Gestione posizionamento del paziente in S.O. di Ortopedia

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1 Gestione posizionamento del paziente in S.O. di Ortopedia Coordinatrice Stefania Laici Infermiere Strumentista Francesco Paniccià Infermiere Strumentista Riccardo Finucci Asur Marche Z.T. n8 Civitanova Marche

2 Premessa Il posizionamento del paziente ha inizio dalla presa in carico dello stesso nel blocco operatorio. Questa relazione è stata realizzata considerando il paziente ortopedico, ma I principi generali possono essere presi in considerazioni per tutte le specialità.

3 Introduzione Il posizionamento del paziente sul letto operatorio rappresenta una tappa indispensabile della preparazione all atto chirurgico; varia a seconda della tipologia di intervento e deve permettere la migliore esposizione della parte anatomica da sottoporre all intervento per garantire un lavoro agevole e sicuro.

4 OBIETTIVO Uniformare i comportamenti degli operatori nell esecuzione delle procedure assistenziali e delle manovre tecniche specifiche, per garantire QUALITA ASSISTENZIALE uniforme e ridurre la possibilità di errore

5 TUTTI I MEMBRI DELL EQUIPE Hanno la RESPONSABILITA di proteggere il paziente da qualsiasi lesione derivante dal posizionamento sul tavolo operatorio

6 Le Responsabilità e le Competenze del posizionamento Chirurgo Anestesista Infermiere

7 Cassazione Penale Sez. IV, sent. n del Il posizionamento del paziente sul letto operatorio costituisce per l'infermiere di sala operatoria un attività autonoma integrata all equipe, con la supervisione della figura medica, e più precisamente, sotto il controllo del medico anestesista, il quale è presente in pre-sala e deve vigilare al corretto posizionamento nel momento stesso in cui questo avviene.

8 Possibili Errori Caduta accidentale Stiramento nervoso e muscolare Lussazione articolare Sindrome da compressione nervosa e tissutale Azioni Preventive Utilizzo presidi specifici ed anatomici Formazione del personale Valutazione condizioni psicofisiche del paziente (capacità collaborativa) Protocolli operativi per intervento e presidi da adottare

9 Prevalenti sedi di danno neurologico da posizionamento Anesthesiology Apr;90(4):

10 Danni potenziali di un errato posizionamento Lesioni da compressione pelle integra con eritema lesione parziale epidermide e derma

11 Danni potenziali di un errato posizionamento Lesioni da compressione ulcerazione della cute con necrosi del tessuto sottocutaneo la lesione necrotica raggiunge il piano muscolare

12 Soggetti con fattore di rischio aumentato Anziani Bambini Pazienti malnutriti Anemici Obesi Ipovolemici Paralitici Diabetici Portatori di protesi articolari

13 Imbottiture in gel polimero secco viscoelastico Alleviare la pressione sulle zone di contatto critico Mantenere la circolazione e l ossigenazione nei tessuti, al fine di garantire un corretto trofismo tissutale

14 PRESIDI DI POSIZIONAMENTO Mantengono il giusto posizionamento Garantiscono la non caduta del paziente Presentano un imbottitura Adattabilità del presidio

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16 LA POSIZIONE SUPINA Punti di compressione: occipite gomiti polsi anca sacro talloni I rischi: compressione della cute stiramento del plesso brachiale per iperabduzione degli arti superiori lesioni da compressione del sacro e dei talloni lombalgia e compressione del plesso lombosacrale alopecia (dopo ipotermia, ipotensione e interventi prolungati)

17 La posizione delle braccia Per evitare lesioni del plesso brachiale : Avambraccio pronato Rotazione capo 15 omolaterale Angolo di abduzione inferiore ai 90

18 Errato Corretto

19 La posizione prona I punti di compressione: Occhi e naso Mammelle Genitali Parete toracica e addominale Ginocchia e gomiti I Rischi: Dislocamento e inginocchiamento del tubo endotracheale, catetere urinario e linee di infusione Edema oculare e danno ischemico del nervo ottico Lo stiramento del plesso brachiale Lo stiramento del nervo sciatico

20 Il posizionamento prono Generalmente avviene dopo l induzione

21 La posizione prona Prevenire l aumento della pressione sulla vena cava inferiore Utile: Apparecchio di wilson

22 La posizione prona Prevenire la pressione sulle dita dei piedi e la flessione plantare Utile: Cuscino sotto le caviglie

23 Decubito Laterale I punti di compressione: Orecchio Acromion Coste Ala iliaca Gran trocantere Condili laterali e mediali Malleoli I rischi: Compressione cutanea Pressione sulla vena femorali Pressione sullo sciatico popliteo esterno Lussazione spalla Dislocamento e inginocchiamento del tubo endotracheale

24 DECUBITO LATERALE Colonna vertebrale conservare allineamento Ridurre pressione sulla vena femorali Ridurre pressione sullo sciatico popliteo esterno Proteggere spalla del lato interessato

25 Errato Corretto

26 Decubito Laterale

27 Posizione semiseduta Beach-Chair Evitare iperestensione e compressione, contro superfici dure, delle braccia Compressione sacrale Lesione nervo sciatico Sostenere testa, spalle e dorso Lesioni al plesso brachiale Ridurre pressione su scapola, tuberosità ischiatiche, poplite, calcagno

28 Posizionamento sul letto di trazione Supino con sostegno perineale Nervi pudendi Piede e caviglia imprigionati nella scarpetta Well leg syndrome

29 Posizionamento con stressatore da ginocchio Lesioni zona poplitea Lussazione arto controlaterale Lesioni da stress Well leg syndrome

30 Posizionamento Tourniquet Integrità cutanea Posizionare quando possibile alla radice dell arto Evitare pliche cutanee Tempo ischemia

31 CONCLUSIONI È importante condividere i posizionamenti tra i componenti dell equipe Indispensabile applicare i protocolli Utilizzo dei presidi adeguati

32 Un corretto posizionamento contribuisce alla riuscita dell intervento chirurgico evitando di creare danni iatrogeni al paziente, che potrebbero compromettere il decorso postoperatorio e lo stato di salute dello stesso

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