolleranze dei componenti e accessori coinvolti nei circuiti stessi. Le condizioni di funzionamento del circuito a sicurezza intrinseca prese in considerazione per la valutazione del metodo ic sono quelle nominali ovvero quelle previste per un dispositivo EPL c. Le valutazioni eseguite per il metodo ic sono nella forma e nella pratica simili a quelle previste per i metodi Ex ia ed Ex ib (ordinatamente EPL a e b) sebbene non siano da tenere in considerazioni i guasti conteggiabili previsti dalla norma EN

5 Metodo FISCO ic FISCO è abbreviazione o acronimo della seguente dicitura: Fieldbus Intrinsically Safe Concept. Il metodo FISCO ic sostituisce il metodo precedentemente noto come FNICO ovvero Fieldbus Non- Incendive Concept. Il metodo altro non è che una configurazione predefinita ( System ) di apparecchiature a sicurezza intrinseca ( Entity ) designate a far parte del sistema stesso se caratterizzate da specifica marcatura FISCO. Il sistema è normato attraverso la EN e il numero di carichi, le lunghezze del cablaggio e il sistema di alimentazione sono predeterminati dal costruttore: l utilizzatore è libero di configurare il sistema all interno delle specifiche del costruttore e deve garantire che il numero di apparecchiature e le lunghezze di cavo non eccedano i massimi specificati dal costruttore o dalla norma. In generale le apparecchiature FISCO includono una doppia marcatura Entity e System permette l utilizzo sia in configurazione singola sia all interno del sistema FISCO. che ne Metodo mc Il metodo Ex mc è realizzato mediante incapsulamento in resina delle apparecchiature o dei componenti scintillanti e/o ad elevata temperatura superficiale. Il metodo consiste nel segregare opportunamente tali parti dall atmosfera potenzialmente esplosiva con resine aventi elevate capacità di resistenza al calore e agli effetti igroscopici. Tale metodo è in generale applicabile a dispositivi elettrici o elettronici statici di piccole dimensioni e con temperature operative sufficientemente basse da non inficiare le caratteristiche di solidità e consistenza della resina stessa. Il metodo prevede in genere l utilizzo di un elemento di limitazione di corrente esterno: ciò va verificato sul manuale costruttore e su eventuale certificato. Metodo pz Il metodo Ex pz è prevede una custodia che possa essere posta in condizioni di pressurizzazione (25 Pascal) da atmosfera inerte (aria, azoto) rispetto al volume esterno classificato massimo zona 2. Apparecchiature di vario genere posso alloggiare nella custodia in quanto il metodo non ha limiti di volume. Il gas inerte interno, circolante in continuo oppure compensato per sopperire alle perdite da trafilamento oppure a sovrappressione fissa statica perché la custodia è priva di perdite, impedisce l accesso di miscele esterne. In caso di apertura della custodia a lavaggio continuo o a compensazione delle perdite, il sistema non può essere energizzato se non dopo effettuazione di adeguato lavaggio (purging) per rimuovere tracce di atmosfera infiammabile penetrata all interno.

manuale addendum motori autofrenanti DELPHI AT.. Ex

manuale addendum motori autofrenanti DELPHI AT.. Ex manuale addendum motori autofrenanti DELPHI AT.. Ex II 3G Ex na IIB T4 Gc II 3D Ex tc IIIB T125 C Dc Tamb=-15 +40 C Riferimenti normativi: Norma (ult. ediz.) Titolo Dir. 2014/34/UE EN 60079-31 EN60079-0

Dettagli

ATEX CERTIFICATI DI CONFORMITA

ATEX CERTIFICATI DI CONFORMITA ATEX CERTIFICATI DI CONFORMITA 1999/9/CE 014/34/UE 1999/9/CE Luoghi con pericolo di esplosione, classificazione aree, misura di prevenzione e protezione contro le esplosioni. Valutazione a carico di chi

Dettagli

Direttiva Europea ATEX 99/92/CE

Direttiva Europea ATEX 99/92/CE Direttiva Europea ATEX 99/92/CE Gas, vapori, nebbie infiammabili e polveri combustibili: il rischio di esplosione e la tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori 1 Direttiva Europea ATEX 99/92/CE

Dettagli

ATEX: safety devices in Ex zone

ATEX: safety devices in Ex zone ATEX: safety devices in Ex zone Gas, vapori, nebbie infiammabili e polveri combustibili: safety devices in Ex zone 1 ATEX: safety devices in Ex zone Gas, vapori, nebbie infiammabili e polveri combustibili:

Dettagli

manuale addendum DELPHI Ex

manuale addendum DELPHI Ex manuale addendum DELPHI Ex II 2G Ex eb IIC T4 Gb II 2D Ex tb IIIC T135 C IP65 Db Tamb=-20 +40 C Riferimenti normativi: Norma (ult. ediz.) Titolo Dir. 2014/34/UE EN 60079-31 EN60079-0 EN60079-7 Apparecchi

Dettagli

Tarature sicure e accurate in aree pericolose con i calibratori portatili a sicurezza intrinseca

Tarature sicure e accurate in aree pericolose con i calibratori portatili a sicurezza intrinseca Tarature sicure e accurate in aree pericolose con i calibratori portatili a sicurezza intrinseca Gli impianti industriali costituiscono frequentemente una zona pericolosa. Molti materiali essenziali per

Dettagli

REV motive power transmission. addendum delphi Ex

REV motive power transmission. addendum delphi Ex REV04 1.1.16 motive power transmission addendum delphi Ex II 3G Ex na IIB T4 Gc (gas) II 3D Ex tc IIIB T125 C Dc (polveri) (-15 C Ta +40 C) Riferimenti normativi: Norm a (ult. ediz.) titolo Dir.2014/34/UE

Dettagli

Valutazione del rischio esplosione

Valutazione del rischio esplosione Anno 2008 Valutazione del Rischio Esplosione v.02 1 Definizione di AT.EX.=Atmosphere Explosive Si ha esplosione in presenza contemporanea di combustibile, comburente, sorgente d innesco e condizioni di

Dettagli

ELENCO NOMRATIVE VIGENTI SULLA DIRETTIVA ATEX

ELENCO NOMRATIVE VIGENTI SULLA DIRETTIVA ATEX PUBBLICAZIONE IDENTIFICATIVO ITALIA TITOLO NOTE 12/06/2003 d. lgs. N. 233 23/03/1998 D.P.R. N. 126 Direttiva 94/9/CE Attuazione della direttiva 1999/92/CE relativa alle prescrizioni minime per il miglioramento

Dettagli

manuale addendum NANO Ex

manuale addendum NANO Ex manuale addendum NANO Ex II 2D Ex tb IIIC T135 C Db Tamb : -20 +40 C Riferimenti normativi: Norma (ult. ediz.) Titolo Dir. 2014/34/UE EN60079-0 EN 60079-31 Apparecchi e sistemi di protezione destinati

Dettagli

CLASSIFICAZIONE ANTIDEFLAGRANTI per

CLASSIFICAZIONE ANTIDEFLAGRANTI per 02 500/116 ID CLASSIFICAZIONE ANTIDEFLAGRANTI per VALVOLE ON-OFF E PROPORZIONALI cataloghi di riferimento: valvole di pressione RQM*K*-P* 21 515 PRE(D)*K* 81 315 ZDE3K* 81 515 DZCE*K* 81 605 valvole direzionali

Dettagli

Custodie di giunzione a sicurezza intrinseca

Custodie di giunzione a sicurezza intrinseca L installazione di apparecchiature elettriche in luoghi con pericolo di esplosione prevede l adozione di tecniche e metodi specifici nonché il soddisfacimento di definiti requisiti: essi sono regolamentati

Dettagli

Impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione 5 INDICE

Impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione 5 INDICE Impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione 5 INDICE Capitolo 1 - La direttiva 1999/92/CE (DLgs 81/08, Titolo XI) 11 1.1 Introduzione 11 1.2 Ambito di applicazione 11 1.3 Obblighi generali

Dettagli

3D Laser. Direttiva ATEX. Concetti di base per l utilizzo di apparecchiature in Atmosfera Esplosiva

3D Laser. Direttiva ATEX. Concetti di base per l utilizzo di apparecchiature in Atmosfera Esplosiva Direttiva ATEX Concetti di base per l utilizzo di apparecchiature in Atmosfera Esplosiva Revisione: 0 del 21/10/2017 ATEX è l acronimo di ATmophere EXplosive ovvero ATMOSFERA ESPLOSIVA. Un atmosfera esplosiva

Dettagli

Verifica di adeguatezza delle attrezzature (apparecchi e impianti) presenti all interno delle aree con pericolo di esplosione

Verifica di adeguatezza delle attrezzature (apparecchi e impianti) presenti all interno delle aree con pericolo di esplosione Verifica di adeguatezza delle attrezzature (apparecchi e impianti) presenti all interno delle aree con pericolo di esplosione Salvatore Iannello SS Verifiche Impiantistiche Arpa Piemonte La sicurezza nei

Dettagli

Modulo MULTIFUNZIONALE - CVL

Modulo MULTIFUNZIONALE - CVL Pag. 1 DATX00_91 Modulo Multifunzionale IGSDF Tipo CVL - Istruzioni di Sicurezza Rev.2 del 21/06/2016 Modulo MULTIFUNZIONALE - CVL ISTRUZIONI DI SICUREZZA II (1) G [Ex ia] IIB - Tamb -20 / 60 C Certificato

Dettagli

ATEX 2014/34/UE. ATEX è il nome convenzionale che raggruppa due direttive dell'unione europea:

ATEX 2014/34/UE. ATEX è il nome convenzionale che raggruppa due direttive dell'unione europea: ATEX 2014/34/UE ATEX è il nome convenzionale che raggruppa due direttive dell'unione europea: la 2014/34/UE per la regolamentazione di apparecchiature destinate all'impiego in zone a rischio di esplosione;

Dettagli

ATEX DAY TERMOLI 21GIUGNO 2013

ATEX DAY TERMOLI 21GIUGNO 2013 ATEX DAY TERMOLI 21GIUGNO 2013 1 DIRETTIVA ATEX PROGRAMMA a) Introduzione b) Cenni Storici c) Significato di ATEX d) Direttive ATEX 2 INTRODUZIONE DECRETO LEGISLATIVO DEL 9 APRILE 2008 N.81/08 TITOLO XI

Dettagli

Impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione 5 INDICE

Impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione 5 INDICE Impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione 5 INDICE Capitolo 1 - La direttiva 99/92/CE (DLgs 81/08, Titolo XI) 11 1.1 Introduzione 11 1.2 Ambito di applicazione 11 1.3 Obblighi generali di

Dettagli

Maggio 2013 : migrazione di standard a Ex ic

Maggio 2013 : migrazione di standard a Ex ic Fieldbus Foundation Freedom to choose. Power to integrate Italia Maggio 2013 : migrazione di standard a Ex ic A cura di: Mario Moschera, MTL Italia Un po di storia Lo standard predominante per il protocollo

Dettagli

NOTE SULLA SICUREZZA. Zona 0/20 - Exia. CGS4-C ATEX, CGS4-C INOX ATEX e CEM4-E ATEX PAVONESISTEMI

NOTE SULLA SICUREZZA. Zona 0/20 - Exia. CGS4-C ATEX, CGS4-C INOX ATEX e CEM4-E ATEX PAVONESISTEMI NOTE SULLA SICUREZZA Zona 0/20 - Exia CGS4-C ATEX, CGS4-C INOX ATEX e CEM4-E ATEX PAVONESISTEMI Pagina II INDICE PRECAUZIONI... Pag. 2 PREMESSA... Pag. 3 NORME DI RIFERIMENTO E QUALIFICA DEL PERSONALE...

Dettagli

La Direttiva 1999/92/CE Obblighi del datore di lavoro per la tutela della salute dei lavoratori esposti al rischio di atmosfere esplosive

La Direttiva 1999/92/CE Obblighi del datore di lavoro per la tutela della salute dei lavoratori esposti al rischio di atmosfere esplosive La Direttiva 1999/92/CE Obblighi del datore di lavoro per la tutela della salute dei lavoratori esposti al rischio di atmosfere esplosive Cos'é una atmosfera esplosiva? Un'atmosfera esplosiva è definita

Dettagli

GUIDA CEI

GUIDA CEI N O R M A I T A L I A N A C E I Guida Data Pubblicazione CEI 31-108 2016-11 Titolo Atmosfere esplosive Guida alla progettazione, scelta ed installazione degli impianti elettrici in applicazione della Norma

Dettagli

La certificazione ATEX. Nota informativa

La certificazione ATEX. Nota informativa La certificazione ATEX Nota informativa PRINCIPI DI SICUREZZA Gli impianti dove vengono lavorate e depositate sostanze infiammabili devono essere progettati, eserciti e mantenuti in modo da ridurre al

Dettagli

ASPETTI GENERALI DELLA DIRETTIVA ATEX

ASPETTI GENERALI DELLA DIRETTIVA ATEX ASPETTI GENERALI DELLA DIRETTIVA ATEX La direttiva 94/9/CE, nota come ATEX (acronimo delle parole francesi ATmosphères EXplosibles), è una direttiva comunitaria che definisce i requisiti minimi in materia

Dettagli

ATEX: metodi di protezione

ATEX: metodi di protezione ATEX: metodi di protezione Gas, vapori, nebbie infiammabili e polveri combustibili: le direttive prodotto e metodi di protezione 1 ATEX: metodi di protezione Gas, vapori, nebbie infiammabili e polveri

Dettagli

Rischio Atex in ambiente di lavoro

Rischio Atex in ambiente di lavoro Lista di controllo per la verifica dell applicazione del Titolo XI del D.Lgs. 81/08 1. Il datore di lavoro ha determinato l eventuale presenza di sostanze infiammabili o combustibili sul luogo di lavoro?

Dettagli

Dimensioni. Dati tecnici Dati generali Funzione di un elemento di commutazione Contatto NC NAMUR Distanza di comando misura s n 5 mm

Dimensioni. Dati tecnici Dati generali Funzione di un elemento di commutazione Contatto NC NAMUR Distanza di comando misura s n 5 mm Dimensioni M18x1 37 40 4 0102 24 LED Codifica d'ordine Caratteristiche Linea comfort 5 mm allineato Applicabile fino a SIL 2 secondo IEC 61508 Allacciamento BN BU Accessori EXG-18 Ausilio di montaggio

Dettagli

ISTRUZIONI DI SICUREZZA. PRERISCALDATORE tipo 6099

ISTRUZIONI DI SICUREZZA. PRERISCALDATORE tipo 6099 N : PRERISCALDATORE tipo 6099 Apparecchi per verniciatura Paint spraying units LARIUS SRL Via Stoppani, 21 23801 Calolziocorte (LC) Tel. 0341 621152 Fax 0341 621243 pag. 1/5 1. Descrizione Queste istruzioni

Dettagli

ATEX 94/9/CE in materia di prodotti destinati ad essere utilizzati in atmosfere potenzialmente esplosive

ATEX 94/9/CE in materia di prodotti destinati ad essere utilizzati in atmosfere potenzialmente esplosive ATEX 94/9/CE in materia di prodotti destinati ad essere utilizzati in atmosfere potenzialmente esplosive Direttiva 94/9/ CE A partire dal 30/06/2003 i prodotti immessi sul mercato, o messi in servizio,

Dettagli

Pierluca Bruna Marketing Sicurezza Macchine e Atex Schneider Electric Membro CEI CT 44 e UNI TC 114

Pierluca Bruna Marketing Sicurezza Macchine e Atex Schneider Electric Membro CEI CT 44 e UNI TC 114 Pierluca Bruna Marketing Sicurezza Macchine e Atex Schneider Electric Membro CEI CT 44 e UNI TC 114 La Direttiva ATEX 99/92/CE tutela la sicurezza e la salute dei lavoratori che possono essere esposti

Dettagli

TRADUZIONE (2) Apparecchiatura o sistema di protezione destinato ad essere utilizzato in atmosfere potenzialmente esplosive Direttiva 94/9/CE (1) CERTIFICATO DI ESAME CE DEL TIPO (3) Numero del Certificato

Dettagli

MINISTERO DELLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE. Decreto 21 marzo 2005 (Gazz. Uff., 30 marzo 2005, n. 73)

MINISTERO DELLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE. Decreto 21 marzo 2005 (Gazz. Uff., 30 marzo 2005, n. 73) MINISTERO DELLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE Decreto 21 marzo 2005 (Gazz. Uff., 30 marzo 2005, n. 73) Terzo elenco riepilogativo di norme armonizzate concernente l attuazione della direttiva 94/9/CE in materia

Dettagli

Prevenzione e Sicurezza - Rischio Atex in ambiente di lavoro Lista di controllo per la verifica dell applicazione del Titolo XI del D.Lgs.

Prevenzione e Sicurezza - Rischio Atex in ambiente di lavoro Lista di controllo per la verifica dell applicazione del Titolo XI del D.Lgs. Prevenzione e Sicurezza - Rischio Atex in ambiente di lavoro Lista di controllo per la verifica dell applicazione del Titolo XI del D.Lgs. 81/08 data operatore/i Ragione Sociale, Indirizzo, timbro dell

Dettagli

Per atmosfera potenzialmente esplosiva si

Per atmosfera potenzialmente esplosiva si Motori a prova di esplosione La progettazione di motori adatti a un utilizzo in atmosfera potenzialmente esplosiva non è un rebus: l aiuto arriva direttamente dalle norme DANIELE CATTANEO Per atmosfera

Dettagli

Componenti con protezione dall esplosione. Elettrovalvole con protezione dall esplosione Informazioni generali

Componenti con protezione dall esplosione. Elettrovalvole con protezione dall esplosione Informazioni generali Componenti con protezione dall esplosione Informazioni generali.002 Elettrovalvole con protezione dall esplosione.005.001 ATEX Informazioni generali In accordo con 94/9/EC, un dispositivo che può essere

Dettagli

Fieldbus in Aree Pericolose

Fieldbus in Aree Pericolose Fieldbus in Aree Pericolose EN 600079-10 CEI 31-30 Stefano Panzieri Fieldbus in Aree Pericolose - 1 Introduzione Le aree considerate pericolose sono le zone in cui si sprigionano gas, o in cui le sostanze

Dettagli

Rischi da atmosfere esplosive. Copyright Diritti riservati

Rischi da atmosfere esplosive. Copyright Diritti riservati Rischi da atmosfere esplosive Copyright Diritti riservati ATEX = ATmosphères EXplosibles Definizione (art. 288 - D. Lgs. 81/2008 s.m.i.) Atmosfera esplosiva: una miscela con l aria, a condizioni atmosferiche,

Dettagli

Sensoristica di processo: scelta, installazione e gestione

Sensoristica di processo: scelta, installazione e gestione CLASSIFICARE, VALUTARE IL RISCHIO E POI? Sensoristica di processo: scelta, installazione e gestione - 25 maggio 2010 Relatore: ing. Erwin Malleier I fondatori di Pepperl+Fuchs GmbH / srl 1945: Walter Pepperl

Dettagli

QUADRI PER LOCALI AD USO MEDICO

QUADRI PER LOCALI AD USO MEDICO 222 INDICE DI SEZIONE 2 Caratteristiche generali 4 Catalogo 223 CATALOGO GENERALE DISTRIBUZIONE 04/05 Quadri per locali ad uso medico Questi quadri consentono di alimentare l impianto elettrico dei locali

Dettagli

Gazzetta ufficiale dell'unione europea

Gazzetta ufficiale dell'unione europea C 212/22 Comunicazione della Commissione nell'ambito dell'applicazione della direttiva 94/9/CE del Parlamento europeo e del Consiglio concernente il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri

Dettagli

LIMITEX AG. HAZARDOUS AREAS Finecorsa a giri OPZIONI CARATTERISTICHE CERTIFICAZIONI

LIMITEX AG. HAZARDOUS AREAS Finecorsa a giri OPZIONI CARATTERISTICHE CERTIFICAZIONI HAZARDOUS AREAS Finecorsa a giri Finecorsa a giri Explosion Proof. Robusto ed afidabile, Limitex AG è usato per controllare il movimento di macchine industriali in aree potenzialmente esplosive. CARATTERISTICHE

Dettagli

Pagina 1 di 11 CHECK LIST DELLE APPARECCHIATURE ATEX. Verifica Visiva (V) Verifica Ravvicinata (R) Verifica Dettagliata (D) COSTRUZIONI ELETTRICHE

Pagina 1 di 11 CHECK LIST DELLE APPARECCHIATURE ATEX. Verifica Visiva (V) Verifica Ravvicinata (R) Verifica Dettagliata (D) COSTRUZIONI ELETTRICHE Pagina 1 di 11 Verifica Visiva (V) Verifica Ravvicinata (R) Verifica Dettagliata (D) APPARECCHIATURE ELETTRICHE EX_d L apparecchiatura elettrica è idonea alle prescrizioni della zona - EPL del luogo Il

Dettagli

SICUREZZA IMPIANTI 30/07/2018 CORRETTA APPLICAZIONE DEL DM37/08 AGLI IMPIANTI ELETTRICI ATEX

SICUREZZA IMPIANTI 30/07/2018 CORRETTA APPLICAZIONE DEL DM37/08 AGLI IMPIANTI ELETTRICI ATEX SICUREZZA IMPIANTI 30/07/2018 CORRETTA APPLICAZIONE DEL DM37/08 AGLI IMPIANTI ELETTRICI ATEX Inizio ore 14,30 PROGRAMMA DEL SEMINARIO Presentazione Il contesto normativo La documentazione e la formazione

Dettagli

Formazione lavoratori art. 37 D. Lgs. 81/08 accordo Stato-Regioni del 21/12/2011. Rischio elettrico

Formazione lavoratori art. 37 D. Lgs. 81/08 accordo Stato-Regioni del 21/12/2011. Rischio elettrico Formazione lavoratori art. 37 D. Lgs. 81/08 accordo Stato-Regioni del 21/12/2011 Rischio elettrico SICUREZZA ELETTRICA Dal punto di vista infortunistico, e dunque delle conseguenze derivanti da incidenti

Dettagli

Direttiva di Prodotto - 94/9 CE

Direttiva di Prodotto - 94/9 CE Direttiva di Prodotto - 94/9 CE D.P.R. n 126 28 marzo 1998 Regolamento in materia di apparecchi e sistemi di protezione destinati ad essere utilizzati in atmosfere potenzialmente esplosive Atmosfere Esplosive.

Dettagli

DAL D.P.R. 547/55. AL NUOVO DLgs 81/08

DAL D.P.R. 547/55. AL NUOVO DLgs 81/08 DAL D.P.R. 547/55 AL NUOVO DLgs 81/08 DLgs del 9 / 4 / 08 n. 81 TESTO UNICO SULLA SICUREZZA ART. 80. OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO 1) Il datore di lavoro prende le misure necessarie affinché i materiali,

Dettagli

GRUPPO PROPULSORE SI-QUARTZ - 4

GRUPPO PROPULSORE SI-QUARTZ - 4 Pag.1 di 5 GRUPPO PROPULSORE SI-QUARTZ - 4 ISTRUZIONI DI SICUREZZA Gruppo Propulsore SI-QUARTZ Inserito nello Spostacarta ALIMENTATORE "IGS/3/QUARTZ" 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 X II 1 G Ex ia (CH4)

Dettagli

La certificazione di prodotto per ambienti potenzialmente esplosivi

La certificazione di prodotto per ambienti potenzialmente esplosivi La certificazione di prodotto per ambienti potenzialmente esplosivi Relatore: Michele ing. Rinieri Legislazione Entrata in vigore della Direttiva 94/9/CE At.Ex. : 1 luglio 2003 sono abrogate le seguenti

Dettagli

INTRODUZIONE ATEX INDICE

INTRODUZIONE ATEX INDICE INTRODUZIONE ATEX INDICE 1. INFORMAZIONI GENERALI... 2 2. NORMATIVE VIGENTI... 3 3. DIRETTIVA ATEX... 4 3.1 Gruppi e categorie... 4 3.2 Grado di protezione EPL... 4 3.3 Classificazione zone... 5 3.4 Gruppi

Dettagli

Alimentatore ca/ca 380/220 V 700 VA

Alimentatore ca/ca 380/220 V 700 VA DIREZIONE TECNICA Identificazione n 371231 Esp. 01 Pagina 1 di 8 Viale Spartaco Lavagnini, 58 50129 FIRENZE Il presente documento è di proprietà di Trenitalia. Nessuna parte di questo documento può essere

Dettagli

- MANUALE DI SICUREZZA -

- MANUALE DI SICUREZZA - EUROPAIR srl Via Po, 160 20032 - Cormano (Mi) P.IVA C.F. 04009650963 Tel. 39 02 66305530 Fax 39 02 66306876 info@europairitalia.it - www.europairitalia.it UNI EN ISO 9001 - MANUALE DI SICUREZZA - SERRANDE

Dettagli

Dimensioni. Dati tecnici Dati generali Funzione di un elemento di commutazione Contatto NC NAMUR Distanza di comando misura s n 5 mm

Dimensioni. Dati tecnici Dati generali Funzione di un elemento di commutazione Contatto NC NAMUR Distanza di comando misura s n 5 mm Dimensioni M18x1 Dati tecnici Dati generali Funzione di un elemento di commutazione Contatto NC NAMUR Distanza di comando misura s n 5 mm Montaggio incorporato incorporabile Polarità d'uscita Funzione

Dettagli

DOCUMENTO CORRELATO AL CERTIFICATO NON SONO AMMESSE MODIFICHE SENZA L APPROVAZIONE DEL RESPONSABILE EX RIPTI-T620 ISTRUZIONI DI SICUREZZA

DOCUMENTO CORRELATO AL CERTIFICATO NON SONO AMMESSE MODIFICHE SENZA L APPROVAZIONE DEL RESPONSABILE EX RIPTI-T620 ISTRUZIONI DI SICUREZZA DOCUMENTO CORRELATO AL CERTIFICATO NON Pag.1 di 8 RIPTI-T620 ISTRUZIONI DI SICUREZZA 0081 II (1)G [EExia] IIB Tamb -20 C + 60 C CESI 03 ATE 160 UM 30 Vdc Vn = 7 12 Vdc V MA OPTO/OUT 24Vdc CIRCUITI A SICUREZZA

Dettagli

Modulo a relè SB300. Manuale di installazione. Manuale di installazione. Modulo a relè SB300

Modulo a relè SB300. Manuale di installazione. Manuale di installazione. Modulo a relè SB300 Manuale di installazione Modulo a relè SB300 Manuale di installazione Modulo a relè SB300 1 La Direttiva DM La Direttiva Attrezzature di lavoro Manuale di installazione Modulo a relè SB300 Fig. 1: schema

Dettagli

MOSTRA CONVEGNO SAVE 25 OTTOBRE 2011 AIS ISA Italy section

MOSTRA CONVEGNO SAVE 25 OTTOBRE 2011 AIS ISA Italy section MOSTRA CONVEGNO SAVE 25 OTTOBRE 2011 AIS ISA Italy section Direttive ATEX: aggiornamenti normativi, notificati Paolo Corbo, SILEx Engineering Srl Verifica, manutenzione, modifiche e adeguamento degli impianti

Dettagli

(2005/C 300/06) Pubblicazione di titoli e riferimenti di norme armonizzate ai sensi della direttiva. (Testo rilevante ai fini del SEE) NESSUNO

(2005/C 300/06) Pubblicazione di titoli e riferimenti di norme armonizzate ai sensi della direttiva. (Testo rilevante ai fini del SEE) NESSUNO 30.11.2005 C 300/29 Comunicazione della Commissione nell'ambito dell'applicazione della Direttiva del Consiglio 94/9/CE concernente il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative agli

Dettagli

RIPTI-T620 ISTRUZIONI DI SICUREZZA RIPTI - T ATEX VMAX OPTO/OUT 24Vdc CIRCUITI A SICUREZZA INTRINSECA / INTRINSICALLY SAFE CIRCUIT S

RIPTI-T620 ISTRUZIONI DI SICUREZZA RIPTI - T ATEX VMAX OPTO/OUT 24Vdc CIRCUITI A SICUREZZA INTRINSECA / INTRINSICALLY SAFE CIRCUIT S RIPTI-T620 ISTRUZIONI DI SICUREZZA 0425 RIPTI - T620 II (1)G [Exia] IIB Tamb -20 C + 60 C 0425 14 ATE 2702 UM 30 Vdc Vn = 7 12 Vdc VMA OPTO/OUT 24Vdc CIRCUITI A SICUREZZA INTRINSECA / INTRINSICALLY SAFE

Dettagli

Manuale d istruzioni per uso Alimentatore di rete a sicurezza intrinseca

Manuale d istruzioni per uso Alimentatore di rete a sicurezza intrinseca KERN & Sohn GmbH Ziegelei 1 D-72336 Balingen E-mail: info@kern-sohn.com Telefon: +49-[0]7433-9933-0 Fax: +49-[0]7433-9933-149 Internet: www.kern-sohn.com Manuale d istruzioni per uso Alimentatore di rete

Dettagli

SECURE (ZONA 2 e 22)

SECURE (ZONA 2 e 22) 1. CARATTERISTICHE TECNICHE CORPO ILLUMINANTE Policarbonato anti UV da 3,5 mm di spessore RIFINITURA ABS con trattamento Antistatico Novodur P2HT. RIFLETTORE Alluminio speculare TENSIONE DI ALIMENTAZIONE

Dettagli

ModeloFuoriProduzione

ModeloFuoriProduzione Norme di sicurezza speciali Sistema di misurazione per serbatoio Norme di sicurezza speciali ATEX ModeloFuoriProduzione www.rosemount-tg.com Norme di sicurezza speciali Rosemount TankRadar REX Indice

Dettagli

Istruzioni per l uso TS502A, TS522A

Istruzioni per l uso TS502A, TS522A Istruzioni per l uso (parte rilevante per la protezione antideflagrante) per sensori di temperatura ai sensi della direttiva europea 2014/34/UE Appendice VIII (ATEX) gruppo II, categoria di apparecchi

Dettagli

ATEX, BATTERIA, CARRELLO ELEVATORE: CALCOLO DELLE APERTURE 1

ATEX, BATTERIA, CARRELLO ELEVATORE: CALCOLO DELLE APERTURE 1 franco zecchini (iosolo35) ATEX, BATTERIA, CARRELLO ELEVATORE: CALCOLO DELLE APERTURE 21 January 2016 Ho voluto produrre questo articolo per portare un esempio del calcolo delle aperture di aereazione

Dettagli

Gazzetta ufficiale dell'unione europea

Gazzetta ufficiale dell'unione europea C 204/14 12.8.2004 Comunicazione della Commissione nell'ambito dell'applicazione della direttiva 94/9/CE del Parlamento e del Consiglio, del 23 marzo 2004, concernente il ravvicinamento delle legislazioni

Dettagli

Petrolchimico. Alimentare ATEX. Milano, 29 novembre Gli atti dei convegni e più di contenuti su

Petrolchimico. Alimentare ATEX. Milano, 29 novembre Gli atti dei convegni e più di contenuti su Petrolchimico Alimentare ATEX Milano, 29 novembre 2018 Gli atti dei convegni e più di 10.000 contenuti su www.verticale.net mct ATEX, SICUREZZA E ANTINCENDIO NEGLI IMPIANTI A RISCHIO La sicurezza dei carrelli

Dettagli

D. Lgs. 81/08 Titolo XI

D. Lgs. 81/08 Titolo XI D. Lgs. 81/08 Titolo XI PROTEZIONE DA ATMOSFERE ESPLOSIVE Il presente titolo prescrive le misure per la tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori esposti al rischio di Atmosfere Esplosive. Tecnico

Dettagli

LA VERIFICA DEGLI IMPIANTI ELETTRICI UTILIZZATORI. Prof Ing. Natale Messina DIEES Università di Catania

LA VERIFICA DEGLI IMPIANTI ELETTRICI UTILIZZATORI. Prof Ing. Natale Messina DIEES Università di Catania LA VERIFICA DEGLI IMPIANTI ELETTRICI UTILIZZATORI Prof Ing. Natale Messina DIEES Università di Catania La Guida CEI 64-14, fascicolo 2930 è in vigore, in ambito nazionale, dall 1 febbraio 1997 e riguarda

Dettagli

Istruzioni per l'installazione ATEX di trasmettitori a bassa portata modello LFT Micro Motion

Istruzioni per l'installazione ATEX di trasmettitori a bassa portata modello LFT Micro Motion Istruzioni per l Installazione P/N MMI-20011785, Rev. A Febbraio 2009 Istruzioni per l'installazione ATEX di trasmettitori a bassa portata modello LFT Micro Motion Nota: Per l installazione in area pericolosa

Dettagli

Le ispezioni volontarie per la messa in sicurezza degli ambienti esplosivi e l iter certificativo di prodotti e assiemi Atex

Le ispezioni volontarie per la messa in sicurezza degli ambienti esplosivi e l iter certificativo di prodotti e assiemi Atex Le ispezioni volontarie per la messa in sicurezza degli ambienti esplosivi e l iter certificativo di prodotti e assiemi Atex Relatore: Michele ing. Rinieri Legislazione Entrata in vigore della Direttiva

Dettagli

GRUPPO PROPULSORE SI-QUARTZ

GRUPPO PROPULSORE SI-QUARTZ Pag.1 di 5 GRUPPO PROPULSORE SI-QUARTZ ISTRUZIONI DI SICUREZZA Gruppo Propulsore SI-QUARTZ Inserito nello Spostacarta ALIMENTATORE "IGS/3/QUARTZ" 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 X II 1 G Ex ia II B T3

Dettagli

Aggiornamenti Normativi

Aggiornamenti Normativi Aggiornamenti Normativi Nelle pagine seguenti, estratte da CEI Magazine, sono riportati gli elenchi relativi agli aggiornamenti normativi, per il periodo di riferimento. > Nuove Norme CEI > On-line: Inchieste

Dettagli

SOLUZIONI DI SICUREZZA ANTIDEFLAGRANTI

SOLUZIONI DI SICUREZZA ANTIDEFLAGRANTI SOLUZIONI DI SICUREZZA ANTIDEFLAGRANTI MOVIMENTAZIONE DI SOSTANZE 3 SCIENZA DELLE ESPLOSIONI SETTORE DELLA PROTEZIONE Vi è sempre il rischio correlato al rilascio di materiale infiammabile in imprese che

Dettagli

58.P3 58.P4. SERIE 58 Interfaccia modulare a relè 7-10 A

58.P3 58.P4. SERIE 58 Interfaccia modulare a relè 7-10 A 3 o 4 scambi - Interfaccia modulare a relè, larghezza 31 mm con morsetti Push-in Ideale per l interfacciamento con sistemi PLC.P3.P4 Tipo.P3 3 scambi 10 A Tipo.P4 4 scambi 7 A obina AC o bobina DC Fornito

Dettagli

Inserto di misura per termoresistenza Modello TR11-A, esecuzione tubolare

Inserto di misura per termoresistenza Modello TR11-A, esecuzione tubolare Misura di temperatura elettrica Inserto di misura per termoresistenza Modello TR11-A, esecuzione tubolare Scheda tecnica WIKA TE 60.13 per ulteriori omologazioni vedi pagina 2 Applicazioni Inserti di ricambio

Dettagli

Armatura di segnalazione ostacoli serie XLFE-4

Armatura di segnalazione ostacoli serie XLFE-4 SCHEDA TECNICA NUOVO PRODOTTO Rev. 0 10/2011 Armatura di segnalazione ostacoli serie XLFE-4 1 - Scheda Tecnica Prodotto - Armatura di segnalazione ostacoli XLFE-4 MARCATURA 1. Il simbolo CE significa "Conformité

Dettagli

Valvole fusibili A.T. per circuiti in c.c.

Valvole fusibili A.T. per circuiti in c.c. DIREZIONE TECNICA Viale S. Lavagnini, 58 50129 FIRENZE Identificazione 309532 Esp. 07 Pagina 1 di 7 "Il presente documento è di proprietà di Trenitalia. Nessuna parte di questo documento può essere riprodotto,

Dettagli

Interfaccia modulare a relè A

Interfaccia modulare a relè A SЕRIE Interfaccia modulare a relè 6-7 - 10 A Quadri di controllo Macchine per imballaggio Cantieri navali Macchine tessili Magazzini automatici Quadri di comando, distribuzione Gru Macchine per la lavorazione

Dettagli

- MANUALE DI SICUREZZA -

- MANUALE DI SICUREZZA - EUROPAIR srl Via Po, 160 20032 - Cormano (Mi) P.IVA C.F. 04009650963 Tel. 39 02 66305530 Fax 39 02 66306876 info@europairitalia.it - www.europairitalia.it UNI EN ISO 9001 - MANUALE DI SICUREZZA - VENTILATORI

Dettagli

Gazzetta ufficiale dell'unione europea

Gazzetta ufficiale dell'unione europea C 90/24 Comunicazione della Commissione nell'ambito dell'applicazione della direttiva 94/9/CE del Parlamento europeo e del Consiglio concernente il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri

Dettagli

Apparecchi e impianti di illuminazione

Apparecchi e impianti di illuminazione Apparecchi e impianti di illuminazione Pubblicato il: 04/06/2007 Aggiornato al: 04/06/2007 di Gianluigi Saveri 1. Generalità Nella nuova Norma 64-8 è stata inserita una nuova sezione, la 559, con prescrizioni

Dettagli

Il pressacavo barriera: sigillante modellabile (stucco bicomponente) vs sigillante auto-formante (resina bi-componente)

Il pressacavo barriera: sigillante modellabile (stucco bicomponente) vs sigillante auto-formante (resina bi-componente) Il pressacavo barriera: sigillante modellabile (stucco bicomponente) vs sigillante auto-formante (resina bi-componente) 1. Premessa: la scelta del pressacavo Febbraio 2018 Nel concetto impiantistico è

Dettagli

ISTRUZIONI DI SICUREZZA

ISTRUZIONI DI SICUREZZA ISTRUZIONI DI SICUREZZA SN/INOX/ATX/14U ISTRUZIONI DI SICUREZZA N : SN/INOX/ATX/14U ARMADI serie A2R e A3R CASSETTE serie CS3R ALDEGANI ANGELO e FIGLI s.r.l. Via Dell'Artigianato, 1 24068 SERIATE (BG)

Dettagli

DPR 462/01. Pasquale Fattore ATEX DAY Bologna, 23 ottobre 2014

DPR 462/01. Pasquale Fattore ATEX DAY Bologna, 23 ottobre 2014 DPR 462/01 Pasquale Fattore ATEX DAY Bologna, 23 ottobre 2014 DPR 462 del 22 Ottobre 2001 Il decreto 462/01 DPR 462 del 22 Ottobre 2001 Regolamento di semplificazione del procedimento per la denuncia d

Dettagli

MBA-Ex i Custodie in alluminio Ex-i. Dimensioni e peso. Informazioni sul colore. MBA-Ex i / N. di articolo

MBA-Ex i Custodie in alluminio Ex-i. Dimensioni e peso. Informazioni sul colore. MBA-Ex i / N. di articolo MBA-Ex i 258055 Materiale: Alluminio N. di articolo 3131101400 Grado di protezione IP: IP66 Le custodie MBA Ex-i in alluminio soddisfano tutti i requisiti richiesti nei settori di installazione dove possono

Dettagli

Informazioni Generali

Informazioni Generali MODULO ATEX Informazioni Generali Gli ambienti e i materiali a rischio di esplosione sono sempre più diffusi e devono essere attentamente presi in esame prima che macchinari e attrezzature vengano progettati

Dettagli

DOCUMENTI NORMATIVI CEI PUBBLICATI NEL MESE DI MARZO 2019

DOCUMENTI NORMATIVI CEI PUBBLICATI NEL MESE DI MARZO 2019 DOCUMENTI NORMATIVI CEI PUBBLICATI NEL MESE DI MARZO 2019 N. Anno Mese Prezzo progr. CT CEI Class. CEI Norma italiana Pubbl. Pubbl. Titolo Euro Tensioni di alimentazione dei 1 9 9-31;EC1 CEI EN 50163/EC

Dettagli

Central Vacuum Systems

Central Vacuum Systems Central Vacuum Systems I motori della linea Industrial Motor sono specifici per tutte quelle applicazioni dove non è richiesta la modulazione della potenza aspirante, che invece deve rimanere costante

Dettagli

TANDEM DOPPIA ELETTROVALVOLA AUTOMATICA DI INTERCETTAZIONE 830 TANDEM CLASSE B TANDEM CLASSE A REGOLATORE DI PRESSIONE O DI PORTATA

TANDEM DOPPIA ELETTROVALVOLA AUTOMATICA DI INTERCETTAZIONE 830 TANDEM CLASSE B TANDEM CLASSE A REGOLATORE DI PRESSIONE O DI PORTATA SIT Group 830-83 TANDEM CONTROLLO MULTIFUNZIONALE PER GAS DOPPIA ELETTROVALVOLA AUTOMATICA DI INTERCETTAZIONE 830 TANDEM CLASSE B - 83 TANDEM CLASSE A REGOLATORE DI PRESSIONE O DI PORTATA LENTA ACCENSIONE

Dettagli

Gruppi elettrogeni Guida alla protezione contro i contatti indiretti

Gruppi elettrogeni Guida alla protezione contro i contatti indiretti Gruppi elettrogeni Guida alla protezione contro i contatti indiretti (prima parte) Pubblicato il: 19/02/2007 Aggiornato al: 19/02/2007 di Gianfranco Ceresini 1. Generalità Il gruppo elettrogeno è una sorgente

Dettagli

TERZO INCONTRO. CORSO di FORMAZIONE dei LAVORATORI ai sensi dell art.37 dell Accordo Stato Regioni del

TERZO INCONTRO. CORSO di FORMAZIONE dei LAVORATORI ai sensi dell art.37 dell Accordo Stato Regioni del CORSO di FORMAZIONE dei LAVORATORI ai sensi dell art.37 dell Accordo Stato Regioni del 21.12.2011 TERZO INCONTRO Geom. Andrea Corradini - Ing. Valentina Giorgieri MODALITÀ DI SVOLGIMENTO DEL CORSO Modulo

Dettagli

Sicurezza e funzionalità: un unione non facile da realizzare Gli aspetti importanti da considerare in caso di integrazione di sensori Ex-i in un PLC

Sicurezza e funzionalità: un unione non facile da realizzare Gli aspetti importanti da considerare in caso di integrazione di sensori Ex-i in un PLC Sicurezza e funzionalità: un unione non facile da realizzare Gli aspetti importanti da considerare in caso di integrazione di sensori Ex-i in un PLC La realizzazione di un classico loop di corrente per

Dettagli

Focus su EN /11/17

Focus su EN /11/17 Focus su EN61439 20/11/17 La norma generale e le specialistiche Verifiche attraverso prove di laboratorio effettuate su prototipi o su parti e componenti del quadro, per mezzo delle quali si devono ottenere

Dettagli

Corrente nominale - 30 A Montaggio su circuito stampato - terminali biforcati. Vista lato rame

Corrente nominale - 30 A Montaggio su circuito stampato - terminali biforcati. Vista lato rame 2 contatti in scambio.22 Montaggio su circuito stampato.82 Connessione Faston 250, - montaggio con alette Isolamento rinforzato tra bobina e contatti secondo EN 60335-1; separazione in aria e di strisciamento

Dettagli

ATEX 94/9/CE -Tutti i rischi di esplosione Qualsiasi Qualsiasi componente componente con con potenziale potenziale sorgente sorgente di di innesco inn

ATEX 94/9/CE -Tutti i rischi di esplosione Qualsiasi Qualsiasi componente componente con con potenziale potenziale sorgente sorgente di di innesco inn La marcatura CE secondo la Direttiva ATEX 94/9/CE (DPR 126/98) di apparecchiature in atmosfere esplosive. INTEL, 19.05.2005 Ing. Ing. Maurizio Toninelli info@ @atexsafetyservice. info atexsafetyservice.it

Dettagli

Protezione contro i contatti diretti ed indiretti: la nuova scheda IA 025

Protezione contro i contatti diretti ed indiretti: la nuova scheda IA 025 Protezione contro i contatti diretti ed indiretti: la nuova scheda IA 025 Da Anie - Itaca la scheda aggiornata IA 025 sulla protezione contro i contatti diretti ed indiretti Anie Itaca a luglio 2017 rendono

Dettagli

L utilizzo dei giunti di bloccaggio nelle apparecchiature elettriche a prova di esplosione (Ex d IIB, Ex d IIB+H2 e Ex d IIC)

L utilizzo dei giunti di bloccaggio nelle apparecchiature elettriche a prova di esplosione (Ex d IIB, Ex d IIB+H2 e Ex d IIC) Gennaio 2017 L utilizzo dei giunti di bloccaggio nelle apparecchiature elettriche a prova di esplosione (Ex d IIB, Ex d IIB+H2 e Ex d IIC) Nelle apparecchiature elettriche in cui è necessaria una separazione

Dettagli

Distributore metano (Norme di Installazione)

Distributore metano (Norme di Installazione) Norme di installazione Scelta delle apparecchiature o Il metano è pericoloso in quanto miscelato con l aria in certe proporzioni, origina un atmosfera esplosiva. Pertanto, le apparecchiature poste in ambienti

Dettagli

Dati tecnici. Dimensioni

Dati tecnici. Dimensioni 0102 Codifica d'ordine Caratteristiche Per il montaggio nell'involucro PL4... con 2 connettori di valvola connettori a molla di trazione a gabbia ad innesto LED di valvola disinnestabile (ponticello) Attestato

Dettagli