INDAGINE A CURA DELL UFFICIO STUDI. in collaborazione con SUL SETTORE COMMERCI ALE DELLA PROVINCIA DI BIELLA

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1 CONGIUNTURA DEL COMMERCIO 3 TRIMESTRE 2001 INDAGINE SUL SETTORE COMMERCI ALE DELLA PROVINCIA DI BIELLA A CURA DELL UFFICIO STUDI in collaborazione con

2 3 Trimestre 2001 PEGGIORA LA SITUAZIONE DEL SETTORE COMMERCIALE BIELLESE La crisi internazionale e le vicende belliche minano il clima di fiducia dei consumatori. Le aziende commerciali biellesi fanno rilevare un decremento delle vendite e manifestano aspettative pessimistiche per l immediato futuro. Il contesto italiano ed internazionale Lo scenario politico - economico mondiale mostra una fase di profonda incertezza, diretta conseguenza degli attacchi terroristici agli Stati Uniti d America e dell avvio delle manovre belliche nell Asia Centrale. Il fatto che gli sconvolgenti avvenimenti delle ultime settimane siano intervenuti proprio nel corso di un periodo di stagnazione dell economia internazionale non fa che acuire gli aspetti negativi del analisi, inducendo buona parte degli osservatori ad un aspettativa complessivamente negativa: il clima di generale pessimismo è stato recentemente confermato anche dal crollo dell indice di fiducia dei consumatori americani, sceso di ben 11 punti percentuali tra settembre ed ottobre. Anche per lo scenario italiano risulta molto arduo formulare previsioni oculate a medio-lungo periodo: la forte instabilità della situazione è efficacemente rappresentata nel grafico 1, nel quale è riportato il valore dell indice ISAE sulla fiducia dei consumatori italiani rilevato in quattro momenti: ante e post 11 settembre, ante e post bombardamento dell Afghanistan. Grafico 1. Clima di fiducia dei consumatori italiani settembre / ottobre ,3 11 settembre: attacco terroristico agli USA 123,7 119,5 118, SETTEMBRE SETTEMBRE 1-5 OTTOBRE 8-11 OTTOBRE 7-8 ottembre: inizio bombardamenti sull'afghanistan FONTE: ISAE CCIAA di Biella Congiuntura del commercio 3 trimestre

3 Emergono con grande evidenza i due sbalzi dell indice in corrispondenza delle date clou (11 settembre e 7-8 ottobre), che hanno bruscamente interrotto una tendenza di moderata crescita della fiducia. L andamento delle vendite del commercio dipendono dunque da queste marcate oscillazioni nelle decisioni di spesa da parte dei consumatori: presumibilmente, risulteranno maggiormente penalizzati i beni durevoli e gli investimenti. I principali risultati dell indagine congiunturale Rispetto a quanto rilevato nel secondo trimestre, nel periodo luglio-settembre la situazione delle vendite risulta peggiorata: si passa infatti ad un saldo tra risposte in aumento ed in diminuzione di 31% (era 14% nella rilevazione di luglio). Tra i dettaglianti, il settore non alimentare fa segnare la prestazione peggiore (saldo 60%), mentre il settore alimentare si attesta su un saldo di 22% (significativo se confrontato con il +4% del periodo precedente). Il comparto della somministrazione (che comprende anche albergatori e locali di intrattenimento) è l unico a presentare un saldo ancora positivo (+6%): tuttavia, anche in questo caso è evidente il peggioramento del quadro generale, dato che in luglio il saldo positivo aveva raggiunto il +47%. Si conferma invece sui livelli dello scorso periodo il saldo relativo agli intermediari (-9%). Le stesse considerazioni complessivamente negative si possono estendere anche al quadro previsionale, per il quale si registra un saldo ottimisti-pessimisti pari a 33%. La disaggregazione settoriale mostra però alcune sostanziali differenze rispetto al consuntivo, dato che i comparti che segnalano le peggiori prospettive sono proprio gli intermediari (-45%) e la somministrazione (-41%). Il commercio al dettaglio limita il proprio saldo negativo al 28%, sintesi di un 38% dei non alimentari e di un 11% degli alimentari. Il consueto approfondimento per categorie merceologiche evidenzia alcuni risultati significativi: le macellerie risultano ancora in miglioramento (saldo 12%) rispetto ai tre mesi precedenti (saldo 45%); le previsioni espresse sono ancora più lusinghiere, visto che prevalgono le risposte in aumento (saldo +12%, influenzato anche dalle aspettative per il periodo natalizio); per i negozi di abbigliamento continua il periodo nero (saldo 66%): anche le prospettive di crescita legate al Natale non riescono a risollevare il settore, che nelle risposte del campione appare per l immediato futuro spaccato a metà tra ottimisti e pessimisti; situazione positiva e prospettive incerte sono state evidenziate sia per la grande distribuzione organizzata che per il settore della ristorazione; gli albergatori, al termine di un terzo trimestre comunque deludente (saldo 34%), prevedono un generalizzato calo del giro d affari (tutte le aziende interpellate hanno aspettative negative), forse in considerazione di un possibile effetto terrorismo ; infine, a riprova del fatto che le crisi internazionali incidono negativamente soprattutto su determinate decisioni di spesa, si segnala il tracollo delle vendite per le oreficerie inserite nel campione (saldo -100% per quanto riguarda il consuntivo, prospettive leggermente migliori per il periodo natalizio). Un ultima notazione riguarda l andamento dei prezzi: dopo alcuni trimestri di sostanziale stabilità, anche nel settore della somministrazione si è registrata una diffusa crescita dei listini di vendita (76% degli intervistati), analogamente a quanto rilevato nel commercio al dettaglio (87% del campione interpellato). CCIAA di Biella Congiuntura del commercio 3 trimestre

4 Tabella 1. Andamento delle vendite nel 3 trimestre del 2001 (rispetto al 3 trimestre 2000) Andamento Settore Lieve aumento Lieve diminuzione Commercio al dettaglio 25% 2% 42% 32% -47% Alimentare 33% 6% 50% 11% -22% Non alimentare 20% 0% 37% 43% -60% Intermediari 36% 9% 36% 18% -9% Somministrazione 41% 12% 41% 6% +6% Totale complessivo 30% 5% 41% 25% -31% Grafico 2. Commercio al dettaglio: andamento delle vendite nel 3 trimestre % 80% 60% 40% 20% 0% 74% 80% 61% 39% 26% 20% TOTALE DETTAGLIO Alimentare Non alimentare CCIAA di Biella Congiuntura del commercio 3 trimestre

5 Tabella 2. Previsioni di vendita per il prossimo trimestre (rispetto al trimestre in corso) Andamento Settore Lieve aumento Lieve diminuzione Commercio al dettaglio 30% 6% 34% 30% -28% Alimentare 39% 6% 50% 6% -11% Non alimentare 25% 6% 25% 44% -38% Intermediari 27% 0% 18% 55% -45% Somministrazione 24% 6% 47% 24% -41% Totale complessivo 28% 5% 35% 32% -33% Grafico 3. Commercio al dettaglio: previsioni di vendita per il prossimo trimestre 80% 60% 64% 56% 69% 40% 20% 36% 44% 31% 0% TOTALE DETTAGLIO Alimentare Non alimentare CCIAA di Biella Congiuntura del commercio 3 trimestre

6 Tabella 4. Dinamiche settoriali 3 trimestre 2001 VENDITE PREVISIONI Settore MACELLERIE 44% 56% -12% 56% 44% 12% ABBIGLIAMENTO 17% 83% -66% 50% 50% +0% GDO 75% 25% +50% 50% 50% +0% RISTORAZIONE 67% 33% +34% 50% 50% +0% ALBERGATORI 33% 67% -34% 0% 100% -100% OREFICERIE 0% 100% -100% 60% 40% +20% Grafico 4. Andamento dei prezzi - 3 trimestre 2001 Somministrazione 24% 13% Dettaglio 87% 76% Stabilità o diminuzione CCIAA di Biella Congiuntura del commercio 3 trimestre