PIANO DI LAVORO ANNUALE DELLA DISCIPLINA di MATEMATICA Classi QUINTE PROFESSIONALI A.S. 2015/2016

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "PIANO DI LAVORO ANNUALE DELLA DISCIPLINA di MATEMATICA Classi QUINTE PROFESSIONALI A.S. 2015/2016"

Transcript

1 Note Il presente documento va inviato in formato elettronico all indirizzo a cura del Coordinatore della Riunione Disciplinare. Il Registro Elettronico SigmaSchool è il canale ufficiale di diffusione della documentazione relativa al Sistema Qualità dell I.S. Majorana, da cui i docenti e il personale A.T.A. scaricano autonomamente procedure, modelli e altri documenti da utilizzare nel proprio lavoro. PIANO DI LAVORO ANNUALE DELLA DISCIPLINA di MATEMATICA Classi QUINTE PROFESSIONALI A.S. 2015/2016 ( ) Liceo Scientifico opzione SCIENZE APPLICATE ISTRUZIONE: TECNICA PROFESSIONALE SETTORE: ( ) Tecnologico ( ) Economico (x) Industria e artigianato INDIRIZZO: ARTICOLAZIONE: (solo per il triennio) ( ) Elettronica ed Elettrotecnica ( ) Informatica e Telecomunicazioni ( ) Trasporti e Logistica ( ) Elettronica ( ) Elettrotecnica ( ) Automazione ( ) Informatica ( ) Telecomunicazioni ( ) Trasporti ( ) Logistica ( ) Turismo (x) Manutenzione e Assistenza Tecnica Nota: Inserire la lettera x tra le parentesi (x) per evidenziare il corso di studi della disciplina indicata. 1. PREMESSA Il presente Piano di Lavoro: è coerente con il P.O.F. della scuola, del quale accoglie integralmente i contenuti, con particolare riferimento a criteri e griglie di valutazione. è approvato in sede di Riunione Disciplinare. è parte integrante della annuale del Consiglio di Classe registrata su Md CDC MOTIVAZIONE DELL INTERVENTO DIDATTICO (risultati di apprendimento relativi al profilo educativo, culturale e professionale, estratti dalle linee guida nazionali) Pagina 1 di 5

2 Le motivazioni didattiche della disciplina sono declinate nelle linee guida nazionali e relativi allegati (D.P.R. n. 87 del 15/03/2010) e queste restano pertanto l riferimento principale di questa. Si ritiene importante ricordare che l insegnamento della matematica nel triennio deve necessariamente proseguire e ampliare il processo di preparazione scientifica e culturale già impostata nel biennio e concorrere, insieme a tutte le altre discipline, allo sviluppo dello spirito critico e alla promozione umana ed intellettuale degli alunni. La matematica si colloca come una disciplina ponte tra l area formativa di base e l area delle competenze specifiche; dovrà quindi aiutare i ragazzi a sviluppare sia abilità generali che contribuiscono alla crescita intellettuale e alla formazione critica del pensiero, sia abilità specifiche, che interagiscono con quelle proprie delle materie caratterizzanti l indirizzo.si riportano sinteticamente le finalità che questa disciplina persegue nello sviluppo didattico/educativo di ciascun alunno, ricordando che, al termine di tutto il percorso quinquennale, lo studente deve sforzarsi di conseguire risultati di apprendimento che lo mettono in grado di: Pagina 2 di 5

3 Padroneggiare i linguaggi formali e dimostrativi della matematica Possedere gli strumenti matematici, statistici e del calcolo delle probabilità necessari per la comprensione delle discipline scientifiche e per poter operare nel campo delle scienze applicate Collocare il pensiero matematico e scientifico nei grandi temi dello sviluppo delle idee, della cultura, delle scoperte scientifiche e delle invenzioni tecnologiche 3. DECLINAZIONE DELLE COMPETENZE La tabella che segue riporta una selezione delle competenze specifiche in uscita del ciclo del Triennio che si ritiene di sviluppare prioritariamente durante la classe terza per tutti gli indirizzi presenti in questo Istituto. Per quanto riguarda la quarta e la quinta competenza presenti nelle Linee guida ( Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare e Correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento ) risulta difficile individuare conoscenze ed abilità specifiche di riferimento nei documenti analizzati per la disciplina di matematica; tali competenze infatti sono declinate come risultati di apprendimento del profilo generale culturale ed educativo degli Istituti Professionali e tutti i docenti di classe concorrono al loro sviluppo. COMPETENZE IN USCITA (biennio/triennio) Tratte dalle linee guida nazionali e dalla normativa relativa all obbligo scolastico UtiUtilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare adeguatamente informazioni qualitative. COMPETENZE specifiche Operare con disequazioni Calcolare limiti Calcolare derivate di funzioni semplici e composte Studio completo di una funzione CONOSCENZE definite dalla Conoscere i vari tipi di disequazioni Conoscere ogni tipo di funzione studiata Conoscere il concetto di punto, intorno ed infinito Conoscere la definizione di limite e dei teoremi relativi Conoscere le forme indeterminate Conoscere il significato di derivata Conoscere i teoremi di De L Hospital sulle derivate Conoscere il significato geometrico di derivata Conoscere le regole di derivazione Conoscere la definizione di punto di massimo, minimo, flesso, concavità e convessità di una funzione. Conoscere gli elementi essenziali per rappresentare una funzione. Pagina 3 di 5 ABILITA definite dalla Risolvere disequazioni di secondo grado e di grado superiore al secondo Risolvere disequazioni irrazionali, logaritmiche ed esponenziali Saper riconoscere il tipo di funzione e saper calcolare il relativo campo d esistenza Saper operare con i limiti Saper individuare le forme indeterminate e i limiti notevoli Saper riconoscere una funzione continua Saper individuare gli eventuali asintoti Saper applicare le tecniche di derivazione Saper applicare i teoremi sulle derivate Saper calcolare le derivate prime e seconde Saper calcolare i massimi e i minimi di una funzione Eventuali Discipline concorrenti ALLEGATI

4 COMPETENZE IN USCITA (biennio/triennio) Tratte dalle linee guida nazionali e dalla normativa relativa all obbligo scolastico COMPETENZE specifiche CONOSCENZE definite dalla ABILITA definite dalla Saper calcolare i flessi, la concavità e la convessità di una funzione Saper rappresentare graficamente una funzione Sapere risolvere problemi di massimo e minimo Eventuali Discipline concorrenti ALLEGATI Uu Utilizzare tecniche e procedure dell'analisi matematica Utilizzare correttamente le principale regole di integrazione Conoscere il calcolo integrale nella determinazione delle arre e dei volumi Sapere calcolare l'integrale di funzioni elementari, per parti e per sostituzione Calcolare integrali definiti Note Il riferimento finale sono le competenze di uscita dal biennio o del triennio di istruzione secondaria, riprese anche nelle linee guida nazionali. Tali competenze generali devono essere declinate in competenze specifiche e relative conoscenze ed abilità, con riferimento alle linee guida nazionali. Negli allegati si definiscono esempi di prove di valutazione della competenza (intesa come compito di prestazione) ed i criteri di verifica della competenza (utilizzando lo strumento della rubrica). NUMERO E TIPOLOGIA DELLE 4. PROVE DI VERIFICA PREVISTE (coerenti con modello Md CDC 07 - Programmazione del Consiglio di Classe) Per le verifiche a carattere sommativo saranno svolte una o due prove orali per quadrimestre con la possibilità di un terzo orale in caso d insufficienza. A queate saranno affiancate un minimo di due prove scritte nel primo quadrimestre e di tre prove scritte nel secondo quadrimestre. Le prove di verifica scritte verranno strutturate in modo tale da contenere esercizi che tengano conto degli obiettivi minimi previsti e da esercizi di approfondimento e di riflessione. Per quanto riguarda i criteri di valutazione si tiene conto dei livelli di partenza degli allievi e dei progressi rispetto ad essi effettuati, in relazione alle loro capacità,impegno, metodo di studio, partecipazione al dialogo educativo. Tutto ciò fermo restando che gli obiettivi minimi prefissati in sede di riunione per materia devono essere raggiunti da tutti gli studenti. Per quanto riguarda la griglia di valutazione ci si attiene a quella proposta dal C. D che prevede l uso di tutti i voti decimali. 5. STRATEGIE DIDATTICHE PREVISTE PER FAVORIRE E MIGLIORARE I PROCESSI DI APPRENDIMENTO (anche eventuali lavori interdisciplinari) Nel ribadire le indicazioni metodologiche suggerite dal Programma del Biennio, ed in continuità con esse, si cercherà di condurre l insegnamento per problemi, conciliando così l aspetto problematico e quello sistematico della matematica. Si cercherà quindi di stimolare l attivazione di procedure investigative, far seguire agli studenti dei percorsi di ricerca e nel contempo di effettuare training esercitativi, assicurare padronanza nei calcoli, senza perdere la consapevolezza di ciò che si sta Pagina 4 di 5

5 calcolando e del significato della soluzione determinata. In realtà ciò che qualifica l attività matematica è il porre e risolvere problemi e quindi si cercherà di evitare d assegnare esclusivamente esercizi di tipo ripetitivo, pur consapevoli che il loro sviluppo è necessario in alcune fasi importanti dell apprendimento (per esempio dove si è necessario recuperare abilità e tecniche di calcolo). La lezione sarà intesa come momento di lavoro collettivo durante la quale ali alunni saranno offerti strumenti e informazioni da utilizzare per una rielaborazione soggettiva degli argomenti trattati. Si darà ampio spazio all acquisizione del linguaggio scientifico verbale e alla sua codifica e decodifica; si cercherà di utilizzare immediatamente i concetti al fine di mostrare l utilità degli strumenti matematici presentati; infine si evidenzieranno gli errori, non come fallimento, ma come occasione per una revisione sistematica e collegiale del lavoro compiuto. Le fasi del lavoro svolto in classe per ciascun modulo affrontato saranno indicativamente così suddivise: Esporre le ragioni e gli obiettivi dell attività che ci si appresta a svolgere; Fornire gli strumenti indispensabili all approccio dell argomento; Stimolare l intuizione e la scoperta di proprietà, di analogie e differenze; Valutare immediatamente le idee, anche attraverso la loro applicazione; Sistemare organicamente le idee; Valutare il raggiungimento degli obiettivi: Effettuare un opera di revisione nel caso in cui l assimilazione dei contenuti essenziali non raggiunga un livello adeguato. 6. MATERIALI E SUPPORTI DIDATTICI UTILI Riferimento essenziale resta il libro di testo che viene utilizzato sia per proporre esercizi/problemi, per la sistematizzazione teorica degli argomenti affrontati; ad esso vengono affiancati ulteriori esercizi tratti da testi differenti ed anche esercizi recuperabili tramite internet, da siti contenenti strumenti didattici. Si guideranno gli alunni anche all utilizzo di materiali messi a disposizione con il libro di testo di natura mista. Utilizzo di PC e programmi applicativi quando possibile l accesso al laboratorio. 7. INTERVENTI INTEGRATIVI Per quanto riguarda le attività di recupero e gli interventi didattici integrativi si fa esplicito riferimento a quanto previsto nel Piano dell Offerta Formativa d Istituto, al paragrafo Gli interventi didattici educativi integrativi. Sarà compito del docente di ogni singola classe, con l accordo del C.d.C stesso, di attivare quelle tipologie d intervento ( Help, Lezioni tematiche, Studio assistito, Recupero in itinere etc ) che ritenga più utile e consone alla situazione didattica del gruppo classe o di piccoli gruppi di allievi in difficoltà. Resta comunque ferma l idea che gli interventi che richiedono spazi di lavoro pomeridiani e che comportano quindi un costo per l Istituto, siano destinati ad alunni che dimostrino buona volontà e impegno assiduo nel lavoro in classe e nelle attività da svolgere a casa. SERIATE, 30 ottobre 2015 IL COORDINATORE DELLA RIUNIONE DISCIPLINARE Prof.ssa Poloni Michela Pagina 5 di 5