Innovation Day Torino, 5 Giugno 2013

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1 Innovation Day Torino, 5 Giugno 2013 L esperienza ligure nelle politiche di Clustering Cristina Battaglia Regione Liguria Dipartimento Sviluppo Economico Settore Ricerca, Innovazione ed Energia 1

2 L ESPERIENZA LIGURE NELLE POLITICHE DI CLUSTERING IL SISTEMA REGIONALE DELLA RICERCA E DELL INNOVAZIONE LA LEGGE REGIONALE 2/2007 LA GOVERNANCE DELLA RICERCA IN LIGURIA LA PROGRAMMAZIONE REGIONALE LA RETE DELLA RICERCA E INNOVAZIONE IN LIGURIA GLI STRUMENTI ATTIVATI A SOSTEGNO DELLA RETE LA SMART SPECIALISATION 2

3 IL SISTEMA REGIONALE DELLA RICERCA E DELL INNOVAZIONE 3

4 LA LEGGE REGIONALE 2/2007 La Legge Regionale 2/2007 Promozione, sviluppo, valorizzazione della ricerca, dell innovazione e delle attivitàuniversitarie e di alta formazione definisce il quadro della governance del sistema regionale e individua i seguenti obiettivi: Promuovere il sistema regionale della ricerca, dell innovazione e dell alta formazione, sostenendo la collaborazione tra l Universitàdi Genova, i Centri di ricerca pubblici e privati e il sistema produttivo. Favorire lo sviluppo economicoe conseguire l innalzamento della qualitàe competitività delle imprese liguri sui mercati nazionali ed internazionali. Promuovere il collegamento tra il sistema della ricerca e il sistema produttivo. Incentivare losviluppo dell innovazione e in particolare agevolare iltrasferimento di tecnologia nei confronti delle piccole e medie imprese edelle loro forme associative, anche al fine di rafforzare e valorizzare le conoscenze e le competenze professionali dei lavoratori. 4

5 GOVERNANCE DEL SISTEMA REGIONALE DELLA RICERCA E DELL ALTA FORMAZIONE IN LIGURIA Comitato d indirizzod Regione Liguria Coordinamento del sistema Comitato regionale di coordinamento delle attività universitarie Università CNR IIT Altri Enti di Ricerca Poli di Ricerca e Innovazione Distretti Tecnologici Altri soggetti pubblici e privati che operano nel settore Osservatorio regionale sul sistema della ricerca, dell innovazione e dell alta formazione 5

6 LA GOVERNANCE DELLA RICERCA IN LIGURIA La Regione Liguriacoordina il sistema regionale della ricerca e dell alta formazione, anche al fine di promuovere la ricerca scientifica e tecnologica, l innovazione nelle imprese e nella PA, il trasferimento tecnologico. co. I SOGGETTI che concorrono allo sviluppo del sistema regionale: I I principali enti impegnati nella ricerca e nell alta formazione sul territorio ligure (vedi slide seguente); I Distretti Tecnologici Liguri (SIIT e DLTM) e gli 8 Poli di Ricerca e Innovazione; I soggetti pubblici e privati che attuano programmiper l alta formazione, per la ricerca umanistica, scientifica e tecnologica, per l innovazione ed il trasferimento tecnologico al sistema produttivo operanti nei settori di primaria importanza (sanità, industria, turismo, agricoltura, ambiente, energia, logistica e trasporti); I soggetti, pubblici e privati, che finanziano la ricercaumanistica, scientifica e tecnologica, l innovazione e il trasferimento tecnologico al sistema produttivo. 6

7 LA GOVERNANCE DELLA RICERCA IN LIGURIA I principali enti impegnati nella ricerca e nell alta formazione sul territorio ligure: l Università di Genova, il Consiglio Nazionale delle Ricerche (C.N.R.), l Ente per le Nuove Tecnologie, l Energia e l Ambiente (E.N.E.A), l Istituto Italiano di tecnologia (I.I.T.), l Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (I.N.F.N.), il Centro per gli Studi di Tecnica Navale S.p.A. (CETENA), Sviluppo Italia Liguria S.p.A., l Istituto Regionale per la Floricoltura di Sanremo, il Distretto agricolo florovivaistico del Ponente Ligure, l Istituto Italiano della Saldatura, l Centro di Biotecnologie Avanzate (C.B.A), il Distretto Tecnologico dei Sistemi Intelligenti Integrati, l Istituto Superiore di Tecnologie dell Informazione e della Comunicazione (I.S.I.C.T.), l Istituto Nazionale per la ricerca sul cancro (I.S.T.) e l Istituto G. Gaslini, l Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (I.N.G.V.), Conservatorio di musica Niccolò Paganini di Genova, Accademia Ligusticadi Belle Arti, Fondazione Centro Internazionale di Monitoraggio Ambientale (CIMA). 7

8 LA GOVERNANCE DELLA RICERCA IN LIGURIA Il Comitato d indirizzod Il Comitato d indirizzo d èun organo consultivo della Giunta regionalein materia di Università, ricerca ed innovazione, nominato dal Presidente della Giunta regionale, previa intesa con gli Enti interessati. I componenti del Comitato sono scelti tra personalitàdi alta qualificazione scientifica o con comprovata esperienza nelle materie di competenza del Comitato stesso e restano in carica per un triennio. Opera a titolo gratuito. Il Comitato regionale di coordinamento delle attività universitarie La Regione si avvale del Comitato regionale di coordinamento delle attività universitarie per il coordinamento delle iniziative in materia universitaria e di alta formazione. Per assicurare il necessario collegamento con il territorio la Regione attiva opportuni raccordi con le Province liguri e con rappresentanti designati dalle societàpubbliche o a prevalenza pubblica o enti senza fine di lucro, che gestiscono sedi universitarie. L Osservatorio regionale sul sistema della ricerca, dell innovazione e dell alta formazione L Osservatorio èistituito presso il Dipartimento regionale competentein materia di università,, ricerca ed innovazione La Giunta regionale ne definisce le linee operative, l organizzazione, le modalitàdi funzionamento e la composizione Attività dell Osservatorio: Acquisizione di informazioni e documentazione Raccolta ed aggiornamento di dati statistici sulle attività di ricerca, di innovazione e di alta formazione Supporto all azione regionale Interazione con altri osservatori presenti sul territorio ligure Liguria Ricerche svolge attività di supporto tecnico alle strutture regionali per le attività inerenti l Osservatorio. l 8

9 LA PROGRAMMAZIONE REGIONALE Il Programma triennale di sviluppo e sostegno all Università, alla Ricerca ed all Innovazione(approvato dal Consiglio regionale su proposta della Giunta) previsto dalla L.R.2/2007 individua gli obiettivi strategici da raggiungere e definisce le linee generali di intervento Programma Triennale Programma Triennale (approvato nell Agosto 2012) realizzazione di Piattaforme tecnologiche Piattaforme tecnologiche ancorate al territorio, con caratteristiche abilitanti rispetto alle diverse possibili applicazioni, che divengano uno strumento per promuovere la formazione di nodi e di reti diffuse sul territorio in grado di favorire le collaborazioni ed il trasferimento di tecnologie e conoscenze dal mondo della ricerca alle imprese 9

10 LA PROGRAMMAZIONE REGIONALE Le Piattaforme tecnologicheconsentono di indirizzare gli sforzi di ricerca e di innovazione su aree di specifico interesse regionale, sia per lo sviluppo dell esistente, sia per l individuazione di nuove filiere che, sebbene riconosciute importanti e di valore strategico, ancora non sono sufficientemente presenti o consolidate all interno del tessuto regionale. Tematiche prioritarie per la costituzione di Piattaforme Tecnologiche Piattaforma Ambient Intelligent e Automazione intelligente Piattaforma Energia in Liguria Piattaforma Scienze della Vita, Biotecnologie e Applicazioni Sicure Piattaforma Automazione, Supervisione, Sicurezza nei trasporti e nella logistica Piattaforma Tecnologie del mare e ambiente marino 10

11 LA PROGRAMMAZIONE REGIONALE Il POR FESR approvato Commissione Europea con Decisione n. C(2007) 5905 del 27 novembre 2007 Obiettivo Competitività regionale e occupazione Asse 1 Innovazione e competitività Obiettivo specifico: promuovere l innovazione e la crescita della base produttiva, attraverso il rafforzamento delle capacitàregionali in materia di R&D, il miglioramento delle capacitàdi assorbimento di R&Ddelle imprese, incoraggiando, altresì, l'imprenditorialità e l'innovazione. Il POR Competitività regionale e occupazione FSE , 2013, approvato dalla Commissione Europea con decisione n. C(2007)5474 del 7/11/2007 Asse IV Capitale Umano Fra gli obiettivi specifici: Aumentare la partecipazione alle opportunitàformative lungo tutto l arco della vita e innalzare i livelli di apprendimento e conoscenza Creazione di reti tra università, centri tecnologici di ricerca, mondo produttivo e istituzionale con particolare attenzione alla promozione della ricerca e dell innovazione. 11

12 LA RETE DELLA RICERCA E INNOVAZIONE IN LIGURIA Le Piattaforme Tecnologiche, previste dal Programma Triennale , sono state realizzateattraverso l integrazione degli strumenti di programmazione del FESRe del FSE ed hanno generato due differenti modelli di aggregazione: I I Distretti Tecnologici I I Poli di Ricerca e Innovazione generando una maggiore qualificazione tematica e una rete di ricerca e innovazione liguresu tematiche considerate strategiche per lo sviluppo competitivo delle imprese. Questo modello di aggregazione e le relative tematiche sono state confermate nel Programma Triennale ma raccomandando una maggiore specializzazione tematica. 12

13 LA RETE DELLA RICERCA E INNOVAZIONE IN LIGURIA I DISTRETTI TECNOLOGICI IN LIGURIA: Distretto SIIT (Sistemi Intelligenti Integrati) Distretto DLTM (Distretto Ligure delle Tecnologie marine) DISTRETTO AREA TEMATICA COMPOSIZIONE AMBITO DI ATTIVITÀ DLTM (costituzione) Tecnologie del mare 12 GI, 111 PMI aderenti attraverso il Protocollo d Intesa Consorzio Tecnomar del 27 settembre 2004 tra Liguria, UNIGE, 4 MIUR, Regione Enti di Ricerca, Liguria e altri Partners. CCIAA, Autorità (segue) Accordo di Portuale Programma Quadro della Spezia, FILSE del 28 settembre 2005 SIIT Intesa del 2005 tra Regione Liguria, Provincia e Comune della Spezia Protocollo d Intesa siglato con il MIUR del 18 aprile 2008 (costituzione) Sistemi intelligenti integrati 17 GI, 94 PMI riunite nel Consorzio SIIT PMI, UNIGE, CNR, Regione Liguria, BIC Liguria, Camera di Commercio di Genova, Camera di Commercio della Spezia, 2 Banche, Confindustria Genova, DIXET Sviluppo dei sistemi per la cantieristica navale e nautica Sviluppo dei sistemi navali per la difesa e la sicurezza Monitoraggio della bonifica e della sicurezza dell'ambiente marino Prerogative di eccellenza sviluppate negli anni dalle principali industrie liguri dell high tech, (sicurezza, infomobilità Intelligent Transport System, automazione, organizzazioni complesse, salute ed energia) 13

14 LA RETE DELLA RICERCA E INNOVAZIONE IN LIGURIA I Poli di ricerca e innovazione in Ligurianascono su iniziativa della Regione: bando 2010 per la creazione e l ampliamento di Poli di Ricerca e Innovazione (sulle tematiche individuate dal Programma triennale) con un finanziamento a valere sul FESR Azione 1.1. di 3,5 milioni di euro. I Poli di innovazione sono definiti come raggruppamenti di imprese indipendenti, start-up innovatrici, piccole, medie e grandi imprese, nonché organismi di ricerca, attivi in un particolare settore o ambito territoriale e destinati a stimolare l'attivitàinnovativa incoraggiando l'interazione intensiva, l'uso in comune di installazioni e lo scambio di conoscenze ed esperienze, nonchécontribuendo in maniera effettiva al trasferimento di tecnologie, alla messa in rete e alla diffusione delle informazionitra le imprese che costituiscono il Polo. 14

15 LA RETE DELLA RICERCA E INNOVAZIONE IN LIGURIA AREE TEMATICHE E POLI DI RICERCA E INNOVAZIONE IN LIGURIA Area Scienze della Vita Polo Politecmed it/ Polo Si4life Polo Tecnobionet Area Energia in Liguria Polo Energia Sostenibile Polo Ticass Area Tecnologie Marine Polo DLTM (collegato al Distretto Tecnologico) Area Sicurezza nei trasporti e nella logistica Polo TRANSIT po lo-transit transit/ (collegato al Distretto Tecnologico) Area Automazione Intelligente Polo SOSIAhttp:// 15

16 GLI STRUMENTI ATTIVATI A SOSTEGNO DELLA RETE Coerentemente con gli strumenti di programmazione e con l utilizzo congiunto di risorse FESR, FSE, FAS sono stati attivati bandi e misure di sostegno all avvio ed al consolidamento della rete della ricerca e innovazione in Liguria. Alcuni esempi: Bando FESR per l avvio ed il consolidamento di Poli di Ricerca e Innovazione 2010 (3,5 milioni di euro) Bando FSE per il finanziamento di assegni di ricerca negli ambiti di attività dei Poli e dei Distretti 2011 (circa 9 milioni di euro) Bando FAS per il finanziamento di progetti di R&Drealizzati da imprese ed enti aderenti ai Poli di Ricerca e Innovazione (15 milioni di euro) 16

17 LA SMART SPECIALISATION: METODOLOGIA Aggiornamento dei dati di contesto socio economico Analisi delle attivitàdel sistema della ricerca INDIVIDUAZIONE SETTORI STRATEGICI Studio del posizionamento regionale Condivisione delle analisi con soggetti attivi nel settore della ricerca e innovazione DEFINIZIONE OBIETTIVI E AZIONI 17

18 LA SMART SPECIALISATION: FASI 1/2 Analisi del contesto socio-economico Aggiornamento dell analisi di contesto del Programma Triennale Studio del posizionamento regionale -Elaborazione dei quozienti di localizzazione provinciali -Analisi cluster da piattaforma European Cluster Observatory - Regional Innovation Scoreboard Incidenza delle risorse da bandi MIUR sul PIL 18

19 LA SMART SPECIALISATION: FASI 2/2 Analisi delle attivitàdel sistema della ricerca Partecipazione al Settimo Programma Quadro Livello di partecipazione al bando Smart CitiesAnd Communities Partecipazione al bando Cluster Tecnologici Nazionali Partecipazione a bandi regionali POR FESR Condivisione delle analisi Incontri mirati con le associazioni ed i principali rappresentanti del sistema della ricerca e innovazione 19

20 GRAZIE PER L ATTENZIONE!!! Cristina Battaglia Regione Liguria Dipartimento Sviluppo Economico Settore Ricerca, Innovazione ed Energia Cristina.Battaglia@regione.liguria.it 20

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